Raducanu sulla situazione doping (dopo i casi Swiatek e Sinner): “Noi giocatori siamo in apprensione, e tutti sulla stessa barca”
Le contaminazioni di integratori e cibo, o qualsiasi tipo di sostanza che può entrare nel corpo in modo accidentale, fanno davvero paura ai giocatori dopo i casi Sinner e Swiatek e questo crea allarme ed apprensione. Ne ha parlato Emma Raducanu incontrando la stampa nazionale, consapevole che i controlli antidoping sono in grado di rilevare tracce talmente piccole da rendere potenzialmente difficilissimo o addirittura impossibile stabilire dove si è contratto tali sostanze, con il rischio di finire in un vortice terribile. Serpeggia vera preoccupazione tra i giocatori.
“Dopo questi casi non solo io ma molti tennisti che conosco e con cui ho parlato, siamo tutti piuttosto apprensivi”, afferma la britannica, come riporta tennis365. “In tutto ciò che prendiamo, siamo consapevoli della situazione e di quanto facilmente le cose possano essere contaminate. E ci sono alcuni integratori che potrei voler prendere ma che non posso prendere perché sono da banco e non sono testati in batch (pre-testati per sostanze proibite)”.
Si può far testare privatamente un prodotto, ma c’è un costo e non una certezza assoluta dei risultati per essere totalmente tranquilli. “Per testare in batch qualcosa c’è un costo di 1.000 sterline anche per una cosa minima, quindi è un processo costoso. Per le cose di cui hai davvero, davvero bisogno, allora ovviamente ne vale la pena, ma alla fine per non rischiare sei costretto ad eliminare dal possibile uso un sacco di cose delle quali puoi fare a meno”.
La soluzione? In realtà non c’è, solo cercare di prendere le massime precauzioni. “Cosa fare? Si cerca di stare più attenti possibile. In particolare a cosa bevo, a cosa mangio. Se lascio l’acqua in giro, sono molto nervosa. Ma fa parte dello sport. Siamo tutti sulla stessa barca.”
Mario Cecchi
TAG: antidoping, Emma Raducanu
Sarà, ma da quando non spinge più di gambe…
E poi quanti test in un anno? Molto più di mille sterline.
Finalmente un commento equilibrato ed oggettivo, di una tennista che ha vinto uno slam senza muscoli, spingendo di tecnica e braccio.
Anche questo uno degli aspetti che l’ATP, se vorrà veramente essere un’organizzazione che tutela i propri associati, e non solo un gruppo ristretto di privilegiati, dovrà mettere all’ordine del giorno: Gaudenzi, hai tanti meriti, ma ci sono questioni su cui dobbiamo svegliarci!
È quello che speravo uscisse in coro da tutti i tennisti,trovare un milionesimo di grammo vuole dire che la possibilità di essere positivi accidentalmente è altissima con le nuove attrezzature a disposizione.
@ Taxi Driver (#4273414)
per lei magari sì, però per una che guadagna come lei, ce ne sono migliaia che non se lo possono permettere e rischiano di non potersi difendere.
Emmuccia bella, saggia e spero vincente la prossima stagione!
Comunque mille sterle per testare un prodotto, x una multimilionaria è una carezzina su, una sciarpetta Gucci in meno nel guardaroba
Finalmente un discorso intelligente
Per fortuna c’è ancora speranza nell’umanità.
Di fronte a personaggi come Kyrgios o Shapovalov, abbiamo giovani assennati come Casper, Jasmine, Matteo, Taylor, Holger, Jannik, Emma e altri, che comprendono quanto siano in gioco la loro serenità, il loro futuro e valori ben più importanti, ignorati dalla WADA.
Questo ricorso rappresenta una minaccia all’indipendenza dell’ITIA, dell’ATP, dell’ITF e di tutte le persone perbene coinvolte.