Australian Open: Gigante esce a testa alta contro Humbert
Matteo Gigante saluta gli Australian Open tra gli applausi del pubblico, fermandosi anche a firmare autografi nonostante la sconfitta. Il 23enne romano, numero 145 ATP, ha ceduto al primo turno del suo primo Slam in carriera contro il francese Ugo Humbert, testa di serie numero 14, con il punteggio di 7-6(5) 7-5 6-4 dopo quasi tre ore di battaglia sulla John Cain Arena.
Gigante, qualificatosi per la prima volta in un Major all’ottavo tentativo, ha mostrato grande personalità fin dall’inizio del match. Nel primo set è stato lui a procurarsi la prima palla break nel terzo game, non sfruttata. Nel tie-break è arrivato addirittura a condurre 5-2, prima di subire la rimonta del mancino francese che ha infilato cinque punti consecutivi.
Nel secondo parziale l’azzurro è sembrato poter pareggiare i conti, portandosi sul 5-2 grazie al primo break del match. Tuttavia, Humbert ha alzato il livello del suo tennis proprio nel momento decisivo, inanellando cinque game consecutivi e chiudendo 7-5 su un errore di diritto del romano sulla palla set.
Grande equilibrio anche nel set conclusivo, dove entrambi hanno difeso con i denti i propri turni di servizio fino all’ottavo game. Il momento decisivo è arrivato sul 4-4, quando un doppio fallo di Gigante ha concesso due palle break a Humbert. Il francese ha sfruttato la seconda chance e ha poi chiuso il match al secondo match point.
Nonostante la sconfitta, Gigante ha dimostrato di poter competere ad alti livelli, tenendo testa per quasi tre ore a un giocatore più esperto e meglio classificato, già protagonista di due terzi turni a Melbourne nel 2023 (fermato da Rune) e nel 2024 (eliminato da Hurkacz).
Statistica | Humbert 🇫🇷 | Gigante 🇮🇹 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Ace | 9 | 16 |
Doppi falli | 4 | 7 |
Prima di servizio | 67/107 (63%) | 75/119 (63%) |
Punti vinti sulla prima | 50/67 (75%) | 58/75 (77%) |
Punti vinti sulla seconda | 25/40 (63%) | 21/44 (48%) |
Palle break salvate | 3/9 (33%) | 1/3 (33%) |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Vincenti | 28 | 40 |
Vincenti in risposta | 1 | 1 |
Errori non forzati | 43 | 45 |
Errori non forzati in risposta | 7 | 6 |
Punti vinti a rete | 25/35 (71%) | 13/20 (65%) |
Punti vinti in risposta | 33/119 (28%) | 28/107 (26%) |
Totale punti vinti | 115 | 111 |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 203km/h | 199km/h |
Velocità media prima | 184km/h | 190km/h |
Velocità media seconda | 153km/h | 162km/h |
Marco Rossi
TAG: Australian Open, Australian Open 2025, Matteo Gigante, Ugo Humbert
Questo ragazzo ha indubbie qualità. Ho letto che a qualcuno ricorda Arnaldi. A me francamente no. La dinamica dei colpi è totalmente diversa, soprattutto il modo di colpire di dritto, con traiettorie spesso anomale e avvelenate, ma anche di rovescio, decisamente la sua specialità e con prospettive superiori a quelle dello stesso Arnaldi. Su quest’ultima diagonale ha messo spesso alla corda il francese.
Il tennis per stare stabilmmente nei 100 c’è, quello che ancora manca è l’esperienza.
Il 2025 potrebbe essere per Matteo quello che per Flavio è stato il 2024?
Bene dai vuol dire che cominceremo a preoccuparci tra una dozzina d’anni… 🙂
Statistiche dimostrano una sconfitta immeritata 40 vincenti a 28 e solo 4 errori in più ….Alla fine ha vinto il Francese perché ha giocato meglio i punti decisivi, dimostrando una maggiore abitudine a questi livelli….Cmq Gigante dopo questa partita deve puntare ad entrare quanto prima nei primi 100….
O.T.
Io le ho avute entrambe (anche più di un esemplare di Golf GTI) e per andare in camporella non c’era paragone; decisamente meglio la 2Cv o la Dyane 6.
Sull’asfalto, però, per stare nella scia della GTI la 2Cv avrebbe dovuto avere l’adesivo col n. 53 del Maggiolino tutto matto 😀 😉
Tornando in topic … dispiace, ma era abbastanza improbabile che il Nostro potesse farcela a portare la partita a casa !
Vedo che è alternate per le Q di Montpellier, forse una scelta non particolarmente lungimirante, avrebbe potuto iscriversi al Challenger di Quinper o di Oeiras (3) che si disoutano fra due settimane, dove sarebbe stato nel MD. Mah.
