Appello di WADA al Tas: svelati due dei tre arbitri
Manca ancora diverso tempo alla conclusione dell’annoso “caso Clostebol”, che vede coinvolto Jannik Sinner per l’ormai stranota contaminazione che gli è costata una doppia positività all’antidoping lo scorso marzo, ma il collegio arbitrale del Tas di Losanna inizia a prendere forma. In attesa di conoscere chi sarà l’arbitro “più rilevante”, ossia quello del tribunale svizzero, sono stati sveltati i nomi delle due parti in causa, WADA e difesa di Sinner. A perorare il ricorso dell’Agenzia antidoping sarà l’israeliano Ken Lalo, mentre a sostenere le tesi dell’italiano sarà lo statunitense Jeffrey Benz
Lalo, di passaporto israeliano e statunitense, è considerato un personaggio molto ferrato in tema di doping e noto per le sue posizioni piuttosto intransigenti. Come riporta la Gazzetta dello Sport, ha 66 anni e tre figli, ed è nella lista degli arbitri del Tribunale arbitrale dello Sport da oltre dieci anni.
Jeffrey Benz, arbitro scelto dal team legale di Sinner, è stato un pattinatore di figura e fa parte dell’elenco degli arbitri del Tas dal 2000. Recentemente si è occupato di un caso tennistico assai spinoso, quello Simona Halep, prendendo le sue difese. L’arbitrato dell’ex numero 1 ha visto una conclusione piuttosto positiva per l’accusata, visto che squalifica per aver assunto sostanze dopanti per colpa di un integratore contaminato (fornito da collaboratori del suo coach Mouratoglou) passò da 4 anni a 9 mesi (dopo che ne aveva già scontati due nella lunghissima attesa per avere uno processo.
WADA ha accettato il comportamento in buona fede di Sinner, quindi la sua volontà di non barare, ma tuttavia ha deciso di presentare ricorso al Tas di Losanna poiché ritiene che il procedimento dell’ITIA che ha scagionato totalmente l’italiano non sia stato corretto dal punto di vista della negligenza, ossia che Jannik che avrebbe dovuto controllare in modo più scrupoloso l’operato del suo staff, del quale il tennista è responsabile. Al contrario, il team legale e l’arbitro che difende il giocatore nel nuovo procedimento dovrà dimostrare che Sinner non è stato negligente, avendo fatto quello che era possibile per evitare la contaminazione. Se passerà la tesi della negligenza, Sinner rischia un periodo di squalifica, altrimenti verrà nuovamente assolto.
Ovviamente l’arbitro della WADA spingerà per la negligenza, quello di Sinner per la tesi opposta, pertanto sarà decisiva la scelta del terzo soggetto, quello nominato al Tribunale dello Sport di Losanna, e l’idea che si farà nel corso del nuovo dibattimento.
I tempi sono ancora incerti e lunghi. Nessuna udienza prima di metà febbraio ma sarà necessaria la disponibilità di tutte le parti in causa, compresi testimoni, periti, ecc, e la presenza anche di Sinner nelle settimane nelle quali non giocherà. Possibili udienze pertanto prima di Indian Wells o dopo Miami. Per avere una sentenza bisognerà ancora attendere molte settimane.
Marco Mazzoni
TAG: Caso Clostebol, Jannik Sinner, TAS, Tribunale Arbitrale dello sport
Ecco una dura VERITÀ
Ecco una dura VERITÀ
@ Armando Esteban Quito (#4277975)
Se viene squalificato per un anno, dopo un anno si ritrova in classifica con punti ZERO, cioè ultimo…..
O sbaglio ??
@ Pippo Anzighi (#4278020)
Quello che è brutto ma proprio brutto del caso Errani è il principio giuridico riportato dal lodo che temo proprio sia quello che Wada voglia ribaltare sul massaggiatore
“198. La responsabilità dell’atleta include il fatto che essa è responsabile del comportamento del suo entourage, siano essi i suoi allenatori, il personale medico ecc. o, nel caso di specie, i membri della sua famiglia che vivono nella stessa casa e, in particolare, sua madre che stava preparando il cibo che è stato consumato da tutta la famiglia, compreso l’atleta, il 13 e/o il 14 febbraio 2017.
