Sinner: “Non pongo obiettivi specifici l’anno prossimo, voglio ancora migliorare” (sintesi video della finale)
Jannik Sinner non ha nascosto la propria soddisfazione per la grande vittoria alle Finals, ma sempre con grande misura e continuando col suo solito mantre: lavoro, lavoro e miglioramento. Queste le sue parole dopo la finale e la coppa di “Maestro” a Torino.
“È stata una settimana di grandissima qualità. Siamo partiti dal capire la velocità e condizione del campo. Il pubblico mi ha aiutato tantissimo, è stata una delle migliori settimane della mia carriera”
“Non ho pianificato un obiettivo specifico, e sarà così anche l’anno prossimo. Alzare il livello in alcuni momenti precisi. Sono molto felice, è un modo splendido di finire una stagione incredibile, ho vinto moltissimi tornei, non ho messo dei goal in particolare all’inizio dell’anno, sono felice”
“C’è sempre spazio per migliorare. In questo torneo ho servito spesso bene, ma non sempre in tutto il torneo. Ci sono dei colpi e schemi nei quali voglio migliorare il livello, dettagli che fanno la differenza. Non mi interessa in particolare essere il primo a raggiungere un risultato… mi interessa migliorare la mia competitività, allenarmi bene, giocare bene ed avere una splendida connessione col pubblico”.
“La difesa dei risultati? Sarà importante avere equilibrio, ottimo rapporto col mio team e continuare a lavorare restando me stesso, e capire cosa funziona e cosa no. È importante per me capire chi sono, come reagisco alle situazioni, e poi vedremo. Tennis è imprevedibile, non si sa cosa può accadere”.
“Sorpreso dal mio livello? No, ma in ogni partita può accadere qualcosa che può far scivolare via la partita, vanno considerate tante cose. Nella mia testa sapevo che era una partita complicata, Taylor ha giocato molto bene, gran livello contro Sasha, fortunatamente sono riuscito a giocare molto bene. L’anno scorso ero sfavorito in finale contro Nole, però oggi ho gestito molto bene i punti importanti”.
“Sono molto felice, ho espresso un tennis splendido, finire qua la stagione in questa maniera giocando un buon tennis mi rende molto felice. Sono arrivato presto per preparare bene il torneo, sono partito bene e ho chiuso ancora meglio”.
“I genitori vengono prima di tutto il resto, è importantissimo questo trofeo ma ancor più vedere la famiglia intorno a me, solo loro sanno tutti i sacrifici che hanno fatto come famiglia. C’è tanto altro alla lacrima di mia mamma, poter condividere tutto questo con la mia famiglia”.
“Io non sono bravo a dare dei numeri, ma sono uno che lavora tanto. Penso e cerco di capire cosa ha funzionato di più e cosa di meno. Io lavoro molto, e abbinando questo a talento si ottiene risultati. Le finali dei grandi tornei 3 su 5? Non voglio rispondere, ma su cinque set è totalmente diverso perché la partita può cambiare più volte. Conta molto di più l’esperienza, ma sarebbe interessante vedere come funziona”.
“Io il miglior sportivo della storia? No, ho solo 23 anni, non sono tanto sul paragonare con altri sportivi che hanno fatto cose incredibili nel tempo. Ho fatto una grande stagione, anche l’anno scorso buona, ma c’è da vedere come va tutta la mia carriera”.
“Non mi preoccupa affrontare l’attese l’anno prossimo. Se do il 100%, più di così non posso fare. Dobbiamo controllare quel che posso fare, il mio impegno, chi c’è intorno… Vivo lo sport in modo tranquillo, e in più so quanto lavoro e per questo in campo mi sento sicuro. Ci sono state difficoltà quest’anno, ce ne saranno altre l’anno prossimo ma non le affronto con preoccupazione”.
“Prima delle grandi partite è normale avere dei dubbi, non si sa mai cosa può accadere in partita, e il pubblico mi ha dato tanto. Ho cercato di prendere forza proprio dal pubblico, e in Italia mi hanno sempre aiutato. Sono fiero di essere italiano. Abbiamo un gruppo bellissimo di tanti giocatori, è un bel momento per il tennis italiano”.
“Sono fiducioso per il futuro anche per il prossimo giudizio. Non c’era altro verso di far meglio, cerchiamo di fare il meglio possibile. Ho il team dietro che mi ha aiutato, ho spesso dormito male… è importante la combinazione tra me e tutto il team. Quando metto il cappellino e vado in campo non penso a niente, ma è una fortuna aver delle persone intorno che mi tengono stabile. Abbiamo lavorato migliorando il più possibile”.
Da Torino, Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner, Nitto ATP Finals 2024
Tornei ad invito compresi (“Kooyong Classic” e “Six Kings Slam”) Jannik ha 78 vittorie negli ultimi 84 match disputati (esattamente in un anno, da Malaga in poi, cioè subito dopo la finale di Torino persa contro Djokovic) per una stratosferica percentuale di vittorie del 92,9%…
È bello vedere una persona extradotata di talento e di tutto il resto che la ora sulle proprie doti anziché sprecarle o accontentarsi di averle (perché Jannik è un fenomeno sportivo vero, si muove come solo i grandi fanno, non credete a chindice che è costruito: è talento purissimo!).
