CAS conferma la squalifica di 4 anni per Stefano Battaglino
Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha respinto l’appello del tennista italiano Stefano Battaglino contro la sanzione impostagli dal Programma Antidoping del Tennis (TADP) nell’ottobre 2023. La decisione, annunciata il 12 settembre 2024, conferma la sospensione di quattro anni inizialmente inflitta dal tribunale indipendente di primo grado.
Battaglino, che aveva raggiunto il suo best ranking di 760 nel singolare nel luglio 2022, era risultato positivo al clostebol e ai suoi metaboliti in un test in-competition nel settembre 2022. Il TAS ha stabilito che il giocatore non è riuscito a dimostrare la fonte della positività, giudicando le sue argomentazioni “manifestamente insufficienti” per provare la non intenzionalità della violazione delle norme antidoping.
La squalifica di Battaglino, che ha richiesto una decisione basata su comunicazioni scritte, rimane invariata: iniziata il 1° febbraio 2023 con la sospensione provvisoria, terminerà a mezzanotte del 31 gennaio 2027. Durante questo periodo, al tennista italiano è vietato partecipare o assistere a qualsiasi evento tennistico autorizzato o sanzionato dai membri dell’ITIA (ATP, ITF, WTA, Tennis Australia, Fédération Française de Tennis, Wimbledon e USTA) o da qualsiasi associazione nazionale.
La decisione completa del TAS sarà pubblicata a breve, dopo le necessarie redazioni per proteggere le informazioni sensibili. Questo caso serve da monito per tutti gli atleti sull’importanza di una condotta irreprensibile e sulla severità delle sanzioni in caso di violazioni antidoping.
Per Battaglino, questa squalifica rappresenta un duro colpo alla sua carriera, interrompendo la sua ascesa nel ranking mondiale e privandolo di quattro anni cruciali nel circuito professionistico. Resta da vedere come il tennista italiano affronterà questo periodo di inattività forzata e se riuscirà a tornare competitivo al termine della squalifica.
Francesco Paolo Villarico
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Ah ok, cercherò di convincere mio nipote a non andare in pizzeria e di crearsi un orto per coltivare biologicamente ogni suo alimento.
@ Giorgione (#4211549)
Ha vinto Rotterdam il 18 febbraio,credo sia stato controllato in quell’occasione
la cosa potrà sembrare assurda, ma la lotta al doping, se deve essere fatta, deve essere spietata. se si iniziano ad aprire finestre e fare concessioni si torna indietro di 20 anni e più. le contaminazioni accidentali possono avvenire, capita, ma non possiamo giustificare dosi basse di sostanze proibite dicendo di aver mangiato una bistecca da qualche parte. altrimenti, ovvio, anche chi si dopa per davvero avrebbe a disposizione la stessa scusa.
Comunque, se ci pensiamo bene, Jannik è stato giustamente ritenuto non punibile solo per il fatto che è riuscito subito a risalire ed individuare la causa della positività (come sappiamo), fornendo prove testimoniali e documentali adeguate e credibili, che hanno dimostrato l’assoluta accidentalità della contaminazione; il tutto, come noto, avallato pienamente dagli autorevoli pareri dei periti incaricati dall’ITIA. Ma questa cosa a me sconvolge! Se infatti l’origine della contaminazione non fosse stata individuata, Jannik sarebbe stato squalificato, sebbene anche i sassi giurerebbero che lui non si dopa e non è capace nemmeno di pensare di fare qualcosa di illecito. E questo dimostra quanto sia ingiusto e rivedibile il sistema antidoping. Un mio nipote, giovanissimo, pratica basket e di solito, dopo le partite, va con i compagni ed il coach in una pizzaria o un MacDonald. Chi gli dice che nella pizza mangiata magari c’era una sostanza proibita contenuta in qualche additivo? E se dopo 3-4 giorni magari viene trovato positivo, credete che mio nipote sia in grado di ricordarsi di quella pizza? E, anche ricordandola, come farebbe a dimostrare che la positività è derivata da quella pizza? Credete che mio nipote sia dopato? Lui che beve solo acqua?
Fanno le solite battute ad effetto, non meritano neanche una risposta
nom hai capito. ho scritto che se sinner produce, mettiamo, le analisi del 1 marzo, se esistono, e queste sono negative, allora è certa l’assunzione nelle modalità descritte dalla difesa. capisci bene che se le ultime analisi di sinner disponibili sono, per esempio, invece del 2023, lo scenario cambia.
@ Pippo Anzighi (#4211426)
Ho capito benissimo che non è una frase tua: proprio per questo, facendo parte della sentenza emessa dai soggetti demandati a giudicare, mi sembra strida comunque con quanto invece “ammesso”, pur con le attenuanti dell’involontarieta’, nel caso Sinner, come concetto in sé, come principio di valutazione, al di là che il fisio in questione non si sia trovato.
Noi stiamo facendo un secondo processo, quando il processo principale è terminato da tempo (anche se incombe il ricorso improbabile di wada) e questo dovrebbe far riflettere. Nessuno vieta di discutere, valutare, ipotizzare e anche indignarsi ma senza esagerare.
@ Giorgione (#4211530)
cioè dovrebbero tornare indietro nel tempo e fare analisi specifiche?
Se non è mai risultato positivo in precedenza evidentemente questa è sufficiente come prova.