199. Il grado di colpa esercitato dalla madre dell’atleta è da imputare all’atleta stessa perché ha incaricato la madre di
preparare il pasto che ha mangiato. La scatola di Femara era conservata in cucina vicino allo spazio in cui venivano
preparati i pasti; quella situazione è stata cambiata da lei dopo aver concluso che il farmaco Femara era molto probabilmente la fonte dell’AAF. La madre dell’atleta era una farmacista e sapeva o doveva sapere che Femara conteneva letrozolo. Era a conoscenza o doveva essere a conoscenza dell’avvertenza antidoping sul retro della
scatola di Femara. Sapeva che sua figlia era una tennista di alto profilo e, pertanto, era strettamente tenuta a evitare di ingerire qualsiasi sostanza proibita. In precedenza, almeno una volta, quando assumeva il suo farmaco quotidiano, una pillola di Femara era caduta dalla confezione blister. Le pillole di Femara non si sciolgono rapidamente, se non del tutto, nel brodo o nel ripieno dei tortellini e avrebbero potuto essere rimosse.”
Ho curiosato fra la giurisprudenza sul sito del Cas per vedere se capivo qualcosa di questo Lalo: risultano 33 casi in cui compare il nome di Ken Lalo, in qualunque veste.
Solo 3 sono dal 2020 ad oggi; la maggior parte sono fra il 2016 e il 2018
Questi sono i 3 casi a partire dal 2020; solo in 2 fa l’arbitro, nel terzo non c’è proprio.
Da questi 2 casi (banali) non credo si possa dir nulla.
Il caso scottante era quello da cui scompare…..
1) Cas 2022/ADD/49 – Federazione sollevamento Pesi contro un atleta bulgaro
Nel 2014 già squalificato 2 anni – A novembre/dicembre 2020 ha fornito indirizzo falso, raggiunto ugualmente ha rifiutato di sottoporsi a controllo – a luglio 2021 risultato positivo a ormone crescita in controllo fuori competizione (urina e sangue) e sospeso provvisoriamente
L’atleta chiede che il suo caso sia giudicato dal Cas in primo grado
Il Cas nomina arbitro unico Ken Lalo il 1 luglio 2022
L’atleta non risponde più a nessuna comunicazione per cui non si tiene l’udienza e l’arbitro decide in base ai documenti. L’atleta non ha mandato al Cas nessuna memoria di difesa
Sanzione: squalifica di 8 anni per violazioni multiple e recidivo
2) Cas 2021/A/8012 – atleta russa, ritirata nel 2017, sui 400 m e 400 m ostacoli medaglia oro e argento a olimpiadi Londra 2012 contro la Federazione d’atletica.
E’ un “falso positivo” nella ricerca – L’atleta designa Lalo come proprio arbitro nell’appello e, in alternativa Levine.
Nel collegio arbitrale compare Levine ma non è spiegato il perchè.
3) Cas 2020/ADD/11 – CIO contro giocatore bulgaro di volley che ha partecipato a Olimpiadi Londra 2012
19 luglio 2012, durante le olimpiadi viene prelevato un campione e analizzato a Londra: a quel tempo NON risulta nulla.
Il Cio ha diritto a riesaminare tutti i campioni. Trasferito a Losanna risulta positivo ad anabolizzante S1 e a gennaio 2020 viene notificata la violazione.
Il caso è giudicato in primo grado dal Cas ed è nominato arbitro unico Ken Lalo a settembre 2020.
La Bulgaria è arrivata quarta per cui c’è nessun risultato da squalificare quindi il Cio chiede che l’atleta restituisca il “diploma olimpico e la spilla”
L’atleta dice di aver preso solo quello che gli ha dato il medico della squadra.
Decisione finale di Mr Lalo: il ricorso del CIO è accolto e l’atleta restituirà diploma e spilla.
(gli sport di squadra funzionano in modo un po’ diverso dagli individuali ma non so bene come….)
Tu hai detto che non possono non squalificarlo perchè poi fanno brutta figura e creano un precedente.
