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TAS – Sinner: l’udienza del ricorso della WADA sarà esaminato i prossimi 16 e 17 aprile
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![Jannik Sinner (foto Getty Images)](https://static.livetennis.it/photo/Sinner_742.jpg)
Finalmente c’è una data: 16-17 aprile 2025. Il Tribunale arbitrale dello Sport ha diramato le date per l’udienza della procedura arbitrale del ricorso della WADA contro la sentenza di un tribunale indipendente che lo scorso agosto ha assolto Jannik Sinner dopo esser risultato due volte positivo al Clostebol nel marzo 2024.
Il procedimento si svolgerà presso la sede del TAS di Losanna e non saranno ammessi cronisti: “Nessuna delle due parti in causa ha richiesto una udienza pubblica, pertanto l’arbitrato sarà condotto a porte chiuse”, si legge nella nota del Tas. Viste le date, Sinner sarà costretto a non partecipare al torneo 500 di Monaco di Baviera al quale si era iscritto.
Manca ancora l’ufficialità del il terzo arbitro che completerà il collegio giudicante. I primi due sono l’israeliano Ken Lalo, perito scelto dalla WADA nella rosa dei possibili giuristi, e lo statunitense Jeffrey Benz, selezionato dal team legale Sinner. Il terzo arbitro ricordiamo sarà colui che presiederà il collegio e, alla fine, potrebbe risultare decisivo.
Marco Mazzoni
TAG: Caso Clostebol, Jannik Sinner, TAS
Hai ragionissima anche perché, se tanto mi dà tanto, visti i messaggi dell’utente finora, applicando la sua “logica malata del sospetto”, sono sicuro che, qualora fosse successo a Nole e “Alcatraz”, come dice lui ( lol), non avrebbe detto niente, altro che i faziosi sarebbero quelli che difendono Sinner
Ps come già scritto, questo discorso non ha senso anche alla luce di quello che scrivono sui forum spagnoli e serbi quando si tratta di difendere Carlitos e Nole, si comportano da ultras e in molti casi mancanza di obiettività totale mentre su Sinner non gli riconoscono nessun merito.. succede anche qui all’inverso? In tanti casi si, non è giusto, ma è normale che ci siano molti commenti a difesa del giocatore di casa, esattamente come fanno gli altri a “casuccia loro” per cui basta lamentarsene e piuttosto portate argomenti meno ipotetici e basati su suppozioni se ci riuscite
Aprile? con calma mi raccomando..
A me sembra che questi abbiano raggiunto un livello di autoreferenzialità insalubre, serve che qualcuno riconduca la CIO family sul pianeta terra, forse serve che la magistratura possa richiedere le carte quando occorre farlo
E’ l’ennesimo messaggio che leggo che riporta frasi simili alla tua “se il protagonista era Nole o Alcatraz avreste tutti detto tutt’altro”.
Mi sono rotto le palle di gente che pretende di stabilire cosa avrebbero detto o pensato gli altri se eccetera. Non lo sai, non lo puoi sapere e stai tranquillo che le considerazioni che ho fatto per Sinner sarebbero valse per qualunque altro atleta.
PS: Alcatraz era un famoso carcere, non il giocatore di tennis, almeno scrivilo perbene.
@ zedarioz (#4286676)
Io direi invece che voi non avete capito nulla e siete di parte.La negligenza è una colpa e se riconosciuta quindi avrebbe
Giocato uno che era da squalificare. La quantità minima non cambia le cose. La negligenza non è ammessa nella maggioranza dei casi. Andava deciso tutto subito in 2 3 mesi al massimo. Se il protagonista era Nole o Alcatraz avreste tutti detto tutt’altro
Brava Alice , la Wada e’ pagata dalle varie federazioni, gli U.S.A.
L’hanno criticata fortemente per non trasparenza,e fanno riferimento ai nuotatori cinesi circa 23 dopati che avevano partecipato alle Olimpiadi.
Ha fatto ricorso contro Sinner e penso per fini politici, comunque vadano le cose Sinner ne uscira’ a testa alta perche’ non si e’ dopato.
Forza Jannik
@ Marco Tullio Cicerone (#4287175)
Le ragioni del cuore sono sempre valide.:) Sì, l’appello è un diritto, sempre che sia usato per fini legittimi e non piegato ai propri scopi.
