L'azzurro è felice del nuovo percorso con Panichi e Badio ATP, Copertina

Sinner contento dell’esordio a Torino: “Ottimo inizio di torneo. Al servizio sono migliorato, ma è lì che devo ancora lavorare” (Video della partita)

10/11/2024 23:46 10 commenti
Jannik Sinner (foto Getty Images)
Jannik Sinner (foto Getty Images)

Un Jannik Sinner sereno e rilassato si è presentato alla stampa dopo il buon successo contro Alex De Minaur nel suo match d’esordio alle Nitto ATP Finals 2024. Ha spaziato sul match ed altri temi, sottolineando il suo solito “mantra”: lavoro e miglioramento. È il n.1 del mondo, l’uomo da battere nel torneo, ma il suo focus resta migliorare il suo gioco, in particolare la battuta dove cerca più stabilità e continuità di rendimento. Queste la parole di Jannik.

 

“Un ottimo inizio di torneo. Non giocavo un match ufficiale da un po’. Ho avuto dei momenti in cui non mi trovavo bene sul campo, ma sono felice della vittoria”.

“Ogni match con De Minaur non è facile, devo giocare ogni punto contro di lui. Per questo ogni volta che lo affronto cambio qualcosa, dipende anche da come va l’incontro. Oggi è stato equilibrato, ho ottenuto il contro break subito altrimenti il set poteva anche scivolare via velocemente, è andata bene”.

“L’inizio del rapporto con Vagnozzi è stato diverso, abbiamo fatto molte cose differenti rispetto a quel che facevo prima e ho dovuto imparare a conoscerlo come persona e come metodi, imparare dai momenti buoni e cattivi in campo. Sono felice di come le cose stanno andando e sono migliorato moltissimo. Lui mi fornisce molte informazioni sull’avversario che devo affrontare e anche durante gli incontri, mi spinge e provare cose e cogliere i momenti”.

“Fritz è un grande lottatore, oggi ha giocato un bel match contro. Medvedev. Ci siamo allenati insieme all’inizio della settimana, so che è un avversario duro e che sarà una partita complicata”.

“Miglioramenti? Si, il servizio l’ho migliorato ma nonostante tutto credo che potevo servire meglio in certi punti, se devo migliorare in qualcosa questo penso sia ancora il servizio. E poi dopo il servizio comunque si scambia, quindi il punto lo si gioca. Alex ha faticato a rispondere perché ho cambiato direzione e velocità, quello ha funzionato. Quindi ho cercato di spingere molto da fondo campo, ho scelto bene quando andare a rete e quando restare nello scambio”.

“Faccio ancora fatica nello slice, l’approccio a rete, la posizione giusta sulla smorzate, credo che ci sia ancora margine ed è una cosa positiva. Al servizio abbiamo alzato l’asticella, non è ancora costante come vorrei ma c’è del lavoro da fare in generale”.

“La regola del coaching? Alla fine ritengo che non cambi tanto, quando non c’era la regola comunque l’allenatore riusciva a darti qualche cenno quando hai un bel rapporto e c’è intesa. È il giocatore che deve trovare la soluzione, ma l’avere fuori una persona di fiducia è importante”.

“Ci sono cose nuove con i due nuovi membri nel team (Panichi e Badio, ndr). Sono una persona molto aperta alle novità, voglio sempre imparare cose nuove e quindi avere un nuovo punto di vista mi piace. Sono contento di come stanno andando le cose, avremo tanto lavoro da fare in preparazione, sarà un momento cruciale per il prossimo anno. Non giocavo da quattro settimane, forse un minimo teso ero, ma sto bene e non c’è alcuna preoccupazione sulla mia condizione generale”.