Non creerebbero nessun precedente perchè ogni caso ha la sua storia, e quella di Sinner è arcinota, non è stato trattato con nessuna sostanza, ma contaminato.
Spiegami poi perchè proprio per evitare queste cose, hanno deciso di cambiare le regole.
Siamo oltre la caccia alle streghe, e se loro stessi vogliono cambiare, la figura di palta la fanno se lo condannano. Perchè condannano uno in base a regole che loro stessi vogliono riformare perchè insensate ed inutili nella caccia al doping (lo ammettono loro stessi oltre ad ammettere che non si parla di doping in questo caso). E’ esattamente il contrario di quello che dici tu.
Il ricorso Wada è un autogol clamoroso qualunque sia la sentenza.
DUE MOLECOLE in una pomata.
Io spero che sia fatta giustizia, cioè che arrivi la piena assoluzione di Sinner. Squalificarlo per un errore dello staff che ha portato a una contaminazione di sostanza vietata talmente piccola da essere irrilevante sarebbe assolutamente ingiusto.
@ zedarioz (#4278008)
Non è che se uno la pensa diversa da te è automaticamente un troll…
Non c’è nessun complotto contro Sinner, secondo me una negligenza dello staff c’è stata.
Lo hanno chiesto anche a me ma non ci siamo messi d’accordo sul compenso…. 🙂
Ragazzi, vista la scelta degli arbitri la WADA oggettivamente sembra messa male. Suggerisco di aiutarla proponendo vari profili di colpa di Jannik in questa vicenda, ad esempio: Jannik è stato negligente perché anagrammando “Umberto Ferrara” si ottiene facilmente “Frate umbro erra”. Perciò, al di là dell’origine umbra di Ferrara, piuttosto discutibile e discussa, è innegabile la sua propensione all’errore, che Jannik avrebbe dovuto intuire per lo meno dal nome, e da qui ad avere il clostebol in borsa il passo è breve….
Dovevo essere io il terzo nel processo, ma nell’attesa sono morto dì vecchiaia…
70/80 picogiorni?
Parlaci di Ulrich Haas, e’ una colomba? Hai qualche dettaglio???
@ Dr Ivo (#4277999)
Non conosco la storia dei nuotatori cinesi nel dettaglio, ma in genere è sempre qualcuno dello staff che sceglie il ristorante, effettua la prenotazione dei tavoli e paga il conto… A voler trovare una responsabilità oggettiva, ci si poteva divertire pure qui, mi sa….
In realtà tutti i precedenti casi di contaminazione accidentale, a saper leggere bene le sentenze, sono favorevoli a Sinner. Il caso Palomino e Yastremska dimostrano che quando la contaminazione è avvenuta nella cerchia familiare dell’atleta (cane e fidanzato), questi è stato assolto, ed è noto che i familiari sono assimilati ai collaboratori e membri dello staff. Nel caso Errani, Sara fu squalificata per negligenza, e la sua colpa sapete quale fu? Avere accettato un invito a pranzo a casa di sua madre, pur sapendo che la stessa si curava con un farmaco contenente una sostanza vietata e che l’armadietto che custodiva questo farmaco si trovava in cucina, quindi a diretto contatto con il cibo. È una tesi un po’ fantasiosa, ma ci sta, dal momento che lo stesso padre della Errani ha testimoniato che una volta in passato era successo che una pillola fosse caduta nel brodo o nell’impasto dei tortellini. In pratica il TAS non ha fatto altro che valorizzare in maniera colpevolista la storia raccontata dalla famiglia per scagionare Sara. Con Sinner, francamente, non vedo su quale specchio si possano arrampicare. Jannik, a differenza di Sara, non sapeva né poteva sapere che Ferrara avesse comprato uno spray contenente clostebol (non era una pomata), né che Naldi stesse curando la ferita al dito con quello spray. Si è trattato di un fatto della loro vita privata e non c’entra nulla con il loro ruolo professionale di membri dello staff di Sinner. La WADA ha preso un evidente granchio. La responsabilità oggettiva non esiste, come affermato chiaramente dal TAS nelle sentenze Sharapova, Errani e in molte altre. Per squalificare Jannik si dovrebbe trovare una colpa nel comportamento di Jannik che assolutamente non esiste, anche ricorrendo alla notevole dose di fantasia dimostrata dagli arbitri nel caso Errani….
