“Caso Clostebol”: per un noto cronista statunitense l’appello al CAS dovrebbe svolgersi entro la fine dell’anno
Jannik Sinner è il campione in carica degli Australian Open, pertanto sarebbe assai singolare arrivare al primo grande torneo della nuova stagione con l’incertezza del ricorso della WADA al CAS sul “caso Clostebol”. Anche per questo l’appello al tribunale svizzero dovrebbe svolgersi entro il 2024, negli ultimi giorni dell’anno. Così parla il noto giornalista statunitense Jon Wertheim nel corso del seguitissimo podcast “Served with Andy Roddick” sulla faccenda che tiene il mondo del tennis – e ancor più gli appassionati italiani – col fiato sospeso. Senza tornare sui termini della vicenda, della quale abbiamo già scritto molto, riportiamo le parole del giornalista americano, che sul tema afferma di aver una fonte affidabile.
“Ho questa fonte davvero affidabile. Agli US Open (Sinner, ndr) è arrivato e ha tenuto una conferenza stampa. Ha vinto il titolo. Non pensava che questo appello WADA sarebbe arrivato” afferma Wertheim. “Credo che pensasse che la decisione è la decisione, questo è stato un momento sfortunato e possiamo andare avanti. Ritengo che non pensasse che sarebbe arrivato ottobre e avremmo ancora parlato di questo appello WADA”.
“Una cosa è l’incertezza di tutto ciò in termini di quale possa essere un’eventuale sanzione, ma anche la tempistica, non è come se avessero detto il 1° dicembre emetteremo il nostro giudizio. Mi è stato detto che idealmente questo sarà fatto entro la fine dell’anno, ma c’è un grande torneo a gennaio, lui è il campione in carica, deve essere davvero strano non sapere se sarà idoneo a giocarlo” conclude Wertheim.
Ovviamente questo è il parere del giornalista statunitense e non degli organi preposti al giudizio, ma generalmente Wertheim è ben informato sui fatti che gravitano sulla disciplina, quindi resta un’affermazione di un certo peso. Non resta che aspettare qualche comunicazione ufficiale in merito, sperando di mettere per sempre la parola fine a questa sfortunata faccenda.
Mario Cecchi
TAG: Caso Clostebol, Jannik Sinner, Jon Wertheim
Ragazzi, la storia della Errani non sta proprio in piedi, questo lo capisce pure un bambino.
Senza nulla togliere a Sarita, per la quale ho esultato un sacco per l’oro olimpico.
Guarda che ti sbagli: Sara Errani è stata condannata per non aver adottato tutta la cautela necessaria ad evitare la contaminazione. Lei era consapevole del fatto che le medicine della madre venivano conservate nello stesso luogo in cui si preparavano i pasti e quindi doveva prefigurarsi il rischio di una contaminazione. Una volta che si fosse correttamente rappresentata questo rischio avrebbe certamente potuto adottare le cautele idonee per neutralizzarlo. Quindi sì, ha ragione Pippo Anzighi, Errani è stata condannata per una negligenza propria
Mi stupisce molto che tu pensi che possa prevalere la seconda, ammesso e non concesso che la “piazza mediatica” sia schierata prevalentemente contro Sinner
Se ci pensate bene, la squalifica di Maria Sharapova ha un senso. Un atleta professionista non può davvero assumere un farmaco per anni e non controllare (direttamente o far controllare da qualcuno esperto) che i farmaci che prende non contengano sostanze proibite, altrimenti sarebbe troppo facile! Basterebbe dire: non sapevo che la WADA ha reso illegale dal 31 dicembre scorso una sostanza che finora era permessa, per essere completamente assolti.
Allo stesso modo, ho preso un integratore contaminato ma non sapevo nulla….
Non funziona così: l’atleta deve dimostrare che la sostanza è entrata nel suo corpo contro la sua volontà e accidentalmente, senza che potesse evitarlo pur prendendo le massime precauzioni.
È quello che ha dimostrato Jannik, che è stato giustamente assolto.
Argomentazione ineccepibile, che condivido in pieno (e per fortuna la condivide anche il TAS, che la ha affermata nel caso Sharapova).
