Sinner – Shelton: le chiavi tattiche della semifinale all’Australian Open
Attaccare per non essere attaccato, forte della propria maggior completezza tecnica e solidità nei momenti decisivi, con particolare attenzione alla risposta, il singolo colpo che più di ogni altro può risultare decisivo. Questa in estrema sintesi la chiave tattica vista dall’angolo di Jannik Sinner per la semifinale che vedrà opposto il n.1 del mondo a Ben Shelton (venerdì, ore 9.30 circa italiane). I precedenti marcano un convincente 4-1 a favore di Jannik, con l’americano capace di battere l’azzurro nel primo scontro, annullando una palla match a Jannik. Poi solo vittorie per il nostro campione, l’ultima al M1000 Shanghai, esattamente un anno dopo alla prima sfida. Che dire, Sinner è nettamente favorito, e non solo per i precedenti. Lo suggerisce il campo, analizzando lo stato di forma e prestazioni dei due giocatori nel torneo; lo conferma l’incredibile striscia di successi di Sinner sui campi in duro e in generale, con l’ultima “grande L” per Jan che risale alla bellissima e rocambolesca sfida in finale a Pechino vs. Alcaraz; e prima di quella battuta d’arresto è necessario risalire addirittura ai quarti di finale dell’Open del Canada per ritrovare un’altra sconfitta di Jannik. In pratica, Sinner dall’avvio del M1000 di Cincinnati (vinto), ossia metà agosto 2024, ha perso solo UNA partita… Solido, rapido in campo, lucidissimo nella gestione dei momenti della partita, potente e sempre più aggressivo, impossibile non dare Sinner come favorito contro Shelton. La sensazione è che se Jannik sarà in buona condizione fisica – e il match di 1/4 vs. De Minaur pare aver fugato ogni dubbio – e giocherà una partita concreta, concedendo poco o niente all’avversario, sarà molto molto molto difficile per Ben spuntarla.
L’unica fase di gioco nella quale Shelton può dirsi forse superiore è il servizio. Sottolineo il “forse”. Jannik sta facendo passi da gigante alla battuta: il movimento migliora a vista d’occhio, più fluido e dinamico, con un lancio di palla più basso e uno swing in avanti per conferire velocità all’impatto di slancio e non di forza, e così allo stesso tempo mascherare meglio le traiettorie. Ma non solo il colpo in sé a diventare sempre più efficace, è la gestione tattica e mentale di Jannik a fare la differenza. I numeri infatti non dicono tutto. Ancora l’azzurro segna spesso una percentuale di resa più bassa rispetto a tanti colleghi, ma… alla fine conta di più servire con l’80% di prime e vincere altrettanti punti per poi non ottenere il massimo nei momenti chiave scadendo di efficacia, oppure restare su numeri mediamente meno importanti ma quando il punto “scotta” trovare sempre l’Ace, il servizio preciso, la seconda palla così rapida e carica di spin da diventare ingestibile per una riposta aggressiva? Sinner appartiene alla seconda schiera, grazie alla sua freddezza e calcolo del momento. Quando il momento è chiave, Jannik si affida alla battuta e non sbaglia quasi mai.
La situazione invece è un tantino diversa dal lato di Shelton. La mazzata mancina a velocità proibite può diventare impossibile da difendere, ma questa è tutt’altro che continua e solida, anzi proprio in momenti delicati tende a perdersi perché Ben non è altrettanto bravo a gestire le emozioni e il momento. Quando Shelton ha disperatamente bisogno del servizio tende a far quel che negli USA chiamato “overshooting”, ossia chiedere troppo e finire per sbagliare tutto. Ho bisogno di un Ace sul 30 pari o sulla palla break? Boom! Tiro la prima così forte da spaccarmi la spalla… Se entra, applausi. Ma la percentuale di rischio è esageratamente più alta del rendimento probabile e questo in un match duro come sarà quello contro il più forte su piazza è troppo, troppo penalizzante… Shelton per sperare di far partita pari con Sinner e magari provare a vincere dovrà non solo servire bene, dovrà farlo con continuità e qualità quando l’azzurro metterà tanta pressione con la risposta. Siamo certi che accadrà, se Jannik sarà un buon Jannik, sano e sereno.
