“Caso Clostebol”: per un noto cronista statunitense l’appello al CAS dovrebbe svolgersi entro la fine dell’anno
Jannik Sinner è il campione in carica degli Australian Open, pertanto sarebbe assai singolare arrivare al primo grande torneo della nuova stagione con l’incertezza del ricorso della WADA al CAS sul “caso Clostebol”. Anche per questo l’appello al tribunale svizzero dovrebbe svolgersi entro il 2024, negli ultimi giorni dell’anno. Così parla il noto giornalista statunitense Jon Wertheim nel corso del seguitissimo podcast “Served with Andy Roddick” sulla faccenda che tiene il mondo del tennis – e ancor più gli appassionati italiani – col fiato sospeso. Senza tornare sui termini della vicenda, della quale abbiamo già scritto molto, riportiamo le parole del giornalista americano, che sul tema afferma di aver una fonte affidabile.
“Ho questa fonte davvero affidabile. Agli US Open (Sinner, ndr) è arrivato e ha tenuto una conferenza stampa. Ha vinto il titolo. Non pensava che questo appello WADA sarebbe arrivato” afferma Wertheim. “Credo che pensasse che la decisione è la decisione, questo è stato un momento sfortunato e possiamo andare avanti. Ritengo che non pensasse che sarebbe arrivato ottobre e avremmo ancora parlato di questo appello WADA”.
“Una cosa è l’incertezza di tutto ciò in termini di quale possa essere un’eventuale sanzione, ma anche la tempistica, non è come se avessero detto il 1° dicembre emetteremo il nostro giudizio. Mi è stato detto che idealmente questo sarà fatto entro la fine dell’anno, ma c’è un grande torneo a gennaio, lui è il campione in carica, deve essere davvero strano non sapere se sarà idoneo a giocarlo” conclude Wertheim.
Ovviamente questo è il parere del giornalista statunitense e non degli organi preposti al giudizio, ma generalmente Wertheim è ben informato sui fatti che gravitano sulla disciplina, quindi resta un’affermazione di un certo peso. Non resta che aspettare qualche comunicazione ufficiale in merito, sperando di mettere per sempre la parola fine a questa sfortunata faccenda.
Mario Cecchi
TAG: Caso Clostebol, Jannik Sinner, Jon Wertheim
SINNER IMMUNE DA RESPONSABILITÀ CONNESSE CON QUELLE IN ELIGENDO E IN VIGILANDO. IL RICORSO (PER QUESTIONI DI DIRITTO NON DI SOSTANZA) DELLA WADA DOVRÁ ESSERE DICHIARATO INFONDATO E RIGETTATO. RESTERÀ QUANTO DECIDO IN AGOSTO 2024.
Il sig. Pippo Anzighi ha illustrato in fatto e in diritto tutti gli aspetti connessi col cosiddetto caso Sinner, per buona pace di detrattori, parlatori, tromboni, invidiosi, odiatori, colpevolisti (senza cognizione di causa) del n. 1 ATP, distinguendoli e correttamente separandoli dalla sentenza del caso Halep, che cui non ha alcun nesso.
Condividendo in toto tale assunto, aggiungo un altro elemento fuorviante riportato dal Corriere della sera in data 16 c.m.(evidentemente pubblicato senza gli opportuni filtri) a cui ho replicato su “X”.
Il Corriere, tra le altre cose, stigmatizzava la rilevanza – erroneamente e in modo fuorviante – della grande “esperienza” della rumena che era stata anche n. 1 WTA e vinto 2 SLAM. Solo che nel 2022 (agosto) la Halep aveva 31 anni, mentre Sinner – seppur in forte ascesa – nel 2024 (a marzo)) di anni ne aveva solo 22. E già questo di per sé travolge ogni pretesa avversa.
Infine i giudici che hanno giudicato Sinner ad agosto ben conoscevano la sentenza Halep (valutando anche un possibile ricorso della Wada, come poi avvenuto) si sarebbero ben guardati dall’ “assolvere” Sinner, sapendo che poi il TAS avrebbe rovesciato il loro verdetto.
A corollario, Sinner con la costanza degli straordinari risultati che ha ottenuto e sta ottenendo in tutto il 2024, mostra e dimostra che non è un dopato e non lo mai stato. Con buona pace di tutti.
