Sinner e la conquista agli US Open: Il Racconto di Vagnozzi
Jannik Sinner si è trovato ad affrontare giorni difficili prima dell’ultimo Grand Slam della stagione. Giorni offuscati dalla vicenda doping che ha aleggiato intorno all’italiano e al suo team. Una volta riconosciuta la sua innocenza, il numero 1 del mondo ha dovuto far fronte alle opinioni e alle critiche che arrivavano da ogni parte, una situazione che avrebbe potuto compromettere il suo percorso agli US Open. Tuttavia, Sinner è riuscito a vincere lì il suo secondo major, dimostrando la grande forza mentale che ha coltivato negli ultimi tempi.
Il suo allenatore, Simone Vagnozzi, ha parlato proprio di questo, di come la vittoria a New York abbia significato togliersi un grande peso di dosso. “La vittoria in Australia è stata una bomba esplosiva. È stato il primo Slam, per di più recuperando due set di svantaggio. Da Melbourne in poi, Jannik conosce meglio se stesso, sa come si sente in determinate partite ed è in grado di controllare i momenti. La capacità di gestire la partita deriva dalla crescita tattica ed emotiva. La sua forza mentale è semplicemente incredibile.”
“Già a New York abbiamo sperimentato una sensazione di liberazione per tutto ciò che era accaduto”, ha detto in un’intervista al Corriere dello Sport. Forse questo è stato più speciale del primo per le circostanze, ma una cosa è chiara: la forza mentale di Jannik supera ogni confine. E infatti l’italiano ha dimostrato di che pasta sono fatti i migliori giocatori, una pasta che mescola qualità con molta, moltissima testa.
Un grande team intorno a lui e la certezza di non aver fatto nulla di male
Il timore che tutta la questione del doping potesse influire su quella testa si era impossessato di Vagnozzi e di Darren Cahill. Fin dall’inizio, sono stati loro i responsabili di fare in modo che nulla di tutto ciò influenzasse il loro pupillo, cercando di concentrarsi su ciò che era veramente importante: il tennis. “Negli ultimi mesi abbiamo cercato di fare la nostra parte, parlando il meno possibile, se non il minimo, della questione doping con Jannik. L’obiettivo era concentrarsi sul lavoro. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma il grande merito è di Jannik perché alla fine è stato lui a scendere in campo”, ha confessato Vagnozzi.
Tutto il suo team è rimasto impressionato dal modo in cui Sinner ha affrontato questi mesi e da come ha gestito la stampa e le reazioni dello spogliatoio quando è diventata pubblica tutta la questione della sua positività al doping: “Non avere alcuna colpa ed esserne consapevole è stato l’aspetto più importante per superare quel periodo lungo e complicato. È stata una montagna russa di emozioni, ma il modo in cui l’ha affrontata a 23 anni è stato eccezionale. Non ha subito troppi attacchi da parte dei suoi colleghi (devo dire pochi, tre o quattro). Non si può controllare la gente, bisogna seguire la propria strada. Tutti sanno che ragazzo è Jannik e, in ogni caso, bastava leggere i giornali per capire cosa fosse successo”.
Così, Vagnozzi ha riconosciuto il grande ruolo che sia lui che Darren hanno assunto per evitare il più possibile che Jannik si circondasse di pensieri dannosi e che questo si ripercuotesse sul suo tennis. “Darren ed io dovevamo capire i momenti e cercare di aiutarlo il più possibile. Se generalmente si pensa due o tre volte prima di esprimere un concetto, in quei mesi era necessario farlo fino a 10 volte. Abbiamo cercato di farlo vivere il meglio possibile, con meno pensieri negativi in testa. Era una situazione complicata, non potevamo parlarne con nessuno al di fuori del team, era una prima volta per tutti”.
TAG: Darren Cahill, Simone Vagnozzi
la contro prova con piatti non l’avremo mai. con scodelle non lo so.
con annessi pellegrinaggi a sesto?
