Alcaraz da Bercy: “Il campo dovrebbe essere più lento”
Troppo veloce col dominio del servizio e pochi scambi? O troppo lento, con un numero eccessivo di scambi e tennis troppo muscolare? Il dibattito sulle condizioni di gioco esiste da sempre e non sarà risolto, tra chi predilige un gioco con molti palleggi e costruzione, e chi al contrario preferisce vedere attacchi e un tennis verticale che si risolve un pochi tiri. Generalmente il tennis attuale è discretamente lento, con palle davvero pesanti, superfici che fanno rimbalzare la palla piuttosto alta e quindi domina un tennis di pressione da fondo campo. Pochi i tornei dove la palla schizza via ed è favorito chi serve forte e chi attacca appena possibile. Storicamente il torneo di Cincinnati è uno dei più rapidi, come quello di Shanghai. Quest’anno invece le condizioni a Parigi Bercy sono davvero rapide, come rilevato dalle analisi di gioco, e non a tutti questa novità è gradita. Tra questi Carlos Alcaraz, che dopo il suo debutto vincente a Bercy contro Jarry ha parlato alla stampa sottolineando come a suo dire il pubblico apprezzerebbe maggiormente un gioco con più scambi.
“Sono più veloci di quelli di Cincinnati?” chiede Carlos, “A dire il vero la mia sensazione è che questo fosse il secondo più veloce, dietro Cincinnati, ma è molto evidente che la palla scivola non appena rimbalza. Non c’è altra scelta che abituarsi, ma penso dovrebbe essere più lento, che sia non bello per gli spettatori perché è difficile vedere scambi lunghi. Devi passare ore a lavorare su questi campi per capire bene come giocare, ora mi sento bene”.
Alcaraz non terminò bene il 2023, con prestazioni modeste e nessun torneo vinto nel finale di stagione. Quest’anno lo spagnolo è molto più in forma e motivato a fare bene. “Mi sento molto più motivato, ho accettato che la stagione è lunga e che dobbiamo giocare fino alla fine. Era fondamentale partire dal presupposto di dover lottare fino alla fine e penso di essere arrivato con più energia fisica e mentale rispetto allo scorso anno. Obiettivi? Beh, vincere i tornei che gioco! <sto giocando alla grande, sono molto orgoglioso della stagione che ho avuto, ma voglio davvero vincere ancora qualcosa. Mancano solo poche settimane alla stagione e voglio affrontarla giorno per giorno. Sono fiducioso di ottenere grandi risultati, sarei molto entusiasta di diventare campione qui” conclude Carlos.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Masters 1000 Parigi Bercy 2024
Ovviamente mi riferisco ai turni al servizio del francese
Sono proprio curioso di vedere il modo in cui Carlitos riuscirà a neutralizzare Giovannone coscialunga. Spero arrivino a incontrarsi
Osare non significa per forza giocare alla Giorgi: sparo al massimo e se rimane in campo faccio danni.
Le tasse dovrebbero essere più basse.
è un indoor veloce, che premia i giocatori da rapido, giocatori che attaccano sistematicamente rischiando qualcosa in più.
non è un caso che storicamente sia sempre stato snobbato da chi è già qualificato alle finals, che lo prende come un allenamento agonistico e nulla più.
bene a fatto sinner a ritirarsi, se sentiva di aver bisogno di qualche giorno di riposo ulteriore dopo il tour de force asiatico.
Sorteggi pilotati e ora vorrebbe pure decidere i campi dei tornei…
Er canottaro è proprio na….
Ma che motivato a vincere,sono gli altri (esculsi sinner e il Goat)che fanno pena!
Vamos!!! 😈 😀
Eh ma se il 70% è scambi lunghi significa appunto che nessuno ha il coraggio di osare, altrimenti la gran parte finirebbe entro i 9 colpi
In Arabia x i 6 Re andava tutto ok….mica ci sono andati x il money povere anime pie
Non sono d’accordo. Diventano noiosi solo quando prevale sempre lo stesso, o quando nessuno ha il coraggio di osare.
Sta imparando dal suo mentore… pensate se gli preparassero tabelloni tipo Sinner….
La sua è una preferenza legittima, da non confondere con una richiesta. Per quanto riguarda le preferenze degli spettatori, invece, non può essere lui ad esprimerla. Magari qualcuno preferisce punti da 2 o 3 colpi. D’altronde le proposte di abbreviare le partite si sprecano, sembra che guardare il tennis non piaccia a qualcuno e lo “spettacolo” deve durare il meno possibile.
saranno belli gli ace e i servizi vincenti allora 😕
Mmm, Carlitos, ti piacerebbe vincere facile eh? Preparati a Torino allora 🙂
Gli scambi lunghi sono (o erano, soprattutto post djoko-nadal) piacevoli quando capitano ogni tot., non se ce ne sono 100 a match