Alcaraz pronto l’Australia, con una racchetta più pesante e novità tecniche
Sinner e Alcaraz stanno per sbarcare in Australia per il canonico inizio della nuova stagione. Jannik è partito da Nizza direzione Melbourne: il n.1 del mondo arriverà domani “down under” e ha scelto di non disputare tornei pre Australian Open, concentrandosi sino al 31 dicembre sugli allenamenti, e quindi riscaldando il motore per la difesa del titolo negli eventi della settimana che apre il primo major stagionale (giocherà due esibizioni, con Popyrin martedì e poi Tsitsipas al venerdì). Simile la scelta di Carlos Alcaraz, in procinto di lasciare l’Academy di Ferrero e sbarcare in Australia. Dalla Spagna arrivano due interessanti novità sul conto del più giovane n.1 della storia. Secondo quanto riporta il quotidiano Marca, Alcaraz nelle ultime settimane ha lavorato su di una nuova meccanica al servizio e sui materiali, convincendosi di utilizzare un telaio leggermente più pesante per produrre colpi ancor più potenti.
Non una grande differenza, si parla di 5 grammi, che tuttavia possono rappresentare una configurazione diversa per distribuzione del peso, sforzo agli impatti e sensazioni. Come ha spiegato il Samuel Lopez, new entry nel team di Carlos, “È un altro aiuto per colpire più forte. Con l’accelerazione che ha nei colpi, ne guadagnerà in potenza e peso della palla. Vista la sua qualità di impatto, con una racchetta con più peso, colpendo la palla in anticipo puoi sfruttare meglio la forza di come ti arriva. Si sta notando molto in questi giorni in particolare in risposta”. I 5 grammi sono stati posti nella parte neutra del telaio, in modo da non cambiare il bilanciamento generale; è il modo più utilizzato quando si intende cambiare ma non stravolgere. I tennisti sono spesso assai diffidenti nel cambiare configurazione di racchetta e corde, ma la off-season è il momento ideale per testare qualcosa di nuovo. Dalle parole di Lopez sembra che Carlos sia rimasto soddisfatto della novità, tanto da provarla subito in uno Slam.
L’altra novità riguarda il movimento del servizio, in particolare la fase di caricamento della racchetta. Dopo le settimane di allenamento svolto in Spagna all’Academy di Villena e in parte negli USA, Alcaraz ha affinato il movimento della battuta a caccia di un gesto più fluido, eliminando l’attimo di pausa del braccio quando questo passava all’indieto per caricare l’impatto verso la palla. Una spinta quindi più continua che dovrebbe aiutarlo a trovare maggior sicurezza e magari anche velocità. Nella breve clip che riportiamo – datata 29 dicembre – si nota in effetti come la racchetta di Alcaraz quando si porta all’indietro per il caricamento non si ferma più come in passato, e come il telaio esegua uno swing non solo più rapido ma anche meno ampio, risalendo velocemente verso l’alto.
🎥©️: juan202193 via Instagram pic.twitter.com/yIeWkJZNUb
— Carlos Alcaraz Daily (@alcarazdaily) January 2, 2025
Spesso cambiare il servizio è faccenda complicata. La battuta è l’unico colpo che si gioca senza ritmo, tutto va fatto in modo autonomo e moltissimo parte dalla testa, dalla disciplina nel replicare in modo perfetto un’accelerazione il più possibile potente e precisa verso la palla. Cambiare la battuta per tanti giocatori ha rappresentato un passaggio difficile, a volte traumatico. Non resta che attendere l’avvio degli Australian Open (12 gennaio), per valutare queste novità nel tennis dello spagnolo, che a Melbourne sarà a caccia del primo successo nel torneo, l’unico Major che manca al suo ricchissimo palmares.
Marco Mazzoni
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Lo spieghiamo a Duccio?
Vero, comunque con piombo negli steli un po’ aumenta, non come ad ore 3 e 9, ma probabilmente lui non voleva aumentare troppo lo sw per non rallentare la velocità della testa della racchetta.