Da Torino, Marco Mazzoni


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enzola barbera (Guest) 11-11-2024 15:58

@ IL TRUZZO GRUGNITORE NERVOSETTO IN CANOTTA (#4252870)

Costringono a vedere la partita con l’audio staccato. Uno schifo che dura da molto.Bei tempi di Tommasi, Geleazzi, Oddo,Clerici, commentavano sempre nell’intervallo, salvo qualche bel colpo o grosso errore enzo

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IL TRUZZO GRUGNITORE NERVOSETTO IN CANOTTA (Guest) 11-11-2024 13:36

Scritto da antoniov

Scritto da MARMAS
Un po’ di ruggine per Jannik nell’esordio del torneo e dopo 3 settimane dall’ultimo match.
Assolutamente normale e tutto sommato mi è sembrato nel complesso abbastanza centrato.
Ciò che impressiona è il margine che dimostra di avere anche con tennisti di prima fascia (Alex è il n.9 del mondo, non esattamente l’ultimo arrivato) e il fatto che questo margine sembra essere in continuo aumento.
A parte quei 2 o 3 tennisti che possono metterlo in difficoltà si ha la sensazione che il risultato sia già scritto.
Lo percepiamo noi spettatori e lo percepisco a maggior ragione i tennisti.
Jannik sa che se porta il livello di gioco vicino al suo standard di normalità la partita va nella sua direzione per inerzia.
Questo gli dà la tranquillità di potersi concentrare sul suo tennis, sapendo che la chiave delle partite sta sempre in quello che succede dalla sua parte della rete.
Anche se commette errori e va sotto nel punteggio rimane calmo, non esce mai dal match e rimane sempre focalizzato sull’obiettivo di portare il suo gioco ad un livello per lui appena normale ma per l’avversario irraggiungibile.
Anche gli avversari ormai sanno che è così, sanno che per avere chanches devono giocare ben sopra il loro livello e inevitabilmente prima o poi vanno fuori giri e sono sempre sotto pressione.
Sinner ormai vince i match già negli spogliatoi e sulla base del suo status e questa è una cosa che succede solo ai campionissimi.

Concordo.
Se Jannik avesse giocato il suo miglior tennis, avrebbe lasciato a De Minaur, peraltro in forma, non più di 4 games.
Ma, a dirla tutta, la partita di ieri sera sarebbe stata oggettivamente noiosissima se non avesse giocato il Nostro Alfiere e, come se non bastasse, è stata pure infastidita dai cronisti di RAI2 che hanno costretto anche me ad azzerare l’audio della TV

Cronisti fastidiosi che straparlavano mentre il gioco era in corso e purtroppo la solita vergogna del carrozzone di raccomandati inetti…

Ieri sera sono rientrati in diretta con il gioco già iniziato più volte e addirittura con un quindici già assegnato…
Non si meritano nulla…
Parassiti della peggior specie

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Pippolivetennis 11-11-2024 10:51

Ieri mi è sembrato in difficoltà nel dare profondità alla palla, colpiva con uno spin non tipico nel suo gioco e non riusciva a sfondare come fa lui di solito.
Non so quanto incidesse la ruggine, legata a un mese di stop in partite ufficiali, o il campo.
La superficie è veramente più lenta. Se ne è discusso parecchio, ma forse gli organizzatori hanno preferito scegliere una superficie più lenta memori della finale dell’anno scorso. Djokovic con un servizio fantastisco per quasi tutta la partita, col campo velocissimo dell’anno scorso non faceva partire nemmeno lo scambio. Vinse la partita praticamente col servizio.
Una superficie come questa renderà meno incisivo il servizio di tutti e renderà molto più equilibrato il torneo nelle fasi finali, quando ci saranno i 3 tennisti più forti del momento (Sinner, Alcaraz, Zverev).

