ATP 250 Chengdu: Musetti supera Mannarino, è semifinale
Due set di qualità, intensità e cambi ritmo efficaci, con un secondo parziale più complicato e perso al fotofinish per un paio di palle girate male nel game decisivo, ma giocato complessivamente con meno aggressività. Un Lorenzo Musetti a due facce ma alla fine vincente nei quarti di finale all’ATP 250 di Chengdu, dove il bronzo olimpico di Parigi 2024 ha battuto Adrian Mannarino per 6-2 5-7 6-2, guadagnandosi una semifinale contro la sorpresa del torneo, il giovane russo Alibek Kachmazov. Musetti ha condotto buona parte dell’incontro sostenuto dal servizio e bravo a imporre i suoi schemi, con palle varie, cariche col diritto e tanti tagli col back di rovescio, che non hanno consentito al francese impatti facili in anticipo. Dopo aver dominato il primo set, mostrando bel piglio e intensità, nel secondo parziale Mannarino ha reagito, prendendosi più rischi e avanzando la posizione in campo, fin dalla risposta, assai più aggressiva. Musetti ha annullato tre palle break all’avvio e poi non sfruttato una a favore, ma ha perso spazio e il controllo del tempo di gioco, con Adrian più rapido a prendersi il centro del campo e trovare qualche accelerazione delle sue, di qualità e molto angolate. Gli è scivolato via il set con un turno di servizio un po’ passivo, e bravo Mannarino ad aggredire e rischiare. Molto bene Musetti all’avvio del terzo set: soldo e potente, ha ripreso a macinare quel tennis più aggressivo e vario che tanto aveva reso nel primo set, ritrovando intensità e spingendo con i piedi più vicini alla riga. Con una risposta di rovescio tanto bella quanto fortunata si è preso il break che ha spaccato la partita a suo favore.
Una vittoria importante, contro un avversario quest’anno non così brillante ma potenzialmente assai scomodo sulla partita secca perché quando sente la palla e si accende, può creare traiettorie in grandissimo anticipo davvero difficili da contro battere. Musetti ha importato bene il match: non devi lasciare il tempo di gioco a Mannarino, altrimenti entra in campo e diventa dura. Per questo ha servito con attenzione, non cercando spesso la botta a tutta, ma lavorando angoli e rotazioni in modo da anestetizzare la risposta del francese, riuscendoci davvero bene nel primo set. Prima palla in campo, primo colpo dopo il servizio profondo, quindi un’alternanza sapiente di diritti carichi di spin e abbastanza profondi, rovesci coperti veloci e back ficcanti e quindi accelerazioni improvvise, il tutto per non lasciare mai impatti puliti al rivale e spostarlo di continuo. Tutto ben orchestrato, senza pause e un primo set liscio, in controllo. Intenso, presente, cambi di ritmo maestosi, un gran bel Musetti.
La reazione di Adrian è arrivata all’avvio del secondo set. Non poteva continuare a subire così tanto, ha iniziato a prendersi più rischi in risposta e nello scambio, giocando diversi colpi quasi in contro balzo e aprendo tanto l’angolo. Più velocità, per togliere il tempo a Musetti di gestire i ritmi a suo piacimento. La partita è diventata via via più lottata e quando Mannarino ha salvato la palla break nel quinto game ha ancora intensificato la sua spinta, salendo anche nel rendimento del servizio. Soprattutto, Lorenzo ha perso quella posizione piuttosto avanzata dalla quale controllava lo scambio. Purtroppo Musetti è incappato in brutto turno di servizio sotto 6-5: sono bastati 4 punti giocati con meno intensità, e bravo Mannarino a rischiare, per perdere un set. Lì si è temuto che Lorenzo potesse cadere nella negatività, e partire male nel terzo set. Invece l’ottima estate vissuta dal nostro giocatore ha confermato un suo miglioramento importante nella gestione mentale dei momenti difficili. È andato sotto, ha perso il controllo del gioco, ma ha reagito in modo positivo. Ha ritrovato la prima palla, soprattutto ha ricominciato a caricare il diritto con più vigore, generando traiettorie più profonde con le quali è riuscito a tener fermo il rivale e riprendersi il centro del campo. Una reazione ottima, che gli ha consentito di mettere pressione, conquistare le palle break e scappare via verso il successo.
