Le sorelle Andreeva si affrontano per la prima volta nel WTA 1000 di Wuhan. Vittoria a sorpresa di Erika ma il prize money “Abbiamo deciso di dividere il prize money del secondo turno. Chi vince andrà avanti nel torneo, ma divideremo comunque il premio in denaro” (Video)
Il primo incontro professionale tra le sorelle Andreeva si è concluso con una sorpresa al WTA 1000 di Wuhan, in Cina. Erika Andreeva, 20 anni e numero 70 del ranking WTA, ha sconfitto la sorella minore Mirra, 17 anni e numero 19 del mondo, con il punteggio di 6-3, 6-1, avanzando agli ottavi di finale del torneo.
Nonostante Mirra fosse considerata la favorita, essendo semifinalista di Roland Garros quest’anno, è stata Erika a dominare l’incontro. La più giovane delle sorelle ha iniziato bene, ma poi ha accusato la pressione, finendo per cedere in modo netto.
Prima del match, Mirra aveva condiviso le sue sensazioni riguardo a questo particolare confronto: “L’ultima volta che abbiamo giocato un vero match è stato forse 3-5 anni fa in allenamento, e non ho vinto. Sarà come un incubo giocare contro di lei, perché sarà una partita strana. Lei sa cosa farò in campo, e io so cosa fa lei. Penso che sarà divertente per gli spettatori, ma molto stressante per noi due.”
Un aspetto interessante di questo incontro fraterno è l’accordo finanziario che le sorelle hanno stipulato. Mirra ha rivelato: “Abbiamo deciso di dividere il prize money del secondo turno. Chi vince andrà avanti nel torneo, ma divideremo comunque il premio in denaro.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Erika Andreeva, Mirra Andreeva, WTA 1000 Wuhan, WTA 1000 Wuhan 2024
8 commenti
Comunque non è solo un regalo per Erika che ne aveva bisogno,ma anche regalone per l’avversaria prossima,in questo caso un’italiana che raccoglie tutto ,anche le fortune.
Prossima volta avvisami
Biscotto
Adesso contro la nostra Jasmine
Ho già finito 3 scatole di fazzoletti dalle lacrime, ora inizio il quarto…
Non proprio a sorpresa,come detto già sul live.
Il sospetto c’era.
Avrei invitato volentieri tutti gli utenti alla Snai, perlomeno coloro che non ricevono un premio produzione a lavoro.
Viva la rivoluzione comunista.
Quando si dice avere dei figli che portano i soldoni a casa….così vorrei un figlio, che mi arricchisca