Due pesi e due misure non c’entra assolutamente nulla, non possiamo ripetere tutte le volte il solito ritornello, il problema sta a monte.
sul fatto che le microdosi siano come l’omeopatia ci andrei cauto, ma molto cauto. tanto per inziare, con la dimanizzazione andiamo oltre il numero di avogadro e di conseguenza nel farmaco omeopatico non c’è la sostanza che dovrebbe avere un effetto benefico. con il microdosing invece il principio attivo nel corpo degli atleti c’è, questo significa che siamo al di qua del numero di avogadro, e di molto, dato che gli 0 dopo la virgola nel caso di sinner sono la metà di quelli di avogadro. in ogni caso, se fossi la wada chiederei una semplice cosa: datemi gli esami di sinenr prima del 10 marzo. se per ipotesi c’è un test fatto a fine febbraio con 0 di principio attivo nelle urine, allora la faccenda si chiude qua. ma la cosa strana è che a quanto ne so né sinner né il suo staff ha prodotto i risultati degli esami precedenti il 10 marzo.
Pensavo ormai fosse rimasto solo kyrgios a credere alla positività di Sinner, invece mi sbagliavo, c’è chi è ancora più pirla di lui.
Lo ha affermato il tribunale nella sentenza, non io, e il TAS (o CAS, se si segue la terminologia inglese) ha confermato. Battaglino non aveva uno straccio di prova, il fisioterapista non si è trovato e non ha potuto testimoniare. Era solo una sua affermazione sfornita di qualsiasi supporto probatorio. In base alla normativa antidoping, l’onere della prova incombe sul giocatore trovato positivo, l’accusa non deve dimostrare nulla, esattamente il contrario di quello che succede nel processo penale.
.. correggo: … per dopare (maledetto correttore automatico)
… E poi l’esempio che fai non è proprio calzante. Ti trovano con la pistola in mano e la pistola è di per sé elemento bastevole per uccidere. Invece una quantità infinitesimale di sostanza proibita non è affatto bastevole per donare
Scusa, non hai capito il mio punto di vista. Ho detto che il doping (che l’antidoping mira a combattere) non è la sostanza che ti trovano in corpo, ma eventualmente l’effetto della sostanza. Effetto che deve essere tale da darti vantaggi, eccetera. Che tu trovi in me una minima quantità di sostanza vietata deve autorizzarti a ritenermi dopato solo dopo attenta valutazione qualitativa, quantitativa, modale, circostanziale. Un atleta va punito perché dopato, non perché ha nel sangue una quantità infinitesimale di sostanza proibita (il caso Sinner è emblematico). Che poi tu mi faccia notare che il regolamento in vigore è quello (basato sulla caccia all’infinitesimale), te ne dò atto, ma è errato e profondamente ingiusto..
No, loro hanno dimostrato che nel tuo corpo ci sono sostanze che non dovrebbero esserci (quindi hanno dimostrato che sei colpevole, anche con prove schiaccianti). Tu devi dimostrare il perché hai quelle sostanze nel corpo.
Rapportato ad un caso ad esempio di omicidio è l’equivalente di: ti hanno trovato con una pistola in mano nella stanza in cui c’è un cadavere col foro di un proiettile in testa ed in cui ci sei solo tu. Tu per evitare di essere incriminato devi dimostrare che non hai sparato te e che il cadavere non è morto per un proiettile uscito dalla tua arma.
27 anni best ranking 760 … qui siamo all’assurdità all’ennesima potenza.
Anche se annullassero la squalifica, la sua crescita nel ranking a 27 anni quale può essere ? N.500 al mondo ?
Ma poi si sarebbe dopato per pagare per giocare a tennis ?
Molto strana come cosa.
Secondo me altri disastri del sistema antidoping che fa acqua da tutte le parti, ma è un mio pensiero, non è detto sia così.
@ Pippo Anzighi (#4211099)
Boh, non sono molto interessata alla questione, ma la frase “è poco probabile che un fisioterapista professionista tratti un giocatore con una sostanza proibita” evidentemente non è probante per la colpevolezza di Battaglino perché può accadere accidentalmente per cause fortuite, come nel caso di Sinner
Sono stati trovati, sono stati trovati; ahi voglia se sono stati trovati…
così come lo trovi per l’efficacia dell’omeopatia.
ricordo che l’omeopatia è acqua, in alcuni casi con l’aggiunta di zucchero. però c’è chi ci crede.
Sicuramente non aveva un milione di euro da spendere x pagarsi il miglior studio legale specializzato in casi di doping
ogni persona produce normalmente (ovviamente si parla di maschi, perchè le donne , ovviamente, ne producono molto meno, ma lo producono, così come gli uomini producono quantità minime di estrogeni) circa 3 grammi al giorno di testosterone. in media, con grosse differenze individuali.
viene prodotto con grande variabilità durante la singola giornata, periodi di grande produzione seguiti a periodi di poca produzione, e viene regolata dal meccanismo di feed-back: più ce n’è in circolo e meno se ne produce, meno ce n’è e più se ne produce.
la storia delle microdosi è come l’omeopatia, una microdose serve a nulla, per avere effetti dopanti ne serve una quantità maggiore di quella prodotta dal corpo, altrimenti rimani come sei (pensate al fisico di sinner contro il fisico di Ben Johnson).
ma chi assume tanto testosterone endogeno, per l’effetto dell’effetto che dicevo prima, non ne produce più naturalmente, e va incontro all’effetto collaterale che produce più estrogeni, cioè gli cresce il seno. per ovviare a questo inconveniente fu creato il clostebol, un testosterone sintetico con in più un atomo di cloro nella molecola, che ovvia all’effetto colalterale degli estrogeni.
ma lo dosi non cambiano, ce ne vogliono grammi giornalieri dia ssunzione. le microdosi sono omeopatia.
