Australian Open: il ruggito di Djokovic! Il serbo rimonta Alcaraz con una prestazione eccezionale per lucidità e gestione tattica
Molti cercano di spiegare la grandezza di Novak Djokovic affidandosi ai numeri, ai suoi record strabilianti. Errato. Sono la testa, la lucidità, la tecnica abbinata alle qualità motorie a distinguerlo ed elevarlo. Ma se c’è un aspetto che esemplifica la Grandezza di Djokovic più di ogni altro è la sua incredibile, unica, abilità nel massimizzare le proprie possibilità in relazione al contesto, avversario, forma e condizioni. In questo Djokovic è un trattato di efficacia applicato al gioco, nessuno come lui. Nessuno. Proprio grazie a questa qualità il serbo viene a capo di una partita difficile contro Carlos Alcaraz nei quarti di finale degli Australian Open 2025, superando anche un problema fisico accusato nella parte finale del primo set e rimontando lo spagnolo, per il 4-6 6-4 6-3 6-4 che lo porta per la dodicesima volta in semifinale nel primo Slam dell’anno, dove lo attende un’altra grande sfida contro Alexander Zverev.
La partita ha vissuto di tanti alti e bassi, con una qualità e spettacolo non sempre eccellente, diciamo che i due campioni hanno dato vita a partite più belle. Pesa la posta in palio, pesa il momento, pesano tanti fattori e soprattutto hanno pesato tonnellate sulle spalle di Alcaraz, che complessivamente ha letto in modo poco lucido molte fasi del match, facendo scelte del tutto errate, incapace di gestire al meglio la pressione e trovare l’equilibrio tra rischio e rendimento. In questo la differenza con Djokovic è stata abissale, tanto da poter affermare che a livello tattico Novak ha “portato a scuola” il rivale. Djokovic in parte menomato (ma dal terzo set è parso assai più mobile e scattante) ha dovuto giocare un tennis asciutto, chiedendo il massimo ai colpi d’inizio gioco ed entrando appena possibile nella palla, per comandare e spostare Alcaraz. Proprio la risposta – insieme al servizio – sono stati invece i punti dolenti di Carlos, non tanto in termini assoluti quanto per la difficoltà nel trovare i colpi migliori in fasi delicate, quando la pressione era massima. In questo il classe 2003 di Murcia deve molto migliorare. Il suo tennis basato tantissimo sul momento, sulle sensazioni e “fuoco” interiore, l’ha portato ad esagerare e prendersi rischi eccessivi quando era meglio aspettare, o al contrario la tensione l’ha bloccato – in particolare al servizio – quando l’aggressività di Djokovic è diventata totale e palpabile. Lo sguardo mediamente più teso di Carlos è la foto di una partita che ha sentito e sofferto, giocando male i punti importanti. Tutto il contrario di Novak, che invece nei momenti decisivi non ha sbagliato una sola scelta tattica. Per questo il successo del serbo è strameritato, figlio di una prestazione impressionante per solidità, praticità, forza nel tenere quando c’è stato da soffrire ma prontissimo ad attaccare e farlo in modo chirurgico per essere attaccato. Infatti non poteva pensare di spuntarla solo di fisicità, ancor più dopo il fastidio accusato; per questo Novak ha attaccato tanto e bene, ha chiesto il massimo a servizio e risposta ricavando il massimo.
Alcaraz ha risposto male, e insieme a questo ha gestito con troppa foga e poca qualità diverse fasi di scambio. Troppo dritto per dritto cercando sfondare di potenza, perdendo la misura, invece di aprire l’angolo e portare Novak a dover rischiare un’accelerazione lungo linea vincente, con poco equilibrio. Male anche nella gestione dei tempi d’attacco, sempre per colpa della foga con cui ha affrontato la partita… come un toro che vede “rosso” e va a sbattere. Il “muro serbo” è stato assai più duro e resistente.
Una vittoria importantissima e meritata, che riporta Djokovic in semifinale agli Australian Open (la 50esima Slam in carriera) e gli consente di battere di nuovo uno dei due giovani leader del tennis mondiale in uno Slam, non gli era riuscito nel 2024. È invece una sconfitta che dovrà far molto meditare Alcaraz. Era favorito, se non altro a livello di energia ed agonismo, ma la sua condotta di gara è stata rivedibile, troppo altalenante alla fine perdente.
He’s built different. 😤
Novak Djokovic prevails in a thrilling four-set quarterfinal encounter against Carlos Alcaraz! 👏@wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis • #AusOpen • #AO2025 pic.twitter.com/zRtEHAbJlA
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 21, 2025
Djokovic scatta meglio dai blocchi, in risposta nel secondo game mette grande pressione su Alcaraz, che fa un vero miracolo di volo sul 15-30 (tocco pazzesco), ma non gli basta ad evitare il break sul 30-40, troppa fretta nello spingere la palla dopo il servizio. 2-0 Djokovic. Molto più teso il volo di Carlos rispetto a Novak, intenso e super focalizzato. C’è vento, la palla si sposta all’ultimo e infatti il serbo si scompone malamente nel terzo game, offrendo un interessante 15-30 al rivale. Tanti errori per Alcaraz in quest’avvio, o trattiene troppo oppure esagera nella spinta. Anche Djokovic è falloso e concede una palla del contro break sul 30-40. Alcaraz si impone con un gran rovescio lungo linea vincente al termine di uno scambio tattico. Si apre il sorriso dell’iberico al cambio di campo, si è sciolto dopo la tensione iniziale. (2-1). Il set scorre sui turni di servizio, più sicuro Djokovic mentre Alcaraz fa qualche bella giocata ma continua a sbagliare di più, anche nei suoi turni di battuta. Non grande qualità, complessivamente, in questo set. Altissima la tensione sul 4 pari. Carlito cerca di spingere e spostare l’avversario. Ai vantaggi trova una bella accelerazione di rovescio lungo linea che sorprende Djokovic e gli vale una palla break. Bravo Djokovic! Servizio in pancia, comanda dal centro con buon ritmo e affonda col contro piede vincente. Tirato il volto di Novak dopo l’ennesima rincorsa. Concede un’altra palla break ma si salva ancora aprendo il campo a tutta col servizio esterno e via attacco alla rete col diritto. La spinta di Novak è altalenante, penalizzato da un problema sugli appoggi, forse ha sentito tirare all’inguine riprendendo una smorzata di Carlos. Alcaraz fiuta in momento, resta calmo e spinge duro, tanto da prendersi un BREAK alla terza chance spingendo con grande intensità. (5-4). Il serbo vola negli spogliatoi per un trattamento medico. Alcaraz non ha perso ritmo con lo stop, serve con sicurezza, quattro punti e via, 6-4, con l’Ace sul Set Point.
