Analisi di Marco Mazzoni sulle prospettive del prossimo anno del toscano ATP, Copertina

Focus e obiettivi 2025: Lorenzo Musetti (di Marco Mazzoni)

30/12/2024 13:30 28 commenti
Lorenzo Musetti (foto Patrick Boren)
Lorenzo Musetti (foto Patrick Boren)

“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi”. Si possono citare molte frasi celebri sul tema del cambiamento, ho scelto quella di Eraclito per introdurre un pensiero sul 2024 di Lorenzo Musetti, proiettando il “nuovo” Musetti nel 2025. Mai stare fermi, anzi guai a stare fermi… Solo prendendosi il rischio di cambiare, accettando le proprie falle e debolezze e trovando la forza per spingersi oltre superando ostacoli si migliora. Si cresce. Si vince. Non è un percorso facile. Ognuno di noi ha i propri demoni, le proprie debolezze, i propri limiti. Ma anche le proprie qualità, quel pizzico di magia che ci rende unici. Lorenzo ne ha tantissima di magia nel braccio, nel suo modo unico di vedere il gioco, il campo, le righe. Pochi come lui sentono la palla e riescono a domarla ai suoi istinti, creando momenti di tennis meravigliosi. A lungo il suo gioco è rimasto come bloccato in una serie di pennellate ardite, senza completare l’opera. Squarci di bellezza, in mezzo troppi momenti cupi, quelli nei quali cadeva all’indietro in un attitudine troppo attendista e difensiva, zavorrato invece di spiccare il volo. Nel 2024 Musetti si è liberato, ha imparato a cavalcare il vento e ha iniziato a volare altissimo, fino alla semifinale di Wimbledon, al bronzo Olimpico, a tante partite giocate da Campione. C’è ancora moltissimo da fare, il suo potenziale è quasi sterminato, ma dalla primavera dell’anno che sta per chiudersi qualcosa è cambiato. Un clic diventato esplosione di classe. Peccato per la bruttissima sconfitta in Davis Cup a Malaga, non meritava di chiudere una stagione per lui così importante in malo modo, ma sappiamo quanto la maglia azzurra sia qualcosa di tosto da gestire. Aspettiamo Lorenzo nel 2025 pronto a volare ancor più in alto, magari a vincere un torneo e correre qualche “deep run” negli Slam e altrove. Sky is the limit, a patto di crederci sempre di più, lavorare benissimo e continuare a rischiare. A cambiare e credere in se stesso.

 