Impossibile negarlo, questo appello della Wada oltre ad essere chiaramente pretestuoso puzza di marcio lontano un miglio. E se il marcio dovesse emergere in modo smaccato come spero…
Scusa te: se la possibilità che ti offre il codice la usi per farti gli affari tuoi, e mi provochi un danno irreparabile, non vedo per quale ragione se posso non dovrei fartela pagare e riparare almeno in parte i disastri che mi hai combinato.
L’appello Wada dopo la sentenza ITIA non era affatto necessario, è solo servito ad aumentare inutilmente lo stress di chi per mesi ha giocato con questa spada di Damocle puntata sulla testa mentre Wada in altre circostanze chiudeva un occhio anzi due.
Le ‘regole’ qui sono state usate per fini privati che con la missione della lotta al doping non hanno nulla a che vedere. Quindi sì, in caso il verdetto del tribunale indipendente fosse confermato anche dal TAS la causa per risarcimenti ci sta tutta eccome. E, si spera, un’inutile mangiatoia in meno.
Alice, col cuore vorrei darti ragione, io ho pensato che la WADA… E mi taccio. Però è vero, ha il diritto di fare appello e Sinner non può certo citarla in giudizio se lo esercita.
Detto questo qualunque verdetto diverso da una completa assoluzione sarebbe un’ingiustizia.
@ Dr Ivo (#4287144)
Mah. Una squalifica breve, anche concordata, sarebbe chiaramente solo un contentino per salvare il didietro alla Wada a spese del miglior tennista del mondo, uno degli atleti più sani e puliti in circolazione, l’immagine vivente dello sport. E perché? Come se l’agenzia cialtroni non avesse fatto già abbastanza danni.
Lui stesso ha detto che il tennis non è tutto, ci sono altre cose nella vita. Vero! E comunque c’è da chiedersi quanto si divertirebbe ancora in campo e quanto farebbe divertire chi lo guarda dopo un’esperienza del genere, sapendo che ti possono mettere nel mirino quando vogliono e con un marchio indelebile addosso.
Sbaglierò, ma se venisse sospeso anche solo tre mesi credo che non sarebbe più lo stesso Jannik di prima, sempre ammesso che abbia voglia di tornare a giocare. E si vedrebbe, è il solito ragazzo gentile di sempre ma già ora quella spensieratezza che aveva non l’ha più, sorride molto meno quando gioca, certe storie ti segnano. Anche se sei una roccia.
@ Alice (#4287119)
Scusa? L appello fa parte delle possibilità del codice antidoping,nessuna possibile richiesta danni e ci mancherebbe! La Wanda poteva starsene della assoluzione,ma nel ricorrere esercita un diritto piaccia o meno
Anch’io mi sono immaginato come sarebbe un rientro di Jannik dopo un anno di sospensione… Ovviamente spero che rimanga un esercizio di “ucronia” e che non diventi realtà, ma se fosse, per me Sinner, se sospeso mettiamo tra inizio maggio 25 e inizio maggio 26, concluderebbe l’anno 2026 di nuovo come numero 1!
Supponendo che i francesi (simpaticamente) non gli diano alcuna WC per il Rolando, sicuramente gliela darebbero gli inglesi o i tedeschi per un successivo 500 su erba, che Jannik vincerebbe, come pure il 250 su erba susseguente. Anche immaginando che non vinca Wimbledon, perché ancora in rodaggio, inanellerà Canada, Cinci, US Open, Shanghai, Vienna e Finals… E alle finali Davis 2026 di nuovo no trips for cats…
Ma è solo fantasia, Jannik sarà assolto o al massimo, se si prospetta una mala parata, i suoi avvocati patteggeranno una sospensione simbolica.
Le cose non sono o bianche o nere, in questi casi controversi le vie d’uscita sono sempre pragmatiche. Se gli avvocati di Sinner, tutta gente con gli attributi del caso, con la loro esperienza e i loro contatti avranno “sentore” del fatto che il terzo membro del Tas si sta orientando verso il riconoscimento della responsabilità, opteranno certo per un patteggiamento magari a 3 mesi. Che oltretutto coincidono con un periodo in cui Jan non difende titoli e quindi potrebbe uscirne ancora da n. 1 visto il vantaggio che ha sugli inseguitori. Questa è una soluzione pragmatica, le conseguenze morali di cui parli ci saranno ma comunque inferiori a quelle di una condanna più lunga e apertamente dichiarata. Se, per contro, essi avranno sentore che il membro in questione è favorevole al rigetto del ricorso, ringrazieranno il Dottore e andranno avanti fino alla fine.
