Il serbo parla al Magazine GQ ATP, Copertina

Djokovic oltre il tennis: “Cerco di essere razionale e non seguire le correnti. Io in politica? Prima dovrei formarmi”

10/01/2025 12:20 28 commenti
Novak Djokovic (foto social GQ)
Novak Djokovic (foto social GQ)

Anticonformista? No, Djokovic non si sente affatto uno che rema “contro”, piuttosto uno che non si adegua al mainstream e pensiero comune poiché cerca di capire il mondo intorno e farsi una idea precisa. Questo e tanto altro Novak ha raccontato in una bella e interessante intervista rilasciata a GQ, nella quale spazia in moltissimi temi della sua vita e carriera. Tralasciando quelli stra-noti agli appassionati e suoi sostenitori, è interessante riportare altri passaggi, dove “Nole” focalizza la sua attenzione sulla politica, sul sociale, oltre alle immancabili domande su Sinner-Alcaraz e Federer-Nadal.

La lunga intervista inizia con una dichiarazione sorprendente di Novak. Nell’anno che lo vedrà spegnere 38 candeline, con due rivali fortissimi che l’hanno superato nei grandi appuntamenti, il tema del ritiro inizia a farsi pressante. Curioso che la persona che più di ogni alto lo sta spingendo a dire basta sia il padre. «E non so se sarà contento che lo sveli. Comunque lo dirò ugualmente. Tutto inizia da mio padre. Da un po’ di tempo sta cercando di mandarmi in pensione. Sorrido. Davvero! Ma senza essere invadente. Rispetta la mia decisione di continuare. E ovviamente capisce perché non voglio fermarmi, ma è come se dicesse: “Cos’altro vuoi dimostrare? Lui conosce bene la quantità e l’intensità di pressione e tensione presenti nell’ambiente. Senza contare lo stress che si ripercuote sulla salute, sul mio corpo e, di conseguenza, su tutti quelli che mi circondano, compreso lui. Ecco perché mi ha consigliato: “Figlio mio, inizia a pensare a un modo per porre fine a questa storia”.

In realtà, sul futuro ritiro la pensa così: “Penso più al come che al quando. Sul quando, non ci penso ancora così intensamente. Come… come vorrei chiudere? Immagino che se dovessi iniziare a perdere troppe volte, ad avvertire un divario sempre maggiore con gli avversari e ad avere più difficoltà a superare i veri ostacoli nei tornei di Slam, allora probabilmente la farei finita. Al momento, però, sto bene e continuo ad andare avanti”.

L’intervista passa alla brutta faccenda dell’Australian Open 2022. Novak rivive quei momenti difficili, e rivela di esser stato avvelenato dal cibo: “Ho avuto dei problemi di salute. E mi sono reso conto che in quell’hotel di Melbourne mi hanno dato del cibo tossico. L’ho scoperto appena sono tornato in Serbia. Non l’ho mai rivelato a nessuno pubblicamente: dalle analisi è venuto fuori che avevo in corpo un livello di metallo pesante davvero alto. C’erano piombo e mercurio” Qualcosa che ha ingerito era contaminato. “È l’unico modo. Ero decisamente malato. Sulle prime sembrava un’influenza, una banale influenza. Tuttavia, nei giorni successivi, quello che pensavo essere un male passeggero mi ha debilitato così tanto”. Racconta di esser stato così male da indurlo a farsi curare a casa da un’équipe medica di emergenza. “Ho avuto diverse ricadute, finché sono stato costretto a sottopormi a una serie di esami tossicologici”.

Niente vaccino, quindi. “Perché sento di non averne bisogno. Non ritengo di averne la necessità. Sono una persona sana, mi prendo cura di me stesso, sto sempre attento alle mie esigenze di salute e sono un atleta professionista. E proprio perché sono un atleta professionista, sono estremamente cauto su cosa assumo e mi sottopongo regolarmente a esami, analisi del sangue e a qualsiasi altro tipo di controllo. So esattamente cosa sta succedendo. Perciò, non ho sentito il bisogno di farlo. Questo non significa che per me fosse ininfluente sapere di non essere un pericolo per gli altri. Perché non lo ero: avevo gli anticorpi”.

