Masters 1000 Shanghai: Arnaldi rimonta Svajda, prestazione con luci e ombre per Matteo
Vincere è sempre la miglior medicina, ancor più quando la prestazione è altalenante, con molte ombre a pesare su momenti di discreto tennis. Matteo Arnaldi rimonta un set e batte Zachary Svajda nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, 6-7(2) 6-2 6-4 lo score conclusivo, che gli regala un possibile terzo turno da favola contro Medvedev (se il russo batterà Seyboth-Wild). Il ligure ha disputato un primo set molto incerto, con la luce nel suo gioco che si accendeva e spegneva di continuo, tra giocate di qualità alternate a troppi errori. Ben 7 palle break non sfruttate, con un Svajda più ordinato che altro, e quindi un tiebreak molto negativo, con gli ultimi due punti quasi buttati via, davvero infastidito dalla situazione e dal suo tennis, falloso e poco incisivo. È andato sotto di un break all’avvio del secondo parziale Matteo, e lì è scattato l’allarme rosso. Invece quella situazione negativa ha fatto “da sveglia” per Arnaldi, che finalmente ha iniziato a spingere di più e sbagliare di meno, mettendo in campo un ritmo e consistenza nettamente superiore alla cilindrata dell’americano. Un cambio di passo repentino: con tre break nel set Arnaldi si è preso di slancio il parziale, mentre il terzo set è filato via in grande equilibrio sino al 4 pari. L’azzurro è stato bravo a servire bene e salvare un turno di battuta complicatissimo, annullando due palle break avrebbero mandato Svajda a servire per il match. Zachary quindi è crollato nel decimo game, 40-15 ha inanellato una serie di errori, cedendo con un doppio fallo sul match point.
Arnaldi ha sofferto per tutta la prima fase del match, davvero troppo in rapporto al valore di Svajda, buon tennista ma assai inferiore per spinta e tenuta quando è stato messo sotto pressione. Matteo è stato incapace di tenere un ritmo alto e un rendimento costante, spesso scarico con le gambe e incerto sulla scelta tattica da prendere. Ha probabilmente sofferto anche le giocate piuttosto lente, tagliate e molto angolate dell’avversario, palle con poco peso e difficili da incontrare, mentre Matteo è fortissimo quando può sfruttare l’energia dei colpi dell’avversario. Ha dovuto scrollarsi di dosso incertezze e negatività, mettendo finalmente più grinta e intensità dal secondo set, quando si è ritrovato anche sotto di un break. La reazione è stata l’aspetto migliore della sua partita, un cambio di passo che l’ha portato al successo in rimonta. Al prossimo turno ci sarà probabilmente Medvedev, e servirà un Arnaldi assai più carico e preciso.
Il sanremese ha chiuso il match con 47 errori (e 48 vincenti), davvero troppi per la pressione ricevuta dal rivale. Nei suoi numeri finali pesa il brutto primo set e poi l’ottimo secondo, a livellare il tutto. Ma in generale, oltre alle statistiche, deve riflettere sul perché abbia sofferto così tanto nella prima fase della partita. È bastato giocare un tennis consistente, spingendo di più con buon margine, per riequilibrare la partita. Non ha convinto nemmeno in risposta Arnaldi, visto che i servizi dello statunitense sono stati più precisi che veloci, e Matteo spesso proprio dalla risposta si prende un vantaggio che poi capitalizza con la sua velocità in campo e abilità ad aprire l’angolo.
Alti e bassi, fiammate e indecisioni, una partita che per fortuna ha portato a casa ma che ha rischiato seriamente di compromettere sul 4 pari del terzo, sotto una tensione che l’ha portato ad affrettare i tempi e pure perdere a tratti il servizio. Proprio il servizio poi l’ha salvato, quindi è più un aspetto mentale che tecnico ad averlo “incasinato”. Svajda è tennista particolare, non se ne trovano tanti sul tour che riescono a giocare così piano e spostarti, e poi accelerare all’improvviso; ma la capacità difensiva di Arnaldi è superiore anche alle variazioni dello statunitense e, alla fine, per fortuna ha prevalso.
