Sinner domina il ranking, Alcaraz punta alla rimonta nel 2025?
L’impero costruito da Jannik Sinner nel 2024 e una certa irregolarità di Carlos Alcaraz hanno impedito allo spagnolo di poter lottare concretamente per il ritorno alla prima posizione del ranking ATP. Questo finale di stagione potrebbe però essere fondamentale per costruire le basi di una possibile riconquista nei primi mesi del 2025.
L’esperienza del 2023 ha insegnato come l’ossessione per il numero 1 possa portare a decisioni sbagliate. Alcaraz, nel tentativo di mantenere la vetta, aveva preso scelte controproducenti giocando senza la necessaria energia. Un errore che non si è ripetuto nel 2024, dominato da un Sinner che con il suo pugno di ferro ha impedito al murciano persino di sognare l’assalto alla vetta.
L’altoatesino ha costruito un vantaggio impressionante di 4.300 punti su Alcaraz e ha già accumulato 21 settimane come numero 1. Con la prima posizione di fine anno ormai matematicamente garantita, si apre però uno spiraglio per lo spagnolo negli ultimi tornei della stagione.
A Parigi-Bercy e alle ATP Finals, Alcaraz difende solamente 410 punti contro i 1.090 di Sinner. Il forfait dell’italiano a Parigi, che gli costerà 90 punti, offre un’ulteriore possibilità al murciano di ridurre il distacco, non avendo punti da difendere nella capitale francese.
Alcaraz arriva a questi eventi con sensazioni molto migliori rispetto all’anno scorso. L’obiettivo è arrivare il più vicino possibile a Sinner in vista dell’Australian Open 2025, dove l’altoatesino non potrà aggiungere punti mentre lo spagnolo, difendendo i quarti di finale, avrà l’opportunità di guadagnare terreno superando quel turno.
Lo spagnolo ha la possibilità di conquistare fino a 2.090 punti vincendo sia Parigi che Torino senza sconfitte. Un bottino che lo posizionerebbe idealmente per tentare l’assalto al numero 1 nei primi mesi del 2025, dando vita a un’appassionante sfida tra i due grandi protagonisti del tennis presente e futuro, destinati a duellare non solo in campo ma anche nella classifica ATP.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Ranking ATP
@ Panettone (#4245564)
Da dove vi vengono tutte ste certezze lo sapete solo voi
Lendl non vinse mai a Wimbledon, Connors e MacEnroe al RG…
Siamo d’accordo.
Vero. Ma è anche vero che, magari solo per questioni di età, la Graf vide l’irruzione clamorosa di Seles nel circuito quando aveva già in saccoccia una decina di slam, tra cui il Grande Slam più oro olimpico.
Io sono propenso a pensare che Seles sarebbe stata, senza incidente, una incredibile numero uno per molti anni, probabilmente tutti i 90, ma la Graf avrebbe comunque chiuso la carriera con una 15ina di Slam e con in curriculum gli anni di dominio pre-Seles. Gloria più che sufficiente, direi. Secondo me l’incidente Seles, più che falsare la carriera a Graf, ha purtroppo impedito ad un fenomeno assoluto come Monica, di realizzarsi compiutamente.
Quello che so (e ricordo) è che ci fu un dibattito e che Graf ebbe a dire che per lei “era difficile, sapendo che Monika non c’era”. La prima a domandarsi se era vera gloria fu, dunque, proprio lei. Quello che io credo (ma so bene che non avremo mai la riprova) è che Graf avrebbe continuato a primeggiare solo su erba e che Monika avrebbe facilmente superato il record di Court. A 19 anni aveva già 8 Slam in bacheca (Serena, alla stessa età, uno, per dire). Le Williams sarebbero arrivate solo a fine anni ’90.
Penso che tu sia ironico, perché a discutere la gloria della Graf non si va molto lontano. È già tutto assodato, indipendentemente dalla triste vicenda Seles. Sicuramente avrebbe vinto qualche slam in meno, la Graf, ma sulla sua grandezza si continuerebbe a non discutere.
Se veramente vuoi rimanere nella storia del Tennis (con la T maiuscola), devi vincere almeno una volta Wimbledon. Aspettiamo con ansia e trepidazione.
