Rybakina sarebbe ferma non per un infortunio alla schiena ma per esaurimento nervoso causato dal suo ex coach
Elena Rybakina è la grande assente, insieme a Iga Swiatek, della leg asiatica, una delle più importanti per il WTA Tour sia a livello economico che promozionale. La campionessa di Wimbledon 2022 è ufficialmente fuori dalle competizioni per un problema alla schiena, ma dalla Russia la nota giornalista Sofya Tartakova, che segue il tour in vari tornei ed attiva con un canale YouTube sul tennis (in russo) molto seguito, afferma che la verità è tutt’altro. Rybakina sarebbe da diverse settimane in preda a severi problemi psicologici per l’eccesso di stress accumulato nell’ultima fase della sua collaborazione con il suo storico coach Stefano Vukov, che in più occasioni è stato ripreso con atteggiamenti pesanti ed aggressivi con la sua assistita. I due collaborano da quando Elena era teenager, ma la situazione è nettamente peggiorata nell’ultimo periodo, tanto che gira voce che il coach sia stato addirittura bannato dal tour nelle scorse settimane. Ne ha parlato anche Andy Roddick nel suo famoso podcast, dove ha affermato: “Ovviamente c’è molto di più da raccontare, ma non possiamo avere un’opinione precisa su qualcosa di cui ufficialmente non si sa nulla. Il suo allenatore è stato bandito dal Tour: c’è una lista di allenatori disponibili e lo hanno cacciato via. Non vieni cacciato via per niente”.
Queste invece le parole sulla faccenda, assai dettagliate, fornite dalla giornalista Tartakova, nel suo canale Tennis Bolshei, che riportiamo integralmente (tradotte dal russo da un collega kazako).
“Molte persone non capiscono il motivo dei problemi di salute di Rybakina. Dicono che ha problemi alla schiena, questa è la ragione ufficiale; ha anche avuto problemi allo stomaco, Tuttavia, come hanno detto le persone coinvolte nella sua carriera professionale, in questo momento Elena è molto stressata, è qualcosa di psicosomatico. È in un momento caotico, in uno stato di completa disorganizzazione, non riesce a giocare. Tutte queste difficoltà che sta affrontando in questo momento derivano dalla tremenda pressione subita dal suo ex allenatore Vukov“.
“Dicono che Stefano era effettivamente andato negli Stati Uniti ed era pronto a continuare a lavorare con Elena, ma che lei ha deciso che si sarebbero lasciati a causa di… Non voglio usare parole troppo grandi, ma diciamo a causa dell’atteggiamento non del tutto corretto nei suoi confronti” continua Tartakova. “Che lui la ‘mangiava’ tutto il tempo, come dicevano le persone intorno a Elena. I suoi genitori l’hanno difesa, perché non riusciva a uscire da questo circolo vizioso”.
“Da un lato, stiamo parlando dell’allenatore che è stato con lei da quando aveva 17 anni, che lei, insieme alla sua famiglia, ha scelto. È chiaro che erano molto uniti, che ha vissuto i momenti migliori della sua carriera grazie al lavoro insieme, ma dall’altro lato i suoi genitori hanno insistito sul fatto che Elena avesse bisogno di un cambiamento nella sua vita da tennista. C’erano pressioni, insulti, parolacce che uscivano costantemente dalle labbra di Vukov. E ora sta soffrendo, cercando di liberarsi di questi problemi psicologici. La situazione è molto difficile per lei”.
Il nome di Vukov è stato apparentemente rimosso dalla lista degli allenatori approvati dalla WTA, ma non c’è stata alcuna conferma ufficiale che sia stato bandito, anche la notizia gira nell’ambiente, come confermano le parole di Roddick.
Tartakova in merito aggiunge: “Ho cercato di trovare informazioni sul fatto che sia stato sanzionato all’interno del WTA Tour. Ne ho già parlato mesi fa, c’era presumibilmente una dichiarazione che era stato sospeso all’interno del circuito. Nessuno lo ha confermato ufficialmente. Lo scopriremo presto, se trova un’altra giocatrice, allora questo divieto non esiste. Secondo Vukov, non ha alcun divieto”.
Una storia sicuramente brutta e complicata, visto che si parla di un comportamento al limite delle molestie, o che l’abbia addirittura superato provocando il collasso emotivo di Rybakina. Sarebbe importante un’indagine approfondita da parte della WTA e che la posizione del coach fosse chiarita in modo ufficiale. Elena intanto è ferma proprio da US Open, dove non scese in campo per il suo match di secondo turno.
Marco Mazzoni
TAG: Elena Rybakina, Marco Mazzoni, Stefano Vukov
Ciao Elena, il tennis ha bisogno di giocatrici come te. Spero che tu ti rimetta al più presto e scelga un coach che ti rispetti anche perché è lui il dipendente e tu il datore di lavoro. Forza Elena ti aspettiamo con amore.
Evito commenti inutili ( e spesso ridicoli) ma auguro solo ad Elena di riprendersi presto. Abbiamo tutti bisogno di una campionessa dal volto pulito e dal talento cristallino come lei.
sindrome di stoccolma,lei ne è succube e non riesce a farne a meno e va in crisi.
Brutta storia, ne so poco ma le auguro di riprendersi, nessuno merita questo tipo di dipendenze tossiche.
Si vedrà, ma queste storie di solito finiscono lasciando intorno sono cocci.
Spero che Elena riesca a ritrovare serenità.
Nella conferenza stampa a New York aveva dei segni sul volto che non lasciavano molto spazio all’immaginazione.
Mou ha fatto scuola.