Marco Mazzoni
La cronaca
Svajda scatta al servizio ed è molto falloso. Concede tre palle break dal 15-40 ma Arnaldi non ne approfitta (brutto l’errore col diritto sulla terza, vero gratuito). Anche Matteo non è sicuro con i suoi colpi, nel suo primo turno di servizio commette un doppio fallo, ma vince il game a 30 con un comodo attacco col diritto. L’equilibrio non si rompe, nemmeno nel quinto game quando il sanremese si porta 0-30 in risposta con un bel vincente perché spreca con la smorzata e poi subisce gli angoli al servizio dello statunitense. Sul 3-2 è Arnaldi in difficoltà al servizio. Svajda inizia il game in risposta con un passante splendido di rovescio, tocco calibrato e vincente, poi Matteo chiama una palla out ma invece ha toccato la riga. 0-30. Zachary strappa una palla break sul 30-40 grazie a un diritto mal calibrato da Arnaldi, si salva l’azzurro con un ace. Un pessimo tocco di volo costa ad Arnaldi un’altra palla break, ma si salva ancora con un altro ace. 3 pari. La bagarre continua: ora è Svajda ad andar sotto da 30-0, tre errori e 30-40, ma Arnaldi non sfrutta la chance per scappare avanti, buono l’attacco e chiusura di volo dell’americano. Molti errori, entrambi giocano a strappi e l’equilibrio regge. 4 pari. Si accende e si spegne Arnaldi, come all’avvio del decimo game: terribile errore di rovescio, del tutto bloccato con le gambe, poi un ace e un diritto vincente. Sul 5 pari, Matteo in risposta prova a cambiare marcia, ma continua ad alternare ottime giocate (il diritto vincente da sinistra sul 15 pari) ad errore evidenti (il diritto malamente in rete nel punto successivo). Sul 30 pari Svajda centra malamente un diritto, palla break Arnaldi. Male Matteo, arriva bene sulla palla ma un back difensivo decolla e scappa lungo. Appena l’azzurro gioca profondo, Svajda va in crisi. Concede un’altra palla break Zachaky, ma col servizio la cancella (sei su sei annullate). Nemmeno la settima chance è fortunata per Arnaldi, un po’ troppo arretrato in difesa. 20 punti, Svajda si porta 6-5. Con un ottimo game, finalmente senza sbavature, Arnaldi si porta 6 pari, tiebreak. Matteo concede il primo mini-break con un errore banale in scambio, 2-0 Svajda, poi sfortunato per un nastro che devia mortalmente la palla del ligure. Serve bene Zack, 4-1. Con rovescio sparacchiato via senza dietro un’idea Arnaldi crolla sotto 5-1 e con altri due errori concede il gioco decisivo s Svajda per 7 punti a 2. Un tiebreak davvero negativo, chiuso quasi per “liberarsi” del momento. Troppe chance non sfruttate (7 palle break!), errori e mancanza di continuità per Arnaldi.
Evidente la frustrazione di Arnaldi, che al servizio sbaglia tutto all’avvio del secondo set. 4 errori, terribile lo schiaffo al volo che concede il primo break del match a Svajda. Sotto di un set e un break, Matteo si mette finalmente a lavorare la palla con più attenzione e continuità. Soffre nello scambio ma non sbaglia, e alla fine si prende il primo break del match, all’ottava chance complessiva, per l’1 pari, quindi vince il turno di battuta a zero, 2-1. Ha cambiato passo l’azzurro, gioca semplicemente più profondo e continuo, e sbaglia di meno imponendo un ritmo superiore. Si procura due palle break nel quarto gioco (15-40) e sfrutta la seconda con un errore di diritto di Svajda. Break e 3-1 Arnaldi. Evidente il cambio di passo di Matteo, anche il rovescio ora fila via sicuro e rapido, splendido il cross vincente nel quinto game, gioco che chiude con un sicuro passante di diritto incrociato. 4-1 Arnaldi. Matteo è salito di livello al servizio, e più incisivo in risposta, segnando un gap netto con Svajda. Arnaldi chiude il set per 6-2 con il terzo break del set, strappato ai vantaggi con due risposte profonde che provocano gli errori dell’americano. Altra consistenza di Matteo, e la differenza in campo è stata evidente.