Maria non è stata condannata per culpa in eligendo, avendo scelto una persona competente, ma per una sua specifica negligenza, cioè non avere istruito e vigilato sull’attività del suo staff, che avrebbe dovuto controllare ogni anno la lista delle sostanze proibite, per verificare che i farmaci assunti da Maria non con tenessero sostanze vietate. Ma si cade sempre nello stesso punto: Jannik non ha assunto alcun farmaco o alcun integratore o nulla che contenesse una sostanza vietata, ma è stato contaminato accidentalmente.
Non è vero. Ho letto la sentenza del TAS e Sara è stata squalificata perché i giudici hanno rilevato una specifica negligenza nel suo comportamento, ed in particolare nell’avere accettato di consumare cibo preparato da sua madre, pur sapendo bene che la stessa prendeva delle pillole che contenevano una sostanza proibita, che le pillole erano conservate in un armadietto in cucina vicino al cibo e che già una volta in passato era accaduto che una pillola finisse nell’impasto dei tortellini o nel brodo. Niente responsabilità oggettiva, ma responsabilità diretta dell’atleta per colpa e negligenza (giudicata lieve peraltro).
@ Peter (#4234544)
Provi anche a spiegargli le cose in modo logico e razionale? Lui evidentemente è mosso soltanto da intenzioni provocatorie e non si cura della congruità e della coerenza degli argomenti che usa.
Esatto il codice civile italiano non c’entra un tubo. I giudici svizzeri manco ne sospettano l’esistenza… 🙂 Scherzo, ovviamente….
Si applica, come è logico che sia, la normativa internazionale antidoping (Codice mondiale antidoping o Codice WADA) e il TADP (Tennis Anti-doping Programme).
Il braccio di ferro è tra la giustizia, che di fatto ha già assolto il tennista, e la piazza mediatica che, all’estero, chiede la sanzione. Mi stupirebbe molto se la prima prevalesse.
Mi pare che anche tu non brilli per educazione
Sara Errani é stata squalificata solo per responsabilità oggettiva.
Lei personalmente non ha commesso nessun errore e nessuna negligenza, ma la madre è incorsa in un incidente, che ancorché del tutto involontario è bastato per giustificare la squalifica, inappuntabile.
@ Murakami (#4234709)
Ma davvero qualcuno pensa seriamente che si possa applicare il codice civile italiano? A tacere del fatto che l’art. 2087 è posto a tutela della sicurezza e dell’integrità dei prestatori di lavoro e quindi con questo caso c’entra come il cavolo a merenda
La professionalità dei collaboratori deve essere valutata a priori, cioè al momento dell’assunzione, non a posteriori, altrimenti la responsabilità sarebbe automatica e non ammetterebbe la prova liberatoria. Appare chiaro dalla sentenza di primo grado (ma la domanda è: l’avete mai letta questa benedetta sentenza prima di commentare) che invece la prova liberatoria è ammessa e che Sinner ha assolto pienamente tale onere probatorio a suo carico
@ Gayduke (#4234635)
Non lo capisci perché non c’è
Non è solo meno grave, è proprio un’altra cosa. Un atleta non può assumere volontariamente o permettere che gli venga somministrato un farmaco o un integratore che contenga una sostanza proibita, che lo sappia o meno. Si assume il rischio. Jannik non ha assunto nulla né gli è stato somministrato nulla.
Oltretutto immagino che lo stesso “noto” giornalista Jon Wertheim sia un avvocato ed abbia pure intervistato (o interrogato) sia i giudicanti di TAS (o CAS) sia Kyrgios, che ultimamente sta studiando la giurisprudenza sportiva ma anche la farmacologia.
Ho chiesto ad un collega che rappresenta legalmente delle multinazionali in Italia e lui si è astenuto da profferire ipotesi, anche perché non conosce il fascicolo di WADA (forse a mani di Wertheim) sia i vari regolamenti sportivi che si intrecciano nel caso.
Mi ha solo ricordato che esiste l’appello presso il Tribunale Cantonale competente.
Non capisco il nesso
non sono un avvocato ma un po’ me ne intendo: la base è il codice mondiale antidoping semplicemente. Poi, siccome la sede è in Svizzera è possibile un ulteriore appello all’alta corte di giustizia Svizzera, e quindi secondo il codice svizzero ma è una cosa solo teorica per motivi di giurisdizione, cose come il collegio arbitrale non si è costituito legittimamente etc.
