ATP Finals: Ruud batte un Alcaraz sotto tono (influenzato)
Non l’esordio che sognava, anzi un vero e proprio calvario tra uno stato influenzale che l’ha depotenziato e un rivale costante, consistente e ben preparato come Casper Ruud. Carlos Alcaraz è sconfitto a sorpresa dal norvegese nel primo incontro del gruppo Newcombe alle Nitto ATP Finals 2024, 6-1 7-5 lo score per il nordico al termine di una partita tutto sommato bruttina, nella quale il n.3 del mondo ha giocato solo alcuni sprazzi di quel tennis velocissimo e creativo che l’ha elevato a soli 21 anni a tennista epocale. Ruud è stato bravo a cogliere l’occasione e farsi trovare pronto, spingere con il diritto e rispondere con grande aggressività sui servizi tutt’altro che efficaci di Alcaraz. È difficile commentare la prestazione dello spagnolo, visibilmente in difficoltà in più fasi del match, e in alcuni cambi campo apparso davvero spossato e infastidito. C’ha provato Carlos, ma non c’erano i riflessi, la forza fisica e l’intensità dei giorni migliori. Infatti quasi mai è riuscito a cambiare passo e giocare con una velocità superiore a quella del rivale, finendo preda della morsa costante di un Ruud lucido e tatticamente ineccepibile. Bella partita per Casper, finalmente vittorioso sul murciano al quinto tentativo. Adesso si complicano maledettamente le Finals di Alcaraz: ha una sconfitta del girone, e deve affrontare ancora il n.2 del mondo Zverev (in campo stasera vs. Rublev).
Così Ruud ha commentato la partita a caldo nella flash in campo: “Senso sapevo che aveva un forte raffreddore. L’ho visto tirare su col naso in giro qui, sempre con un fazzoletto in mano. È il segno che forse fisicamente non fosse al 100%. Ovviamente è triste, ma fa anche parte del gioco. Lo sapevo e quindi ho cercato di fargli fare molti scambi e di fare del mio meglio. Quando sai che qualcuno non è al 100%, ti stressi perché pensi ‘Oh, questa è una grande possibilità per me di vincere’. Per questo ho cercato di rimanere nel mio mondo, solo sul momento. Fortunatamente ho avuto una buona partenza. Nel secondo set sono riuscito a ribaltare la situazione e a giocare un buon tennis alla fine”.
Un’analisi lucida, come sempre, quella di Ruud, bravo a ribaltare un set che pareva perso e incassare la quinta vittoria contro un top10 nel 2024 su sette match disputati, segno di come abbia performato quest’anno nelle grandi occasioni. Infatti se da un lato è dovere di cronaca riportare il malessere e le condizioni non al top dello spagnolo, è altrettanto doveroso sottolineare che bella partita ha giocato il norvegese. Casper ha martellato fin dalle battute iniziali con ritmo, stazionando piuttosto vicino alla riga di fondo e conducendo lo scambio col diritto, carico e profondo. È stato bravo a tenere un ritmo costante, medio alto, che lui controlla molto bene, tanto da commettere un numero di errori moderato (16), meno della metà di quelli di Alcaraz (34). Molti di quelli commessi dallo spagnolo sono stati in realtà provocati dalla consistenza del rivale, cercando di cambiare ritmo senza mai riuscirci per davvero.
Infatti l’aspetto più negativo della partita di Carlos è stato l’aver subito la consistenza dell’avversario, quando di solito il suo braccio ed i suoi piedi gli consentono di anticipare e di andar sopra alla velocità del rivale, rubandogli tempo di gioco e spazio sul campo. Ruud oggi ha meritato il successo, più vivo, più forte fisicamente, più consistente. Non aveva nemmeno giocato un bel tennis ultimamente Casper, tanto che alcuni lo consideravano alla vigilia una sorta di vaso di coccio nel girone. Adesso invece ha il destino nelle proprie mani: anche se perdesse da Zverev (possibile), ha ampie chance di qualificarsi battendo Rublev. Il gruppo Newcombe pareva destinato ad esser dominato dal n.2 e 3 del mondo, ma questa partita rimescola totalmente le carte in gioco. Adesso non resta che attendere le parole di Alcaraz per capire le sue condizioni e che cosa si aspetta per il resto del torneo.
