Uno sventaglio di Tennis: Questa è la FIT
Siamo alle comiche: “Pennetta e Schiavone, per noi, sono come Totti e Nesta possono decidere a loro piacimento se rifiutare o meno la nazionale”. Per favore, qualcuno fermi quest’uomo!
Angelo Binaghi, nove anni di presidenza FIT sembra ormai nel pieno potere di spararne di tutti i colori in ogni sua uscita pubblica. Questa, dopo il caso-Seppi, sembra essere la fotografia della federazione e di un uomo, ormai non più in grado di rappresentare il movimento tennistico.
Non vale la pena nemmeno fare un bilancio della sua gestione, anche perché in ogni sua intervista, Binaghi ha il brutto vizio di sbattere in faccia ai giornalisti le due Fed Cup vinte nel corso del suo operato. Questi due importantissimi trionfi hanno avuto Flavia Pennetta e Francesca Schiavone tra le protagoniste; italiane si, ma solo sulla carta d’identità: per poter entrare nelle prime 20 del mondo le nostre due ragazze, senza contributi federali ma di tasca propria, hanno scelto di migrare nei quartieri spagnoli, americani e anche londinesi. All’estero sono diventate le giocatrici che conosciamo e, se fossero state affidate ad un coach della federazione dubito che abbiano potuto fare i risultati che oggi conosciamo.
Distrutto l’ormai stancante alibi di Binaghi, possiamo concentrarci sugli effettivi problemi della sua gestione (e in un articolo non è per nulla facile farli stare tutti).
1-MOVIMENTO DEL TENNIS MASCHILE: siamo ormai su ranking ridicoli che fanno perdere i capelli a Panatta e rischiano di disturbare la vecchiaia di Pietrangeli. Non si vince un ATP dal 2005, negli slam la seconda settimana è una chimera e nemmeno nei challenger ormai sembriamo competitivi come un tempo. Binaghi mi dice che: “abbiamo ancora qualche problema a produrre un campione”, e nel 2010, sembra aver fatto la scoperta del fuoco!
Come se ormai da 4 anni, nessuno si sia accorto che Starace, Volandri, Seppi, Bolelli e Fognini hanno dietro le loro spalle il vuoto. Cipolla e Lorenzi, sono stati dei top 100 occasionali, ma i giovani?
All’Italia serve un top 20 e prendendo l’attuale ranking nemmeno Gaio mi fa sorridere (il coetaneo Harryson gli è davanti di ben 600 posti). Si parla tanto di Quinzi, ma non dimentichiamoci che il ragazzino è tennisticamente al 100% americano! Quindi è scontato che il movimento (coach, preparatori, centri federali), da ormai dieci anni non è in grado di preparare un solo tennista competitivo con i più forti (dobbiamo ancora parlare di “qualche problema” o sarebbe più oculato dal presidente sentire “Possibili soluzioni”?)
2-MANCANZA DI TORNEI IMPORTANTI IN ITALIA: qui c’è l’altro alibi: la costruzione del nuovo centrale di Roma che sarà un fiore all’occhiello della federazione. Ma cari amici, la sapete la verità? L’ATP ha obbligato la federazione italiana a questa costruzione per non vedersi declassato il bellissimo torneo del Foro Italico ad ATP 500.
Ed il resto dei tornei? Possibile che Bergamo e Napoli (impianti davvero notevoli) riducano nel 2010 il montepremi anziché ambire ad entrare nel calendario del circuito maggiore? Perché siamo il paese con più challenger d’Europa (simbolo della mediocrità del movimento) e non vengono messe insieme le forze dalla federazione per costruire almeno un ATP preferibilmente sulla terra?
3-SUPERTENNIS: altro “grossissimo” risultato della federazione. In questo canale non c’è nulla di innovativo: puoi vedere la Coppa Davis (prima con RaiSat) e poi le vecchie storie del tennis (che sono presenti anche su ESPN Classic Sport), e le dirette dei tornei internazionali sono davvero misere. Non penso proprio che gli appassionati di tennis aspettavano con tanta ansia un prodotto del genere dalla Federazione. Anzi, almeno hanno capito dove vengono sperperati i propri soldi.