Probabilmente intendi non la competenza territoriale (che non esiste in questo caso, essendo il TAS un organo di seconda istanza unico con sede a Losanna), ma la legge applicabile al giudizio. Si applica ovviamente il codice mondiale antidoping e il codice di procedura civile svizzero.
Inutile, quello che pensiamo noi non conta nulla. Non rimane che attendere
Gli fai da tutor….al tuo amico…
La coerenza di pensiero non fa parte del tuo essere
Chiedo per un amico: quale è la competenza territoriale e quindi la legge di riferimento con cui verranno valutate le (cor)responsabilità di Sinner e dei suoi dipendenti/consulenti/altro?
Immagino che nel forum ci siano decine di appassionati che sono anche avvocati internazionali ed esperti di arbitrato.
Grazie!
Ormai è evidente una cosa
..quello che tutti hanno detto,ovvero che come numero 1 è stato facilitato,alla fine è stato un boomerang,fosse stato n° 33 che so,probabilmente avremmo gia chiuso il baraccone.
oggettivamente la posizione di Sinner è meno grave di quella della Halep: da una parte abbiamo uno staff meno qualificato e un comportamento volontario imprudentemente fidandosi, dall’altra no.Quindi si partirebbe comunque da considerevolmente meno di 9 mesi.l’ unico rischio è che non ritengano sufficientemente provate le modalità accidentali dell’assunzione.Ma in quel caso rischierebbe 4 anni, non credo proprio vogliano essere così draconiani…
Lo staff di Jannik era di primo livello e composto da professionisti super preparati. Su questo non ci piove. A Jannik non può essere rimproverato nulla perché ha scelto professionisti adeguati e preparati. Nel caso Sharapova, Maria aveva nominato quale esperto antidoping una persona che non era un medico o un farmacista, ma un dirigente della sua agenzia, società molto nota nel settore dei professionisti sportivi. Ebbene, il CAS ha ritenuto che comunque non ci fosse negligenza nella scelta di Maria, perché il soggetto era competente ed esperto, pur non essendo un medico. Però doveva pur sempre controllare ogni anno la lista delle sostanze proibite, e Maria doveva istruirlo sul punto e vigilare che lo facesse (hanno ammesso entrambi candidamente di non avere controllato, e di non avere capito che il farmaco preso da Maria contenesse meldonium perché il nome del farmaco è diverso e loro pensavano che il nome del farmaco fosse in realtà la sostanza stessa). Quindi negligenza di Maria, che comunque ha assunto un farmaco, e squalifica inevitabile.
Jannik non ha assunto nulla.
oltre a questo quello che mi conforta è che è confermato che si può andare sotto l’anno anche in caso di colpevolezza. Voglio dire, anche Nella peggiore delle ipotesi, se volessero tenere il punto, gli daranno 4 mesi o giù di lì. Salterebbe qualche torneo ( l’ideale sarebbe che la sentenza fosse dopo il sunshine Double, così perderebbe solo la stagione su terra che quest’anno fra l’altro è stata condizionata dall’infortunio all’anca e quindi perderebbe anche pochi punti) ma rimarrebbe comunque numero uno. Questo se proprio vogliono tenere il punto. Ma come dici tu ci sono buone possibilità che sia assolto se portano alle logiche conseguenze la motivazione della sentenza Halep.
Come si fa’ a paragonare il caso Halep con quello di Jannik.Per l’ ennesima volta:
La Halep ha preso un integratore contaminato ingerendolo invece Sinner ha subito una contaminazione tramite massaggio.Piu’chiaro di così.Chi dice il contrario è solo un ………..,,,…………
Su quale base? Sul nulla?
Impara l’educazione ignorante, impara a dialogare ignorante, anche se tu avessi ragione non hai diritto alla maleducazione … sei solo un povero ignorante
Si spera che sia così perché alla fine si parla di un regolamento obsoleto che dovrebbe essere rivisto e ritarato per le nuove esigenze sportive. Gli atleti non possono vivere in una torre d’avorio e hanno probabilità, seppur minime, di essere sabotati, oppure anche malgestiti, nella totale innocenza come io credo sia quella di Sinner. Il suo atteggiamento è la sua disillusione sul mondo dello sport sono la prova principale della sua pulizia.
Entro l’anno = 1 anno di squalifica.