Liberare l’istinto in un game plan più asciutto

In fondo se ci pensiamo bene, quel che Musetti è stato in grado di fare nel 2024 non è altro che quel che il suo coach Simone Tartarini gli chiedeva da tempo, l’obiettivo scritto a caratteri cubitali nello spogliatoio. Talento, creatività, ma il tutto con un gioco più “asciutto”, razionale, e con un atteggiamento aggressivo. Non facile da farsi per un ragazzo che stentava a liberarsi da timori e tensione, finendo per aggrapparsi ad ataviche certezze, ma non sufficienti a vincere contro i grandi e farlo con continuità. Dopo l’autunno 2022, di vera crescita, ha attraversato il mare agitato di un 2023 a tinte fosche, con qualche acuto ma troppe sconfitte e momenti di negatività. Anche i primi mesi del 2024 non sono andati come sperato, fino a Miami solo una manciata di vittorie e nessuna vera novità. A Miami una bella vittoria contro il “caos” di Shelton, poi la terra. A Monte Carlo due ottime vittorie (Fritz e Fils), poi il “solito” Djokovic a stopparlo. Giù di corda a Roma, non stava bene, schiaffo soprattutto morale, e al Challenger di Torino, dove era strafavorito, si fa sorprendere in finale da Passaro. Non il miglior viatico per Roland Garros, ma lì, sui sacri court parigini, qualcosa scatta. Al terzo turno spinge Djokovic al massimo, a notte fonda. La perde, di nuovo, ma… qualcosa si è visto. C’era una luce diversa nei suoi occhi, a tratti ha messo alle corde il più vincente dell’era moderna con giocate clamorose. Si passa all’erba e la mia palpabile sensazione è che fosse accaduto qualcosa. Che fosse pronto ad esplodere. L’ho scritto e detto in modo chiaro: se Lorenzo prende queste settimane sui prati come “palestra” per adattare il suo tennis e cambiare dimensione, avremo un tennista nuovo e diverso, migliore. Alla fine, era tutto già lì, dentro lui, bastava mettere i pezzi in ordine e farlo con più rapidità di azione. Detto fatto. Per una volta, c’ho visto giusto… Su erba il braccio di “Muso” è costretto a fare tutto prima e a farlo in modo aggressivo, altrimenti non la prendi mai. Ecco che “Lori” vola: anticipa la palla, aggredisce il campo e serve meglio, pronto a colpire il primo colpo di scambio con tempi per lui mai così rapidi. Ecco il tennista capace di liberare l’istinto, il talento, la velocità d’esecuzione con tempi di gioco più rapidi uniti a schemi razionali, pratici. “Asciutti”. Musetti sui prati è cambiato, e tutto è diventato bellissimo. C’è voluto il servizio bomba di Berrettini per stopparlo a Stoccarda in semifinale, poi la maggior esperienza di Paul in finale al Queen’s. E che Wimbledon… una meraviglia contro Fritz nei quarti, e gioca una discreta partita pure contro Djokovic in semifinale. Si torna sul rosso e peccato per non aver vinto ad Umag, arrivato ad un passo contro Cerundolo. La fiducia è massima, e lo si vede ai giochi olimpici, dove vince con grande merito il bronzo, battendo Fritz di nuovo e poi Zverev. Roba da campione, da giocatore che ha interiorizzato la novità e ha alzato il livello. Arriva vicino al titolo a Chengdu, bloccato da un Shang in stato di grazia in finale, e a Vienna batte di nuovo Zverev, arrivando in semifinale. Tanta roba, e non parlo solo di risultati. Lorenzo è migliorato come gioco, e tantissimo come attitudine.

 

2025: obiettivi tecnici

Servizio, servizio, e ancora servizio. Come tutti i tennisti creativi, che prendono rischi e giocano a tutto campo, se vuoi arrivare ai vertici non puoi prescindere da una prima palla molto consistente, che ti porta punti gratis e ti apre il campo, sostenendo la fase offensiva; ancor più da una seconda di servizio che ti mette al riparo dall’aggressione degli avversari. Sulla prima palla si è lavorato bene, ma c’è da insistere sulla continuità e stabilità del colpo, mentre sulla seconda palla è necessario aggiungere velocità e sicurezza, e qua si passa dalla testa anche, dalla gestione della tensione. È una catena cinetica che deve funzionare, altrimenti tutto va in tilt. Sicurezza e fiducia, due ingredienti necessari a giocare sciolto e poco teso, in modo da far correre il braccio e non colpire trattenuto, sia la battuta che il primo colpo successivo, momento decisivo nella prestazione di Lorenzo. Nelle sue migliori vittorie del 2024, Musetti infatti ha incantato per come col diritto dopo il servizio sia stato incisivo, offensivo e rapido: un passo avanti, apertura e via deciso nella palla per crearsi spazio nel campo. Attendismo: zero. Questo deve diventare nel 2025 una certezza, in modo da iniziare lo scambio in una posizione di vantaggio e così far esplodere tutte le frecce nella sua faretra, assai ben fornita. Altro obiettivo tecnico del 2025 per Musetti è assolutamente la risposta. In alcune partite del 2024 ha risposto in modo splendido, entrando nella palla con decisione e controllo. Questa deve essere la base, rendere ancor più performanti i colpi d’inizio gioco. Allo stesso tempo, Lorenzo dovrà mantenere attitudine creativa e offensiva, rapidità nell’aggredire la palla per governare il tempo di gioco. Le sue difese spesso sono eccezionali, sono quei colpi che entrano nella top10 dei tornei, ma solo di highlights non vinci i tornei. Mai.

