Impressionante Fonseca! Il 18enne brasiliano batte Rublev all’esordio agli Australian Open (e in uno Slam)
A Star is Born. Joao Fonseca è la rock star della notte di Melbourne: con un tennis di una potenza, qualità, velocità e quantità di soluzioni stellari, il 18enne di Rio de Janeiro sorprende Andrey Rublev (testa di serie n.9 del torneo) per 7-6(1) 6-3 7-6(5) dando una dimostrazione di forza impressionante, il tutto nella sua prima partita in carriera in uno Slam e quindi sulla lunga distanza. Rublev non ha giocato nemmeno una brutta partita, non è crollato nei suoi momenti auto distruttivi che troppe volte hanno dato il via libera all’avversario di turno. È stato Fonseca a prendersi la miglior posizione sul campo, forte di un servizio continuo e soprattutto accelerazioni bellissime, colpite con così tanto anticipo e velocità da diventare imprendibili.
Diritto poderoso (ne ha tirato uno a 181 km/h, il più rapido del torneo finora), rovescio clamoroso per facilità di uscita della palla delle corde sia in lungo linea che cross… Non c’è una fase di gioco o posizione del campo dalla quale Joao non riesca a “spaccare la palla” e trovare un vincente, anche quando è costretto in difesa. Per la giovanissima età è clamorosa la sua completezza tecnica: gestisce molto bene anche i tempi dell’attacco e riesce a difendersi discretamente bene, anche se è proprio il lato fisico – velocità fine e forza – il settore sul quale dovrà lavorare per reggere questa velocità in scambi prolungati e tenere i suoi ritmi folli in spinta per ore, quelle necessarie ad battagliare ad armi pari contro i migliori. Da quello che abbiamo visto stasera a Melbourne, gli manca davvero poco…
Extraordinary.
Joao Fonseca’s forehand is something else 😲@wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis • #AusOpen • #AO2025 pic.twitter.com/yckdeon9x2
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Un dato fornito durante il match è davvero spaventoso: nel primo match del torneo i top10 stanno servendo la seconda palla di servizio a 158 km/h di media; Fonseca nella partita vinta contro Rublev veleggiava sicuro a 175 km/h! Un riscontro pazzesco, perché forte di una seconda palla così rapida e pure precisa attaccarlo non è affatto facile. Rublev c’è riuscito a tratti scatenando tutta la potenza del diritto, ma non sempre è riuscito a prendersi il punto di prepotenza perché Fonseca anche in corsa riesce a tirare palla rapide e precise. Infatti l’aspetto forse più sbalorditivo nella prestazione del carioca è il suo controllo di palla a quella velocità d’esecuzione, il tutto in una completezza tecnica vista raramente per un ragazzo della per la sua età. Esecuzioni tecnicamente impeccabili, anticipo e velocità assolute, e pure una testa davvero focalizzata nel gioco che gli permette di giocare benissimo i punti che scottano. Impressionante.
No. Holding. Back 💥
Full throttle tennis from Joao Fonseca 😮💨@wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis • #AusOpen • #AO2025 pic.twitter.com/waZQX0TAIs
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Fonseca ha dominato il tiebreak del primo set con una serie di colpi bellissimi, uno meglio dell’altro; quindi nel secondo set è andato avanti di prepotenza, rispondendo molto bene e quindi prendendosi il punto dal centro del campo. Bravo a contenere i diritti inside out di Andrey e spesso infilarlo con rovesci lungo linea giocati quasi senza apertura, di puro timing. Che classe.
All’avvio del terzo set un piccolo calo di energia, del resto era alla sua prima partita in uno Slam. Va sotto di un break ma lo recupera immediatamente, con una tigna da tennista navigato. Qualche errore in più, con gambe appena più pesanti. La sensazione è che Rublev, salito nella spinta, possa ribaltare il match se porta a casa il terzo set allungando la partita. Forse anche Fonseca ne è consapevole, e per questo al tiebreak gioca il tutto per tutto. E tutto gli va bene… altre accelerazioni fantastiche e chiusura a braccia alzate. Prima vittoria in uno Slam alla prima apparizione, contro un top10 esperto e grande fighter.