Spero tanto di sbagliarmi ma a pensar male spesso…:-(
Penso che in tanti si chiedano cosa caxxx fanno in questi mesi i GRANDI ESPERTI O GIURISTI del Tas??!!
Quelli che parlano di querele sono fuori strada. La WADA ha tutto il diritto di fare appello, ma non vuol dire che l’appello sia fondato. Sono solo i giudici del TAS che decidono, non sarà una sentenza scritta a caso, ma verranno applicati i principi vigenti in materia come interpretati dallo stesso tribunale arbitrale dello sport.
E i principi sono chiari: l’art. 10.5 (secondo cui se l’atleta non ha colpa né negligenza non viene inflitta nessuna sospensione), non si applica quando il medico o l’allenatore hanno prescritto o somministrato al giocatore un farmaco o un integratore che contiene una sostanza proibita.
Nel caso Sinner non c’è stata alcuna somministrazione, altrimenti sarei il primo a dire che la squalifica è inevitabile. Si tratta di contaminazione accidentale, come nei casi Palomino, Gasquet e molti altri.
I giudici dovrebbero riconoscere una negligenza specifica da parte di Jannik, negligenza che nella specie non sussiste.
Bisognerebbe leggere l’appello di WADA per capire secondo loro in cosa consisterebbe la colpa o negligenza di Jannik, ma se puntano sulla responsabilità oggettiva per i comportamenti di Naldi e Ferrara cascano male, perché in questo caso non si applica la responsabilità oggettiva.
In realtà la responsabilità oggettiva non si applica mai, vedi caso Sharapova, dove il TAS ha comunque individuato una specifica colpa e negligenza a carico di Maria, e cioè non aver istruito o vigilato sul fatto che gli esperti da lei nominati non avessero controllato che la WADA aveva inserito il meldonium nella lista delle sostanze proibite.
Cerchiamo di essere ottimisti!
X JOE
Lo staff di Sinner era composto,al momento della contaminazione fortuita ( lo 0,ottovoltezero di grammo ) dovuta al massaggio , da uno stimato fisioterapista dottore in osteopatia e da un altrettanto stimato preparatore atletico laureato in biologia.
E’stato negligente? si è circondato di professionisti o prima di diventare il tennista N 1 del mondo avrebbe dovuto conseguire laurea in medicina e Premio Nobel ?
X JOE
Lo staff di Sinner era composto,al momento della contaminazione fortuita ( lo 0,ottovoltezero di grammo ) dovuta al massaggio , da uno stimato fisioterapista dottore in osteopatia e da un altrettanto stimato preparatore atletico laureato in biologia.
E’stato negligente? si è circondato di professionisti o prima di diventare il tennista N 1 del mondo avrebbe dovuto conseguire laurea in medicina e Premio Nobel ?
Halep ha assunto una sostanza dopante mentre Sinner non lo ha fatto. ITIA aveva squalificato Halep per 4 anni mentre Sinner ha perso solo punti. Mi pare che i casi siano ben diversi, anche se qualche idiota non lo vuole capire
Buona questa capitano.
Non ci vuole tanto per capire queste situazioni così semplici come tu le hai spiegate!!
Ma quando la gente è in malafede questi sono i risultati: uno stillicidio senza fine!!!
U
Impara l’educazione ignorante, impara a dialogare ignorante, anche se tu avessi ragione non hai diritto alla maleducazione … sei solo un povero ignorante
Superficiale
Ma più che altro sarebbe stranissimo un giudizio prima degli AO sarebbe un tempo brevissimo
A meno che di un patteggiamento
Il caso Halep non c’entra nulla con Jannik. Sei proprio fuori strada, meno male che il TAS saprà distinguere. Simona ha preso volontariamente un integratore che poi è risultato contaminato. Capisco che non lo sapeva, però quando assumi qualcosa, che sia un farmaco o un integratore, devi stare attento a quello che prendi. Il TAS pertanto ha affermato il principio secondo cui, quando l’atleta assume qualcosa oppure gli viene somministrato qualcosa da parte del suo medico o allenatore, risponde per colpa o negligenza. A Simona è andata bene che le hanno dato solo 9 mesi, perché la quantità di sostanza era ingente ed inoltre vi erano valori sballati nel suo passaporto biologico.
Jannik non ha assunto nulla né gli è stato somministrato nulla, quindi il principio di diritto enunciato dai giudici nel caso Halep non c’entra nulla con il caso Sinner, e quindi non verrà applicato.
