ATP Finals: il “risveglio” di Medvedev. Buona prestazione e vittoria convincente su De Minaur
Pochi applausi dal pubblico, ma tanti colpi vincenti e un tennis discretamente consistente, ineccepibile dal punto di vista tattico, e pure quell’attitudine un po’ litigiosa ed altezzosa che fa parte del personaggio e indica la sua presenza, la sua voglia di rivalsa e di non esser una mera comparsa in questo grande palcoscenico. Daniil Medvedev marca “presente”, ritrova un buon livello di gioco e regola senza particolari problemi Alex De Minaur nella seconda partita alle Nitto ATP Finals 2024, 6-2 6-4 lo score conclusivo per il moscovita. Troppo leggera la palla dell’australiano, il russo si è appoggiato alla perfezione negli scambi trovando ritmo e precisione col diritto, colpo migliore oggi nel repertorio dell’ex n.1, assieme alla battuta, tornata ad ottimo livello. Alex nel secondo set ha provato ad attaccare di più, ha chiesto il massimo al servizio ma sul 4 pari la risposta di Medvedev è salita in cattedra, come il passante a punire l’attacco non abbastanza profondo dell’australiano sul break che ha deciso la partita.
Anche a livello di intensità, consistenza nello scambio e attitudine il russo ha mostrato una versione nettamente superiore a quella della sua prima apparizione nel torneo, e col servizio è tornato a fare la differenza: 84% di punti vinti con la prima palla e ben 73% con la seconda, dato questo notevolissimo vista la qualità in risposta di De Minaur. Non ha concesso nemmeno una palla break Daniil, con 25 vincenti complessivi a fronte di soli 10 errori. Non il miglior Medvedev, ma un’ottima versione. Del resto quello ammirato vs. Fritz era davvero troppo brutto per essere vero, e lui ha affermato di volersi dare una chance nel torneo, anche se siamo a fine stagione e tutti sono stanchi. Ha sentito molte critiche dopo la sconfitta contro l’americano, così ha scelto di festeggiare tappandosi le orecchie, come per spengere il rumore intorno…
“Lo fanno molti calciatori quando esultano” afferma Medvedev in campo dopo il successo. “Dopo la mia prestazione con Taylor e alcuni dei miei commenti, ho cercato di usare di meno i social. Sono entrato in questa partita cercando di stoppare il rumore, anche da me stesso. Niente capricci. Ho solo cercato di giocare. È stata una bella sensazione. Le critiche? Più diventi popolare, più fan ottieni, ma anche gente che ti detesta. A volte anche troppe critiche positive possono farti perdere l’equilibrio. Vinci tutto e la gente dice che sei un Dio. Perdi due partite e la gente dice “La tua carriera è finita”. A volte è una buona cosa semplicemente bloccare tutto questo”.
Certamente Medvedev ha affrontato il match contro De Minaur con altro piglio. Tecnicamente è corretto affermare che Alex non ha molte armi tecniche per sovrastare la difesa e i cambi di ritmo del russo, ma Daniil ultimamente era “bravissimo” a complicarsi la vita da solo, poco intenso, poco lucido, conflitti continui e zero stabilità. Nella partita odierna il moscovita invece ha condotto i suoi game di servizio in modo autorevole (ha ceduto solo 9 punti in tutto il match!), continuo e giocando schemi puliti, semplici ed efficaci. Ha scelto di giocare con profondità ma poco peso rovescio vs. rovescio, per non dare “punch” all’avversario, e senza sbagliare mai; e col diritto ha invece spinto molto, con uno schema tanto banale quanto efficace: un cambio col diritto cross che ha messo De Minaur a colpire in corsa verso destra, provocando così tanti errori del rivale. Per coprire l’angolo Alex ha stazionato più spesso sul centro destra, e bravo Daniil a sfruttare quel piccolo spazio per accelerazioni lungo linea di diritto perfette. Misura e precisione. Un bel Medvedev, anche se il gioco del “canguro” sembra fatto apposta per esaltarne le qualità. Contro Sinner giovedì sarà tutt’altra musica, dovrà affrontare un tennista assai più potente e che lo aggredirà. Ma la versione odierna di Daniil è più che discreta.
