Analisi di Marco Mazzoni sulle prospettive del prossimo anno dell'ex finalista di Wimbledon ATP, Copertina

Focus e obiettivi 2025: Matteo Berrettini

31/12/2024 14:30 24 commenti
Matteo Berrettini a Malaga (foto Brigitte Grassotti)
Matteo Berrettini a Malaga (foto Brigitte Grassotti)

“Il segreto del cambiamento è concentrare tutte le tue energie non sulla lotta al vecchio ma sulla costruzione del nuovo”. Perla di saggezza e verità di Socrate, indispensabile mantra per chi è caduto, per chi si è smarrito in mille difficoltà ma vuole assolutamente rialzarsi e ripartire. Parole che calzano a pennello per rivivere il 2024 di Matteo Berrettini e proiettarsi al nuovo anno, per lui appena iniziato a Brisbane con una sconfitta. Sarebbe stato meglio scattare nella stagione 2025 con una grande W, ma la partita affrontata e persa dal romano non era facile, come non è facile per lui mettersi fisicamente in moto e performare visto il suo “fisicone”. Non lo era per niente all’avvio dell’annata che oggi salutiamo ufficialmente, gravato dall’ennesimo brutto infortunio patito a US Open 2023, da una frustrazione pericolosamente prossima all’insopportabile e da un cambio tecnico traumatico come la separazione da Santopadre, colui che l’ha portato dai campi del club a due set dal vincere Wimbledon… Peso terribile, che manco l’eroe messicano Pipila avrebbe gestito con agilità. E non è stato per niente facile da gestire per Berrettini, ma… quando si è campioni dentro si hanno dei valori importanti, c’è sempre spazio per rialzarsi e ripartire. E tutto è scattato in quel di Malaga nel novembre 2023. In panchina con gli azzurri da tifoso di lusso, i suoi colleghi hanno vinto. Lui ha esultato, ma allo stesso tempo masticato amaro perché sentiva che un grammo di quella Davis se la sarebbe meritata pure lui, e che niente sarebbe stato da lì in avanti più importante di lavorare come un matto per arrivare l’anno seguente ad alzare quella grossa insalatiera. Imperativo categorico trasformato in benzina per azionare il suo corpo, il suo braccio e la sua testa in allenamenti duri. Non è stato un 2024 di rose e fiori, ma Berrettini è tornato, forte e chiaro. Ha vinto tre tornei (pochissimi come lui sul tour in stagione), è stato anche sfortunato a Wimbledon beccando Jannik al secondo turno, e soprattutto per una volta è stato più forte della sfiga e si è presentato prima a Bologna e poi a Malaga con la maglia azzurra in ottima forma, diventando leader e decisivo alla terza Davis italiana nella storia con le sue sei vittorie, cinque in singolare e una doppio. Missione compiuta, ma… la vera missione era tornare. Tirando le somme del 2024, beh, è sicuro che Matteo è tornato. Cosa attendersi ora dal 2025?

 