Io penso che il caso di Sinner farà bene a tutte le controversie future per l’antidoping. Al di fuori della colpevolezza o meno sarà bene valutare in futuro anche la quantità di doping assunto e vedere se realmente può avere portato miglioramenti nello sport. In tutta franchezza vista la quantità assolutamente irrilevante per il miglioramento delle prestazioni sportive dico che casi del genere sarebbe meglio non prenderli nemmeno in considerazione. Faccio presente che un semplice decongestionante nasale usato solitamente per il comune raffreddore contiene efedrina, un vasodilatatore, che agli accertamenti antidoping risulterebbe anche con una sola inalazione in quantità superiore a quella del clostebil rilevato a Sinner. Chi non ha mai usato un decongestionante nasale? Siamo tutti dei drogati e non lo sapevamo!!
Io sinceramente alterno momenti in cui sono fiducioso che Sinner venga assolto ad altri in cui magari gli verrà data una squalifica di pochi mesi ad altri ancora in cui la squalifica sarà più corposa. Davvero non so più che pensare e spero che questa faccenda si chiuda il prima possibile ovviamente con l’assoluzione piena e totale!! Me lo auguro di cuore…
Infatti, solo affermazioni buttate lì a caso in forma apodittica, dettate nel migliore dei casi da semplice ignoranza e nel peggiore da avversione gratuita e ingiustificata nei confronti di un campione educato, gentile e correttissimo in campo e fuori.
Come ha detto Tathiana Garbin a Sinner “sei un fenomeno”. Questo ragazzo ha valori umani e sportivi tali che se anche questi farisei volessero colpirlo ritornerebbe piu’ grande e forte di prima. Grazie Jannik
Da notare che praticamente da agosto ad oggi non ho letto alcun commento che sostenga la tesi della squalifica di Jannik da un punto di vista prettamente giuridico (se non alcuni svarioni relativi alla responsabilità oggettiva nel codice civile italiano, che non c’entra nulla con la normativa antidoping). Nessuno si è preso la briga di ipotizzare neanche lontanamente in cosa consisterebbe la negligenza o colpa di Jannik, alla luce dei fatti ormai accertati.
Mah, ammetto che quella applicata dal TAS è una “giustizia” un po’ tecnica e perfino controintuitiva (se Jannik non si è dopato, perché squalificarlo? Se la quantità di sostanza è infinitesimale, perché fare un processo?). Il problema è del regolamento, per ora le cose stanno così e bisogna confrontarsi con le norme in vigore e con la giurisprudenza dei tribunali antidoping. Ma ci sono ottime possibilità, regolamento alla mano, che Jannik venga assolto, ossia che l’appello della WADA venga respinto totalmente.
Signori, io concordo in toto con quanto ha pazientemente e ripetutamente osservato ed affermato Pippo Anzighi in questo ed in altri thread, fornendo in modo elementare e comprensibile a tutti le necessarie spiegazioni; quindi anche a chi non è un operatore di diritto.
Dico pazientemente e ripetutamente, atteso che qui pullulano soggetti che ci fanno e/o che ci sono !
In linea di principio, non esiste la preventiva “certezza assoluta”, su come poi possono concludersi le questioni sottoposte alle decisioni degli uffici giudiziari, neppure quando le decisioni appaiono scontate, tuttavia, ribadisco anch’io per l’ennesima volta, che con ogni probabilità il caso Sinner si concluderà dinanzi al TAS con la conferma della prima decisione dello scorso 19 agosto e senza l’inflizione di alcuna nuova sanzione per Jannik che va ad aggiungersi alla già operata decurtazione dei punti da egli conquistati ad Indian Weels 2024 e del relativo previsto premio in denaro !
Tanto i paladini della loro giustizia, vogliono che Sinner venga condannato, sarebbero in grado anche di esultare se verrebbe sospeso per sempre e magari con un paio di anni in prigione
C’è purtroppo molto pessimismo in giro, anche da parte di tifosi fedelissimi di Jannik, che pensano che alla fine il TAS dovrà “accontentare” la WADA e infliggere (non comminare) una squalifica, si spera mínima, a Jannik.
Le cose non stanno così e i giudici del TAS faranno il loro lavoro di giuristi e respingeranno l’appello di WADA per i motivi più volte spiegati. Mi rendo conto che è rischiosissimo scrivere le sentenze in anticipo, perché i giudici sono assai suscettibili e non tollerano ingerenze nelle loro funzioni, ma confido nel fatto che gli arbitri svizzeri abbiano ben altro da fare che leggere i nostri commenti su Live Tennis e che, alla fine, in qualunque modo possano ragionare, giungano al medesimo risultato, cioè alla piena assoluzione di Jannik.
Kyrgios e Balotelli due fenomeni
Questo ragionamento è totalmente errato, per i seguenti motivi: il dopato vero potrebbe affermare, per tentare di sfangarla, di essere stato contaminato accidentalmente ma:
1. Deve provare i fatti che hanno provocato questa asserita contaminazione.
2. Deve provare che la contaminazione è stata non voluta, cioè accidentale, e che non ha assunto volontariamente alcun farmaco o integratore contenente sostanze proibite.