Da Torino, Marco Mazzoni
La cronaca
La lotta si accende fin dai primi punti. Medvedev trova un gran passante di diritto, si procura una palla break ma De Minaur la cancella giocando aggressivo. È molto interessante ammirare le schermaglie rovescio vs. rovescio, siamo all’eccellenza del tour. Non si colpisce con massima potenza, c’è più fluidità e timing, lo si intuisce anche dal suono ovattato degli impatti. Daniil non parte bene col servizio, qualcosa nella sua dinamica non funziona come nei giorni migliori (anche un doppio fallo). Medvedev impatta 1 pari con un gran tocco sotto rete, tecnica personale e massima resa. Daniil nel terzo game cambia passo, è più intenso e incisivo col diritto, con due bei vincenti arriva a palla break ai vantaggi. De Minaur rischia una palla corta, gli esce lunga… e subisce il break dal russo, 2-1. Ancora un doppio fallo per il moscovita, ma consolida il vantaggio sul 3-1. Alex perde la misura col diritto negli scambi prolungati, non trova il “punch” sufficiente per appoggiarsi bene e la palla gli vola via per un eccesso “di swing”. Prova ad attaccare l’australiano, ma così solletica la parte più qualitativa del repertorio del rivale. Infatti i migliori punti di De Minaur nascono dal servizio; quando non entra, è dura. Fantastico lo scambio prolungato e condotto alla perfezione da Medvedev che gli vale la palla break. Doppio fallo… De Minaur teme la risposta del rivale e crolla sotto 4-1 “pesante”. Daniil non soffre la palla pulita e non così pesante del rivale, ci va proprio a nozze trovando alcuni impatti lungo linea splendidi. Il sesto game è un trattato di geometria applicata al tennis. Chapeau. 5-1. Chiude 6-2 senza problemi il russo, un set condotto con buona sostanza e qualità. De Minaur ha vinto meno del 50% dei punti con il primo servizio in gioco.
Inefficace nel palleggio prolungato, De Minaur prova a verticalizzare appena possibile nel secondo set, massimo due colpi prima di un attacco. Medvedev lo segue a ruota, anche se il servizio non è quello dei giorni migliori lascia correre il diritto, oggi particolarmente ficcante in lungo linea. Con la solita indomita determinazione, l’australiano ci prova, ma sbaglia qualcosa di troppo (pessima una volée alta di rovescio…), il pubblico lo incoraggia, vuole più partita. Meglio quando Alex prova l’accelerazione di rovescio, ne tira una splendida sul 2 pari, 30 pari, forse il suo winner più bello del match. Poi rovina tutto con un altro tocco sotto rete troppo modesto. Sospinto dal pubblico vince il quinto game, ma il suo problema è l’incapacità di incidere in risposta (solo 8 punti vinti sul 3 pari del secondo set). Altro game a zero per il russo, 4 pari, si entra nel rush finale. Buon momento tecnico del match, ADM ha ridotto gli errori, Meddy di par suo passa da difesa a contrattacco. Sul 30 pari Daniil gioca uno schema perfetto: risposta cross, diritto lungo linea d’attacco. Ecco la prima palla break del set, 30-40. Come nel primo set, De Minaur rischia l’attacco ma sbaglia completamente la direzione perché Medvedev può colpire con equilibrio un rovescio passante lungo linea perfetto. Break, 5-4, manca un passo alla prima W nel torneo. Con passo sicuro Daniil completa l’opera servendo bene e spingendo col diritto, colpo migliore di giornata per lui. 6-4 e primo successo alle Finals. È ancora in corsa, ma l’avversario nel terzo match giovedì sarà… Jannik Sinner…