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+1: MARMAS
antoniov 11-11-2024 10:47

Scritto da MARMAS
Un po’ di ruggine per Jannik nell’esordio del torneo e dopo 3 settimane dall’ultimo match.
Assolutamente normale e tutto sommato mi è sembrato nel complesso abbastanza centrato.
Ciò che impressiona è il margine che dimostra di avere anche con tennisti di prima fascia (Alex è il n.9 del mondo, non esattamente l’ultimo arrivato) e il fatto che questo margine sembra essere in continuo aumento.
A parte quei 2 o 3 tennisti che possono metterlo in difficoltà si ha la sensazione che il risultato sia già scritto.
Lo percepiamo noi spettatori e lo percepisco a maggior ragione i tennisti.
Jannik sa che se porta il livello di gioco vicino al suo standard di normalità la partita va nella sua direzione per inerzia.
Questo gli dà la tranquillità di potersi concentrare sul suo tennis, sapendo che la chiave delle partite sta sempre in quello che succede dalla sua parte della rete.
Anche se commette errori e va sotto nel punteggio rimane calmo, non esce mai dal match e rimane sempre focalizzato sull’obiettivo di portare il suo gioco ad un livello per lui appena normale ma per l’avversario irraggiungibile.
Anche gli avversari ormai sanno che è così, sanno che per avere chanches devono giocare ben sopra il loro livello e inevitabilmente prima o poi vanno fuori giri e sono sempre sotto pressione.
Sinner ormai vince i match già negli spogliatoi e sulla base del suo status e questa è una cosa che succede solo ai campionissimi.

Concordo.
Se Jannik avesse giocato il suo miglior tennis, avrebbe lasciato a De Minaur, peraltro in forma, non più di 4 games.

Ma, a dirla tutta, la partita di ieri sera sarebbe stata oggettivamente noiosissima se non avesse giocato il Nostro Alfiere e, come se non bastasse, è stata pure infastidita dai cronisti di RAI2 che hanno costretto anche me ad azzerare l’audio della TV 😕

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+1: MARMAS
l Occhio di Sauron 11-11-2024 10:36

Scritto da MARMAS
Un po’ di ruggine per Jannik nell’esordio del torneo e dopo 3 settimane dall’ultimo match.
Assolutamente normale e tutto sommato mi è sembrato nel complesso abbastanza centrato.
Ciò che impressiona è il margine che dimostra di avere anche con tennisti di prima fascia (Alex è il n.9 del mondo, non esattamente l’ultimo arrivato) e il fatto che questo margine sembra essere in continuo aumento.
A parte quei 2 o 3 tennisti che possono metterlo in difficoltà si ha la sensazione che il risultato sia già scritto.
Lo percepiamo noi spettatori e lo percepisco a maggior ragione i tennisti.
Jannik sa che se porta il livello di gioco vicino al suo standard di normalità la partita va nella sua direzione per inerzia.
Questo gli dà la tranquillità di potersi concentrare sul suo tennis, sapendo che la chiave delle partite sta sempre in quello che succede dalla sua parte della rete.
Anche se commette errori e va sotto nel punteggio rimane calmo, non esce mai dal match e rimane sempre focalizzato sull’obiettivo di portare il suo gioco ad un livello per lui appena normale ma per l’avversario irraggiungibile.
Anche gli avversari ormai sanno che è così, sanno che per avere chanches devono giocare ben sopra il loro livello e inevitabilmente prima o poi vanno fuori giri e sono sempre sotto pressione.
Sinner ormai vince i match già negli spogliatoi e sulla base del suo status e questa è una cosa che succede solo ai campionissimi.

Secondo me no.. lui vince perché quando s’avvia lo scambio la sua palla è mediamente più pesante e dagli èe dagli l’avversario prima o poi cede.

Non c’è sudditanza psicologica ma semplicemente non ce la fanno a reggere il suo ritmo.

Quando è riuscito a piegare Medvedev e Djokovic che facevano di quello la loro forza si è praticamente seduto in cima alla montagna.