Con gli allenatori incubatrice è sempre così. Quando il feto tenta di affrancarsi e di uscire dalla macchina la macchina, che non sa fare che quello per cui è stata creata, non lo può capire e per continuare ad esistere chiude ottusamente i boccaporti per non fare uscire ed entrare nulla e nessuno, diventando così ostile e ossidionale È tipico. Se è riuscita a svignarsela tanto di cappello, non sarà mai stato facile convincere una macchina a lasciar..si perdere.
Non mi sorprende per nulla questo retroscena, purtroppo. Mi era evidente da mesi che dietro l’apparente freddezza e talora l’ostentata refrattarietà di questa ragazza, si celasse una fragilità disperata, evidentemente connessa a un malessere latente. Stava scritto in quello sguardo triste e svagato. Non sarà facile uscirne per Elena
Un molestatore seriale bannato dalla WTA, questo resterà di Vukov.
Un molestatore seriale bannato dall WTA.Vukov sarà ricordato così.
Che non era felice si capiva.
Ma addirittura una brutta storia come questa…
Coraggio Elena ❤️
Questo fatto dovrebbe fare capire che non basta essere bravo a spiegare tattica e tecnica se poi si è totalmente zero nell’aspetto mentale.
Da quanto scritto questo fenomeno non è che stimolava e facerca rendere al meglio Ribakina, anzi, la distruggeva mentalmente e come persona.
Questo per quelli che dicono “Loro sono professionisti,loro si mica come quelli che pontificano dal divano”.
Brutta storia
Questo è uno sport che crea dei rapporti molto stretti e la cui gestione non è cosi semplice.
Il tecnico a volte entra quasi in simbiosi con l’atleta, subentrando sostanzialmente al ruolo che la famiglia ha avuto inizialmente con spesso uno dei genitori come coach / mentalcoach/ autista/sponsor.
Una presenza che diviene dapprima ingombrante e poi deleteria finché alcuni presto, altri tardi (taluni mai) recidono il cordone ombelicale.
Che accade? Che capita la classica “dalla padella nella brace”, con soggetti che diventano ossessivi creando un rapporto di sottomissione e ovviamente coach maschio/tennista è l’equilibrio più delicato.
Gravissimo quanto accaduto, urge non solo un provvedimento esemplare ma che questo aspetto diventi materia di discussione.
Tutte le Federazioni dovrebbero monitorare, informare, educare e infine vigilare su quali siano i comportamenti tenuti dai protagonisti.
E, aggiungo, fin dai primi anni perché ho visto ragazzini essere succubi di allenatori esibendosi in comportamenti antisportivi non frutto del loro carattere ma spinti dal proprio coach.
Prova ad avvicinare sessualmente, senza segnali da parte sua, Yuja Wang, con la scusa che essendo lei bella e tu maschio è dopotutto normale. Ti ritrovi un tacco a spillo infilato nell’occhio destro.
Certo, ma se io giocatrice accetto una storia d’amore con il mio allenatore, non vale più.
Io non ce l’ho con te che insulti gratuitamente, ma con i tuoi famigliari che non ti cacciano di casa
Beh, dalle scarne notizie che sono uscite in questi mesi, mi pareva abbastanza chiaro che il problema non fosse fisico….
Scusa, ma la toppa è peggio del buco…
Guarda che se io, giocatrice, ti pago per farmi da allenatore, TU MI FAI DA ALLENATORE, ok? Il resto non è proprio contemplato dal nostro rapporto.
Erano mesi che non giocava o giocava male, si capiva che il suo malessere non poteva essere solo fisico
anche a me aveva colpito questa sua espressione del viso in campo, sempre a metà fra l’imbronciato e il malinconico. Se non ricordo male diversi mesi fa era già emerso questo comportamento del coach. Era stato rilevato da alcune giocatrici e altri addetti ai lavori ma la stessa Rybakina aveva sminuito la questione e negato di avere in problema affermando (se ricordo bene) di aver bisogno di un pungolo quando è in campo. Ora è facile dire che lui era un carnefice e lei una vittima impossibilitata a liberarsi da sola di una schiavitù psicologica. Posso immaginare cosa stia passando, spero riesca a superarlo e stare bene.
Ma normale cosa??? Ma stiamo scherzando? Se le tue insinuazioni fossero vere di normale non ci sarebbe proprio nulla, non c’entra la bellezza o meno di chi alleni. Ci sarebbe la galera, altro che normale!
È normale. Che tu sia considerato uno psicopatico
Così, a spanne, nel titolo manca qualcosa.
Non l’ho praticamente mai vista sorridere. Sicuramente è il suo carattere introverso, però spero che trovi qualcuno che la faccia sentire più felice in campo. E se succede sono dolori perchè è fortissima.
Le auguro di riprendersi, fisicamente e mentalmente, il prima possibile. E’ una grande giocatrice, potente ma anche elegante e sempre molto corretta in campo. Puo’ vincere ancora molto.
@Redazione
Manca un MA nel titolo
Intendevo normale dal punto di vista dell’uomo che ci prova con una bellissima ragazza, non accettabile, se come sembra, la ragazza non ha accettato le sue avances.
“normale” e “non accettabile” nella tua frase sono un ossimoro! Forse volevi dire “anormale e non accettabile” ?
Si capisce lontano un miglio, se la traduzione dal russo è corretta, che la giornalista russa parla di qualcosa che va al di là delle semplici pressioni e insulti, qualcosa che si avvicina alle molestie sessuali e probabilmente oltre. E’una bellissima ragazza ed è normale, anche se non accettabile, che questo allenatore abbia approfittato del suo ruolo per chiedere qualcosa in più, e non soltanto dal punto di vista tecnico-tattico.
Forza Elena ❤️
spero ne esca al più presto, vederla costretta a fare finta di allenarsi e poi a giocare il primo turno usO è stato pietoso