Ma quale segnale fortissimo al sistema? dovrebbe quindi perdere denaro e punti autosospendendosi e poi magari beccare anche una squalifica dal Tas, così cornuto e mazziato!!
Anch’io penso che un paio di mesi di sospensione arriveranno per salvare la faccia alla WADA e non penalizzare troppo il giocatore, ma penso dopo gli AO: i tempi sono davvero stretti e non permettergli di difendere il titolo in Australia sarebbe una punizione eccessiva.
Io preferisco pensare che verrà assolto, altrimenti saranno in molti a pensare che il controllo doping sui atleti è in mano a persone che possono a piacere….ripeto… A PIACERE…distruggere la passione e carriera dei atleti a loro non consono
Ma come , prima scrivi che non è corretto essere offensivi e poi ci vai pesante tu.
Per un accordo tra Sinner e Wada ai fini della definizione della questione innescata dinanzi al TAS, a mio avviso ci sono le stesse possibilità che avremmo nel caso in cui un lupo affamato rinunciasse a cibarsi della carne di un tenero agnello appena immobilizzato.
Verissimo ed ovviamente ci riferiamo ai danni risarcibili, civili, commessi nell’ esercizio delle proprie mansioni, in qualità di dipendente.
Questo e’ una delle TIPICHE fattispecie del codice civile di responsabilità OGGETTIVA del datore di lavoro.
Ora il punto e’ che il quadro normativo (che concettualmente fonda le sue basi sul art C.C. 2049) prende in considerazione i danni a terzi rispetto al datore di lavoro ed al dipendente.
E se il danno e’ al DATORE stesso come in questo caso?
Secondo me questo aspetto, insieme a tutti gli accorgimenti adottati da Jannik (tempestivamente provati con forza),
fa decadere l’ ipotesi di responsabilità oggettiva
Dannazione
@ SpiderAce (#4234371 La condanna esemplare dovrebbero darla a quelli come te e bannarvi a vita da internet
A prescindere da come una la pensi sul caso clostebol , trovo molto piu’ squallido qualcuno che da del topo a chi non la pensa come lui
Vedrei bene un cambio nick da aquila a squallido , ti si addice di piu
Sempre che Wada non voglia ancora ed inopportunamente mettere i bastoni tra le ruote, atteso che la procedura accelerata ex R44.4 richiede anche il suo consenso.
Non è un caso di doping bensì di contaminazione accidentale ed involontaria, Sinner è pulito tutto il resto sono chiacchiere e politica becera.
A meno che di un patteggiamento
Sarebbe veramente molto strano, la procedura accelerata c’è ma dev’essere fatta col consenso delle parti
Se ti leggesse Kyrgios potrebbe nominarti all’istante suo scudiero 😉
Vedo che i topi alla prima notizia escono dalle fogne per dire stupidate
Se alla Halep alla fine, la quale è stata ampiamente negligente, sono stati dati 9 mesi Jannik non puo che essere assolto. Punto!
Se Sinner è il datore di lavoro … codice civile articolo 2087 … è responsabile della sicurezza in azienda … e se il comportamento dei suoi addetti lede aspetti della sicurezza e salute sono guai, penso che la Halep sia stata colpita con questa logica.
L’antidoping si deve basare sui dati, sui valori riscontrati nelle analisi non sul come, perchè, ma lo sapeva non lo sapeva, ma da chi lo ha assunto, ma era volontario, involontario. Che razza di indagini sono. Ci sono le analisi ? Quale è il valore, un miliardesimo di grammo ? Ma vadano a cagare
Direbbero che è un drogato reo confesso. Non hai capito come gira il mondo….
Già ha accettato la decurtazione dei punti e i soldi della semifinale di Indian Wells. Altra beneficenza al sistema marcio del tennis direi anche no.
@ Joe (#4234425)
io ho letto questo, ma anche che poi il termine negligenza va declinato… se gli fai firmare un accordo e glielo domandi sei stato negligente? Ma se glielo domandi una volta sola, e lui il giorno dopo lo prende e non te lo dice, sei tu che sei negligente? Gli devi fare l’interrogatorio tutti i giorni? Gli devi perquisire la borsetta? e soprattutto, PUOI invadere totalmente la privacy di un tuo dipendente?