[4] Daniil Medvedev vs [7] Alex de Minaur
Statistica | Medvedev 🇷🇺 | De Minaur 🇦🇺 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Valutazione del servizio | 326 | 257 |
Ace | 3 | 1 |
Doppi falli | 3 | 1 |
Prima di servizio | 32/47 (68%) | 42/62 (68%) |
Punti vinti sulla prima | 27/32 (84%) | 24/42 (57%) |
Punti vinti sulla seconda | 11/15 (73%) | 13/20 (65%) |
Palle break salvate | 0/0 (0%) | 1/4 (25%) |
Giochi di servizio giocati | 9 | 9 |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Valutazione della risposta | 186 | 42 |
Punti vinti sulla prima di servizio | 18/42 (43%) | 5/32 (16%) |
Punti vinti sulla seconda di servizio | 7/20 (35%) | 4/15 (27%) |
Palle break convertite | 3/4 (75%) | 0/0 (0%) |
Giochi di risposta giocati | 9 | 9 |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti a rete | 8/11 (73%) | 8/14 (57%) |
Vincenti | 25 | 9 |
Errori non forzati | 10 | 13 |
Punti vinti al servizio | 38/47 (81%) | 37/62 (60%) |
Punti vinti in risposta | 25/62 (40%) | 9/47 (19%) |
Totale punti vinti | 63/109 (58%) | 46/109 (42%) |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 216km/h (134 mph) | 217km/h (134 mph) |
Velocità media prima | 197km/h (122 mph) | 195km/h (121 mph) |
Velocità media seconda | 160km/h (99 mph) | 160km/h (99 mph) |
TAG: Alex De Minaur, Daniil Medvedev, Marco Mazzoni, Nitto ATP Finals 2024
De Minaur non può andare oltre, quest’anno è cresciuto ma contro i giocatori top top non ha speranze.
Scusa, ma in questo caso non si dice gioco “Fritzzante”?
@ Annie (#4253888)
Teoria della relatività, non teorema
A me sembra che spesso si prescinda dall’avversario: anche la Rossi continuava a nominare questo Medvedev “redivivo”, io intanto guardavo De Minaur e non mi sembrava neanche lontano parente di Fritz…certo che l’esasperante regolarità dell’aussie ha offerto al russo su un piatto d’argento le condizioni per esprimere al meglio la sua esuberante aggressività da fondo campo (tanto che poi, rafforzato nella fiducia, ha azzeccato anche insolite per lui volee sotto rete) mentre l’americano col suo gioco “frizzante” l’aveva frastornato e disattivato fino a fargli saltare i nervi…nel tennis vige sempre il “teorema della relatività” rispetto all’avversario che si incontra.
Vabbè ragazzi, sono 5 partite da giocare al massimo…. Già da stasera occorre alzare il livello, poi si vedrà nella terza e ovviamente semifinale e finale sono da giocare al 110 percento…. Tutto normale, tifiamo un super campione, mica un brocco qualsiasi. Io ci credo! Forza Jannik!
Il premione bonus finale se imbattuto e 200 punti in più spingerebbero comunque Sinner a vincerle tutte.
Quanto mi dispiace dover pensare ad Alex come ad un capro espiatorio su cui ‘allenare’ tutte le nevrosi di chi gli è o sarebbe superiore. Non se lo merita proprio quel demon umano, troppo umano. Lavorare sodo in quel modo per poi ridursi a ciò che si è sempre stati, sentire nelle viscere il fatidico schioccare verbale del giudizio sul suo tennis ‘troppo leggero’, giudizio che lo condanna senza appello.. perché intrinsecamente vero..lo capisco, lo so, lo vedo anche, ma non mi adeguo, non mi ci accomodo e non mi accodo: quel povero cristo sisifo di Alex, ogni volta costretto a mettere in scena questa impotenza,:questa impalpabilita’, non se lo merita, altro che demonio… un santo semmai..
