“Un match di altissimo livello”: Fritz a tutto campo dopo la sfida con Sinner. Analizza la sconfitta ‘Ha fatto la differenza nei punti importanti’
Dopo la sconfitta per 6-4, 6-4 contro Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino, Taylor Fritz ha offerto un’analisi lucida e approfondita del match in conferenza stampa. L’americano, nonostante il risultato sfavorevole, ha mostrato grande sportività e una notevole capacità di analisi tecnica, toccando diversi temi cruciali: dal confronto con la finale degli US Open alle differenze nel gioco indoor, dalla questione delle palle da tennis fino al supporto del pubblico italiano per Sinner.
D: Taylor, non il risultato sperato, ma contro un avversario molto forte. Hai ancora possibilità di qualificarti. Puoi raccontarci il match di oggi?
FRITZ: È stata una partita di altissimo livello da entrambe le parti. Ho la sensazione di aver giocato molto bene, anche lui ha espresso un tennis eccellente. Ci sono molti aspetti positivi da cui posso ripartire.
Non mi ha concesso molto. I punti che sono riuscito a vincere e le opportunità che ho creato sono arrivati da un tennis di altissima qualità da parte mia.
Il rammarico più grande riguarda il primo set, dove ho avuto diverse situazioni sul 30 pari, 15-30, chance sul suo servizio. Non considero un’opportunità quando sul 30 pari mi fa ace, ma sul 15-30 e 30 pari, quando avevo possibilità sulla seconda di servizio ed ero dentro gli scambi, non sono riuscito a concretizzare.
Nei momenti cruciali non sono riuscito a mantenere lo stesso livello di gioco mostrato nel resto della partita. In quelle situazioni, Sinner ha dimostrato di essere più solido. È stata particolarmente frustrante una situazione nel secondo set: anche quando ho giocato un ottimo punto sul 30 pari, lui ha trovato un passante incredibile. Questa è la vera differenza nella partita. È per questo che sta avendo un anno così straordinario. È per questo che è numero 1.
La partita è stata equilibrata per lunghi tratti, ma lui è stato superiore nei punti decisivi sul 15-30 e 30 pari.
D: Che differenze hai notato rispetto alla finale degli US Open? Cosa hai cercato di fare diversamente?
FRITZ: Anche se il risultato e il punteggio sono simili, le due partite sono state completamente diverse.
Agli US Open il mio servizio non ha funzionato e da fondo campo non mi sentivo a mio agio. Mi sentivo sopraffatto, costretto ad affidarmi a colpi rischiosi o a sperare in suoi errori per restare in partita. Era una continua lotta per sopravvivere.
Oggi invece mi sono sentito alla pari negli scambi da fondo. Non mi sono sentito dominato in nessuno schema di gioco, mentre agli US Open nello scambio di dritto venivo sistematicamente superato. Oggi ho potuto reggere il confronto di dritto, colpendo più in profondità e con meno rotazione. Agli US Open, quando alzavo troppo la palla, gli permettevo di dominare lo scambio.
Il mio gioco da fondo campo oggi è stato decisamente migliore. Anche il servizio ha funzionato bene, tranne nei due game in cui sono stato breakkato. Soprattutto nel primo set, quando ha fatto il break, ha giocato dei punti straordinari. Pochi altri giocatori mi avrebbero brekkato con come stavo servendo in quel game.
D: Sto raccogliendo le opinioni dei giocatori sulle palle. Medvedev e Zverev sostengono che negli ultimi due anni la qualità sia peggiorata, che “muoiano” nell’aria. Zverev ha fatto delle ricerche e pensa sia dovuto all’uso di materiali inferiori. Qual è la tua esperienza?
FRITZ: Ho seguito questa discussione. Personalmente, con le Dunlop che usiamo qui, non ho notato un deterioramento significativo della qualità. È difficile fare paragoni con il periodo pre-2020, ma negli ultimi anni ho prestato molta più attenzione a questi aspetti.
La maggior parte dei giocatori concorda che la Dunlop sia la palla più consistente del circuito. Il problema principale si presenta con l’umidità, quando le palle si ingrossano, ma questo succede con tutte le marche.