Se hai un’azienda, tu puoi dire a tutti i dipendenti che non devono portarsi una pistola a lavoro, ma gli fai la perquisa tutte le mattine?
Se il povero avesse dovuto assumere steroidi per curare qualcosa di ben più grave?
Tante sfumature, che a quanto leggo purtroppo proprio perchè difficilmente oggettivabili, ricevono interpretazione troppo soggettiva anche dagli arbitri del TAS…
@ CannoniereKarlovic (#4234365)
sono molto curioso su questo…
intanto, temo che a meno di una piena assoluzione non potrà querelare granchè…anche se gente che continua oggi a sostenere che si è dopato, fatto disconosciuto dalla stessa WADA ne sarebbero assolutamente passibili.
Ma, detto questo, e tenuto presente che potrebbe fare la querela per diffamazione non direttamente lui ma anche chi lo rappresenta (la sua agenzia, management ecc.), la sua famiglia, il suo team, persino i suoi sponsor per danno d’immagine…
secondo voi un tennista si mette a querelarne un’altro? che succederebbe negli spogliatoi?
Sarebbe sacrosanto inchiodare Kirgios e la sua cricca di giornalisti, prima ancora di tutti i leoni da tastiera insignificanti, contro il muro… ma lo vedo davvero scomodo e impopolare… finirebbe davvero per inimicarsi tutto il locker room secondo me
Anche io ho perso un pò di speranze di un’assoluzione piena da parte del CAS o TAS…
Ogni volta che ho sperato il meglio, puntualmente arrivavano meteoriti… a questo punto aspettiamoci il peggio e sosteniamo Sinner per quello che dovrà sopportare ancora e in futuro…
Un saluto Ammiraglio (ahahahahah)..
ho letto uno dei tanti articoli “equilibrati” sulla natura del ricorso WADA. Concettualmente mi è parso sensato il ricorso WADA così come spiegato in questo articolo. In sostanza la questione è: sei un professionista top player, anzi il top dei top, sei numero 1 e ti devi circondare di professionisti. Se chi hai assunto ha delle mancanze e non si comporta da professionista tu, datore di lavoro, sei responsabile in solido, sei stato negligente. Non è un mio parere sia ben chiaro, è ciò che ho letto. Purtroppo è un concetto che ha una sua validità.
@ zedarioz (#4234390)
il fisio ha curato SE STESSO col clostebol, non dicendolo a Sinner. Punto, finito. Il caso Halep in questo senso non c’entra un beneemerito cazzo, la stampa ci marcia soltanto, senza minimamente avere letto capito e verificato.
@ Joe (#4234413)
solo per vizi di forma nell’esecuzione del processo, non per questioni di contenuti della vicenda.
Cioè se il TAS dice è innocente, è innocente punto. Se invece il giudice del TAS mandasse a cagare l’avvocato di Sinner ogni volta che tenta di argomentare, ecco potrebbe esserci un vizio di forma
Perché non si guarda mai allo specchio.
Penso che per tutti i siti sportivi/testate giornalistiche sportive/forum sportivi etc etc etc , sia meglio che la tirino alla lunghissima questa telenovela da pop corns e poltrona.
Credo che anche LT non abbia mai avuto tanti interventi di fanboy e controfanboy come in questo periodo
E poi diciamolo chiaramente , è decisamente divertente vedere queste difese o accuse ad oltranza nei confronti di qualcuno che non si conosce e non si conoscera’ mai , in vero ferragni style 🙂
ecco, grazie.
In teoria si ma non accadrà.
scopriremo che il mandante è Kyrgios, vuole evitare di trovarsi Sinner al primo turno agli AO. E’ l’unico giocatore che teme.
ho letto che esiste una remota possibilità di appellarsi a un altro organismo svizzero che è in “ordine gerarchico superiore”. Non sono addentro alla giurisprudenza in generale, tantomeno in quella svizzera. Ho comunque questo ricordo confuso. Tuttavia, sempre se la memoria non mi inganna, questo “organismo” a cui si può ricorrere prescinde dai temi in materia di doping ma di correttezza del processo. Spero di non aver detto sciocchezze.
Senza rancore eh, però mi sembra che l’unica cosa sensate che hai scritto è all’inizio quando hai detto che la sparavi grossa.
