Wimbledon: addio giudici di linea dal 2025 e finali di singolare alle ore 17
09/10/2024 14:00 
22 commenti
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Wimbledon, i giudici di linea
Wimbledon non è solo il torneo più antico e prestigioso del nostro sport, è anche custode di antiche tradizioni non scritte nei codici che regolano la disciplina ma iconiche dell’evento e dello sport in generale. Dall’anno prossimo, andrà nei libri di storia un piccolo pezzo dei Championships: il torneo infatti si affiderà totalmente alla tecnologia per le chiamate delle palle di gioco, addio quindi ai giudici di linea. Lo scrive in esclusiva l’edizione londinese del Times. Dopo 147 anni, i Championships mandano in pensione quel manipolo di grandi appassionati ed esperti del gioco che presenziavano i tornei in ogni match e chiamavano la palla “out”. Erano anche un pezzo di colore, con le loro divise – ormai griffate – ma estremamente eleganti.
“La decisione di introdurre Live Electronic Line Calling ai Championships è stata presa dopo un significativo periodo di riflessione e consultazione”, ha affermato l’amministratore delegato dell’All England Club Sally Bolton. “Dopo aver esaminato i risultati dei test svolti quest’anno, riteniamo che la tecnologia sia sufficientemente solida e che sia giunto il momento di compiere questo importante passo per raggiungere la massima precisione nel nostro arbitraggio. Per i giocatori, offrirà loro le stesse condizioni in cui hanno giocato in numerosi altri eventi del tour. Prendiamo molto seriamente la nostra responsabilità di bilanciare tradizione e innovazione a Wimbledon. i giudici di linea hanno svolto un ruolo centrale nell’assetto arbitrale del nostro torneo per molti decenni e riconosciamo il loro prezioso contributo e li ringraziamo per il loro impegno e servizio”.
Il sistema elettronico di revisione della palla (Hawk-Eye) entrò sul Centre court di Wimbledon e sul campo 1 dall’edizione 2007. Il primo a sfruttarlo fu Tejmuraz Gabasvili, nell’incontro che aprì il torneo contro il campione in carica Roger Federer. Il sistema è stato utilizzato per moltissimi anni per controllare se la chiamata dei giudici di linea (o del giudice di sedia) fosse corretta o meno, con 3 Challenger per set per ogni giocatore, più un quarto se il set fosse terminato al tiebreak. La tecnologia è andata avanti, sempre più perfezionata, fino al 2020 quando al torneo ATP Winston-Salem e successivamente a US Open il sistema “Hawk-Eye live” ha del tutto sostituito la presenza umana in campo, con il solo giudice di sedia a controllare la partita.
L’ATP ha da tempo annunciato che dall’anno prossimo ogni torneo sarà senza giudici di linea, anche se resta qualche dubbio sulla terra battuta, dove più di una volta il sistema di controllo elettronico attualmente in vigore ha mostrato qualche difetto. Per questi molti spingono per la tecnologia alternativa al “falco”, quella con telecamere ad altissima frequenza che immortalano visivamente il reale tocco della palla sul campo, invece della simulazione al computer, per quanto affidabile. Gli Slam tuttavia amministrano il torneo con loro regole, fuori dall’ATP, non era scontato che i Championships scegliessero di abbandonare totalmente i giudici di linea. Oggi arriva l’annuncio di Wimbledon. Il futuro, avanza.
Inoltre Wimbledon annuncia anche un cambiamento significativo riguardo al weekend conclusivo del torneo. Infatti le due finali di singolare, femminile al sabato e maschile alla domenica, inizieranno più tardi, passando dalle ore 14 di Londra alle ore 16 (le 17 in Italia). Le finali dei doppi invece inizieranno alle ore 13 locali, quello maschile al sabato, quello femminile alla domenica. “I doppisti che si sfideranno nelle finali avranno una maggiore certezza sul loro programma e i tifosi potranno godersi ogni giorno di gioco, mentre si avvicina il momento culminante delle finali di singolare femminile e maschile, con i nostri campioni incoronati di fronte al più vasto pubblico possibile a livello mondiale”, ha affermato Bolton. Una frase che fa pensare ad una decisione spinta dall’audience tv, probabilmente maggiore a metà pomeriggio.
Mario Cecchi
TAG: addio giudici di linea, Hawk Eye Live, Wimbledon
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@ Salvo (#4228107)
A Montecarlo”Zizzipas” ha letteralmente scoppiato il titolo a Sinner !!! Il segno c’era e bello grande a dieci centimetri dalla linea ma lui ha fatto finta di essere cieco e la giudice ha perso ogni credibilità come professionista! Quindi ben venga un sistema automatico che per quanto minimamente imperfetto sarà comunque mille volte meglio di quello che c’è stato finora!
Su terra battuta Hawk-Eye è meno efficace, e questo lo dicono anche i giocatori.
Oltretutto, sulla terra battuta la palla lascia il segno, quindi è più difficile contestare un punto.