Ho notato più inconsistenze con altre palle, in particolare con le Wilson degli US Open. L’anno scorso tra Montreal e Cincinnati sembravano palle completamente diverse: a Cincinnati perdevano il pelo rapidamente, a Montreal si gonfiavano come al solito.
Negli ultimi anni stanno entrando nella rotazione dei tornei palle sempre più lente e morbide. Le Wilson usate alla Laver Cup e a Shanghai, per esempio, sono così morbide che è quasi impossibile sbagliare, ma anche fare vincenti. Sono utilizzabili solo su campi molto veloci.
D: Sul caso di Sinner, pensi che dovrebbe esserci una decisione definitiva prima degli Australian Open? Qual è la tua opinione sulla gestione del caso e sulle tempistiche?
FRITZ: Non ho familiarità con le procedure e le tempistiche di questi casi, quindi non saprei dire se sia necessaria una decisione prima degli Australian Open.
Da quello che ho potuto vedere, il processo è stato abbastanza trasparente: sono emerse le informazioni e Sinner ha fornito le sue spiegazioni. Come ho già detto agli US Open, la mia opinione conta quanto quella di chiunque altro: non ho informazioni privilegiate, solo Jannik e il suo team conoscono tutti i dettagli.
Ci sarà sicuramente un’indagine approfondita, ma preferisco non esprimere giudizi su una situazione di cui non posso conoscere tutti gli elementi.
D: Come hai gestito la pressione di giocare contro il numero 1 in Italia? Come paragoni questa esperienza ad altre situazioni simili nella tua carriera?
FRITZ: Sorprendentemente, non ho sentito una pressione eccessiva. Credo sia dovuto alla fiducia che ho nel mio gioco in questo momento. Quando sono sceso in campo mi sentivo bene e molti aspetti del mio tennis stavano funzionando.
Affrontare il numero 1 del mondo in Italia poteva essere intimidatorio, ma devo dire che il pubblico è stato molto rispettoso. Ho vissuto situazioni molto più complicate giocando contro beniamini locali in altri paesi. Qui l’atmosfera, seppur calda, è rimasta sempre corretta.
D: Molti considerano l’indoor la superficie ideale per Sinner. Sei d’accordo? Quale pensi sia la sua miglior superficie?
FRITZ: Ha perfettamente senso che Sinner eccella indoor. Le condizioni al coperto eliminano le variabili esterne come il vento e permettono un gioco da fondo campo più pulito. Puoi colpire la palla con maggiore sicurezza e sentirla meglio. Anche io, personalmente, apprezzo molto il gioco indoor.
Se penso alla nostra sfida agli US Open, dove c’era anche il vento da gestire, oggi ha giocato decisamente meglio. Lo stesso vale per me: il livello complessivo della partita è stato superiore.
L’indoor si adatta perfettamente al suo stile di gioco, soprattutto per la sua capacità di colpire con potenza e precisione da fondo campo. Le condizioni controllate gli permettono di esprimere al meglio le sue qualità.
Questa è stata una partita intensa ma piacevole da giocare, nonostante la sconfitta. Il livello è stato costantemente alto da entrambe le parti, e penso che il pubblico abbia potuto apprezzare un grande spettacolo di tennis.
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP Finals, ATP Finals 2024, ATP Finals Torino, ATP Finals Torino 2024, Taylor Fritz
@ Paolo (#4254495)
Mah… io ho visto un’altra partita. Molto godibile e ben giocata da entrambi e anche qualche variazione in più da parte di Jannik
Infatti. Poi ha aggiunto: “credo che sul finire del set alzerà il livello e lo vincerà “ e così è stato
@ Sudtyrol (#4254292)
Sì certo, anche “coerente” va bene. Quando un giocatore viene definito “consistente”, cosa vogliono dire? Un giocatore come Sinner ad esempio è un giocatore “consistent”, nel senso che ha un rendimento molto regolare. Perché scrivono “consistente”? Consistente va usato per altre cose, ad esempio: “Sinner nelle Race ha un vantaggio consistente su Zverev”. Questo è il modo giusto di usare il termine “consistente”. Anyway…potrei andare avanti e parlare dell’uso improprio di “implementare”, “piuttosto che…”…ma ovviamente non è questo il posto giusto per farlo 🙂 . Noto però che ormai si leggono strafalcioni ovunque. Comunque, non voglio andare fuori tema.