Djokovic non demorde: nel secondo game risale da 40-15 in risposta e si procura una palla break con un risposta di diritto fulminante. E Djokovic il break se le prende forzando a tutta col braccio immediatamente, 2-0. Ha alzato al massimo i giri del motore Novak, pure al servizio, cercando di ridurre al minimo gli scambi. Con un ottimo attacco e volée di rovescio profonda in totale controllo il serbo vola 3-0 avanti. La chance di Alcaraz per riaprire il set arriva nel quinto game: finalmente gioca di più scambio, e quando Djokovic è costretto a cambiare direzione scattando a destra è più lento, aprendo il fianco al rivale. Carlos con un rovescio potente punisce la discesa a rete di Novak, strappando il contro break per il 3-2. Non è sereno e solido lo spagnolo, invece di giocare sciolto in pressione con buon margine rischia e sbaglia. Ai vantaggi concede una palla break a Djokovic, Prova la rincorsa a tutta Novak sulla smorzata, la rimette ma perde il punto, qua buona scelta tattica del giovane spagnolo. Salva col servizio anche una seconda palla break Alcaraz, in un game che supera i 10 minuti, e completa la rimonta (3 pari). Seppur privo della sua massima spinta con le gambe, Djokovic è bravo ad amministrare gli sforzi e gli spostamenti, chiedendo il massimo alla battuta ed attaccando appoggiandosi bene alla palla del rivale. Impossibile massimizzare di più il gioco, in questo Novak perfetto. Sul 5-4, Novak in risposta fiuta il momento, alza al massimo il suo livello, di attenzione e tecnico e scappa via. Dopo un erroraccio di Alcaraz (fretta…) trova due risposte splendide, comanda e vola 0-40, tre set point. Il pubblico è tutto in piedi e il serbo lo ripaga con una risposta vincente di rovescio perentoria. 4 punti e 6-4, un set pari. Soffre, ma non muove mai il “Djoker”. Male Carlos in questo game, ha subito l’aggressività del rivale e anche la sua personalità.
Poco lucido Alcaraz, non solo nel finale del secondo set ma anche all’avvio del terzo. Si incaponisce in una tattica poco efficace, una spinta rigida e con poco focus, mentre Djokovic è perfetto nell’entrare nella palla del rivale e generare velocità con poco sforzo. Terribile la scelta dei tempi d’attacco sul 30 pari di Alcaraz, subisce un bel passante del serbo che ha subito palla break per scappare in vantaggio. Si difende come può Novak, ma stavolta l’intensità di Carlos c’è e l’errore non arriva. Appare anche più sciolto nei movimenti Novak, si procura ma non trasforma una seconda PB. Carlos si salva, poi è di nuovo sotto 0-30 nel turno successivo e una risposta top del serbo lo condanna di nuovo a palla break sul 30-40. Scelte non lucide, ma la velocità in campo c’è e a quella si aggrappa lo spagnolo. Traballa ma non cade Carlos, 2 pari. Molto più rapidi i turni di battuta di Djokovic, pesano la sua personalità e scelte ineccepibili. Male invece Alcaraz sul 3-2: da 40-15 si irrigidisce, commette un terribile doppio fallo che gli costa ancora palla break. E stavolta il BREAK per Djokovic arriva, con un rovescio spedito in rete da Carlos, crollato sotto la pressione del momento. 4-2 avanti Djokovic, assai più sciolto e rapido anche negli spostamenti dopo le difficoltà dal finire del primo set. Alcaraz, spalle al muro, lascia correre a tutta il braccio, con due diritti pesantissimi si porta 0-30. Ora è Djokovic a perdere la seconda di servizio, primo doppio fallo del match e 0-40. Si concentra, serve con precisione Novak (30-40), ma la terza chance gli è fatale… Non attacca quando ha lo spazio, Carlos inverte l’inerzia a suo favore e provoca l’errore di Novak. Contro BREAK, 4-3. La baragge continua! Alcaraz è di nuovo prede dalle frenesia, sbaglia troppo e crolla sotto 0-40. Con enorme pazienza e visione invece Djokovic regge e contro batte con un diritto perfetto dal centro del campo che fulmina lo spagnolo. Altro BREAK, Novak serve sul 5-3. Si ritrova sotto 0-30, tra un doppio fallo e un tocco ottimo del rivale. Si prende tempo, si concentra e ritrova la prima palla. Si infuria Carlos dopo la risposta sbagliata sul 15-30. Novak vince un durissimo scambio, gestito alla perfezione, si procura il set point e lo sfrutta con una difesa ESTREMA, ma che “pollo” Alcaraz, che chiama avanti il rivale ma poi non chiude con lo smash finendo per sbagliare di volo. Lucido e concreto Djokovic, 6-3. Alcaraz troppo teso.