Le norme proibiscono il no fault no negligence IN CASO DI INGESTIONE
La Wada invece con i cinesi ha scelto di ignorare il suo stesso regolamento
L’idea fa scendere la catena a tutti. Poi la passione farebbe comunque tifare per gli altri italiani e guardare le migliori partite. Di sicuro toglierebbe interesse agli slam e ai 1000 perchè vincere in contumacia Sinner è un po’ più facile. Però sarebbe controproducente per i suoi stessi avversari. Perchè un conto è stare un anno fermo per infortunio, un conto è allenarsi come farebbe Sinner. Tornerebbe con un fisico e una tecnica migliori avendo potuto dedicare tutto il tempo alla cura del fisico e della tecnica. Poi il tempo di riprendere il ritmo partita, qualche torneo per risalire la classifica, e sarebbero volatili per diabetici dal n. 2 in giù…..
Accipicchia che accelerazione sulle tempistiche! Sono trascorsi appena dieci mesi dall’arcano e soltanto tre dal ricorso Wada e sono già stati nominati i due terzi dei giudici. Questi soloni saranno pure strapagati ma che efficienza!
Io invece so già che in caso di condanna di Jannik non guarderò più tennis e me ne disinteresserò fino al suo ritorno
Nel frattempo in cui “il collegio arbitrale prende forma”, io continuo nel mio sciopero che durerà fino a sentenza avvenuta. Nessuna visione di partite di tennis fino ad allora, dunque niente soldini nella tasche di pay TV e similari.
Quindi direi 3 ore di sospensione.
Un precedente così grave che dal 2026 per un picogrammo manco si farà più alcun processo. Anche tu come troll hai fallito… riprova con un’ argomentazione meno assurda.
Un processo per doping in cui l’accusa ritiene l’imputato non colpevole e ritiene anche di dover cambiare le regole perchè tutti questi casi di contaminazioni che portano a positività occasionali e per quantità infinitesimali, non possono essere accostate al doping.
Tutto questo non ha senso. L’accusa vuole distruggere la carriera di un giocatore per una regola palesemente sbagliata che lei stessa vuole cambiare. Follìa.
È una vergogna aspettare tanto tempo per la wada.
Pensavo un vero esperto quale Jan Ulrich.
Fosse lui spiegherebbe cos’è il vero doping,altro che una percentuale infinitesimale di una pomata.
@ piernelweb (#4277992)
Dunque un nanosecondo…
Non voglio giustificare la Wada o chiunque altro…
Il caso dei nuotatori cinesi, seppure eclatante, era diverso. In quel caso la contaminazione avvenne in un ristorante, quindi in ambiente esterno a quello dello staff del giocatore, per cui la norma della responsabilità oggettiva del giocatore per fatto imputabile a un membro del suo staff non poteva applicarsi.
Si tratta, ovviamente, di un’evidente ipocrisia, che per giunta crea patenti disparità di trattamento. Lo stesso giocatore, innocente, può subire conseguenze molto diverse se la contaminazione è avvenuta fuori o dentro il suo entourage.
La norma sulla responsabilità oggettiva è di per sé un’abnormità, del resto esiste solo nel settore assicurativo/infortunistico perché in quel caso prevale la tutela dei lavoratori a prescindere dalla responsabilità o meno del datore di lavoro. Ma in un contesto sportivo, a che serve? Chi deve essere tutelato? Evidentemente serve a creare un clima di deterrenza, ma oggi come oggi con i moderni sistemi di analisi chimica può solo dar luogo a conseguenze arbitrarie. Di questo si è ben accorta persino la Wada il cui portavoce, nello spiegare i motivi del ricorso, ha auspicato una revisione delle regole che così come sono concepite portano in automatico a delle assurdità
Il caso Sinner, con ogni probabilità, non costituirà il precedente di nulla, atteso che le regole anti-doping verranno riscritte molto, ma molto presto.