Terzo set, Arnaldi inizia alla battuta con un ottimo game, vinto a zero. Svajda è invece in difficoltà sulle traiettorie più profonde dell’azzurro e senza i regali del primo set. Rimedia a un pericoloso 15-30 e impatta lo score 1 pari. Zachary è consapevole di non poter reggere il ritmo di Matteo, quindi è attento a servire la prima in campo e variare il più possibile, cercando anche il vincente immediato pur di non entrare nello scambio di ritmo. Con un bel passante di rovescio l’americano impatta 2 pari. Buon livello in questa fase dell’incontro, pochi gli errori e molti i vincenti, come la splendida demi-volée che porta ad Arnaldi il punto del 3-2. Nessuno dei due riesce ad incidere in risposta, si scorre rapidamente sui turni di servizio (qualche errore di Matteo in risposta, anche su battute non così incisive). 4 pari, si entra nel rush finale. Improvvisamente Arnaldi va sotto: un gran passante di Svajda, super-giocata col diritto in corsa, poi Matteo si fa prendere dalla fretta, dall’ansia, e spara via un diritto banale. 0-30. Dopo una bella prima palla commette un terribile doppio fallo, 15-40, due palle break delicatissime da difendere, e ancora la prima di servizio non va. Per fortuna un’ottima seconda al centro gli apre il campo, 30-40; quindi due Ace di fila! Eccellente reazione al momento di difficoltà. Game complicatissimo, la pressione è massima. Ancora col servizio e poi una volée comoda, Arnaldi si porta 5-4. Svajda controlla bene il game, 40-15, poi Matteo trova una splendida smorzata e il game va ai vantaggi. Un errore di Zack col rovescio lo condanna a Match Point da salvare, ma non trema, con lo stesso rovescio, stavolta, ottimo, lo cancella. Altro errore di rovescio, secondo match point Arnaldi. Ci pensa Svajda: doppio fallo! Crolla nel peggiore dei mondi, la rimonta e vince Arnaldi. Prestazione con molte ombre, ma alla fine è andata. Se passerà Medvedev, servirà ben altra prestazione.
[29] Matteo Arnaldi vs [Q] Zachary Svajda
Statistiche | 🇮🇹 M. Arnaldi | 🇺🇸 Z. Svajda |
---|---|---|
Punteggio servizio | 286 | 251 |
Ace | 11 | 3 |
Doppi falli | 3 | 4 |
Percentuale prime di servizio | 56% (55/99) | 64% (75/117) |
Punti vinti con la prima | 82% (45/55) | 67% (50/75) |
Punti vinti con la seconda | 52% (23/44) | 48% (20/42) |
Palle break salvate | 80% (4/5) | 69% (9/13) |
Giochi di servizio giocati | 15 | 15 |
Punteggio risposta | 143 | 93 |
Punti vinti in risposta sulla prima | 33% (25/75) | 18% (10/55) |
Punti vinti in risposta sulla seconda | 52% (22/42) | 48% (21/44) |
Palle break convertite | 31% (4/13) | 20% (1/5) |
Giochi di risposta giocati | 15 | 15 |
Punti vinti a rete | 59% (20/34) | 67% (8/12) |
Vincenti | 48 | 29 |
Errori non forzati | 47 | 41 |
Punti vinti al servizio | 69% (68/99) | 60% (70/117) |
Punti vinti in risposta | 40% (47/117) | 31% (31/99) |
Punti totali vinti | 53% (115/216) | 47% (101/216) |
Velocità massima servizio | 206 km/h | 201 km/h |
Velocità media prima di servizio | 181 km/h | 186 km/h |
Velocità media seconda di servizio | 149 km/h | 149 km/h |
TAG: Marco Mazzoni, Masters 1000 Shanghai 2024, Matteo Arnaldi, Zachary Svajda
No, tra i migliori 10… nessuno dei nostri giovani per ora, a parte lo Jannik, che al 10 c’ha pure cancellato lo 0…
Tra Musetti, Arnaldi, Cobolli, tutti e tre ci stanno prima o poi stabili nei primi 20, Musetti non deve più dimostrarlo a nessuno, Cobolli il tennis adeguato ce l’ha (lo aspetto a breve nei primi 20), solo Arnaldi deve maturare qui e là, ma per come è ora sarebbe già bene stabilizzarsi nei 32.