Battere il Mannarino di quest’epoca non è una grande impresa, ma è piaciuto come Musetti ha impostato e condotto il match, e come abbia reagito alle difficoltà e secondo set perso per una manciata di punti. Altra solidità rispetto ad alcuni mesi fa. Ora c’è una semifinale da giocare contro il giovane russo Kachmazov, da favorito.
Marco Mazzoni
La cronaca
Mannarino inizia l’incontro al servizio, e con qualche difficoltà a trovare la misura nei colpi. Con un doppio fallo sul 30 pari regala una palla break a Musetti. Se la gioca bene tatticamente Lorenzo: difesa, poi sbracciata per cambiare ritmo e smorzata, ma la palla non passa la rete. Mannarino vince il game, 1-0. L’azzurro inizia con un solido turno di servizio, poi riprende a pressare in risposta. Trova un gran diritto lungo linea, impatto maestoso e vincente, quindi sul 15-30 blocca una risposta aggressiva di rovescio, impattata con i piedi quasi in campo, gli vale il 15-40 e altre due palla break. Il francese le cancella (un po’ attendista Lorenzo sulla prima), anche una terza con un’accelerazione di rovescio di Musetti che termina in corridoio. Il BREAK era maturo, arriva alla quinta chance: Musetti fa fare letteralmente chilometri a Mannarino, destra e sinistra con palle un po’ lente e un po’ veloci, e alla fine le sue gambe non reggono. 2-1 e servizio per l’italiano, padrone del campo e dei ritmi gioco con i suoi ottimi tagli di rovescio e diritti abbastanza carichi di spin, colpi che Mannarino non riesce ad impattare con il suo anticipo. Ogni volta che Lorenzo passa da rovescio coperto in spinta a un back che rallenta il ritmo, Adrian va in difficoltà finendo fuori giri. 3-1 Musetti, in totale sicurezza. Il francese non riesce a trovare il modo per uscire dalla ragnatela sapientemente imbastita dall’azzurro, nel quinto game perde la pazienza e cerca di accelerare a tutta ma con scarsi risultati. Con un rovescio malamente sparacchiato in rete crolla di nuovo sotto 15-40, settima palla break per il nostro. Niente, altro rovescio in rete, stavolta un back giocato totalmente bloccato con le gambe e senza peso, con la palla che arriva a malapena a mezza rete. BREAK Musetti, 4-1 “pesante”, ma soprattutto una nettissima superiorità per consistenza. Mannarino non trova il miglior timing, le sue accelerazioni sono estemporanee e quasi sempre inefficaci, mentre Musetti lavora lo scambio con pazienza ma anche ottimi tempi di gioco. 5-1 Musetti. Nel settimo game arriva il punto più bello del match, uno scambio sotto rete di tocchi uno più bello dell’altro, lo vince Adrian. Finalmente Mannarino vince un buon game, ma in risposta è in balia della maggior consistenza di Musetti, che sul 30-0 trova un rovescio lungo linea dei suoi, clamorosamente bello e vincente. Tre Set Point. Doppio fallo ed errore di diritto, ma il terzo è quello buono, costruisce col diritto e Mannarno sbaglia. 6-2 Musetti. Ottimo set, bene al servizio e soli 7 punti concessi nei suoi game.
