Taylor Fritz rivela: “Sinner e Alcaraz si muovono lateralmente con la stessa efficacia di Rafa e Novak nei loro momenti migliori, ma la loro palla viaggia circa 10 miglia orarie più veloce”
Si parla sempre più di una nuova era d’oro del tennis grazie al dualismo tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Le loro prestazioni vengono già paragonate a quelle del Big 3, ma quanto sono fondate queste comparazioni? A fornire un’analisi illuminante è Taylor Fritz, uno dei pochi giocatori ad aver affrontato tutti e cinque i campioni nel loro momento migliore.
Fritz ha un bilancio eloquente contro il Big 3: 2 vittorie (entrambe contro Nadal) e 14 sconfitte. Nonostante si sia ripetutamente scontrato con quello che lui stesso definisce “il miglior muro della storia”, l’americano è riuscito a evolversi fino a diventare uno dei top player mondiali. Ora però si trova davanti a una nuova sfida: l’ascesa di Sinner e Alcaraz, contro i quali vanta una sola vittoria (contro l’italiano nel 2021) e quattro sconfitte.
In un’intervista a Tennis Channel, Fritz ha offerto un’analisi dettagliata delle differenze tra le due generazioni: “Ciò che mi impressiona maggiormente di Jannik e Carlos è la loro incredibile capacità difensiva. Ma non si tratta di semplice difesa: quando vengono spinti in un angolo del campo, letteralmente esplodono la palla. In uno scambio di rovescio, so che se provo a passare al diritto, il mio colpo deve essere perfetto. Se non riesco a metterli completamente fuori posizione, la palla successiva mi spazzerà via dal campo.”
L’esplosività e l’agilità di Sinner e Alcaraz sembrano aver portato il tennis a un livello superiore, soprattutto in termini di potenza e velocità. Fritz evidenzia un aspetto decisivo: “Si muovono lateralmente con la stessa efficacia di Rafa e Novak nei loro momenti migliori, ma la loro palla viaggia circa 10 miglia orarie più veloce.”
Questa testimonianza di Fritz suggerisce che l’attuale dominio di Sinner e Alcaraz potrebbe non essere un fenomeno passeggero, ma l’inizio di una nuova era del tennis. La loro combinazione unica di atletismo, potenza e velocità sta ridefinendo i parametri del gioco moderno, rendendo sempre più difficile per gli altri contendenti competere ai loro livelli. La sfida che si prospetta per il resto del circuito appare quindi ancora più complessa: non solo devono confrontarsi con due talenti eccezionali, ma con una versione evoluta del tennis, dove la potenza si fonde con l’agilità in modo, forse, mai visto prima.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Notizie dal mondo, Taylor Fritz
Gli spostamenti di Nadal erano superiori anche perché leggeva il colpo dell’ avversario.
Con lui le finte smorzare di Federer, per esempio, non funzionavano.
Djokovic letteralmente volava sul campo e tiente testa alla pari, oggi, 37enne, ai due giovani.
I “big three” sono stati un altro pianeta e chi tirava piú forte vedeva solo tornare indietro prima la palla.
Ma povero Fritz! Se Novak l’ha battuto 10 volte, le ultime pure recentissime, è condannato a perdere da Sinner e Alcaraz negli anni a venire…Novak sta ad oggi battendo giovani rampanti perché la sua velocità è ancora competitiva, già da lui incrementata rispetto ai colleghi big come fattore di evoluzione del tennis rivelatosi poi vincente e adesso ulteriormente aumentata dalle giovani generazioni
che ormai di sfidano sulla velocità e sulla potenza
Capisco e condivido l’esempio, però in realtà di di 2.20 così c’è solo Wembanyama…
Sulla velocità, penso che l’amico Fritz possa aver ragione (i motivi li ha già detti Pier e… Piatti in una intervista in inglese che si trova su youtube, avviso però che è molto lunga, quasi un’ora, e bisogna pure avere pazienza per trovare i punti più importanti, che sono sparsi qua e là..) ho però già dei dubbi sulla mobilità e… mi sa che lui i big 3 li ha incotrati quando erano già (detto ovviamente tra virgolette) “bolliti” rispetto ai loro standard (cioè, per carità, dominavano sempre tutti gli altri, ma si vedeva che erano leggermente “calati” = avrei voluto che avesse giocato contro i big 3 dl almeno-almeo 7/8 anni fa e poi sentire se notava qualche differenza…)
@ Scaino (#4241439)
Tutto corretto, tranne il volo Cagliari – Alicante che esiste(va). Jannik aveva passeggiato in finale contro Pellegrino, mentre aveva faticato tantissimo in semifinale con un giocatore italiano di terza fascia (senza offesa)
@ Giorgione (#4241369)
Pensa che io ho presentato la mamma di alcaraz al padre che era mio amico da quando ci beccavamo al mare ad Alassio e mi parlava già allora,mentre giocavamo a biglie in spiaggia,che in futuro avrebbe voluto un figlio dominatore del tennis mondiale..
