Sinner parla da Melbourne: “Tutti hanno lavorato per migliorare il proprio gioco, i primi match saranno difficili. Senza mia zia è stato un Natale strano” (Video)

Primo allenamento di Sinner a Melbourne (foto Getty Images)

“Sono arrivato ieri molto tardi, e ho dormito tanto durante il volo, quindi poi ho dormito ben poco nella notte. …sarà un lungo giorno oggi!” Queste le prime parole di Jannik Sinner dall’Australia, in un bel video del torneo che racconta l’arrivo del n.1 del mondo al Melbourne Park. L’italiano nel tragitto in auto verso la Rod Laver Arena, dove ha svolto il primo allenamento “on site”, ha raccontato le emozioni dell’esser tornato nel luogo che l’ha visto diventare un campione Slam per la prima volta.

“Ho la stessa stanza dell’anno scorso, sono felice di essere tornato qua” racconta Sinner. “È un posto speciale per me, molte cose sono iniziate qua quindi non posso che essere felice di ritrovarmi qua”.

“Abbiamo ancora diversi giorni di preparazione prima dell’inizio del torneo e affronterò tutto un passo alla volta. Ho l’opportunità di giocare un paio di match di esibizione prima dell’avvio del torneo e spero di riuscire a ritrovare il ritmo visto che non gioco dallo scorso anno”.

Chiedono a Jannik se quest’anno, dovendo difendere il titolo, pensa che sarà più difficile. Questo il pensiero di Jannik: “Ogni Grande Slam o torneo è differente, ancor più all’inizio della stagione perché ogni giocatore ha lavorato su certi aspetti del proprio gioco cercando di migliorare. Nei primi turni del torneo ogni giocatore sarà fresco e so che tutto sarà difficile. Nella off-season ho fatto la miglior preparazione possibile, lavorato tanto, quindi spero di poter giocare un buon tennis”.

“Oggi fa caldo a Melbourne, le condizioni quindi saranno diverse rispetto all’anno scorso quando non fu così caldo. È anche più umido”. Mentre l’auto del torneo avanza, Jannik ricorda le sue sensazioni. “Mi ricordo di queste strade, è bello ritornare in posto in cui ami giocare. Vincere un torneo dello Slam è qualcosa di speciale. È una bellissima sensazione ritrovarmi qua da campione in carica, è qualcosa di nuovo per me, ma non vedo l’ora di affrontare questa situazione sia in campo che fuori, vedremo come andrà”.

“Quando sono in auto e mi reco al torneo per giocare, mancano ancora diverse ora all’inizio del match. È più intensa la sensazione quando ti fai una doccia e inizi a sentire l’incontro vicino. Nadal ha avuto lo stesso driver per 20 anni? L’autista è stato fortunato…”.

“Per me è importante passare il Natale in famiglia”, continua Jannik, “ma è stato difficile perché ho perso mia zia. È stato uno stress perdere una persona così importante, che mi ha dato tanti consigli e momenti belli vissuti insieme. La mia è una famiglia unita ed è bello stare con persone che si fidano di me come persona. Con la situazione che ho affrontato, per me è importante circondarmi di persone che hanno fiducia in me. Con la zia che ho perso potevo parlare di tutto. È importante avere intorno persone che mi vogliono bene e con le quali ti senti sicuro. Si lavora per anni per vincere, ma è più importante l’affetto sincero dei propri cari. Per questo è stato un Natale strano… Mia zia sarà per sempre nel mio cuore, è una di quelle persone speciali che terrò sempre con me”.

L’auto entra nella sede del torneo, e Jannik sorride ripensando a tanti ricordi dello scorso anno. “L’Australian Open è un torneo splendido, ogni anno cambiano piccole cose per farti sentire ancor più a proprio agio, sono curioso di vedere le novità di quest’anno. Ogni volta che entri qua senti la sensazione della partita. Arrivi qua, esci dall’auto, c’è un sacco di gente attorno… ecco il garage, ci siamo!”.

“Che bello esser qua! La prima cosa, è necessario ritirare il pass, altrimenti non vai da nessuna parte!”

Arriva il direttore del torneo Craig Tiley ad accogliere Jannik al desk dei giocatori. “Che bello rivederti” afferma l’australiano mentre si abbraccia a Sinner. Poi spunta Darren Cahill, altro abbraccio.

Il video continua con Sinner pronto al primo allenamento, mentre cammina nel corridoio che porta all’ingresso della Rod Laver Arena, con tutti i nomi dei campioni, incluso il suo per il successo targato 2024. Ad accoglierlo in campo De Minaur e Lleyton Hewitt, quindi anche due italiani Federico e Andrea Arnaboldi. Una sistemata all’over grip della racchetta, posato con meticolosa cura, e via in campo a palleggiare, per tastare il nuovo campo centrale. L’avventura di Sinner agli AO25 è iniziata. C’è un titolo Slam da difendere.

Mario Cecchi