Mannarino inizia il secondo set con un buon turno di battuta; anche Musetti conduce il suo con totale sicurezza. C’è più match adesso, il francese dopo il servizio spinge con più intensità e sicurezza, non va sempre sotto a rincorrere sui cambi di ritmo di Lorenzo. Nel quarto game Adrian è molto aggressivo in risposta, attacca con profondità e si porta 15-30, situazione inedita. Musetti ha perso un po’ di campo negli ultimi due game, impatta male un diritto e concede due palle break sul 15-40. Ha perso anche un po’ di velocità di braccio, ma il servizio lo aiuta e poi un buon scambio condotto col diritto. C’è bagarre adesso: Mannarino con una bordata a tutto braccio di diritto si prende un’altra chance, Musetti respinge l’assalto con un Ace sulla riga, poi un altro rovescio down the line meraviglioso per velocità e controllo. Urla “Muso” dopo aver chiuso il complicatissimo game con un comodo tocco di volo, 2 pari. La grinta tirata fuori per vincere il quarto game ma cambiare passo a Lorenzo, che con un paio di diritti potenti e un errore del francese vola 30-40 in risposta. Non gioca bene la palla break, su di una seconda palla prova l’accelerazione di rovescio ma la palla gli scappa via. È il miglior momento del match come qualità complessiva, entrambi giocano bene e Mannarino ha cambiato passo, più dentro al campo e aggressivo. Bellissimo lo scambio sul 3-2 40 pari: Adrian spinge a tutta, ma centrale, e Lorenzo alla fine cambia marcia con un diritto profondo e poi un cross vincente per niente facile con la palla piuttosto bassa. C’è equilibrio, il francese sbaglia poco e gioca profondo. Con due rovescio lungo linea, uno più bello dell’altro, Musetti impatta 3 pari. Mannarino ha conquistato una buona posizione al centro, spinge con più forza e Musetti è spesso costretto a rincorrere. Si avanza sui turni di servizio, con qualche perla, come il vincente cross di rovescio di Musetti nel decimo game, eleganza e bellezza. Sul 6-5, da 30-0, si complica il turno di battuta di Lorenzo. Mannarino trova un gran rovescio, su di una palla di scambio troppo corta dell’azzurro. Un back di rovescio di Musetti appena largo gli costa il 30-40, e set point da difendere. Mannarino trova una buona risposta e quindi un bell’anticipo per l’attacco. SET Mannarino, quando di aspettava il tiebreak, Musetti perde il primo turno di battuta e si va al terzo. Bravo Mannarino a salire di livello, più intenso e aggressivo, mentre Musetti in risposta ha perso efficacia rispetto al primo set.
Mannarino inizia con buon piglio il terzo set, è più rapido di Musetti nell’entrare in campo e prendersi spazio. 1-0, e continua a rischiare anche in risposta, sulle palle meno vivaci di Lorenzo rispetto al primo set. Risponde con classe Musetti, soprattutto nel quarto game, annullando le risposte aggressive del transalpino con la sua mano “magica”. 2 pari. Nel quinto game Lorenzo torna a comandare l’inerzia dello scambio, soprattutto lavorando benissimo il back di rovescio, palla lunga e poco peso, e Mannarino sbaglia. 15-40, due chance per l’allungo per il nostro. Attacca all’arma bianca Adrian sulla prima, gli va bene; CHE RISPOSTA di Musetti sulla seconda!!! In totale allungo di rovescio trova un angolo stretto sulla riga, tanto bella quanto un pizzico fortunata, ma bisogna arrivarci e toccarla. BREAK Musetti, avanti 3-2 e servizio, con Mannarino piegato in due, frustrazione a mille. Serve con palle nuove il carrarino, e la prima palla c’è. Pure un’ottima seconda stretta sul 30-0 che sorprende Adrian. Ottimo turno di battuta a zero e via, 4-2, allungo consolidato. Il francese sembra aver accusato moralmente il colpo, affossa malamente in rete un rovescio e poi sbaglia un altro rovescio in scambio. 0-30 (sette punti di fila per Lorenzo). Rompe la striscia negativa con un incredibile doppio (!) nastro che rende la sua palla imprendibile. Vola Musetti, rovescio lungo linea maestoso e via a rete a chiudere in sicurezza. 15-40, due PB che profumano di vittoria. Con un doppio fallo, nastro stavolta perdente, Mannarino concede il secondo BREAK. 5-2 Musetti, serve per chiudere. Chiude in bellezza (6-2), con il piglio, intensità e velocità dell’avvio della partita. Una bella vittoria, bravo a riprendere un bel livello dopo un secondo set più complicato. In semifinale trova il 22enne russo Alibek Kachmazov, sarà ovviamente favorito.