Salute, salute e… un bell’amuleto contro la malasorte

Magari un viaggetto a Napoli per rastrellare corna rosse o ogni tipo di gadget scaramantico non sarebbe una brutta idea, tanto provarci non costa nulla… Battute a parte, Berrettini sulla soglia dei 29 anni è atleta maturo e consapevole come pochi altri. In attesa di sapere se arriverà un nuovo coach al fianco del romano, oltre al fido Alessandro Bega (e Umberto Rianna), l’aspetto prioritario di Matteo è la salute generale e la condizione fisica. Quando è sano, fresco di testa e ben preparato, ha dimostrato ampiamente di esser un top player, uno che sa vincere le partite e può giocare ad altissimo livello contro tutti. Erba e terra i suoi terreni preferiti, dove ha alzato i suoi 10 tornei ATP, ma anche sul cemento ha ottenuto ottimi risultati, pur senza titoli (le semifinali a US Open e Melbourne, tanto per dirne due non da poco…). Quindi il programma di Berrettini deve essere focalizzato sul lavorare bene, anzi benissimo, sul fisico, sull’elasticità muscolare per prevenire quegli strappi che tanto ha pagato in carriera, sulla resistenza visto che portare a spasso oltre 90 kg di muscoli non è esattamente cosa facile. Per tutto questo c’è grande curiosità nel vederlo all’opera con Umberto Ferrara (già, proprio lui…), nuovo preparatore atletico. Se c’era un investimento da fare per continuare il solco del buon 2024 e ancora migliorare, era quello sulla parte atletica. Vedremo come andrà. Purtroppo c’è da essere realisti: un fisico tanto delicato come quello di Matteo, sottoposto a strappi importantissimi vista la potenza dei suoi colpi, è a rischio di nuovi problemi. Lavorando bene si può fare il meglio per prevenirli; con un fisioterapista di qualità si può recuperare bene e sanare acciacchi “normali”. Berrettini nel 2024 dopo un problema al piede a gennaio è riuscito a giocare con buona continuità, quella necessaria a prendere ritmo partita, far girare a tutta i colpi e vincere. I risultati sono dalla sua parte. Non sarà facile per lui giocare tanto e ancor più difficile essere al meglio tutte le settimane. Oggettivamente, in questa fase della sua carriera e vedendo il suo passato, non è nemmeno così importante. Mi spiego: Matteo è meglio che si faccia trovare sano, pronto e al massimo della forma in quelle 18-20 settimane all’anno decisive, quelle segnate in rosso sul calendario, stagione su erba, Madrid-Roma, tornei indoor, US Open e Australian Open, magari un altro paio di 1000 (Shanghai e Cincinnati, i più rapidi). Lì Matteo può e deve performare, vincere match importanti e togliersi soddisfazioni. Ovviamente serve un po’ di continuità, per il ranking e trovare la condizione, ma ritengo che nel 2025 per lui sarebbe più importante ottenere 4-5 grandissimi risultati che giocare una stagione continua ma “media”, senza picchi massimi. Il suo tennis, quando gira a tutta, può diventare quasi irresistibile per tutti; farlo frullare alla massima potenza a Wimbledon e in qualche altro grande evento è il meglio che gli si possa augurare. Deve essere il suo obiettivo.

 

2025: obiettivi tecnici

Salute prima di tutto, ma anche a livello di gioco, meramente tecnico, c’è sempre qualcosa da migliorare o affinare. Non parlo tanto di tecnica pura quanto di tempi di gioco, di momenti in cui scegliere quali colpi giocare e come sfruttare lo spazio sul campo. Nel 2024 col lavoro con Francisco Roig per esempio, si sono viste due novità intriganti, e che hanno pagato dividendi importanti: un diritto più carico in costruzione, soprattutto al centro, ideale ad allontanare all’indietro l’avversario e quindi dargli il tempo per spostarsi a sinistra e tirare la sua “mazzata” inside out; un uso clamorosamente importante dello slice al servizio da destra, non sempre potentissimo, ma assai preciso, colpo micidiale perché ti mette al riparo da possibili palle break da affrontare. Anche un uso più continuo del classico back di rovescio d’approccio, ottimo per avanzare e scappare da scambi di ritmo troppo lunghi. Sono ottime mosse, da affinare ancora perseguendo tutto questo con continuità perché sono tatticamente perfette. Si parla sempre tanto del lato sinistro di Matteo, il meno forte… Vero che tutti cercano di bloccarlo a sinistra, ma il rovescio di scambio del romano è molto migliorato, soprattutto quando può impattare una palla abbastanza veloce e consistente. Più che un lavoro ancor più massiccio sul colpo a sinistra, personalmente insisterei ancor più sul back, perché ormai tutti tirano forte, tanto forte… e quando la palla corre a tutta Berrettini può andare in difficoltà rincorrendo; meglio cambiare ritmo, rallentare e poi accelerare, per spezzare il tennis monocorde dei tanti “picchiatori” di ritmo del tour. E poi ovviamente lavorare tanto sul servizio: solo con prima palla vincente e seconda molto sicura l’azzurro è incisivo e vincente, il focus sulla battuta deve rimanere massimo, Alla fine, è sempre meglio un tennista non completo ma con armi terrificanti per chiudere il punto, che un tuttocampista poco incisivo.