Interessante un lungo passaggio in cui Djokovic si sofferma su questioni geopolitiche dei Balcani, le sue radici. In merito alla tante ferite aperte tra i popoli dell’ex Yugoslavia, il serbo ha un pensiero molto forte. “Sono sempre stato pacifista nell’approccio e nel modo di comportarmi nei confronti di tutte le persone e le Nazioni della regione», afferma. «Una volta eravamo lo stesso Paese. La famiglia di mia madre è croata. Lei è nata a Belgrado, ma tutti i suoi parenti sono croati. La parte di mio padre? Montenegro e Kosovo. Io sono nato in Serbia. Quindi, mi viene naturale trattare ognuno allo stesso modo. Il mio pensiero parte dal presupposto che eravamo un’unica Nazione, abbiamo tante somiglianze culturali, linguistiche e tradizioni comuni, di conseguenza perché non concentrarsi su quanto ci lega?”.

Novak ha un approccio pienamente olistico alla sua vita: cerca di essere in uno stato di equilibrio generale, informandosi a fondo su questioni che ritiene importanti. Un apprendimento da autodidatta che lo ha portato all’ossessione per tutti gli aspetti del benessere: nutrizione, fitness e persino medicina. “Che si tratti di guerre, politica, sport o qualsiasi altro ambito, la cosa più facile da fare è arrendersi alla corrente, seguire il mainstream. È la mentalità del gregge, giusto? “Lo fanno tutti, lo farò anch’io”. Non intendo passare per il tipo di persona che va sempre contro corrente: non lo faccio. Cerco solo di essere il più razionale possibile. E quando un ragionamento è sensato, ovviamente lo seguo e lo rispetto. Ma se qualcosa non ha senso, allora mi oppongo“.

“Credo che la storia di cui siamo a conoscenza sul nostro Paese non sia vera al cento per cento. La storia è scritta dai vincitori” osserva Djokovic. La Serbia ha subito molte sconfitte. “Tanta verità è stata distorta a causa delle guerre. Le biblioteche sono state bruciate. Se bruci una biblioteca, bruci la storia, bruci le radici di quella Nazione. Esiste la storia ufficiale e poi c’è forse, la storia che definirei occulta, un passato probabilmente taciuto… Perciò desidero personalmente andare a fondo e saperne di più. Non lo dico solo a titolo teorico. Così, negli ultimi 20 anni ho imparato non solo dai libri e dalla visita ad alcuni centri teologici, ma anche parlando con persone esperte del settore da decenni”.

Novak ipotizza una riunione dell’ex Jugoslavia? “Non ne sono sicuro. Probabilmente ne dubito. Ma almeno avvicinerà tutte le persone. E mi piacerebbe vedere relazioni più pacifiche e amichevoli nella regione, una maggiore collaborazione. Perché ora, ogni estate, in occasione delle commemorazioni delle grandi date di guerra, la mente va solo a quello. I media e la politica continuano a insistere su questo tema ogni anno e con maggiore enfasi. Così, ovviamente, non riusciamo ad avvicinarci e ci si allontana sempre di più. Non dico che le persone debbano dimenticare, perché è molto difficile chiedere una cosa del genere. Le vittime vanno essere sempre ricordate. Ma alla fine, vogliamo andare avanti? E come lo faremo?”

Molti ipotizzano per Djokovic un futuro da politico nel paese. Lui nega, ma ascoltando le sue parole… “Per come la vedo ora: fuori dalla politica. Molte persone mi chiedono se voglio entrare in politica un giorno perché ritengono che dovrei candidarmi alla presidenza della Serbia. Al momento, non sono interessato perché credo che la scena politica nella nostra regione non sia buona. Non voglio usare parole più dure, ma non vedo come potrei essere utile e dare al mio Paese ciò che merita senza essere… come posso dire? Manipolato. C’è così tanta pressione in questo momento che, anche se entri in politica con buone intenzioni… poi voglio sottolinearlo, non ho una formazione politica. Perciò, anche in futuro, se dovessi pensare a una scelta del genere, affronterei prima un periodo di formazione. Al momento, però, non credo che senza istruzione, riuscirei a lanciarmi nell’attività politica e a ottenere i risultati che ritengo giusto raggiungere”.