Lorenzo Musetti vs Adrian Mannarino
Statistiche | 🇮🇹 L. Musetti | 🇫🇷 A. Mannarino |
---|---|---|
Punteggio servizio | 294 | 259 |
Ace | 8 | 6 |
Doppi falli | 2 | 3 |
Percentuale prime di servizio | 67% (60/89) | 65% (55/84) |
Punti vinti con la prima | 77% (46/60) | 65% (36/55) |
Punti vinti con la seconda | 55% (16/29) | 55% (16/29) |
Palle break salvate | 75% (3/4) | 67% (8/12) |
Giochi di servizio giocati | 14 | 14 |
Punteggio risposta | 141 | 100 |
Punti vinti in risposta sulla prima | 35% (19/55) | 23% (14/60) |
Punti vinti in risposta sulla seconda | 45% (13/29) | 45% (13/29) |
Palle break convertite | 33% (4/12) | 25% (1/4) |
Giochi di risposta giocati | 14 | 14 |
Punti vinti a rete | 75% (6/8) | 68% (13/19) |
Vincenti | 23 | 23 |
Errori non forzati | 14 | 17 |
Punti vinti al servizio | 70% (62/89) | 62% (52/84) |
Punti vinti in risposta | 38% (32/84) | 30% (27/89) |
Punti totali vinti | 54% (94/173) | 46% (79/173) |
Velocità massima servizio | 210 km/h | 201 km/h |
Velocità media prima di servizio | 181 km/h | 177 km/h |
Velocità media seconda di servizio | 143 km/h | 135 km/h |
TAG: Adrian Mannarino, ATP 250 Chengdu 2024, Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni
Guarda Marco quest’anno, sino ad ora, solo di premi Lorenzo ha guadagnato piu di due milioni di dollari. Io non so quanto prenda dagli sponsor, ma spazio, per un consulente “alla Cahill”, a mio parere c’è. Barazzutti può aver lavorato sulla capacità di stare nel match, ma io credo che abbiano influito la tranquillità che Veronica ed il bambino gli hanno creato intorno, la maturazione come adulto, e, questo è il lato positivo di Tartarini, la certezza di poter contare da anni su questa persona. Sino a quando Musetti sentirà questo bisogno difficilmente lo mollerà, ma questo non esclude che possa anche essere seguito da un consulente che sappia lavorare su quei punti deboli, non essendoci riuscito in tre anni il maestro spezzino. Io ho il sospetto che Lorenzo abbia il timore che, una volta affidatosi ANCHE ad un nuovo allenatore, si renda conto che di Tartarini possa anche farne a meno.
L’altro giorno ho letto un commento di uno che parlava di “strettire” i campi
Paese a precipizio ormai
a me mette tristezza “i spalti”…
Non vedo l’ora di abbeverarmi alla coppa della scienza 😆
Ahahahah ma sei tu che l’hai scritta la fesseria. Io ti ho solo citato… : lol:
se ti da fastidio la cosa, la soluzione è semplice. smetti di scrivere ca….te.
Secondo me sì, l’unico ostacolo per il titolo (dato che Bublik è fuori) è l’altro ragazzo diciannovenne che potrebbe incontrare in finale. È cinese e gioca in casa
@ Detuqueridapresencia (#4212817)
La solita ingiuria contro di me ti ha fatto guadagnare 10 consensi. Bravo! enzo
In Pusteria si gioca a Watten
Insomma, nemmeno quello…
Guarda che non è così impossibile
POtrebbe arrivare nei primi 10 e finire come riserva
Molto dipenderà da Pechino/Tokio e Shangai
Già a Pechino potrebbe recuperare ancora, alcuni di quelli che gli son davanti stan giocando la Laver e dovranno ambientarsi in Cina (guarda Rune e Kachanov cosa han combinato)
E Hurkie non è che brilli
Io gli darei un 20% di andare a Torino (come riserva, sia chiaro)
Ma sono ottimista come un tifoso
P.S. IMHO per il decimo posto della Race stan correndo in 7
Da Dimitrov a Rune
E tutti in 650 punti
Quello a cui rispondo è quel DM di Gialappa Remix, uno che cambia continuamente nickname solo per disturbare…
tu che parli di saccenza e presunzione proprio non si può leggere…..