Nel quarto set Alcaraz serve per primo e non riesce ad invertire l’inerzia negativa. Doppio fallo sul 15 pari, la tensione lo divora e si butta avanti ma subisce sotto rete i passanti chirurgici di Djokovic, 15-40. Buon servizio di Carlos da destra, ma sulla seconda palla break sparacchia un diritto tirato con zero equilibrio dopo il servizio. Male, malissimo Alcaraz, come un toro che vede rosso e carica a tutta, andando a sbattere contro il “muro serbo”. Djokovic consolida il vantaggio sul 2-0, poi sul 2-1 la tensione agonistica del match sale alle stelle. Alcaraz finalmente libera il rovescio e trova un’accelerazione fantastica, piega letteralmente le gambe di Djokovic. Poi sul 30 pari Novak commette doppio fallo per il nastro che porta via la palla. Palla break a dir poco delicata per lo spagnolo. Bravo il serbo a comandare, spinge di più e soprattutto meglio, sballottando l’avversario da tutte le parti. Grande qualità e testa di Novak, 3-1. Alcaraz continua nei suoi alti e bassi, ma in risposta sul 3-2 cerca anche il sostegno del pubblico per tentare un ultimo assalto dalla diligenza serba e provare a riaprire l’incontro. Pure un nastro mortale a favore, che lotta… Poi è la risposta a tradire Alcaraz, in grande difficoltà in tutto il match a leggere la direzione del servizio del rivale. 4-2 Djokovic, a due passi dall’ennesima SF a Melbourne. Il match diventa epico: Alcaraz salva una palla break che profumava di match point tenendo in uno scambio folle, oltre 30 tiri esplorando tutto il campo, piegati entrambi alla fine, con la Rod Laver Arena tutta in piedi. Dopo tanti errori, anche lo spettacolo è decollato sull’agonismo. Carlos la butta proprio sull’agonismo massimo, sulla fisicità estrema nell’ottavo game. In risposta spinge come un forsennato, anche spinto dal pubblico che vuole ancora match… vola avanti 15-40 in risposta, ma esagera ancora col diritto sulla prima palla break, una stecca che è un’immagine della sua partita poco lucida; sul 30-40 ancora col servizio Novak cancella la chance, quanto ha giocato bene i punti importanti, NON una scelta sbagliata. Rischia pure di farsi male Novak, si blocca la caviglia ai vantaggi e cade a terra, ma niente di grave per fortuna. Altra scelta totalmente errata di Alcaraz, un taglio sotto alla palla senza senso, e 5-3 Djokovic. Il serbo chiude l’incontro 6-4 con un turno di battuta ancora ben gestito, al primo match point, gestendo alla perfezione lo scambio dal centro. Come tutto il match. Applausi Novak, PERFETTO! Non poteva giocare meglio di così.
Marco Mazzoni
(7) N. Djokovic vs (3) C. Alcaraz
Statistica | Djokovic 🇷🇸 | Alcaraz 🇪🇸 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Ace | 5 | 10 |
Doppi falli | 3 | 5 |
Prima di servizio | 86/136 (63%) | 92/125 (74%) |
Punti vinti sulla prima | 54/86 (63%) | 62/92 (67%) |
Punti vinti sulla seconda | 29/50 (58%) | 11/33 (33%) |
Punti al servizio giocati | 86 | 92 |
Punti al servizio vinti | 54 | 62 |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Punti di risposta giocati | 92 | 86 |
Punti di risposta in gioco | 59 | 61 |
Punti di risposta vinti | 30 | 32 |
Vincenti in risposta | 5 | 2 |
Errori non forzati in risposta | 0 | 3 |
Punti vinti in risposta | 38% | 37% |
Palle break convertite | 6/13 (46%) | 4/11 (36%) |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti a rete | 22/34 (65%) | 18/28 (64%) |
Vincenti | 31 | 50 |
Errori non forzati | 27 | 40 |
Totale punti vinti | 135 | 126 |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 203 km/h | 211 km/h |
Velocità media prima | 188 km/h | 190 km/h |
Velocità media seconda | 155 km/h | 153 km/h |
COLPI VINCENTI | ||
Dritto | 9 | 16 |
Volée | 2 | 1 |
Approccio | 1 | 1 |
Passanti | 3 | 5 |
Lob | 0 | 0 |
Smash | 2 | 0 |
Drop shot | 0 | 5 |
TAG: Australian Open 2025, Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Novak Djokovic
Ho visto adesso le sezioni di partita a cui non ho assistito in diretta (lavoro). Sinceramente c’è un elemento, o meglio un’abitudine in Carlos che per me rivela debolezza: questo esasperato bisogno di piacere per piacersi. Chiede sempre più spesso il consenso del pubblico, richiamandolo con la mano all’orecchio, con gesti alla king kong rivolti verso gli spalti, pugni, saltelli, piroette. Alla fin fine mi pare, come condotta, un calciatore prestato al tennis che contrasta totalmente con la silente compostezza di Jannik, uno sciatore che porta il silenzio ovattato della neve sui campi di gioco. E’ un dualismo che mi pare sempre più interessante e marcato, col tempo. Non a caso per Carlos il suo team ha pensato ad una modifica dell’attrezzo (per aumentare una potenza che già è da primato? Mah!); quello di Sinner invece ad implementare il bagaglio tecnico-offensivo di Jannik, oltre che a ottimizzare passo passo, con grande gradualità, una crescita fisica. Chi avrà ragione con gli anni? Da come si vanno mettendo le cose mi pare molto chiaro, che ne pensate?
La vittoria di Sinner in finale sarà ancora più bella!
Del resto quando hai di fronte il più grande di tutti i tempi…
Purtroppo non ho visto la partita causa impegni di lavoro, ma leggo che è stata entusiasmante. Tifavo per il grande Nole, ma non dirlo ad Annie.
Confesso che non ho visto un 15…troppo già visto, troppe volte già argomentato, troppe.
Be ciascuno la pensatore vuole, io sono pro Sinner, non credo ci siano dubbi legge do i miei messaggi, ma è dal sorteggio che spero in una finale Djokovic – Sinner e che entrambi siano al top assoluto di quello che hanno al momento, roba da far impallidire Rafa – Nole del 2012.
A me viene poco di una vittoria 3 – 0 contro Zverev, per dire.
Si, è uno slam e tale resta anche vincendolo contro Zverev, ma io, da spettatore, voglio l’epica, il pathos, poter raccontare che c’ero, come negli US Open 2021 tifavo Novak e non Medevdev, perché volevo assistere al completamento del Grande Slam.