4-NAZIONALI DEL TENNIS: dopo aver già parlato dell’alibi Fed Cup, vediamo quanto è bello stare in serie B da tantissimi anni! Abbiamo dei continui litigi tra i giocatori di spicco e la federazione. Il solo Starace sembra davvero legato a questi colori, poi a turno Volandri, Bolelli e ora Seppi preferiscono prendere le distanze dalla maglia azzura (e aspettate che Fognini diventi il giocatore che ci aspettiamo, e quel momento verrà anche per lui). Io sono convinto che la convocazione è “irrifiutabile”, ma a volte bisogna fare un passo indietro e analizzare bene il caso: possibile che tutti i giocatori più forti della nazione vadano di matto ad ogni convocazione? O forse c’è qualcosa che non va nei rapporti tra tennisti e federazione che andrebbe discusso?
Che fa Binaghi in questi casi? Spara barzellette e parla di Totti e Nesta dimenticando di essere il presidente della FIT e non quello della FIGC.
Questa è la FIT, e vi do tutto lo spazio che necessita per descrivere altri problemi e soprattutto per capire se non è davvero arrivata l’ora di cambiare queste persone e puntare all’innovazione prendendo come esempio i modelli Spagnoli, Francesi e anche est europei che stanno dando delle belle risposte al mondo.
BINAGHI non è il mio presidente!!!
Un saluto a tutti – Andrea Martina alias “Andrea24h”
TAG: Articoli Andrea, Italiani, Seppi
Oggi hanno commesso un altro grave errore che loro solo loro la coppia binaghi -palmieri possono fare … Hanno lasciato fuori dal torneo di Roma il nostro miglior giocatore fuori dalla lista del tab di quali, quindi primo fuori Andrea arnaboldi senza spiegazione e criterio l’hanno messo da parte per la decisione delle wc al tab di qualificazione… Beeee ma con quale criterio è stata data la wc a gaio?? Rispetto ad arnaboldi primo fuori e appena ventiduenne ?? Perché giannesi ?? Perché naso che aveva perso con lui due giorni fa al torneo del garden di romA e dietro come classifica e lista?? Ve lo dico io perché..!! Solo perché ha scelto di allenarsi in Spagna.. Allora rispondo a seppi da giocatore e a tutti quelli che non considerano il fatto che cambiare non si può .. Binaghi non è neanche il mio di presidente ..!! E invito tutti sul centrale di roma il primo giorno con striscioni contro questo dittatore malsano e contro questa mala gestione, a gridare e a far sentire che un oppossizione esiste e da molto lontano arriveremo perché prima o poi la verità e il tempo ci darà ragione..binaghi vattene
MA CHE DIAVOLO STAI A DIRE!!!!
TI RICORDO CHE GLI INGLESI HANNO UNO COME MURRAY!!!E NOI???
GLI AMERICANI RODDICK, BLAKE E TANTI ALTRI CHE STANNO DAVANTI A SEPPI!
I NOSTRI GIOCATORI SE HANNO VOGLIA DI CRESCERE, CHE PRENDINO LE VALIGIE E VADANO FUORI A FARSI LE OSSA!!!TANTO LA BANDIERA ITALIANA GLI RESTA ATTACCATA ADDOSSO!!!
PER QUANTO RIGUARDA LA FED.ITAL.TENNIS….BHè NON HA ALCUN VALORE,QUINDI PERCHè SPRECARE PAROLE?
UN SALUTO A TUTTI GLI AMANTI DEL TENNIS….SOPRATTUTTO ITALIANO!
CIAO
Sampras,Agassi (seppur naturalizzato) e Roddick gli Stati Uniti, Rafter e Hewitt l’Australia… c’è l’avessimo noi un giocatore che in carriera ha vinto quanto uno di questi!!!!
nel film “il Padrino” si vedevano persone più per bene di queste..