Proprio la risposta potrebbe essere la chiave della partita. Qualora la risposta di Sinner riuscisse a disarmare la battuta dell’americano, costringendolo a scambi prolunganti e ancor più ricacciandolo immediatamente in difesa a rincorrere, …no match, o ben poco. È già accaduto in loro sfide precedenti. È accaduto in modo brutale al “povero” De Minaur, travolto dalla potenza e profondità della risposta di Sinner e di fatto disarmato. Jannik molto probabilmente cercherà di rispondere tanto contro il diritto di Shelton. Perché? Facile: Ben ha uno squilibrio evidente tra diritto e rovescio, consistente e vincente il primo, meno stabile e offensivo il secondo. In questi casi, la miglior tattica per chi risponde bene è puntare dritto sul colpo più forte dell’avversario, una pallata piuttosto profonda e potente ma con discreto margine, in modo da bloccarlo in quell’angolo e quindi al colpo successivo farlo correre verso il lato debole, in modo da costringerlo a tirare un colpo fuori equilibrio, sotto pressione, percentualmente molto difficile. Questo schema sarà il vero mismatch quando Ben serve a sinistra: con il suo swing mancino cercherà molto probabilmente l’angolo esterno; Sinner dovrà essere bravo ad anticipare la partenza ed avventarsi col suo rovescio per tirare un cross bello consistente e angolato. Se Ben sarà abbastanza bravo a trovare un vincente lungo linea nell’angolo scoperto, bravo lui; se giocherà una palla interlocutoria, allora Jannik sarà prontissimo a fare un passo nel campo col diritto e spingere un cross bello aggressivo, con Shelton costretto a correre a destra e giocare un rovescio per lui molto complicato. La partita si potrebbe decidere su questa situazione, e Sinner sembra il più attrezzato per vincere il braccio di ferro, e alla lunga la partita.
Al contrario la risposta di Shelton è un colpo assai ondivago: qualche pallata clamorosa, molti impatti incerti con traiettorie gestibili. Sinner sta diventando sempre più rapido ed efficace nell’entrare col diritto dal centro, appena possibile. Cahill l’aveva detto prima degli AO25: vedrete cose un po’ diverse dal solito. Eccola la principale differenza, Jannik cerca di chiudere il punto assai prima col diritto dal centro. Colpo ancor più incisivo, più spesso il cross dell’inside out, in modo da risparmiare energie fisiche e mentali. Il tennis di estrema consistenza e pressione sta diventando per Sinner la valvola di sicurezza, quella morsa che sa stringere solo lui così duro da lasciare per i momenti in cui sente meno la palla, è meno sicuro, o l’avversario sta mettendo in campo il massimo sforzo e comanda. È il vero DNA di Jannik, ma comporta molta fatica, meglio riuscire ad essere più aggressivo e rapido nel prendersi il punto. Inoltre contro un attaccante muscolare come Shelton, attaccare per primo equivale a non essere attaccato, e Ben è assai più forte quando comanda rispetto a quando è bloccato a difendere. Per questo la logica impone che Jannik cercherà la massima efficacia e rendimento con i colpi di inizio gioco e con il primo colpo di scambio. Guadagnare campo -> mettere dietro Ben -> tenere in mano l’inerzia dello scambio.
Difficilmente Shelton può pensare di battere un Sinner sano 3 set su 5 sullo scambio prolungato, sulla corsa, sul ritmo. Proverà ad attaccare tanto, a sfondare, e questo comporta un coefficiente di rischio assoluto. È un tennista che può esaltarsi ed avere quella mezz’ora in cui non lo reggi. Mezz’ora… mica basta a vincere contro il n.1 in uno Slam. Per questo la sensazione è che senza una giornata “no” di Sinner per Shelton la partita sarà molto difficile. Ovviamente se Jannik dovesse servire molto male, competere molti errori in spinta e perdere sicurezza, allora lo scenario muta totalmente e i giochi si riaprono. Sarà importantissimo per Sinner partire forte e vincere il primo set: dal punto di vista psicologico mettere enorme pressione a Shelton, non la solidità mentale fatta persona, e costringerlo a soffrire vedendo che la partita si è fatta in salita, potrebbe rendere il compito più facile al nostro. Potrebbero esserci altre interessanti fasi tecnico-tattiche da analizzare, ma queste già trattate sono le più salienti.