 

2025: Wimbledon e gli Slam

Vincere finalmente un torneo sul cemento sarebbe un bel risultato per Berrettini, ma il focus deve essere ovviamente sull’erba. Su Wimbledon. Arrivarci sani, possibilmente nelle prime 32 teste di serie (meglio nelle prime 24) e giocare il miglior tennis. Punto. Matteo a Church Road può avere il colpo in canna per una splendida “deep run”, e sognare è lecito. Se fossi uno dei big, il giorno del sorteggio non vorrei vedere nei pareggi del mio percorso proprio Berrettini… Non sarà facile per Matteo ripetere i tre tornei vinti nel 2024, ma nel 2025 sarebbe ancor più importante tornare nelle giornate finali di uno Slam o perché no, puntare a vincere un Masters 1000. Roma è casa, sarebbe un sogno incredibile, ma il mille più nelle corde del nostro è indubbiamente Madrid, dove ha già fatto finale. Un po’ troppo vicino agli IBI sì, ma… tecnicamente e per le condizioni il torneo spagnolo è forse il più fattibile. Tuttavia Berrettini ci ha sorpreso mille volte. Nessuno si sarebbe immaginato di vederlo trionfare a Marrakech, nel “pantano” della terra rossa marocchina, lenta come la sabbia del deserto. Invece, la sua voglia di lottare e di riprendersi tutto è stata più forte di ogni avversario.

 

Le insidie…

A costo di essere monotoni, il fisico. L’infortunio. Il crack che può farlo sprofondare nuovamente nel baratro di un lungo stop. Mentalmente la vittoria in Davis a Malaga, da assoluto trascinatore morale del gruppo, ha confermato quanto il nostro campione avesse voglia di rivalsa, di vincere, di sentire di nuovo quella “strizza” prima delle grandi partite, quelle da vincere. Il 2024 ha restituito a Matteo la sua carriera, un buon posto nel ranking e risultati importanti. Il 2025 deve essere un anno solido, di conferme e ambizioni. La motivazione ci sarà e questo è fondamentale. Ci vorrà anche pazienza, la sensazione è quella di un Berrettini che potrebbe cadere in diverse sconfitte a sorpresa, ma anche esaltare in vittorie splendide contro i grandi giocatori. Alti e bassi probabilmente, non facile tenere a tutta la forma, ma se questa arriverà nei momenti chiave della stagione, potrebbe farci sognare. Oggi tutti “pendiamo” dai colpi esagerati di Jannik Sinner, ma… non ci dimentichiamo che il primo italiano di questo Rinascimento azzurro a farci toccare il cielo con un dito, la top10, la finale più importante di tutte e tanto altro, è stato proprio Berrettini. Uno che sa come si fa a vincere. Uno a cui affiderei ad occhi chiusi un match decisivo. Forza Matteo!

Marco Mazzoni

 


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24 commenti. Lasciane uno!

dani (Guest) 01-01-2025 14:16

Ha fatto bene a ricordare chi è arrivato prima

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Fabio (Guest) 01-01-2025 13:33

Gli obiettivi sono i soliti dei grandi giocatori : Vincere uno slam e Atp Finals

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Pier no guest 01-01-2025 01:48

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Pier no guest

Scritto da Detuqueridapresencia
Vincere il suo primo 1000. Ma non può farlo stile fungo. Ci vuole continuità, pazienza, resilienza e niente sfiga. Purtroppo non si fanno 1000 su erba. Magari Montecarlo. Ma lo può fare solo in crescendo e il Berrettini di ieri non può essere quello giusto.

Stile fungo non è male…tra l’altro sto preparando dei porcini niente male

Grande Pier
Buon anno e goditi i porcini

Buon anno anche a te!

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+1: Detuqueridapresencia
Mattia saracino (Guest) 31-12-2024 23:02

Non si sveglierà più

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JOA20 (Guest) 31-12-2024 20:47

@ tomax (#4281119)
Non vedo Berrettini nelle liste di Montpellier purtroppo. Spero che a febbraio faccia qualche torneo, a marzo c’è il Sunshine Double

20
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Detuqueridapresencia 31-12-2024 19:53

Scritto da Pier no guest

Scritto da Detuqueridapresencia
Vincere il suo primo 1000. Ma non può farlo stile fungo. Ci vuole continuità, pazienza, resilienza e niente sfiga. Purtroppo non si fanno 1000 su erba. Magari Montecarlo. Ma lo può fare solo in crescendo e il Berrettini di ieri non può essere quello giusto.