Sono d’accordo con Andrea. Perfetto anche il commento di Emidio!
tranquillo, parlavo per darvi una mano…
io pratico il vaffantennis…
Per chi fa proposte: forse non si è capito che il cambiamento non è praticabile in nessun caso. E’ un sistema chiuso che si autoperpetua con proprie regole che lo preservano dando vantaggi a chi detiene il potere. Chi parla per cambiare da fuori allo stato spreca solo fiato.
E´giusto criticare Binaghi, ma se non abbiamo un campione di tennis da quasi 50 anni non certo solo colpa sua.
Binaghi non e´certo peggio dei vari Pescante, Galgani Francesco Ricci Bitti, Provera etc.
Il tennis non ha in italia strutture adeguate giovanili per trovare il giocatore emergente.
Per trainare il movimento manco un campione, il quale puo´nascere in qualsiasi parte del modo anche in un paese con poca tradizione tennistica vedi Svizzera. E´oltresi vero che il calcio e gli sport di fatica in genere sono piu´adatti alla nostra tradizione. Per fare di un ragazzo un campione di tennis ci vogliono tanti sacrfici sia economici sia a livello di rinunce.
Panatta e´nato fuori da qualsiasi contesto federale, Pietrangeli e´stato un campione quando la FIT non c´era ancora. La FIT puo´produrre un Cipolla o un Lorenzi, ma non certo campioni come Nadal o Federer.
Perche´gli inglesi non hanno piu´un campione da secoli e gli australiani e gli americani nenche?
Eppure sono federazioni modello con il sistema dei college, sistema invidiato da tutti.
Non per esentare da cople Binaghi, ma non diamoli la croce adosso, se no abbiamo come presidente il pescante di turno!!!
le mie proposte:
a) Separazione tra FIT (associazioni sportive – no circoli, please) e FederCircoli (qua mettiamo i circoli)
b) Abolizione del maestro FIT e introduzione della figura di allenatore, che possa essere FIT, PTR, AICS, UISP o quant’altro.
c) Abolizione della tassa di svincolo.
Una eventuale candidature alternativa alla Presidenza Binaghi e’, di fatto, impraticabile poiche’ richiederebbe mezzi finanziari enormi per impostare una campagna elettorale la cui durata sarebbe di almeno un paio d’anni.
Infatti:
a)la candidatura deve essere sottoscritta da almeno 300 Circoli Tennis affiliati appartenenti ad almeno cinque regioni, con un minimo di dieci per regione;
da almeno 200 atleti maggiorenni in attivita’ appartenenti ad almeno cinque regioni, con un minimo di tre per regione;
da almeno 20 tecnici maggiorenni appartenenti a cinque regioni, con minimo di tre per regione.
In pratica, quindi, la Presidenza Binaghi e’ inattaccabile.
Con l’ occasione, passo ad enunciare i disposti normativi inerenti il “caso Seppi”, in analogia al precedente “caso Bolelli”
Art. 8 dello statuto prevede la radiazione, come potrebbe essere stato per Bolelli e Seppi;
Art. 34 del Regolamento dei Tecnici rende passibile di squalifica, nella fattispecie, anche Massimo Sartori.
In tal senso, il Forum Sport Center di Roma fu costretto a mettere alla porta sia Bolelli che Pistolesi per non perdere i contributi quale Centro P.I.A. e per non mettere in difficolta’ l’ attivita’ giovanile.
Con riferimento a quanto sopra, aggiungo che l’ art. 1 del Codice di Comportamento del C.O.N.I.dispone che le societa’ debbano rispondere del comportamento dei propri tesserati.
Pertanto ci troviamo in un regime inattaccabile che continuera’ a produrre danni al nostro sport.
Un caro saluto a tutti.
Ottimo articolo, con un’ analisi ben circonstanziata che ritengo di integrare con le mie annotazioni.
Premesso che non e’ compito della Federazione creare il campione o i campioni e’ pero’ suo compito delineare la “cornice” ovvero strutturare il “sistema tennis” nel modo piu’ funzionale possibile.
Cio’ da decenni non e’ mai stato fatto, mentre l’ attuale dirigenza opera in modo insensato, utilizzando male le poche risorse finanziarie disponibili, anzi sperperandole (vedasi l’ iniziativa, ad esempio del canale satellitare Supertennis).