 

2025: confermare la sua forza negli Slam

Ovviamente vincere il terzo titolo in carriera sarebbe eccellente, ma la dimensione a cui vogliamo vedere Musetti è quello di tennista competitivo negli Slam, capace di arrivare nella seconda settimana pronto a battagliare ad armi pari contro i migliori. Anzi, battere i migliori. La semifinale di Wimbledon non è arrivata per caso: è stato il frutto di un lavoro splendido su testa e colpi fatto per mesi ed esploso sui prati, dove si è adattato alla perfezione ai sincronismi più rapidi richiesti dalla superficie e ha fatto sue queste novità. Su terra battuta ed erba, dove può far valere i suoi cambi di ritmo e fantasia, la speranza è di vederlo super competitivo e vincente. Sul duro, il lavoro su risposta e servizio sarà decisivo per arrivare a risultati importanti e un rendimento più costante. La sensazione è che Lorenzo difficilmente sarà un tennista pronto a giocare al suo 100% ogni settimana, è nella sua indole creativa vivere fiammate pazzesche e bellissime, ma anche qualche momento di “down”; tuttavia l’obiettivo per il 2025 è di giocare il suo miglior tennis in tanti tornei, avvicinandosi anche alla top10. Non è affatto un sogno, deve essere un qualcosa in cui credere.

 

Le insidie…

Non sono poche, e sono tutte relative a fiducia e attitudine. Credere di farcela, di essere abbastanza forte e attrezzato per vincere, è il primo passo di un lungo viaggio. Il pericolo è rivivere quello che accadde all’avvio del 2023: dopo un bell’autunno, ripartì con qualche torneo girato male e una trasferta in America Latina molto al di sotto delle attese che finì per ingrigirlo, appesantito, senza entusiasmo e sicurezze. Non deve succedere perché il talento cristallino di Musetti brilla quando è animato dalla tensione positiva, quell’adrenalina che scorre nelle vene e pompa energia, dando potenza e lucidità nelle scelte di gioco. Il buonissimo 2024 deve aver fornito al toscano tante certezze e una nuova dimensione, che vale molto di più dei dieci posti nel ranking guadagnati in un anno solare. I numeri per Musetti contano relativamente: tutto ruota intorno alla prestazione, al performare. Il tennis c’è, il fisico pure. Sono la testa, la forza nella lotta e la fiducia a far girare la sua “macchina”. Senza aver paura di mostrare debolezze, senza aver timore di cambiare. Il cambiamento genera forza, mai stare fermi, il suo 2024 è lì a dimostrarlo. Forza Lorenzo!

Marco Mazzoni

 


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28 commenti. Lasciane uno!

Marco Tullio Cicerone 31-12-2024 14:24

Scritto da Sporadico

Scritto da Marco Tullio Cicerone
Non c’è dubbio che l’aspetto mentale in questo momento è quello principale e la top ten passa da lì, il resto sono dettagli, anche abbastanza importanti come il servizio, su cui si lavora normalmente come bisogna sempre fare perché se non cerchi di migliorarti costantemente è finita.
Ma è la mente che deve svoltare in maniera definitiva, l’atteggiamento in campo. Se vuole può, lo abbiamo visto contro Fritz a Wimbledon, all’inizio la maggiore potenza dell’americano lo aveva travolto, alla fine ha trovato le contromisure e lo ha fatto diventare matto. Lo abbiamo visto contro Zverev sia alle olimpiadi che a Vienna, vincere non solo di tecnica e e di fisico ma anche di testa. E poi a Vienna invece contro Draper mettersi a servire solo kick e lasciare l’iniziativa a un avversario che non sperava altro.
Quello che dobbiamo sperare è di non doverci mai più chiedere quale Musetti andrà in campo, quello buono o il gemello? E allora sì che ci farà divertire perché al mondo non ce n’è un altro come lui, non voglio dire che diventerà forte come Sinner perché quello è un livello completamente assurdo ma quando gioca bene è una gioia per gli occhi.