A parte che era evidente ma erano i dati che erano sovrimpressi in tv… per il resto basta una registrazione di un Nadal Diokovic di 10-15 anni fa o di una partita di basket di ieri e di oggi dove un 2.20 cm tira da tre, palleggia come un play, si muove come un ballerino..proprio un’altro sport…poi essendo un boomer ero entusiasta del passo spinta di Thoeni o della classe di Agostini ma era un altro mondo…
Io da Bergamo, non sono capace di spostare i messaggi scritti su w.a. ma nelle chat di due circoli scrivevo “forse abbiamo trovato il campione che ci farà dimenticare Panatta e Pietrangeli”..personalmente la stessa impressione di quando vidi per la prima volta Alberto Tomba..stessa impressione quando a 17 anni lo vidi per la prima volta dal vivo prendere a pallate, in allenamento, Tsonga a Roma…
“Maggio 2019 allora Sinner veniva dalla vittoria del challenge di Bergamo e da due futures consecutivi vinti uno a Trento e uno in Sardegna … Alcaraz mi pare veniva da vittorie ai futures in serie e come detto era già considerato una super promessa. Cronaca della partita…… Alcaraz … il primo set fece ammattire Sinner … vinse il primo 6/3. Secondo set Sinner … vinse 6/3. Terzo set Sinner, ormai padrone della partita si porta 3 a 0, dopo da lì in poi crolla per la stanchezza per aver vinto tre tornei consecutivi non ancora abituato a gestire gli sforzi fisici e Alcaraz fa 6 giochi di seguito e vince la partita”.
Trento era finito il 3 marzo e Bergamo il 18 febbraio.
Più di questi tornei ha sicuramente influito il fatto che Sinner vinse a Santa Margherita di Pula il 31 marzo e dovette affrontare Alcaraz il giorno dopo, 1 aprile, ad Alicante.
Non credo vi fosse un volo diretto Cagliari-Alicante, ma neanche Cagliari-Valencia, per cui il viaggio per Jannik non deve essere stato dei più agevoli, mentre Alicante è praticamente fuori dalla porta di casa Alcaraz (Murcia).
Le condizioni di partenza non erano poi molto equilibrate.
fritz ha perso due volte con nadal 36enne rotto, infortunato, immobile, ma seriamente stiamo a parlare di questo soggetto che non ha mai affrontato nessuno dei big 3 nel loro prime? 😆 😆 😆
E infatti lo vince il Napoli
@ Giampi (#4241340)
io sono “nerd” dentro … mi piacerebbe davvero vedere queste statistiche. Quanto andava il dritto degli altri? Quanto era la media 10 anni fa? Per me sarebbero tutte informazioni interessantissime!
Io dopo Ortisei 2019.
io alcaraz lo seguo dal 2003, anzi, già suo papà mi disse l’anno prima che aveva in mente un grande progetto per il tennis mondiale. come vedi, sono stato il primo a dire che alcaraz era un campione, più di vent’anni fa!
non ci voleva un genio
Durante la partita tra Sinner ed Alcaraz il diritto di entrambi sfiorava, ďi media, i 140 km/h…c’è bisogno di dire altro?
@ sander (#4241237)
Gli scudetti in Italia sono roba da cricca e bisca….conta il potere della società ….
Chiedo agli esperti di statistiche: esistono siti disponibili a tutti dove vedere i dati “ufficiali” sulla velocità dei colpi? Ad esempio, la media della velocità del dritto di un certo giocatore (magari divisa per anno e/o per torneo/superficie). Oppure come è cambiata la velocità media dei colpi in un dato torneo nel tempo? Altro dato interessante sarebbe il tempo tra un colpo e l’altro e vedere, dati alla mano, come effettivamente sia evoluto il ritmo del gioco.
Cercando, ho trovato solo dati incompleti o a pagamento, qualcuno ha un aiuto? Sarebbe interessante per fare dei confronti oggettivi.
In realtà lo hanno già fatto.Gli scambi sono moderatamente lunghi e difatti Medvedev più volte ha lamentato la difficoltà nel chiudere i punti perché le palline,a suo dire,non vanno.
Il discorso è complesso:i campi sono più lenti e pur con superfici diverse si sono uniformati,le racchette più che spingere sono “tolleranti” ovvero hanno sweetspot ampi e la palla torna indietro.I tennisti sono più forti,ovvero gestiscono perfettamente i cambi di direzione,leggono il contropiede e difficile sono fuori equilibrio,in sostanza l’occhio si è abituato alla palla benché più rapida.
Soluzioni? Non cambiare le dimensioni del campo (non fai il campo per il professionista diverso da quello dell’amatore),palline lente significa più scambi e forse più stress fisico ma sarebbe la soluzione più economica.Poi le racchette: ovali più piccoli? Magari ma temo sia una chimera.
