La Rivoluzione del tennis passa dal calendario?
Il tennis mondiale si trova di fronte a un’opportunità storica di trasformazione. Mentre l’ATP continua a celebrare la crescita degli introiti nel circuito, una verità emerge con sempre maggiore evidenza: il calendario attuale del tennis professionistico sta frenando il potenziale commerciale di questo sport. La soluzione potrebbe essere sorprendentemente semplice: spostare l’Australian Open a dicembre (come un tempo) e riposizionare le ATP Finals come evento di apertura della stagione.
Il mercato pubblicitario parla chiaro: dicembre rappresenta il 35% circa della spesa pubblicitaria annuale globale. Eppure, paradossalmente, è proprio in questo periodo che il tennis professionistico sceglie di prendersi una pausa. L’Australian Open, che attualmente genera circa 80 milioni di dollari di ricavi pubblicitari collocato in gennaio, potrebbe facilmente raddoppiare questa cifra con un semplice spostamento di calendario nel periodo natalizio.
La proposta di riorganizzazione è tanto audace quanto logica: una off-season dal 20 dicembre ai primi di febbraio, permettendo agli atleti di godere delle festività natalizie e di un meritato riposo. Le ATP Finals diventerebbero l’evento di apertura della stagione ad inizio febbraio, creando un’anticipazione mediatica paragonabile forse al Super Bowl, con atleti freschi e riposati pronti a dare spettacolo. Il calendario regolare si snoderebbe da metà febbraio a dicembre, culminando con l’Australian Open, perfettamente posizionato per sfruttare il picco del mercato pubblicitario natalizio.
La Davis potrebbe esserci ugualmente nei soliti slot (però a fine Marzo) e si potrebbero fare le Finals dopo la fine degli Us Open in settembre.
Gli analisti di mercato contattati hanno previsto che un Australian Open dicembrino potrebbe generare un incremento dei ricavi pubblicitari delle sponsorizzazioni e delle vendite di merchandising. Le ATP Finals, riposizionate come evento di apertura della stagione, potrebbero vedere un aumento di interesse perchè primo evento dell’anno.
Per i giocatori, questo nuovo calendario rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione qualitativa. Quarantacinque giorni consecutivi di off-season permetterebbero una migliore gestione dei carichi di lavoro e del recupero fisico, mentre il maggior tempo a disposizione per la preparazione fisica si tradurrebbe in prestazioni di più alto livello.
Melbourne, sede dell’Australian Open, beneficerebbe enormemente di questo cambiamento. Il turismo durante il periodo natalizio potrebbe aumentare notevolmente, con evidenti ricadute positive sull’economia locale. La città si trasformerebbe nella capitale mondiale del tennis a dicembre, creando sinergie uniche con lo shopping festival e le attività commerciali del periodo festivo.
La storia del torneo ed il problema della data
L’Australian Open ha una storia particolare che lo distingue dagli altri major: la continua ricerca della data ideale nel calendario tennistico. Mentre oggi il torneo è saldamente ancorato a gennaio, il suo percorso storico rivela una serie di sperimentazioni e cambiamenti dettati da esigenze climatiche, organizzative e sportive.
Nel periodo successivo alla prima guerra mondiale, il torneo era caratterizzato da una notevole flessibilità temporale. Nel 1919, per esempio, si svolse a gennaio, mentre il torneo di Brisbane venne disputato ad agosto, quando le condizioni climatiche australiane risultavano più favorevoli, con temperature meno torride e un’umidità più gestibile.
Gli anni ’70 segnarono un periodo di particolare sperimentazione. Nel dicembre 1976, gli organizzatori tentarono una prima collocazione invernale. L’esperimento proseguì con un secondo torneo nel 1977, conclusosi il 31 dicembre. Tuttavia, questa soluzione si rivelò problematica: il torneo non riuscì nell’intento di attirare i migliori giocatori del circuito mondiale, compromettendo così il suo status nel panorama tennistico internazionale.
