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Tartarini parla da Melbourne: “Musetti ha l’atteggiamento giusto, può salire di livello”
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
Servizio, potenza e fisicità sfidano varietà, tocco di palla e cambi di ritmo, sulla carta una combinazione perfetta a generare spettacolo. Questo aspetta Lorenzo Musetti in una partita affascinante di terzo turno contro lo statunitense Ben Shelton, sabato ore 7 di mattina in Italia sulla John Cain Arena. Il mancino di Atlanta, coetaneo del toscano, si è rivelato sul tour Pro con una splendida cavalcata agli Australian Open di due anni fa, quando al suo primo torneo in carriera al di fuori dagli Stati Uniti si issò sino al quarti di finale destando grande impressione per il suo servizio imprendibile e lo strapotere atletico. Da allora forse non ha fatto i progressi che ci si aspettava, attestandosi ad un buon livello ma senza risultati pazzeschi, quelli che molti osservatori si aspettavano. Superiori sono stati i progressi di Musetti: lo scorso anno l’azzurro ha raggiunto la prima semifinale Slam a Wimbledon, ha vinto la medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Parigi e in molti tornei è stato protagonista (due finali a Umag e Chengdu, ottimo torneo a Vienna). Miglioramenti tecnici figli di un’attitudine più aggressiva e meno attendista, appresa assimilando i tempi di gioco sull’erba, esattamente quello di cui Lorenzo aveva bisogno e che l’ha fatto decollare ad un livello superiore.
Proprio atteggiamento e livello sono i due tasti toccati dal suo coach, Simone Tartarini, in un’intervista concessa a Dario Castaldo da Melbourne per SuperTennis. Per il coach le due vittorie di Lorenzo agli Australian Open 2025 sono state molto importanti perché figlie non tanto delle sue qualità tecniche quanto di un’attitudine alla lotta corretta, una voglia di vincere che l’ha portato a superare momenti di difficoltà. Riportiamo l’intervista del coach, che guarda anche alla partita contro Shelton con discreta fiducia.
“Dalle prime due partite la cosa che più mi conforta è l’atteggiamento perché ha affrontato due partite difficili, non ha espresso il suo miglior tennis però è stato lì con l’atteggiamento giusto, motivato, e al momento giusto ha fatto qualche bel punto che gli ha permesso di vincere le partite. È importante perché è la parte in cui è un po’ debole. Ha dimostrato carattere, ha letto bene la partita, sia nel primo che nel secondo giorno, e le ha portate a casa. Deve salire un po’ di livello“.
Fanno notare al coach che Lorenzo ha vinto tutti e quattro i tiebreak disputati. Così Tartarini: “Si torna al discorso dell’atteggiamento, ha giocato convinto nonostante non abbia espresso il suo miglior tennis. Voleva vincere e questa determinazione l’ha portato a vincere le due partite. Contro Shapovalov ha dimostrato carattere quando sul 5 pari è arrivato il doppio fallo, non era facile, ma voleva vincere e ce l’ha fatta”.
Sull’importanza di essere subito pronto alla lotta in partite lunghe come quelle degli Slam, sottolineata da Musetti dopo le partite, Tartarini è assolutamente d’accordo: “Queste partita vinte lottando sono le più belle e più importanti. Ha perso molte partite per colpa dell’atteggiamento, quando è diventato troppo remissivo, In queste due partite invece ha dimostrato un forte attaccamento al match, ha voluto vincere a tutti i costi, tenendo un’attitudine positiva anche nei momenti difficili. Questo sicuramente lo aiuterà ad affrontare Shelton perché scenderà in campo con questo atteggiamento e meno tensione. Penso che la tensione inizierà a calare e subentrerà solo l’agonismo, ha buone chance di vincere la partita“.
I precedenti con Shelton sono positivi (2-0 per Musetti): “Non guardo poi così tanto alle statistiche, abbiamo vinto due volte, in due anni diversi e su superfici differenti, Miami e Wimbledon, però ormai vediamo che ogni torneo e ogni partita ha sua storia… Aver giocato con Shapovalov potrebbe essere un aiuto, per il fatto di essere mancino e altre similitudini come l’aver un buon servizio, aggressivo e propensione a venire a rete, gran punti vincenti ma anche errori gratuiti. Lorenzo dovrà essere bravo a tenere nei momenti super di Shelton e spingere quando avrà l’occasione. Aver battuto Shapovalov ha fatto sicuramente bene a Lorenzo” conclude Tartarini.
