Davis Cup: cuore e colpi! Berrettini batte un durissimo Kokkinakis e regala il primo punto all’Italia contro l’Australia
Può un punto assurdo, una difesa col diritto “da squash”, un taglio sotto improvviso giocato in corsa da tre metri fuori e che taglia il campo vincente, quasi con una scia luminosa tanto è bello e impossibile, farti vincere una partita tiratissima e importantissima? Sì, se lo giochi sul 5 pari del terzo set, nel momento più caldo di una semifinale di Davis Cup, nella bolgia più totale. La magia, il classico “big-point” che rompe l’equilibrio di una partita durissima è di un fantastico Matteo Berrettini, capace di tirare fuori dal cilindro un coniglio dorato e vincente nel rush finale contro Thanasi Kokkikanis nella prima partita di Davis Cup. Con quella giocata estemporanea sul 15 pari nel game #11, forse anche un filo fortunata nella resa ma assolutamente voluta, Matteo ha rotto l’equilibrio e minato il morale di un rivale durissimo nella lotta, strappando un break decisivo per il 6-7(6) 6-3 7-5 che porta il primo punto all’Italia contro l’Australia. Ora in campo Jannik Sinner, contro De Minaur, nettamente da favorito. La seconda finale consecutiva in Coppa Davis è a un passo, è nelle mani di Jannik grazie ad un passaggio clamorosamente bello di un Berrettini monumentale per capacità di lottare e soffrire di fronte ad un Kokkinakis che si conferma tosto Davis-man e gran giocatore.
Quel punto difensivo eccezionale è stato davvero decisivo, perché la faccia di Kokkikanis ha tradito una smorfia, una tensione che non ha saputo gestire. Non più fatto la differenza col servizio, e Matteo è stato perfetto nell’attaccare con la risposta, e poi col diritto, mettendo fretta e pressione al “canguro”, caduto nella trappola mortale. Ma per quanto importante, sarebbe riduttivo attribuire il successo di Berrettini “solo” a quel punto. Quello è stata la slinding door del match, era necessario trovarla, e anche prima del tiebreak perché Thanasi ha dimostrato nel primo set quanto possa essere pericoloso nei tiebreak, forte di un servizio bomba e grande coraggio. Bravissimo è stato Berrettini a inventarsi quella giocata, ma è stato ancor più bravo a disputare una partita molto importante dall’inizio alla fine, a reggere di fisico e di testa ai colpi potenti e intensi di un rivale che con la casacca gialla della sua nazionale diventa un osso duro per tutti. Matteo ha servito molto bene nei momenti importanti (e 74% di prime in campo vincendo l’82% dei punti), ha spaccato la palla col diritto, ma le due fasi che l’hanno portato alla vittoria sono state la risposta e la difesa da dietro, insieme alla sua durezza come agonista.
Berrettini infatti ha sprecato tre set point nel primo set, uno doloroso sul 6-4 del tiebreak quando con un attacco si era quasi preso il punto… Quasi sì, perché ha lasciato un rovescio passante del rivale che è morto sulla riga, un pizzico, quanto basta. Forse non era possibile giocare di volo, o era molto complicato… Quel momento ha girato il set verso Thanasi, bravissimo nei punti successivi, impeccabile. Dopo 70 minuti così intensi, sia sul piano fisico che mentale, il rischio che Berrettini barcollasse e poi crollasse sotto il tennis davvero consistente dell’australiano era concreto. Anche perché nel secondo set Thanasi ha vinto i primi tre turni di battuta senza cedere un punto. La forza di Matteo, il suo cuore e la sua voglia di vincere è venuta fuori nel settimo game, quando ha alzato il muro in difesa. Palla dopo palla ha iniziato a rispondere di più, ha fatto pensare e correre l’avversario, che ha iniziato a sbagliare qualcosa quando pareva più sicuro e dominante. Lì anche si è decisa la partita, perché Matteo pareva un po’ arrancare, aveva salvato due palle break nel terzo game e si temeva il peggio. Ma la sua forza, la voglia di vincere, anzi di rifiutare una sconfitta beffarda, l’ha fatto reggere e trovare quelle giocate ideali a disarmare le sicurezze del rivale. Un paio di back, un diritto profondo, quanto basta a prendersi il break e il secondo set.