Chiedono a Novak di dire la prima parola che gli viene in mente sentendo il nome di un suo grande rivale. Eccole: “Roger Federer: “Eleganza”. Rafael Nadal: “Tenacia”. Carlos Alcaraz: “Carisma”. Jannik Sinner: “Sci”.

I pensiero di Djokovic sul futuro Alcaraz e Sinner. “È troppo presto. La gente dice che i miei record non saranno mai battuti. Ne dubito. Voglio dire, Carlos potrebbe già essere il prossimo. Anche Jannik. Se si prendono cura del corpo, se fanno le cose nel modo giusto, se si concentrano sulla longevità, se si concentrano sul lungo termine, allora possono farcela. Carlos ha fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto nella storia a un’età così giovane. Quindi le probabilità sono a suo favore. Completerà il suo Career Grand Slam molto presto”.

Un pensiero ai suoi due grandi rivali del passato, Nadal e Federer. “Beh, non li vedo. Non mi capita spesso di incontrarli. Ma la rivalità che c’era tra noi tre credo sia eterna. È qualcosa che ha lasciato un segno e un’eredità incredibile nel mio sport. Un’impronta destinata a durare. Sono molto orgoglioso e felice di avere fatto parte di quel gruppo. Sono stati parte integrante del mio successo e della strada che ho fatto in campo. Le battaglie contro di loro mi hanno fortificato come nessun’altra cosa in carriera. Questo per quanto riguarda il tennis”.

“Sul piano personale, a dire il vero, la situazione è altalenante. Cerco di essere rispettoso e amichevole con loro fuori dal campo, anche se all’inizio non sono stato accettato, perché entravo in campo troppo sicuro di vincere. Un atteggiamento che non è piaciuto a entrambi nei primi tempi, soprattutto perché la maggior parte dei giocatori li affrontava senza la stessa convinzione. A causa di ciò, probabilmente, si sono allontanati ancora di più da me. E va bene così. L’ho accettato. Ho capito il messaggio: siamo rivali e nient’altro. In tutta onestà, è molto difficile essere amici nel giro. Se sei un grande rivale in continua competizione e sei il numero uno, due e tre del mondo, è difficile aspettarsi di essere vicini, andare insieme a cena o in gita con le famiglie. Tuttavia, ognuno di noi ha intrapreso la propria strada sia privata sia professionale. A mio avviso, con Roger, la collaborazione è stata molto forte. Le ultime volte che l’ho visto, abbiamo parlato di famiglia e di viaggi. In effetti, vorrei entrare più in contatto con loro, a un livello più profondo. Lo voglio davvero. Non so se accadrà o meno, non so neppure se loro condividono lo stesso desiderio o la stessa volontà. Io sì” conclude Nole.

Marco Mazzoni

 


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28 commenti. Lasciane uno!

Annie (Guest) 10-01-2025 12:19

@ il capitano (#4286302)