Dal 1982 al 1985, l’Australian Open trovò una temporanea stabilità a metà dicembre. Ma la vera svolta arrivò con la decisione di spostare il torneo a metà gennaio a partire dal 1987. Questa transizione fu così significativa che nel 1986 il torneo non venne disputato, creando un “anno vuoto” nella storia del Grande Slam australiano.
Dal 1987, l’Australian Open si è svolto regolarmente a gennaio, ma il dibattito sulla sua collocazione ideale non si è mai sopito. Voci autorevoli del tennis mondiale come Roger Federer e Rafael Nadal avevano sollevato perplessità sulla tempistica attuale. Secondo questi campioni, la vicinanza alle festività natalizie e di Capodanno rende difficile per i giocatori raggiungere la forma ottimale. La loro proposta era spostare il torneo a febbraio rifletteva un’esigenza concreta: garantire agli atleti il tempo necessario per una preparazione adeguata dopo la pausa invernale.
Questa storia di continui aggiustamenti e dibattiti sulla data ideale dell’Australian Open evidenzia una verità fondamentale: nel tennis professionistico, la collocazione temporale di un torneo non è solo una questione di calendario, ma un elemento strategico che influenza la qualità dello spettacolo sportivo e la performance degli atleti. La discussione aperta da Federer e Nadal suggeriva che, forse, l’ultima parola sulla data perfetta per questo Slam non è ancora stata detta.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Australian Open, Editoriale LiveTennis
Ricordo ai meno giovani che l’AO,quando si giocavano in dicembre era considerato lo Slam zoppo(visto che lo giocavano pochi big ndr),nonché il quarto slam…
La loro rinascita ci fu con il cambio di superficie (da erba al rebound ace),e con lo slittamento al mese di gennaio.
A fine stagione con i giocatori(i top),pieni di dollari(anche grazie alle varie esibizioni),logori di testa ed acciacchi vari,senza concrete possibilità di alzare il trofeo,in quanti tornerebbero a saltare una trasferta così lunga e dispendiosa sotto tutti I punti di vista?
Qualcuno(davvero)li fermi e SUBITO, dopo la Davis è iniziata ora anche la distruzione degli Slam,e il mio specchio(MM&I),ha già individuato(da tempo) chi sono i principali responsabili…
Un’idea potrebbe essere questa:
Inizio di stagione a febbraio con 2 tour paralleli, l’indoor europeo e il sudamerica, i tornei americani li sposterei in estate.
Del sunshine double ne farei a meno, ma se proprio vogliono tenerlo farei scambio di date tra miami e cincinnati, perché in florida a marzo con il clima è ingiocabile. Stagione su terra la lascerei uguale, cambierei solo amburgo e monaco di baviera, che nella settimana precedente a Parigi torna ad essere un 250. Sull’erba farei un masters 1000 (halle) e il queens lo metterei la settimana prima di wimbledon, così i giocatori essendo già a Londra non devono viaggiare troppo. In estate aggiungerei i tornei dei già menzionati miami e delray beach. La stagione asiatica resta uguale, mentre a ottobre farei 4 atp 500 in circa 3 settimane (vienna, basilea, declasserei bercy e Torino, visto che se ne è parlato in caso di spostamento delle finals a Milano, cosa che promuoverei , visto che guadagneremmo un nuovo torneo casalingo) mentre il nuovo 1000 di riyadh lo farei sul cemento indoor e in questo periodo. Dopodiché final 8 di coppa davis e stagione australiana a dicembre, con le finals a Milano a fine gennaio.
Secondo me in questo modo si accontenterebbero tutti.
Si conoscono già il mandante e l’assassino…
…nuovo slam,Work in Progress..
Uno Slam a fine Stagione coi Giocatori spompati che non vedono l’ora di andare in Vacanza anche NO! Le ATP Finals coi migliori dell’anno giocate l’anno dopo anche NO!