Ecco, forse Cobolli sembra avere tra tutti più margine di maturazione per i primi 10, all’inizio magari occasionalmente, poi, forse, chissà, stabilmente, tra un paio d’anni.
Se penso che Berrettini faceva tremare chiunque solo un paio di anni fa… Ma la voglia c’è, di giocare, di stare in campo. Infatti le sue partite sono belle da vedere. Vedo però ancora in lui la paura di non poterci arrivare più, lassù in alto. O la paura di fermarsi ancora in modo grave. Forse è la stessa paura.
La mia può sembrare cattiveria, astio verso i nostri giocatori ed altro. Non è così, io scrivo scomode verità per evitare che i neofili del tennis, troppi in questo forum, vadano incontro a cocenti delusioni. Dicamo che i miei scritti sono pedagocici. Leggete con attenzione e non avrete sorprese enzo
Ehi bamba
Berrettini e Musetti l’hanno vinto già un 500
Cobolli ha fatto finale e poteva vincere
Tu invece cos’hai vinto?
Il solito oscar cantiere d’oro 2024
My god, sei veramente pate**co
@ ENZO LA BARBERA (#4223702)
La verità brucia come la puntura di una vespa! enzo
@ Tafanus (#4223852)
Bravo, l’attuale Coppetta Davis, non interessa nessuno, e vincerla non porta alcuna gloria. enzo
Se a 80 anni non hai combinato niente puoi sempre sparare fesserie a raffica per farle sembrare vere. Scusa Enzo, lungi da me l’idea di offenderti però non ne posso più della tua assurde teorie sul fisico bestiale e sull’età in cui iniziare a vincere.
@ Gian 61 (#4223856)
Mettiti il cuore in pace, è stato sempre così e sempre sarà! Per essere un campione vincente, a 20 anni devi far vedere qualcosa di non comune. Se a 23 non hai combinato niente, te lo puoi scordare. I paragoni con Medvedev e Berettini non m’interessano, come in tutte le cose ci sono le eccezioni. Attualmente non c’è un solo giocatore italiano in grado di vincere un 500, tolto Sinner naturalmente, sempre che nella sua strada non ci sia Alcaraz. Cosí è! enzo
Leggo questo allucinante thread, che in stragrande maggioranza riporta giudizi positivi su Svajda, per dimostrare che Arnaldi avrebbe faticato a vincere, certo, ma solo perchè di fronte aveva un grande giocatore.
.
Quando vedo (troppo spesso) che il tifo becero tende ad accecare ciò che non si può sotterrare (I NUMERI) trovo la forza di dedicare mezz’oretta a guardare i numeri, e a metterli in fila. Cosa dicono, questi numeri? Che il pericolosissimo Svajda nel corso di questo scorcio di 2024 è riuscito a perdere contro ben 23 over-100 (ma spessissimo MOOOLTO fuori dai cento. Questi i dati di chi ha sconfitto Svajda quest’anno:
.
100 Kovacevic
106 Duckworth
109 Goffin
112 Van de Zandschulp
122 Schwartzman
138 Atmane
141 Klein
143 Wolf
146 Altmane
149 Virtanen
162 Perricard
181 Choiuski
183 Grenier
183 Faria
192 Krueger
227 Holt
227 Paire
333 Kotov
333 Mesia
343 Joshika
396 Biknell
444 Trotter
777 Cilic
I migliori 10 in termini di punti son parecchio lontani, ma i 20 può raggiungerli.
Io personalmente temo gli manchi qualcosa a livello fisico e mentale per riuscire a entrare nei migliori 10. Ovviamente mi auguro di sbagliare e può ancora crescere e molto…
Ancora con queste assurdità prive di fondamento alcuno.
Prima ha detto che a 20 si stabilizzano. Io e altri abbiamo citato molti esempi contrari e ovviamente non ha risposto.
