L'Australia si è qualificata per Malaga Copertina, Davis/FedCup
Hewitt critica il formato della Davis: “È stupido, ringrazio i miei ragazzi per l’impegno”
17/09/2024 08:12 
41 commenti
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Lleyton Hewitt, capitano del team australiano
Lleyton Hewitt continua la sua “crociata” contro l’attuale status quo della Davis Cup, che a suo dire ha un formato “stupito” e non favorisce l’impegno e presenza dei giocatori. Già in passato, dalla rivoluzione targata Haggerty-Pique, l’ex campione australiano non ha lesinato critiche al nuovo formato della Davis; dopo il passaggio del turno del suo team che sarà di nuovo in gara a Malaga a novembre per la final 8, ecco che Hewitt ha ringraziato i suoi atleti per l’impegno, ma anche sottolineato storture e difficoltà dell’evento.
“Abbiamo avuto questa settimana alcuni ragazzi piuttosto malconci”, afferma Hewitt. “Sarebbe stato molto facile per alcuni di loro non presentarsi affatto, ma sono venuti e hanno indossato il ‘Green and Gold’ (i colori australiani, ndr), e hanno fatto assolutamente tutto ciò che ho chiesto loro. Sono super orgoglioso di loro”.
Hewitt sottolinea come i migliori atleti del mondo sono costretti a scegliere tra rappresentare il loro paese in Davis, in un momento della stagione molto critico subito dopo US Open, o prendersi il tempo necessario per il riposo dopo aver giocato per un titolo importante.
“Cercare di chiedere ai giocatori di giocare il secondo giorno dopo la fine di uno Slam non è facile”, continua Hewitt. “Questa è la parte stupida di questo formato, non credete? Potrei continuare a dirlo all’infinito. Nel vecchio formato (solo weekend), almeno avevi tempo fino a venerdì prima di dover giocare. Ora giocare martedì è ridicolo. È sbagliato. Ma il formato è quello che è”.
Mario Cecchi
TAG: Davis Cup, Lleyton Hewitt
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Io deliro, ovviamente, ma se si vuole rappresentare una nazione inserirei le quote rosa
Sempre tante polemiche su questa Davis, non sarebbe meglio farla ogni biennio o quadriennio, dandole un maggiore risalto?
Così mi sembra diventi logorante per il format e per i giocatori
Buona idea, (volendo si potrebbero lasciare anche 1/2 posti, o fate voi quanti, ad un “turno preliminare tra gli stati che non hanno giocatori con classifiche buone come gli altri e che così si qualfichereberro per il torneo finale. Oppure si fanno delle “categorie” di sfidanti e gli eliminati al primo turno tra i 16 “big”, si ptrebbero man mano sfidare tra loro finchè resta solo 1 che “retrocede” nella categoria inferiore, mentre nello stesso periodo gli altri si sfidano per “salire di categoria”) ma si dovrebbe trovare un accordo con l’ATP (che invece ha interesse nello sviluppare solo i “suoi” tornei a squadre)…
Secondo me basterebbe far disputare la Davis in contemporanea a qualche 250. I giocatori più forti possono tranquillamente fare a meno di partecipare a un 250, quelli un po’ più distanti dalla Top 10 o top 20 possono scegliere con serenità se partecipare a un 250 (che ti da qualche punticino e qualche soldino, ma nemmeno troppi) o alla Davis che invece dà molta più visibilità, gloria (specialmente quando si vince) e adrenalina. La competizione in questo modo potrebbe diventare più equa, favorendo la partecipazione dei giocatori più forti e permettendo invece a quelli di non primissima fascia (scusatemi ma non ho trovato una definizione migliore) di trovare una bella vetrina e di battagliare con i top, con una maggiore energia data dal tifo del pubblico che solitamente in Davis dà una carica in più.
Ripetitivo e noioso. Da qualche anno guardo più volentieri il tennis giovanine e quello femminile, perchè preferisco esibizioni di cervelli a esibizioni di bicipiti.
P.S.: partite di Davis giocate in una nazione che non è quella di nessuno dei contendenti sono di uno squallore unico. Nella vecchia Davis il pubblico e le tribune facevano parte a pieno titolo dello spettacolo. Ora quando oscurano le tribune per non far vedere il penoso spettacolo degli spalti semivuoti mi viene rabbia e tristezza.
@Mario Cecchi – Concordo (e da anni) coi giudizi di Hewitt, e nel corso degli anni ne ho scritti di più brutali. Credo – a giudicare dal “riposino”, che la pensino così anche Sinner e Musetti…
P.S.: se proprio ci tiene a usare il latinorum, tenga presente che la dizione esatta non è “status quo”, ma statu quo.