Ma Capitano, ma come fai ad attribuire ad un esempio di probita’ e compostezza come Sinner dei pensieri così volgari!!! Scherzo, ovviamente, come scherzi tu…ma posso dire? Io credo che Novak sia talmente realista che fa sembrare certi commenti (ammesso che abbia senso ipotizzare sul pensiero altrui, che comunque ha la sua reale motivazione comunque sia espresso) moralistico/perbenisti e avulsi da quella che è la realtà dell’ambiente pervaso da tensioni agonistiche e da inevitabili rivalità: ma certo che a Novak sta indigesto Jannik come il pericolo più concreto che oggi incombe, e oltre il danno la beffa che Sinner ha tratto proprio da lui certe strategie vincenti oltre a siglare queste garanzie con l’assunzione dell’ex staff di Novak, come è ovvio che i 3 big fossero sicuramente più rivali e preclusi all'”amicizia” quando gareggiavano piuttosto che ora dove Novak ipotizza qualche frequentazione…quanto alla politica, non ho visto il Djokovic così palpitante per una collaborazione con l’attuale gestione come veniva drasticamente dipinto da alcuni utenti, così come non capisco come certi utenti si scandalizzino per un padre che vuole emanciparsi attraverso il figlio: ma è la cosa più umanamente diffusa che ci sia, soprattutto in realtà non “dorate” dove i genitori puntano sui figli per vivere gratificazioni prima negate, accentuando l’orgoglio naturalmente presente in tutti i genitori di questo mondo, figuriamoci con un figlio addirittura ai vertici del tennis mondiale

28
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antoniov 10-01-2025 11:57

Le associazioni di Djokovic:
“Roger Federer: “Eleganza”. Rafael Nadal: “Tenacia”. Carlos Alcaraz: “Carisma”. Jannik Sinner: “Sci”.”.

Jannik Sinner: “Suo Salvatore” NO? Ha gia dimenticato le Finals 2023 ?

Ma, pur omettendo il fattore di appartenenza al nostro Paese, come possiamo non criticare ulteriormente ciò che dice questa persona ?

Per quanto ci riguarda:
Altro che vecchia ruggine tra i diversi sostenitori di quelli della “triade” che a me, peraltro, non interessa affatto !
Qui ormai la situazione si sta evolvendo tra chi è pro Sinner e chi è contro Sinner, anche se ovviamente non per tutti !

27
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walden 10-01-2025 11:53

Scritto da tinapica
Personaggio, al solito, controverso.
Ma, fuori dal solito, mi sorprende l’ “attacco” a Sinner, specialmente nell’accoppiamento con la considerazione su AlcarazGarfia, che di carismatico per il momento ha veramente poco essendo ancora, per fortuna, un ragazzone molto spontaneo, in atteggiamenti certamente non da “capobranco”
La mia lettura è che abbia individuato in Sinner il proprio erede (non che ci volesse una gran scienza da tanto che è palese) e che, magari sub coscientemente, gli roda tantissimo che a fine carriera possa superare i suoi straordinari primati di vittorie.
Però non è che sminuendolo lo depotenzi…anzi, forse lo rende pure più agguerrito.
Per il resto, credo si sappia, condivido molti dei suoi pensieri qui espressi, ma mi stupisce come alla non piu giovane età sua ancora debba comprendere come una relazione umana possa sussistere solo quando sia corrisposta e, di conseguenza, non riesca a mettersi il cuore in pace nel non averne una positivamente proficua con gli altri due alieni, un po’ meno di lui, della Storia del Tennis.
Il padre si conferma, come al solito, essere una persona invadente che pensa ancora al figlio 38enne come una sua propaggine, da difendere quando sotto attacco, da encomiare oltre ogni misura ad ogni occasione, da indirizzare e condizionare ancora adesso.
Il tutto per potersi specchiare in suo figlio e potersi, lui, sentire il vero artefice, il vero motore, del più forte tennista di tutti i tempi.
Probabilmente, mancandogli validi motivi per essere soddisfatto di sé stesso, li cerca nel figlio, proiettandovisi ed impossessandosene anche ora che il “pargolo” sta sulla soglia dei 40 anni.
Che uomo meschino, Giocovic padre: proprio per questo fa risaltare ancor più le virtù del figlio che ha saputo emanciparsene risolvendo il suo complesso di Edipo in maniera che definirei esemplare (oltre che trionfale).

su questo non sarei così certo…

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Mauriz70 10-01-2025 11:09

Una bella tagliata di filetto di canguro con scaglie di piombo e riduzione al mercurio. Una prelibatesse che nemmeno in un 3 stelle Michelin puoi assaggiare