Marco Mazzoni
TAG: Australian Open 2025, Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni, Simone Tartarini
Se diventa top 10 smetti di scrivere?
Sí certo, Tartarini, credici …
Musetti, in questo momento, non è in grado di battere Shelton e non sarà mai un top 10.troppo talento? Mah, gli mancano troppe cose
E contro di lui sono tutti fenomeni.
No, dai questa è cattiva, ma l’ha detta lui stesso quando era meno maturo di adesso.
Forza Muso, non ascoltare quelli che ti prevedono il futuro, gioca, vinci!
L’allusione non era per tutti
Per arrivare in top ten è necessario vincere qualche torneo, meglio se 500, e raggiungere ottime posizioni negli Slam (tenuto conto che dovrà anche scontare i tanti punti di Wimbledon e anche il Roland Garros).
Il distacco dalla decima posizione non è affatto piccolo
Ma non sarà possibile che ormai Musetti è conosciuto come giocatore nel circuito e chi ci gioca contro per evitare di andare nello scambio dove si considerano perdenti cercano di aggredirlo il più possibile e quello ovviamente se non sei in giornata di grazia porta ad errori? No la butto solo la…
Anzi ti dirò certe volte x Musetti avere più variazioni è un handicap, poi sapere giocare bene a tennis sono importanti i tre colpi pricipali il resto aiuta
Gli ha fatto vedere i sorci verdi, quel giorno.
Sarebbe ancora più difficile sfidarlo in un quiz di fisica teorica.
perchè davanti a lui sono tutti molto piu’ forti!! semplice
musetti ora avrà davanti un giocatore probabilmente più adatto a queste superfici, ma con cui è avanti 2-0 nei precedenti, per giunta su cemento ed erba. Fino a fine 2023 ritenevo shelton superiore a musetti, dall’anno scorso la mia percezione sull’americano è un po’ cambiata, quindi per me il muso se la gioca alla pari, con il vantaggio degli H2H a suo favore. Poi, eventualmente, troverebbe con ogni probabilità fritz, giocatore nel prime della sua carriera ma che ha dimostrato di soffrire molto musetti, perdendo tutti gli ultimi incroci, sebbene non sul cemento. La prospettiva di un quarto di finale con uno fra maroszan/sonego/tien/moutet è molto ardua, ma forse non così impossibile. Ora testa al match con shelton, se muso arrivasse alla seconda settimana avrebbe comunque fatto ampiamente il suo
Allora Bublik dovrebbe essere n. 1, n. 2 Moutet, n. 3 Mannarino. Forse Musetti al n.4?
Musetti è un gran tennista, ma ha un gap sul servizio, sulla risposta e sull’anticipo che con i giocatori forti paga moltissimo.
Ci sta lavorando con profitto, ma non è che sia l’unica persona sul pianeta che sappia giocare a tennis…
Quello di Sinner, che a 18 anni, senza aver mai giocato sul circuito, riusciva a rispondere ai migliori battitori non è talento? Quello di saper tirare dritto e rovescio stando coi piedi sulla riga, non è talento?
Lasciamo lavorare e crescere Musetti. Ma l’equazione “tocco=top 10”, non esiste.
no
Vero, ma anche gli errori gratuiti possono essere condizionati dall’avversario, se tiene di testa ti fa innervosire e puoi sbagliare di più anche palle apparentemente facili.
Che il muso debba lavorare specialmente sull’aspetto mentale è cosa nota, e mi pare che sia sulla buona strada, dall’estate scorsa in poi.
Ma il tennis mica è solo una questione di tocco.
Musetti al servizio non eccelle e probabilmente neppure di dritto. Al di là della potenza e velocità di palla (che comunque non è il massimo), non ha quella fluidità e facilità di giocare il dritto di incontro, un po’ di anticipo dare profondità e velocità rispetto alle palle profonde dell’avversario (Federer in questo era maestro).
Quindi Musetti ha da lavorare, ma la cosa bella è che ne ha voglia, non si tira indietro è ambizioso, e questo suo atteggiamento comunque lo ha fatto diventare un giocatore solido, al di là dei luoghi comuni che si creano in genere per giocatori talentuosi (si veda la differenza imbarazzante mostrata ieri contro l’altro talento sbandato di shapovalov.