Mauro, te sei quello che sosteneva che il gracile Sinner non avrebbe mai vinto uno slam… Vero fenomeno?
Infatti ne ha vinto due! 😆 😆
@ Pippo Anzighi (#4205805)
Pensa per te (se ti riesce), lascia perdere gli altri. Ognuno ha il diritto di pensare quel che vuole. Se insisti, sei tu il troll e rosicone enzo
VIVA JANNIK GRANDE UOMO PRIMA CHE N. DEL TENNIS MONDIALE DA PRENDERE COME ESEMPIO PER I NOSTRI FIGLI
Spero vivamente di no, ma ho paura che il sensazionalismo prenda il sopravvento…
Un sacco di m’becilli che attaccano Jannik non hanno manco letto la documentazione…
🙁 🙁
purtroppo invece sono convinto che i panzoni della wada troveranno comodo accontentare le tante spinte mediatiche assumendo il clssico atteggiamento pilatesco .
si laveranno le mani da tutto mettendo assieme un ricorsetto del CAS e lasciando decidere gli Svizzeri.
in quel modo nessuno gli potra contestare nulla , molto comodo no ?
Ho letto le intelligentissime parole di Santopadre sulla vicenda che ha tristemente coinvolto Jannik
“Sono abbastanza dispiaciuto che anche addetti ai lavori e colleghi di Jannik non si siano documentati e abbiano lanciato parole al vento” , ha spiegato Santopadre. “Da chi fa sport e da chi dovrebbe avere una sviluppata cultura sportiva la trovo una cosa piuttosto grave.
Jannik ha tenuto botta anche qui, è un signore. Vicenda poco piacevole, ho letto molto attentamente tutto il report. Quando si parla, bisognerebbe prima di documentarsi”
Il nocciolo del discorso è proprio tutto qui! Chi lo ha attaccato NON HA NEMMENO LETTO LA DOCUMENTAZIONE dell’ente tennistico di controllo del doping…
Anch’io ho il forte sentore che, dopo l’esame dell’intero fascicolo raccolto dall’ITIA, la WADA rinuncerà alla proposizione dell’impugnazione della decisione della stessa ITIA … anzi, è proprio la WADA a trovarsi adesso di fronte ad una scomoda attenzione mediatica !
Nadal. Che però a differenza di Sinner era avvantaggiato da un fisico irreale, una potenza esplosiva che lo portava a difendere su qualsiasi palla arrivando con grande anticipo. Sulla terra vincergli un set era un’impresa. Jannik non ha quella forza fisica ma sopperisce con un talento innato per capire le mosse dell’avversario e un equilibrio pazzesco per riuscire a colpire la palla e direzionarla dove vuole in qualsiasi posizione si trovi, anche in spaccata. Il rifiuto di perdere il punto e il focus nei momenti decisivi mi sembra molto simile. Comunque Sinner non è paragonabile a nessuno, ha proprio un suo stile. Infatti siamo già alla definizione di Fonseca “piccolo Sinner”, figuriamoci tra 10 anni….
“Quello che non ti uccide ti fortifica” (Cit.)
menziona speciale x darren cahill ..
.. dopo aver già allenato grandi campioni, a quasi 60 anni di età si è rimesso in gioco in un modo che traspare vada oltre la professionalità e l’attaccamento al lavoro; basta vedere l’armonia all’interno del team ed il modo quasi paterno con cui si approccia a jannik.
un contributo di esperienza e di equilibrio che ha tanto valore specie nei momenti di difficoltà.
2025 …sarà l anno delle finali slam sinner/alcaraz….voglio vedere sinner battere lo spagnolo
Grande Vagno!
Vagnozzi pone l’accento sull’aspetto mentale e non è un caso.
Ma cos’è esattamente la forza mentale? Secondo me si declina in tanti differenti aspetti:
1) Focalizzazione sul tennis senza subire distrazione esterne, positive o negative che siano.
2) Capacità di controllare in allenamento il proprio corpo per modificare movimenti automatizzati e apportare, sotto una guida tecnica di primissimo livello, migliorie tecniche.
