Cervara (coach di Medvedev) dubbioso sulla scelta di Djokovic: “Murray non ha alcuna esperienza”
Il mondo della racchetta attende con grande curiosità l’inizio della collaborazione della super coppia Djokovic – Murray. Il serbo dopo un 2024 nobilitato dall’Oro alle Olimpiadi di Parigi ma nessun altro successo ha scelto a sorpresa di inserire nel suo team per la prossima stagione uno dei suoi massimi rivali, Andy Murray, per rilanciarsi al massimo livello e cercare di vincere ancora qualche titolo dello Slam. Lo scozzese, appena ritiratosi, ha accettato la sfida con entusiasmo e in generale i pareri dell’ambiante sono positivi, soprattutto per l’idea che Murray possa aiutare Djokovic a livello di motivazione. Non tutti però hanno salutato quest’unione con favore. Tra questi il coach francese Gilles Cervara, da molti anni a fianco di Daniil Medvedev. Parlando al quotidiano L’Equipe, Cervara pone più di un interrogativo su come Murray, senza alcuna esperienza da coach, possa davvero aiutare in qualche modo l’ex rivale.
“Conoscendo Murray non mi sorprende questa faccenda, sapevo che non sarebbe riuscito a stare fermo per più di due o tre mesi dopo il ritiro” afferma Cervara. “ma non ha quella che si potrebbe definire una metodologia di allenamento. Andy non sa nulla dell’allenamento, il che significa che lo dovrà imparare al volo. Non è questo il motivo per cui Novak vuole lavorare con lui”.
“Per quanto riguarda l’allenatore, o Novak si conosce così bene da non aver bisogno di nessun altro, oppure chiederà aiuto al resto della squadra che già lo segue. È essenziale mettersi alla prova ed esplorare nuove metodologie di allenamento che potrebbero non essere immediatamente evidenti.”
“Tra i due tutto è possibile. Immagino che questa collaborazione porterà qualcosa a Djokovic. Poi c’è una realtà fisica ed energetica, che significa che sarà dura per lui, con o senza Murray, ma anche per alcuni suoi rivali” conclude Cervara.
Djokovic dopo aver accompagnato il ritiro dell’amico Del Potro inizierà la preparazione per il 2025, che dovrebbe iniziare con un torneo precedente agli Australian Open, visto che è fermo – per match ufficiali – alla sconfitta subita da Sinner nella finale del Masters 1000 di Shanghai.
Mario Cecchi
TAG: Andy Murray, Gilles Cervara, Novak Djokovic
7 commenti
@ Kenobi (#4270944)
Cinema? Come al solito parleranno i risultati: se perderà non sarà andata bene altrimenti avrà avuto ragione, 4 mesi fa Alcaraz doveva spianarlo nella finale eppure ha vinto. Evitate di fare paragoni con le ultime partite di Nadal o Federer, Nole è ancora in forma poi forse non sarà sufficiente per vincere ma aspettiamo i tornei
Il problema non è tanto battere i top quattro ma arrivare ad affrontarli dai quarti in poi. Già arrivare li senza inciampi sarebbe un successo.
Cervara la sa lunga e Murray più che Coach di Novak, può fargli da spalla in Doppio.
Dire che non sa nulla di come allenarsi di un atleta che ha puntato molto sulla condizione fisica mi sembra una grossa sciocchezza.
Molto probabilmente Murray ne sa molto di più di Cervara in ogni aspetto del tennis.
Djokovic è stato, a mio avviso, uno degli atleti (non parlo solo di tennis), più intelligenti di sempre.
Però adesso ricompattarsi per vincere l’ 11 mo titolo a Melbourne mi sembra un po’ forzato.
Un lavoro di finto maquillage, un po’ come quando si manipolava il contachilometri a una Mercedes che di km ne aveva percorsi già 200 mila.
A non capire il momento si finisce come Roger, preso a pallate da un disorientato Tiafoe, oppure come Rafa, preso mestamente a pallate da un giocatore olandese Botic Van De Zandschulp (che tra qualche anno faremo persino fatica a ricordare…io già adesso).
E se lo dice un grande coach anche i tifosi di Djokovic dovranno capire che è solo cinema.
Per me Murray oltre ad essere un amico con cui confidarsi con cui viaggiare e condividere extra campo sarà più uno sparring.nole sa benissimo cosa deve fare in campo.poi se Murray gli darà qualche dritta Nole la accetterà perché Murray è uno come lui