Sinner scenderà in campo alle 9.30 conoscendo già il nome del primo finalista. Ma la sua testa, siamo sicuri, sarà solo e soltanto sulla partita contro Ben. Un passo alla volta, è così che si costruiscono le Leggende. Buona semifinale a tutti.
Marco Mazzoni
TAG: analisi della partita, Australian Open 2025, Ben Shelton, Jannik Sinner, Marco Mazzoni
L’unico problema, a mio avviso, è l’obbligo di pagare il canone! Per come viene gestita la tv pubblica è a dir poco vergognoso!
Grande TG1….3 minuti sulla super partita di sabato Napoli-Juve (o forse ProPatria-Genoa… non sono stato molto attento)… Jannik Sinner che sta per riscrivere la storia mondiale del tennis????…., non pervenuto,proprio neppure un’accenno…complimenti vivissimi alla direzione che si è dimostrata molto attenta…(e noi continuiamo a pagare il canone)…..
Se Sonny non avesse sfortunatamente sbagliato le due palle al tie-break ma che dica che sa come mettere in difficolta’ Jannik, perche’ e’ cresciuto, mi sembra un po’ presuntuoso. Si cresce solo quando si e’ umili.
Ma domani e’un altro giorno, si vedra’……
Ciò che mi ha più impressionato di Jannik è la progressione nel posizionamento in campo nel corso del torneo.
Partito in posizione piuttosto arretrata nel match con Jarry ha via via avanzato la propria posizione nella fase difensiva / di contrattacco, arrivando con De Minaur a punti di impatto “agassiani”
Chiaro che non è una novità assoluta questa progressione ma, a mio parere, lo è nella dimensione del fenomeno.
Un Sinner che nelle fasi finali dei grandi tornei riesce ad assumere una tale posizione in fase difensiva e a contrattaccare con tale efficacia diventa pressoché ingiocabile per tutti.
Anche per il match di domani questa è una chiave tattica importante.
Questo modo di difendere consente a Jannik di chiudere gli angoli, risparmiare energie e poter ribaltare l’inerzia dello scambio in qualsiasi momento.
Con questa posizione Sinner può permettersi anche di non dover esagerare con i rischi per prendere per forza il controllo dello scambio, ma può aspettare il momento giusto per farlo.
Ciò che mi ha più impressionato di Jannik è la progressione nel posizionamento in campo nel corso del torneo.
Partito in posizione piuttosto arretrata nel match con Jarry ha via via avanzato la propria posizione nella fase difensiva / di contrattacco, arrivando con De Minaur a punti di impatto “agassiani”
Chiaro che non è una novità assoluta questa progressione ma, a mio parere, lo è nella dimensione del fenomeno.
Un Sinner che nelle fasi finali dei grandi tornei riesce ad assumere una tale posizione in fase difensiva e a contrattaccare con tale efficacia diventa pressoché ingiocabile per tutti.
Anche per il match di domani questa è una chiave tattica importante.
Questo modo di difendere consente a Jannik di chiudere gli angoli, risparmiare energie e poter ribaltare l’inerzia dello scambio in qualsiasi momento.
Con questa posizione Sinner può permettersi anche di non dover esagerare con i rischi per prendere per forza il controllo dello scambio, ma può aspettare il momento giusto per farlo.
Complimenti, analisi interessantissima. All’AusOpen2025, di Shelton ho visto vari highlights ma l’unica partita intera che ho visto è stata quella contro Sonego. Ha sofferto, Shelton, e molto. La partita avrebbe potuto anche vincerla Sonego. Questo Shelton, tutt’altro che irresistibile e lungi dall’essere un futuro Big 3, non può rappresentare un grossissimo ostacolo per Sinner. Domani Sinner sarà solido e concentrato, per lui ormai contano solo i titoli e le finali e niente potrà frapporsi tra lui e la finale.