In tal senso, ci sara’ pure un motivo se nessuna federazione al mondo ha ritenuto di costituire nulla di simile.
Passso ai singoli punti che ritengo importanti:
a) il Centro Tecnico di Tirrenia andrebbe smantellato, visto che non ha prodotto nulla. Basti vedere come quello che e’ ritenuto il miglior esemplare (Trevisan) non e’ neppure un top 500!, mentre gli altri non sono neppure degni di menzione, laddove l’ unico atleta interessante (Quinzi) e’ di scuola nstatunitense.
b)il primo passso da intraprendere, mai intrapreso, sarebbe stato quello di formare dei tecnici di valore, attingendo al serbatoio dei giocatori che hanno abbandonato il circuito ATP, sull’ esempio, vincente, della scuola francese.
Gli unici tecnici di valore su cui possiamo contare o si sono staccati precocemente dalla nostra federazione (Fanucci e Piatti) o si sono formati sulla propria pelle (Sartori)o all’ estero (Rianna).
c)i tecnici andrebbero poi smistati presso Centri regionali cui i giovani andrebbero indirizzati e presso cui dovrebbero trovare anche apposite strutture scolastiche (in analogia con gli esempi spagnoli e statunitensi)in sintonia e collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione.
d) uno sport altamente professionalizzato, come e’ divenuto ormai il tennis, andrebbe governato da dirigenti professionisti, da retribuirsi in funzione dei risultati, e non da dilettanti c ome quelli in carica.
d) purtroppo l’ attuale dirigenza federale, mediante variazioni statutarie, ha perpetuato la propria permanenza fallimentare nei modi e nei termini che rendono impossibie, di fatto, una alternativa all’ attuale Presidenza, come chiariro’nuovamente nel mio successivo post.
cari ragazzi sono un arbitro di sedia federale da quasi 10 anni…e posso dirvi che avete soltanto ragione…anzi caro Andrea, purtroppo devo dirti che la situazione è anche peggio di quanto tu l’abbia descritta…il sistema è squallidamente legato ad interessi politici/personali…con dirigenti attaccati alle varie poltrone…e per questi motivi il pres non si dimetterà mai…saluti a tutti, ma non smettete mai di urlare il vostro pensiero, chissà che prima o poi qualcosa accada…
OTTIMO ARTICOLO CHE CONDIVIDO IN PIENO PECCATO PER LA TUA SCARSA CAPACITA’ DI USARE I VERBI IN MODO CORRETTO….
..”All’estero sono diventate le giocatrici che conosciamo e, se fossero state affidate ad un coach della federazione dubito che 😯 abbiano 😯 (AVREBBERO!!!!) potuto fare i risultati che oggi conosciamo…”
beh non sono daccordo sul giudizio su supertennis,direi invece molto positivo nel trasmettere tanti challenger italiani e diversi atp250 promosso a pieni voti 😉 😉
Da anni ormai… che è tutto un giro sporco e corrotto: Sport,Politica,Chiesa e Mafia,, vanno di pari passo!!!!!
ottimo………………….. 😆 😆 😆
Mi fa piacere leggere questo articolo, obbligatoriamente riduttivo nei punti esaminati per rientrare nella lunghezza standard. Ce ne sarebbero tante altre cose da dire ma leggendo i commenti finora susseguiti son ulteriormente contento che sempre più gente sta iniziando a capire il sistema italiano e nel caso specifico quello del tennis.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI…fortunatamente qui parliamo liberamente in un sito libero, articoli del genere nel sito della FIT non sono mai stati fatti passare e ne ho fatti diversi: nemmeno una mail in cui mi invitavano ad abbassare i toni oppure mi dicevano semplicemente di non pubblicare il pezzo perchè non lo ritenevano giusto.
E’ una federazione-dittatura dove vengono eletti i dirigenti tra di loro, pappano una bella fetta tutti quanti e la dimostrazione è che la maggior parte del popolo tennistico boicotta la federazione ma è obbligato a pagare le tasse pena l’esclusione dall’attività agonistica. Tra tornei e tesseramento pagherò almeno 400 euro all’anno per divertirmi e non sono nemmeno degno di poter votare qualcuno che mi rappresenti meglio…
Voi che scrivete qui siete senz’altro la parte sana del tennis, quella che ha diritto di pretendere.