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Grande Pier

Buon anno e goditi i porcini

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walden 31-12-2024 19:33

Quello che più mi fa pensare è l’aver mollato l’allenatore, Roig, con il quale sembrava aver rimesso in rotta la nave. Poi, credo anch’io che l’elemento principale sia la forma fisica, che per essere raggiunta richiedo tempo e fatica. Se gioca una sola partita prima degli AO e, senza TdS (quella che l’aiutò molto negli slam fino al 2022), fa poca strada agli AO, deve cominciare a giocare tutti i tornei prima dei masters nordamericani, altrimenti anche lì è fuori delle tds. E da li in poi un po’ di punti comincia a perderli. Poi c’è la stagione sulla terra battuta, dove ha la vittoria in Marocco, sembra poca roba, ma se a quel punto è fuori delle tds nei masters e negli slam è difficile che ci rientri. E, come insegna la scorsa stagione, gli possono capitare avversari forti ai primi turni. E mi fermo qui.

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tomax (Guest) 31-12-2024 19:19

@ JOA20 (#4281101)

Si certo.la cosa che non capisco ma lui e il suo staff ne sanno di più…perché non iscriversi al torneo anche della prossima settimana e poi se vai avanti ti cancelli?spero ad esempio a febbraio faccia Montpellier Rotterdam Doha Dubai prima dei 1000.spero che arrivi nei 16 per il Roland garros anche se vorrebbe dire fare qualche exploit…speriamo e speriamo che già a Melbourne possa fare bene,cosa che dipende anche dal sorteggio perché se prende subito sinner alcaraz Medvedev zverev Fritz perde sicuro e può perdere anche con uno dei primi 20 più o meno

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Betafasan 31-12-2024 19:18

Se…se…se..se.. tra 10 mesi tireremo le conclusioni!

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Betafasan 31-12-2024 19:16

Mi fa un po’ ridere che ripetete sempre la salute… perché pensate che Nadal o Djokovic con una caviglia lussata avrebbero fatto risultati??

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Pier no guest 31-12-2024 18:23

Scritto da Detuqueridapresencia
Vincere il suo primo 1000. Ma non può farlo stile fungo. Ci vuole continuità, pazienza, resilienza e niente sfiga. Purtroppo non si fanno 1000 su erba. Magari Montecarlo. Ma lo può fare solo in crescendo e il Berrettini di ieri non può essere quello giusto.

Stile fungo non è male…tra l’altro sto preparando dei porcini niente male

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+1: Detuqueridapresencia
JOA20 (Guest) 31-12-2024 18:20

@ tomax (#4281070)
Berrettini nel 2024 ha iniziato a racimolare punti solo a marzo con il Challenger di Phoenix, il primo turno di Miami e la vittoria di Marrakech poi è stato fermo fino a giugno. Ha circa quattro mesi in cui non ha punti da difendere, non sono pochi se non si infortuna.

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TOSCANO (Guest) 31-12-2024 18:09

@ Taxi Driver (#4281065)
Certo che paragonare la stagione di Rune ai 2 e passa anni di Berrettini ce ne vuole!!!
e poi mettere nello stesso piano le stagioni di Rune Karatzev De Minaur e LO PSICOLABILE accanto a nomi come Tsitsipas Medvedev e Matteo non ha senso

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+1: Taxi Driver
simposio (Guest) 31-12-2024 17:54

Mia previsione.

Se sta bene, puo’ fare

Ottavi agli Australian Open
Quarti al Roland Garros
Quarti o Semifinale a Wimbledon
Ottavi agli Us.Open

Un quarto o una semi tra Madrid e Roma.