3) Intelligenza tennistica. Comprendere il gioco in tutte le sue complesse sfaccettature.
4) Capacità di leggere le caratteristiche ed i momenti dell’avversario, comprendendone punti di forza e debolezze, in linea generale ma anche nel singolo momento.
5) Capacità di comprendere il proprio stato fisico e tecnico e di trovare il modo di massimizzare il proprio rendimento nel corso del match (trovare il ritmo senza andare fuori giri)
6) Resilienza. Capacità di attingere a tutte le proprie risorse, andando a pescare dove serve nei momenti di difficoltà.
7) Capacità di alzare il livello di concentrazione nei momenti cruciali del match.
Se la forza mentale è la sommatoria di tutte queste componenti (e forse altre che mi sfuggono) io, anche guardando ai grandissimi del passato, non riesco a vedere nessuno che a 23anni si avvicini, in una valutazione complessiva degli aspetti citati, a quello che vedo in Jannik Sinner.
Il più grande spettacolo dopo il Big Ben, è il Santo Graal del tennis mondiale.
Questa storia lo ha fortificato,ha portato a casa gli US Open senza giocare il suo miglior tennis,tanta roba,ha una testa che a me basterebbe il 50 %
Sono in queste circostanze che si vedono gli amici e gli invidiosi. Poi tutto sto can-can mediatico con la WADA che si riserva altri giorni per esaminare la pratica solo per dimostrare che fanno le cose fatte bene e invece si è capito che sono degli incompetenti. Sono convinto che non ci sarà nessun ricorso.
Mah a 23 anni passare l’inferno del presunto doping(che non è mai esistito) con tutto quello che ne consegue a livello personale emozionale e mediatico mondiale…senza fare una piega,anzi rispondendo in campo con i fatti cioè vincendo Cincy e USO2024,bhe ragazzi Jannik ha una testa che dovrà essere studiata…
Una forza e resilienza mentale che me lo fa accostare ai più grandi del passato e presente…nel loro prime,McEnroe,Sampras,Agassi,Borg,Lendl,Roger,Nadal,Nole….
Sicuramente non ancora come risultati ma certamente per come sta in campo e fuori…
Chapeau Benzinaio.
La verità è che un campione così in Italia non l’abbiamo mai avuto. Jannik diventerà uno dei migliori tennisti della storia, verrà ricordato come uno dei più grandi di sempre. Non tifarlo è veramente disfattismo allo stato puro. Chissà cosa passa per la mente dei troll e rosikoni vari….
L’epopea di SINNER e del suo staff verrà ricordata nella storia dello sport mondiale
Lo seguo come tanti qui da quando aveva 17 anni, fin da subito ci siamo accorti che atleta ma soprattutto che persona eccezionale era Jannik. Se penso che giovanissimo ha capito che restando da Piatti non riusciva a progredire come avrebbe voluto, e dire che era un secondo padre. Non ho parole per la lucidità, la forza, l’ambizione che nasconde in una educazione fantastica. È il più leale in campo e tutti lo sanno. A Wimbledon quasi non sta in piedi e giù critiche che non sa vincere al 5* Jannik sei il più grande atleta italiano in questo momento ma forse è solo l’inizio. Bruno occhio che invece di preoccuparti di Carlitos per il record di Slam forse devi temere di più il Peccatore. Sei il nostro orgoglio
Grandissimo Jannik ma anche grandissimo team x aver gestito al meglio una situazione molto difficile e complicata!!
Direi che come sempre han fatto un buon lavoro, “quei disgraziati”, come dice luce nella notte, che offusca il blog da anni, ma non ce la fa a offuscare Vagnozzi e Cahill che aiutano Sinner a brillare.
Jannik è spettacolo, è potenza, coordinazione, fluidità, eleganza.
Jannik è un Campionissimo.
Si potrebbe smettere di chiamare “vicenda doping” una minchiata solenne?