Rune cambia ancora coach: torna Christensen. La turbolenta storia del danese con gli allenatori
Il tennis è uno sport complesso. Per eccellere è necessario riuscire a portare in campo una prestazione importante dal punto di vista tecnico, fisico, tattico e mentale. Solo con una certa continuità di lavoro è possibile raggiungere e mantenere un alto livello di gioco e appartenere all’élite della disciplina. Questo è il mantra dei più importanti allenatori al mondo, quelli che hanno portato giovani talenti a vincere i maggiori tornei. Un concetto che non sembra appartenere ad Holger Rune, da due anni protagonista di un tourbillon vorticoso di coach al suo angolo, un andirivieni che non sembra aver fine. Dopo la trasferta asiatica, nella quale è stato seguito da Benjamin Ebrahimzadeh con risultati altalenanti (semifinale a Tokyo), il giovane danese ha deciso di affidarsi nuovamente a Lars Christensen, colui che l’ha portato dall’infanzia al tennis Pro.
Parlando al secondo canale tv danese, così Rune si è espresso: “Sono felice di lavorare di nuovo con Lars. Ci conosciamo da molti anni e abbiamo sviluppato insieme il nostro linguaggio tennistico. Durante il mese scorso, mi sono allenato un paio di volte con Lars quando ero in Danimarca e, tra le altre cose, ha avuto un effetto davvero positivo sul mio servizio”.
Lars, ufficialmente allenatore della Tauson in questa stagione, si è detto felice di tornare a lavorare con Holger. “Lo conosco da quando era un ragazzino con grandi sogni. Non vedo l’ora di lavorare di nuovo con lui e di impegnarmi duramente per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che entrambi abbiamo per la sua carriera. Tutti conoscono l’enorme potenziale di Holger. La sua dedizione e passione sono qualcosa di assolutamente unico, è un privilegio tornare a lavorare con lui come suo allenatore”.
Davvero incredibile la storia negli ultimi due anni di Rune con i suoi continui cambi di rotta tecnica. La ripercorriamo insieme.
– Alla fine dell’estate 2022, Patrick Mouratoglou assume il ruolo di allenatore del Rune. È una scelta che porta successi immediati. Il carisma del coach francese ha l’effetto di una fionda sul tennis del teenager danese, che chiude l’anno con quattro finali e due titoli, culminati con la vittoria nel torneo Masters 1000 di Parigi, nel quale segna un record la per aver sconfitto uno dopo l’altro 5 top 10 (Hurkacz, Rublev, Alcaraz, Auger-Aliassime, Djokovic in finale). Sembra destinato a prendersi tutto, potente, aggressivo, con ampi margini di miglioramento. Invece, le cose andranno in modo diverso…
– Nella prima parte del 2023 decide di alternare Christensen e Mouratoglou, per esempio a Wimbledon è con il suo storico coach, Mouratoglou lo segue agli US Open.
– A fine agosto 2023, Rune esce mestamente da US Open e decide di interrompere la collaborazione con Mouratoglou. “Il francese non si dedica abbastanza al lavoro con me”, questa la spiegazione di Rune.
– Settembre 2023 Holger afferma che Lars Christensen sarà ancora una volta il suo unico allenatore. Per poco..
– Ottobre 2023, ecco la grande novità: Boris Becker. La leggenda tedesca entra a far parte della squadra, ancora con Christensen.
– Novembre 2023, forse per divergenze con Becker o per aver un unico punto di riferimento, Christensen esce di scena.
– Dicembre 2023, altra novità: a sorpresa lo staff del danese annuncia che l’ex allenatore di Roger Federer Severin Luthi entra nel team, come nuovo uomo a fianco di Becker.
– Luthi dirige il lavoro come allenatore capo agli Australian Open nel gennaio 2024, ma alla fine del torneo la collaborazione si interrompe, dopo appena un mese.
– La turbolenza continua: una settimana dopo, il 6 febbraio, anche Becker lascia il ruolo di allenatore di Rune con effetto immediato.
– 21 febbraio 2024: Mouratoglou viene annunciato nuovamente come allenatore del Rune. Nello stesso comunicato si precisa che anche Kenneth Carlsen fa parte della squadra, con Mouratoglou al vertice della gerarchia.
– Mouratoglou segue Holger per tutta la primavera, ma in estate è più spesso Carlsen nel box di Rune. Si avverte di nuovo tempesta, infatti…
– Il 29 luglio Rune annuncia di aver posto fine alla collaborazione con Mouratoglou di comune accordo, e che d’ora in poi sarà Kenneth Carlsen ad accompagnarlo in tutti gli allenamenti e nei tornei.
– Passano due mesi, e precisamente il 20 settembre Rune annuncia che Benjamin Ebrahimzadeh si unirà come allenatore ai prossimi tornei in Asia.
