Djokovic dopo la vittoria di secondo turno: “Ci sono molti giovani di talento. On court coaching? Interessante, ma serve un po’ di privacy per non far arrivare le informazioni all’avversario”
Altro giovane talento e altra partita piuttosto faticosa per Novak Djokovic, costretto a restare in campo tre ore (cedendo un set) per aver la meglio del portoghese Faria e accedere al terzo turno. Nell’intervista post partita il serbo si è detto complessivamente soddisfatto della vittoria, che segna anche un record assoluto negli Slam. Si è poi soffermato anche sulla nuova modalità di coaching, novità che apprezza ma che vorrebbe tenere così, senza l’ausilio dei microfoni per il pubblico, in modo da tenere riserbo sulle scelte tattiche e tecniche. Riportiamo i passaggi più interessanti della press conference di Novak.
È stata la vittoria n. 430 negli Slam per Djokovic, record assoluto. “Sono soddisfatto della vittoria” afferma il serbo, “sono soddisfatto di come ho iniziato e terminato l’incontro. Nel secondo set ero in controllo, ma poi ho abbassato il livello e perso 4 giochi di fila. Ho provato a riprenderlo ma lui ha giocato meglio al momento decisivo, ha servito in pratica due prime palle e rischiato a tutta. Lui ha iniziato il terzo con grande impeto e fiducia ma sono stato bravo a giocare bene e prendermi un break cruciale sul 3-2. Da lì in avanti ho prodotto un bel tennis sino alla fine. Altre tre ore di partita contro un giovane, congratulazioni a lui per la battaglia, è giovane ed è un buon tennista con ottimo potenziale. Per quanto riguarda il record storico, come ho detto in campo questo sport mi sta dando grandi opportunità in questi tornei dello Slam. Non prendo niente come dovuto, le vittorie negli Slam sono le più importanti”.
“L’avversario di primo turno era velocissimo e colpiva con grande anticipo, quello di oggi invece ha servito davvero bene anche con le seconde palle, prendendosi grandi rischi. Negli ultimi anni sono arrivati molti giovani di talento e per me affrontarli è stata una novità. Questi ragazzi che debuttano su di un campo principale di uno Slam e non hanno nulla da perdere sono avversari pericolosi. Per loro non è facile tenere mentalmente il massimo livello. Sono stati due buoni test per me. Speravo di stare un po’ meno in campo, ma è stata una buona esperienza”.
Chiedono a Djokovic sulla novità del coach a bordo campo. “È una novità interessante per il torneo. Le quattro persone che possono sedersi nel box vengono scelte da noi del team, ne abbiamo parlato per decidere chi può dare un contributo sedendo lì accanto al campo da gioco. Non so cosa potrebbe cambiare in futuro se con i microfoni si potesse ascoltare i dialoghi ma… al momento sono felice di come è adesso (ride). Per il pubblico e i social penso sarebbe interessante poter ascoltare cosa ci diciamo, ci sarebbe sicuramente molto materiale su cui dibattere… La cosa che non mi piace è che qualcuno dell’altro team potrebbe guardare e sentire, e passare un messaggio ai propri collaboratori così che dopo 10 secondi avrebbero le informazioni. Dovrebbe esserci un po’ discrezione e privacy riguardo al court coaching”.
Il pensiero di Novak su Fonseca dopo la clamorosa prestazione di ieri contro Rublev. “L’ho giusto incontrato cinque minuti fa, prima di entrare nella sala interviste, mi sono congratulato con lui non solo per la vittoria ma per i suoi ultimi 5-6 mesi, di grande crescita. Colpisce molto bene, gioca i punti importanti con coraggio. Il Brasile è un grande paese, molto importante per il nostro sport, ritrovare un tennista di grande livello dopo Guga Kuerten è fantastico. È impressionante vedere un ragazzo così giovane capace di giocare già a questo livello in questi contesti. Sono un fan del suo tennis e lo seguo già dallo scorso anno. Mi ricorda quando anche io alla sua età cercavo di tirare quei colpi vincenti, con un po di incoscienza. Quello che è riuscito a fare è enorme, sarà fortissimo in futuro”.
“Murray ha rivisto tutta la mia prima partita dedicando grande attenzione ad ogni aspetto. Amo questo perché quando qualcuno rivede il match con altri occhi può darti una prospettiva un po’ diversa. Abbiamo parlato di problemi e tanti aspetti che vediamo in modo differente. Io ho rivisto solo alcune parti in cui sentivo di essere fuori equilibrio o nei quali potevo fare meglio. Questo serve per portare cose in allenamento il giorno successivo. Mi piace la video analisi, l’ho sempre usata. Con Andy parliamo lo stesso linguaggio e abbiamo preparato bene le prime due partite. È importante avere informazioni e gestire al meglio ogni aspetto per farsi trovare pronti in campo”.
Mario Cecchi
TAG: Australian Open 2025, Novak Djokovic
4 commenti
Vero pero prima incontrera 2 cechi.
Per consentire più privacy rispolvererei le vecchie cabine della SIP/Telecom.
Teoricamente Nole ha un main draw micidiale dai quarti in su, Alcaraz, Zverev, Sinner
430 ….numeri vincenti da giocare al lotto….sulla ruota GOAT ….