Da Torino, Marco Mazzoni
La cronaca
L’incontro inizia con due diritti vincenti, uno a testa, quello di Alcaraz è una “foto” in risposta, impatto imperiale in totale anticipo. Ruud concede e annulla due palle break, rimontando a fatica da 15-40. Il servizio sembra decisivo, perché quando non mette la prima palla Carlos entra forte e si prende tutto. Assai più agevole il primo game di Alcaraz, il diritto è molto incisivo (1-1). Nel quarto game Ruud trova una risposta di diritto vincente clamorosa, con pochissimo equilibrio, gli vale lo 0-30. Carica benissimo un diritto successivo Casper, 15-40, Alcaraz sotto stress. Bravissimo Ruud, altra risposta di rovescio bloccata, con timing perfetto, per una traiettoria profonda che sorprende Alcaraz, forzato poi all’errore da una posizione difficile. Break e 3-1 Ruud. Il norvegese regala (anche un doppio fallo) e concede una chance del contro break sul 30-40, è bravo a difendersi dalla velocità di colpi dello spagnolo, che incoccia il nastro col diritto e la sua palla vola via. Più errori che vincenti, partita in questa fase “bruttina”. Ci pensa Carlos ad accendere finalmente il pubblico con una volée notevole, gli vale una seconda palla break, ma la spreca con un diritto di scambio in rete. Salva anche una terza palla break Ruud, ottima incursione a rete. Stenta lo spagnolo ad andare sopra al ritmo del norvegese che dopo 16 punti si porta 4-1. Incredibile ma vero: Carlos è a volte in ritardo sulla palla di Casper, e sbaglia il tempo d’impatto. Pessimo nel sesto game, due errori gravi, non da lui, gli costano il 15-40. Con un diritto in corridoio, terribile, subisce un break che manda 5-1 Ruud. Dimesso, fuori fuoco, pure inerme in risposta sotto i servizi precisi ma non devastanti di Ruud, che chiude a zero con un Ace il settimo game. 6-1 impietoso, ma giusto. Parziale di 12 punti a 1 per Ruud, solido e consistente. Alcaraz dimesso, non sta bene ed è troppo brutto per essere vero, 18 errori.
Alcaraz inizia il secondo set con un buon turno di servizio, deve attivarsi di gambe e di testa, ma in risposta è ancora impalpabile, è tutto troppo facile per Ruud perché ha il tempo per far quel che vuole. Scuote la testa Carlos dopo aver toccato una smorzata terribile… poche volte, forse mai, una sua versione così sbiadita, manca fuoco, la sua furia, non si avventa sulla palla, non prende iniziative offensive. Ruud continua a macinare il suo tennis solido, zero fronzoli e tutta sostanza, massimizzando il rapporto rischio-rendimento. Sul 2 pari arrivano segnali di risveglio da Alcaraz, il servizio c’è e con quattro colpi vince il miglior game del suo incontro. L’onda positiva continua anche in risposta: finalmente aggredisce la palla con anticipo, attacca e si procura una palla break sul 30-40. Splendida la demi-volée che gli vale il BREAK, che tocco! Ecco, finalmente, Carlito. 4-2 e poi 5-2 con un game rapido, comandato senza indecisioni. A “pittino” non c’è game, Casper lo capisce nel primo punto dell’ottavo game, meglio affidarsi alla clava… Ma Alcaraz ha cambiato marcia, quando spinge lo fa con una velocità superiore alle capacità difensive del nordico. Ruud in qualche modo vince il game, 5-3, poi trova un gran jolly in risposta, un lob perfetto per sul 15-30 che gli regala due chance del contro break. È di nuovo contratto Alcaraz, gioca corto e tira malamente un rovescio in rete. Brutto game, con un doppio fallo e incertezze, è netto che sia a scarico e poco focalizzato. 