Dissento. Per tutti i tennisti il ranking è cruciale. Le vittorie nelle finali ovviamente pure. Ma si dà il caso che le due cose vadano assieme. (Six Kings et simili, a parte).
Detto questo, è molto diverso essere 1 o 2. È molto diverso essere top 2 oppure top 4. È molto diverso essere top 8 o top 10, e così via. Intendo dire che non è solo un fatto psicologico. Cambiano i tabelloni, cambiano i contratti pubblicitari, cambiano un sacco di altre cose concrete, probabilmente da casalinghi alcune nemmeno le immaginiamo.
No penso che Rafa si vorrà tenere ben stretti, uno per uno, i suoi Slam che sono 3/4 volte di più di quelli di Connors e Lendl. Fra l’altro Nadal è stato numero uno in concomitanza degli altri due fenomeni assoluti che detengono per distanza il record di Slam conquistati, per cui la sua “grandezza” è condivisa e limitata da qulle di Nole e Roger. Poi le settimane di ranking dipendono, oltra che dagli avversari, da tante cose. Chi arriva in testa a fine anno guadagna 6/7 settimane gratis, l’anno del Covid ha “regalato” settimane gratis, fattori come squalifiche, sospensioni o infortuni possono avvantaggiare uno o l’altro al di là dei meriti (vedi il più volte citato caso di Alcaraz vs Nole con il caso vaccini). Onestamente a fine carriera credo quel conteggio interessi al limite solo se riesci a diventare il numero uno assoluto della storia, superando le 428 di Nole, essere sesto o ottavo in questa classifica a chi importa (e chi la va a guardare) ?
E questa è una dura verità..!!
Sinner ha il primo obiettivo fuori dal campo e sappiamo tutti qual è.
Il secondo è vincere vincere vincere vincere. Non ci sono riusciti i big 3 per cui è difficilissimo, lui non deve mai nemmeno pronunciarlo e forse è meglio che nemmeno noi lo diciamo ma oggi se sta bene non c’è nessun altro che potrebbe, nemmeno Alcaraz.
Forse hai ragione, ma io francamnete non sono così convinto di questi newcomers: Intanto chi sarebbero?
Rune? Sembrava due anni fa il principale avversario di Alcaraz, poi ha fatto tutto fuorchè quello che deve fare un giovane emergente: non ha creato un supporto stabile.
Draper? Dipende dal fisico ed anche dal fatto che su certe superfici (terra battuta, ma anche sul cemento, se non è indoor) è estremamente vulnerabile.
Musetti? Se non cambia coach non va da nessuna parte…
Fils? Oggettivamente, assieme a Perricard (che però ha un anno in più) l’unico francese che sembra abbia delle possibilità concrete di entrare in top10.
Shelton? Mi sembra che abbia perso il vantaggio della novità, adesso è in quella zona intorno ai 20, deve evolvere tecnicamente e mentalmnete, non è in un circo…
Machac? Anche lui fisico “delicato”, come tutti i cechi…
Korda? Ha la tecnica ma non la mentalità del campione.
Auger Aliassime? Un altro che due anni fa, vincendo tre tornei di fila ed arrivando alla finale di un quarto, sembrava essere il terzo incomodo. Poi, passata la festa, sono comiciati i problemi…
Mpteshi Perricard? Troppo presto per un giudizio, potrebbe salire come fare la fine di altri come quello che lo precede in questa lista.
Lehecka? vedi Machac
Michelsen? Anche lui deve svilupparsi tecnicamente, sti statunitensi devo capire che il centro del tennis si è spostato dal nuovo mondo al vecchio…
Mensik? forse il migliore in prospettiva dei cechi, ma questi continui infortuni mi fanno pensare…
Shang? Sicuramnete un’altro promettente.
Altri non vedo a medio breve periodo.
Ah questo è poco ma certo, ma poi …. alla fine della fiera
Classifica morale? Secondo quale morale? Di chi? La morale kantiana, quella cristiana agostiniana, quella islamica sunnita, quella buddista o quella maurantonianlofiaschiana?
Secondo me punta su quello
Adeso lo scrivono tutti, ma quando lo facevamo notare io e pochi altri due anni fa venivamo tacciati di nazionalismo… adesso i nodi vengono al pettine, il tempo, come si suol dire, è galantuomo…
L’eccezionalità di USO ’22 fu anche che Ruud vincendo la finale sarebbe diventato #1, senza aver mai vinto un 1000 e nemmeno un 500!