Fonseca ricordiamo non ha ancora perso un match nel 2025 (ha vinto il Challenger di Canberra) e ha triturato ogni avversario nelle qualificazioni. Sarà molto intrigante vederlo alla “prova del 9” contro il nostro Lorenzo Sonego. Joao Fonseca, che talento… Occhio che questo ragazzo terribile ha tutto quel che serve per scalare il ranking mondiale con la prepotenza di uno Tsunami…
Marco Mazzoni
TAG: Andrey Rublev, Australian Open 2025, Joao Fonseca, Marco Mazzoni
@ Detuqueridapresencia (#4289900)
Infatti ho detto “sembrano”…diciamo che “terzi” papabili ce ne sarebbero anche, Holger, appunto, Ben…è che per essere stabilmente eletti proprio “big”, col carico di responsabilità in fatto di tenuta ai vertici che questo comporta, ho la sensazione che si debba rispondere a tutta una serie di requisiti tecnici, fisici e mentali di cui, ti posso dire, ad oggi vedo fra i giovani fornito il solo Jannik..già in Alcaraz sto vedendo fragilità emotive che sono curiosa di verificare in questo AO, dove poi magari avanzerà come un panzer ed allora rivedrò le mie sensazioni…Vitus è tennisticamente interessante, ho visto come alla fine, punto su punto, ha battuto Zhang (confesso, con mio dispiacere) perché più fantasioso, aggressivo al momento giusto, addirittura sfrontato nei momenti di rischio, insomma, personalità che attrae e diverte ma ad un certo punto non avrei scommesso un soldo sulla sua tenuta nervosa, a vantaggio della calma distensiva, riflessiva del cinese che invece, alla fine, ha subito due vincenti da urlo del creativo Holger..ma basta per eleggerlo futuro big? Per me troppo esagitato, irrequieto, ego eccessivo, comunica
ansia, e se comunque la calma è la virtù dei forti, sicuramente una buona dose è fondamentale per trovare continuità nelle prestazioni…e comunque farà certamente parlare di sé
Si però se il gioco è che sono tutti fenomeni alla prima vittoria (salvo i nostri, che anche con 5.000 punti di vantaggio, ci sono i distinguo tra veri e finti numeri 1) – vai a vederti l’elenco dei futuri top3 domani elencati solo oggi – poi grazie al belino che 1 su 25 di un elenco infinito magari è quello giusto…
@ MADE (#4289946)
Bravissimo. Certi commenti sono solo da ignorare
Non ti preoccupare, Pier, come il compagno di viaggio di Max Von Sidow ne “Il settimo sigillo”, io registro tutto.. e poi passo all’incasso…
Ma che ti frega? Ognuno si qualifica per quello che è. E lui è così
Qualche mese fa su queste agine, si diceva che sarebbero stati ammessi solo gli iscritti al forum, non questi filibustieri della tastiera… ma evidentemente si è ritornati sulla decisione..
Il ragazzo è un talento cristallino, già completo, soprattutto dalla parte del dritto fa impressione, ma il tennis è uno sport di una complessità unica, e necessita di una fase di rodaggio che può durare anni, prima di raggiungere la continuità necessaria per issarsi tra i primissimi. Ci arriverà, questo è certo, ma dubito possa bruciare le tappe più di un Alcaraz, che pure è stato precocissimo, o di un Sinner.
In ogni caso se il terzo incomodo straniero doveva arrivare, a oggi, mi fa piacere che sia brasiliano.
Io ho letto che come percentuale sulla seconda di servizio ha fatto più punti Rublev di Fonseca.
Mi sa che come spesso accade si sta esagerando
dei veri maestr..della minchiata…
ci segnamo anche questa…non perchè non pensi che possa raggiungere quei livelli, ma per ora è 98…
Mi hai preceduto in maniera impeccabile. Aggiungo soltanto che il soggetto in questione non pensa affatto a quello che scrive. Si diverte a provocare, e più lo commentano con insulti e critiche più si diverte. Dopo aver postato un suo commento corre subito a scrollare per leggere le risposte inorridite alle sue provocazioni. Non c’è da indignarsene ragazzi/e, io lo trovo anche simpatico.
La partita di oggi mostra dati oggettivi che non possono essere ignorati.
Il colpo dritto più forte del torneo finora, 181 km/h.
Media di velocità dei colpi di dritto mi pare oltre i 130 kmh.
Circa 50 colpi vincenti su circa 30 errori gratuiti, in soli 3 set giocati.
Seconda di servizio 20 km/h più veloce della media della top10.
Battuto top10 al primo slam a cui partecipa.
Una capacità di passare dal Challenger a livello ATP come se fosse una scampagnata.
Ogni singola cosa di queste sarebbe ragguardevole, tutte insieme sono impressionanti.
Altrettanto impressionanti sono le sue caratteristiche tecniche, che lo rendono completo.
Capacità di tocco nella palla corte e di coordinazione occhio mano nella demivolé (né ha fatta una difficilissima, alla Alcaraz, anche se poi ha perso quel punto).
Gambe esplosive che gli consentono recuperi difensivi eccellenti e una risposta al servizio eccellente.
Capacità di alzare il livello nei punti importanti (si vedano i due tiebreak, in particolare il primo).
Chiaro che una rondine non fa primavera, ma quello che ha fatto oggi rimane comunque, ed è notevole
Ho solo visto il 3 set …e ho visto un pazzo che tirava a caso a volte anche piano. Sapete chi era? ..Rublev
La miglior arma contro certi insignifican…è una sola, ma anche la più efficace: basta ignorarli.