Gigante dopo l’esordio Slam: “Una partita che ricorderò a vita” (Video)
“Torno a casa con tanta consapevolezza in più”. Con queste parole Matteo Gigante riassume la sua avventura australiana, un periodo intenso iniziato con la United Cup sulle spiagge di Bondi Beach, proseguito con la prima qualificazione in uno Slam e culminato con gli applausi della John Cain Arena dopo la battaglia contro il numero 14 del mondo Ugo Humbert.
“Soddisfatto? 50 e 50”, ha commentato con sincerità il tennista romano. “Oggi ho avuto delle chances ma lui le ha giocate meglio. È 15 del mondo e io sono 140, la differenza sta tutta lì”.
Per il 23enne italiano si è trattato di un debutto speciale su uno dei palcoscenici più prestigiosi del tennis: “Questa partita la ricorderò a vita, perché è stato il mio debutto in uno Slam e non avevo mai giocato in uno stadio così grande. Lo scorso anno ho giocato sul Pietrangeli ma questo è il triplo… Mi sono divertito e posso dire di aver fatto una partita alla pari, e a tratti anche superiore, con un numero 15 del mondo. Sono contento ma c’è ancora tanto da lavorare.”
INTERVISTA A MATTEO GIGANTE
Gigante ha poi analizzato lucidamente i momenti chiave del match: “La differenza a questi livelli sta nella gestione dei momenti importanti. Il tie break del primo set, il 5-2 del secondo set e nel terzo set, appena io ho avuto un piccolo calo, lui è salito di livello. Potevo gestire meglio quei momenti ma tutto questo fa parte di un percorso. Se giocherò sempre più spesso partite di questo livello migliorerò anche io.”
Il futuro immediato vedrà il tennista romano impegnato nei tornei di Montpellier, Lille e Marsiglia, prima della trasferta americana. “Dopo un anno complicato, dallo scorso inverno ho iniziato a lavorare bene e sodo. E questi sono solo i primi frutti”, ha concluso Gigante, mostrando grande maturità e consapevolezza nel suo percorso di crescita.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Australian Open, Australian Open 2025, Matteo Gigante
Forza Matteo lavora sodo e con intelligenza. I frutti verranno
Giusto rimarcarlo.
Sono cresciuti insieme da Testaccio a Tor Pignattara
quando ero ragazzino e seguivo il tennis anche a livelli di slam non mi importava nulla di quanto si portava a casa chi tifavo…ormai siamo diventati tutti economisti e questo mal si sposa con lo spirito dello sport…
Bravo gigante porta a casa circa 70 mila euro ( in una volta credo non li avesse mai visti) e tanta consapevolezza in più. quest’anno deve provare ad entrare nei 100 per dare una svolta ad una carriera sin ora abbastanza positiva.
ha solo 22 anni ed è fisso nei 150 da tempo. ora facciamo un altro piccolo step.
Bravo! Questo volevo sentir dire da qualcuno!
Io ho visto solo il tie-break del primo set. In questo frangente la differenza l’ha fatta il servizio e nient’altro (il punto più bello lo ha ha fatto Gigante strappando un mini break con un bellissimo dritto ma il francese, a parte questo mini break subito, ha quasi sempre vinto i punti al suo servizio grazie alla battuta, a differenza di Gigante).
Se ascolti l’intervista ne parla di Cobolli.
@ Groucho (#4288018)
Esistono VERE amicizie tra questi? Non si regalerebbero un punto manco se fossero 6-0 5-0 40-00
Sbaglia a dire che la differenza stava nel fatto che lui è il 150 e quell’altro il 15 come fosse il ranking a determinare chi debba vincere o perdere.
Oggi ha perso perché, nonostante una bellissima prova, nei momenti in cui bisognava tirare fuori la cattiveria lui ha avuto il braccino e Humbert invece l’ha schiacciato.
Farebbe meglio a pensare e lavorare su questo piuttosto che al ranking
Bravo Gigante, però nemmeno una parola su Cobolli… non è questo il modo di suggellare un’amicizia storica