E meno male!! Ma poi, non dovrebbe diventare obbligatorio per tutti i campi entro il 2025? Già sono rimasta stupita che Cina e Giappone, patria delle tecnologie, propongano ancora i giudici di linea che oltretutto non mi sono sembrati così “oculati” e precisi..ma per forza, sul veloce, con la potenza impressa alla palle, manco si vedeva dove atterravano veramente: nel match di Dimitrov, almeno 2 o 3 del bulgaro sembravano vistosamente lunghe, sotto gli occhi perplessi ma timidoni del povero Mensik che si è beccato un controbreak non so quanto “reale”..non si scherza su queste cose, i millimetri da cui dipendono le partite nel tennis non si possono con certezza vedere a colpo d’occhio
Quelli che si lamentano perchè ci può essere un piccolissimo errore non sbagliano ma fanno una osservazione irrilevante. L’arbitraggio elettronico non è fatto per non sbagliare mai con sicurezza, ci possono essere errori di taratura, irregolarità leggere che fanno sbagliare di un millimetro ma il punto non è quello. Il punto è che è un giudizio non soggetto a tifo locale, conoscenza e prestigio del giocatore, carisma,denaro e scommesse, voglia di far vincere il mito e cose soggettive simili. Se è sbagliato lo è di misure infinitesimali e tu non è che sei non intervenuto per un decimo di millimetro (che in gara nemmeno potresti percepire in movimento) e hai lasciato! Quindi comunque non influenza l’operato specifico del tennista ma semmai aumenta di una frazione infinitesimale il caso e la fortuna. Meglio rispetto ad essere dipendenti non dal caso infinitesimale che può colpire te o l’avversario ma da uno che ti vuole far perdere perchè soggettivamente contro di te o macroscopicamente incapace!
Ho visto partite in cui i giocatori protestavano con il giudice di sedia perché avevano sentito chiaramente il net, ma l’arbitro non poteva far nulla perché la macchina non aveva registrato il fallo. Tutte le macchine hanno un margine di errore. L’unico vantaggio è che non ci si può mettere a discutere con un computer. Ma questo non vuol dire che la macchina non possa sbagliare.
No non è sicuro.
Qualunque misura è soggetta ad un errore.
Il sistema è validato con una specifica incertezza della misura.
Questo vale per qualsiasi strumento di misura.
Bellissimo
Sono cambiamenti solo apparentemente traumatici: ad esempio quanti vorrebbero ritornare al giudice seduto a rete che verifica per ore il net? Un lavoro alienante e comunque senza giudici umani si eviteranno anche le scenate tipo Serena che stava per menare l’asiatica del fallo di piede. I giudici di linea sono stati utili ma anche spesso problematici.
I bei tempi andati….la Lettera 32, la carta carbone, Carosello, Canzonissima, Sanremo…(no, Sanremo c’è ancora…).
@ TKT (#4227797)
Male invece che tu preferisca l errore alla regolarità del gioco….quando la tecnologia aiuta la regolarità del gioco e riduce il margine dell errore, ben venga…..prima di tutto conta la regolarità e la correttezza…..
Ci fosse stato a Montecarlo…..
Certe partite sono state decise da un millimetro, dentro o fuori! Il responso del falco è insindacabile, peró la domanda? Quel millimetro, è sicuro? enzo
Voi lo chiamate progresso.
Io la chiamo de-umanizzazione della società.
Ci risentiamo fra qualche anno.
finalmente finisce questa cosa atroce dei giudici di linea, costosi e inutili quanto tutto va bene. costosi e causa di errori a catena quando le cose vanno meno bene.
@ TKT (#4227797)
E poi se la chiamata è avversa e sbagliata contro Sua Divinità Jannik, giù a frignare e imprecare x l’utilizzo del Falko…
Andrò controtendenza ma questa notizia mi lascia un po’ di amaro in bocca. Un altro passo verso la de-umanizzazione nello sport e nel mondo più in generale. Ci saranno meno errori di chiamata ok, ma a che prezzo? La chiamata urlata del giudice di linea nel silenzio assordante di una finale che si gioca nel centrale di Wimbledon fa parte della poesia di questo sport. Così come le polemiche dopo una chiamata controversa, la forza di reazione dopo un punto considerato “rubato” … tutto porta a una realtà fatta da sole da macchine .. sarò antico ma non sarò mai a favore di questo tipo di cambiamenti.
@ Aquila (#4227753)
Ordine e disciplina! Innanzitutto!
Anche innanzi alla correttezza del gioco e dei risultati!
Il progresso avanza.
Sulla terra battuta lo metteranno e lo ritireranno, perchè creerà una serie infinita di contestazioni.
E’ il progresso…peccato però perchè erano gli unici con un bell outfit che si lasciavano vedere volentieri
prossimo step addio raccattapalle, poi addio giudice di sedia.
Interessante che il sistema sembri funzionare meno bene su terra battuta. In realtà probabilmente sulla terra battuta il sistema funziona uguale, solo che è facile controllare dove precisamente la palla ha colpito al suolo e rivelare eventuali errori della macchina.
Era ora….Spero in un futuro che lo facciano anche su terra battuta, meno contestazioni e errori sul campo, anche se il falco ha una piccola percentuale di errore