Sono d’accordo, se Sinner non ha problemi extra campo di qualsiasi natura, l’americano non ha le armi per vincere 3 su 5, perchè dovrebbe rimanere consistente e continuo per oltre 3 ore, finora ha avuto un percorso non liscissimo, con avversari non irresistibili (Musetti il più alto in classifica, e l’unico che gli stava davanti una manciata di posizioni, sulla sua superficie meno congeniale). Diciamo che finora ha fatto il suo approfittando di una voragine nel tabellone – come Sonego – ma si trova all’improvviso da una scalata di media pendenza ad un sesto grado superiore (o dodicesimo grado secondo le più recenti classificazioni)
@ Giambi (#4298267)
Sono d’accordo, però Shelton non ha battuto Matteo ma il Lorenzo più giovane oltre a Sonny. Cambia poco, l’americano può battere Sinner solo se questi gioca molto molto sotto il suo livello, cosa che quando sta bene non capita quasi mai.
@ Pier no guest (#4298247)
Dipende , prima o dopo aver preso la cittadinanza americana ?
io ho fatto il tifo tutta la vita contro Valentino Rossi (o meglio tifavo per gli altri) perché oltre a essere (stato?) un evasore era pure interista
@ Carota Senior (#4298269)
Legittimo , ma un po‘ strano lo e‘
e’ strano che un italiano non tifi per jannik ma il tifo è personale, se a pier no guest sinner non piace e’ legittimo tifare shelton. detto ciò non credo che al momento l’americano abbia più del 20 per cento di chance.
il nostro è troppo superiore anche se va reso merito a shelton di avere raggiunto la
seconda semi slam in carriera…e non è poco.
Perché esiste una certa ipocrisia.Un italiano può tifare Stoner se lotta con Valentino (c’era pure un Fan Club)? E Zurbriggen se c’è Tomba? Spero di sì (io ero per Albertone,Pirmin e Vale ma tanto rispetto per Casey).
Qualcuno dice che bisogna sempre tifare per gli italiani che è ciò che mi diceva un amico sinneriano e romanista cui dissi: se la Lazio fosse in finale Champions?
Ecco… lì ha cercato giustificazioni varie.
Il problema è che il tifo “per” non è per me tifo “contro”, non sono più un ragazzino che fa “gnegne” se perde la squadra del mio socio:guardo, ammiro e mi entusiasmo perché le emozioni sono così e provo un enorme rispetto per un giocatore come Jannik che ho visto la prima volta credo in uno dei tanti appuntamenti macroarea e credo pure in una Pia Cup (credo 2012).
PS che i Pink Floyd siano dei maestri non dubito ma preferisco ascoltare uno dei primi 3 dei Blue Oyster Cult al di là della bravura.”tu chiamale se vuoi …emozioni…” Cantava il sommo poeta Lucio.
Non servono diecimila righe per dirlo
Ne basta una:
Se non succede il finimondo … non c’è storia
Aces, il correttore ha colpito
C’è chi vede shelton migliorato in risposta e nel palleggio. A me sembra che abbia perso l’incoscienza dell’inizio e perciò pensa di più fa meno errori ( sono comunque tanti)e meno vincenti. Secondo se jannik sta bene ha la stessa possibilità di vittoria di de minaur anche se risulterà un punteggio meno punitivo. E secondo me jannik fa più adesso di ben
Credo che Shelton avrà finito il match prima di finire il riscaldamento. Domani un 3-0 non glielo toglie nessuno al netto di eventuali malori, infortuni o sbarchi alieni
Contro de minaur avevo pronosticato Sinner in 4 set pensando che con la RLA a fianco demon avrebbe strappato un set contando pure un Sinner non al top. Pronostico spazzato via insieme ad Alex in 108 minuti di No contest assoluto.