Me la ricordo benissimo quella partita vista su un telefonino Maggio 2019 allora sinner veniva dalla vittoria del challenge di Bergamo e da due futures consecutivi vinti uno a Trento e uno in Sardegna quindi era imbattuto da parecchie partite. Dello spagnolo già allora a 15 anni se ne parlava benissimo come di un futuro campionissimo ed ero proprio curioso di vederlo giocare! Alcaraz mi pare veniva da vittorie ai futures in serie e come detto era già considerato una super promessa. Cronaca della partita…… Alcaraz già allora più talentuoso il primo set fece ammattire sinner con il servizio in kick da sinistra buttando yannick fuori dal campo per chiudere con il dritto dall’altra parte e poi smorzata e vincenti a go go e vinse il primo 6/3 secondo set sinner già allora più solido approfittò degli errori di alcaraz per vincere mi pare 6/3 o 6/4 il secondo set. Terzo set sinner ormai padrone della partita si porta 3 a 0 dopo da lì in poi crolla per la stanchezza per aver vinto tre tornei consecutivi non ancora abituato a gestire gli sforzi fisici e alcaraz fa 6 giochi di seguito e vince la partita. Non ricorda l’andamento un po’ di altri incontri tra loro successivi? Penso che su YouTube forse trovate anche un video o una sintesi della partita. Io me la ricordo da allora…
Ultimamente Fritz le azzecca tutte.
Infatti vedersi una finale di 15 anni fa tra i fab3 e una oggi con Jannik e Carlos è come vedere un film con tubo catodico e poi lo stesso film 4K con OLED e dolby true.
A mio avviso permane un errore di fondo in questo tipo di dichiarazioni.
Ossia:
Il prime dei big 3 e della generazione d’oro è avvenuto tra 2009-2015.
Fritz non ha mai giocato contro quella generazione nel periodo corretto, e permette di paragonarlo con un tennis assai meno di pensiero e tecnico.
In particolare, sul veloce indoor e a volte outdoor, Federer e Djokovic hanno espresso un tennis tecnico E veloce. Basti vedere Roger estate 2007, Djokovic Federer IW 2015, Bercy 2018, o Federer Miami-Basilea 2019. Si, anche verso fine carriera.
L’idea che Sinner e Alcaraz siano i primi a offrire un tennis veloce di alto livello è ridicola.
Mi pare fosse un giornalista inglese, che nel 2019 disse che la partita più importante dell’anno, non si era svolta a Wimbledon ma ad Alicante….
Caro Sander, probabilmnete hai qualche problema di memoria, vai a vedere cosa scrivevano quasi tutti, tu compreso, all’epoca…
Le dichiarazioni di Kafelnikov sono mooooolto discutibili, le prendo come battute anche se, purtroppo per lui e la sua intelligenza, temo non lo fossero
Se ne stanno accorgendo tutti (o quasi, vedi dichiarazioni di Kafelnikov). La cosa peggiore per tutti gli altri è che sia Jannik che Carlitos hanno ancora tanto margine di miglioramento: Sinner nei pressi della rete è migliorato, ma può fare decisamente meglio (e lo farà), Alcaraz può ridurre le pause e la confusione che a volte irrompono nel suo tennis.
Gli altri credo che raccatteranno qualche briciola qua e là per qualche anno, sempre che non salti fuori un terzo o quarto fenomeno in futuro.
Diciamo che ti piace vincere facile, mi sembra che non sei l’unico. E’ un po’ come prevedere che lo scudetto lo vincono inter Juventus o Milan
Si si, ma è un discorso diverso, pensare di potersela giocare è un conto, non accorgersi dei cambiamenti e progressi di un avversario negli “ultimi” tempi è un’altra cosa e non capisco se sia superficialità nello studio dell’avversario o una cattiva lettura, sovrastimata, delle proprie capacità di fargli male
Aveva bisogno di dare e darsi fiducia. I valori in campo li conosce benissimo. Anche Medvedev a inizio anno disse che Sinner era in un momento magico ma che sarebbe finito prima o poi. In realtà abbiamo visto che è il suo livello standard.
che la palla sia più veloce di 10/15 anni è anche merito dei materiali e della preparazione fisica.
C’è però da dire che questi fisici sono spinti al limite e gli infortuni sono banalmente più frequenti.
ma la vera domanda è : il tennis è migliore alla massima potenza e massima velocità di oggi oppure quando c’era più spazio per tattica e tecnica?
anche dopo aver visto il servizio di Perricard di ieri qualche dubbio mi sorge.
Fosse per me rallenterei il gioco intervenendo sull’altezza della rete, sulla pressione delle palline e sui materiali
Fritz ha ragione, io però rimango ancora un po’ stupito dal fatto che, prima della finale Us, non si fosse accorto di questi miglioramenti difensivi e non solo compiuti da Jannik da un anno a questa parte
Lo scrissi a Luglio del 2022, dopo la finale di Umago, che questi due avrebbero dominato gli anni successivi…