Non penso proprio, l’ostacolo alla sua crescita sarà il miglioramento del dritto, esattamente come Bellucci. Se riusciranno a renderlo più incisivo e pesante, staranno nei primi 100 a lungo. Il servizio è molto migliorato. Il rovescio è naturale, si muove molto bene….
Gigante è stato un pò pollo troppe occasioni sprecate per lui. Senza Sinner torneremo come prima , vincere un atp 250 e atp 500 se va bene così è già festa.
Per la cronaca. Matteo Gigante è alto 1,78 m per cui non diciamo cose a casaccio, cortesemente.
In ogni caso l’altezza non c’entra assolutamente nulla. Il problema è la testa, la tenuta mentale nei momenti decisivi. E l’inesperienza a giocare a livelli ATP/Slam. Oggi ha giocato alla pari e gli è mancata lucidità nei momenti decisivi. Ne avesse avuta non dico sempre ma almeno in un paio di occasioni avrebbe probabilmente perso lo stesso ma al quinto set.
La partita si è risolta negativamente quando si è fatto rimontare nel tie break da 5/2 . Esame molto difficile ma a mio parere significativo. Se gioca così vale la top 100.
Cerchiamo di capirci.
Sono sulla griglia di partenza con un 2cv (Charleston) e accanto c’è una Golf GTI.
Riesco a stare sempre nella scia della VW e in un paio di occasioni azzardo addirittura un sorpasso. Perdo la gara ma alla fine alcuni osano criticare dire che la mia gara è stata senza infamia né lode.
Piango
Gigante ha il solo rimpianto di non essere un nomen omen! L’ altezza minima è decisiva a certi livelli.
Considerato l’avversario, Gigante non è andato male. Forse con un avversario più alla portata sarebbe passato. Purtroppo scende in classifica perché perde i 75 punti del torneo di Nonthaburi, ma l’esperienza fatta dovrebbe compensare questo passivo.
Ecco appunto… 🙂 🙂
Ps. Sei grande!
Visto un set e mezzo, a me è piaciuto parecchio, bel tennis e buona personalità, anche a me ricorda Arnaldi, un po’ più ordinato. Mi fa sperare…
Bravo Gigante…ma non…Gigantesco.
Purtroppo è mancato proprio in quei frangenti decisivi dove passa la differenza tra giocatori di primissima fascia e chi insegue.
Humbert oggi non ha veramente tremato, mantenendo sempre il controllo, e questo è quanto.
Gigante è un gran bel giocatore, dotato anche di buon estro; in qualche modo mi ricorda Arnaldi, ma è meno spavaldo e più conservativo.
Potrebbe ripercorrerne l’eccellente cammino? Difficile ma possibile.
Potrebbe far di meglio? Tendo ad escluderlo.
Buon torneo per lui da cui partire per provare a salire in classifica e non dover affrontare nei prossimi Tornei Maggiori (ci sono tre mesi di tempo) la faticosa lotteria delle qualificazioni.
Livello non per il suo ranking, molto più alto, poi la sconfitta a causa di errori nei punti importanti con un veterano degli Slam ci sta tutta.
Deve continuare su questa strada, non come Nardi e Zeppieri (prima dell’infortunio) che di fronte a Djokovic hanno cambiato coach o dopo Alcaraz non hanno più mostrato quel livello.
Alla fine humbert ha vinto solo 4 punti in più ma li ha spalmati meglio nei momenti che contavano.
E’ qui la differenza tra i top players e gli altri.
Gigante deve crescere solo in esperienza e testa …per il resto non ha nulla da invidiare a un Top 20 ormai…sempre che il suo livello sia ormai questo visto agli AO 2025
Troppa differenza di esperienza contro uno che ha piú di 250 match ATP e 25 slam alle spalle. Infatti questa differenza si é vista nei momenti topici.
Resta un ottimo torneo, perché ha comunque passato le quali ed ha lottato contro una testa di serie.
Ora se vuole ambire a qualcosa di piú, va considerato che la top 100 dista circa 200 punti, quindi c’é da cominciare a vincere qualche challenger grosso, almeno due 100 o superiore
Ha giocato molto bene e lo dimostrano anche i numeri, 50% in più di aces e vincenti a parità di gratuiti. Purtroppo si capisce la differenza tra il 140 atp ed un top 20 nel giocare i punti importanti, persi tutti dal nostro.
Gigante è bravo perché da ragazzo si allenava con Cobolli
16 ace tanta roba. Speriamo gli dia fiusica
Troppe occasioni sprecate per prolungare l’incontro