Domanda ultra proiettata al futuro: per il 2025 potrebbe essere più sfidante per lui affrontare Alcaraz al Roland o a Wimbledon?
Vince le Finals e 10 minuti dopo i giornalisti vogliono dal lui un’altra Davis subito + la promessa di altri slams nel 2025
Stavolta non c’è un giornalista che chiede: “Jannik hai appena vinto il torneo ATP più redditizio della storia, come si fa a tornare a casa e non pensare Ragazzi ho appena vinto 4,9 milioni di dollari, possiamo andare in vacanza anche 2 anni…”?
Io credo che sinner possa puntare a vincere 10 slam 20 1000 3/4 finals e circa 60 tornei e cercare di arrivare a circa 150 settimane,3 anni,da n.1.
Adesso è troppo facile essere dalla parte di Sinner. Fa parte ormai dei grandi dello sport italiano di sempre. Gioca e vince. Come se fosse la cosa più facile del mondo. Non sono per fortuna Nostradamus e non predigo il futuro, ma rimanga così, un duro che duri, più a lungo possibile
Per realizzare il grande slam oltre alla bravura ci vuole anche un po’ di fortuna ecco diciamo che se anche la fortuna lo assiste lui è in grado di farlo, molto più che Alcaraz questo è sicuro, se lui è predestinato lo farà magari anche più di una volta…
sono l’unico che vorrebbe continuare a vederlo giocare i vari Rotterdam Halle ecc? Come Roger
Deve puntare agli slam e a qualche 1000, saltandone qualcuno come fatto saggiamente con Bercy.
Ogni parola che dichiara è significativa per la sua semplicità e, allo stesso tempo, indicativa della maturità ed etica del lavoro che appartiene a questo ragazzo.. sa che lo attendono tantissimi al varco, tanti colleghi e non sperano in un suo passo falso e ( nella squalifica), ma questo sembra non spaventarlo, anzi, lo si affronterà e via, ogni ostacolo sembra venir visto come un’occasione per migliorarsi..poco da dire, Jannik vince con la testa ancor prima che sul campo, tosta davvero per gli avversari competere con uno così
Secondo me ha giocato un torneo pressochè perfetto, primeggiando nettament tra il meglio del meglio del tennis mondiale. Credo che raramente un trofeo così importante sia stato alzato tanto meritatamente, il modo perfetto di chiudere una stagione fantastica, inziata con la gloriosa vittoria austialiana e poi vissuta da numero 1
Mi chiedo solo se questo sciame ininterrotto di vittorie non corra il rischio di bruciare troppo le tappe, vista la così’ giovine eta’. Non voglio ingenerare dietrologie d’accatto ma è quasi unica la parabola del nostro, arrivato ad aver vinto pressoché tutto e con questa relativa autorevolezza e ‘facilita’ dopo un così poco periodo d’incubazione. È certo tipo posato, rodato e ben piantato, tutto vero, così come è vero però che l’età non è meno ‘acerba’ per questo strapotere da portarsi già dietro per chissà quanti anni..
Non sono un suo tifoso e quindi non mi faccio trascinare dall’entusiasmo (non c’è nulla di male in questo) ma dopo la vittoria in Australia e Montecarlo mi ero spinto a dire che il Grande Slam non era un’utopia.
Considerando quanto gli è successo quest’anno,tra problemi “burocratici” e fisici (RG e W),poteva già essere un obiettivo non troppo lontano seppur storicamente difficile.
Non nego che se i campi del RG si mantenessero ancora piuttosto rapidi e non ci fosse il tempo di quest’anno a Londra (rimbalzi più bassi) non è un’impresa da non tentare tenuto conto che, almeno ad oggi,le mie sicurezze su Alcaraz si sono ridotte.
Ovviamente Carlos avrà modo e tempo per rifarsi ma ora è lui ad inseguire e per farlo deve rendere più concreto un gioco che si basa sul rischio,su percentuali di errore maggiori.
Aggiungiamoci il servizio: quello di oggi non è un episodio,qui c’è il lavoro associato al talento,una continuità impressionante che ha messo sotto pressione un Fritz di alto livello ma che non è bastato.
Riuscirci sarebbe un’impresa titanica,sono 28 match da vincere consecutivamente (diventerebbero 35 con NW 24) ma davvero oggi come oggi non trovo un giocatore qualitativamente pronto a tenergli testa per 3 su 5 e portargli via 3 set.
Riuscisse nell’impresa si potrebbe dire: “Musk ci fa una pippa”.
Vuole migliorare su terra immagino, su erba ha avuto un po’ sfortuna, ma secondo me è già dominatore.
L’anno prossimo un obbiettivo importante per Jannik sarà sicuramente portare queste prestazioni che ha sul cemento anche sulla terra vincendo un grande titolo anche su questa superficie,non necessariamente il Roland Garros,Roma sarebbe perfetto
Grande slam più finals più Davis
E poi posso chiudere gli occhi
Questo farà il Grande Slam e quando lo farà poi dirà “oh cazzo esiste anche il Golden Grand Slam.. quando ci sono le Olimpiadi?”
Vuole migliorare ancora?
Assegniamogli il grande slam
Jannik, pollicione su! Te lo fanno in moltissimi ormai, tutto meritato e guadagnato sul campo.