L’unica dura verità è che molto presto il record di 33 settimane al numero 1 di Carlito sarà superato da Jannik.
Moralmente parlando, caro Mauro, numero 1 non lo è stato nemmeno quando la classifica atp lo dava per primo. Perché lo è stato con una quantità di punti miseri grazie solo all’assenza forzata del (questo si) vero numero 1 di quel periodo.
Quindi, prima di parlare di numero 1 morale, preoccupatevi che Carlos prima o poi, ci arrivi realmente per meriti suoi e non per colpa venti accidentali.
Nomen omen.
O anche il remake del numero 1 di Graf dopo l’aggressione a Seles. Fu vera gloria?
Il ranking conterà anche poco ma chiedete a Rafa se non vorrebbe essere davanti a Jimbo, Lendl e Pistol Pete che pure lo seguono a grande distanza in termini di Slam vinti. Io dico che la grandezza di un campione si misura anche in settimane al numero 1 (citofonare Nole e Roger).
Io temo che con il passare del tempo il problema di Alcaraz non sarà il #1, che tra l’altro non credo che i suoi concorrenti futuri e diretti saranno Medvedev , Tsitsipas , Zverev, Fritz, Rublev, etc…tutti bravi tennisti ma che sono destinati a a vedersela già dal 2025 con nuovi avversari che presto scaleranno il ranking e saranno una minaccia per chi fa poche ma grandissime prestazioni.
Più in là saranno sempre meno e sempre meno grandissime.
Confermo tutto, aggiungo, vediamo le atp finals e Australian Open come andra Sinner dove deve difendere molti punti se esce bene rimarrà numero 1 per il resto dell’anno (salvo infortuni)… Per il Tas come sempre sostenuto assolverà Sinner, sanno benissimo che Sinner è innocente, condannarlo nonostante le prove presentate, uscirebbe un polverone mediatico senza precedenti a livello mondiale che metterebbe tutto in discussione
Se Alcaraz avesse vinto quest’anno in Australia battendo Sinner in finale (e quindi vinto 3 Slam contro 1) sarebbe comunque rimasto n 2, per cui, per quanto improbabile, condivido la teoria di Ospite, che è ipotetica ma non troppo. Il numero 1 è importante ma è più la naturale conseguenza di risultati di valore assoluto che un obiettivo (o lo è nella misura che hai raggiunto almeno una volta in carriera quella posizione, non nel fatto se ci rimani 4 settimane in più o in meno), ma certo per i super top non c’è nulla che vale più di uno Slam perchè sono in metro unico di paragone nel tempo della “grandezza” di un atleta.
Caro Ospite, al di la di quelli, come li definivano i miei docenti di Diritto, “casi di scuola”, uno che vince 4 Slams in un anno è sicuramente il numero 1, ma anche chi ne vince 3. Due, lo vediamo, non è sufficiente, ma c’è anche un caso unico (Rios) che non ne ha vinto neppure uno in tutta la carriera. Poi essere numero uno qualche settimana vale per il riconoscimento, ma conta se supera l’anno, ed in questo Sinner è ben piazzato (sempre che non lo squalifichino, s’intende), quindi con la possibilità di diventare a breve fra i top10 dall’introduzione del ranking.
Capisco che hai voluto essere paradossale ma 100 anni no e neanche 4, il tribunale non può irrogare una sanzione maggiore di quella prevista dalle leggi. In caso di riconosciuta violazione non credo neanche che si possa scendere sotto certo limiti ma su questo sono meno sicuro dato che non conosco così bene la materia.
Wow…. Quindi tutti gli altri processi sono da riscrivere
hai scritto una boiata, tra richieste dell’accusa e decisione del giudice ci passa l’Oceano Atlantico in mezzo. Perchè scrivere certe eresie quando non si sanno le cose.
Mai vendere la pelle dell’ orso (Sinner) prima di averlo ucciso.
E in questo caso dipende anche dal cacciatore ( Tas ).
Quindi il pur talentuoso Alcaraz non potrà modificare l’ ago della bilancia ma tutto dipenderà dagli scenari della caccia non influenzabili dal nr.2 mondiale.