– Solo poche settimane di lavoro con il coach tedesco: il 14 ottobre Rune dichiara alla tv nazionale che lavorerà di nuovo con Lars Christensen e che Kenneth Carlsen fa ancora parte della squadra.
Tutte queste mossa all’ombra dell’onnipresente mamma Aneke, che ufficialmente si è fatta da parte da qualche mese per lasciare totale spazio di manovra agli allenatori, ma che presenzia ogni match ufficiale del figlio in tribuna, con sguardo assai vigile. Quale sarà la prossima mossa di Holger?
Marco Mazzoni
TAG: Boris Becker, Cambio di Coach, Holger Rune, Lars Christensen, Marco Mazzoni, Patrick Mouratoglou, Severin Luthi
Alla fine, quando c’era la madre in prima fila a dirigerlo, giocava meglio e ha ottenuto i migliori risultati
Rune è l’unico ad oggi ad avere i mezzi tecnici e fisici per stare al passo di J&C, io credo solo che non voglia fare 2 anni a dire “il processo…” come ha fatto Jannik prima di alzare l’asticella.
Chi troppo vuole, nulla stringe.
Sinner a 14 anni lascia casa, impara presto ad essere autosufficiente e responsabile, e diventa il nr. 1 al mondo.
Rune a 21 anni prende ordini da mamma, non è capace di decisioni autonome e responsabili, e dichiara ambiziosamente che diventerà il nr. 1 del mondo.
Trova le differenze.
E Diokovic fece cinque punti in più…
In finale Diokovic si è battuto da solo con 1 palla break su 12..più errori clamorosi a rete, negli smash..prima, vittorie su Alcaraz rotto e Aliassime cotto dopo tre tornei vinti di seguito..
il caso rune mi sta particolarmente a cuore, era quello che “figurati se cede mentalmente, uno che batte djoko in finale di un 1000”, non succede che non succede e piano piano è successo. comunque di tempo ce n’è
Tra le uscite del mohicano Australiano e le telenovelas legate ai cambi-coach del danese non so chi fa più ridere (o piangere :-() di più..
Sembra che molti di questi giocatori maschi con legami di famiglia troppo stretti arrivino primo o poi ad un limite di crescita mentale. I nomi di Tsitsipas, Zverev e Rune saltano all‘occhio, forse anche Shelton. Passare tutto il tempo con la mamma non mi sembra una gran idea per un ventenne.
La Giostra Rune gira,gira,gira e alla prossima fermata chi sarà il Giostraio?
Ahahah
Grandissimo!!!
Ma chisto è proprio scemo…
Grande giocatore rovinato dalla famiglia, fragile mentalmente, non avrebbe sfigurato con Jannik e Carlos.
Il tennis è pieno di talenti morti prematuramente e lui sembra una di quelle meteore.
Spiace professionalmente.
Ne arriveranno altri, forse alcuni si esprimeranno già nel 2025 a livelli sublimi e lo faranno dimenticare presto come è successo con Shapovalov.
Si ok! ma poi l’offesa a quanto pare dura qualche mese e tornano ad allenarlo 😀 😀 ok i soldi, per carità, però un minimo di dignità e amor proprio no?
mi dispiace per il pacioso ex allenatore di cocco Rune.Ma visto che è palesemente un’invadenza di mamma Aneke,perché non allena direttamente lei il suo pargolo?
ZampaRune lo vedrei bene come giostraio, come fa girare gli allenatori lui…
In tutto tutto
Il coach il questo caso è ininufluente. L’oggetto perduto materno, più che presente, anzi minaccioso, prescriverà a tale figura, anzi figurina, solo funzioni vicarie di mero feticcio o surrogato, inevitabilmente destinato a non poter incidere minimamente in questa folie a deux di un rapporto puramente immaginario in cui è precluso ogni fattore disturbante. È ciò è tanto più palese se si nota la disinvoltura con cui questi palliativi si avvicendano: ai due attori in gioco ciò non fa né caldo net freddo, anzi questa tensione improduttiva destinata a prolungarsi proprio attraverso questa continua interruzione e avvicendamento, direi attraverso questo dispositivo abortivo, non fa che rinsaldarsi sempre di più. Si cambia, si arriva all’ennesimo punto di rottura, lo si procura scientemente per poi passare all’ennesimo luogotenente della sua prossima dipartita. Un inesausto loop di vicarianza che mantiene madre/figlio in vita, avvinti come l’edera in un godimento mortifero e fine a se stesso, pronti ad annichilire chiunque si metta in mezzo in questa concertata pantomima di cui si nutrono voracemente come antropofagi. Nei secoli dei secoli. Amen. Un po’ come è successo a quel povero disgraziato del greco che, a differenza dei soddisfattissimi Rune, non è nemmeno riuscito ad installare e consolidare quel tale rapporto di godimento immaginario triangolare con i genitori che,da buoni Dei, lo hanno piazzato su una nuvola e lo hanno lasciato lì, tutto solo, a rimirar le stAlle dello stallo infinito come un novello Eracle
Agli antidopi con il nostro Musetti…..