3. Deve provare di non avere colpa né negligenza e di avere fatto tutto il possibile per evitare tale contaminazione, usando la massima cautela.
4. Sopratutto la sua spiegazione deve essere considerata attendibile a livello medico e scientifico, cioè che la quantità di sostanza è compatibile con la contaminazione accidentale.
Se il dopato vero prova tutti questi fatti (soprattutto il punto 4) allora beh che dire, sei stato bravo e ti battiamo le mani, col cavolo che il TAS ti condanna.
Ma le cose non vanno così. Il dopato vero di solito ha assunto o gli è stato somministrato qualcosa, e si giustifica dicendo che sì, è vero che ha preso quel farmaco o assunto quell’integratore, ma che non sapeva che contenesse la sostanza vietata.
Quindi viene giustamente squalificato.
Poi ci sono atleti come Battaglino, che pur avendo affermato di essere stati vittima di contaminazione accidentale, tuttavia non hanno provato i fatti e come si è visto, non basta affermare, bisogna provare quello che si afferma.
Inoltre l’accusa può accettare i fatti come affermati dal giocatore, perché ritiene che la prove data sia sufficiente e sia soprattutto avallata dal parere degli esperti, o può mettere in discussione i fatti ritenendoli non credibili o non provati. In questo caso il tribunale deve decidere se i fatti si sono svolti come affermato dall’atleta oppure no, e se non è convinto, scatta la squalifica.
Nel caso Sinner l’atleta ha provato tutti i punti sopra indicati e i fatti non sono più in discussione, non avendo WADA proposto appello sul punto.
L’unico rischio è che il TAS possa ravvisare una colpa o negligenza di Jannik o ritenere che non abbia usato la massima cautela per evitare la contaminazione, ma alla luce dei fatti accertati e provati e non più in discussione, sembra una ipotesi davvero remota. Jannik sarà assolto.
Esatto, al TAS non sono degli sprovveduti. Il vero problema è la responsabilità oggettiva che, leggendo bene le sentenze del TAS, pur al di là di qualche affermazione di principio, non esiste in nessun caso, se non quando il giocatore sceglie una persona poco preparata ed inaffidabile, ma anche qui è una specifica colpa e negligenza del giocatore (si chiama culpa in eligendo). Oppure il TAS può punire il giocatore per mancata vigilanza sull’operato dei suoi collaboratori (cioè culpa in vigilando), ma questa vigilanza non può spingersi fino alla vita privata degli stessi. La culpa in vigilando è stata riconosciuta nel caso Sharapova, che comunque aveva assunto per anni un farmaco (il famoso meldonium) contenente una sostanza poi resa vietata dalla WADA e nessuno, né lei né il suo staff, avevano controllato all’inizio di ogni anno l’aggiornamento della lista delle sostanze vietate. Questa è sicuramente una negligenza rilevante e punibile. Il caso Jannik è una contaminazione accidentale assolutamente non voluta e senza colpa o negligenza da parte di Jannik.
Bisogna insistere su questo punto. Pogba, Halep e altri hanno assunto qualcosa, ad altri è stato prescritto o somministrato un farmaco che l’atleta ha comunque assunto volontariamente, assumendosi il rischio che una sostanza proibita entrasse nel suo corpo.
Il caso di Jannik è del tutto diverso, non avendo l’atleta assunto alcunché, né avendogli il medico o fisioterapista somministrato alcuna sostanza.
Questi principi al TAS li conoscono benissimo, e nel caso di contaminazione accidentale assolvono sempre, purché il giocatore dia una spiegazione credibile e plausibile dal punto di vista scientifico.
Ovviamente non puoi infinocchiare il giudice dicendo che sei stato contaminato accidentalmente, ma non dicendo né dove, né quando, né da chi, cioè senza provare nulla, altrimenti sarebbe troppo facile essere assolti.
Poiché Jannik ha provato la contaminazione accidentale, e i fatti non sono in discussione (in altri casi lo erano), Jannik sarà assolto. Bisogna essere ottimisti.
Dopo l’assoluzione , secondo voi Jannik si deciderà finalmente a querelare kyrgios per calunnia e diffamazione ?
Secondo voi è possibile che voglia farlo solo dopo il verdetto di assoluzione , in modo da andare sul sicuro ?