Abbiamo imparato che un tribunale non può decidere una pena, ma deve mettere una crocetta su una delle due opzioni fatte dal pubblico ministero. Perfetto. Grazie.
Indipententemente da chi sarà sarà n.1 il prossimo anno, se, JS, CA o pinco pallino, il ranking conta poco per un vero big, al massimo è importante perchè se sei n.1 di solito è perchè hai vinto qualche slam.
Però per essere un vero big conta vincere gli slam (ultima intervista di JS: “guarderò sempre agli slam con occhio di riguardo sono un’altra cosa”).
Mille volte meglio, un certo anno, essere n.2 al mondo vincendo 4 slam e perdendo sempre al primo turno in tutti gli altri tornei, che essere n.1 quell’anno facendo sempre semi/finale negli slam e vincendo vari altri tornei.
Se poi si vuole andare sullo specifico di quest’anno, i primi 2 hanno vinto entrambi 2 slam, ma uno dei 2 poi ha vinto più 1000 del 2°, quindi non c’è spazio per fare polemica sostenendo che il n.2 sarebbe il n.1 “morale” e ci vuole ben poco a capirlo… (e a chi dice che contano gli scontri diretti ricordo che le vittorie FINALI dei tornei contano mooooolto di più…)
Ma la classifica morale è pura teoria, e conta come il 2 di picche con briscola quadri.
Il vero obiettivo del Canottaro grugnitore sarà giocare a torso nudo per mostrare il vero Hulk della Murcia…
🙂 🙂
😀
Il ricorrente (WADA) fa le sue richieste. Il giudice (TAS) valuta il ricorso e decide in autonomia: assoluzione o colpevolezza con eventuale squalifica di 1 giorno o di 100 anni.
Determinanti saranno i due mesi di tornei invernali dopo l’AO e prima del RG. Squalifiche a parte, che se comminate saranno o di un anno o di due (non tre o sei mesi come leggo qui), perchè queste sono le richieste dell’accusa.
Appunto: Sinner ha quel vantaggio pur con una stagione in cui ha mollato più di un torneo per un motivo o per l’altro. Roma se andasse sarebbe un fortino di 1000 punti in più possibili. Non è detto che debba perdere sempre a Indian Wells (e il netto 6-1 del primo set contro Alcaraz lo dimostra con tutta evidenza). Montecarlo non avrà per sempre quella arbitra particolare ed è comunque casa sua. Wimbledon non è esattemente lontana dalle sue caratteristiche da Seppi al cubo ed Halle è li a dimostrarlo. In Canada si rigiocherà a Toronto e se serve è un conto in banca di punti. A Parigi indoor si giocherà in un campo coperto ben diverso da Bercy e più arioso e adatto ad evitare ritardi e disguidi e con una verifica del cibo con assaggiatore preventivo anti veleni (sacrificabile) messo a disposizione dall’organizzazione sensibilizzata alla bisogna. In definitiva non basta che Sinner non vada così bene dove ha vinto ma deve confermare anche tutti i fallimenti o le rinunce perchè Alcaraz possa avvicinarsi concretamente e dunque non è una cosa agevole per lo smanicato pentito.
Alcaraz difende 4.050 punti tra Roland Garros e Wimbledon, Sinner nello stesso lasso di tempo ne difende “solo” 1.700, se Carlitos non vince a Melbourne si scorda di superare Jannik prima degli US Open, a meno di aiuti del TAS…
P.S. Se Alcaraz diventasse n. 1 per la squalifica di Sinner dopo essere stato n. 1 per il ban di Nole e i punti mancanti di Wimbledon, sarebbe degno protagonista del remake di Totò truffa (anche se ovviamente non per colpa sua)
L’importante è che Sinner possa giocare con continuità e preservare uno stato di salute decente. La classifica ne sarà una conseguenza. Era quello che speravo per quest’anno, e nonostante abbia dovuto saltare 2 mille, ritirarsi in un terzo e perdere i punti di Indian Wells, è lì dove sappiamo. Mi accontento che possa giocare almeno 7 1000 e i 4 slam in buone condizioni.
Come si dice sempre (ma non sempre ci si attiene), i conti si fanno alla fine (dell’anno, in questo caso).