Basti dire che, al centro tecnico di Tirrenia, dove si allenano i nostri migliori giovani e da cui ancora non è uscito nemmeno un giocatore degno di questo nome, se ne è andato per motivi personali Simone Ercoli, vice di Furlan, e fino almeno a Giugno non arriverà nessuno a rimpiazzarlo, fino ad allora i ragazzi staranno con Palumbo, di cui in tanti anni non ho ancora sentito un minimo commento positivo, il che qualcosa vorrà pur dire, e questa dovrebbe essere l’eccellenza del tennis in Italia???
Secondo me il problema è proprio nei vertici della federazione: sono davvero incapaci! Ed il giusto capo x questa banda di incapaci è proprio lui… BINAGHI!!! è un personaggio disastroso sotto tutti i punti di vista, tecnico, manageriale ed umano. Ti prego… RITIRATI! Ma almeno un pizzico di dignità ce l’hai oppure no!!!!
Koko e Vamos Rafa, sono daccordo con voi che se la società italiana si accorgesse che c’è dell’altro oltre al calcio ed alla ferrari male non farebbe, penso anche che personaggi squallidi e sgradevoli come il presidente della FIT non esistano solo perchè il tennis è semisconosciuto nel nostro Paese e possa avvantaggiarsi di questo vivendo nel suo limbo di mediocrità intoccabile dalla furia del popolo.. mi ricordo il presidente Carraro del CONI odiato dal Paese intero insultato dal priomo all’ultimo italiano rimanere aggrappato vigliaccamente e senza dignità alla sua spregievole poltrona quando TUTTI chiedevano le sue dimissioni.. dico questo per spiegare che l’Italia nelle sue istituzioni è un Paese corrotto fino al midollo guidato non dagli uomini migliori come dovrebbe essere ma purtroppo da quelli peggiori.. lo sport è GOVERNATO in modo che sia così, è stato deciso che a noi deve interessare solo il calcio e la ferrari, spazio per altro non ce ne deve essere (a meno che non fiorisca spontaneamente e a quel punto è merito di tutti..)..
Io non chiedo alla Federazione Italiana che mi regali un campione perchè so che non me lo possono dare, ma se chiedo che non ci impongano un pagliaccio questo credo che dovremmo avere il diritto di pretenderlo..
Per me possiamo puntare solo ad un campione estemporaneo e casuale: se si aspetta che cambi la società Italiana diventando più aperta e meno anchilosata per diventare competitivi facciamo in tempo a diventare anziani.
Non penso sia questione di status,in quanto le altre nazioni evolute, che sfornano fior fior di giocatori, avrebbero lo stesso problema.
E neanche che sia solo questione di numero di praticanti, perchè discipline come il judo, la scherma, lo slittino o lo short track, non mi risulta siano granchè praticate in Italia.
La differenza la fa la capacità di insegnare e di far amare quello che si insegna.