Non capisco perché accomunare il caso Sinner e questo. Nel primo caso, ad oggi, Sinner è stato ritenuto innocente, Battaglino invece è stato ritenuto colpevole. L’unica cosa che accomuna i due casi è la sostanza, quindi è chiaro che l’utilizzo consapevole di doping porti ad una squalifica lunga; quello inconsapevole invece, a seconda dei singoli casi, porti a conseguenze un po’ meno gravi.
Il problema, semmai, è capire se l’antidoping funziona o se i casi che vengono fuori servono soltanto a giustificare l’esistenza di questo sistema. A me sembra abbastanza strano che gli sportivi che vengono sospesi, o anche condannati, hanno quasi sempre motivazioni abbastanza valide per far pensare che sia stato commesso un errore in buona fede. Ogni tanto, però, escono fuori delle storie dove gli stessi sportivi dichiarano di aver fatto uso di droghe, magari per problemi personali, o di essersi dopati volutamente, e nessuno di questi è mai stato beccato, mai.
Vedo solo 2 possibili spiegazioni, che però, purtroppo, portano alla medesima conclusione:
1) il sistema antidoping non è in grado di trovare i “veri” colpevoli perché è obsoleto rispetto al sistema doping.
2) c’è una volontà dall’alto che non vuole far trovare i “veri” colpevoli.
In entrambi i casi si tratta di un sistema inutile; chi vuole, sa come fare per doparsi e non rischiare nulla.
Sembra comunque che farmaci contenenti Colestebol siano molto diffusi nello sport italiano, dati i numerosi cadi di positività accidentale o meno riscontrati.Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse il perché.
@ Jannik über Alles (#4211209)
Basta che cerchi in rete e troverai un mondo (documentato) sulle microdosi e loro efficacia come metodo di doping
Dubito che la Wada ricorrerà in appello e dubito ancora di più che Sinner lo perderebbe.
Sinner non è Battaglino
Siamo arrivati al punto che non si puo’ piu pronunciare la parola “clostebol” perchè altrimenti alcuni utenti si alterano
C’è da ridere
Vorrei ricordare a questi utenti che il clostebol non è solo legato a sinner…. c’è un mondo oltre sinner e se non sono in grado di rendersene conto non è che devono obbligare tutti gli altri utenti a non essere informati
Signori, malgrado il vostro credo, c’è gente che se ne frega altamente se sinner è o non è un dopato . Tanto per essere chiari
Aiuta a guarire le abrasioni della pelle, o anche le vesciche, e in tal caso può passare anche niente nel sangue e quindi addirittura niente nelle urine, neanche un “miliardesimo”, oppure, appunto, giusto quello e niente di più.
Io SONO DOPATO abitualmente con questi anabolizzanti, tipo Clostebol, perché quando preparo le maratone i piedi si sistemano ad una velocità incredibile (vesciche, abrasioni spariscono velocemente) e posso sottopormi, grazie a questo DOPING, ad allenamenti più ravvicinati.
@ ospite (#4210978)
Sono rimasto davvero incuriosito da questa tecnica delle “microdosi”.
Quindi se Sinner avesse voluto doparsi con il Costebol a dosi di 1 miliardesimo di grammo… quante centinaia (o migliaia?) di anni dovrebbe vivere per raggiungere 1 GRAMMO di sostanza?
Posto che non so se neppure 1 GRAMMO sia sufficiente a migliorare la prestazione atletica del nostro campione.
Mi appello agli scienziati in ascolto. GRAZIE
Allusioni rispetto a quale specifico atleta, visto che dico che JS (che io tifo) è INNOCENTE e che dico che NON posso certo pronunciarmi rispetto al caso Battaglino?
Cmq, forse quel farmaco non è coprente e forse non funzionerebbe neppure come farmaco da “microdose”, ma io ho semplicemente riportato tutti i motivi per cui pure dosi basse di prodotti dopanti non vengono tollerare dalla normativa antidoping (poi lo si sa già preventivamente che è così e, ripeto, non ci sono miriadi e miriadi di casi di contiminazione ogni anno, con la maggioranza o almeno rilevanti % di atleti coinvolti, tali da far dire che sia una cosa scandolosa che sta bloccando tutto lo sport mondiale).
Se poi, circa un prodotto rilevato in “microdosi”: 1) è impossibile che prima del controllo una dose maggiore sia stata smaltita dall’organismo / 2) a quelle dosi per la scienza ha zero effetti dopanti / 3) non è mai coprente = a quel punto un atleta (che, in quel caso, mi immagino potrebbe pure venire supportato dalla sua federazione se è tutto così “scientifico”) dovrebbe impugnare proprio la stessa legge antidoping sostenendo che è illegittimo che non distingua, tra le varie sostanze che indica come dopanti, circa le quantità che fanno scattare la squalifica in relazione alle proprietà delle sostanze stesse.
Lo stesso Sinner non lo avrebbe indicato, come difesa “subordinata”, dicendo: “se non credete alla contimazione, guardate almeno questo e tenente conto che allora la legge sarebbe illegittima???”.
