Il ritiro di Thiem Copertina, Generica

L’ultimo servizio di Thiem: ‘Grato per ogni momento vissuto’. Dal trionfo agli US Open al ritiro forzato: il campione austriaco chiude la sua carriera con un commovente addio

22/10/2024 23:43 2 commenti
Dominic Thiem AUT, 1993.09.03 - Foto Getty Images
Dominic Thiem AUT, 1993.09.03 - Foto Getty Images

“Ripensando alla mia carriera, ciò che prevale è un profondo senso di gratitudine per tutto quello che ho vissuto”. Le parole di Dominic Thiem commuovono il mondo del tennis nel momento del suo addio alle competizioni. L’austriaco ha regalato momenti indimenticabili, in particolare contro il Big 3, che resteranno scolpiti nella storia di questo sport. Purtroppo ‘Domi’ è stato costretto a un addio prematuro, conseguenza di un infortunio causato dalla sua stessa determinazione nel voler superare i propri limiti fisici.

Il rapporto con i Big 4
Da campione degli US Open nel 2020 a vittima di un infortunio al polso nel giugno 2021, apparentemente banale all’inizio. Nonostante i numerosi tentativi di ripresa, tutti infruttuosi, il tennista ha deciso di appendere la racchetta al chiodo, annunciando ufficialmente il suo ritiro con queste parole cariche di riconoscenza: “Ho avuto l’immensa fortuna di mantenermi in salute per gran parte della mia carriera, riuscendo così a realizzare praticamente tutti i miei sogni. Mai da giovane avrei immaginato una simile carriera. Il mio unico desiderio era diventare un tennista professionista, qualunque cosa ciò comportasse”, ha confidato Thiem al portale ufficiale dell’ATP.
“Essere stato contemporaneo dei Big 3 e dei Big 4 è stato un privilegio che mi riempie di gioia. Sono profondamente orgoglioso e grato di aver condiviso la loro epoca. Ho disputato match davvero leggendari contro i più grandi campioni del nostro tempo, probabilmente i migliori nella storia di questo sport. Ognuno di loro è stato unico nel suo genere”.

US Open 2020: il trionfo più grande
“La finale del 2020 si è perfettamente inserita in quel contesto particolare. È stato senza dubbio il torneo dello Slam più surreale della mia carriera, giocato nel silenzio totale: un Arthur Ashe Stadium completamente deserto. Ricordo che entrambi sentivamo la tensione del traguardo vicino. Certamente, avrei preferito giocare in uno stadio gremito, con tutta quell’energia, ma d’altro canto, probabilmente non ci sarà mai più un torneo così particolare. In qualche modo riflette perfettamente la mia carriera. È stata la cornice ideale”.

L’infortunio fatale
“Proprio quando avevo raggiunto un eccellente equilibrio mentale, è sopraggiunto l’infortunio. Da quel momento, le sensazioni, specialmente nel colpo di diritto, non sono più state le stesse. Questo ha comportato anche un pesante tributo psicologico, essendo molto difficile da accettare. L’aspetto mentale e quello fisico sono sempre interconnessi. Il motivo principale per cui oggi mi ritiro relativamente giovane resta la sfortuna dell’infortunio al polso. Ciononostante, sono immensamente soddisfatto della carriera che ho avuto. Non avrei mai immaginato tanto successo, quindi non ho alcun rimpianto e sono in pace con me stesso”.

L’eredità e il futuro
“Spero che la mia eredità sia il ricordo di una persona perbene nel circuito, di un ragazzo che ha sempre mantenuto l’umiltà. Ciò che mi mancherà maggiormente è quell’emozione unica dopo aver vinto un grande match, una sensazione incomparabile. Nella vita al di fuori del tennis non si prova nulla di simile, è come un’scarica di adrenalina pura. So che probabilmente non rivivrò più quelle emozioni, e questo sarà sicuramente ciò che mi mancherà di più”.


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2 commenti

Il Divino Opelka 23-10-2024 02:54

Un altro grande campione se ne va, lasciando un grosso vuoto.
Avrebbe potuto dare molto di più al tennis se non fosse stato per una serie di circostanze sfortunate.
Una carriera onestamente fantastica, a battagliare contro i più grandi atleti che il nostro sport abbia mai visto, veramente giù il cappello di fronte a questo straordinario giocatore!
Forse è stato lui il precursore di questo nuovo modo di giocare, più votato alla forza bruta e alla resistenza fisica che alle grandi finezze.
Mi è dispiaciuto vederlo affievolirsi lentamente, ci ha provato in tutti i modi a tornare il tennista che era, ciononostante può davvero essere soddisfatto di quello che ha realizzato!
Per me rimane un gigante!
Grazie Domi!

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Tutto Dritto 23-10-2024 00:11

Un signore innanzitutto…., la sfortuna ahimè l ha colpito nel momento più importante della sua carriera… Ma forse neanche lui si aspettava una carriera così vincente.,,. ha vinto tanto, è un campione Slam e verrà ricordato come tale.

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