Bell’articolo. Purtroppo dubito che il tennis italiano possa mai arrivare ad essere competitivo con il tennis delle altre nazioni, perchè è inutile prenderci in giro ed illuderci: fino a quando il tennis in Italia rimarrà uno sport d’elite non sforneremo mai dei grandi campioni. Nelle altre nazioni il tennis è piu’ accessibile ai ragazzi e inoltre è molto piu’ seguito. Da noi la gente segue solo calcio e formula uno, e inoltre anche solo per andare a giocare una semplice partita con un amico costa parecchio. Detto questo, io non credo che le colpe ce li abbia solo la federazione, ma anche i giocatori, perchè il punto è questo secondo me: il tennis da noi essendo uno sport d’elite, è praticato solo dai figli di papà e di conseguenza la maggior parte di questi soggetti è gente viziata, gente che non ha voglia di fare sacrifici, insomma gente inadatta al tennis. Prendete ad esempio Volandri. Una volta ho letto che il padre è proprietario di un’industria farmaceutica, quindi a lui mancano i soldi? Certo che no, e quindi chi glielo fà fare ad esempio di andare in Cina a giocarsi il torneo sul cemento? Sta in Italia a giocarsi i challenger sulla terra, vicino casa e con l’ospitalità inclusa. La conseguenza di tutto ciò è che rimarrà sempre un giocatore mediocre e non imparerà mai a giocare a tennis e inserirsi nei tornei che contano. Così anche tanti altri giocatori. Il tennis non è semplice. Bisogna viaggiare, viaggiare e viaggiare. Giocare, giocare e giocare, anche le qualificazioni se necessario in capo al mondo e su qualsiasi superficie, cosa che i nostri giocatori non hanno minimamente in testa di fare. Ecco, questo è uno dei motivi piu’ gravi della nostra nazione. Per risolvere il problema bisogna rendere il tennis piu’ accessibile ai ragazzi, perchè vi assicuro che c’è parecchia gente che ha molta volontà e la mentalità giusta per emergere, solo che magari non hanno la disponibilità economica, e i talenti si perdono. E poi smettiamola di parlare sempre di superfici: la terra, il cemento, l’erba ecc.. Un buon giocatore che si rispetti gioca bene dappertutto, non come i nostri che si ostinano con questa benedetta terra battuta, che poi tra l’altro nenche qui vincono. Poi per carità è normale che un giocatore possa avere un gioco che lo avvantaggia di piu’ su una superficie piuttosto che ad un’altra, ma uno che vuole andare avanti e che vuole esere competitivo, si sforza di vincere dappertutto. Secondo me ripeto, la chiave di tutto stà nell’accessibilità di questa disciplina a tutte le fascie economiche. Solo così si puo’ sperare in qualche campione, altrimenti l’Italia sarà sempre formata da giocatori mediocri, svogliati e che si accontentano di stare tra i 100 o i 200, piuttosto che cercare di puntare al massimo.
é stato 99 anche se x una sola settimana lo scorso luglio
L’articolo non fa una grinza.
Binaghi non è neanche il mio presidente!!!!
quoto al 100000000%
una domanda/riflessione in particolare al punto 3 che mi ha toccato in questo WE.
Dici che hanno fatto SuperTennis per far vedere la Coppa Davis?????ma ki riesce a vederla????io fortunatamente prendo anche supertennis via cavo ma non dal pacchetto sky e quindi mi vedo tutto annerato durante la partite….quindi d’ora in avanti addio coppa davis????…il modo migliore per far avvicinare gente nuova a questo sport…in fondo cosa serve ke i bambini guardando la tv si innamorino di questo sport???siamo già pieni di fenomeni….e il fenomeno nr. 1 lo abbiamo in federazione…
In qualsiasi azienda, dopo nove anni di risultati così modesti, chiunque sarebbe già stato allontanato da un pezzo.
Chi è che decide di mantenere Binaghi sulla sua poltrona?
Binaghi è il Responsabile, ma anche chi continua a dargli fiducia o a ricevere altro in cambio, dovrebbe farsi un esamino di coscienza.
E’ tutto talmente evidente che non andrebbe nemmeno evidenziato.
Nel tennis siamo una nazione di serie B.
Avere un campione può essere un fattore anche casuale, ma avere un manipolo di ottimi tennisti stabili intorno alla ventesima – cinquantesima posizione deve essere una regola come succede ai francesi, agli spagnoli ed ai tedeschi.
In campo femminile le cose vanno un po meglio, grazie al fatto che le migliori si preparano all’estero.
grande articolo!!!
binaghi abbi la pietà di ritirarti a vita privata x favore!
*applauso all’articolo*
E’ bene scriverle chiare ed in stampatello certe cose, anche se poi non servirà ad un cavolo, almeno urliamo questo nostro disperato disagio a chi ci sta opprimendo da anni gonogolandosi sulle poltrone alla facciazza di tutti noi sportivi, con pure la pretesa di pigliarci tutti per il culo.
Bravo Andrea.
cipolla è stato top 100???Non mi risulta….comunque l’ articolo è giustissimo!!
Andrea sei un grande.