Si, è vero, al mondo non ce n’è un altro come Musetti. È un piacere leggerti Marco Tullio… Cicerone…

Quella frase vuol dire che non c’è un altro giocatore che mi diverte (a me ma forse anche a qualche altro) come lui, quando gioca bene ovviamente.

Avere idee diverse è normale sennò che ci starebbe a fare un forum?
Arriverà in top ten? Il gioco e l’atletismo ce l’ha, la mentalità deve ancora acquisirla ma in certi momenti ha dimostrato di potercela fare. Se ce l’ha fatta Fognini, che dal punto di vista dell’atteggiamento in campo era messo anche peggio, una possibilità ce l’avrà anche Musetti. Sarà top ten fisso tipo per sette o otto anni quando (e se) ci sarà arrivato? E’ già più difficile, questo non lo so. Giocherà mai al livello di Sinner? Ne sarei contento ma anche sorpreso perché quel livello è altissimo.

Poi se non ci arriva non mi vedrai col capo cosparso di cenere andare in processione come i flagellanti del medioevo. Basterà la semplice ammissione di essermi sbagliato, come capita a tutti prima o poi.

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Gig (Guest) 31-12-2024 09:02

Vincere un 1000 mi pare difficilissimo ma non impossibile.
Passata l’era dei 3 cannibali i 1000 sono diventati terra di conquista per molti, basti dire che lo scorso anno hanno vinto Rublev Popsil e anche un TSI in grande crisi.
Ma lui ha solo 3 possibiltà su 9 e anche su terra rossa ci sono diversi giocatori più forti di lui.
Forse un 500 mi sembra obiettivo più raggiungibile

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Sporadico (Guest) 31-12-2024 08:29

Scritto da Marco Tullio Cicerone
Non c’è dubbio che l’aspetto mentale in questo momento è quello principale e la top ten passa da lì, il resto sono dettagli, anche abbastanza importanti come il servizio, su cui si lavora normalmente come bisogna sempre fare perché se non cerchi di migliorarti costantemente è finita.
Ma è la mente che deve svoltare in maniera definitiva, l’atteggiamento in campo. Se vuole può, lo abbiamo visto contro Fritz a Wimbledon, all’inizio la maggiore potenza dell’americano lo aveva travolto, alla fine ha trovato le contromisure e lo ha fatto diventare matto. Lo abbiamo visto contro Zverev sia alle olimpiadi che a Vienna, vincere non solo di tecnica e e di fisico ma anche di testa. E poi a Vienna invece contro Draper mettersi a servire solo kick e lasciare l’iniziativa a un avversario che non sperava altro.
Quello che dobbiamo sperare è di non doverci mai più chiedere quale Musetti andrà in campo, quello buono o il gemello? E allora sì che ci farà divertire perché al mondo non ce n’è un altro come lui, non voglio dire che diventerà forte come Sinner perché quello è un livello completamente assurdo ma quando gioca bene è una gioia per gli occhi.

Si, è vero, al mondo non ce n’è un altro come Musetti. È un piacere leggerti Marco Tullio… Cicerone…

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cataflic (Guest) 30-12-2024 23:35

Scritto da Aquila

Scritto da Detuqueridapresencia
Obiettivo: un 1000 (idealmente Roma o Montecarlo) o un 500 di grande prestigio (idealmente Queen’s)
In subordine: un paio di 250 o un 500 qualsiasi
Ovviamente il mezzo per raggiungere questo fine è la gestione dell’emotività, l’approccio strategico alla gara (ogni avversario necessita di essere affrontato in modo diverso e soprattutto va mantenuta la benzina in caso di gara lunga e quindi inutile sfuriare subito e poi buttare via la gara) e quello tattico durante la medesima (più concretezza e uso del bel colpo quando serve e non per amore del bel gesto). Non è semplice e ci vuole un vero maestro e che l’allievo sia meno testone e lo ascolti.
Se poi migliorassimo anche il rendimento al servizio …