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tinapica 10-01-2025 11:07

Personaggio, al solito, controverso.
Ma, fuori dal solito, mi sorprende l’ “attacco” a Sinner, specialmente nell’accoppiamento con la considerazione su AlcarazGarfia, che di carismatico per il momento ha veramente poco essendo ancora, per fortuna, un ragazzone molto spontaneo, in atteggiamenti certamente non da “capobranco”
La mia lettura è che abbia individuato in Sinner il proprio erede (non che ci volesse una gran scienza da tanto che è palese) e che, magari sub coscientemente, gli roda tantissimo che a fine carriera possa superare i suoi straordinari primati di vittorie.
Però non è che sminuendolo lo depotenzi…anzi, forse lo rende pure più agguerrito.
Per il resto, credo si sappia, condivido molti dei suoi pensieri qui espressi, ma mi stupisce come alla non piu giovane età sua ancora debba comprendere come una relazione umana possa sussistere solo quando sia corrisposta e, di conseguenza, non riesca a mettersi il cuore in pace nel non averne una positivamente proficua con gli altri due alieni, un po’ meno di lui, della Storia del Tennis.
Il padre si conferma, come al solito, essere una persona invadente che pensa ancora al figlio 38enne come una sua propaggine, da difendere quando sotto attacco, da encomiare oltre ogni misura ad ogni occasione, da indirizzare e condizionare ancora adesso.
Il tutto per potersi specchiare in suo figlio e potersi, lui, sentire il vero artefice, il vero motore, del più forte tennista di tutti i tempi.
Probabilmente, mancandogli validi motivi per essere soddisfatto di sé stesso, li cerca nel figlio, proiettandovisi ed impossessandosene anche ora che il “pargolo” sta sulla soglia dei 40 anni.
Che uomo meschino, Giocovic padre: proprio per questo fa risaltare ancor più le virtù del figlio che ha saputo emanciparsene risolvendo il suo complesso di Edipo in maniera che definirei esemplare (oltre che trionfale).

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+1: j
Andy.Fi (Guest) 10-01-2025 10:59

@ Andy.Fi (#4286395)

Continuato

23
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Andy.Fi (Guest) 10-01-2025 10:57

Sinner Sci ahahahahahah lo so che avresti preferito che Jannik avesse continuare a sciare ma purtroppo è andata male ahahahahah

22
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+1: walden, antoniov
Guest (Guest) 10-01-2025 10:51

Su Sinner ha sempre belle parole. Ne parla sempre con malcelato fastidio e sempre in termini sminuenti. Delusione totale. Su Alcaraz solo belle parole. Non so se avete notato che ha parlato di Career Grande Slam ma non di year Grande Slam. È il suo più grande incubo…che qualcuno ci riesca.

21
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+1: tinapica
filouche8 10-01-2025 10:44

Scritto da walden
Evidenti le provocazioni di Djokovic su Sinner, è evidente che dei due tema più lui come quello che lo spodesterà dal trono. Credo,peraltro, che con questo slam il serbo uscirà dalla top10.

Subdolo, furbo, accorto, ma neanche tanto visto che si sta svelando… TRE DUE UNO vieni avanti ….Bruno

20
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+1: il capitano, antoniov
renzopii 10-01-2025 10:35

ne ho appena parlato con un mio collega proveniente dalla Macedonia del nord:forse Nole non sa( eufemismo) come vivevano le varie etnie nella grande Serbia

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Macno 10-01-2025 09:52

Ma quale pacifista… ma possibile che fra le righe non capiate cosa sottintenda?
Parte dal dirsi pacifista, poi passa a parlare di storia ufficiale e storia occulta, a ricordare l’unità iniziale della Jugoslavia e ventila persino una seppur improbabile riunione futura, ergo gli piacerebbe la grande Serbia, con tutti gli altri popoli “uniti dalle grandi somiglianze” ovviamente soggiogati.
Peccato che ovviamente le guerre ci sono state (al di là delle atrocità e colpe distribuite da varie parti) perchè qualcuno voleva l’indipendenza e qualcun altro (la parte che lui ora spaccia per pacifista) non è stata d’accordo e ha commesso crimini contro l’umanità in Bosnia.