5-4. Casper impatta 5 pari in un lampo, Carlos le butta un po’ via. Come la smorzata orribile rischiata nel game seguente, tocco misero e tatticamente senza senso. Up and down, energia poca e lucidità meno…. come il diritto chop sul 30-15 che diventa un assist goloso per il rivale. Con un diritto d’attacco lungo mezzo metro Alcaraz concede una palla break a dir poco delicata… Il pubblico lo sostiene a gran voce. Ma che risposta Ruud!!! Parente di quella che gli è valsa il break nel primo set, impatto imperiale col rovescio lungo linea, Carlos è sorpreso e non la rimette. BREAK Ruud, da 2-5 a 6-5, 4 game di fila con due break, può servire per chiudere. Non si fa pregare il norvegese, inizia il game con un Ace, poi gioca di sostanza e provoca gli errori di un Alcaraz davvero senza energia. Casper non sfrutta un match point sul 40-30 (diritto banale di scambio in rete), nemmeno un secondo (diritto vincente di Alcaraz). Lotta Alcaraz, ma le gambe non ci sono, lento nel correre a sinistra. Ruud chiude al terzo match point, Ace esterno. Bravo Ruud, ma che peccato per Alcaraz, troppo sotto tono fisicamente per reggere la costante pressione del rivale. Adesso le sue Finals si complicano non poco, visto che c’è da sfidare anche Zverev nel girone…
[3] Carlos Alcaraz vs [6] Casper Ruud
Statistica | Alcaraz 🇪🇸 | Ruud 🇳🇴 |
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STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Valutazione del servizio | 234 | 286 |
Ace | 4 | 5 |
Doppi falli | 2 | 0 |
Prima di servizio | 29/44 (66%) | 50/74 (68%) |
Punti vinti sulla prima | 17/29 (59%) | 34/50 (68%) |
Punti vinti sulla seconda | 8/15 (53%) | 14/24 (58%) |
Palle break salvate | 0/4 (0%) | 5/6 (83%) |
Giochi di servizio giocati | 9 | 10 |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Valutazione della risposta | 100 | 232 |
Punti vinti sulla prima di servizio | 16/50 (32%) | 12/29 (41%) |
Punti vinti sulla seconda di servizio | 10/24 (42%) | 7/15 (47%) |
Palle break convertite | 1/6 (17%) | 4/4 (100%) |
Giochi di risposta giocati | 10 | 9 |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti a rete | 9/15 (60%) | 8/9 (89%) |
Vincenti | 25 | 15 |
Errori non forzati | 34 | 16 |
Punti vinti al servizio | 25/44 (57%) | 48/74 (65%) |
Punti vinti in risposta | 26/74 (35%) | 19/44 (43%) |
Totale punti vinti | 51/118 (43%) | 67/118 (57%) |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 221km/h (137 mph) | 216km/h (134 mph) |
Velocità media prima | 199km/h (123 mph) | 196km/h (121 mph) |
Velocità media seconda | 166km/h (103 mph) | 160km/h (99 mph) |
TAG: Carlos Alcaraz, Casper Ruud, Nitto ATP Finals 2024
Povero tatino è stanco mentalmente…
A continuare a pensare di essere il vero numero uno si esaurisce!!!
Tanto per chiudere il discorso. Ruud ha perso da Quinzi due volte su due. In Norvegia nel 2016, 6-4 6-2, e a Francavilla nel 2018, 6-4 6-1. Io le ho viste tutte e due. Ruud nel 2018 aveva venti anni ed era un giocatore con forti limiti. Si è costruito con grande caparbietà. Adesso voi mi dite che era ricco di talento e ne prendo atto. Non ho capito niente io.
Ahahahaha
Fra pochi minuti Jannik riceverà il trofeo di n.1 ATP di fine 2024; qualche ora prima, sullo stesso campo, Alcaraz perde in 2 set contro Rune e dice di non essere stato bene…ci siamo capiti?
@ il capitano (#4253286)
È che per un “golden boy” collocato ai vertici del tennis a furor di popolo e ormai convinto anche dal suo intorno di essere stabilmente favorito nelle vittorie importanti, le sconfitte premature anche con avversari non eccelsi stanno diventando oggettivamente un po’
troppe…per carità, ha tutta la vita davanti per risolvere i suoi problemi che però, quando sono di natura emotiva/caratteriale, diventano più preoccupanti perché di non semplice risoluzione: quanto al bagaglio tennistico, invece, no problem, ha un campionario completo che però non deve diventare eccesso di confidenza e un approccio troppo istintivo, perché arrivano gli errori e quindi la demoralizzazione cui la sua natura facilmente lo espone
Quella se la fa venire solo contro Jannik !!
Poi dicono che Jannik doveva giocare con la tonsillite !!!!!
@ Sudtyrol (#4253172)
Anche tirchio lo spagnolo
Quanti drammi per una sconfitta, “finché c’è vita c’è speranza” e Carlitos è ancora in gara. Ma secondo me non le vincerà.
quando però ci sbertucciavano loro? chi di spada ferisce di spada perisce Mt(26,51-52)
Non mi pare proprio che Alcaraz abbia una prima deficitaria e che non abbia il colpo definitivo. Per me il suo cammino altalenante dipende essenzialmente da carenza di solidità mentale e da non completa maturità tattica.
E invece ti farà venire un’ulcera gastrica.