La personalità, non so come misurarla. Il suo servizio si (migliore di Sinner) gli altri colpi anche (tutti più o meno peggiori di Sinner)
È difficile avere personalità quando non si hanno i colpi.
Non ne sai molto della psicologia sportiva.
Sto pensando a quale giocatore di altissimo livello dovrebbe dire certe cose: neppure il povero Gerulaitis e le sue sconfitte con Borg o Gilbert con Lendl.
Lo vuoi umile? Meno arrogante?
Lo vuoi sconfitto prima che entri in campo insomma.
Lo sport non è questo,puoi fare una riflessione sui valori a fine carriera ma quando sei in gioco “l’umiltà intesa come sottomissione è l’anticamera del fallimento”.
Cito me stesso,non serve sempre Velasco.
Partita non indimenticabile. Risultato giusto, ma Sinner avrebbe forse potuto aggiungere qualche variazione in attacco. Facile dirlo forse, ma il problema si pone. Giocando a chi tira più forte, la partita risulta alla fine noiosa. Probabilmente con il tennis moderno questa è la normalità, ma vorrei vedere qualcosa di più delle battuta a oltre 200 all’ora ed alle botte da fondo campo.
È semplice,può avere anche colpi da top 5 ma non ha una forza mentale di quel livello e lo ha dimostrato molte volte come ad esempio a Shanghai con Djokovic,è un giocatore che manca di una forte personalità,quella che ha Sinner
Citando Julio Velasco:chi vince festeggia,chi perde spiega.
Facile dire ha giocato meglio di me i punti importanti,non mi ha concesso molto ma come agli Us Open prima della partita è stato troppo pieno di sè come quel “so di poter battere Sinner ” e questa volta “ho imparato molto dalla finale degli Us Open e so cosa deve fare questa volta “,indubbiamente ha giocato meglio rispetto a quella partita ed è anche giusto non partire già abbattuti ma io l’ho trovato arrogante,doveva mostrare più umiltà riconoscendo che può giocare al meglio delle proprie possibilità ma quando si affronta il numero 1 del mondo la partita quasi sempre dipende da lui
Scriverò una eresia ma a me la partita ha annoiato assai.. loro giocano così .. non me ne voglia Sinner (di cui sono tifoso) e Fritz che è un grande atleta ma ho visto solo gran bastonate e poco altro.. per non parlare della telecronaca di Fiocchetti e Panatta.. ma la Rai ancora ci propina sta gente??
Ljubicic sul 3-3 dice: il miglior Fritz della storia contro uno dei peggiori Sinner fa 3-3: il finale di questa partita è scritto.
Credo non ci sia altro da aggiungere
Bella partita, ottima prestazione. Ho visto Taylor Fritz più vicino a Jannik nel gioco, anche se Sinner a mio avviso era un pò meno Sinner. E forse il motivo di aver visto Fritz più vicino è da ricercarsi in questo. Tuttavia è indubbio che l’americano sia cresciuto, ma evidentemente ancora non sufficientemente per battere Jannik. Nell’altra partita invece ho visto un Medvedev molto voglioso di riscatto, e attenzione poiché sa che per tentare di qualificarsi dovrà obbligatoriamente battere Sinner. Sarà una partita molto interessante, però se Jannik lo smonta subito, allora potremmo rivedere il Russo versione giocoliere con la racchetta.
Secondo me è vero che la superficie è un pò più lenta di quella dello scorso anno.
Se lei ha una risposta- eccetto quella che Taylor ha dichiarato cioè che Sinner è più forte di tutti – per favore ce la dica subito
Interessante, venti anni in America e non ci avevo mai pensato. Sono confuso anche io 🙂
Si giusto, partita molto unte. Zverev sembra in ascesa ma anche Fritz non scherza
Fritz è davvero migliorato tanto che la posizione numero 4 è vicina.