E, come hanno già detto altri, se non fosse così, alla fine i “furbi” se ne avvantaggerebbero a SCAPITO dei “puliti” (e tra questi ultimi, ribadisco, va annoverato JS che ha DIMOSTRATO la contaminazione incolpevole…).
Altro discorso sarebbe dire: “sono certo che tutti quelli che fanno i controlli antidoping non manipolerebbero mai alcunchè”… mai detto questo, ma qua, appunto, si andrebbe su un altro discorso….
Già, è l’opposto del concetto di giustizia, tu devi dimostrare che sei innocente.
Infatti tu eserciti lo stesso principio, la presenza della sostanza è indicativa dell’utilizzo di mezzi illeciti per favorire un risultato diverso da quello che si avrebbe senza questi mezzi. Quello che è indimostrabile è l'”effettiva” realizzazione di una prestazione superiore a quella fornita senza l’uso del doping, bisognerebbe, uso un paradosso, che ciascun atleta eseguisse uno sforzo senza e con il doping, per poter affermare con certezza di essersene avvalso illecitamente. Infatti la prova antidoping viene fatta non solo ai vincitori ma a qualunque atleta abbia partecipato all’evento (nel calcio anche alla riserve).
non capite le leggi anti-doping.Se ha preso 4 anni, è perché vero o no, pensano che lui abbia assunto la sostanza consapevolmente con lo scopo di “doparsi”. Non importa la quantità. Quello che conta è l’intenzionalità. Loro non hanno creduto alla sua versione della storia e quindi gli hanno dato 4 anni.
Può darsi che la verità sia diversa ma siccome non è riuscito a dimostrarla, hanno optato per l’intenzionalità.
Tu invece quando ti riabiliti?
Ora sarebbe opportuno che la Wada ricorra in appello e che Sinner giustamente sconti la squalifica di almeno 1 anno e mezzo. Per riabilitare la sua immagine ormai compromessa
Per tutto ciò i tennisti hanno il passaporto biologico
In realta’, la crema e’ anche tossica per la presenza della neomicina solfato.
Se ci nuoti dentro per un po’, diventi sordo e vai in dialisi…..
Nei fatti questo approccio è difficilmente applicabile.
Puoi determinare limiti soglia per le sostanze ma non eventuali effetti cocktail.
Molti farmaci sono utilizzati con effetto coprente.
L’assunzione di un diuretico volto a ridurre le concentrazioni di sostanze dopanti come lo classificheresti?
Aggiungiamo che ognuno di noi ha livelli endogeni diversi di certe sostanze ed il dosaggio ottimale di certi farmaci non è di semplice determinazione.
Nella pratica questo approccio legalizzerebbe le pratiche dopanti a bassa concentrazione.
Un po’ come quando tutti i ciclisti avevano il 49.9% di HCT
I fatti in sintesi sono i seguenti: Battaglino è un tennista italiano che gioca nel circuito challenge. È stato trovato positivo al clostebol durante un torneo disputato in Marocco. La notizia della positività è stata comunicata dopo mesi, quando il giocatore si trovava dall’altra parte del mondo.
A sua difesa ha affermato che, durante un match del torneo in Marocco, ha chiesto un medical time out, durante il quale sarebbe stato trattato da un fisioterapista locale con un massaggio e una pomata. Di qui la contaminazione al clostebol. Ovviamente non è riuscito a rintracciare il fisioterapista marocchino, né esistono video del match. In sostanza non è stato creduto, e la sua spiegazione è stata degradata a mera illazione da parte del tribunale, sulla base della argomentazione secondo cui è poco probabile che un fisioterapista professionista tratti un giocatore con una pomata contenente una sostanza proibita. Avendo completamente fallito l’onere della prova, il giocatore è stato condannato. Ogni caso è diverso.
Ritengo pretestuosa questa argomentazione, dal momento che coglie solo un accidente (o un modo) e non la sostanza del mio spunto. Il fatto che giustizia penale (/ordinaria) e giustizia sportiva adottino parametri “pratici” (cioè relativi all’applicazione) diversi non implica che non possano seguire entrambe medesimi criteri “astratti” (cioè principi teorici generici con valore non applicativo). Banalmente, nel domandarsi se l’iter giudiziario e i relativi passaggi (processo, condanna, pena…) stiano operando per punire effettivamente chi mirano a sanzionare (in questo caso, credo e spero chi veramente ha assunto o assume sostanze dopanti), e cioè se siano effettivamente giusti, mi pare non debbano sussistere discriminazioni tra le varie tipologie di giustizia. Che poi tra esse differiscano le quiddità del giusto è un punto inattaccabile, ma divertente rispetto a quello del mio discorso.
@ walden (#4211051)
Spiace dirlo, ma questa affermazione mi sembra scritta senza pensare.
La stessa WADA gia’ attua questo distinguo in altri casi ad esempio:
L EPO, e’ prodotta naturalmente dai reni.
Ovviamente se la cercano, la trovano perche’ ogni uomo la produce.
SE la trovano in concentrazioni superiori a quelle massimali cio’ implica un tentativo di doping.
I corticosteroidi ( il cui principio attivo e’ presente nel Clobenol)
sono prodotti naturalmente dal surrene. Quindi perche’ due pesi e due misure?