Parere personale? Niente affatto. Parere della Treccani:
[…] Caro Cecchi, se proprio deve fare sfoggio di locuzioni in “latinorum”, tenga presente che l’espressione corretta è statu quo, e non “status quo”.
Lo dico io? No. Lo dice la Treccani:
statu quo locuz. avv. – Formula enucleata dalle espressioni lat. moderne in statu quo ante (o prius), in statu quo nunc «nelle condizioni di prima, o d’ora»
Grande Lleyton, qualcuno doveva pur dirlo
[…] Gentile Redazione, chiedo per un amico: qualcuno può spiegarmi con poche e semplici parole come mai al 35K di Santa Margherita di Pula ci ritroviamo nel main-draw come WC Melania Delai (1038 e perdente alle qualificazioni), Federica Sacco (1190), la Girelli (870), e invece hanno dovuto giocare le qualificazioni Spigarelli 854, Gennaro 783, Brockman 726, Mazzola 720, Mariani 708, Alvisi 707, Seibold 676. e Verena Meliss 555?
Grazie in anticipo per la (eventuale) risposta
La soluzione è molto semplice. Nessuna settimana di impegni davis nell’anno.
Si accorcia la stagione di 1 o 2 settimane (o si trovano 2 settimane di pausa dai tornei dopo gli slam) e dopo il master torneo ricchissimo di davis a 16 squadre o 24 su 2 settimane.
Partecipazione su ranking considerata sui migliori 4 di ogni nazione.
5 partite 4 singolari e 1 doppio.
Punteggi per vittoria differenziati per valore delle partite (la partita tra i primi e secondi da più punteggio di quella dei 4 e 3 e il doppio vale come i singolari più importanti)
Nella prima settimana si giocano 8vi e 4ti e nella seconda semifinali e finale.
3gg per match e 2gg di riposo 1 dopo i 4 e 1 dopo la sf.
Ciascun tennista gioca 1 sola partita per turno. Prima giornata scontro tra 4ti e 2di, giorno di doppio, terzo giorno scontri tra terzi e primi.
Formato semplice si può tornare ai 5 set, si premia il movimento più profondo e meglio strutturato
@ Vasco92 (#4209515)
Però tutti a sperticare lodi quando spunta un ragazzino a giocare il rovescio ad una mano. Mah.
Comunque non ho dubbi, andrei anche in calesse a veder giocare giocatori di talento come McEnroe, Panatta, Edberg perchè questo tennis tecnologico, nelle mani di chi tira più forte è abbastanza ripetitivo.
Grande Street fighter
Il problema è che nella foresta amazzonica e contro Blanka i migliori non andrebbero comunque!
5 turni, ma capisco il concetto che vuoi esprimere.
posso dire la mia?
La squadra che vince dovrebbe giocare 6 turni pari a 6 we o 3 settimane se ci sono 2 incontri alla settimana. Improponibile
Cattivoni, cè l’hanno con la Coppetta Davis enzo
E 3 su 5 come dice Panatta
“prima era snobbata dai top”?
Prima QUANDO?
Chiedo per un amico che sostiene di avere visto Panatta contro Kodes, Lendl, Nastase, McEnroe, Borg ecc
Con questa formula quando si arriva ai quarti ci sono tutti i Campioni, mentre prima era snobbata dai TOP. Basterebbe non avere la memoria corta, vero Hewitt?
Due singolari un doppio e due singolari a chiudere
32 squadre invece di 16 con scontri diretti senza gironi
Nel doppio sì
Come sempre : in medio stat virtus
La vecchia formula….a me fa ricordare 5 finali di Panatta & Co., tutte in trasferta. Mi fa anche ricordare Domeniche dove si giocavano (ma anche no) partite ininfluenti per le quali scendevano in campo (controvoglia) le riserve. Mi fa anche ricordare, infine, partite durate oltre 7 ore. Nulla è o era perfetto.
Il formato di questa Davis non è stupido, é orrendo.
Perché i tuoi ragazzi arrivano alla fine dello slam ?
Molto meglio così, meno dispersiva quindi più attraente e coinvolgente, rispondente alle esigenze del moderno calendario..poi c’è comunque modo di “gestire” la rosa giocatori a seconda delle esigenze dei singoli, vedi Sinner.
Anche così è troppo. Prepari un tabellone a 16 già mettendoci un po’ di squadre che, per i meriti di aver fatto molto bene l’anno prima, sono esenti da ogni turno preliminare (quelli restano solo per le nazioni che partono da “sotto” ed aspirano ad entrare prima o poi nei 16).
Volendo, nei 16, potresti dare anche una WC a 1/2 squadre che a settembre/ottobre (la cosa brutta è che il turno è troppo attaccato agli US, dovrebbero ritardarla di almeno 1 settimana a costo di allungare di 1 settimana il calendario) hanno la miglior classifica ATP, a patto che poi schierino i top. (Oppure va bene nessuna, se già vuoi dare la WC ad ogni costo a chi organizza la finale).
