Petkovic esalta il tennis di Sinner: “A chi lo considera noioso, consiglio di vederlo dal vivo. Kyrgios? La gente smetterà di credere in quel che dice”
Tra i tanti blog tennistici che animano il web, uno dei più interessanti è certamente quello dell’ex pro tedesca Andrea Pektovic, “Finite Jest”, la sua personalissima finestra su mondo della racchetta del quale è stata importante protagonista fino al 2020, anno del suo ritiro. L’ex top10 WTA nei giorni scorsi ha aspramente criticato Nick Kyrgios per la sua incredibile crociata anti-Sinner, affermando di sentirsi “Triste e arrabbiata per le sue ripetute frecciatine sui social” contro il nostro miglior tennista. “Nick potrebbe essere fantastico, quando parla in tv è molto interessante, ma continua ad auto-sabotarsi con assurdità misogine. I suoi contenuti sono interessanti, dice cose positive sul tennis femminile in diretta ma poi lo denigra online. Tutto questo lo fa diventare antipatico e la gente smetterà di credere in quel che dice” .
Ancor più interessante il suo parere sul gioco di Sinner, a suo dire tutt’altro che noioso. Nel suo lungo articolo “New York Blues” Petkovic affronta vari temi dall’ultima edizione di US Open, vinta da Sabalenka e Sinner, e si sofferma in un bel paragrafo sul gioco di Jannik.
“Ad essere onesti, ci vuole un bel coraggio per giocare contro il miglior giocatore del pianeta in questo momento, Jannik Sinner” scrive la semifinalista di Roland Garros 2014. “Per chiunque trovi noioso il suo tennis, vi esorto a provare a vederlo dal vivo, se potete. Il modo in cui si muove, sempre in perfetto equilibrio, il modo in cui il suo corpo è leggermente inclinato in avanti come se stesse scendendo da un pendio con gli sci, è una cosa meravigliosa. Non importa quanto forte colpisca, non perde mai l’equilibrio“.
“Lo stesso si potrebbe dire del suo comportamento fuori dal campo. Va avanti e basta. Una cosa che non si può vedere in TV ed è davvero sorprendente è come Jannik colpisce la palla ancora più forte, con ancor più decisione, quando arriva il momento più importante della partita. Anche Novak Djokovic o Rafael Nadal a volte rallentano un po’ il ritmo per fare più scambi e giocare con attenzione quando è il momento cruciale. Non così Jannik Sinner, lui cerca colpi ancor più grandi e potenti, e in qualche modo riesce, in modo del tutto naturale, a colpire con maggior sicurezza quando spinge ancor più forte. Davvero sbalorditivo da guardare”.
“Una delle cose più importanti da capire nel gioco del tennis è come trovare il giusto equilibrio tra rilassamento e concentrazione. Tra tensione e scioltezza. Jannik Sinner sembra avere la ricetta segreta” conclude la tedesca.
Un’analisi molto interessante, che sottolinea uno dei segreti che rendono Sinner così forte e difficile da battere. 55 vittorie e sole 5 sconfitte nel 2024, con 2 Slam, 2 Masters 1000 e 2 ATP 500 vinti. Il 2024 è un anno magico per Jannik, sempre più sicuro e competitivo sul tour.
Marco Mazzoni
TAG: Andrea Petkovic, Jannik Sinner, Marco Mazzoni
Perdonami ma fai molta confusione.
Ci sono esperti che pur non avendo nulla da ridire su Federer non ne sono entusiasti, altri che a guardare McEnroe si irritavano.
Ad alcuni mostravi Mecir e non ne traevano alcun piacere mentre altri si entusiasmavano con Connors o Lendl.
La stupidaggine è associare il piacere alla competenza.
Clerici o Panatta trovarono nell’avvento di Borg la fine dell’arte del tennis ricercando poi chi potesse ancora esprimerla (Edberg, Federer, in misura minore perché più esplosivo Sampras).
Era la loro visione di arte? Certo,Monet e Picasso sono diversi, ma la stupidaggine è definire che il competente non può non emozionarsi con Sinner.
Il competente non può non capire l’eccezionalità del giocatore, la capacità di generare velocità.Ma la passione è ben altro e, ad esempio, la pacatezza ed equilibrio di Sinner può anche non piacere a tutti, perché ad alcuni attrae l’irascibilitá, il fuoco agonistico esteriorizzato e non tenuto dentro.
Io che amavo Mac ed Edberg a volte mi incanto su Medvedev: perché? Perché è talmente assurdo come sia efficace colpendo in modo così “storto” che mi soffermo a capire che biodinamica abbia.