Però il TW non lo incrementi con dei pesi posti a ore 3 e 9? Se vai al manico mi risulta che quella torsione non ne venga alterata
Chi si preoccupa di spiegare alla WADA che questi 5g non sono doping?
Comunque sembra che Alcaraz abbia piazzato i 5 grammi negli steli sopra il manico, probabilmente per aumentare il twistweight senza toccare la balance e il swingweight.
Concordo, è tempo perso.Difatti anche su un noto sito è stato in merito rimbalzato anni fa.
Poi già confondere Dunlop con Donnay non è male…
@ Pier no guest (#4281956)
Il concetto e’ semplice: dominare un attrezzo sempre PIU’ maneggevole ed elastico, fino al limite di controllo che il tuo braccio e la tua mano riesce a controllare.
Un tempo moltissimi telai erano super personalizzati dai tennisti.
Sull’ importanza del telaio, e sul fatto che comunque personalizzarlo non significa cambiare natura al telaio, riguardati ad es i seguenti deleteri cambi telaio:
– Wawrinka da head a Yonex (ci mise quasi 1 anno a ritornare ai suoi livelli)
– Gauff vince i primi slam abbandonata la speed pro
– JANNIK tutti sanno
– Brugueira con la Yonex non fu più lo stesso
– Agassi da Prince a Dunlop (la pallina non viaggiava più come prima specie di diritto, ed emblematica fu la finale persa a Roma al 5 set contro Mancini, dove l’ americano spezzo’ 6 racchette
@ Pier no guest (#4281956)
Su SINNER come no.
E’ facile parlare a bocce ferme.
Peccato che quando giocava con la ciofeca speed pro (come la gauff, rusuvvuori gaio etc), dissi IN ANTICIPO che appena cambiava telaio sarebbe volato.
Ed il telaio che sta usando ora e’ VISIBILMENTE diverso dal modello speed pro.
Ed ecco che lo ritroviamo n. 1.
Tutto quello che scrivo, un certo Edberg lo ha consigliato ad un certo Federer, sia come telaio che come tensione e spessore corde.
@ Onurb (#4281936)
Quando uno sport diventa più popolare, aumentano i tifosi incompetenti.
Vedasi com’è diventato il calcio.
È inutile che cerchi di spiegargli qualcosa, è duro di comprendonio e insiste sempre sugli stessi argomenti. Ma poi che vuol dire Yannik su telaio e corde ha grandi margini di miglioramento mentre Alcaraz è al limite? Pura idiozia. Comunque 5 grammi non in testa sono solo un piccolo cambiamento, non aumentano di molto l’inerzia, lo swingweight.
Prima le corde e poi il telaio…e già qua si capisce che non ne sai.
Cioè un tennista dovrebbe dire :uso x corde,quale telaio si adatta? …Ovvero come ribaltare il concetto di dinamicità di un telaio.
Il tennista A cerca il telaio con cui sente il feeling (ed il professionista ne ha percezione) e poi trova conferma dai dati; poi lo completa lavorando sul bilanciamento con il corretto custom e Carlos usa telai retail (e NON COME SINNER CUI VENGONO FATTI APPOSITAMENTE per cui da anni parli a vanvera ) e poi ricerca l’armeggio (e la tensione nonché il montaggio ,tipo 2 o 4 nodi) perché alcuni telai non tollerano certe corde (come certi ibridi sono male assortiti) e la resa dinamica va a farsi benedire.
E tutto questo considerando ovviamente che cosa vuole il giocatore,alcuni vogliono esaltare certe caratteristiche mentre altri sopperire a delle carenze (magari aumentare lo sweetspot).
Le corde contano, “sbagliarle” sarebbe come mettere gomme lisce su una Ferrari ma se vado in pista o faccio rally innanzitutto scelgo l’auto e poi le gomme adatte ,anche alla situazione (la tensione varia a seconda delle condizioni atmosferiche ad esempio perché le corde reagiscono diversamente).
Bravo
Ho sempre detto sempre, che l’ attrezzo, prima le corde e poi il telaio, e’ la variabile più importante in un giocatore.