Poi una lunga sfilza di complotti e amenità varie (l’esclusione politica dall’australia, il non aver bisogno del vaccino perchè lui era in salute e aveva gli anticorpi… al quale ora si aggiunge l’avvelenamento alimentare), di nessun reale interesse, se non quello di confermare il suo orientamento politico nell’attuale destra estrema mondiale che ripete il mantra vittimistico (e falso alternativo per strizzare l’occhio ai cittadini critici, delusi e arrabbiati) di “non arrendersi alla corrente, di non seguire il mainstream, di non seguire il gregge” che si traduce nel voler smantellare gli ordini liberali e tutti i diritti che sono garantiti alle minoranze varie.

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Caronte 10-01-2025 09:48

Hai scritto:

Onurb (Guest) 10-01-2025 08:56
….siete uno spasso,delle macchiette …..
___________________________________________
Tu lo sei……
MOLTO DI PIU’ !!!!!!
____________________________________________

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+1: ACL, il capitano, antoniov
walden 10-01-2025 09:46

Scritto da italo
Intervista molto interessante.
La visione di Djokovic della jugoslavia unica è una visione pacifista.
Uniti sotto la stessa bandiera, rispettando le differenze culturali di ogni regione..
Se tutti avessero questo mantra non scoppierebbero le guerre e pure la russia sarebbe un unico grande stato.
Comunque io Nole in politica ce lo vedrei, non sarebbe il primo sportivo ad avere un ruolo di rilievo.
Magari sindaco come Kaladze e Klitchko

Buoni quelli…

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walden 10-01-2025 09:45

Evidenti le provocazioni di Djokovic su Sinner, è evidente che dei due tema più lui come quello che lo spodesterà dal trono. Credo,peraltro, che con questo slam il serbo uscirà dalla top10.

15
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Bagel (Guest) 10-01-2025 09:40

Mi é sempre stato antipatico e questa intervista conferma quel che penso di lui.
“Ho trovato del mercurio nel mio corpo, ma lo dico solo ora”. Eh no, dillo subito o taci per sempre. È tardi per passare da vittima.
“Vorrei entrare più in contatto con Roger e Rafa”. Entraci più in contatto, chi te lo vieta? Vuoi sottintendere che ti snobbano?
Sulla parte della Jugoslavia riunita e sulla Storia occulta parallela a quella ufficiale, meglio se non commento proprio le sue parole.

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+1: Macno
Alex77 (Guest) 10-01-2025 09:39

Scritto da il capitano
Hanno chiesto a Sinner la prima parola che gli viene in mente sentendo il nome Djokovic e lui ha risposto “supposte, quelle che gli ho infilato ultimamente”.

Grande “mio capitano”

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+1: il capitano
Kenobi 10-01-2025 09:29

“Uno che non si adegua al mainstream e pensiero comune” mi fa ridere, va di moda questa frase perché fa sentire unici ed inimitabili.
È un conformista come tutti i grandi divi, il mainstream esiste solo nei paesi guidati da una dittatura, come nel Comunismo, in Corea del Nord,Cina o Russia, ovunque nel mondo c’è pluralità di vedute, media che dicono mille cose diverse, c’è l’opposizione, etc… in occidente chi lo dice pensa a tutti i bischeri che ci credono pure.

In più vuole la Grande Serbia, quella è la base del genocidio , sentire questi discorsi fa venire i brividi.

Ecco lui vuole una Serbia dal pensiero unico, non come adesso che ogni paese ha la sua identità e dignità, li vuole di nuovo sottomessi ad un popolo ed una cultura.

Poi la solita sciocchezza che siccome lui è sano non ha bisogno del vaccino, ma il sano è proprio perché non si è ammalato , tutti gli ammalati prima erano sani, per questo esistono i vaccini, per prevenire.