Si è proposto lui stesso tempo fa se non erro. Spero accada quanto prima, sarebbe fantastico
Era impossibile non vedere il talento cristallino. Ha potenza e tocco, velocissimo di piedi. Non ha saputo gestire l’improvviso successo, e la mamma in questo lo ha malissimo consigliato. Ha ancora tempo. Io l’ho visto l’anno scorso dal vivo in semifinale e finale a Roma ed è un giocatore impressionate. E’ l’unico giocatore che sa verticalizzare con naturalezza insieme ad Alcaraz. Sinner ancora ci deve pensare, ma quando lo farà con costanza, davvero dovranno inventarsi qualcosa per fermarlo. E quella testa e quel temperamento Rune non lo avrà mai. Mi sembra destinato a grandi fiammate e grandi delusioni.
Si, ma coadiuvato da Sergio:-)
è per quello che li cambia: loro lo allenano, la mamma ha da ridire, gli allenatori alla fine sbottano e li mandano a fare in….., la mamma si offende e lui li licenzia.
io non ero fra quelli….
Ahahahah
E non dimentichiamolo mai ,tranne uno.
una domanda…. lui prende e cambia in continuazione e ci sta…ma gli allenatori non possono mandarlo a quel paese invece di fare questa figura barbina ogni volta?!
I commenti adesso sono facili, due anni fa tutti a dire che se la giocava con Alcaraz e Sinner….sui nuovi giovani emergenti, ho sempre detto una rondine non fa primavera, nel tennis il talento va coltivato… Con sacrifici, tanto lavoro, passione (e aggiungo io un po di testa) le vecchie e nuove leggende del tennis lo ripetono sempre
Semplicemente ridicolo…è la mamma che comanda…è lei che dovrebbe farsi da parte….Vedesi la nostra Camila Giorgi…rovinata dal padre dentro e fuori dal campo….poi a Verissimo per far vedere che va tutto bene…
Sono d’accordo con te. Però il mental coach sarebbe utile anche per la mamma runica che dovrebbe focalizzare meglio il suo status di alter ego del figlio.
Il suo problema principale è nella testa.
Lo si vede come si muove a scatti tra un punto e l’altro, non è tranquillo e sereno, consuma energie nervose.
Gli ci vuole un mental coach, ma con la mamma di mezzo lo vedo difficile.
Non è proprio così,ci si può gestire benissimo, vedi Ruud che praticamente salta la stagione sull’erba, partecipando a Wimbledon per onore di firma, o le varie pause di altri tennisti, a volte anche forzate per infortuni…
Confermo
Perché non prende l’australiano scemo? Sai che coppia…
sembra quasi una barzelletta….
“Mi dispiace dissentire
Per me il caso è elementare
Il ragazzo è un immaturo
Non ha fatto il militare”
(E.B)
A me sembra che il suo problema principale siano i vari piccoli acciacchi che sommati rendono impossibile la continuità.
Cambiare allenatore quindi dovrebbe fargli solo ulteriore male perché chiunque arrivi non mette certo il riposo fra le prioritá
Il tennis di oggi è spietato, fra i soldi (e temo anche qualcos’altro) che girano, tornei che non lasciano spazio (un tempo ce n’erano di più, ma era normale che un tennista si prendese un mese di pausa, ora non più possibile), l’ansia che attanaglia il tennista più di quanto lo potesse descrivere Wim Wenders per il portiere nel suo film (e Peter Handke nel suo libro) è abbastanza normale che questi ragazzotti ventenni, che sino ad un giorno prima ciucciavano dalla tetta della mamma, sbarellino. Per la verità, tutti tranne uno…
Mamma mia, ragazzi, che confusione e aggiungo anche immaturità, prendo uno, poi mi rompo, ricambio, poi cambio ancora, non sa neanche lui.. mah
Proporrei Kyrgios come allenatore di Rune.
Cambia capa che fai prima…..
Ha già ingaggiato Lo Fiasco la cui esperienza è irraggiungibile e impareggiabile
😉
E’ matto…ormai credo sia sempre più chiaro..
Comincio a pensare che Rune sia mentalmente bollito.
Io ho sempre lo smartphone acceso, magari chiama anche me per chiedere di fargli da coach.
Cagn cocc ndundi’
Per lui ci vuole la mammina ancora
Non so. Ma quella del pagliaccio gli e’ già riuscita