Se non cambia mentalmente e soprattutto emotivamente non farà mai il salto di qualità per inserirsi nei top 10 in maniera stabile

La Top10 dipende anche dagli altri…
Sinner è superiore, Alcaraz pure, Nole, finchè giocherà ai suoi livelli anche, Zverev è più forte, Medvedev anche…ecco…per me con questi si chiude(se Rune quadra anche)la cerchia attuale di quelli “più forti di Muso”…con i Fritz, Rublev, Deminaur, Dimitrov, Ruud,e di lì a scendere se la può giocare, ma è un discorso che vale per quasi tutti i top20…restare sempre tra i primi 5 di questa 15na non è facile….

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Sporadico (Guest) 30-12-2024 22:17

Scritto da Detuqueridapresencia
L’unico utente titolato a parlare del futuro di Musetti, quello più esperto, competente, equilibrato, ricco di spunti sapidi ed eleganti, compassato, colui dalla cui labbra tutti gli appassionati di tennis pendono onde imparare e crescere ogni giorno, è il sor sporadico.
Pregasi astenersi da ogni inutile commento, amici. Attendiamo tutti a capo chino e mani giunte che egli, il sommo, l’eletto, il pregiato, l’unto (dal Signore), ci indichi la retta via affinchè noi poveri reietti ci si avvii sulle nostre vie di Damasco.
PS: a parziale correzione di quanto sopra, ci sarebbe un’unica eccezione alla regola. I sublimi interventi di pioggiaviola, puri distillati di saggezza e di rara sapienza.
Orsù, MAESTRI, illuminateci. Che la nostra oscurità si dissipi alla luce delle vostre immensamente potenti lanterne.

Detuqueridapresencia top five entro il 30 giugno 2025!

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Marco Tullio Cicerone 30-12-2024 19:18

Non c’è dubbio che l’aspetto mentale in questo momento è quello principale e la top ten passa da lì, il resto sono dettagli, anche abbastanza importanti come il servizio, su cui si lavora normalmente come bisogna sempre fare perché se non cerchi di migliorarti costantemente è finita.

Ma è la mente che deve svoltare in maniera definitiva, l’atteggiamento in campo. Se vuole può, lo abbiamo visto contro Fritz a Wimbledon, all’inizio la maggiore potenza dell’americano lo aveva travolto, alla fine ha trovato le contromisure e lo ha fatto diventare matto. Lo abbiamo visto contro Zverev sia alle olimpiadi che a Vienna, vincere non solo di tecnica e e di fisico ma anche di testa. E poi a Vienna invece contro Draper mettersi a servire solo kick e lasciare l’iniziativa a un avversario che non sperava altro.

Quello che dobbiamo sperare è di non doverci mai più chiedere quale Musetti andrà in campo, quello buono o il gemello? E allora sì che ci farà divertire perché al mondo non ce n’è un altro come lui, non voglio dire che diventerà forte come Sinner perché quello è un livello completamente assurdo ma quando gioca bene è una gioia per gli occhi.

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+1: Detuqueridapresencia
Domy1973 (Guest) 30-12-2024 18:07

Lorenzo è già cambiato mentalmente, ha molta più pazienza ed è molto più focalizzato sulla vittoria. Cosa gli manca? la voglia di divertirsi e fare divertire in campo

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Jojo Spallata (Guest) 30-12-2024 16:30

Scritto da Just is back
Io, quando sto ragazzo sta in palla, godo… Nr 5, 10, 28 del mondo? Masticazzi, mi fa divertire

Questa è l’unica cosa che conta… chissenefrega della classifica, Musetti è poesia.