Ma stai a rispondere al Bamba?
In questo momento storico sarebbe stato meglio incontrare Khachanov che Khazmazov.
Ormai sono mesi che vince , è continuo, il Musetti che perdeva sulla terra 5 partite di fila senza vincere neanche un set non esiste più. Poi non dobbiamo dimenticare che sul podio olimpico insieme a Nole, Alcaraz c’era lui dopo aver eliminato Fritz. Il ragazzo gioca il più bel tennis del circuito stilisticamente, è un godimento vederlo giocare. I punti deboli li conosciamo e sono quelli che non gli hanno permesso, per il momento , di entrare nella top 10 ma è questione solo di tempo.
Ho capito Enzo, però uno scrive anche veloce per esprimere un’idea.
Tanto mica i tennisti si basano su quello che scriviamo noi.
Anche perché sennò Sinner doveva stare a giocare a burraco con gli altri gracilini della Val Pusteria.
Piccolo OT. Qualcuno sa perché non mi viene accettato l’username in fase di registrazione?
Anche provando ad aggiungere qualcosa me lo dà errato
@ Luca96 (#4212909)
Non lho mai visto giocare. Ha già 22, però i giovani russi sono difficili da decifrare, perchè poco si sa di loro a livello junior. Domani, dopo aver visto la partita, vi saprò dire di più enzo
@ MARMAS (#4212839)
Dubitativo e imperativo. Se dici “dovrebbe fare” è dubitativo, e ci può stare. Se ripeti piú volte “deve fare” è imperativo, in questo caso è indice di saccenza e presunzione. enzo
Buona vittoria di Lorenzo su Mannarino che, su questi campi, è sempre ostico. Ora attenzione al giovane russo che sta vivendo il miglior torneo della sua carriera.
Giusto, però potrebbe essere interessante anche spiegarti, per esempio, che non se non si “sfianca” ora a Torino ci andrebbe solo come turista.
Ma è giusto per dire eh, non vorrei che poi tutte queste “inezie” possano farti desistere dalle tue assodate convinzioni
Non ho visto la partita, ho sbagliato orario, però leggendo l”articolo e i commenti mi sembra una vittoria alla Musetti degli ultimi tempi, sofferta, ad un passo dal ribaltamento ma poi portata a casa con classe anche.
Leggo che la battuta è stata più efficace oggi, come descritto anch’io punterei più che ad una battuta potente ad una effettata e varia, ad uscire, al corpo, centrale, con i grandi risponditori magari sarà un problema ma non sono così tanti nel circuito.
Sulla posizione troppo difensiva io sono solo parzialmente d’accordo, tutti i giocatori, anche Sinner, stanno ben dietro contro i big server, il suo problema forse è più l’apertura ampia che gli impedisce di avere risposte fulminanti.
Rimane però il giocatore con più classe del circuito,ha solo 22 anni e il tempo per migliorarsi ancora, il top per un tennista normalmente sia ha tra i 25/28 anni.
Aggiungerei che quest’anno ha raggiunto il suo best ranking..