Detto questo per me Alcaraz con questo piccolo cambiamento del suo attrezzo, dimostra di essere anche sotto questo punto di vista al massimo.
Insomma lo spagnolo non ha margine, e questo e’ un limite.
Il telaio e’ uno dei migliori, soprattutto per il suo gioco ed impostazione dei colpi.
Sempre per me, se aumenta spessore e/o tensione corde, anche di poco, non riesce più a spingere, mentre se diminuisce tensione e/o spessore corde perde il controllo.
JANNIK invece sia come telaio che come incordatura ha un margine immenso
Ahahaha … bella questa !
Battute a parte, qua tra non molto c’è da rimettere in moto lo Sciò Sciò 😛
@ Pier no guest (#4281920)
Ecco …questo tuo post io lo metterei come sfondo su questo forum in modo che ogni volta che uno entra lo legge….hai espresso in poche parole quello che ho notato da quando ho cominciato a frequentare questo forum….cioe la superficialità delle dichiarazioni tranchant e miopi di parecchi personaggi qua dentro,basate solo sul momento presente….valutazioni che non hanno nessuna visione prospettica,tipiche secondo me di ragazzi giovani che non hanno nessuna conoscenza storica di questo sport,o peggio ancora, di appassionati dell ultima ora dopo l esplosione di sinner…rimango spesso esterrefatto
@ Pier no guest (#4281920)
Ecco, sono proprio d’accordo con te. Equilibrio, se ne legge poco ultimamente.
Equilibrio? Magari,qui se un giocatore fa dei discreti risultati è già vincitore a Londra entro 2/3 anni,se Musetti non entra nei 10 a 22 anni non lo farà più,se Jannik non piazza subito degli ace non andrà da nessuna parte (vedi il noto fissato che lamentava il servizio scadente come se fosse un meccanismo facile da affinare) ed ora abbiano un Carlos sperduto dopo due slam in 6 mesi e su terra e erba,non proprio superfici identiche.
Come ho detto più volte le cause sono due : 1)Scarsa conoscenza di questo sport (e dello sport in generale) e 2)il cannibalismo dei 3 grandi che hanno stravolto le regole del tennis,quelle che vedevano una leggenda come Lendl essere primo in classifica per 5 anni e vincere 8 slam,non 20.
Cioè: 4 slam in saccoccia con doppietta 2023 2024 ai championship a 22 anni non ancora compiuti vuol dire non andare da nessuna parte? In questo momento Sinner è più forte ma un po’ di equilibrio per favore.
Dicono che Sinner, letto la notizia, abbia aggiunto 50 grammi. Dieci volte di più. Che uomo :-)
Vero
non ci avevo pensato… 🙂
Ma no daii
Figurati sarebbe solo un allenamento per il prossimo torneo… 🙂 🙂
Ma non aveva avuto problemi al braccio lo scorso anno?
Pare che abbiano convocato anche Josè Carreras all’uopo…
C H E. U O M O
Ma solo un bambino dell’asilo se la berrebbe…
Per me AO non e’ lo slam dove puo’ esprimere il suo miglior tennis, comunque vedremo. Ci sono parecchie mine vaganti, Mensik, Perricard e ci metto anche Kyrios. In piu’, se ci arriva, bisognera fare i conti con un eventuale Djokovic ai quarti o ottavi, vista la classifica attuale, non ho fatto bene i conti.
L’omino verde della Murcia con la racchetta più pesante griderà ancora più forte… 🙂 🙂
Giusta la scelta di una racchetta piu’pesante per Alcaraz, cosi’la prossima volta che la sbatte a terra magari non si rompe.
Coach Maurantonio
CHE
U O M I N I
Ahahah… così se fa cilecca dà la colpa alla racchetta
Ok cambia pure battuta così sarai in difficoltà all’inizio dello slam..
Quindi Carlitos arriva in Australia versione Terminator. Chi è il suo coach? Arnold Schwarzenegger!! 😀
Sarà dura battere il N1 al mondo ad Honorem Carlos Alcaraz Garfia
Altro che novità. Finché non si toglie di mezzo quel maneggione di coach col cappellino carlino non andrà da nessuna parte.