Grazie del video che mostra ,tra l’altro,la posizione in campo di Lorenzo quel giorno
Onestamente che un talento come Musetti non sia almeno in TOP TEN è un mistero imbarazzante, di cui prima o poi qualcuno dovrà prendersi le responsabilità e togliere il disturbo.
Non è mai troppo presto per cambiare un coach come Tartarini
i famosi Fratelli De Rege…
Io sto alle statistiche ufficiali. Penso che anche loro sappiano quando è da considerarsi gratuito e quando no!
Numero 15 del mondo ranking ATP, ha centinaia di persone se non migliaia che hanno più bassi di lui.
Ha solo 14 persone sopra di lui.
… Mal che vada, contro Shelton si può abbondantemente vivere di ricordi, https://www.youtube.com/watch?v=XD5gSHIWqsc
Purtroppo vedo molto difficile tenere gli scambi come potenza con Sheldon!
Bha …a me sembra poco “atteggiato ” con Shapo era tre metri fuori in risposta…
Effettivamente Shapovalov e Shelton hanno tantissime similitudini. Shapo ancora più falloso e incostante ma con un rovescio lungolinea migliore. Musetti deve solo essere aggressivo e tenere l’americano sotto pressione perchè gli aiutini arriveranno di sicuro. Partita da 50/50
Tartarini dovrebbe motivare di più Musetti, farlo sentire sicuro e forte, dovrebbe dirgli ai tutte le qualità per fare bene in ogni torneo, entra in campo da vincente, non stare troppo a fondo campo perchè l’avversario lo vede come un segnale di debolezza e lo tranquilizzi, invece devi intimorire guadagnare campo, pronto per essere aggressivo ecc.ecc.
Dopo ste interviste di solito si prende la stesa….speriamo bene…
I gratuiti non sono tutti uguali: si può considerare un gratuito come regalo quando si sbaglia una volè sotto rete a campo aperto, ma non alcuni errori sugli scambi, dove magari la palla ti arriva con qualche insidia ed allora è un gratuito fino ad un certo punto.
Spesso Musetti arrota i colpiin modo particolare ed il rimbalzo non è certo una passeggiata colpirlo. O No?
Ma anche no! Sono considerazioni che si possono fare in relazione ad un proprio giocatore, Musetti, che notoriamente può vincere con tutti e nello stesso tempo perdere con tutti, carneadi come Droguet compresi.
Ma secondo voi uno che lo conosce da bambino e lo ha portato al n.15 del mondo, saprà come comportarsi? O no?
Senza un lavoro durissimo sulla seconda di servizio che è ridicola Musetti non risolverà i suoi problemi di fiducia.
ahahahahahh 😀 mi sto consumendo gli zebedei da un’ora ché Nadal sembra un dilettante
Peraltro è recidivo cribbio! Lorenzo, non ho portato la banana ma tranquillo che fra 10 minuti Djokovic è sotto la doccia SBRAAAAM
😈
E dove sta scritto?
Io queste uscite, ho deciso, non le commento più.
non certo Shelton…
Tartarino ha il dono di destabilizzare il povero lollo appena prova ad alzare la testa, come se avesse paura di perdere l’influenza che ha su un giocatore che ha preso da bambino.
Non si può passare dallo sconfiggere lo sfasato Shalovalov a candidarsi per questo alle fasi finali: più realismo!
Se il suo allievo mai riuscirà ad avvicendarlo e a fargli mollare la presa, ma ne dubito, forse ci riuscirà. Altrimenti si resterà fra alti, come gli compete, e molti bassi.
Credo che bisogna anche considerare che, finora, gli avversari di Musetti gli hanno regalato mediamente 20 gratuiti a set (Arnaldi 82 in quattro set, Shapovalov 62 in tre set). Vediamo che succede quando trova un avversario che sbaglia di meno.
Che Musetti POSSA battere Shelton è certo vero, che ci riesca in questa occasione è tutto da vedere.
Però, Dudu, cosa pretendi che dicano, robe tipo: “tanto domani perde 6-0 6-0 6-0?”. Nè possono fare scena muta con i mass-media. Quanto al dire “secondo me, semplicemente, devono essere sempre super prudenti nelle loro dichiarazioni”, evidentemene ne avranno parlato al giocatore e pure a lui faranno piacere queste dichiarazioni di “incoraggiamento”, altrimenti penso che gli avrebbe già intimato il “silenzio/prudenza”…
Il mental couch si usa in psicanalisi ed è un divano!