Con Shelton ribadisco un Sinner vincente in 4 set, almeno un tiebreak e per il resto tutti set da 9/10 game. Occorre un jannik favoloso in risposta, abbassare fin da subito le % di punti con la prima di Shelton e disegnare il campo per sfiancarlo il più possibile. Si gioca tutto lì
Io non tifo mai nessuno a prescindere, sono ammirato solamente dal mio tennis.
Le quote lo danno a 10. Shelton come nello US Open 2023 ha avuto degli incroci astrali che lo hanno condotto molto più avanti di quello che i suoi meriti gli avrebbero dovuto concedere. Se battesse Sinner allora saremmo di fronte contemporaneamente ad un miracolo che ad una epifania. Detto ciò per me un set potrebbe anche vincerlo, sparando a tutta e con un servizio comunque valido ci starebbe. Di più vorrebbe dire che Shelton non è più lo Shelton che conoscevamo.
Non capisco perchè un utente non possa dichiaratamente dire di tifare per uno non italiano.
Lo dichiara pubblicamente, l’italiano è anche largamente favorito, dove sta la cosa strana?
a proposito di chi tifa chi, diciamo una cosa: chissenefrega
(anche di chi dice “chissenfrega”, direte voi. Vero)
Ben ha faticato e non poco per battere Matteo e Sonny Boy questo è il suo livello. Ogni partita fa storia a se ma contro Sinner questo principio non può valere. Non può esserci partita tra i 2. Ormai gli unici avversari che possono impensierire Sinner sono Alcaraz Zverev il Nole visto contro Alcaraz poi solo la Wada.
Avresti pure ragione se fossimo in America, non ti piace un giocatore americano? bhe ti piacerà il prossimo. Ma per un italiano che ha attraversato 40 anni di deserto vedere un connazionale in cima al mondo ha un’attrattiva troppo forte. Davvero ti stupisce che si stupiscano della tua affermazione? ciò mi stupisce.
Ognuno può tifare chi vuole…certamente! Posso solo dire…PERCHÉ? Ma poi fra tutti proprio Shelton che , sempre a mio modestissimo parere, non merita proprio lui così tanto di vincerla contro Jannik? Dai su….E se vince Sinner…magari ti dispiace pure? 😆
Per come ho visto Shelton contro Sonego mi sembra che l’articolo lo dipinga un po’ ingenerosamente, in realtà mi è parso molto migliorato in risposta e nella fase difensiva, fisicamente è super e non credo sarà così facile per Jannik, che ovviamente parte nettamente favorito.
Ben Shelton, buona mentalità, molto combattivo, personalmente mi piace il suo gioco, entrerà in campo molto carico, però non credo abbia qualche possibilità di vincere….. il Sinner attuale è troppo forte per lui
Essì …
Infatti, ricordo vagamente che tanti anni fa, non pochi italiani tifarono per il compianto Emile Griffith anziché per il nostro campione del Mondo Nino Benvenuti e diversi anni dopo per il compianto Marvin Hagler anziché per il nostro Vito Antuofermo, nonostante quest’ultimo fosse pure più debole !
Va però anche detto che la boxe è cosa ben diversa dal tennis ! Infatti, nella boxe la bandiera assume un significato sconosciuto per il tennis !
Essi …
Comunque, giustamente, come pure detto da altri, ognuno può tifare per chi gli pare, tanto è vero che io fra poche ore tiferò per Djokovic nel match contro Zverev 🙂
Ma certo ! 🙂
Sono scelte soggettive, come quelle di rimanere… “allibiti”. 😉
Ognuno tifi per chi vuole, non è scandaloso.
Confermo. Sinner perse a Shangai 2023 7-5 al tie break del 3 set, dove si trovò sotto 0-4, poi recuperò fino a portarsi in vantaggio 5-4 e poi perse gli ultimi 3 punti. Quindi non ebbe mai match point
Simpatico siparietto di Aryna, dal minuto 4:00 in poi…
“…ah, pensavo che il segreto di Sinner fossero le carote !”. 🙂
https://youtu.be/Sn3QRDhl5bE?si=ZZYP3lpYlsdVLecL. 😉
Tifo gli italiani a prescindere nelle competizioni a squadre,in quelle “personali” prevale il gusto che non significa disprezzare/denigrare/sminuire l’altro contendente (e nel caso di Jannik ovviamente massima stima) ma semplicemente dilettarsi con questo o quell’interprete anche se qualitativamente inferiore.