La seconda
La risposta
E poi top 10 in portantina fra ali di folla e baiadere che sventolano i ventagli
@ robdes12 (#4212769)
Ormai tutti sulla seconda fanno 2-3 passi indietro, stile Medvedev, che davvero ha fatto scuola, per far partire lo scambio piuttosto che rischiare un problematico vincente.. a Lorenzo manca l’istinto del fare quei due passi avanti in risposta, ma se riesce a stare in campo, pochi possono reggere lo scambio con un Musetti aggressivo
@ Giambi (#4212822)
A me ultimamente convince… certo il servizio ballerino, le difficoltà in risposta, ma se entra, e bene, nello scambio, già oggi vale la top-10
@ Marco M. (#4212840)
Con Ivanisevic farebbe il salto di qualità definitivo, ma il suo ingaggio costa tanto… secondo me persino Sinner, che ha il suo punto debole nel gioco a rete, lo sta corteggiando
Guarda che e Mauro Antonio
I suoi commenti sono finti come una moneta da 3€… 🙂
Lorenzo ha sempre i suoi alti e bassi, ma di testa è cresciuto davvero tanto… non credo riesca ad entrare in top-10 già quest’anno, con pochi tornei rimasti e la sua difficoltà ad adattarsi al cemento… ma lo vedo stabilmente lì nei prossimi anni e non escludo possa vincere slam… su terra battuta ed erba pochi hanno la magia del suo tocco e della sua classe
È incapace di scrivere altro. Lascialo nella sua illusione
Murray ha dichiarato di volersi dedicare alla carriera di coach
I spalti mezzi vuoti mettono tristezza
Credo facesse il verso ai super criticoni, in maniera ironica. Infatti ci ha messo un no-sense paradossale
Credo di averti sgamato.
LA spari grossa ed incredibile (in fin dei conti siamo ad un migliaio di punti dall’ottavo, mica pochi).
E pensi “Adesso mi pigliano per il Q perchè non succede . Ma se succede…Allora passo per mago e/o fenomeno”
P.S A guardar bene però andare alle Finals, sia pure da riserva, non è proprio impossibile
Siamo a 500 punti dal decimo (e vincendo il torneo sarebbero 400 circa)
Metti che uno si infortuni…
Deve iniziare a tirare solo sulle righe. Se le prende tutte, alternandole riga destra, riga sinistra, riga di fondocampo, diventerà anche lui n.1 la mondo.
Quel che capisco di meno quando scrive è il suo nick: guai ai vinti e censura sempre i vincitori? Quale sarebbe la logica o la coerenza di ciò? Poi magari si lamenta se qualcuno pensa che sia un utente poco ragionevole.
La questione Tartarini è una delle poche che mi divide da Walden 🙂
Per me il primo step, cioè mettere Barazzutti, è già stato un buon passo avanti e si sono visti netti miglioramenti, sia nel gioco totale che nell’atteggiamento meno disfattista quando è in svantaggio.
Forse il buon friulano era tutto ciò che poteva permettersi lo scorso anno, consideriamo che un supercoach ha un superingaggio e anche Sinner ha ingaggiato Cahill dopo il megacontratto con Nike.
Un supervisore serviva, forse più a Tartarini che a Lorenzo stesso.
Quest’anno andava bene Barazzutti, ma a fine stagione sarebbe giusto ringraziarlo per l’ottimo lavoro e cercarsi qualcuno più giovane e magari più presente. Con Barazza c’era un accordo per 22 settimane di lavoro nel 2024, ora c’è bisogno di un tecnico a tempo pieno.
Nessun divorzio dal buon Tartarini, ma un affiancamento “importante” credo sia d’obbligo.
È mezzogiorno, ma mi sa che è già ora di posare il fiasco.
Ho solo espresso una mia opinione scrivendo più volte a mio parere o secondo me e dicendo che mi sembra che abbiano preso la direzione giusta. Nessuna critica a Tartarini che ho criticato, come altri in passato, ma per altre ragioni (v. mio post successivo).
caro turista del tennis ….mannarino è 43 cercate di avere rispetto per gli avversari…
anche oggi il nostro Giotto ha pennellato colpi d ‘arte..
Io in passato Tartarini l’ho criticato perché ho visto Musetti troppo alla ricerca esasperata del dritto anomalo e con quel rovescio mi sembrava un oltraggio alla bellezza del tennis, oltre ad essere un atteggiamento tattico poco produttivo in relazione alle caratteristiche del tennista.