12
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+1: renzopii
Sangalletto (Guest) 10-01-2025 09:25

@ Onurb (#4286293)
Fa affermazioni non verificabili da nessuno dopo appena tre anni. Quindi… lui scatena e gli altri, comuni mortali compresi, devono stare incatenati in ossequioso rispetto? Ma valà

11
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Sangalletto (Guest) 10-01-2025 09:13

Sinner sci. Pensavo dicesse burraco

10
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Sangalletto (Guest) 10-01-2025 09:09

@ italo (#4286274)

Seriamente dopo centocinquantanni riparliamo di panslavismo? Non credo che la soluzione a nulla. Se Nole crede che sia necessaria una nuova stagione di riavvicinamento tra le nazioni dei Balcani basata su quello che unisce superando divisioni e “storia” allora mi trova d’accordo. Se vuole una nuova Jugoslavia allora credo sia fuori dalla realtà o per lo meno da una realtà non ottenibile con la violenza.

9
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j 10-01-2025 09:09

Bellissima intervista in cui finalmente Nole mostra il suo lato più interessante dove rifugge la banalità correndo anche il rischio di diventare divisivo e soprattutto egocentrico. Bellissima la visione dei Balcani pacificati, uniti non è più possibile e sarebbe fuori da ogni logica però è vero che sono stati un’unica Nazione così a lungo che le famiglie sono per così dire miste, come ha ben descritto lui stesso. Interessante anche il pensiero sui due grandi rivali e sul mondo del tennis. Ho trovato poco equilibrato solo il pensiero sul suo corpo e sugli anticorpi che lui già aveva. Se si riferiva agli AO del 2022 dovrebbe anche pensare che, per quanto possano essere sbagliate a nostro parere, le leggi vanno rispettate. Piombo e mercurio li mettiamo assieme all’ospite della stanza della Putintseva per future sceneggiature.

8
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+1: Mauriz70, antoniov
il capitano 10-01-2025 09:05

Hanno chiesto a Sinner la prima parola che gli viene in mente sentendo il nome Djokovic e lui ha risposto “supposte, quelle che gli ho infilato ultimamente”.

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+1: SlamdogMillionare, GIOTAD, Caronte, filouche8, walden, maverikkk, Irlandero, antoniov
SlamdogMillionare 10-01-2025 08:58

peccato che non gli abbiano chiesto la prima cosa che gli viene in mente sentendo la parola fedalini. avrebbe risposto: rosicare

6
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Onurb (Guest) 10-01-2025 08:56

Comincio già a ridere prima ancora di leggere ciò che i soliti noti,i rancorosi, gli odiatori del serbo,scriveranno ….siete uno spasso,delle macchiette …..avanti dai,uno,due,tre,viaaaaaaa…..

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-1: ACL, walden, Caronte, filouche8, il capitano, antoniov
Alex77 (Guest) 10-01-2025 08:35

No no Nole, tu saresti un perfetto politico guarda, ne hai proprio tutte le caratteristiche ( e non è un complimento).. ps facepalm sulla risposta su cosa associa a Sinner

4
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+1: filouche8, walden, antoniov
-1: Michibe71
Pier no guest 10-01-2025 08:30

Che leggenda,hanno pure cercato di avvelenarlo mentre era prigioniero.Ma che non è successo a quest’uomo?
Urge una sceneggiatura adeguata per il nuovo “Forrest Nole”.

3
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+1: il capitano, filouche8, walden, renzopii, antoniov
Markux (Guest) 10-01-2025 08:14

Se va’ al Potere, la Grande Serbia farà compagnia alla Bielorussia a far da Satellite a Putin. Ci mancava solo questa.

2
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-1: Michibe71
italo (Guest) 10-01-2025 08:09

Intervista molto interessante.
La visione di Djokovic della jugoslavia unica è una visione pacifista.
Uniti sotto la stessa bandiera, rispettando le differenze culturali di ogni regione..
Se tutti avessero questo mantra non scoppierebbero le guerre e pure la russia sarebbe un unico grande stato.
Comunque io Nole in politica ce lo vedrei, non sarebbe il primo sportivo ad avere un ruolo di rilievo.
Magari sindaco come Kaladze e Klitchko

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+1: Michibe71