Il terzo set è stato duro, vera battaglia, e il rush finale già descritto ha portato un punto decisivo all’Italia. Se lo merita tutto Berrettini, è una vittoria che lo ripaga di tante amarezza accumulate nel recente passato. Si è ripreso tutto Matteo, con una prestazione di grande spessore tecnico e di una potenza morale degna di un’esplosione atomica. Ha traballato in più fasi, ma ha retto. Ha mancato qualche occasione, ma ha cancellato tutto e ha continuato a spingere e martellare con potenza. È un successo arrivato con i colpi, tanti vincenti e giocate di classe; di fisico, per quanto e bene ha corso; e di testa, perché serve una lucidità e durezza da campione per portare a casa una partita così intensa e tirata. Applausi Matteo, te la meriti tutta. Che bellezza!
Marco Mazzoni
La cronaca
Il match inizia col dominio del servizio, nel primo turno di Berrettini non parte mai lo scambio. È il colpo più decisivo nel tennis di entrambi, comandare dal servizio, entrambi in difesa non eccellono. Dopo 11 minuti siamo 2 pari, con solo tre punti vinti in risposta, unico scambio quello che chiude il quarto game (bella smorzata di Matteo dopo un diritto potente). Quinto game, si inizia a scambiare e Matteo sale in cattedra. Risponde e guadagna il centro del campo, da dove lascia partire una mazzata di diritto delle sue. 0-30. Kokkinakis spara due Ace nell’angolino, poi spinge fortissimo e con quattro punti di fila si porta 3-2. Era piccola grande occasione per Matteo, ma Thanasi ingiocabile. Intrattabile è Berrettini nel sesto game, tira un vincente di rovescio lungo linea e poi aggredisce la palla col diritto e chiude a zero, 3 pari. Tennis scarno, ma gran livello di entrambi per potenza. Nel settimo game Kokkinakis inizia col doppio fallo, poi tira largo un diritto a campo aperto… di nuovo 0-30. Stavolta l’Ace dell’australiano non c’è, Matteo risponde e passa da difesa ad attacco, con una corsa a rete che provoca l’errore nel passante di Kokkinakis. 0-40! tre palle break. Errore di rovescio in scambio di Berrettini sulla prima; Ace sulla seconda; potente col diritto Thanasi sulla terza, qua un po’ corto Matteo. 5 punti di fila, di nuovo Kokkinakis si salva, 4-3, peccato per la prima chance, quel rovescio sbagliato… Corre tanto l’australiano nell’ottavo game, strappa due punti in risposta per la prima volta nel match, ma Matteo con un diritto pesante impatta lo score 4 pari. 8 game, 10 punti vinti in risposta, il campo è davvero rapido. Entrambi variano bene col servizio, non si va solo di potenza bruta, rispondere bene è difficile, ma Berrettini risponde sempre più spesso e si scambia di più. Sul 30 pari Kokkinakis commette un altro doppio fallo, c’è la quarta palla break per Berrettini. Prova l’inside out col diritto Matteo dopo una risposta interessante, ma la palla gli esce di poco. Peccato, altra chance non sfruttata e 5-4 Australia. Sale la tensione nel decimo game. Berrettini sbaglia due diritti, 30 pari. La palla ora “scotta”. Rimedia con un Ace esterno, non così rapido ma imprendibile. Si va ai vantaggi, l’attacco col back di diritto di Matteo è corto, comodo il passante di Thanasi. Due bordate col servizio issano l’italiano sul 5 pari. Nell’undicesimo game Kokkinakis non trova punti col servizio e arriva lo scambio più bello del match. 15-30: Matteo taglia col back, rallenta con una palla più lavorata e alta, e poi da sinistra trova una bordata di diritto lungo linea che lascia immobile Kokkinakis. 