Al limite spostare gli AO di una-due settimane
Ci può stare, ma a quel punto farei anche le finals subito dopo.
Poi da metà gennaio un avvio della stagione soft con un po’ di 250 in posti esotici e da metà febbraio si parte con i 1000.Tre sul duro prima della terra battuta.
Ah! I 1000 meglio di 9 giorni che di due settimane.
Fattibile.
Mettendo l’AO a fine stagione, con giocatori spompi che non vedono l’ora di andare in vacanza?
No, grazie!
Una domanda.
Ma se il tennis è praticato solo da “avidi ultramilionari viziati”,
allenati da familiari incapaci,
governato da incompetenti concussori,
arbitrato da associazioni segrete corrotte,
frequentato da loschi figuri corruttori, …
… perchè molti di voi non si interessando di altro?
Ormai lo penso e dico da anni, togliere i due mille americani di marzo, uno lo ricollochi in estate tipo swing americano estivo con Cincinnati e Toronto, 4 1000 in nord America sono spropositati per gli standard del circuito. Aumentare di una settimana la preparazione all’australian open, una settimana in più di tornei sulla terra per staccare un po’ i 3 1000 in un mese, Una settimana in più Sull’erba per staccare ancora di più Roland Garros e Wimbledon, dividere in due settimane diverse halle e queen’s con quest’ultimo che diventa 1000. Ti ritroveresti con lo stesso numero dei 1000, probabilmente con il queen’s al posto di Cincinnati nella categoria, togli i tornei sulla terra a luglio e li reinserisci in primavera, lasciando l’estate per giocare su cemento
Parleranno della nuova fiamma di sinner e delle stupidaggini dell’Australiano e compagnia bella.
Del perché la Rai non compra i diritti e se berrettini ha messo massa sulle gambe sperando che nardi si svegli e che musetti cambi team
Anticipare il Roland Garros…
significherebbe anticipare di conseguenza Foro Italico, Monte-Carlo, Godò (la Cassa Magica madrilena neanche lo considero, ma c’è anche quello): li dovrebbero quindi fare a marzo-aprile, praticamente in contemporanea con la doppietta solatìa stell&strisce ed in piena stagione di piogge imprevedibili (va bene che con le ultime annate può diluviare tutto luglio e patire siccità in piena stagione delle piogge, ma diamo fiducia al calendario…).
Senza considerare che solo pochi anni fa il Roland Garros patì tutta la prima settimana per piogge incessanti che ne stravolsero il programma: la Francia non ha le Alpi che fermino le perturbazioni provenienti da nord e da ovest e Parigi sta parecchio a nord…
Insomma: questa Sua idea mi sembra proprio strampalata.
A occhio e croce mi sembra uno spottone solo per l’Australia. L’Australia è diventata il centro del mondo?
Che poi tutti questi introiti in più voglio vedere come cambieranno la vita ai tennisti che non sono nei primi 100
Le Finals sono il torneo per decretare il migliore degli 8 dell’anno e lo fai a inizio anno vedo poco senso.
Si dice di far riposare gli atleti e fargli fare le vacanze natalizie, poverini, e poi si dice di giocare a dicembre. E’ un controsenso a meno che fai tutto entro il 20.
E spostando il calendario riesci a lasciarmi gli altri 3 slam e i 1000 ora che li fai a 10 giorni dove sono adesso?? Per non credo proprio si vogliano spostare
Non mi convince per niente
Io farei solo piccoli cambiamenti…sposterei Australian open di due settimane mettendo tornei in Arabia/medio oriente europa e usa le prime due settimane dell’anno.cosi come sposterei poi indian Wells Miami montecarlo di una settimana e così fino a Wimbledon,tutto avanti di una settimana
Lo penso anche io. Probabile che la vera novità sia la richiesta di avere più spazio che paesi arabi ed emirati avanzano a colpi di petroldollari. Sarebbero capaci di puntare, in futuro, alla nascita di un quinto slam. I soldi hanno. Staremo a vedere.