Ma il concetto di doping è proprio quello, cioè assumere sostanze proibite allo scopo di migliorare in modo innaturale e fraudolento le prestazioni agonistiche o anche semplicemente per accrescere la resistenza alla fatica. Dunque gli organi preposti al controllo antidoping dovrebbero essere in grado di accertate non se nei liquidi biologici dell’atleta vi è traccia della sostanza, ma se l’atleta stesso è dopato, che è concetto diverso. E la vicenda Sinner è emblematica: la sostanza repertata, per tipologia farmacologica e quantità, non era in alcun modo tale da poter determinare effetti dopanti (e quindi, ripeto, il caso non doveva neanche nascere). Che poi l’accertamento effettivo del doping sia molto difficile è un altro paio di maniche: ma è assurdo che tale difficoltà sia aggirata attraverso procedure sommarie, tipo: mi basta vedere che c’è una quantità irrisoria per instaurare un processo o addirittura sanzionare.
è da settimane che ripete sempre le stesse cose, certe volte è più noioso del pandofilo, peccato perchè spesso scrive cose interessanti… dai pantala li con la storia del doping
@ zedarioz (#4211076)
Ma quanti picogrammi x ml o nanogrammix dl ? Sarebbe interessante saperlo
Per tutti quelli che ieri se la sono presa con la Kasatkjna, rea secondo l’articolista di avere posto dubbi sul caso clostebol-sinner, ecco un articolo che dice che ha difeso Sinner (per lo più). Prima di iniziare catene di centinaia di commenti, let’s check the facts https://www.ubitennis.com/blog/2024/09/19/kasatkina-sul-caso-sinner-credo-che-jannik-sia-innocente/
Una volta si parlava di “non negatività”, cioè ti avvisavano che avevano trovato tracce infinitesimali e ricevevi una specie di avviso, ma senza squalifica. Ora questa prassi non c’è più e qualsiasi positività porta alla squalifica se non viene giustificata in modo scientificamente credibile. Hanno chiuso gli occhi per anni sia nel calcio che nel tennis, adesso vanno a caccia di qualsiasi cosa. Non sembra esserci equilibrio.
@ ospite (#4210978)
Vai avanti con sta menata delle micro-dosi: lo capisci che vengono controllati più volte al mese anche nei mesi in cui non giocano? Quindi se ti prendi un miliardesimo di grammo di clostebol (e ci devi spiegare come fai ad assumerne così poco) te lo beccano a tutti i controlli e non solo a due controlli sulle centinaia a cui è stato sottoposto sinner dal 2018 in poi….
Seconda cosa, ti risulta che il clostebol sia una sostanza coprente? Facci vedere uno studio scientifico in merito, metti il link.
Altrimenti tu sei uno spandi m… a prescindere, non sono i “tifosi a prescindere”.
Dimostra scientificamente le tue allusioni….
@ Born in the U.S.A. (#4211041)
Una schifezza di organi competenti!!
@ ska (#4210998)
Esatto !…non sarebbe necessario precisarlo in una società ONESTA! MA HANNO AFFRONTATO lessenza della definizione di Doping i Responsabili??!!
Se si fosse trattato di tracce della sostanza riscontrata anche se il tennista non fosse riuscito a dare una spiegazione plausibile ,la sanzione comminata di 4 anni sembra veramente esagerata.
E vedrete che anche questa sentenza verrà in qualche modo usata e strumentalizzata contro Sinner.
Il capitano serve a rendere le nostre giornate più divertenti e meno problematiche.
Bravo capitano.
definizione che crea un’impossibilità di fatto nel perseguimento dell’atleta.
e allora forse non scriverne, vista l’evidente mancanza di un importante elemento informativi? E’ come se, passatemi l’esempio paradossale, su un organo d’informazione si scrivesse che un personaggio pubblico sia stato condannato ad una pena detentiva, ma non la ragione della condanna…
Questo è uno dei principi fondamentali del diritto penale. Qui però parliamo di sport, un’attività che esula dalla vita normale, nel senso che siamo in un’area in cui vi sono privilegi (se un calciatore azzoppa un’avversario si beca un’ammonizione, o al massimo un’espulsione con relativa squalifica, se lo fa uno per strada si becca una denuncia penale e successivo processo), m, a fronte dei privilegi, vi è una maggiore severità volta a colpire i comportamenti che infrangono le norme di lealtà sportiva, creando un imbarazzante rovescio di responsabilità: così come uno sgambetto viene sanzionato dal codice penale in maniera più forte che in quello sportivo, tirare la cocaina non è un comportamento penalmnete illecito, mentre uno sportivo potrebbe essere sanzionato ad un controllo antidoping. Per cui ogni riferimento “filosofico” come dici tu non può essere applicato alla giustizia sportiva.
Risparmia in viaggi.
Il suo problema, mi pare, è che il fisio del medical timeout non aveva supportato la sua versione… 4 anni se non dimostri che c’è dolo è comunque un’assurdità. Dopo si chiedono perché la gente non crede più nella antidoping…
Continua la caccia alle streghe….
COn Ben Jonson era chiaro che il doping avesse favorito la prestazione alle Olimpiadi. LA squalifica era sacrosanta.
Ma qua, mi dite qual’è il vantaggio del farmaco in quantità infinitasimali?
La normativa sul doping va rivista, e va introdotto il buon senso e l’equilibrio nelle sentenze.
