Sinner commenta da Pechino: “Sono molto deluso e sorpreso dall’appello della WADA”
“Il ricorso? Beh, non possiamo controllare tutto, no? Ovviamente sono molto deluso e anche sorpreso dall’appello della WADA, visto che abbiamo avuto tre udienze e tutte e tre sono andate molto positivamente per me”. Così Jannik Sinner ha parlato da Pechino, dopo il successo su Safiullin, in merito dalla clamorosa notizia di stamattina, la decisione dell’Agenzia mondiale antidoping di impugnare la decisione del tribunale indipendente di scagionarlo totalmente dopo esser risultato positivo al Clostebol lo scorso mese di marzo.
“Non me l’aspettavo. L’ho saputo soltanto un paio di giorni fa e oggi è diventato ufficiale. Ma è stata una sorpresa per me. Parliamo sempre della stessa cosa. Forse vogliono solo essere sicuri che tutto sia nella posizione giusta. Resto comunque sorpreso che abbiano presentato appello”.
Mario Cecchi
TAG: Caso Clostebol, Jannik Sinner, Wada
…scusate ma mi cade il collegamento e sono costretto a scrivere a rate..comunque più in generale sembra che quelli della wada siano stati quasi costretti anche controvoglia a presentare il ricorso per dimostrare che non vogliono coprire o favorire nessuno..se la mia tesi è giusta lo scopo è quello di permettere l’assoluzione di Sinner e garantire l’onorabilita’ della wada, un caso di win-win…
Il casino successe perché dopo aver ricevuto una ” soffiata anonima” mi sembra dal track and field che molti atleti ex URSS prendevano questa sostanza da noi occidentali sconosciuta la wada per verificarlo ( visto che non lo testavano proprio) lo mise per un ANNO intero nella monitoring list visibile pubblicamente. Avendo appurato che sì, era molto usato dall'” est” e visto che c’erano le olimpiadi solo pochi mesi dopo e quindi non avevano il tempo per fare seri esami scientifici e visto il doping di stato del 2014, decisero di bancario con le conseguenze che abbiamo visto.
Ma è stato questo il motivo, no wada brutta e corrotta che vuole bannare gli atleti russi x politica.
Gli atleti e chi li segue devono solo seguire dei protocolli di cui sono a conoscenza mesi o anno prima. Possono persino ” doparsi legalmente ” e chiedere TUE . Ma se sei talmente stupida ( o chi ti sta vicino lo è o forse visto che sei a fine carriera i tuoi amici e collaboratori non sono più tanti investiti) da non controllare una banale lista per un anno, il problema sei te e chi ti sta accanto, non la WADA.
Non è stata una vittima, se non dei suoi tanto amati collaboratori che pagava profumatamente ( certo non credo che nessun atleta di livello medio controlli da sé la lista antidoping).
La gente critica la wada ma non capisce che ruolo abbia e cosa possa fare.
Se tutte le federazioni di sport pensano che le regole wada siano sbagliate possono discuterne prima con la wada, e non gridare al complotto quando uno dei propri viene ” beccato”.
Un ricorso di una ambiguità pazzesca, a partite dalla richiesta che invece di partire dal massimo di due anni e in subordine un anno inverte la formulazione che è come dire cinque anni di galera o in subordine dieci o al contrario nel caso opposto insufficienza di prove o in subordine perchè il fatto non sussiste…lo dico perchè qui ogni parola è studiata e formulata da avvocati..
Per la povera Halep o carota boys dove erano?
Futtatin Jannik
Questa non è la mia opinione, questo è quello che ha voluto capire lei. Quando mai ho detto che l’appello, solo per il fatto di essere stato proposto, deve per forza avere un minimo fondamento? Io ho detto che chi è tranquillo, non deve preoccuparsi del fatto che un altro, che ne ha diritto assume un’iniziativa giudiziale nei suoi confronti. Bisogna difendersi nel processo, non dal processo. Ben vengano gli appelli, cosi verrà fugato ogni dubbio.