Mi sembra l’ennesima furbata per mettere dentro altri tornei/esibizioni, poi le finals a inizio anno sono ridicole, dovrebbero chiamarle Prime?
Se vogliono fare una modifica al calendario è quella di rendere il calendario il più sensato possibile, con un solo continente alla volta dove fare tornei e non mettere 1000 uno dietro l’altro, questo per evitare meno spostamenti possibili e far riposare chi arriva fino in fondo ai 1000.
Interessante la cosa, però aspettare fino a maggio per il primo Slam è tanto. Bisognerebbe anticipare Parigi lasciando più spazio prima di wimbledon, anche per aumentare il numero di tornei sull’erba
Commenteranno le partite di calcio!!!;)
È del tutto sospetto che si voglia giocare a dicembre.
La realtà è che vogliono un mese in più di tornei, con l’idea, neanche tanto sottintesa, di riprendere comunque a metà gennaio con tornei per i meno forti, far entrare un 1000 nei paesi arabi, e dare la possibilità ai migliori di un torneo che a quel punto definire finals sarebbe ridicolo.
Tutto per mungere più denaro…
L’idea è davvero perversa per come vorrebbero venderla ai migliori, che dovrebbero essere molto più preparati per una stagione su 12 mesi ed andare a giocare un 4to slam distrutti e cotti.
Poi sarebbe da riprendere la preparazione a metà gennaio. Né più nè meno come ora, ma con un allungamento della fatica e dell’esaurimento forze peggio di adesso.
Ma accetteranno perché i soldoni in più piacciono a tutti
Tutte … Atleti freschi e riposati a febbraio? Ma va, dal 20 dicembre a febbraio vedrete quante esibizioni in Arabia Saudita, qatar e macao…
Da come va la moda adesso, questi ultramilionari/e passerebbero fine dicembre e gennaio a fare esibizioni circensi in giro x il globo…altro che natale in famiglia e gennaio a ricaricarsi….non cè limite all ingordigia (beati loro)
Stanno sul divano a blaterare e a riempirci di pillole di saggezza come fa da anni Mauro/Antonio/Enzo
Interessante l’idea di sposrare tutto di un mese e mezzo, riportare le Finsls ad inizio dell’anno (come è stato fino agli anni 80), l’AO a Dicembre (idem) per cui si inizierebbe con Sudamerica Europa (indoor) e Golfo, poi Sunshine Double, seguito da tb e così vis. Lo swing australiano seguirebbe quello Asiatico, verrebbe però sacrificato il secondo periodo indoor Europeo (4 250, 2 500 ed un Master, Bercy) , a meno che non si decida di anticiparli al dopo USO e prima dell’Asia.
Per gli atleti europei ed americani significherebbe 2 mesi via. Comunque da studiare.
Allora vacci anche gli altri 320….
Non mi gasa particolarmente quest’idea. Speriamo non si realizzi
Importante per tutti avere sempre nuovi progetti,chi vivrà vedrà !!
Preferirei l’Australian Open a inizio febbraio con qualche torneo (500 o 1000) a metà gennaio, che rappresenterebbe l’inizio della stagione.
Trovo anche che c’è troppo poco tempo tra il 1000 di Miami e quello di Montecarlo visto il cambio di superficie. Inoltre la stagione sul rosso è troppo compressa (ci sono molti tornei importanti in poco tempo)
😀 😀 😀
Commenteranno (commenteremo) dal divano.
@ Sabatino (#4302185)
Vado a pescare enzo
Volevo dire, nei 45 giorni di stop cosa faranno i commentatori da divano?
E nei 45 giorni di stop cosa faranno
Argomento interessante. E’ diventato il primo slam del calendario con l’obiettivo di “costringere” i giocatori più forti a giocarlo per poter sognare il grande slam. Obiettivo riuscito tanto che oggi è un torneo imprescindibile per tutti. Vediamo come si evolverà la cosa.