Se un pazzo si mettesse a spruzzare il prodotto contenente CLostebal sugli spogliatoi degli alteti e ci fosse una contaminazione generale di nano e/o pico percentuali di CLostebol nei tennisti che disputano un torneo,che succede? Squalificano tutti perchè non sanno dove cazzo deriva questa sostanza? E’ pazzesco, è un sistema malato.
@ Nuovo (#4211011)
Sia nel caso di Sinner sia in quello di Bortolotti gli stessi dottori chiamati dalla wada hanno deciso che NON procurava doping
@ SlamdogMillionaire (#4210977)
Hai ragione , scritto male . Intendevo : per una leggerezza rischi due o 4 anni in generale , non riferito a battaglino . Es sinner : e stata una leggerezza , e stato appurato , ma poteva anche andare diversamente . E comunque sta ancora rischiando visto che la Wada può ancora presentare ricorso . E quest’impero una leggerezza , questo intendevo .
760 non è niente o poco . Era solo per dire che queste micro quantità non mi sembra aiutino chissà quanto , sempre che aiutino . Es sinner : ha appena vinto un 1000 e uno slam , e sicuramente quella pomata non la stava usando negli ultimi due mesi .
Da ultimo , semplicemente come ragionamento : se questa pomata o spray aiutassero e fossero un modo per giustificare un doping – anche se blando – anche se viene venduta solo in Italia senza prescrizione , la comprerebbero comunque anche gli staff degli altri atleti , per poi giustificarsi con la contaminazione da massaggio . Il fatto che riguarda quasi solo gli italiani fa ragionevolmente pensare che si tratta di leggerezze dovute al fatto che la può acquistare senza ricetta .
Concordo perfettamente, questo concetto l’ho già espresso anche qui su LT. Ho anche scritto che, in caso di positività, bisognerebbe PRIMA valutare se l’atleta può essere definito concretamente dopato (cioè se la sostanza proibita è qualitativamente e quantitatimente tale da aver dopato) e solo DOPO,in caso affermativo, dare comunicazione all’atleta stesso e attuare i passi di procedura. Se infatti la valutazione porta ad escludere il doping, allora il caso non deve neanche essere pubblicizzato (vedi il caso Sinner).
Giustamente molti si chiedono le ragioni per cui vengono ricercate anche quantita’ minime e ininfluenti al fine del miglioramento prestazionale. La risposta e’ molto semplice, conoscendo il funzionamento del sistema antidoping: di base, la lotta al doping e’ spesso una causa persa, perche’ da sempre la “scienza dopante” e’ avanti anni luce rispetto all’antidoping. Non a caso, risultano in elenco sostanze che avevano senso molti anni fa, come appunto il Clostebol, ma le sostanze o metodi attuali, sono spesso sconosciute. Al tempo stesso, e’ stato creato uno dei tanti inutili carrozzoni autoreferenzialie, come appunto e’ la Wada, che devono giustificare la loro esistenza, andando a pizzicare atleti che possono realmente essere stati contaminati per errore e senza ottenere alcun miglioramento prestativo. Per comprendere meglio come funziona la Wada e’ sufficiente leggere un bilancio della Wada e rendersi conto di quanto venga speso per stipendi, consulenze e viaggi, in proporzione ai costi complessivi, tenendo conto che i test non vengono effettuati dalla stessa Wada ma delegati alle singole federazioni. In sostanza, si cercano i pesciolini e non si e’ in grado di pescare i pescecani, ma tanto basta a giustificare l’esistenza dell’ente.
Procura sempre anche una traccia un miglioramento delle prestazioni purtroppo, quindi nel tuo caso farebbe solo assumere a tutti il doping entro certi limiti
Tu ne scrivi in quantità industriale. Quotidianamente. Incluso questo post.
Aspettiamo la risposta, comunque negli ultimi mesi la somiglianza con Rocco Siffredi è apparsa evidente
@ espertodipallacorda (#4210942)
Come dicevo alcuni giorni fa in altro post, l unica soluzione e’ quella di definire doping: che NON e’ l assunzione di sostante proibite, ma e’ l assunzione di sostanze proibite al fine ED in QUANTITA’ tali da causare un miglioramento delle prestazioni
Mi sono letto le 20 pagine relative alla sentenza ITIA del 2023 del caso di Battaglino. Non sono indicate le quantità, ma si parla di tracce, presumo quindi che siano molto basse. La differenza sostanziale rispetto al caso di Sinner è che la difesa dell’atleta è stata considerata completamente senza prove a supporto (anzi considerate alla stregua di una “arrampicata sugli specchi”), mentre Sinner ha velocemente dato una spiegazione plausibile e supportata da testimonianze e prove.
Personalmente ritengo comunque assurda una squalifica così lunga, che termina praticamente una carriera.
CAS. Court of Arbitration for Sport
A mio avviso è anche troppo severa la punizione inflitta a Jannik Sinner con la decurtazione dei punti del torneo di Indian Wells e il montepremi,anzi il caso non doveva neanche aprirsi visto che la quantità era talmente infinitesimale che non costituiva doping visto che in nessun modo ha creato aumento delle prestazioni.Neanche c’era bisogno di indagare più di tanto,una volta che Sinner e il suo team hanno spiegato com’è finita quella sostanza nel suo corpo la questione finiva lì,specialmente dopo che lo hanno creduto e quindi gli è stato permesso di giocare.Si sta continuando a parlare del niente
Dille di chiedere a sinner 🙂
CHE VERGOGNA SPORTIVA ED ETICA QS ACCANIMENTO!!