Sulla carta Jannik potrebbe ottenere anche un bel risarcimento
In altri siti ci sono stati editoriali e articoli molto approfonditi sul caso Sinner così come approfondimenti in podcast di giornalisti con una formazione giuridica come Ferrero e Ambesi (che comunque si deve dare una calmata). Qui si preferisce fare articoli su Kyrgios o altri cazzari o riportare notizie un po’ così come questa di oggi…che dire, scelte editoriali che però costringono, dico male Pippo, alcuni utenti a dover fare il lavoro gratuitamente al posto dei “giornalisti”…
@ Peter (#4234498)
…tra due fatti che hanno poco in comune e tutti gli altri giornalisti devono solo fare copia e incolla e il gioco è fatto. La notizia passa acriticamente e si vendono i giornali che dicono tutti la stessa cosa..poi ci sono i bischeri che abboccano…poi ci sono i giornali e i siti scandalistici che ci ricamano per attirare i bischeri che non contenti di aver abboccato prima…
Davvero non sai come funziona il giornalismo? Una agenzia tipo ansa, pubblica una notizia e crea un fantomatico collegamento
E infatti hanno tolto due anni mezzo di squalifica a Pogba che su consiglio di un medico privato di Miami ha assunto un integratore proibito in Italia ma non negli Usa, su cui è scritto doping e il giocatore non se ne sarebbe “accorto”..
Bellissimo modo di ragionare: il Tas per salvare la faccia alla WADA divrebbe violentare il diritto vigente e causare un danno enorme, (ma che dico enorme? Incommensurabile) ad un atleta totalmente innocente. Guardate che al Tas non sono cretini, non ci pensano nemmeno a una cosa del genere.
A me sembra che gli accusatori di Jannik non abbiano ancora saputo dire in che cosa, nel suo caso specifico, si sostanzierebbe quella condotta negligente di cui astrattamente parlano..
E’ negligente perché non perquisisce i bagagli personali dei propri collaborati col fine di sequestrare prodotti di loro proprietà, che pur essendo a loro necessari potrebbero essere a lui proibiti?
O forse è condotta negligente il non licenziare in tronco collaboratori che si feriscono, o si ammalano, o sono affetti da una qualsiasi patologia che potrebbe richiedere l’impiego di medicine o integratori alimentari, muovendo dall’assunto che un collaboratore che cura se stesso debba essere trattato come potenziale untore?
Il Tas non deve coniugare proprio nulla, deve solo applicare le norme vigenti alla fattispecie concreta. Tutto il resto è confinato nella sfera delle pure illazioni. Solo il diritto conta ed è totalmente dalla parte di Sinner. Assoluzione piena senza alcun dubbio.
Qui di ineccepibile c’è solo la tua stupidità
Sentenza di condanna a un mese di squalifica comminata il primo dicembre. Per cui Sinner dovrebbe saltare i tornei di dicembre ossia nessuno
Clicca qui per visualizzarlo.
Di fronte ad una piaga come il doping la gravità del caso Sinner é assoluta: é ovvio che non sia un dopato ma é altrettanto vero che non si può consentire a dopati veri di usare scappatoie legali creando una letteratura e un precedente: Una sentenza di sei mesi sarebbe ineccepibile.
Pensavo la stessa identica cosa
Il capo della Wada deve andare in galera.
Ma non c’entra nulla con il caso Sinner: la Halep ha assunto un integratore credendo erroneamente, poiché mal consigliata, che fosse innocuo. Sinner non ha assunto nulla, è stato contaminato accidentalmente. Come si fa a paragonare le due situazioni?
Credo comunque che avverrà quasi sicuramente entro il 2024, non si può iniziare una nuova stagione in questo stato
Non ho mai commentato le implicazioni tecniche o giuridiche della vicenda e di vicende simili. Ora dico la mia (caxxata o no che sia).
Urge una bilancia giuridica che si basi sulle quantità minime, tabellate ecc ecc.
Per tutti, non solo per Sinner.
Altrimenti si licenzia la domestica, responsabile della pulizia della casa, perché è stata trovata un’impronta di polline sotto il vaso da fiori sul tavolo d’ingresso, colpevolizzando la poveretta di scarsa precauzione contro lo sporco.
E magari la casa è complessivamente uno specchio.
Se le quantità rilevate sono sotto il minimo, allora non si dovrebbe poter parlare di negligenza, perché non si può pretendere che venga controllata anche la traccia di sostanza dopante. Dose è una cosa, traccia è un’altra cosa, molto diversa.
Aspetto il cazziatone dai farmacologi certificati, non presunti o sedicenti.
https://www.repubblica.it/sport/tennis/2024/10/16/news/halep_sentenza_tas_sinner_wada_clostebol-423558478/
Attenzione, la stampa italiana comincia a metterla giù bagnata
E comunque io l’ho sempre citato il caso di altri tra cui la Halep