Adesso il limite è diventato 23 anni.
Bene.
Berrettini a 23 anni era n. 55 con un best ranking a 46. Per lei uno che è arrivato n. 6 al mondo non è niente di speciale?
Medvedev a 22 anni e 6 mesi era n. 56 con un best ranking a 48.Per lei non è niente di speciale?
@ ENZO LA BARBERA (#4223702)
Confermo!
Te lo hanno detto loro che sono “spronati” in ottica simil-davis, e non in ottica dei tornei che stanno giocando? E che questo loro atteggiamento serva a “valorizzare” (si fa per dire) una competizione irrimediabilmente rovinata, tanto che spesso gli organizzatori sono costretti ad oscurare le tribune per evitare lo squallido spettacolo degli spalti mezzi vuoti?
C’è un solo modo di “valorizzare” la Davis; rigiocarla come era quella faceva il tutto esaurito in qualsiasi angolo di mondo.
Luna Rossa come il tennis! Siamo forti, fortissimi, La barca è straordinaria, però al momento del dunque, c’è sempre chi c’è le suona e ci riporta con i piedi sulla terra. Hanno vinto gl’inglesi con una barca più veloce della nostra. Luna Rossa ha fatto comunque un ottimo torneo enzo
Tra la ventesima e la trentesima posizione in classifica tutto sommato ci sono poche centinaia di punti. Dire ad un tennista che ha assaggiato la top 30 che è giovane e che bazzica i tornei del circuito maggiore solo da un paio di stagioni che non ha tempo e modo di colmare questa manciata di punti mi sembra, anche statisticamente, abbastanza improbabile.
La domanda semmai è se riuscirà mai ad entrare nei 10. Io non escluderei a priori neppure questo
Non ho avuto modo di vederla ma leggendo la cronaca capisco che é stato a un passo dalla sconfitta. Peró leggo anche che é uscito dal baratro pure con un Ace di seconda
Mi chiedo se una vittoria stentatissima contro uno top 140 merita il lunghissimo e dettagliatissimo articolo dedicato a questo incontro.
Devo dire che Arnaldi dovrebbe approfittare di questa partita indecorosa e servirsene per capire che forse non era il caso di entrare nel ristretto circolo di quei “diversamente intelligenti” che quando azzeccano la partita giusta partono con l’accattonaggio di ovazioni alzando le braccia verso le tribune, e mettendo la mano vicino all’orecchio per chiedere più decibel alle ovazioni.
Devo dire che questa pessima abitudine , di grandissimo cattivo gusto, si sta purtroppo diffondendo, specialmente fra i giovani.
Spero che Arnaldi, in attesa di ritrovare il gioco di alcuni mesi fa, che ci aveva entusiasmato, intanto provi a ritrovare quello che era, mesi fa, il suo modo di stare in campo
Finalmente una vittoria X L’ Arnaldo d’ Oriente.
Mi spiace ma è così. Leggo commenti più favorevoli a Matteo ma io non sono d’accordo stavolta. Altre volte ha perso ed è stato ingiustamente criticato. E l’ho sempre difeso. Sempre. Stavolta ha vinto ma non mi ha convinto nemmeno un po’. Domani spero di vedere un altro Arnaldi. Perderà ovviamente, ma se giocasse con la stessa indolenza e confusione in testa di oggi prende due sfilatini dal russo.
Assolutamente
Oggi anche il primo set ha avuto moltissime palle break.
L’avversario era rodato
Di questa partita salverei solo il risultato, il resto è da dimenticare.
Senti io sono suo tifoso da quando tutti lo prendevano in giro per quel fisico dinoccolato e a crescita ritardata. L’ho difeso anche quando era indifendibile. Lo dico per dire: credimi se te lo dico. Partita a tratti inguardabile. Non è per sminuirlo ma a parte il secondo set dove – dopo il break – ha reagito e gli è entrato tutto e Svajda è calato, nei due set estremi ho calato più bestemmie per giocate assurde, confusionarie, strategicamente allucinanti, occasioni buttate, ecc.