Redazione! Siete responsabili di cio che scrivete!.. avete scritto CAS!! …
Mia moglie vuole sapere se il clostebol può sostituire il Viagra. 😎
Il sistema è più severo che giusto perchè da decenni esistono sistemi messi in atto strategicamente per aggirare o coprire i controlli.
Il principio su cui si basa in realtà è abbastanza semplice: se nelle analisi vengono ritrovate tracce di sostanze non lecite o valori superiori a determinate soglie ampiamente sopra di quanto naturalmente previsto nell’organismo allora scattano delle verifiche, che portano a sanzioni.
A quel punto la palla passa all’atleta che deve difendersi cercando di dimostrare il motivo per cui quelle sostanze sono nel suo corpo.
Se l’altleta non ci riesce, se emerge un quadro non compatibile con le analisi, se comunque l’atleta dimostra negligenza (cose del tipo “non lo sapevo” oppure “si quel medicinale era in casa mia, lo usa il mio compagno e per sbaglio l’ho assunto anche io”) viene condannato. Se invece emerge un quadro veritiero, in cui l’atleta non era minimamente a conoscenza della cosa e la ricostruzione è coerente con le quantità trovate nel corpo allora viene assolto.
Quindi, semplificando estremamente il tutto, il processo è lineare.
La complessità è data principalmente dal fatto che 1) sono a tutti gli effetti dei processi, con prove, avvocati, testimonianze… 2) meccanismi di doping massivo, specialmente in determinati sport e concentrati in specifici paesi, hanno inasprito i meccanismi dell’accusa
Il tutto diventa molto mediatico quando colpisce grandi atleti, competizioni prestigiose. Gli esempi più noti di atleti riconosciuti inequivocabilmente colpevoli sono quelli di Ben Johnsson alle olimpiadi dell’88, ciclisti di prestigio e plurivincitori di corse importanti come Armstrong o Ullrich, il maratoneta italiano Alex Schwazer, Diego Armando Maradona, tutti casi in cui gli atleti sono stati condannati con pene molto severe in quanto le sostanze nel loro organismo erano presenti in grandi quantità e gli atleti hanno confessato o hanno fornito una ricostruzione non coerente con i fatti.
Nel tennis hanno fatto molto eco i casi della Sharapova, della Errani, della Halep, molto più criptici ed in cui la colpa degli atleti appare, almeno all’occhio di un osservatore esterno non esperto in maniera come posso essere io, meno chiara
@ fam_aur (#4210948)
Esatto! MA È QUESTO CHE È BASILARE! SANZIONARE CHI È DISONESTO ! QUESTO È IL DOPING! NON CHI HA SOSTANZE CHE NON INFLUISCONO SULLE PRESTAZIONI!!
Questo e’ un sito di tennis o di notizie doping ?. Ormai ogni terzo articolo parla di doping
Mah, in effetti senza il caso JS la notizia non avrebbe destato grande interesse.
Uno dovrebbe come MINIMO leggersi tutti gli atti prima di dire: “sono certo che è innocente/coplevole”…
Certo però che è pieno di gente che “difende a prescindere”: per me è giusto che se vieni beccato con una quantità minima e NON riesci a spiegare una “contaminazione incolpevole” tu venga squalificato (ripeto che parlo in generale, mica ho letto gli atti di questo caso). Certo, non parlo mica di una radiazione/squalifica per 6/8 anni…
Per “tutelare” JS molti (che invece chiederebbero la radiazione a vita se fosse coinvolto uno straniero con dosi pure più basse) dicono “la scienza ha stabilito che a dosi così basse vari farmaci NON hanno nessun effetto dopante”.
Però si dimenticano che: 1) potresti aver smaltito prima dosi più alte; 2) tecnica dopante delle “microdosi”; 3) il farmaco potrebbe essere solo un “coprente” di altri; 4) cmq la legge è chiara: anche con una minidose vieni squalificato se non provi la mancanza di colpa. Lo sai già prima, se fai sport… Nè mi pare che capiti ogni anno al 50/60% degli atleti, altrimenti capirei la “crociata”…
JS cmq è INNOCENTE proprio perchè ha spiegato bene la contaminazione incolpevole: mettendolo nello stesso calderone di tutti gli altri coinvolti nel problema di quel farmaco (sia che siano “mini-dosi”, sia che non lo siano), con la solita solfa: “è solo una microdose + è cmq un farmaco orami superato perciò non ha senso usarlo per doparsi”, in realtà certi “tifosi a prescindere” NON gli fanno un favore… (col loro ragionamento, alcuni “furbetti”, con micro-dosi, prodotti coprenti oppure “superati ma cmq efficaci”, mi sa che alla fine riuscirebbero ad ottenere risultati migliori di gente “pulita” come JS…)
scusa ma il tuo ragionamento è fallace. intanto non sappiamo nulla di questa vicenda quindi non possiamo dire che si sia trattato di una leggerezza.
e poi tu hai idea di cosa voglia dire essere il 760 del mondo?
Mica è roba da tutti.
Io nemmeno se mi dopo alla Ben Johnson riesco ad arrivarci ma magari lui si. Chi lo sa?
Se è doping è doping. Indipendentemente che ti faccia arrivare al n1 al mondo o al 760.
Redazione.
Titolo:
CAS o TAS ? 😉
Stefano chi?