Bellissimo!!! Come si sono addolciti tutti i noti avversi a Novak e soprattutto quelli che ” sicuramente Djokovic perderà ai quarti”, dovendo ammettere la grandezza di Novak…personalmente, sono talmente abituata a difenderlo con arringhe impegnative che davanti ad una vittoria così, con uno dei 2 giovani al top del momento, rimango senza parole e tutto quello che posso dire mi sembra banale, scontato, ovvio…ma chissene, che bello festeggiare semplicemente una grande vittoria, una grande soddisfazione, l’ennesima affermazione di un campione di cui è lezioso, inutile analizzare strategie e tattiche: lui sa sempre, per abilità nel controllo palla, per intelligenza ed esperienza, per una sensibilità unica nel cogliere l'”atmosfera” della partita, come affrontare le emergenze ed organizzare “sul momento” le scelte più efficaci, e non so quanto sia “didattica” la presenza di Murray o abbia altri significati più umani e derivanti dalla loro storia comune, perché la loro intesa, almeno fino ad oggi, è palpabile, molto bella, rassicurante, un misto di condivisione, di evocazioni, di cenni che servono molto più delle tradizionali, in questo caso forse superflue, istruzioni
qualcuno ha notizie di Alessia? mi ha chiamato il suo dentista. è molto preoccupato
Il vero campione è colui che sa ripetersi. La vittoria occasionale può capitare a tutti. Che un tennista di 38 anni riesca a battere uno di 20, non è usuale, Djokovic e Monfils sono eccezioni. I due russi, Medvedev e Rublev, fortissimi fino ad un paio di anni fa, non hanno queste caratteristiche fisiche e malgrado l’età ancora “buona” sono nettamente in declino. enzo
Ma basta con questa storiella,non le piace la realtà, c’è il ranking, se non va bene c’è l’ELO ranking che certifica il ranking per ogni superficie.
Si può essere pigri nella vita e pensare qualunque facezia, ma non si può scriverla ripetutamente pensando di dire una cosa furba.
Studiare, bisogna studiare, leggere, applicarsi ,etc…non si può scrivere cose sul proprio mondo immaginario tra adulti credendo che tutti lo stiano vivendo.
@ Pier no guest (#4296227)
Ciao! È assolutamente corretto ciò che affermi…Ma riguardo “i disturbatori”, che io preferisco in molti casi definire “disapprovatori”, secondo te il serbo non fa manfrine sul campo con i medical timeout? E cosa ne pensi di episodi tipo quello a Wimbledon contro Sinner, quando il pubblico parteggiava per l’azzurro, fondamentalmente per incoraggiarlo, e il serbo mimo’ il pianto di un bimbo in rivalsa a chi tifava per Jannik?…
C’è un campo in cui Alcaraz è nettamente superiore a Sinner: le chiacchiere (“voglio vincere”, “voglio essere il più giovane”, “voglio farmi il tatuaggio del canguro” e la più bella “HO GIOCATO MEGLIO DI DJOKOVIC”)
Fedderer&Naddall saranno anche stati un altra cosa ma chi ha visto il match di oggi non può che inchinarsi davanti ad un campione eterno che non smette di stupire. Pensavo che i tanti teorici della “carta d’identità” secondo i quali a 38 anni non puoi competere con gente di 20 scrivessero qualcosa di originale invece per adesso tutto tace. Match stravinto con esperienza, sagacia tattica e scelte sempre giuste nei punti cruciali. Alcaraz bellissimo da vedere, colpi esplosivi e alcune volee ricamate ma il tennis è anche tante altre cose che rubano meno l’occhio dello spettatore ma ti portano a vincere match che alla vigilia sembrano impossibili. Forza Jannik! spero tu riesca a smentirmi, ma questo Djokovic è per me il vero favorito di questo AO
Errata corrige non Ghisalberti ma Cazzaniga e mi confondo dalla rabbia perchè mentre Bucciantini e Monaco sono anche simpatici Cazzaniga ha una tale arroganza e spocchia quando parla di Sinner che veramente….
@ EDBORG (#4296078)
Hihihihihihihihi
Signor Maurantonio ma cosa mi combina? Sbaglia i pronostici come un Doge qualsiasi? Passi per quello sulla Davis ma adesso esagera!
Ci dica, su, quale è adesso l’obiettivo di Carlone? Si stava preparando per Umago?
Comunque è una cosa allucinante che tutti i presunti esperti ex tennisti continuino a ritenere alcaraz più forte di sinner. Uno è numero 1 del mondo con 4000 punti di vantaggio sul secondo, l’altro è numero 3 e dalle olimpiadi non è ha più indovinata una.
esattamente quello che penso io, grazie per averlo scritto così chiaramente: basta con sta storia dell’Alcaraz superiore. “Oggi ho giocato meglio”, ha dichiarato. Ma dove?
Secondo me Alcaraz é superiore a Sinner, su qualunque superficie, solo in dei picchi di due tre game o di 10 15 punti, che infila in quasi tutte le partite, anche più di una volta.
Quando li fa nel tiebreak decisivo di una partita equilibrata, come é successo a Pechino, manco il nostro, almeno per ora, é all’altezza.
Da qui forse la convinzione sincera di alcuni che Alcaraz, “se solo volesse”, “se solo sistemasse un pó due tre aspetti di tattica”, sarebbe il numero uno.
Ovviamente sappiamo che il tennis non funziona così, che é uno sport statistico, ecco perché il tuo post é ineccepibile e perché Alcaraz é il numero 3 del mondo con ampio distacco dal numero uno.
Peraltro penso che questa “scarica ormonale” in alcuni momenti del match sorreggerà lo Spagnolo per pochi anni, passati i 25-26 il fisico sarà già meno esplosivo e dovrà aver imparato altro se vorrà continuare a vincere slam.