Ora mi sembra che su questo aspetto abbiano giustamente corretto il tiro.
Sulla paternità invece non mi sono mai sbilanciato, ma semplicemente perché ci sono 1000 modo diversi di reagire a un evento del genere, anche diametralmente opposti.
A lui per fortuna sembra che la cosa abbia fatto molto bene. Da quando è nato Ludovico mi sembra molto più stabile.
Non era scontato ma per fortuna è così.
Specie di troll ma in ogni articolo devi mettere lo stesso stupido commento? Trollione
Ed a furia di vincere ma non convincere Lorenzo si guadagna un’altra semifinale.
Ocio però ché il ragazzo è un 2002 e magari sta sbocciando proprio ora. Non si arriva in SF per caso ….
Per quanto se non ha vinto qualcosa a 22 anni ormai è fallito (cit. LO Fiasco Quotidiano) ahahahahah 😆
Ma gli rispondi pure??
Abbiamo rischiato di perderlo. Di vederlo diventare un Fognini minore.
Ora si apre la caccia alla top ten per cui è attrezzato.
Non so cosa sia cambiato: di solito scoprirsi padre a 22 anni spinge l’uomo medio alla fuga in Venezuela non a crescere come sta dimostrando lui…
Credo che il bistrattato Tartarini sia importante in questo equilibrio…
Forse andrebbe solo affiancato.
Bellissimo match, nonostante l’appeal del torneo non fosse altissimo,ho assistito ad una partita piacevole, godibile e ben giocata da entrambi, due tra i più talentuosi interpreti del circuito. Contento per Muso ma anche dispiaciuto per il vecchio Manna che a 36 anni non riesce a ripetere la splendida stagione scorsa in cui arrivò in top 20 vincendo 3 titoli.
@ Groucho (#4212758)
Come fa Musetti ad andare alle Finals se non gioca adesso, genio? È QUINDICESIMO nella Race, per la miseria! Certo deve evitare di andare al terzo set in tutte le partite ma se perde a Torino non ci va manco per il c…
Ennesimo lasciapassare quando si incontra un francese.
Si deve essere più propositivo a livello offensivo, deve saper togliere il tempo e non aspettare l’errore dell’avversario. D’altronde è il suo stesso stilema di gioco a prescriverlo. Comunque non incensiamo troppo una vittoria sul caro vecchio arnese mannarino, se non vince contro questi avversari, oramai comprimari da challenger, inutile star qua a parlare. Questi tornei vanno fatti e vinti,danno fiducia e mettono ore di gioco nelle gambe, tutto bene, ma non sono comprovanti anzi a volte sono pure controproducenti. magari ti capita uno più alto di livello, in un torneo come si deve, non un challenger mascherato, al secondo turno, ci perdi e ti crolla tutto addosso perché la settimana precedente hai ‘creduto’ di aver alzato un trofeo. Bisogna fare attenzione: vincere troppo facilmente può essere un boomerang.
@ MARMAS (#4212789)
Fatti avanti, digli di cacciare il suo attuale coach Tartarini e ne prendi il posto. Sembra che tu, con i “deve fare”, sei in grado di risolvere tutti i problemi. Mi ricorsi Arrigo Sacchi. “Se i giocatori seguono le mie direttive, disse più volte, non abbiamo bisogno del portiere enzo
@ MARMAS (#4212789)
Per me il salto di qualità dipende dalla posizione in campo e dalla pesantezza dei colpi che misti alle variazioni possono renderlo unico.
La mia unica paura è il dritto che con quellapertura non so quanto possa diventare un colpo dentro il campo definitivo e la risposta soprattutto ad una mano è un vero handicap in particolare da sinistra…. servizio crescerà sicuramente.
Altra cosa io proverei a mettere vicino a Tartarini un coach ex giocatore che ha smesso da poco….un ferrer un ljubicic un Becker uno che gli dia uno step in più.se ce l’hanno sinner Medvedev alcaraz(lui ha tutto in uno)non vedo perché non possa averlo musetti
Ormai su Musetti ho maturato una convinzione.