15-40! Finalmente il BREAK arriva! si fa prendere dalla fretta l’australiano e tira un diritto con zero equilibrio che muore in corridoio bello larga. 6-5 Italia. Gran reazione dell’australiano, trova due risposte ottime e si prende di forza due punti. 0-30. Nel momento del bisogno il romano lucida il “cannone”, due eccellenti prime palle, 30 pari. Poi servizio, diritto d’attacco e volée comoda a chiudere. Set Point Italia! Arriva lo scambio più lungo del match, quanto corre Matteo… troppo, sugli angoli ottimi imposti da “Kokki”, che si prende il punto dopo 20 tiri. Con una mazzata di diritto Thanasi strappa la palla break, sua prima del match. Se la prende subito: ottima risposta di rovescio sulla seconda palla, si scambia di nuovo e comanda l’aussie, tanto che Berrettini cerca di uscire col diritto, ma sbaglia. Tiebreak. Ha preso fiducia in risposta Thanasi, ne trova un’altra ottima nel secondo punto e poi spara un diritto troppo potente, 2-0 Kokkinakis, che poi regala un punto con un diritto appena largo. 3-2. Si gira 3 pari, gran bordata di servizio di Matteo, poi l’Ace (quinto), per il 4-3. Kokkinakis commette un gravissimo doppio fallo, 5-3 Italia. Comanda l’azzurro col diritto, 6-4 e due Set Point! Incredibile il passante di rovescio di Kokkinakis, da tre metri fuori dal campo trova un rovescio che Matteo lascia… ma atterra sulla riga. 6-5. Gran botta, e 6 punti pari. Che lottatore Thanasi… che serve ancora bene e ora il Set Point ce l’ha lui sul 7-6. Il rete il diritto di Matteo, dopo una seconda palla aggressiva. SET Australia, 8-6 con tre set point annullati. Cuore Australia, ma più di un rimpianto Italia. Bravo Thanasi a salire in risposta e far correre Matteo.
Berrettini inizia con ottimo turno di battuta il secondo set. Devastante il diritto di Kokkinakis, 1 pari. Nel terzo game purtroppo Matteo non trova punti col servizio dal 40-15, mentre la risposta e passante di Kokkinakis sale in cattedra. Con una risposta di diritto clamorosa tanto è stretta ed efficacia, l’australiano si prende una palla break delicatissima. L’annulla con una prima palla al T più precisa che potente, gran giocata, e sempre col servizio si porta 2-1. In questa fase in risposta e scambio l’australiano sembra superiore, è necessario che la battuta dia tutto e di più. Matteo in risposta prova ad aggredire e buttarsi avanti, ma i suoi approcci non sono lunghi abbastanza, “Kokki” arriva bene e passa, e il suo diritto dopo il servizio è una bomba. 2 pari. In risposta di nuovo non si vince un punto, il servizio domina (3 game vinti a zero per l’australiano). Sul 4-3 Kokkinakis perde il primo punto al servizio nel set e il game va ai vantaggi. Lotta col rovescio in back Berrettini, non propone al rivale palle comode da spingere. La chance per Matteo arriva con un attacco pentito e poi arrivato di Thanasi, punito dal passante robusto dell’italiano. Palla break! Seconda di servizio… sbaglia con la risposta di rovescio Berrettini, cerca la profondità ma gli esce di un metro. Ok mettere pressione, ma era troppo importante iniziare il punto. Rimpianto #2 per Berrettini dopo il set point sul 6-4, la palla lasciata… Matteo ci crede, risposta d’incontro e l’altro sbaglia, altra palla break. Sbaglia col diritto Thanasi, troppa foga nello spingere da sinistra. BREAK Italia, serve sul 5-3 Matteo. Non trema l’azzurro, spara il decimo Ace e si prende lo 40-0. Chiude subito, butta via la riposta l’australiano, furibondo. SET Italia, 6-3. Quando Kokkinakis pareva più in controllo del gioco e fortissimo al servizio, nel quarto game incertezze e paga col break. Si va al terzo.
