I Guerrieri della Top 200: Storia di chi ha sfiorato il sogno della Top 100
Entrare nei primi 100 del ranking ATP rappresenta il sogno di ogni tennista professionista. È una soglia che segna il confine tra poter vivere di tennis e dover lottare costantemente per la sopravvivenza nel circuito. Ma non tutti coloro che ci provano con determinazione riescono a raggiungerla, nonostante anni di sacrifici e dedizione.
Queste storie rappresentano l’altra faccia del tennis professionistico: quella dei guerrieri silenziosi che, pur non raggiungendo la gloria dei primi 100, hanno contribuito a sostenere e arricchire questo sport con la loro perseveranza e dedizione. Sono gli eroi non celebrati che hanno sfiorato il sogno senza mai arrendersi, dimostrando che il valore di un atleta non si misura solo con il ranking.
Il Significato della Top 100
Raggiungere la top 100 non è solo una questione di prestigio: significa garantirsi l’accesso diretto ai tornei del Grande Slam, aumentare significativamente i propri guadagni e vivere esperienze uniche nel circuito maggiore. È una frontiera che separa due mondi tennistici profondamente diversi.
Il Primato di De Voest
Il record di longevità nella top 200 senza mai raggiungere la top 100 appartiene al sudafricano Rik de Voest. La sua storia è emblematica: 426 settimane (più di 8 anni) trascorse cercando di sfondare quel muro invisibile, arrivando al massimo alla posizione 110 nel 2006. La sua carriera si è conclusa nel 2014, a 34 anni, senza aver realizzato il sogno.
Il Caso Ymer
Elias Ymer, ancora in attività, occupa il secondo posto in questa particolare classifica con 415 settimane. Il tennista svedese, fratello del ritirato Mikael, ha raggiunto come best ranking la posizione 105 nel 2018. Oggi, a 28 anni e fuori dalla top 300, le sue possibilità di entrare nella top 100 sembrano sempre più remote.
La Storia di Menéndez-Maceiras
Particolarmente interessante il caso dello spagnolo Adrián Menéndez-Maceiras, che nonostante non sia mai entrato in top 100, è riuscito a partecipare e persino vincere match nei tornei del Grande Slam. Il suo miglior piazzamento? Numero 111 del mondo.
La Classifica dei Più Perseveranti
Ecco i dieci tennisti che hanno trascorso più settimane in top 200 senza mai raggiungere la top 100:
1. 🇿🇦 Rik de Voest: 426 settimane (best ranking: 110)
2. 🇸🇪 Elias Ymer: 415 settimane (best ranking: 105)
3. 🇦🇷 Gaston Etlis: 370 settimane (best ranking: 114)
4. 🇨🇭 Ivo Heuberger: 366 settimane (best ranking: 102)
5. 🇬🇧 Chris Wilkinson: 357 settimane (best ranking: 114)
6. 🇨🇦 Peter Polansky: 353 settimane (best ranking: 110)
7. 🇰🇿 Yury Schukin: 353 settimane (best ranking: 119)
8. 🇺🇿 Oleg Ogorodov: 333 settimane (best ranking: 101)
9. 🇪🇸 Adrián Menéndez-Maceiras: 329 settimane (best ranking: 111)
10. 🇵🇹 Joao Cunha-Silva: 326 settimane (best ranking: 108)
Francesco Paolo Villarico
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Quanta fatica…passare tanti anni così nelle retrovie e non siglare neanche un piccolo goal di rapina al 93° facendo best rank al 97 atp è un vero smacco.
Ivo Heuberger me lo ricordo a Milano in coppia con Rainer Schuttler contro Tarango e l australiano Hill . Correva l anno 2000 o 2001 . Bel giocatore
Bellissimo articolo
Anche il mio amico Giorgio Galimberti ha fatto tante settimane tra 100 e 200
Me lo ricordo De Voest, giocava bene sull’erba, c’era in tutti i challenger negli anni tipo tra il 2005 e il 2015 tipo
Bravo,ottimo consiglio,per chi ama leggere,ed ama veramente il nostro(?) sport,dovrebbero far riflettere a molti i suoi racconti su cosa significhi il mondo degli itf…
La sua biografia sul sito dell’ATP dice che ha lasciato l’Italia all’età di un anno.
Consiglio di leggere il libro the racket di Conor Niland (https://guardianbookshop.com/the-racket-9781844886401/), se vi é piaciuto questo articolo
Che splendidi Tennisti. Grande carriera comunque. Metterei anche Matteo Viola, forse lui non ha così tante settimane tra i primi 200.
Avevo chiesto io di persona a Rik De Voest questo fatto.
Mi spiegò che i suoi sono olandesi, trasferiti in Sud Africa, ma per questioni di lavoro dovettero andare ad abitare a Milano, quindi lui è nato a Milano dove è rimasto fino a quando aveva due anni, così mi sembra di ricordare, per poi tornare in Sud Africa.
Alcuni, come Polansky ed Ymer, hanno avuto una discreta carriera junior. Di altri non mi ricordo. Fra questi “sfortunati” un posticino lo meriterebbe anche il nostro Matteo Viola, che per più di 4 anni, tra il 2011 ed il 2015, tranne brevissimi periodi è stato fra i 100 ed i 200, con un BR a 118
Mitico CUNHA SILVA. Basso, scuro, peloso e scontroso: gli feci da raccattapalle più di trent’anni fa nel defunto ATP di Firenze…
Sono 87 Milioni circa i Tennisti nel mondo, quindi in pratica poco più di uno su un milione arriva in TOP 100. Bisogna essere un Fenomeno più o meno.
molto bello questo articolo con annessa statistica. Ammetto che Polansky mi era venuto in mente, gli altri li ricordo tutti e De Voest ha la particolarità di essere nato in Italia, a Milano.
Bellucci in top 100, anche se proprio al numero 100 e per una sola settimana, ci è arrivato…
Bellucci ci è già entrato, è stato numero 100.
… E adesso una bella toccatina agli zebedei per i nostri Zepp, Passaro, Bellucci e Gigante
Ok è la stessa cosa vale per gli italiani.
Quindi cosa sarebbe di particolarmente interessante su Maceiras?
Il fatto che ha vinto un match in uno slam? Quindi come tutti gli altri!