Uellà

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Detuqueridapresencia 30-12-2024 14:27

Scritto da Aquila

Scritto da Detuqueridapresencia
Obiettivo: un 1000 (idealmente Roma o Montecarlo) o un 500 di grande prestigio (idealmente Queen’s)
In subordine: un paio di 250 o un 500 qualsiasi
Ovviamente il mezzo per raggiungere questo fine è la gestione dell’emotività, l’approccio strategico alla gara (ogni avversario necessita di essere affrontato in modo diverso e soprattutto va mantenuta la benzina in caso di gara lunga e quindi inutile sfuriare subito e poi buttare via la gara) e quello tattico durante la medesima (più concretezza e uso del bel colpo quando serve e non per amore del bel gesto). Non è semplice e ci vuole un vero maestro e che l’allievo sia meno testone e lo ascolti.
Se poi migliorassimo anche il rendimento al servizio …

Se non cambia mentalmente e soprattutto emotivamente non farà mai il salto di qualità per inserirsi nei top 10 in maniera stabile

Mi pare di avere scritto proprio questo …..

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luigi (Guest) 30-12-2024 13:44

Analisi precisa e lucida come sempre, bravo Mazzoni!

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Aquila (Guest) 30-12-2024 12:50

Scritto da Detuqueridapresencia
Obiettivo: un 1000 (idealmente Roma o Montecarlo) o un 500 di grande prestigio (idealmente Queen’s)
In subordine: un paio di 250 o un 500 qualsiasi
Ovviamente il mezzo per raggiungere questo fine è la gestione dell’emotività, l’approccio strategico alla gara (ogni avversario necessita di essere affrontato in modo diverso e soprattutto va mantenuta la benzina in caso di gara lunga e quindi inutile sfuriare subito e poi buttare via la gara) e quello tattico durante la medesima (più concretezza e uso del bel colpo quando serve e non per amore del bel gesto). Non è semplice e ci vuole un vero maestro e che l’allievo sia meno testone e lo ascolti.
Se poi migliorassimo anche il rendimento al servizio …

Se non cambia mentalmente e soprattutto emotivamente non farà mai il salto di qualità per inserirsi nei top 10 in maniera stabile

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+1: ACL, il capitano
Harlan (Guest) 30-12-2024 12:49

FORZA MUSO, SEMPRE

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+1: Detuqueridapresencia, il capitano, Ram
Aquila (Guest) 30-12-2024 12:47

Scritto da Aquila

Scritto da von Hayek

Scritto da Jannik Über Alles

Purtroppo la situazione risalta molto per la “sfortuna” di avere in casa un Sinner …

Non credo che per lui sia una sfortuna. Anzi! E’ sicuramente uno stimolo a fare meglio.
Il “male italico” è sempre stato l’appagamento per l’obiettivo raggiunto: sono il migliore del circolo cittadino? Perfetto, sono importante, sex & drugs & rock&roll.
Credo che la “sfortuna” sia per noi. Avendo Sinner ci troviamo, io per primo, a parametrizzare la performance degli altri rispetto all’inarrivabilità del “pusterese”.
Se non ci fosse Jannik, Lorenzo avrebbe tutte le ragioni per dire (per dirsi) “Che cavolo volete, nessuno (del circolo Italia) è meglio di me!”. Spero che la “frustrazione da numero 2” resti/diventi stimolo al sacrificio e non all’autocommiserazione.
Mentre Sinner è inarrivabile e quindi non credo sia fonte di pressione, la possibile crescita di Cobolli nel 2025 potrebbe distogliere l’attenzione di Musetti verso il proprio percorso.
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Avere Sinner è l’unica speranza per stimolare Musetti

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Avere Sinner è l’unica speranza per stimolare Musetti

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Aquila (Guest) 30-12-2024 12:46

Scritto da von Hayek

Scritto da Jannik Über Alles

Purtroppo la situazione risalta molto per la “sfortuna” di avere in casa un Sinner …