Il finale di secondo set ha destabilizzato Kokkinakis, tira con troppa fretta e meno lucidità. Un erroraccio gli costa il 15-30 in apertura del terzo set, e meno prime palle in gioco. Ancora con fretta Thanasi sbaglia un rovescio banale, sotto i tagli sapiente di Matteo. 15-40, due palle break immediate! Ottima reazione dell’australiano, comanda e chiude due ottimi punti, alzando l’attenzione, poi altri due. Serve molto bene Berrettini, regala al pubblico nel quarto game pure un rovescio ad una mano di contro balzo che lascia di stucco per facilità e timing… 2 pari. Sul 3-2, Matteo serve e va sotto 0-30, errore col back di rovescio (lento con le gambe) e poi un errore di diritto in spinta sulla sua direttrice preferita. ACE e poi un diritto pesantissimo, con la palla che pesava tonnellate. Il game va ai vantaggi, e che testa Matteo nel rischiare un diritto vincente su palla bassissima, che controllo col polso. Non è poi fortunato sul net, un nastro rallenta la volée ma che riflesso l’australiano. Bagarre, e spettacolo. Di forza e di carattere Berrettini si porta 3 pari. La tensione sale con l’avanzare del punteggio, ma il livello resta alto e i due giocatori gestiscono bene i turni di servizio, molto aggressivi col primo colpo dopo la battuta. 4 pari, si entra nel rush finale. Matteo trova una difesa eccellente nel secondo punto, rimette tutto con profondità e l’australiano sbaglia. Attenzione, 0-30. UFFF!!! Si butta avanti Thanasi, gioca una volée non definitiva ma il passante di rovescio lungo linea di Matteo – non facile – non rientra in campo. 15-30. Prende poi una riga col rovescio, mezzo dito, Kokkinakis, e quindi un servizio vincente. Lucidità e potenza, davvero una gestione granitica del momento difficile, con un attacco perentorio l’aussie vince il quarto punto di fila e 5-4. Ottimo il decimo game di Berrettini al servizio, incisivo e rapido nel chiudere il punto. 5 pari con l’Ace. Ecco il Big point, quello che spacca la partita. Matteo trova un jolly difensivo con un back di rovescio, colpo da squash, che taglia il campo imprendibile. Che difesa! Kokkinakis si disunisce, sbaglia malamente un diritto arrivando male sulla palla, 15-30. Non entra la prima palla di Thanasi, attenzione… Matteo entra con la risposta profonda e poi un diritto inside out nell’angolino. 15-40, due palle break che sono praticamente dei match point!!! Ha fretta l’australiano, sbaglia ancora BREAK!!!!! 6-5, serve per il match Matteo e non tradisce. Chiude con l’ACE al primo match point. Che durezza, che classe. Il MATTEO NAZIONALE che porta alla nostra Nazionale un punto fondamentale, che potrebbe averci regalato la finale di Davis, visto che a minuti c’è Jannik Sinner, contro De Minaur e sarà nettamente favorito. Daje Mattè!!!!!
TAG: Davis Cup 2024, Marco Mazzoni, Matteo Berrettini, Thanasi Kokkinakis
Il bello è che per decidere che dovevano giocare Sinner e Berrettini, la federazione ci paga pure un C.T.. Almeno i CT calcistici debbono fare 11 scelte su una platea vastissima di papabili e, soprattutto, debbono dare forma tattica a una squadra perché il calcio È gioco di squadra. Nel tennis, una volta che hai deciso i due che debbono giocare (e c’è quasi sempre ben poco da decidere), questi in campo ci vanno da soli, e sanno da soli come debbono giocare, certo non glielo deve spiegare il CT nazionale. Roba da pazzi…
Da incorniciare ah ah
Un grande Matteo Berrettini, soprattutto a livello di testa e di cuore, infila la settima vittoria consecutiva in singolare in Davis e passa il testimone all’Usain Bolt del tennis moderno con 10 metri di vantaggio sul rettilineo finale.
