Djokovic: “Niente smartphone per i miei figli”
Novak Djokovic, il più grande tennista di tutti i tempi, dimostra che anche le superstar affrontano le comuni sfide della genitorialità moderna. In un’intervista esclusiva al quotidiano serbo Blic, concessa a margine dell’incontro di Coppa Davis tra Serbia e Grecia, il 24 volte campione Slam ha condiviso una decisione familiare che sta generando dibattito: il rifiuto di concedere smartphone ai suoi figli.
“I miei figli non hanno ancora un telefono cellulare,” ha rivelato Djokovic, “e questo spesso causa discussioni tra me e mia moglie.” Il campione serbo ha ammesso che i suoi figli si lamentano, dicendo: “A scuola tutti ne hanno uno, tranne noi.”
Questa scelta, apparentemente controcorrente, riflette la determinazione di Djokovic nel navigare le complesse acque della genitorialità nell’era digitale. “Non è facile e ha ripercussioni su altri livelli,” ha confessato il tennista, riconoscendo la pressione sociale che i suoi figli devono affrontare.
Djokovic ha poi elaborato sulla sua filosofia educativa: “Se tutti fanno qualcosa, il gregge si comporta così, si pensa di doverlo seguire. Ma non è necessariamente vero.” Con queste parole, il campione serbo sottolinea l’importanza di pensare in modo indipendente e di non cedere alla pressione dei coetanei.
“È qui che penso ci distinguiamo dagli altri,” ha aggiunto con orgoglio, “perché siamo testardi e attivi.” Questa dichiarazione rivela non solo la fermezza di Djokovic come genitore, ma anche il desiderio di instillare nei suoi figli valori di indipendenza e pensiero critico.
L’approccio di Djokovic alla genitorialità rispecchia la stessa determinazione e forza mentale che lo hanno reso un campione senza pari nel tennis. Mentre continua a dominare sui campi da tennis di tutto il mondo, sembra che la sua sfida più grande e gratificante si stia svolgendo fuori dal campo, nel ruolo di padre.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Novak Djokovic
Oscura i satelliti con le palle? Che palle! È il caso di dire!
Utopia! Basta andare al ristorante per capire che buona parte dei genitori usa il telefono per stordire i bambini e far finta che non esistano per un po’.
La cosa importante è vedere come Novak abbracci i figli ricambiato con amore, come li coinvolga anche nella sua vita professionale e li porti sul campo a scambiare con lui anche prima degli incontri importanti…evidentemente ha altro da dare ai figli, con la moglie,(certo, anche per il suo vissuto) piuttosto che cellulari, spesso utilizzati dai genitori come comodo intrattenimento dei figli e che purtroppo stanno creando generazioni problematiche e insoddisfatte
È chiaro ormai da tempo che su questo spazio molti utenti si dissociano completamente dalla realtà e non sanno come stanno veramente le cose. Se invece di vivere solo di casa e lavoro si uscisse ogni tanto anche solo per una passeggiata, si noterebbero molto facilmente bambini anche di 8 anni con in mano gli smartphone e lasciati soli dai genitori, quindi l’ educazione di Nole non è così strana come può sembrare.
@ Kenobi (#4209296)
Obi Wan, che era veramente saggio, non si sarebbe mai espresso così su Nole. Sono due anni che lo odi, direi anche basta, non elargisci perle di saggezza ma solo critiche inutili e sterili.
@ Simona (#4209307)
No, siete voi che vivete in una bolla, completamente dissociati dalla realtà.
@ mats (#4209386)
Tu invece sei d accordo a comprare i cellulari x i bambini di 8…9 anni ? Dal tuo illuminato commento, sembra di sì…
Almeno 13-14 anni bisognerebbe aspettare, quando iniziano a capire già la vita e sono cresciuti un pò. Poi lo si può far usare anche a 3 anni, ma possederlo è tutto un altro discorso. E’ uno strumento pericolosissimo ma Bruno evidentemente è convinto che gli altri siano alieni
Intanto è stato pubblicato anche da Eurosport!
Colpa di genitori rammolliti!
@ Armonica (#4209535)
Anche io
Io trovo ridicoli i genitori che mettono i bambini davanti ai telefoni per rincoglionirli!
I bambini sono sempre cresciuti benissimo senza smartphone! E dovrebbe continuare ad essere così.
anche il testo di questo articolo , oltre all’immagine, sa tanto di AI…
I figli useranno i telefonini degli amichetti e saranno ancora più arrapati da questi divieti patriarcali che ricordano quello scoglio che voleva fermare il mare, cantato da Battisti.le parole del Serbo sono solo canzonette.
I figli useranno i tele
Tanto ma tanto tanto di capello!