Per fortuna Svajda è 130 al mondo e oggi ha giocato da 130 senza dare un’oncia più di quello che ci si aspetta da lui, ma Matteo ha rischiato veramente di perdere e se nel terzo set sul 5-4 Svajda non avesse letteralmente butttato al cesso il suo turno di servizio temo che Matteo al TB avrebbe perso.
Dunque bene così ma domani deve cercare di entrare in campo cazzuto e concentrato. Se vuoi (provare a) giocartela alla pari con Danilo niente improvvisazioni. Ci vuole coraggio ma la testa sul collo
Io credo che l’Arnaldi furioso, si potrà vedere in 4-5 tornei l’anno. Non importa quale sia il torneo.
Intanto 48 vincenti contro 29, io ho l’impressione che le prestazioni di arnaldi vengano sempre sminuite. Oggi ha fatto il suo contro un buon avversario che aveva passato le quali e superato il primo turno
Per consolidare bisogna giocare, fra i primi 40, a parte i top, è quello che ha disputato meno tornei, non meno partite, attenzione, meno tornei
Secondo me è un top 23…
Vabbè per i non top la stagione finisce tra 4 settimane (salvo codicillo della Davis dove chi sa chi giocherà oltre a Jannik, ma per me tra Berrettini e Musetti è difficile giochi Arnaldi)…poi avrà due mesi di riposo, preparazione e lavoro per arrivare agli AO bello carico…con un poco di fortuna nel prossimo mese, peraltro, forse da testa di serie
Ha tempo di migliorare: è la prima vera stagione nel circuito maggiore
Questo è un difetto tipico di chi è giovane e si può mettere a posto. A me pare uno che lavora e sta progredendo.
Poi probabilmente, molto probabilmente, non sarà un top, ma per me è chiaramente consolidato sul livello raggiunto l’anno scorso ed ha margini per fare una buonissima carriera e togliersi delle soddisfazioni importanti.
@ KB24 (#4223683)
Se a 23 anni non hai combinato niente di speciale, sarai uno dei tanti. enzo
Si conferma che il principale problema di Matteo è la continuità. Nella stagione, nei tornei e nelle partite. Purtroppo non è un problema piccolo.
Da quel poco che ho visto Arnaldi è apparso discontinuo e incerto su molte giocate. Mostra sprazzi di talento ma sembra scarico di testa, e un periodo di riposo non gli farebbe male. La competizione per la Davis non gli fa un gran bene in questa fase
Arnaldi è un buon tennista e vale la sua attuale posizione ranking, ma non credo possa progredire ulteriormente. non è un top 20 a mio avviso, ma un consolidato top 30
Più ombre che luci ma alla fine l’abbiamo portata a casa anche grazie a Babbo NaSvajda che ha perso un turno di servizio in modo raccapricciante servendo per restare nel match. E un TB al terzo set probabilmente Matteo l’avrebbe perso.
Più o meno d’accordo con l’articolo però vorrei aggiungere che questo Svajda fino a pochi giorni fa era vicinissimo ad entrare nella top 100 ,ha vinto diversi challenger, ha appena rifilato un 6/0 a Mannarino nel terzo set e nelle qualificazioni aveva vinto 24 games perdendone solo 4. Per dire che a questi livelli basta un niente ,una sottovalutazione dell’avversario ed il set ti scappa via,quindi un bravo a Matteo per averla recuperata.
Match troppo complicato contro un avversario che aveva battuto molto più agevolmente agli US Open. Contro Medvedev servirà ben altra musica.
Lo scorso anno, al primo incontro con Medvedev, a Dubai da qualificato, perse, ma ricevette i complimenti del russo. Fu li che, a mio parere, scattò il click, dopo un periodo non proprio luminoso, chissà che non capiti di nuovo…
Vittoria, sperando ne seguano altre, anche in ottica Davis. A proposito della tanto bistrattata Coppa: vogliamo parlare di quanto sproni i tennisti a dare il meglio nei tornei che la precedono? Pensiamo alla bella lotta tra Musetti Arnaldi Berrettini e Cobolli per assicurarsi il posto come secondo singolarista, lotta che valorizza i tornei stessi.