Zverev dopo il successo a Parigi Bercy: “Felice del torneo, ma l’obiettivo è migliorare. Stanco alle Finals? Quando sei lì tutti danno il massimo” (con il video della Finale)
Ha appena vinto il suo secondo Masters 1000 dell’anno e si presenta alle Finals da n.2 del mondo. Alexander Zverev può veramente dire di essere ritornato quello del 2022 quando stava lottando alla pari con Nadal al Roland Garros prima di infortunarsi. Riportiamo i passaggi salienti della sua press conference di fine torneo.
ALEXANDER ZVEREV: Ho vinto un Masters, sono molto contento di questo. E in particolare penso che oggi in finale ho giocato un match piuttosto buono. Penso di essere stato solido dall’inizio alla fine. Mi aspetto di giocare un ultimo bel torneo quest’anno, a Torino. Spero di poter concludere la stagione alla grande.
Anche dopo la finale è continuata la sua routine dell’allenamento…
ALEXANDER ZVEREV: Sì, ho appena finito. Obiettivi per prossimo anno? Penso che siano abbastanza evidenti per tutti. Per me, adesso si tratta di migliorare il mio gioco. I risultati, beh, lascerò che arrivino da soli. Non posso forzare i risultati. Non sono venuto qui questa settimana pensando che sicuramente avrei vinto questo torneo. Voglio migliorare, questo è ciò che sto facendo, ed è quello che cerco di fare ogni giorno.
D: Sascha, hai avuto l’impressione sin dall’inizio che sarebbe stata una giornata relativamente tranquilla?
ALEXANDER ZVEREV: Beh, no, non mi aspettavo che sarebbe finita 6-2, 6-2. Ma in realtà dall’inizio e dai primi scambi, anche quando perdevo i punti, sentivo che la palla era sotto il mio controllo. Quando ho questa sensazione, mi sentivo bene in campo. Quando mi sento a mio agio e sicuro, posso essere un po’ più aggressivo, tentare più colpi del solito. E contro di lui, era importante. Penso che sia uno dei migliori giocatori quando è aggressivo. Penso che abbia ancora qualche difficoltà quando deve difendersi. Quindi, quando lo metto nella posizione in cui deve difendersi, è una posizione in cui io mi sento a mio agio e lui no.
D: A volte è difficile giocare contro un mancino. Non so se ti piace o no, ma è stata la tua 26ª vittoria consecutiva contro un mancino. Lo sapevi? Sai che l’ultima volta che hai perso contro un mancino è stato quasi due anni fa, proprio quando sei tornato nel tour?
ALEXANDER ZVEREV: Penso in Coppa Davis, giusto? Contro la Svizzera? Sì, e stavo ancora rientrando. Quindi avrei potuto perdere contro chiunque. Sì, lo sapevo. Per me, forse i mancini sono più naturali rispetto ad altri, perché sono cresciuto con mio fratello, che è mancino, quindi è tutto ciò con cui mi sono allenato da piccolo. Quindi, ovviamente, forse sono più abituato ai colpi in topspin e ai servizi tagliati. Ma comunque, i mancini possono essere difficili, ma come chiunque altro.
D: Quando è il tuo prossimo allenamento e fai qualcosa in particolare?
ALEXANDER ZVEREV: Mercoledì. Per me, il risultato è fantastico. Sono estremamente soddisfatto. Sono felice per questo. Ma come ho detto all’inizio della settimana, voglio migliorare alcune cose per raggiungere i miei grandi obiettivi. Sono felice della finale. Sono contento del torneo. Certo, sono qui con il trofeo di un evento Masters 1000, ma ci sono ancora alcune cose che voglio migliorare, e questo è un processo che richiede mesi. Sto già migliorando per il prossimo anno, spero.
D: Hai vinto due volte le Finals, quindi è un torneo che ti piace. Cosa sarà più importante a Torino? La condizione fisica o quella mentale? La stagione è lunga e impegnativa. È importante trovare l’equilibrio tra corpo e mente?
ALEXANDER ZVEREV: Penso che per Torino tutti trovino motivazione. È un torneo così speciale, con un’atmosfera e un feeling unici, quando sei lì e ci sono solo otto giocatori al mondo ti senti già speciale, quindi penso che tutti siano motivati. Tutti vogliono vincere questo titolo e giocare bene. Penso che nei tornei normali verso la fine della stagione ci possano essere giocatori più stanchi o meno motivati, ma a Torino, una volta che sei arrivato, combatti tutto l’anno per qualificarti, giusto? Quindi penso che una volta lì, darai il massimo, e lo faranno anche tutti gli altri. Alla fine, giochi solo contro i migliori otto al mondo. Non ci sono partite facili, e devi giocare il tuo miglior tennis sin dal primo match.
D: Congratulazioni. Hai giocato molte partite quest’anno. Penso che sia stata la tua 66ª vittoria oggi. Sarai un po’ più selettivo nei tornei che giocherai l’anno prossimo? Hai detto che vuoi vincere un primo Slam. Per riuscirci, devi giocare meno partite e concentrarti sui tornei più importanti?
ALEXANDER ZVEREV: Devo? Non lo so. Ogni giocatore è diverso, ogni giocatore ha la propria strada. Ho giocato tutti gli eventi Masters, e li giocherò anche l’anno prossimo, sicuramente. Penso siano i tornei più importanti dell’ATP. Giocherò, spero, tutti i tornei del Grande Slam. Non è che abbia giocato così tanti tornei in realtà. Ci sono stati solo tornei molto selezionati. Con le Olimpiadi quest’anno, sono arrivati due tornei in più, Amburgo e le Olimpiadi. Ma al di là di questo, non ho giocato così tanto.
D: Cosa conta di più per te: vincere un major o arrivare al numero 1 per la prima volta?
ALEXANDER ZVEREV: È una buona domanda. Onestamente credo che nel tennis di oggi siano due obiettivi che vanno di pari passo. Penso che sia molto difficile essere numero 1 senza vincere uno Slam.
Da nostro inviato a Parigi, Enrico Milani
TAG: Alexander Zverev, Masters 1000 Parigi Bercy 2024
4 commenti
Zverev ormai parla come Sinner.
Ferrero seguirebbe Jannik pure al bagno.
Medvedev quando lo vede si fa il segno della croce.
Fritz si mette la divisa da Marines.
Djokovic probabilmente pensa: meno male che è nato nel 2001 visto che già Federer e Nadal erano sufficienti.
Ai banchi più dietro si preferisce invece caxxeggiare e fare ricreazione.
Sinner ormai ha creato un solco. I fenomeni lo studiano e cercano di imitarlo… Gli altri, che lo vedono con il binocolo, preferiscono fare le pulci a quello che dice per cercare di sminuirlo, ma così facendo tra poco al posto del binocolo dovranno usare un telescopio.
Zverev non ha ancora vinto uno slam ma in compenso ha già vinto una medaglia d’oro alle olimpiadi,2 tour Finals e 7 masters 1000:
Not soo bad.
Sasha dice che “e’ difficile essere nr 1 senza vincere uno slam”. In compenso è possibile essere nr 3, vincendone 2 nell’anno 😉
Zverev potrebbe diventare numero 1 senza aver mai vinto uno slam se Sinner verrà squalificato il che sarebbe veramente anomalo e ingiusto,credo che anche Zverev non sarebbe contento di ottenerlo così