Non è cosi insensata questa decisione per ragazzini con un padre molto famoso che leggerebbero di tutto e di più sulla star di casa in blog e social vari. Mi domando però dove srescano questi ragazzi. In Serbia? A Montecarlo? Considerando la ricchezza di famiglia immagino frequentino i rampolli di qualche elite locale. In tal caso pur se lodevole l’impegno di Nole di evitare il conformismo nei figli, temo che una certa superficialità da opulenza sarà difficile da evitare. Lui viene da un’infanzia di guerra, i figli da una base di agio. Mai conosciuti plutocrati che non fossero gente da sbadiglio. Forse sono stato sfirtunato io, ma chi appartiene a circoli monoclasse finisce quasi sempre per essere monocorde. Nole ha avuto un vissuto trasversale socialmente, i suoi figli ne dubito.
GRANDE UOMO!
Fara’ il 250 di Belgrado suppongo, e’ probabilemte sara’ l’unico torneo che potra’ vincere. Gli slam ormai sono fuori dalla sua portata, ci provera’ nel 2025, poi’ prendera’ atto e smettera’.
ah ah, vedo che sei poco informato, ti farei parlare con mia moglie, maestra di asilo nido…
d’accordissimo nole lungimirante e uno con un paio di palle che oscura i satelliti di elon musk 😉 chi vivrà vedrà….
Gli farei rispondere dalla compagna del Verdone figlio dei fiori…
@ Betafasan (#4209359)
Lascialo perdere, è tempo sprecato.
Ciao
Più Djokovic
Meno Ferragnez e robaccia varia.
numero uno del circo
personaggio ormai al limite del ridicolo.
Spero che TANTI riescano a “uscire dai ranghi” di qs società Folle!!
@ Racchetta (#4209213)
Ma vivi su qs pianeta? Ignori che 2,2 miliardi di persone non hanno cibo e acqua sufficiente per vivere! E stanno a disqisire se un ragazzo sotto i 14 anni non ha il Cellulare!! Non se è un Asino e non sa parlare o ragionare o conoscre un minimo di geografia, aritmetica, grammatica!!!
@ ospite1 (#4209185)
100 pollici SU!!!
Purtroppo i pecoroni ti daranno addosso! Ma stiamo vedendo già oggi i disastri di qs era digitale dopo solo 25 anni !!
La MASSA NON CAPIRÀ oggi! Sei AVANTI DI 50 ANNI!!
NOLE SEI GRANDE! HAI DUE MELONI INVECE DEGLI ATTRIBUTI!!
Ma che giochi a tennis fin che regge, che per il resto non ha nessuna autorevolezza…ha lecite opinioni…e’ spesso sono sbagliate…
purtroppo è comune, io ho 20 anni e mi accorgo su me stesso della dipendenza che può causare dato che poi facendo informatica all’università lo devo usare spesso, quando nelle varie feste di paese intrattengo il pubblico dei bambini ne vedo tanti con i cellulari in mano purtroppo, la realtà è questa e gli effetti deleteri saranno soprattutto da un punto di vista motorio
Veramente foto inaffrontabile
@ Giuliano da Viareggio (#4209300)
Bravo ….compra il cellulare al figlio di 8 anni …..bravi,bravo
ma cosa dici ?? nole ha vinto di tutto, ci sta che a 37 anni decida di giocare solo i tornei più importanti ossia gli slam. qualche mille magari lo farà ma che senso ha logorarsi per giocare un 250 o un 500?? ormai e’ giusto che scelga dove giocare. lascia stare connors che ha vinto un quarto degli slam di nole.
Bravo
@ Losvizzero (#4209309)
Tu vivi su marte?
Siamo proprio alla frutta per fare queste interviste e leggere queste cose….i figli sono piccoli quale pazzo gli darebbe già il cellulare??? Andare controcorrente e fare la proprio vita come si vuole quando tu da solo hai il PIL di San Marino è facile!
Si, d’ogni tanto è giusto confrontarsi sui temi che coinvolgono, chi più è chi meno, tutti noi. Anche prendendo come spunto le affermazioni di un campione di tennis.
la prima cosa sensata uscita dalla sua bocca negli ultimi 4 anni e 6 mesi
il mio falegname con 30 mila lire la faceva meglio
Bravissimo! La penso come te……Djokovic è il classico padre tiranno…
Federer invece ha dato il cellulare ai propri figli a circa 1 anno. Per fare trading on line.
oddio non l’avevo notato… tra l’altro “IA a pagamento” scritto così nella parentesi fa ridere tantissimo
Come se i nostri figli dovessero rinunciare alla tv, alla radio o al cinema che noi abbiamo ereditato dall’epoca dei nostri padri e nonni.
Sono estremismi che piacciono al novax Djokovic, in realtà sono tutti ottimi mezzi che adeguatamente utilizzati danno un plus ai nostri figli.