Adesso Medvedev, se vuoile arrivare in semifinale, “deve” vincere contro Jannik. Che abbia battuto De Minaur, non la considero una impresa enzo
Risveglio? Ma l’idea che Fritz sia più forte, specialmente in queste condizioni non viene in mente a nessuno?
Infatti a me fa specie che ci sorprenda per la sua vittoria, boh
Infatti, l’australiano è il più “debole” tra gli 8 (tra l’altro si è qualficato, oltre che per il ritiro di Nole, anche perchè vari tennisti più forti di lui quest’anno hanno avuto dei crolli “psico-fisici” che li hanno tolti dai top 8: Rune, Zizì, FAA, ecc… = De Minaur globalmente quest’anno ha fatto meglio, ma ci si può cmq aspettare che perda tutte le partite del girone, mentre gli altri 4 sopramenzionati, se in forma, avrebbero fatto meglio…).
Poi, a parte il commento di Filippo che quoto = al Masters ti devi aspettare un buon livello di gioco, c’è anche da dire che che se Sinner dovesse temere il livello attuale di Medvedev (ma anche quello di Fritz, mentre il tedesco già è un po’ più impegnativo: cmq a Cincinnati, pur non essendo al top, già l’ha regolato) col cavolo che vincerebbe le Finals… (= se succede significa che non era sufficientemente in forma, percìò ci sarebbe ben poco da recriminare…)
Ma, quando tutti quanti sono in forma, vi rendete conto di quale è il livello di JS paragonato a quegli altri qui citati??
Si. L’altro ieri c’erano le balle spaziali.
Spero tu non sia serio….
Voglio nome, cognome, maternità e paternità del fenomeno che aveva apoditticamente decretato Medvedev giocatore finito.
Oddio nome e cognome dovrebbero essere noti visto che si firma. Poi, chi sa, magari è solo uno pseudonimo
Si scherza zu Enzo 😆 😆 😆 😆
Scusa ma pensavi forse che Medvedev avrebbe perso con De Minaur?
QUESTA è la gioia per Sinner: battere avversari in forma
Oggi palle perfette e quando sono perfette Daniil vince; lui perde solo quando le palle fanno schifo, come ieri l’altro.
Hanno cambiato le palline?
Sono l’unico che sono contento se c’è sempre partita?
Secondo me andare a giocare senza motivazione non è molto produttivo, si rischia di incamerare brutte sensazioni o di provare cose nuove in un contesto diverso da ciò che poi avverrà quando le dovrai applicare di nuovo.
Per queste cose ci sono gli allenamenti, i match secondo me vanno sempre giocati per essere vinti. All’interno di essi è giusto trovare le giuste pause e calare il ritmo, ma per vincerlo con meno fatica, non perchè non ti interessa vincerlo.
Non mi pare produttivo andare a fare un match partendo dal presupposto che si può anche perdere per riposare un po’ di più.
@ Paolo A. (#4253794)
e cosa vorresti? Sono le finals, torneo coi migliori 8 del mondo, è giusto sia così. Anzi per fortuna ci sono avversari che stanno bene, altrimenti sai che noia. Peccato solo per alcaraz. Darebbe molto più gusto vincere il torneo così piuttosto che passeggiando sui cadaveri degli altri
Non capisco tutte queste preoccupazioni, Jannik vincerà tutti gli incontri non starà di certo a fare calcoli altrimenti avrebbe vinto anche lo scorso anno invece di rimettere in gioco Nole
Mai una gioia per Jannik: viene meno Alcaraz (e ancora non è detto), e niente: risorge in extremis Medvedev, e Zverev e Fritz sono al top. Incredibile!
E stasera a Sinner non basterà nemmeno una vittoria in due per essere già qualificato.
Fatica assicurata stasera, fatica assicurata giovedì.
Comunque a vederlo in campo è veramente” orribile ” lo “stile”…!!!