Non credo che per lui sia una sfortuna. Anzi! E’ sicuramente uno stimolo a fare meglio.
Il “male italico” è sempre stato l’appagamento per l’obiettivo raggiunto: sono il migliore del circolo cittadino? Perfetto, sono importante, sex & drugs & rock&roll.
Credo che la “sfortuna” sia per noi. Avendo Sinner ci troviamo, io per primo, a parametrizzare la performance degli altri rispetto all’inarrivabilità del “pusterese”.
Se non ci fosse Jannik, Lorenzo avrebbe tutte le ragioni per dire (per dirsi) “Che cavolo volete, nessuno (del circolo Italia) è meglio di me!”. Spero che la “frustrazione da numero 2” resti/diventi stimolo al sacrificio e non all’autocommiserazione.
Mentre Sinner è inarrivabile e quindi non credo sia fonte di pressione, la possibile crescita di Cobolli nel 2025 potrebbe distogliere l’attenzione di Musetti verso il proprio percorso.
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Avere Sinner è l'unica speranza per stimolare Musetti

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Mattia saracino (Guest) 30-12-2024 12:05

Passaro ha superato le qualifiche.

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Mattia saracino (Guest) 30-12-2024 12:05

Andiamo piano su lorenzo musetti.

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Mattia saracino (Guest) 30-12-2024 12:03

Andiamo piano su Lorenzo musetti.

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Just is back (Guest) 30-12-2024 11:34

Io, quando sto ragazzo sta in palla, godo… Nr 5, 10, 28 del mondo? Masticazzi, mi fa divertire

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+1: il capitano, gisva, Ram
von Hayek 30-12-2024 11:07

Scritto da Jannik Über Alles

Purtroppo la situazione risalta molto per la “sfortuna” di avere in casa un Sinner …

Non credo che per lui sia una sfortuna. Anzi! E’ sicuramente uno stimolo a fare meglio.
Il “male italico” è sempre stato l’appagamento per l’obiettivo raggiunto: sono il migliore del circolo cittadino? Perfetto, sono importante, sex & drugs & rock&roll.
Credo che la “sfortuna” sia per noi. Avendo Sinner ci troviamo, io per primo, a parametrizzare la performance degli altri rispetto all’inarrivabilità del “pusterese”.
Se non ci fosse Jannik, Lorenzo avrebbe tutte le ragioni per dire (per dirsi) “Che cavolo volete, nessuno (del circolo Italia) è meglio di me!”. Spero che la “frustrazione da numero 2” resti/diventi stimolo al sacrificio e non all’autocommiserazione.
Mentre Sinner è inarrivabile e quindi non credo sia fonte di pressione, la possibile crescita di Cobolli nel 2025 potrebbe distogliere l’attenzione di Musetti verso il proprio percorso.

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+1: Detuqueridapresencia
Detuqueridapresencia 30-12-2024 10:54

Obiettivo: un 1000 (idealmente Roma o Montecarlo) o un 500 di grande prestigio (idealmente Queen’s)

In subordine: un paio di 250 o un 500 qualsiasi

Ovviamente il mezzo per raggiungere questo fine è la gestione dell’emotività, l’approccio strategico alla gara (ogni avversario necessita di essere affrontato in modo diverso e soprattutto va mantenuta la benzina in caso di gara lunga e quindi inutile sfuriare subito e poi buttare via la gara) e quello tattico durante la medesima (più concretezza e uso del bel colpo quando serve e non per amore del bel gesto). Non è semplice e ci vuole un vero maestro e che l’allievo sia meno testone e lo ascolti.

Se poi migliorassimo anche il rendimento al servizio …

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+1: il capitano, Marco Tullio Cicerone
Detuqueridapresencia 30-12-2024 10:46

L’unico utente titolato a parlare del futuro di Musetti, quello più esperto, competente, equilibrato, ricco di spunti sapidi ed eleganti, compassato, colui dalla cui labbra tutti gli appassionati di tennis pendono onde imparare e crescere ogni giorno, è il sor sporadico.

Pregasi astenersi da ogni inutile commento, amici. Attendiamo tutti a capo chino e mani giunte che egli, il sommo, l’eletto, il pregiato, l’unto (dal Signore), ci indichi la retta via affinchè noi poveri reietti ci si avvii sulle nostre vie di Damasco.