Ma non parliamo di competenza per sostenere che chi non si aggrega alla maggioranza non abbia basi sufficienti.
Quello che scrive Baobab è una cosa oggettiva e non deve essere interpretato come antipatia verso Sinner. Io adoro Sinner ma dopo il secondo set con Frits mi ero cosi rotto i cabbasisi che ho cambiato canale su raiplay per vedere “Un posto al Sole”.
A me sembra di non star affermando nulla di così sconvolgente: più si è addentrati in una disciplina, il tennis, l’atletica, il basket, piuttosto che la matematica, la musica, la poesia, e più si può apprezzare la “bellezza” di un gesto tecnico, di un teorema, di un brano musicale ecc. Occorre però intendersi sul concetto di bellezza. Cosa è bello? Sovente diciamo che è bello ciò che provoca in noi un’emozione positiva, qualcosa che ci fa restare a bocca aperta, o qualcosa di così straordinario che ci spinge a rivivere quella stessa esperienza più e più volte. Tornando al tennis, ho rivisto il terzo set della finale contro Fritz 3 volte, così come ho rivisto C’era una volta in America forse 6 volte. Non sono esperto di cinema, ciò nonostante trovo che il film citato sia bello e sono certo che un cultore di cinema non possa che trovarlo bello, perché coglie pure aspetti interessanti che io non riesco a carpire. Poi, non deve essere sempre e per forza così, perché la bellezza è soggettiva. Dico solo che la competenza incide sicuramente sulla percezione della bellezza. Clerici, pur essendo competente, non amava tanto il gioco di Borg? Ci sta, però credo che sul suo giudizio pesasse pure la freddezza di Borg, la sua imperturbabilita’, non credo che non apprezzasse il modo in cui colpisse la palla o come affrontasse i momenti decisivi.
Quindi se uno non si emoziona è poco esperto.
Tu le emozioni, diverso dal capire le qualità perché quelle le capirebbe anche un “neofita”, le provi in base a cosa?
Ai tempi di Borg, tutti amavano il suo gioco? E Clerici che non lo amava era uno poco esperto?
Mi interessa molto come si associno competenza e sentimento.
Faccio questa riflessione: Si può provare emozione anche per spettacoli miseri, perché i moti dell’animo sono soggettivi, mentre è raro che un lavoro qualitativamente eccelso lasci indifferenti. Non sono così supponente da pensare che il gioco di Sinner debba piacere a tutti, ho affermato ciò che penso e qui lo ribadisco: chi ha sperimentato a più livelli il gioco del tennis può capire quanto sia spettacolare uscire da un forsennato scambio in diagonale per fare un vincente in lungolinea, uno spettatore che non sa nulla di tennis potrebbe non saltare sulla sedia e, quindi, non emozionarsi perché non ha contezza dell’incredibile difficoltà di quel movimento. Inoltre, chi capisce poco di tennis potrebbe non rendersi conto che il gioco di Sinner è un gioco d’attacco, lui non rallenta mai, non dà respiro all’avversario, dalla TV non sempre si percepisce questo e uno scambio prolungato da fondo campo può risultare noioso. O’Connell ha ancora nella sua testa il forcing di Sinner, ” non mi da’ tempo, non mi da’ tempo” ripeteva sconsolato al suo box. Ieri ho letto un’intervista a Roddick su Virgilio, credo, in cui il campione americano diceva che ha potuto finalmente vedere da vicino, cioè dal vivo, come si muove e come impatta la palla Sinner, e ne è rimasto impressionato. Guarda caso lo stesso concetto espresso dalla Petkovic. In sintesi, l’uomo della strada può emozionarsi oppure no guardando giocare Sinner, anzi, probabilmente si emozionerebbe di più a vedere il gioco di Musetti o di Alcaraz, tuttavia più esperti di tennis si è e più si rimane folgorati dal gioco dell’attuale n.1.
blockquote>Scritto da supermagnus
se non ti appassiona sei un neofita del tennis e datti al padel
Ah ah, sei esilarante. Neofita è bellissimo.
@ Pier no guest (#4205748)
Io ho il tuo stesso punto di vista. Bisogna fare differenza fra qualità ed emozione. Serve competenze per capire la qualità di qualcosa, ma l’emozione è un’altra cosa. E comunque sono tifoso di Sinner.
Ottimo commento.
se non ti appassiona sei un neofita del tennis e datti al padel
a mio parere tra le tante qualita di jannik la migliore è l anticipo,e in questo modo sfrutta la cinetica dell avversario,guadagna campo e quasi sempre comanda il gioco.