Per me gli conviene cambiare allenatore e staff, perché se questi hanno pensato e sbandierato di essersi concentrati sui 5 grammi in più sulla racchetta anziché su altri aspetti, é il momento di cambiare aria
No era andato a Melbourne per allenarsi per Indian Wells
Io non lo tifo ma cerco di guardarlo con oggettività: si può dire che giocare con chi rumoreggia e provoca non è facile? Che interrompere il movimento del servizio è un chiaro svantaggio? Il pubblico non deve MAI farlo,se vuole applaude i vincenti dell’avversario e se proprio vuole dimostrare ostilità evita di apprezzare i vincenti del serbo.
Non è simpatico,se deve fare il Calimero lo fa ma attenzione: se sai che rompendogli le scatole ne accresci la voglia di rivalsa sei poco furbo.
Ci ricordiamo di Rune/Tiafoe-Sinner e quanto ha imparato Jannik?
Non fai perdere Nole comportandoti male (pubblico) ne lo contrasti se pensi a ciò che fa.
Ma oggi il match Nole l’ha vinto giocando semplicemente molto ,molto meglio.
Ancora con sta cosa che il miglior Alcaraz batte Sinner….
Pazienza, magari tra un po’ di anni lo capirete, ognuno ha i suoi tempi. Almeno la fatica di guardare i risultati sulle superfici veloci negli ultimi 15 mesi, da quando Sinner ha fatto l’ultimo step. Guardate: % di vittorie, n. di vittorie, n. di titoli vinti.
Conta solo questo. Il Sinner del primo e del quarto set contro Rune, quello sano, secondo voi davvero perde con Alcaraz sul veloce?
Oggi non c’era il peggior Alcaraz. Alcaraz è questo. Poi nel futuro magari migliorerà e vincerà tanto anche sul veloce. Ma adesso non è così. La vittoria agli US OPEN 2022 è stata figlia di un sacco di fattori e coincidenze. Col Sinner versione 2022 salvò il match point, altrimenti usciva ai quarti 3set a 1, e giocò semifinale con Tiafoe e finale con Ruud. Non c’era Nole, non c’era Zverev, non c’era Nadal, Medvedev era in crisi, Fritz non aveva fatto lo step che ha fatto ora….
Meno dei grandi esperti italici che non hanno occhi che per i giocatori di “talento” come Alcaraz e i suoi epigoni anche italiani…mi piacerebbe conoscere qualche “esperto” spagnolo invaghito di Sinner ma dubito che troveremo dei Ghisalberti, Bucciantini e Monaco che quando parlano di Sinner fanno una fatica tremenda ad apprezzarlo. Un bravo ragazzo, per carità ma chi vorrebbe vedere un Sinner Medvedev?
Perdonate gli errori di scrittura, favoriti dallo smartphone…
Beh, io rientro tra coloro che non credevo o che Diokovic potesse giungere sino a questo punto a Melbourne, considerato lo scarso rendimento visto lo scorso anno.
Quindi, già quella di oggi è stata una prova del nove, nonostante Alcaraz abbia deluso!
Se anche Jannik andrà avanti, io continuerò a parteggiare per Novak anche nella sua semifinale!
@ Carlone (#4296144)
Wilander Suca!!! 😆 😆 😆
Questa merita una risposta alla Rocco.
Estiqaatsi?
Ho fatto un piccolo video con il telefono al teatrino di Alcatraz che zoppicando prende in giro Nole…
Nole è di spalle e non si è accorto chissà se poi rimarranno amiconi…
E poi all’uscita si vede Alcatraz, che con invidia guarda l’immagine del vincitore dello scorso anno …
Tal Jannik!!
Bravo
E che lui crede di essere uno corretto…
Grandissimi onori a Nole, un vero fenomeno.
Speriamo recuperi al top per la semifinale e la finale.
@ bye bye (#4296137)
Si esattamente…sinner è rimasto fuori parecchio ieri….ma i rosiconi del serbo vomitano odio solo sull infortunio odierno….nessuno ha detto niente ieri su jannik….oggi per almeno un set non ricorreva neanche le palle corte o ,se le rincorrere,arrivava in ritardo…..ma ha vinto di testa….
@ l Occhio di Sauron (#4296054)
Mi sa che nel suo caso è un Koala (serbo) che si è fatto lui 😛
La miglior risposta hai dubbi ed alle polemiche sul tuo conto… Bravo Nole qualcuno ti avrà dato del “sopravalutato” ma il campo (unico giudice) come sempre non mente!
Sarà contento il tifoso numero uno di Alcaraz, Wilander, il quale era preoccupato che il suo pupillo, che egli considera parecchie spanne sopra tutti Sinner compreso, non vincesse tutto troppo presto.
Sarà contento il tifoso numero uno di Alcaraz, Wilander, il quale era preoccupato che il suo pupillo, che egli considera parecchie spanne sopra tutti Sinner compreso, non vincesse tutto troppo presto.
@ Tiger Woods (#4296015)
Ha avuto un reale fastidio, gestito con anti infiammatori, così come lo ha avuto Sinner; e Alcaraz ha comunque vinto il primo set. Se un campione come Alcaraz si fa “destabilizzare” per tre ore da una cosa del genere è solo perché è un pollo. A parti invertite, Djokovic lo avrebbe piallato. La tua considerazione è davvero priva di senso logico, e denota grande frustrazione da tifoso “odiatore”.
@ Jannik Über Alles (#4296125)
Djokovich è quanto meno debitore di una Nitto Atp Final, verso il fair play di Sinner. Chissà cosa avrebbe scelto di fare, a parti invertite il Serbo..
Io credo che se il dritto ad uscire fosse stato solido qualcosa sarebbe cambiato,Nole andando fuori campo avrebbe dovuto rischiare tanto in lungolinea ma non era giornata.
Lo spagnolo mi è sembrato nervoso,poco paziente.
In parte è l’handicap di un giovane con diverse armi ma non puoi vincere col dropshot perché sai farlo,Nole se gli cambi schema sa a memoria dove andare e come ribaltarlo.
Se vuoi vincere mischiando le carte devi farlo perfettamente altrimenti gli angoli che concedi diventano voragini.