Finale o vittoria al Queens.

un paio di 250

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il capitano 31-12-2024 17:37

Un grazie a Matteo per aver contribuito alla conquista della coppa Davis di quest’anno e per quello che ha vinto. Il 2025 sarà un’incognita per tutti, la cuccagna non può sempre essere a nostro favore. Mi aspetto qualcosa in più da Arnaldi, Cobolli e Nardi. Sperem in ben.

10
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+1: Detuqueridapresencia
brunodalla 31-12-2024 17:28

Scritto da Taxi Driver
Ma quali obiettivi siamo sinceri….ha avuto un anno di grazia come è stato di grazia, come x Rune, Ruud, Thiem, Tsisipas, Medvedev, Kyrgos, De Minaur, Karasev e tanti altri che poi restano li nel limbo a racimolare milioni e qualche turno

certo che leggere che ruud, thiem, medvedev e de minaur hanno avuto “un anno di grazia” fa capire la competenza tennistica di chi lo scrive, cioè nulla.

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+1: Taxi Driver, Manu09, Lory99
Sole e Luna (Guest) 31-12-2024 17:05

Mah, da Berrettini sinceramente non mi aspetto più nulla.
Nel 2024 ha vinto 3 tornei 250 di un livello bassissimo mentre in quelli più importanti è sempre uscito prematuramente.
Non ci si può fare niente, ormai è questa la sua dimensione.

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tomax (Guest) 31-12-2024 16:38

@ JOA20 (#4281036)

Non so che tornei farà a febbraio ma spero che si iscriva tutte le settimane.ha già perso questa settimana e la prossima non gioca.se becca male a Melbourne un mese è già andato.in ogni caso a febbraio marzo un colpo lo deve fare perché è troppo legato al sorteggio,un top player lo deve iniziare a battere.

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Detuqueridapresencia 31-12-2024 16:36

Vincere il suo primo 1000. Ma non può farlo stile fungo. Ci vuole continuità, pazienza, resilienza e niente sfiga. Purtroppo non si fanno 1000 su erba. Magari Montecarlo. Ma lo può fare solo in crescendo e il Berrettini di ieri non può essere quello giusto.

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+1: il capitano
Taxi Driver 31-12-2024 16:30

Ma quali obiettivi siamo sinceri….ha avuto un anno di grazia come è stato di grazia, come x Rune, Ruud, Thiem, Tsisipas, Medvedev, Kyrgos, De Minaur, Karasev e tanti altri che poi restano li nel limbo a racimolare milioni e qualche turno

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-1: Manu09, Lory99, j
Queever (Guest) 31-12-2024 16:15

Con tutta la simpatia x il personaggio viene da pensare che il treno sia un po’ passato. Il tennis soprattutto sulle superfici veloci è tutto improntato sul ritmo e sulla velocità di gambe. E con quel fisico forse anche un po’ appesantito diventa tutto troppo complicato

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+1: Setrakian
Vittorio carlito (Guest) 31-12-2024 15:46

Ottimo articolo signor Mazzoni

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JOA20 (Guest) 31-12-2024 15:12

Per quanto visto nel 2024, Berrettini quando sta bene dà fastidio un po’ a tutti. L’infortunio dietro l’angolo di certo gli toglie fiducia, come visto a Tokyo quando dopo aver vinto un set al tie-break con Fils si è ritirato per poi ripresentarsi a Shanghai senza apparenti patemi. Ferrara avrà fatto una c…a con Sinner, ma come preparatore atletico è uno dei migliori, solo non so quanto tempo ci vorrà perché i suoi effetti si vedano.
Già un 2025 senza infortuni (al massimo ritiri precauzionali come quello in Giappone) sarebbe un gran passo in avanti. Nei primi mesi dell’anno nuovo non ha quasi punti da difendere quindi può risalire parecchio prima del Channel Slam, così da avere una testa di serie che gli permetta di evitare giocatori forti per almeno un paio di turni e quindi prendere ritmo.
L’unica incognita è se ha il tennis per vincere tornei a livelli superiori all’ATP 250 (20-2 il computo vittorie-sconfitte a quel livello nel 2024). ATP 500 4-3, Masters 1000 1-5, Grand Slam 2-2…

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Pier no guest 31-12-2024 14:39

Alla fine fine l’importante è la salute.

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+1: Detuqueridapresencia