Detto ciò l’impressione è sempre la stessa. Che Sinner se alza il livello ne dispone a piacimento
@ Sudtyrol (#4254292)
vero ma sono più d’accordo con l’interpretazione di consistent data da tony
Livello medio che negli ultimi 6/7 anni si è abbassato purtroppo. Se avete l’esperienza per capire…
Ma solo io ho visto Sinner che tira colpi meno incisivi e potenti?
Ecco.Un tennista fa dei commenti tecnici seri e arriva quello del “Caro Taylor…”.
Ecco perché di tennis non si capisce granché, perché quando uno spiega altri leggono Novella 2000.
Occasione persa “Caro Gianluca…”.
Ieri Fritz ha giocato un gran match
Anche Zverev secondo me avrebbe avuto vita dura
…in realtà volevo quotare il post dell’ utente Pepush
Perdonami…Non voglio fare polemica, solo per comprendere…la parola “doping”, sia nel testo virgolettato riferito al o ai giornalisti che hanno fatto le domande, sia nelle risposte di Fritz stesso , sia anche nell’ introduzione di Villarico (LIVETENNIS) al momento NON C’È…volevo quindi sapere se l’hai dedotta arbitrariamente tu dal testo, oppure se c’era ed è stata cancellata dopo il tuo intervento…Grazie.
Dopo l’incontro di ieri ho l’impressione che finirà come lo scorso anno, i due finalisti arriveranno dallo stesso girone.
Fritz se sistema l’emotività è una brutta gatta da pelare.
Un ottimo Fritz, coraggioso e allo stesso tempo attento.
Se evitasse di lamentarsi ad ogni punto perso, ad ogni singolo punto perso, mi starebbe anche simpatico
Confermo, i giornalisti parlano per sentito dire, figuriamoci il resto del mondo
Concordo al 100%.
Ottima intervista con tanti punti interessanti. E Taylor si dimostra un tennista pensante.
Taylor incontrerà quasi sicuramente Sasha in semi. Quello sarà il suo vero banco di prova. Il Russotedesco vorrà rifarsi dopo tre KO di seguito.
“Consistent” significa “coerente”. Ma, d’altra parte, “terrific” viene spesso tradotto a sproposito come “terrificante”. Abbiamo ancora molta strada da fare sulle lingue straniere.
Niente…ormai “consistent” e “consistency” vengono sempre erroneamente tradotti “consistente” e “consistenza”, mentre in realtà “consistent” vuole dire regolare, uniforme, costante, omogeneo e “consistency” vuole dire regolarità, uniformità, costanza, omogeneità…
Che pall* sempre a chiedere della positività…basta hanno stancato,non è possibile che ad ogni avversario di Sinner si debba chiedere un parere,anche perchè la maggior parte sono pareri di gente non informata che servono solo a gettare benzina sul fuoco e poi perchè visto che c’è un processo in corso si dovrebbe avere un minimo di rispetto di non interferire,almeno fino al giudizio del Tas…con un Fab four ma anche con Alcaraz tutto questo non sarebbe successo,purtroppo il Team Sinner ancora non riesce a farsi rispettare dai giornalisti come un giocatore della sua caratura dovrebbe fare.
Taylor più lucido di altre volte, evidentemente è soddisfatto del tennis di oggi, questo lo rasserena. Effettivamente ha giocato alla grande. A FM aveva troppa pressione addosso, per questo ha giocato “malino” e per questo ha straparlato.
È una mia interpretazione, ovviamente.
Comunque questo ragazzo è cresciuto molto.
Basta scorrere un po’ gli anni per trovare i soliti commenti di 2 anni fa che si leggono su Ruud e Rublev” non da top ten”, oggi.
Non è solo servizio e dritto.
Incredibile, si continua a fare disinformazione, definendo il ricorso della Wada ‘un caso doping’. Il che non è, a detta della stessa agenzia. Le parole sono importanti, e se un giornalista usa quella espressione, non lo fa certo a caso. Gentaglia in malafede
Ottima analisi di Taylor, persona intelligente
Caro Taylor se hai perso con Sinner come agli Us Open quando dovevi servire per salvare il set e la partita fatti una domanda e datti una risposta