Jannik per dire è più semplice e non si incasina da solo.
In parte mi ha ricordato dei match Federer-Nadal con il primo che cambiava e l’altro che gestiva e poi lo ricacciava a sinistra,tra l’altro stancandolo fisicamente e mentalmente.
Peccato che, per il ruolo che ha, è palesemente una dichiarazione infida, poiché fa pensare che forse Sinner non è stato trattato come gli altri. Cosa palesemente falsa, basterebbe leggere le carte e conoscere i regolamenti.
La presenza di Murray ha aiutato. Solo un numero 1 può aiutare tatticamente un altro numero 1
Ma alla fine terzo set vinto da Nole nessuno ha visto alcaraz che lo prendeva in giro zoppicando?
Chissà cosa ne pensa Nole di questa bella presa per le terga del suo amicone??
@ Koko (#4296041)
Caro Koko, sono completamente d’accordo con te, oltretutto ci sono un sacco di giocatori che non capiscono (o fanno finta di non capire) che Sinner non si è AUTOASSOLTO ma che è stato giudicato “non colpevole” da un TEIBUNALE INDIPENDENTE (e non quello di Sesto Pusteria!) sulla base di prove inconfutabili.
La decisione di assoluzione è stata presa sulla base dei regolamenti vigenti e non per motivi di interesse o simpatia. Oltretutto Sinner ci ha rimesso 400 punti e 300mila dollari (non mi pare poco!).
Quindi per Sinner non è stata inventata una procedura diversa o personalizzata, più semplicemente i legali ed il team dell’italiano sono stati in grado di offrire spiegazioni e prove in tempi brevi, mentre in altri casi è stato molto difficile risalire alle cause concrete.
Infine su Djokovic: le sue dichiarazioni sul caso Sinner non sono mai state né chiare né lineari e, diversamente da molti altri campioni, non ha mai dato fiducia incondizionata ad un collega che pure si è sempre comportato con grande educazione e perfetto fair-play.
Ma questo diventerà un ulteriore stimolo per Jannik, ne sono certo.
Quasi 22.. Alcaraz sul cemento è questo, può perdere dai più bravi.. si continua a darlo per quello che spaccherà tutti sempre ma non è così.. su erba e terra è diverso e si dovrà confermare però..ma Nole è pazzesco, uno dei più grandi sportivi della storia del mondo a questo punto..
@ Onurb (#4296122)
Non scrivono piu
@ Frenkysinner (#4296102)
Ecco il rosicone di turno…Djokovic finge sempre infortuni, come l anno scorso al roland garros vero ?….peccato però che 2 giorni dopo si ritiro’ e non entrò neanche in campo x la semifinale….già dimenticato vero ? Magari domani gli passa l effetto degli antidolorifici e venerdì si ritira…e allora i rosiconi come te fanno finta di niente e si nascondono e non scrliu….rosiconi continuate a rosicare che tanto non vi passa piu
@ Pronipote di Uberto Luigi de Morpurgo detto CiccioPippo (#4295994)
La dottoressa Grazia Alcaxxo ti invita a valutare questa differenza tra 16 anni.
e adesso alcune chicche:
@ MAURO (#4251103)
in effetti Fedderer&Naddal erano un’altra cosa
Sulle manfrine del serbo inutile soffermarsi, ormai si sa che quello è il personaggio…Ma Alcaraz non ha certo perso per quello ma perché Nole è stato molto più bravo…
Io dico la mia. Se Alcaraz continuerà a cadere nei tranelli del Djoker (in realtà lo ha battuto a Wimbledon, quindi parlo per il futuro) dovrà trovarsi altri maestri. Ogni tanto ci lamentiamo che alcuni nostri talenti non hanno maestri all’altezza. Tra poco, se continua così, potremo farlo del team di Alcaraz. Lo spremono come una gallina dalle uova d’oro per prendersi laute percentuali? Se è così, ormai deve rendersene conto da solo, a 20 anni compiuti. O 21?
La verità è che Alcaraz si era pentito di aver promesso di tatuarsi il canguro, che lo avrebbe fatto sembrare un buzzurro… per non ferire il sentimento dei tifosi australiani ha, quindi, preferito trovare una scusa per non farselo!
Certo, perché Sinner è quello col fucile!
Ottimo il serbo sul quale tennisticamente parlando c’è più nulla che poco da aggiungere… Vittoria stra meritata…Male Carlos sempre in affanno sul servizio e sulla risposta, male anche in alcune scelte tattiche…Ma Ferrero dove era?…
Concordo totalmente con quanto scrivi e allo stesso tempo mi chiedo: ma Ferrero non mi pare abbia dato delle direttive a Carlos per cercare di cambiare strategia. Nei primi due set, ma anche nel terzo e nel quarto, la velocità di palla dello spagnolo era notevolmente superiore a quella del serbo tuttavia era Alcaraz a cercare di chiudere il punto forzando in maniera esagerata… lo spagnolo si è fatto brekkare molte volte in maniera troppo “facile” mentre il Serbo, tatticamente un computer, dopo aver vinto il secondo ha messo “il pilota automatico” portando a casa la vittoria. Quello che mi chiedo è questo: Carlos nel non è in grado di “salire” tatticamente oppure chi lo allena non riesce a trovare il modo per riuscire a migliorarlo sulla tattica? Oggi è stato evidentissimo che Carlos non sapeva che pesci prendere…
No, sbagliato.
Non “adesso” ma dal 12 gennaio.
Suvvia, lo si sapeva già che gli AO per Carletto erano in preparazione del challenger di Tenerife…. se non ci credete, chiedete a MAURO
A quanto pare il coach sul cadreghino non gli è bastato 😉
Chapeau!
Corrie vedere una finale Jannik-Nole anche se con Zverev Nole avrà la proverbiale prova del nove
@ Az67 (#4296099)
Modestia…. modestia….
Sì, aspetta e spera…
Io invece tifavo a favore.
Era l’unico che può impensierire Sinner e dare un po’ di incertezza a un Australian Open onestamente gia’ assegnato.