Fosse solo l’avanzo di galera…purtroppo non è così. Del resto lo ha detto anche il direttore dell’agenzia cialtroni: oggi coi social la reputazione di un atleta può andare in fumo in brevissimo tempo (loro sì che ci tengono!)
Per fortuna non è il caso di Jannik che è una roccia come le sue Dolomiti, e a differenza di altri non è stato abbandonato da chi lo ha capito.
Ma resta comunque l’amaro in bocca.
@ Alice (#4287116)
Infatti, ho scritto che Jannik è un ragazzi che non scende a compromessi e la pensa di sicuro come te, ma se per caso fosse possibile una contrattazione potrebbero essere i suoi avvocati a consigliargli di accettare il male minore, anche se lui sa di essere pulito. Un anno di inattività dalle competizioni, per altro ingiusto, sarebbe una catastrofe, si allenerebbe ok, ma psicologicamente potrebbe crollare ed è difficilissimo trovare motivazioni ogni giorno per allenarsi e migliorare sapendo che per un anno non potrai fare tornei, mentre vedi gli altri giocare tranquillamente. Capisco il tuo ragionamento, Jannik è pulito, lo conosciamo, ma da suo tifoso e persona più vicina ai 50 che ai 45, sono consapevole che le ingiustizie sono all’ordine del giorno, chi se ne frega delle parole dell’avanzo di galera australiano e di altri sfigati, purtroppo Jannik, condanna o assoluzione, si porterà dietro questa storiaccia per sempre, suo malgrado, per cui firmerei ora per 3 mesi, ingiusti anch’essi, nei quali sputerebbe sangue per migliorare le ultime minime lacune tecniche e rientrare ancora più cattivo e famelico. Ma 1 anno no…
Il danno morale c’è, è indubbio. Ma il solo modo di ripararlo, almeno in parte, è la riconferma dell’assoluzione come dicevo prima, non certo un patteggiamento per una squalifica ‘minore’ comunque immeritata.
Poi, dopo l’assoluzione, una bella citazione per incalcolabili danni di immagine nei confronti della Wada ci sta tutta. L’appello è stato innegabilmente una porcata immonda, evitabile, in perfetta malafede che la premiata agenzia cialtroni si poteva benissimo risparmiare. Questo mi pare evidente.
Radoux compare in 44 arbitrati Cas, NESSUNO su tennisti, soprattutto calcio e atletica e non solo doping
Non sono d’accordo, mi spiace. Per come lo percepisco io, Jannik non è tipo da accettare una cosa simile e poi tornare in campo come se nulla fosse, col marchio dell’infamia appiccicato addosso sapendo di non aver fatto niente.
E’ molto probabile a questo punto che lascerebbe il tennis e forse lo sport per dedicarsi ad altro. La scelta spetta ovviamente a lui, io nei suoi panni sicuramente lo farei. Si può rimanere fuori tre mesi o un anno per infortunio, non per una squalifica immeritata. Compromessi sull’onore proprio no.
Queste le altre informazioni sempre dal sito Cas
Mr Jacques Radoux (1969)
Référendaire à la Cour de justice de l’Union européenne (Luxembourg) Fr/Eng
Luxembourg / Luxembourg
Legal Secretary to the European Court of Justice in Luxembourg (since 1999). Attorney-at-law (1997-1998). Member of the Legal Commission and of the Elite Sport Commission of the Luxembourg Olympic Committee (1998-2003). Tournament Director of the European Club Championships for women (1999-2000). Arbitrator at the Commission Luxembourgeoise d’Arbitrage pour le Sport (1998-2013). Davis Cup player for Luxembourg (1987-1995). Captain of the Luxembourg Davis Cup Team (2008-2013). Tennis head coach for Special Olympics Luxembourg (since 2008).
Per scrivere queste minchiate hai dato “fondo” a tutte le tue facoltà psichiche o ne hai conservate un po’ per dopo?