Io invece credo di capirne un po’ più di un tubo tanto da riconoscere, ma sarei idiota a non farlo, qualità uniche in Jannik… E nonostante tutto non mi appassiona.
Ti sembra incredibile?Ho amici che non sopportano il pecorino stagionato, il cartizze, il pesto e i Led Zeppelin. Conosco persone che se c’è il ciclismo guardano solo le tappe di montagna e non le cronometro dove… Fiuuuuu… Velocissimi.
Io leggo Eco e Il nome della Rosa l’ho letto 10 volte e visto 30,altri neanche sotto tortura.
Tu in auto che ascolti? Tutto o qualcosa non ti piace?
La Petkovic apprezza? Giusto, è competente e persona molto intelligente.
A Panatta non piace? Certo… È invidioso (ovvio, diventa incompetente). Peccato che non amasse tennisticamente Borg e neppure Becker (leggermente agli antipodi).
Quindi chi dice che Sinner non emoziona, non ha qualità eccezionali sbaglia ma chi sostiene che debba emozionare tutti allora temo abbia la testa del “dittatore dello Stato libero di Bananas” che, per dire, è un film di un genio come W. Allen che però non piace a tutti.
Pensa come vanno le cose.
Commento sontuoso, complimenti
Sapete cosa vi dico? Il gioco di Sinner è noioso per chi non capisce un tubo di tennis, il senso del commento della Petkovic è proprio questo. Chi capisce di tennis, ovvero i tennisti professionisti, i coach del presente e del passato sanno benissimo quanto sia tremendamente difficile giocare come fa Sinner e si esaltano nel vedere come copre il campo, come impatta la palla, come gioca d’anticipo, con quale intelligenza tattica imposta gli scambi, con quale forza mentale annulla le palle break o affronta i tiebreak. E poi, ci sono gli appassionati di tennis, che guardano questo sport da tanti anni e che magari fanno quando possono qualche partita a tennis giusto per divertimento. Io rientro in questa categoria. Questi ultimi hanno l’esperienza sufficiente per poter rimanere ammirati dal gioco di Sinner, così stratosferico per la sua velocità di palla e per la sua precisione. La bellezza del modo di giocare di Sinner è molto diversa da quella di Federer, per esempio, tuttavia sono due canoni di bellezza che possono piacere entrambi, proprio perché distanti tra loro. Anche Alcaraz ha un gioco che emoziona, caratterizzato da un diritto potente e da una sensibilità notevole nel gioco al volo, però il suo comportamento in campo quando urla e grugnisce per una giocata pazzesca non mi piace affatto, preferisco la pacatezza, l’eleganza e l’educazione di Sinner.
Petkovic nr.1
(e la trovavo anche piuttosto patata)
Bravo.
Io direi che un rovescio, se fatto con il timing giusto e in modo preciso (meglio ancora se vincente), è bellissimo sia ad una mano che a due mani. È chiaro che conta anche l’eleganza del gesto.
@ Marco (#4205433)
Lo prendo senza dubbiamente
@ Viri (#4205668)
Il tennis è noioso perché tutti giocano allo stesso modo.
Se tutto giocano allo stesso modo è chiaro che vinca il più forte.
Alcaraz è più spettacolare di Sinner ma alla lunga meno solido
Il tennis di 40 anni fa era un’ altra cosa
Mai Sinner o Medvedev o Djokovic avrebbero potuto avere certi risultati a Wimbledon giocando così
Cose che adoro di Sinner:
_Non si toglie e non si tocca mai il cappellino, neanche dopo tre ore di partita. Si fida.
_Il suo ambidestrismo con prevalenza mancina, che gli consente di tirare i suoi comodini di rovescio al 75% con spalla/braccio/polso sinistri, con una potenza uguagliata solo da Wavrinka accoppiata a una sensibilità uguagliata solo da Djokovic. Avesse giocato a calcio si sarebbe mosso come Paolo Maldini, altro ambidestro a prevalenza sinistra.
_La velocità ed indipendenza dei piedi, acquisita dalle sue giovanili sciate in Val Pusteria.
_La feroce, cosmicamente terrificante, e al contempo umile e rispettosa ambizione.
_Il fatto di essere uomo già dall’adolescenza, ma ancora ragazzo nel fisico, a 23 anni. Il contrario di Alcaraz.
_Lo schiocco pauroso della sua racchetta quando spinge. Deve avere le corde ben tese, fra l’altro. Poverette.
_Il suo linguaggio del corpo che è un libro aperto. Ad esempio ci si accorge subito di chi, fra i colleghi, stima di più umanamente (Wavrinka, Ruusuvuori, Berrettini, Hurkacz, Sonego, Draper…).