Quella roba non si chiama sudditanza ma si chiama comodini

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Antonella B. 11-11-2024 10:26

A proposito del servizio, mi è sembrato che, sulla seconda, Jannik spesso diminuisse decisamente la velocità e aumentasse la rotazione. Cosa che fino a qualche tempo fa raramente faceva contro giocatori così forti forse perché la sua palla non girava abbastanza per risultare per loro insidiosa, specialmente lo slice, che secondo me colpiva con una rotazione direi più “ibrida”, che non aiutava la palla a curvare e “scivolare” via allargandosi, anzi tendeva a farla “frenare” e rientrare al contatto con il campo.
Il “kick” da sinistra secondo me lo ha sempre avuto, ma anche quello forse “girava” meno e peggio rispetto a oggi, quindi contro i più forti gli serviva sempre mettere velocità extra.

A conti fatti, secondo me il servizio di Jannik sta diventato una “incognita”, sempre più complicata da leggere o prevedere, e anche per i top10 è diventato sempre meno conveniente “scommettere” sulla posizione in risposta.

RIcordo il tempo in cui ad esempio Nole leggeva il servizio di Jannik come fosse un libro aperto, Medvedev rispondeva sistematicamente metri e metri fuori dal campo perché non temeva traiettorie più strette, e in tanti facevano quel mezzo passo a sinistra perché lo slice sul dritto difficilmente sarebbe arrivato.. i tempi cambiano!

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+1: antoniov, Pippolivetennis, Paolo Papa, MARMAS
MARMAS 11-11-2024 08:26

Un po’ di ruggine per Jannik nell’esordio del torneo e dopo 3 settimane dall’ultimo match.
Assolutamente normale e tutto sommato mi è sembrato nel complesso abbastanza centrato.
Ciò che impressiona è il margine che dimostra di avere anche con tennisti di prima fascia (Alex è il n.9 del mondo, non esattamente l’ultimo arrivato) e il fatto che questo margine sembra essere in continuo aumento.
A parte quei 2 o 3 tennisti che possono metterlo in difficoltà si ha la sensazione che il risultato sia già scritto.
Lo percepiamo noi spettatori e lo percepisco a maggior ragione i tennisti.
Jannik sa che se porta il livello di gioco vicino al suo standard di normalità la partita va nella sua direzione per inerzia.
Questo gli dà la tranquillità di potersi concentrare sul suo tennis, sapendo che la chiave delle partite sta sempre in quello che succede dalla sua parte della rete.
Anche se commette errori e va sotto nel punteggio rimane calmo, non esce mai dal match e rimane sempre focalizzato sull’obiettivo di portare il suo gioco ad un livello per lui appena normale ma per l’avversario irraggiungibile.
Anche gli avversari ormai sanno che è così, sanno che per avere chanches devono giocare ben sopra il loro livello e inevitabilmente prima o poi vanno fuori giri e sono sempre sotto pressione.
Sinner ormai vince i match già negli spogliatoi e sulla base del suo status e questa è una cosa che succede solo ai campionissimi.

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+1: Marcorava, Don Budge fathers, Antonella B., antoniov, Pippolivetennis
l Occhio di Sauron 11-11-2024 07:00

Scritto da Giulio_
La domanda a cui non riesco a rispondere è questa. Perché se lui gioca malino dà 6/3 a De Minaur r se io gioco malino perdo sempre?

Lui gioca contro gente in proporzione meno forte

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Ging89 (Guest) 11-11-2024 00:58

Sinner sempre onesto.
Imparare a leggere tra le sue dichiarazioni.
Lui l’italiano lo sa benissimo e dosa APPOSTA le parole
La parte finale infatti era per tranquillizzare tutti sul momento in cui si è toccato il costato e lui ha detto “semplicemente non giocavo da 4 settimane, forse ero un pò teso”

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+1: Marcorava
Giulio_ (Guest) 11-11-2024 00:05

La domanda a cui non riesco a rispondere è questa. Perché se lui gioca malino dà 6/3 a De Minaur r se io gioco malino perdo sempre?

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+1: Setrakian, Don Budge fathers