Come ogni cosa nella vita può essere un bene o un male a seconda di come viene utilizzata, compito dei genitori è informare e dare gli strumenti ai figli per comprendere le minacce.
É proprio il numero uno!
Djokovic,il nr.1 del tennis mondiale è italiano e si chiama Jannik Sinner e usa poco il cellulare!!!
@ ghisallo (#4209214)
Ridicolo
@ ghisallo (#4209214)
Ridicolo
In bacheca
certo. è il minimo
A chi lo dici.
Ahahahah
ma che schifo e che brutta quella foto generata con l’intelligenza artificiale.
E pure a pagamento..avete pagato per quell’obbrobrio?
Bel pacco
I cellulari fanno malissimo ai bambini e più sono piccoli e più gli fanno male.
Il problema qui non è di non viziarli, ma di non danneggiarli.
Giustissimo non comprate cellulari a bambini di 10 e 7 anni, ma è importante non fargli usare quelli dei genitori e questo è molto più difficile, soprattutto in contesti dove altri bambini li usano.
Bravissimo Djokovic a cercare di tutelare i suoi bambini il più possibile.
Non capisco perché non dare lo smartphone ai propri figli significa essere un tiranno. Invece è una forma d’amore e di protezione la sua. La frase ” il destino dei genitori è di essere delusi dai propri figli” non si può sentire.
@ Lo Scriba (#4209242)
Secondo me,sono già vecchi vedo dei bimbi anche più piccoli con lo smartfone in mano dato dai genitori, così non “ROMBONO”
Ma ce ne importa qualcosa?
@ Asni (#4209190)
La tua prima frase è drammaticamente ingenua. Le scelte delle masse sono praticamente del tutto influenzabili con la cultura. Tanto è vero che una massa di cultura cattolica va in chiesa, una di cultura musulmana va in moschea, una di cultura laica se ne sta a casa.
La cultura è a sua volta il prodotto di una situazione di potere. Questo spero non necessiti di spiegazioni. Basta che pensi alla velocità con cui la massa degli italiani è passata da una scelta politica fascista a una democratica. Sono bastati 10 anni, una guerra in mezzo e una iniezione di potere angloamericano realizzatasi col piano Marshall. Intendo, se ci si mette di buzzo buono si riesce a cambiare alcuni aspetti della cultura di massa anche all’interno della stessa generazione di individui.
Pare che pure Leobborghe fijo de BBjorne fino ai 16 anni non abbia avuto lo smartphone. Ma Abbjorne era diverso da lì pischelli de oggi.
Anche perché per battere Musetti o un enzo qualunque bastano 3-4 orette, 5 se va male. Fare i padri dura un po’ di più!
…
Faccio notare che i figli di Djokovic hanno rispettivamente 10 e 7 anni: ci mancherebbe dare in mano uno smartphone a due bambini delle elementari.
Meno male che cci sta Ggiocovicce, uomo vvero e ssingero!
Temo Djokovic non abbia capito cosa significa essere genitori. Il destino dell’essere genitori è quello di essere sempre delusi dai propri figli perché i figli non sono fatti per essere la nostra continuazione, ma sono esseri viventi con una loro testa, i loro istinti e i loro desideri.
Più Djokovic penserà di poter imporre ai figli di essere la persona che lui vorrebbe diventassero, più farà danni. I danni possono manifestarsi prima o dopo, essere più eclatanti o meno, ma ci saranno. Prima i genitori si rendono conto che il loro potere sui figli è del tutto aleatorio e il massimo che possono fare è dare loro amore, protezione ed essere da esempio, meno danni faranno.
Essere figli di Djokovic potrebbe essere una grande fortuna nella vita, ma se Djokovic si rivelerà un tiranno con i propri figli temo non sarà stato un affare averlo avuto come padre.
Se questa decisione impopolare fosse stata presa da cetto la qualunque e non da Nole, riceverebbe offese d’ogni tipo. Parla uno degli sportivi meno conformisti e diventa una scelta importante. Mah!
Conors&Fedderer&Naddal erano un’altra cosa
@ hardenn (#4209182)
Un grande, anche come padre! Lui ha vissuto con rigore, adesso pretende che anche i suoi figli vivano allo stesso modo per poter affrontare le inside del mondo. Un compito difficile il suo, molto più facile battere Musetti enzo
Ma infatti!!! Aspetto con ansia la dichiarazione di quante volte fa la cacca, peso e colore nonché analisi organolettiche varie. Poi la confrontiamo con gli altri top ma pure voi bottom.
É uno dei motivi più grandi di depressione e malessere generale soprattutto tra i più giovani. In primis questi shorts, tik tok etc, ovvero video superficiali di breve durata che attirano l’attenzione come un fonte di forte luce attira le falene.