La coperta è corta: se migliora altrove magari perde il dominio bagnico estivo lasciando qualche risultato tra Madrid e Wimbledon dove ha il suo castello inespugnabile. Un Sinner in canottiera anche lui potrebbe provare l’ impresa estiva levando al rivale qualche certezza. Quello che conta è il bilancio di fine anno.
😀 😀 😀
LFM vs ATP
Oramai siamo come nel pugilato con le classifiche parallele ahahahah
Ovviamente ATP è la classifica minore, quella da poveracci
@ Alex77 (#4245550)
Si ma consideriamo che ad inizio stagione a IW non difende nulla e non ha giocato Roma inoltre Madrid ha fatto quarti….la continuità di sinner mi lascia ben sperare che possa essere n.1 fino a fine Wimbledon…ovvio che se poi jannik esce al primo turno a Melbourne e alcaraz vince salta tutto….e poi speriamo anche che per una volta gli ostacoli più duri nei tabelloni siano da Alcaraz
Bene, si tenesse sto n.1 morale , noi (tifosi di Sinner) ci teniamo quello ATP !!!!!!!!!
Solo se Sinner viene squalificato nel 2025 Alcatraz si riprenderà la vetta
E questa e’ una dura verità.
Saranno tanti ma distribuiti su 10 mesi, mentre quelli di Alcaraz saranno soprattutto concentrati in quel mese. Quindi meno difendibili. Prevedo, che a meno di squalifiche, difficilmente Sinner sarà spodestato nel 2025.
Se non ci si mette il Tas, Carlitos dovrà fare i numeri per superare Jannik, previsione mia, anche se l’anno prossimo i punti da difendere per il rosso saranno tantissimi
Nel 2024 avrei immaginato Wimbledon e sono stato sorpreso
Vediamo come andrà il 2025, a Dio piacendo.
Comunque ora testa e braccio alle Finals!
Rettifico. Alcaraz è già n. 1 morale, non gli serve arrivare in vetta al ranking…
Senza nulla togliere alla qualità del gioco di Alcaraz ricordiamoci che la sua posizione al numero 1 è stata favorita da circostanze particolari.
Essere numero 1,2,3… significa 2 cose:
– giocatore tra i migliori del circuito
– giocatore costante nei risultati
– godere di circostanze favorevoli
Alcaraz n.1 dal 12.09.22 (US Open, 6740 pt) al 29.01.23 (fine AusOpen, 6730pt) con un massimo di 6820 punti (una “miseria”)
Poi ha avuto altri picchi al n. 1
20 marzo 2023 – 2 aprile 2023 (7420 punti)
22 maggio 2023 11 giugno 2023 (6815 punti)
26 giugno 2023 10 settembre 2023 (9675, 9225, 9815 punti)
Ricordiamoci che quel periodo era caratterizzato dall’assenza nei tornei importanti del numero 1 reale (Nole) per questioni Covid.
Gli stessi punti dell’estate 23 erano inficiati dai tornei dell’estate 22.
La rincorsa a Sinner è certamente possibile ma richiede di migliorare nella costanza fino allo stesso livello di Sinner visto che quest’ultimo non vince solo i 250 (mi perdoni Ruud se lo prendo spesso come esmpio).
L’obbiettivo 2025 di Alcaraz sarà provare a diventare n. 1, e provare a non diventare n. 3.
L’obbiettivo 2025 di Sinner sarà provare a non diventare n. 2, e provare a vincere uno slam su superficie diversa dal cemento.
Pare che il vero Nr. 1 non sia realmente interessato alla remuntada, perché è cosciente che la sua reale prima posizione è già certificata nel ranking LFM (LoFiasco&Maurantonio) 😉
Rispondiamo alla domanda del titolo: tutto dipende soltanto in piccola parte da Jan e Carlos, la classifica l’anno prossimo sarà fatta dall’eventuale squalifica che daranno al nostro campione. Se non ci sarà (e non avrà gravi infortuni) Jan è destinato a dominare, se gli daranno tre mesi, sarà una lotta testa a testa (ma solo se saltasse soltanto l’Australian Open), oltre i tre mesi (e squalifica di due o tre Slam) Carlos si prende (immeritatamente) tutto.
Il vero numero uno non potrà che completare la rimonta nel 2025, parola di quello che non sbaglia mai (che non sono io ovviamente, facevo solo da ventriloquo al Lo Fiasco)