Rispetto a questo modo di pensare Taffazzi è un dielttante…Autolesionismo graduito allo stato puro.
@ il capitano (#4234366)
Questa storia diventata una pagliacciata, ahimè finirà come una pagliacciata.. L inutile Wada verrà accontentata e purtroppo daranno un paio di mesi a Jannik.. Speriamo di no, ma al peggio non c’è mai fine 🙁
anch’io non sono molto ottimista, la WADA naviga già in cattive acque, quindi per il famoso detto “cane non mangia cane” le regole politiche mi portano a pensare che un organismo tendenzialmente non entra in conflitto aperto con altro sulla medesima materia. Qui non siamo più in punta di diritto ma qualcosa di molto diverso. Quindi sono del parere che si troverà una formula per coniugare diverse esigenze, la completa assoluzione rischia di diventare un traguardo complicato da raggiungere.
Ora la sparo grossa e quindi sono già pronto alla valanga di critiche che riceverò ( ho detto critiche eh… non offese ! 😈 😉 ) :
Vista l’assoluta innocenza del ragazzo e vista la indecorosa lungaggine che ha preso tutta la vicenda ( con annesse speculazioni e illazioni di colleghi , tifosi etc etc ) … se il suo team / staff , o meglio ancora lui stesso , decidesse di ” auto sospendersi ” per protesta fino a che la questione sia definitivamente risolta ?!?
Jannik darebbe un segnale fortissimo al sistema , mettendo in scacco Wada e compagnia bella !!!
Certo alla peggio ci rimetterebbe in termini di punti ATP e introiti… però sono convinto che , a quel punto , il 99,9% dell’opinione pubblica sarebbe dalla sua parte e la sentenza ( probabilmente assolutoria e magari con scuse allegate ) arriverebbe allora in pochissimo tempo !
@ walden (#4234377)
Ma la differenza enorme sta anche a monte. La Halep ha direttamente assunto la sostanza datale dal fisioterapista. Sinner è stato contaminato dal fisioterapista. La figura colpevole risulta comunque il fisioterapista, ma tra assunzione diretta e contaminazione c’è la differenza tra il giorno e la notte. Se il fisio mi spalma una crema addosso, devo essere tenuto a chiedergli con cosa mi sta trattando, se lo spray o la crema l’ha messa sul suo corpo per curarsi, non sono tenuto a chiedergli come si è curato. L’appello può avere successo solo se TAS non ritiene credibile la contaminazione. Ma pensa che Sinner sia stato trattato per qualsiasi motivo col trofadermin magari per curare le vesciche. Però devono smontare tutti i referti dei responsabili dei laboratori che avevano detto che la quantità riscontrata era perfettamente compatibile con una contaminazione e non con un assunzione diretta. Io resto molto fiducioso che si confermi la sentenza ITIA.
Non preoccupatevi è Kyrgios che usa google translator …
Si ma con possibilità di appello alla giustizia ordinaria della Svizzera
Anche io vorrei che il CAD mandi la WADA a quel paese (pensando ai paesi, la manderei in Cina tanto lì si troverebbe bene).
Ma se dovessero trovarlo negligente, tre mesi non mi sembrerebbero una catastrofe . Jannik tornerebbe ancora in piena forma e così inc…o … altro che la racchetta rotta di Machac …
C’è del vero , il CAS può fare una procedura accelerata , ai sensi art. 44.4.
Con i contatti tra i consulenti di Jannik e l’organizzazione mi sorprenderei se non ci fosse un’attenzione particolare.
Il giudizio del Tas sarebbe definitivo?
Se leggi Repubblica ha detto l’esatto contrario. Al Corriere sono allo sbando. Del resto è lo stesso gruppo della Gazzetta.
Redazione, siete a corto di argomenti eh????
Come scrisse qualche utente abbastanza tempo fa perché non scrivere della storia di qualche figuro/a bello/a dei tempi addietro? Quanto meno fareste cultura e non ste cose sterili / gossippare.. Grazie!