Lui è un fenomeno, non solo per i colpi che tira e che in pochi si possono permettere, ma perché ormai li tira con una percentuale di riuscita molto alta rispetto alla rischiosità del colpo.
Per fare l’ultimo step e diventare un tennista competitivo a livello top assoluto deve diventare un giocatore molto più offensivo.
Non solo per la posizione in campo (che secondo me non è la causa ma la conseguenza) ma per l’attitudine a prendere rischi.
Ne deve prendere molti di più e ridurre i colpi di attesa solo a quando è molto indietro nello scambio.
A partire dal servizio che rimane a mio parere il suo tallone d’Achille.
A costo di fare molti più doppi falli non può essere sistematicamente aggredito sulla seconda.
La seconda la deve tirare simile a come gioca adesso la prima quando la vuole tenere in campo lavorata.
La prima invece deve essere un colpo più incisivo con cui prendere con decisione il controllo dello scambio.
Se sta messo bene sulle gambe deve tirare forte mirando alla riga interna e i topponi profondi devono essere limitati alla fase strettamente difensiva.
Seguendo questo percorso a mio parere può diventare veramente fortissimo, molto più di quanto si possa immaginare.
Qualche segnale in questa direzione si vede ma ancora in modo embrionale e discontinuo.
È un percorso lungo e tortuoso ma ho la sensazione che voglia intraprendere questa strada.
Ammetto che non sto seguendo molto il torneo però da già due giorni guardando distrattamente e velocemente i live score ero convinto fosse in rotta di collisione con Khachanov e non con Khachmazov ahahah
Questo è un torneo da vincere poi sperando di avere un buon sorteggio a Pechino e soprattutto a Shangai ottenere più punti possibili.a Shangai non dovrebbe essere nei 16 quindi può prendere subito sinner alcaraz o uno dei primissimi.sarebbe ottimi uscire dall’Asia con circa 1000 punti per avvicinare la top ten e perché no sognare torino
Bene così. Non conosco l’avversario della semi, ma vedo che fra quali e torneo non ha lasciato un set in 4 match, battendo Taro Daniel e Jarry, quindi sarà sicuramente in gran condizione. Attenzione quindi
Sono coetanei.
22 anni.
Solo che l’esordiente è #252 e il Muso #19. 😉
La possibile finale con Shang, 19 anni (20 a febbraio) sarebbe un ottimo banco di prova per i prossimi tornei maggiori. 🙂
Ha finalmente trovato la solidità in questa seconda metà della stagione tennistica. Cosa gli manca? In alcune situazioni evitare di restare indietro magari dopo aver fatto un’ottima risposta. Per il resto c’è servizio, spinta coi colpi, capacità di toccare la palla come pochi quando serve e una nuova capacità di capire quando evitare di fare accademia alla ricerca di un colpo spettacolare che non serve. In sintesi, è maturato agonisticamente e caratterialmente. Forse ora è convinto davvero di quello che è il suo vero livello tennistico, altissimo. Molto molto bene.
Lo “spizzico”
del Muso sulla PB, basilare,
mi ha fatto venire il “pizziCore”… 😉
Benissimo , Ora contro il ragazzo dovrebbe farcela…..
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Ma qualcuno glielo vuole spiegare a Tartarini che Musetti così finisce per sfiancarsi e che arriverà senza energie alle ATP Finals?
Match molto bello, con decine e decine di colpi spettacolari da tutte e due le parti. Altro che la Laver Cup…
Per quanto riguarda Lorenzo, è ormai piuttosto solido. Servizio e testa cresciuti enormemente. Sembra finito il buio di Cagliari ed Estoril, quando se la prendeva coi fenomeni (anche quelli atmosferici) e con le campane delle cattedrali. Certo, qualche campanile ancora lo sente, ma serve per dare un po’ di thrilling ai suoi match e per concedere 5 minuti di ringalluzzimento ai poveretti incompetenti che aspettano un suo passaggio a vuoto.