È dopamina veloce e senza sforzo/fatica che rende dipendenti e distrugge capacità di concentrazione . Soprattutto quando un cervello non è ancora definitivamente sviluppato le conseguenze possono essere gravissime.
Djokovic può educare i suoi figli come preferisce . L‘articolo non approfondisce il tema ma sopratutto non c‘entra nulla col tennis. Assolutamente fuori luogo
Che sia il più vincente non c’è dubbio che sia il più grande tennista i dubbi ci sono, eccome. Perché uno che dichiara che gli interessa solo giocare negli SLAM e per la nazione non è da considerare grande. Può farlo solo perché ha accumulato centinaia di milioni; Connors a 39 anni si batteva come un leone in tutti i tornei, grandi e piccoli, tanto da vincerne 109, più di Djokovic. Quello sì che era un grande (e non era stanco dopo un mese di relax e 4 tornei disputati in un anno!)
Il tuo è un discorso che non sta in piedi. La massa prende un sacco di decisioni errate, basate su false notizie, pregiudizi, emozioni dovute a eventi episodici. La scelta della massa non è garanzia di nulla.
Questa è la demenziale teoria di Vannacci, totalmente smentita dalla storia… ma a cui purtroppo molti danno credito.
Diverso è il discorso sulla competenza, su cui sono anche d’accordo, di principio. Ma poi capire chi è davvero competente e chi no… neppure quello è semplice!
Sullo specifico dello smartphone, è un tema su cui è difficile dare un giudizio assoluto. Quello di cui sono certo è che l’uomo, soprattutto uno eccessivamente sicuro di sé come Djoko, tende ad agire per opposizione in modo eccessivo, e questo è una delle cause principali dei peggiori problemi del mondo.
In pratica, nel caso specifico… lo smartphone non fa bene? E io ai miei figli non lo do, senza pensare che una scelta di questo tipo può portare a problemi di inclusione sociale non meno potenzialmente rischiosi per un bambino/ragazzino.
Concordo quindi con hardenn, la soluzione non è negare gli strumenti esistenti, ma dare gli strumenti per comprenderli e gestirli… ma di sicuro è un compito più faticoso e complesso che proibirli, caro Djoko!
Ottima scelta , sono totalmente d’accordo .
Anzi io la estenderei anche a diversi ” adulti “.
Doppio anzi… metterei proprio una sorta di corso / esame e relativa patente per poterne comprarne uno ed usufruirne .
E lo stesso farei per diverse altre cose, ad esempio : poter andare a votare , possedere dei cani ect ect.
Sono consapevole d’essere molto ” estremo ” … ma sono convinto che si starebbe tutti un pò meglio ( almeno le persone con una buona educazione civica e non solo quella ).
Esatto, per adesso mi sembri l unico che ha colto il messaggio reale che vuole dare.
Ma questo argomento merita un articolo su LT?
questa è anche la politica di mia moglie (tanto, in casa, il mio parere non conta).
In Inghilterra ci stanno pensando seriamente..
Bravo Nole.
Mettili a pane ed acqua.
A questo mondo mancano educazione e disciplina.
Nel 2024 se la massa fa una scelta è perché quella è la via razionalmente e scientificamente corretta.
Qual è la differenza con il gregge? Che a capo del gregge non c’è un ovino più intelligente, educato, colto o preparato. Se nella mia vita faccio il tennista non contesto le indicazioni del perito metallurgico nell’ambito della siderurgia, di un ingegnere civile nell’ambito della costruzione di ponti o di un medico oncologo nell’ambito della terapia tumorale.
Seguire ciecamente le indicazioni di questi ultimi è parte della delega sociale su cui si fonda una comunità. Perché nessuno vive più di 24 ore in una giornata.
E no, la presenza di un medico o di un ingegnere con una laurea falsa non modificano la regola, anche questo spiegato da una scienza chiamata statistica.
Ovviamente non mi riferisco alla scelta di dare o meno il cellulare ai figli, lo stesso Djokovic chiaramente non si riferiva a quello.
Un grande, dovremmo tutti pensare ai danni che provoca lo smartphone , anche noi che commentiamo. Top . N. 1 sempre
gli estremi non vanno mai bene, la cosa più sensata è sempre fornire sia lo strumento che un input su come è corretto utilizzarlo, poi ci sono mille modi per limitare lo screen time
il problema, per i figli di djokovic, si risolve facilmente, se qualche loro compagno li prende per i fondelli per il fatto di non avere uno smartphone. basta rispondere: quando sarò grande papà mi compra direttamente la casa produttrice dello smartphone.
se regge bravo lui, direi che ogni genitore parte dall’idea di non darlo ai figli, si legge di continuo di pediatri, psicologi eccetera che ne sconsigliano l’uso sotto i 16 anni, ma da lì a riuscire a farlo ce ne corre, dovrebbero metterlo di legge, per dare una scusa ai genitori per non comprarlo