D’altronde credo che nel passato qualche tifoso cecoslovacco tifasse Mac e non Ivan e spero non sia finito al confino per questo.
Mai capito perché qualcuno si stupisca di questo sinceramente.
@ pablito (#4298223)
e perchè. è vietato tifare per chi si vuole? o è obbligatorio tifare per qualcuno?
non perdo tempo a leggere sto articolo. non c’è nessuna chiave tattica.
shelton non può mai battere Sinner 3 su 5 se Sinner non ha qualche problema .
punto.
può batterlo (raramente) nei 2 su 3 ma mai negli slam perché ora come ora non ha la capacità di performare al massimo per 4 ore e passa.
quindi Sinner se non ha problemi vince relativamente facile.
fine della chiave tattica.
saluti
Sbaglierò, ma nel 2023 a Shanghai Sinner non ebbe match point.
Si ritrovò a 2 punti dal match
Contro Sonny il buon Ben ha servito circa il 70% di prime e con queste ha raccolto il 75% di punti.
Avrà la pressione sul servizio, sapendo che Sinner sulla seconda forza molto la risposta e, in teoria, questo dovrebbe ridurre la sua percentuale di prime.
Poi negli ultimi mesi in pochi sono riusciti a breakkare il servizio di Sinner, pur avendo una risposta superiore a quella di Shelton.
Se la matematica non è un’opinione: 1+1=2 (*-*)
Abbasso le canottiere
Al di là di tutto, per me resta un punto importantissimo a favore di Jannik: la deficienza tattica di Shelton.
Qui, allibito, mi sono fermato. 🙁
ottimo penso che si giochi in serata
In realtà la solidità mentale di Ben non è così scadente,molti sono i match da lui vinti in recupero ma ovviamente è ben diversa da quella di Jannik così come nel gioco.
Puntare sul colpo forte dell’avversario è un vecchio schema perché se gli giochi più volte sul debole potresti anche allenarlo quindi ci vai quando affondi per dargli un colpo più difficile sul lato più debole.
Però non so quanto gli convenga perché Ben è mancino con rotazioni e curve estreme e a nessuno piace giocare lontano e fuori dal campo.
Personalmente tiferò Ben confidando si faccia onore e aggiunga esperienza ma il pronostico è chiuso perché a tutto si aggiunge il 3 su 5 è pensare che un giocatore come l’americano,che non può scendere di giri ma che rischia sbiellare,possa mettere sotto un fenomeno di solidità come Jannik è francamente improbabile, altamente improbabile.
Ben hai giocato a football al college, suggerisco di tirar fuori casco e protezioni perché saranno utili.
…velleitario giovanotto yankee ? 😉
Giova ricordare che quando ha perso (comunque al TB del terzo set) la prima a Shanghai ’23, veniva dalla sfacchinata vincente a Pechino, con Grigor in tre set ai quarti, Alcaraz in semi e Medvy in finale, con tre TB su quattro set.
Anche a Shanghai poi già il turno prima aveva battuto Baez solo in tre…
E c’era “voglia di Europa”, difatti poi ha vinto Vienna, abbandonato Parigi per la partita finita alle 3 e per poco non vince le Finals da imbattuto, ma incominciando a battere il Campione serbo.
Per ricordare… 😉
Ma come dice il buon Mazzoni, uno che è praticamente imbattuto da metà Agosto (ha mollato il Canada a Rubly per poi vincere Cincy e USOpen), e la rocambolesca finale di Pechino con Alky, può temere l’imberbe
Più che chiavi tattiche, direi belle mazzate e a casa il canottato a stelle e strisce.
Che vinca il migliore cioe ‘ Jannik
Esemplare commento introduttivo di Marco Mazzoni sugli aspetti salienti della semifinale che verrà giocata domani da Jannik contro Ben !
Lo sottoscrivo in toto !