Non credo che la Wada e il Tas possano far passare in cavalleria una contaminazione seppur involontaria causata dallo Staff. Questo creerebbe un precedente “giustificativo” per molti casi futuri. C’è da augurarsi che la sanzione sia proporzionata ai quantitativi di Clostebol rinvenuti.
Io ridurrei drasticamente il contributo italiano alla WADA, a prescindere da come vada al TAS, visto il diverso comportamento avuto tra Sinner e i nuotatori cinesi, che dimostra un puro esibizionismo e accanimento politico. Quì il discorso non è mai stato sportivo. Ricerca di pubblicità dopo aver perso la faccia per come hanno calato la testa con la Cina. Vergogna!!!
Una volta tanto hai fatto una battuta divertente e non una stolida. Verde per te. E poi è Natale, sono più buono anche io.
@ Alcaraz N1 ad Honorem (#4277980)
*che la wada
@ Ging89 (#4277960)
Se non ha negoziato è stato fesso Sinner,a meno che non la Wada non volesse negoziare dai 6 mesi in su
Speriamo di no mannaggia alla miseria, dati che mi sono giocato che vince il grande slam.
Bel casino.
Mesi complessi davvero per il Nostro.
Non potranno che assolverlo oppure dargli solo qualche mese.
Siccome il Nostro è d’acciaio, a parte infortuni o malattie, tenete conto quello che dico e ricordatevelo: tra un anno JS sarà ancora il numero uno.
Questo mi viene dire sportivamente parlando, senza la tara appunto di infortuni o malattie.
SE la regola, mondialmente condivisa e sottoscritta da tutti è che sei comunque responsabile e passibile di negligenza, allora davvero la vero dura.
Potrà scende a numero 2 o 3 (ma non è detto) ma a fine anno 2025 ciò che gli spetta. E’ si italiano, ma montanaro, solido, concreto.
Auguri.
@ Ging89 (#4277960)
Allora potevi rivelarceli in anteprima!
Ma perché sostenere che la Wada intende ridimensionare Sinner ? Forse per evitare che Sinner ammazzi il tennis per i prossimi 10/15 anni essendo estremamente più forte di tutta la concorrenza ? 🙂
Battute a parte, appare invece complicato osservare che una plateale ingiustizia nei confronti di Sinner sarebbe controproducente oltre che per il tennis e per lo sport in generale anche per la stessa Wada ?
Sanzionare Sinner, magari (per qualche suo avversario) in modo pure rilevante, di fatto altro non sarebbe che una plateale irragionevole ingiustizia !
Questo pensiero continua a ronzarmi in testa. Sinner sicuramente può vivere un anno senza tennis, ma questo tennis, quello di questi ultimi anni, può vivere un anno Sinner. Probabilmente sì, ma con serie ripercussioni.
Morale Wada cerca in tutti i modi di destabilizzare Sinner, anche perchè se è vero che deve presentarsi alle udienze, per lui sarà difficile allenarsi e soprattutto concentrarsi….mi sembra chiaro la vera intensione di Wada e di chi manovra di nascosto dietro….. parola d’ordine RIDIMENSIONARE SINNER
Il terzo probabilmente sarà
Ulrich Haas
Io conoscevo i nomi già ADDIRITTURA da metà novembre
Il fatto che siano ufficiali solo ora senza nemmeno una risposta breve ancora suggerisce che entrambe le parti hanno provato a contrattare ma la negoziazione è fallita
Cobolli, che è uno sportivo, non ci tiene affatto a diventare numero 1 a causa di una squalifica di Sinner
Il terzo arbitro sarà un ex tennista, nell’ambiente si vocifera che possa essere Kyrgios
Non occorre che sia tifoso. Occorre che sia giusto ed oggettivo e che questo porti alla fine di questa situazione piuttosto pesante.
Speriamo che il terzo arbitro sia un tifoso di Jannik. 😎
Che la WADA scegliesse un falco era scontato. Siamo nelle mani del terzo arbitro, e speriamo che la difesa di Sinner abbia tutte le contromosse per contrastare l’attacco ad un innocente e all’intero movimemto tennistico.
Andranno al quinto round
Speriamo bene…