Partita molto difficile contro un 4K che per quasi tutto il match ha giocato ben sopra il proprio attuale livello.
La partita si complica tremendamente dopo un primo parziale che scivola via come una saponetta dalle mani di Matteo, in parte per sua responsabilità ma con grandi meriti dell’avversario e anche per via di un po’ di sfortuna in alcuni punti chiave.
Il nostro gigante si ritrova dopo un’ora di fatica a dover ripartire da zero, senza più margine di errore, con tanti rimpianti ronzanti nella testa e contro un avversario ancor più galvanizzato.
In molti avrebbero ceduto, ma non Matteo che continua a lottare punto su punto, a non mollare nulla sul proprio servizio e ad aspettare il passaggio a vuoto dell’australiano, che arriva puntuale nell’ottavo gioco del set.
Se il secondo parziale nel momento decisivo lo ha regalato l’aussie il set decisivo se lo va a prendere Matteo con un dritto di polso in allungo da cinetica.
È il colpo che indirizza l’undicesimo game del set e con esso l’incontro … Un’iniezione di fiducia e di carica per Berrettini ed un cazzotto in pancia per l’australiano.
Successo meritatissimo per Matteo Berrettini, che dopo tanta sfortuna si meritava una partita così.
Ottimo Sinner, unico appunto mi è sembrato nel 2 set leggermente affaticato, speriamo di aver visto male, soprattutto per domani non vorrei che arrivasse scarico
Musetti ha rimontato Zverev recentemente
Semplice: perché il ranking, specie per alcuni giocatori, dice tutto e non dice ..
Spero che guardando questo match Musetti abbia finalmente capito che le partite si possano vincere anche dopo aver perso il primo set.
Non possiamo fare affidamento solo ed esclusivamente su due giocatori che fanno singolari e doppio.
Il colpo che ha fatto di diritto con il polso é da cineteca…
Grande Matteo !!!
Match non facile perché molto importante per la qualificazione alla finale…
Matteo ha dimostrato carattere da vendere !!!
Verrà schierato titolare anche in finale…
Sinceramente ci speravo.
Berrettini è una bestia!
Come ho sentito dire, il libro della carriera tennistica di Kokkinakis presenta un capitolo dei rimpianti molto vasto e folto!
BBB
Tutti in piedi per
matteo berrettini.
ha giocato con il cuore,
vuole vincere questa davis
da protagonista. e se lo merita pure,
metterebbe il sigillo ad un buon 2024
che diventerebbe ottimo.
Cuore Colpi ed un altra cosa che inizia Per C!!!
Evvai Matteoooo!! Grande Italia
Ma dai perché prendersela con Volandri? Perché non dare credito a Musetti messo meglio di una ventina di posizioni nel ranking. Come forma stavano ambedue in modalità non eccelsa. L’importante che si sia ricreduto!! Per cui forza Italia, compreso Volandri
Vorrei essere Matteo Berrettini 😎
Non riesco a decidere cosa stia altamente sulle scatole tra le gufate dei telecronisti Rai oppure i teombettieri a bordo campo.
@ Betafasan (#4264791)
Possibilmente considera, piú o meno giustamente, queste partite come il primo turno di un torneo 500
Ma non si può’ fare una petizione per fargli cambiare mestiere, e’ meglio mettere muto il volume.
Mai vittoria è stata più meritata, poteva finire 2/0 contro un grande Kokki che avrà preso 100 righe. Il punto del match è stato quel controbalzo di classe pura che nessuno lo osi chiamare di culo perché qui tutti giochiamo a tennis da una vita e sappiamo quello che ha fatto Matteo. Immenso. Ora forza Jan!