Dopo quel turno, fai solo più fase finale, ad otto, nella località deputata (che dovrebbe avere abbastanza campi da far giocare, nei primi giorni, più partite in contemporanea)…
Concordo con quello che dice Hewitt. I gironi non si addicono alla Coppa Davis, anche perchè costringono alcune squadre a giocare due giorni di fila senza riposo, mentre altre hanno più giorni di riposo. Non c’è equità.
La Davis che ho ammirato fino al 2018 era meravigliosa, che ricordi. Ora capisco che sia irrealizzabile, ma secondo me dovrebbero inserire degli scontri diretti al posto di questi gironi, magari giocando solo sabato e domenica e 2 set su 3, come si vocifera di voler fare.
Ho degli splendidi ricordi delle vecchie maratone di Davis, trasferte in India su campi in erba, sfide in Australia memorabili, la finale persa con gli USA in trasferta. Tutto molto bello e romantico in effetti, tuttavia oggi non replicabile per le ragioni che avete esposto.
Inoltre nel post Panatta Barazzutti ci siamo per decenni aggrappati alla Davis in quanto unica manifestazione in grado di regalarci momenti esaltanti in un lungo periodo piuttosto avaro di successi tennistici.
Parole sante! Si torni alla Davis VERA…
L’hanno semplicemente distrutta, e indietro non torneranno più.
Grazie Leyton
Questa Davis non è il massimo, ma quanti nostalgici del rovescio a una mano, delle racchette di legno, delle partite in mezzo alla foresta amazzonica…. ahhhh 🙂 🙂
Dai sveglia il mondo va avanti, per questa gente dovremmo andare ancora in giro con il calesse.
Come si potrebbe mai fare coincidere un calendario atp sempre più fitto con giornate e giornate di Davis?
Innegabile che la vecchia Davis avesse un fascino particolare proprio per quelle ragioni, ma oggi ancora di più è impossibile tornare a quella formula. In un calendario così complesso e con gli stress fisici dei tennisti moderni, dover improvvisare su superfici diverse senza nessun tipo di preparazione porterebbe a massicce rinunce non solo dei top 10, ma credo che giocherebbero ben pochi top 50, con tre su cinque poi…
Tornare all’eliminazione diretta in ogni turno, partendo da un tabellone mondiale a 16 squadre potrebbe essere una soluzione, arrivando ad una final 4 a fine stagione in campo neutro. Lascerei i 2 set su tre, con un ritorno alle 5 partite, da giocare però in due giorni con 4 singoli e un doppio.
@ pier (#4209493)
ricordo un Panatta-Alexander (in Australia) da cardiopalma…. altri tempi… altri giocatori… altri interessi… possiamo solo valutare e commentare ciò che propongono oggi. che non sarà il massimo ma almeno è qualcosa. mettiamoci l’anima in pace putroppo a quella formula non torneranno mai (ben felice di essere smentito)
sono d’accordo, la formula è giusta. la vecchia davis andava bene fino agli anni 90, poi non andava più nessuno. così l’hanno rivitalizzata e a malaga avremo sia sinner che alcaraz. e noi cercheremo il double. basta essere nostalgici,
il tempo passa e le cose cambiano.
Questa formula è davvero ‘na schifezza.
Bellissimi e memorabili i weekend con partite tre su cinque, dove se andavi in trasferta ti poteva finire nella foresta amazzonica o nella bolgia di Praga. Per me erano molto più appassionanti di uno slam.
Secondo me, va bene così. Negli ultimi anni in coppa Davis non ci andava veramente nessuno dei migliori. Con questa formula magari saltano la fase iniziale, ma ai quarti ci sono quasi tutti. Non sarà il top ma sicuramente meglio degli ultimi anni tre su 5.
Secondo me, va bene così. Negli ultimi anni in coppa Davis non ci andava veramente nessuno dei migliori. Con questa formula magari saltano la fase iniziale, ma ai quarti ci sono quasi tutti. Non sarà il top ma sicuramente meglio degli ultimi anni tre su 5.
Si ma il problema di giocare due giorni dopo la finale di uno slam non è un problema Australiano e riguarda solamente due giocatori e due nazioni.poi che sta competizione conti sempre meno siamo d’accordo.
Io farei un torneo a squadre per capire veramente il movimento del paese….2 singoli maschili 2 femminili un doppio maschile uno femminile un misto tutto 2/3 in una settimana a fine stagione o ad inizio stagione
Sembra che abbiano deciso di modificare la fase di qualificazione per le fasi finali. Vedremo quale coniglio tireranno fuori dal cappello Davis… basta che non sia un’altra pantegana.