Se un Sinner a mezzo servizio batte con agio Rune, un Sinner in piena forma come può perdere, se non dal miglior Alcaraz?
Djokovic si conferma giocatore antipatico e sostanzialmente scorretto. E poi si lamenta che gran parte del pubblico gli è contro. Appena si trova in svantaggio comincia la sceneggiata della zoppia e dei danni fisici: l’avversario molla appena la presa e lui gli salta al collo, disorientandolo. E’ una storia vecchia che si ripete ogni volta.
Purtroppo c’è ancora chi, come Alcaraz, si fa ancora condizionare da tutto questo. Credo che Jannick tutto questo l’abbia ben compreso, fregandosene di tutte le manfrine del serbo
in effetti Alcaraz e il suo team non sembrano dei geni sui cambiamenti di tattica…..forse per questo Djokovic era tranquillo…nonostante tutto
PAZZESCO NOLE.
Che volesse tornare ai livelli del 2023 lo si era capito dalla scelta di Murrey. Non coinvolgi un personaggio del genere se pensi di rifare una stagione come il 2024 dove ha giocato ai suoi livelli solo la settimana olimpica.
Con i due cechi si è visto che il livello era più vicino a quello di due anni fa che a quello dell’anno scorso.
Oggi partita fantastica.
E comunque Houston abbiamo un problema: Alcaraz non cresce mai.
Il 2024 peggio del 2023 in termini di continuità, concentrazione ed errori.
Inizio 2025 in linea con il 2024.
E quindi adesso, a meno di problemi di salute, il ns. ha già il titolo in saccoccia!
La partita di oggi dimostra ancora una volta che i colpi sensazionali contano eccome ma possono non essere sufficienti per vincere un match di tale importanza. La ‘gestione’ della partita nelle sue varie fasi, le scelte tattiche punto su punto, le decisioni opportune in base all’avversario, contano di più. E in questo SINNER è superiore ad ALCARAZ senza alcun dubbio. Come dice Panatta, Jannik fa quasi sempre la cosa giusta, al massimo ‘fa una cazzata a partita’
Non posso dire che, vedendo l’avvio di torneo scoppiettante di Alcaraz, mi sarei aspettato un calo del nerboruto spagnolo, anche perchè avrei dovuto farlo prima, così son capaci tutti 😉
Nole tatticamente è un anno luce avanti e il nostro Jannik ne sta ricalcando le orme. Perdonatemi, ma certi commenti, anche da parte di giornalisti sull’avvio degli AO di Jannik proprio non si potevano leggere o sentire.
Nole è rimasto concentrato per tutta la partita, anche quando ha messo a segno punti splendidi non ha sprecato energie nervose in inutili esultanze. Cosa che invece Alcaraz continua a fare rivolgendosi al suo angolo, come se avesse bisogno dell’approvazione per ogni cosa che fa. Sarebbe ora che Carlitos diventasse Carlos, magari sfoltendo il caravanserraglio che si porta dietro (e che non deve costargli poco). Oltre a fisioterapista e preparatore atletico basta Ferrero, al quale sarebbe forse il caso di affiancare una speci di Cahill. Ma credo che Ferrero sia troppo ingombrante per accettare una cosa del genere….
A 19 anni aveva vinto più di Fognini
Alcaraz è ancora molto giovane, crescerà nella lettura del match
Come scritto prima credo invece che Jannik preferisca di gran lunga Nole – che peraltro proprio qui l’anno scorso ha brutalizzato per due set e ha avuto possibilità di chiuderla in 3, oltre che batterlo 4 degli ultimi 5 incontri, mentre con Carlos sta 0-3 nel 2024, e non è questine di valore assoluto dell’avversario ma di tipologia di gioco.
Andrei cauto con il dare Sinner sicuro vincitore (o anche finalista). Non è a postissimo di salute, magari un virus o qualcosa di simile, che sta gestendo e che lo condizionerà in questi giorni.
Match non bello (non per colpa di Nole) ma estremamente esaustivo sulle qualità tattiche e direi mentali dei due.
Alcaraz doveva imporre il ritmo,Nole lo sapeva e non ne era certo preoccupato anzi,la variazione lungolinea era attesa per poi ribaltarla sull’incrociato e,in caso di controlungolinea,via di diagonale sinistra che tanto piace al serbo.
Doveva avere un dritto incrociato più sicuro,rapido e stretto ma oggi non funzionava neppure in fase di risposta.
Di qui confusione,colpi tentati sul momento,voragini che si aprivano.
Zverev e Sinner hanno meno problemi a sinistra che anzi è la loro diagonale preferita e,a quel punto, spetterebbe a Nole rischiare e pedalare .
…e quando un uomo con testa e racchetta incontra l’alieno Sinner anche quest’ uomo è un uomo morto ahahahah
Io aggiungerei,lo slam nr.3 per Sinner non mi sembra impossibile
Dipende da contesto del torneo: cemento lento outdoor>>>>Indian: meglio evitare Alcaraz, Parigi su rosso meglio evitarlo, Wimbledon estrosità pericolosa con palle corte che muoiono li vanno alla pari ma meglio evitarlo, Miami, Indoors e Finals, Cemento veloce, esibizioni milionarie se indoor : Alcaraz meglio che scappi!
Alcuni anni fa la Pirelli aveva questo slogan che sembra ritagliato sulla canotta del truzzetto:
La potenza è nulla senza controllo.
Hai dimenticato la batosta della finale delle Olimpiadi.
@ Mauriz70 (#4295981)
massimo rispetto per nole, tennista e atleta infinito, ma nell’ultimo anno le cose sono cambiate. Sinner è diventato il più forte, perlomeno sul cemento, non c’è djokovic che tenga. Oggi nole era visibilmente azzoppato nei primi due set, alcaraz è stato un vero pollo a livello tattico, sinner non avrebbe mai permesso a questo nole di pareggiare i conti. Nole batte alcaraz con sagacia tattica e di testa, con sinner non può farlo, ed essendo che giocano in modo simile ma uno ha 14 anni in meno, per lui è sempre più difficile batterlo, se jannik sta bene chiaramente. Poi magari domenica vince il 25 e vado a stringergli la mano, ma ad oggi vedo così le cose
Più vedo giocare Carlitos, più mi convinco che sia una sorta di Fabio Fognini 2.0 (o 3.0). Quando è on-fire e centrato, è pressoché imbattibile ma quando entra in crisi d’identità, inizia ad inanellare una serie di errori e di scelte di gioco incomprensibili che lo portano inevitabilmente verso la sconfitta.