Spero passi alla storia come il punto dell’insalatiera 2024.
Svolta del game del set, del match certamente
Svolta della semifinale quasi certamente (o della mia vita perché se Sinner perde mi faccio frate)
Svolta della Davis? Sperabilmente (perché sulle ali dell’entusiasmo Matteo dovrebbe essere in grado di stendere Botic e poi la legge del “tallone” di Jannik ….
Davis Indoor + Berrettini + Sinner – Volandri = VITTORIA!
Grande Matteo, contento per te e per noi.
Grande Matteo! Te la meriti tutta questa soddisfazione. Bravo 🙂
Il big point sul 5-5 del terzo set di cui si parla nell’articolo non è un rovescio, ma un dritto slice incrociato tutto di polso e imprendibile .
Non solo ha spezzato le ali dell’australiano, ma probabilmente ci creerà le condizioni per sollevare nuovamente la Davis, ma diciamolo sottovoce e toccando tutto quello che si può toccare.
Intanto grande Matteo !
Bravissimo.
Dopo aver perso il 1° set immeritatamente e in modo rocambolesco,reagisce da campione e vince giocando molto bene.
Grande Matteo!
Grande partita tra i classe ’96 in attività che preferisco. Ho sempre simpatizzato per Kokkinakis, grande talento penalizzato dagli infortuni. Bravissimo dal canto suo Matteo a non disunirsi dopo il primo set e a vincere meritatamente. Quel dritto nell’undicesimo game del terzo assolutamente da incorniciare. In attesa di Jannik, 1-0 per noi!
Cuore, grinta e braccio, grande Matteo!!!
Matteo GIGANTE!!! Anzi no esiste già… allora dico MATTEO COLOSSO
Brutto 1 set … buttato
Strepitoso Matteo. Dopo aver perso cosi il primo set credevo gli sfuggisse la partita di mano, invece mi ha smentito alla grande. Spero che questo successo , e magari alzare l’Insalatiera domani, gli dia la forza per tornare dove gli compete
Mi fa pena il commentatore Rai . Sempre a scherzare, mai una nota tecnica approfondita. Sviste a non finire, svogliato. Come stesse al Bar! Sei pagato da Noi!
Kokkinakis già aveva avuto un culo IMMENSO sul tie-break del primo set
Se guardate sul 6-4 fa un rovescio fatto MALE preparato peggio e infatti se guardate infatti appena colpito l’australiano si stava già avviando verso la panchina aspettandosi che esso andasse fuori di metri.
Invece è atterrato sulla linea.
Menomale che Berrettini non si meritava di perdere una partita così
Onore e complimenti a Matteo che ha fatto una partita bellissima.
Mi sembra sia tornato il Matteo fortissimo che vinse due tornei e poi si prese il COVID che gli precluse delle ottime chance per vincere Wimbledon.
Emozionante come partita di davis, non bella da vedere tanti errori da entrambo le parti, Berrettini non ha giocato al meglio, ma sufficente per vincere e dare il primo punto all’italia, bravo Berrettini ai messo cuore e anima come sempre
Bravo Berrettini, Ora tocca a Jannik sinner.
…mi lancio in un commento altamente tecnico: ❗
Quoto…anzi straquoto!!!
Ero terrorizzato lo ammetto! Che emozione Matteo!
Ole,ole,ole ole MATTE MATTE
Bravo Matteo! Ti stavo maledicendo a tutta voce per come avevi buttato via il primo set ma ti sei fatto perdonare alla grande. Kokkinakis davvero forte, ma non capisco perché non abbiano messo Popyrin che ha vinto un Masters 1000 e ha battuto proprio Berrettini a Bercy.
Vittoria di un’importanza capitale nell’economia della coppa.
Un punto che fa tutta la differenza del mondo. Un dritto incrociato di polso giocato in slice ed in allungo ci regalerà forse la Coppa Davis. Invenzione che ha spezzato la resistenza di Kokki, spalancandoci le porte delle finale…