Anche a voler essere del tutto pessimisti ed essere certi di una condanna (come penso sia Landaluce nella notte, Bianco invece è uno che godrebbe alla grande di una condanna), questo non è detto, perchè può essere retroattiva (così, almeno, aveva scritto il giornalista Bisti, che per me ha fatto il miglior articolo scritto subito dopo la sentenza di primo grado). Se è molto breve e retroattiva, non perde manco il risultato degli Us Open, nè il n.1 al mondo…
Certo che dipende pure da cosa ha chiesto nello specifico la Wada = e NON basta quel comunicato stampa che Wada ha emesso per poterlo capire bene, bisognerebbe che qualcuno leggesse e poi pubblicasse un riassunto dell’intero ricorso della Wada…
Oggi i giornalisti ignoranti citavano la comunicazione della sentenza della Halep come una “cattiva notizia”. In realtà è una buona, se non ottima notizia, perchè sancisce una differenziazione, all’interno dello staff di un tennista, fra ruolo medico e ruolo di supporto fisico, che nella precedenza sentenza dell’ITIA non era stata accettata. In pratica la Halep è stata sanzionata perchè sarebbe stata poco accorta nell’accettare un prodotto fornotole dal fisioterapista e non dal suo medico, agendo quindi un comportamento negligente. Se a conferirle tale prodotto fosse stato il suo medico la sua condotta sarebbe stata meno censurabile. Stiamo parlando di due situazioni completamnete diverse, ma un elemento emerge utilmente per la difesa di Sinner: nonm sono equiparabili i comportamenti di un medico rispetto a quello di un fisioterapista, che può non essere consapevole, nel momento in cui assume, per proprio interesse, un prodotto potenzialmnete dopante, delle conseguenze sul proprio cliente, il quale non può quindi essere accusato di negligenza.
@ SpiderAce (#4234371)
Prendi un maalox
è arrivato quello informato,
è incredibile come avendo la possibilità di non passare da bischeri intervengano togliendoci tutti i dubbi.
Infatti il caso Halep non c’entra nulla con il caso Sinner. Anche un demente lo capirebbe
Clicca qui per visualizzarlo.
Le motivazioni sul caso Halep lasciano ben sperare che possa giungere una condanna esemplare anche per Sinner.
@ il capitano (#4234366)
Se fosse un mese o due che almeno siano appena dopo l australian open….non deve saltare nessun torneo slam
Non una bella notizia… immaginate che l’esito sia una sospensione di tre mesi, cioè lieve nelle intenzioni, data tanto per sanzionare una disattenzione e non un illecito vero e proprio. Ebbene, se comminata dal 1° gennaio, a Sinner costerebbe qualcosa come 3.500 punti che non potrà difendere. Se invece, come si prevedeva, la stessa sentenza venisse a fine marzo, sarebbe quasi indolore, a parte il lato psicologico ovviamente, sul piano pratico corrisponderebbe al periodo della terra battuta in cui Jannik non lascia granché.
Ora più che mai bisogna sperare nel rigetto totale del ricorso
Speriamo che arrivi Babbo Natale più che la Befana col carbone. Per me uno o due mesi di sospensione arriveranno, “La legge è uguale per tutti”, ma la scritta è appesa alle spalle del Giudice e non davanti e quindi non può leggerla.
Che finisca presto questa storia, così gli sponsor e l’entourage di Sinner potranno cominciare con le querele a raffica per disinfestare la fogna che sono diventati ormai twitter e instagram. Pavvyg, Puneet, Kyrgios e personaggi del genere devono cominciare a sborsare e pagarla carissima per la diffamazione che stanno portando avanti.
Salterà quindi gli AO anche in caso di brevissima sospensione dunque. Non ci voleva.
Boh, potrebbe finire con un salomonico mese di squalifica, ma a dicembre quando non si gioca? Cosí non farebbero torto al giocatore e salverebbero la faccia alla WADA.
Mi spiace molto per chi nasce oggi in questo mondo fatto di accuse,proroghe e smentite. Sinner intanto continua coi suoi successi e comunque..WADA lui è,piaccia o non piaccia,il n.1 e chissà for how long!
A parte che Jannik sarà assolto, siamo ad ottobre e neanche è stato costituito il collegio arbitrale. Questi letteralmente non sanno di cosa parlano.
Così come quelli che paragonano il caso Halep a Sinner, che non c’entra nulla perché Simona ha assunto volontariamente un integratore che è risultato contaminato, consigliatogli dal suo allenatore o comunque da un membro del suo staff.
Jannik non ha assunto proprio nulla, né farmaci né integratori, quindi la responsabilità oggettiva non esiste.
Quando finirà questo incubo!!?