La partita di oggi del murciano è stata quasi la fotocopia di quella giocata contro Machac, dove ha subito il gioco dell’avversario continuando imperterrito a fare sempre le stesse scelte senza riuscire quasi mai a trovare il bandolo della matassa.
Oggi poi aveva di fronte Nole che, nonostante gli acciacchi, con giocatori come l’Alcaraz di oggi ci va a nozze.
In ogni caso, complimenti a Nole perché arrivare a 37 anni a giocare nuovamente una semi di uno slam è un’impresa che da ancora più valore alla sua straordinaria carriera stellare.
In termini di classifica, il murciano si allontana dal 2° posto del ranking e deve iniziare seriamente anche a guardarsi dietro perché ci sono tanti ragazzi che stanno crescendo.
A meno di cambiamenti ad oggi non pronosticabili, Alcaraz rischia seriamente di essere una folgorante meteora nella storia del tennis
Ma Nadal in panchina con Carlitos come lo vedete? Per me la panchina di Alcaraz non è così stabile come qualche anno fa.
Se continua così diventerà il vero numero 4.
…a proposito dov’è finito Alcaraz ? Tempo fa aveva detto che avrebbe vinto da queste parti… fatemi sapere grazie 🙂
Dopo quello scambio infinito che gli poteva valere il secondo break e che invece Alcaraz ha tenuto, temevo che la partita sarebbe girata invece ha prevalso il talento infinito di questo immenso campione. Francamente lo Slam numero 25 non mi sembra più così impossibile!
No. Se sta bene e si presenta a lucido, perde solo da Jannik su cemento medio o medio veloce.
È il secondo del mondo, assolutamente l’eccellenza, ma il numero 1 su questa superficie è un altro al momento attuale.
era finito vero? i denti avete finito, a forza di rosicare!
Ero sicuro di Alcaraz in 4 o anche 3 set, pensavo che riuscisse a prenderlo in velocità e spazzarlo via. Pensavo.. io. Lui ha pensato poco e niente e in campo si è visto… Sconfitta che ridimensiona non poco Alcaraz a mio avviso.
A leggere l’articolo non si capisce perche’ l’anno scorso Djokovic non abbia vinto un solo torneo atp o slam. Sara’ che Alcaraz oggi non e’ stato all’altezza, esattamente come nella finale delle olimpiadi?
Qualcuno ha visto Mauro?
Che ci deve spiegare che Alcaraz sta preparando il Roland Garros.
È già un po’ che non leggo più le sue oscenità…
Sinner non credo e neanche Zverev penso.
Qui in Australia, su questi campi e superficie, ad oggi 2025 è più problematico affrontare Nole, pur alla sua età, che Alcaraz.
Come ha dimostrato ampiamente il quarto di finale appena concluso.
Da Pechino in qua, Alcaraz è uscito con Machac, con Humbert, ha perso indoor con Ruud e Zverev, adesso ha preso questa lezione da Djokovic (forse mezzo infortunato). E nei due tornei prima di Pechino è uscito al secondo e al primo turno contro Van de Zandschulp e Monfils. Non il Monfils di adesso, quello di agosto. Forse dovremo cominciare a non considerarlo un reale antagonista di Sinner. Lo spagnolo p un giocatore capace di expolit, ma non è Sinner. Sinner, in tutto l’anno, ha perso solo (e poco) da top 5, da Rublev e da Tsitsipas sulla terra. Mi pare che il paragone non regga proprio.
Vabbè sembra troppo una battuta! Mi auguro che sia stata fatta per ridere perchè come vittorie è molto sottostimato invece. Nessuno ad esempio direbbe che Sampras è overrated come in reltà è per incapacità totale su rosso !
Slam vinti di solo talento però… quando non deve metterci tattica e gestire momenti difficili o si trova di fronte un avversario che lo teme va meglio di oggi 😆
Anche io sono convinto che se lavora un po’ più sulla tattica possa migliorare molto, bisogna capire se non ci lavora perchè non ce la fa oppure se è per “presunzione”.
“Quando un uomo con la testa incontra un uomo con la racchetta, l’uomo con la racchetta è un uomo morto” 😛
Bisogna essere onesti. Pensavo ed avevo scritto che avrebbe perso coi primi 4, invece mi ha smentito e a questo punto non conviene piú fare pronostici.
Inoltre, come giá mi era successo per la finale Olimpica, ero partito a tifare Alcaraz e durante il match sono finito presto a tifare Djokovic. D’altronde quando si vede uno con un potenziale smisurato come lo Spagnolo, ma che fa delle coglionate tennistiche altrettanto smisurate, come si fa a non tifargli contro?
@ Robi Robi svitolino (#4295958)
Bravo concordo su tutto
@ Luca (#4296046)
Zverev secondo me sa gestire meglio i suoi momenti no di Alcaraz, il chè è tutto dire! Oggi davvero lo spagnolo pareva confuso sul suo piano tattico.
Non avrà tutti i favori del pronostico dello spagnolo, partirà comunque sulla carta avanti… che per lui non è proprio un bene, ma…
con il Djokovic di oggi per me Zverev poteva farcela.
Badasbammm
può sempre farsi un Koala..
Non l’ha detto perché lo pensava davvero…era perché aveva capito da subito che Djokovic stava assumendo un atteggiamento su Sinner molto ambiguo.. guarda caso subito dopo abbiamo avuto conferma.
Va bene tutto ma ha quattro Slam alle spalle: cosa vuol dire “crescere”?