@ Ronnie (#4210956)
Non mi sembra che nella sentenza ITIA siano indicati i valori , si parla di tracce presenti nelle urine – ma il mio inglese non è un granché .
Semplificando però mi verrebbe da dire che si guarda piccala protocollo che al reale beneficio che un atleta può L meno avere avuto . E due o quattro anni per una leggerezza mi sembrano veramente assurdi . Tra L altro se col clostebol uno arriva al 760 , mah mi sembra che aiuti pochino
Io personalmente farei a meno di persone come te piuttosto di chi riporta notizie
@ vittorio carlito (#4210954)
Ho solo dato una notizia ma ci mancherebbe che tutti fossero d’accordo.
F. P. V.
Il vero problema di Battaglino al tempo è che non si poteva permettere un fisio che lo trattava , da li è rimasto in braghe di tela
@ zedarioz (#4210951)
Ciao carissimi! l’avremmo voluto sapere anche noi ma nel comunicato non c’è scritto…..anche nel 2023 non c’era scritta la quantità.
https://www.livetennis.it/post/383632/stefano-battaglino-sospeso/
F. P. V.
@ Ronnie (#4210956)
Da quello che ho capito in altri articoli, nemmeno nuotando nella pomata per settimane si ottiene un vantaggio fisico
Filosoficamente se ti dopi e sei pure scarso forse è più giusto fermarti per non rovinarti la salute per nulla!
Battaglino e Sinner passano alla cronache per doping, probabilmente anche in questo caso, come per il nostro numero 1, non c’è alcun vantaggio fisico e immagine e qui anche carriera rovinate.
Poi ci sono quelli che magari fanno sacche di sangue come il dott. Fuentes nel ciclismo e non succede nulla
Gentile Villarico, mi permetto di sottolineare che nel suo articolo manca un dettaglio importante: la quantità di Clostebol rilevata nel caso da Lei citato.
Senza questo dettaglio, è difficile capire- semplificando- se la sanzione ( pesante) è stata comminata per omicidio stradale o per omessa esposizione del disco orario.
Clicca qui per visualizzarlo.
Questo Villarico sta rovinando questo sito . Redazione contenti voi contenti tutti o quasi.
la legge è uguale per tutti
Anche se non commento più sul doping perché ai troll non rispondo più, giusto per capire, sarebbe carino sapere la quantità di clostebol rilevata nei campioni di battaglino, visto che gli scienziati stessi dicono che non è dopante se non in quantità enormi che sarebbero dannose per l’organismo. Sa tanto di pena sproporzionata, ma bisognerebbe avere più informazioni.
condivido 100%
Pronti, via, ancora fiato alle trombe sul caso Jannik da parte dei soliti giustizialisti/complottisti/invidiosi ecc ecc di turno. In realtà in un altro momento del povero Battaglino non sarebbe importato a nessuno, e sarebbe stato derubricato a dopato di turno. Ma invece la vicenda in se mi pone un paio di dubbi: 1)seppure le regole esistono e vanno rispettate, ma sono giuste norme che rovinano carriere dando per certo (lo abbiamo scoporto in queste settimane) che quantità minime di tali medicinali hanno valore zero ai fini del doping in senso stretto? 2)fossi un giocatore top, in queste condizioni, creerei una fittissima rete di controlli su tutto quello che si muove a 360° all’interno di materiali e strumenti nel team, alimentazione nei tornei, finanche ad arrivare a mettere in dubbio e rifiutare gli aiuti offerti nei medical-time out; parleremo anche di fantascienza, ma se qualcuno ti vuole male ti può anche rovinare…..
@ espertodipallacorda (#4210942)
Commento perfetto .
Mi permetto di condividere un piccolo spunto, invero più di pancia che di testa. Da vari casi emersi più o meno recentemente, ho tratto il timore che il regolamento antidoping risulti più severo che giusto. Ho come l’impressione che si stia perdendo di vista quello che dovrebbe essere l’obiettivo di questo sistema: sanzionare chi effettivamente ha fatto o fa uso di doping, cioè di sostanze coscientemente (la coscienza può essere sia dei tennisti che dei membri del loro entourage) assunte con lo scopo di migliorare la propria prestazione. Capisco la severità, così come capisco che sia impossibile determinare “filosoficamente” chi si sia veramente dopato e chi no. Resta però il fatto che esiste pur sempre il buon senso che, unito ad opportune conoscenze biochimiche, porta, per esempio, a dire che sia palese che Sinner non abbia assunto la sostanza proibita con intento doloso, perché quella quantità risulta troppo bassa per avere un effetto sulla prestazione fisica. Nei meravigliosi testi che ho letto, il celebre Beccaria insiste quasi ossedentemente sull’importanza di commisurare e la condanna e la pena all’intenzionalità e al riscontro oggettivo del dolo, perché, in fin dei conti, scopo precipuo della giustizia è, appunto, di essere giusta.
E ora coi commenti… Due pesi due misure…
trattamento di favore …
È numero uno…
!1!1!1!
non aveva un massaggiatore che si era tagliato un dito?
Altra storia cupa
Come fa a ritrovare il massaggiatore o la persona che lo ha trattato durante un medical timeout avendo magari le mani contaminate. Giocano tornei sperduti, magari anche senza tv, in capo al mondo, a questi livelli anche se non colpevole sei fregato, non hai proprio modo di dimostrare la tua innocenza. Ecco i due pesi e due misure con chi è ai vertici del tennis..