PS: a parziale correzione di quanto sopra, ci sarebbe un’unica eccezione alla regola. I sublimi interventi di pioggiaviola, puri distillati di saggezza e di rara sapienza.

Orsù, MAESTRI, illuminateci. Che la nostra oscurità si dissipi alla luce delle vostre immensamente potenti lanterne.

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+1: il capitano
Jannik Über Alles (Guest) 30-12-2024 10:45

Musetti è un tennista giovane e forse ancora immaturo, forse anche più del dovuto rispetto alla sua età ed ai suoi colleghi coetanei.

In un certo senso mi sembra di avere un Rune anche in Italia!

Purtroppo la situazione risalta molto per la “sfortuna” di avere in casa un Sinner particolarmente maturo ed educato, ma anche molti altri ragazzi “perbene”, come Sonego, Berrettini, Arnaldi, ecc.

Musetti mi ricorda un poco Fognini.

In ogni caso AUGURO a tutti i tennisti azzurri un 2025 VINCENTE come non mai (*-*)

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+1: il capitano
Aquila (Guest) 30-12-2024 10:14

In poche parole Mazzoni elogia Musetti per tanta magia (talento) nel braccio, poi però gli dice che deve migliorare tutto…..allora forse non è un enorme talento, dico la mia, adesso per lui arriva la parte più difficile, ho fa veramente un salto di qualità nel 2025 soprattutto mentalmente, oppure rischia di rimanere solo un talento inespresso come tanti prima di lui e rimanere un buon giocatore ma lontano dai primi 10 top Atp

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Diego (Guest) 30-12-2024 10:05

chi ha scritto questo articolo…si vede che è innamorato di Pinturicchio lore… è un grande estimatore ..lore non sarà mai un Novak…uno Jannik… è più simile ad Alcaraz nella costanza sei risultati… però quest’ anno… dopo miami è svoltato…basta davvero qualche passo in avanti…su servizio e cattiveria agonistica…per fare il suo best ranking…

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morbius 30-12-2024 10:00

Nel tennis professionistico la testa conta molto di più delle doti tecniche, i migliori entrano in campo con una determinazione che non possiamo neanche immaginare.
Mi permetto di dire che se Musetti vuole arrivare in top ten deve cambiare mentalità, entrare sempre in campo con unica regola NON ACCETTO LA SCONFITTA

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Fi (Guest) 30-12-2024 09:52

Ho sentito che giocherà anche quest’anno in sudamerica, tornei come santiago e buenos aires può benissimo vincerli. Per non parlare di rio, che è stato negli ultimi anni un 500 con il tabellone di un 250. Poi può fare bene anche a montecarlo, roma e soprattutto a parigi e wimbledon. L’obiettivo principale penso sia migliorare sul cemento (e di conseguenza il servizio). Lorenzo quest’anno deve sfruttare i suoi punti di forza come meglio può, vincere un paio di 250 sulla terra e provare a vincere un 500 e fare qualche semifinale nei mille o negli slam. Può essere chiedere troppo, ma se si vuole diventare campioni ed entrare nei primi 10 serve costanza di rendimento

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+1: il capitano
cataflic (Guest) 30-12-2024 09:05

Per me l’obiettivo di Musetti, sarebbe ripetere una stagione con questa quantitá di punti, ma fatti in modo piú distribuito e senza sconfitte a sorpresa nei primi turni…una roba alla Sinner 2021
Ci metterei anche 1/2 vittorie in tornei minori.
Se riesce a fare plateau quest’anno, si metterà nelle condizioni di giocarsela nel finale dei tornei con i migliori e qualche chance prima o poi la coglierá.

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Alex77 (Guest) 30-12-2024 08:53

Ecco, magari iniziare a rivincere un torneo sarebbe importante anche psicologicamente, vista l’emotività di Musetti.. tante sconfitte, troppe, nelle finali.. se migliorasse anche in questo e può farlo, sarebbe un bello step

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+1: il capitano, Ram