In realtà non è proprio andata così e se vogliamo è stato anche peggio: era il Roland Garros 2024 partita con Nole.
Musetti avanti di due set a uno e Nole che sembrava cotto, ma il Muso ha avuto un calo dovuto alla mancanza di integratori e quando li ha chiesti gli hanno risposto che se li erano dimenticati in albergo. A quel punto Tartarini gli ha detto di tenere duro che in poco tempo sarebbe andato a fare la doccia. In effetti non è passato molto tempo, Djokovic ha vinto il quarto e lo ha tritato nel quinto con un bagel.
Però è stato davvero un altro Musetti quello visto dopo quel RG, semifinale a Stoccarda, finale al Queen’s, semifinale a Wimbledon, finale a Umago e di nuovo semifinale alle Olimpiadi.
L’atteggiamento è tornato remissivo sul cemento americano per poi tornare a un buon livello con la finale di Chengdu e la semi a Vienna sulla superficie a lui meno congeniale, duro indoor.
Gli manca ancora qualcosa a livello caratteriale perché non puoi arrivare 5 volte in finale (compresi i due superchallenger italiani) e perdere per sopraggiunto braccino. Ci sta perdere al Queen’s con Tommy Paul e può starci anche perdere da Francisco Cerundolo su terra, ma non con Passaro, Navone e Shang.
Qua parrebbe a posto fisicamente, Shelton è un avversario durissimo, ma che lascia giocare e Lorenzo lo ha già sconfitto due volte con le sue variazioni.
Non parte favorito, ma può serenamente giocarsela.
Comunque ogni volta che parla Tartarini io faccio mille scongiuri 😎
Tartarini o ci è o ci fa, continua a parlare di atteggiamneto senza minimamente sfiorare i problemi di battuta (che persistono) e di risposta (con Shelton non sarà facile). E’ comodo dire che il problema lo ha Lorenzo che ha un atteggiamento sbagliato… continuo a rimanere della mia opinione, cambio di coach necessario…
Prevedo almeno una decina di mental couch pronti a correggere analisi e conclusioni di Tartarini.
Li ci fu la collaborazione di Barazzutti a dare Djokovic per finito mentre il Serbo è un istrione con gli ingenui!
si, con Djokovic…
Il vero “punto debole” di Musetti non è (o non solo) l’atteggiamento ma il numero spropositato (per un top20) di errori gratuiti.
A volte per uscire dallo scambio tenta il colpo vincente (quasi impossibile) o la smorzata.
Invece i grandi campioni (pur grandi talenti) hanno l’umiltà di pedalare e soffrire…
Con Shelton? La prova del cuoco.
Se vince, speriamo che non si accontenti psicologicamente e prosegua a migliorarsi.
Cavolo, peccato per Berrettini…
E la nonna aveva pienamente ragione. Nel caso specifico, spesso nei mesi passati ad ogni intervento di Musetti ed entourage che evidenziava un atteggiamento cambiato, una maturità acquisita, ecc, ha poi fatto seguito una controprestazione di Lorenzo. Meglio far parlare prima la racchetta!
Bisognerebbe sapere quali siano i messaggi convenuti tra loro, magari altre volte il messaggio ha avuto successo.
Mi ricordo ancora di quando Musetti stava vincendo una gran partita, e dall’angolo Tartarini gli disse ” dai Loré, che è finita”. Praticamente l’ha completamente demotivato e spento. Lorenzo perse poi quella partita.
Ho visto la partita con Arnaldi e mi sembrava avesse il suo atteggiamento di sempre, cioè recriminare e imprecare per ognuna che va storta. Con Shapo si sarà comportato meglio? Non ho visto la partita ma spero che abbia ragione Tarta. Certo è che ora lo aspettano avversari durissimi, a lui non si è aperto il tabellone.
Quanto vado a giocarmi il 3 a 0 di shelton
Speremm
Musetti ha una grande occasione
La mia cara nonna veneta avrebbe detto:”nooo! Tosato tasi sú! Gnanca dirle ste robe nquó che xe a volta bona che vien fora un potaccio”.
(Trad. Nooo’ Ragazzo taci! Neppure dirle queste cose oggi che è la volta buona che ne esce un pasticcio).
Ed ecco la gufata pre-partita!! 😀 😀