_La forza d’animo, il coraggio, la fiducia in sé.
_Il posto dove è nato: da casa sua parte una strada che poi diventa sentiero e sale fino alla forcella delle Tre Cime di Lavaredo, il posto più bello del momdo.
Cose che non gradisco di Sinner:
_La sua piccola ipocondria: se non sta bene, non si diverte a giocare proprio.
_Certe sue pubblicità in cui gli hanno fatto recitare ruoli del tutto lontani dal suo essere: ammiccante, consumista, banale.
Lo sport diventa noioso quando vince il favorito e quando tutte le cose vanno lisce e senza intoppi.
I sonni sul divano fatti ad inizio anni 2000 quando la ferrari vinceva 15 gare su 17 stonano rispetto alla portata dell’impresa, ma io me li facevo, perchè le gare erano un po’ noiose dai. Invece ero sveglissimo quando lo stesso Schumi lottava curva su curva con Hakkinen, magari perdendo la sfida a fine anno, o vincendola, ma di una manciata di punti.
E facevo le nottate in bianco per un Micheal Jordan bellissimo da vedere ma perdente contro i Pistons nell’88. Ed ero ancora bello sveglio e felice quando ha alzato il suo primo anello dopo una dura battaglia con Barkley. Ma forse rinunciavo a qualche alzataccia l’anno in cui hanno alzato il sesto titolo di fila, vincendo oltre il 90% delle partite giocate nell’anno.
Tutte queste imprese sono letteralmente storia, trionfi sportivi quasi inarrivabili.
Ma vederli non era sempre così divertente.
**
Ecco Sinner in Australia non era il superfavorito, aveva qualche chance si, ma tante cose erano da dimostrare. Allo slam precedente perse con Zverev. Un secco 3-0 da Nole a Wimbledon ancora prima.
Con Djokovic, battuto in semifinale in maniera netta ci aveva perso 1 mese prima, alle Finals. Perdendo maluccio quella partita.
Con Medvedev l’H2H era ancora nettamente a favore del russo. Era sotto 2 set a zero in finale e manco arrivava a pensare di avere una palla break per buona parte dei primi due set.
Eccon agli USOpen contro Fritz noi stessi diciamo che non ha avuto bisogno di dare il massimo probabilmente. Con Draper dai, anche. Dopo un set e mezzo il buon Jack non sapeva più dove correre per recuperare la pallina, gli sudavano anche i mignoli, vomitava. Una roba mai vista.
Insomma lo sbadiglio con tanto di 6-0 alle Finals con Medvedev sono un lontano ricordo rispetto al match di questi USOpen in cui lo ha dominato in molte fasi del gioco. Appena è uscito Alcaraz hanno tutti subito detto che Sinner non era più il favorito del torneo ma che era il Superfavorito.
Dai l’accoppiata Cincinnati – USOpen la fanno in pochi, e solo quelli forti forti.
E poi un paio d’anni fa su erba perdeva da chiunque, non aveva i tempi, non conosceva il rimbalzo.
Ora gioca e vince Halle in carrozza, con tanto di recuperi in tuffo per i fotografi. Per perdere in semifinale da Wimbledon ci vuole il medico che lo porta negli spogliatoio perchè a stento sta in piedi dopo che non ha dormito la notte. E comunque è arrivato al quinto set.
Ha perso 5 partite in 10 mesi. Cinque. Di cui una mezza rubata, una in qui è quasi svenuto in campo e una perchè fino a 10 minuti prima stava testimoniando per le accuse di doping.
Per non parlare degli oltre 11 mila punti in classificao della race in cui quasi doppia il secondo.
Il 2024 di Sinner è un po’ il 2002 della ferrari. E’ il 1996 di Michael Jordan. E’ un anno che resterà scritto negli annali del tennis mondiale. A 23 anni in italia si è già conquistato il diritto di rompere il cazzo fino alla morte dicendo che nessuno batterà mai i sui record. In Italia Jannik Sinner è già leggenda, è già racconto ai nipoti vicino al caminetto “C’era una volta un ragazzo vestito che sembrava un benzinaio a Bergamo…”.
Ma cio’ non toglie che chi domina così tanto, purtroppo, diventa noioso.
Noia e divertimento sono molto soggettivi, Edberg è il mio giocatore preferito, non solo per la correttezza ma per la bellezza del suo gioco, nella storia del tennis. E invece qualcuno potrebbe addirittura trovare divertente la partita che ho citato, anche se mi sembra difficile.
Aggiunta: allora per te potrebbe essere più divertente Bublik di Edberg. Non lo so, anche io mi diverto a guardarlo ma fino a un certo punto, lo svedese era divertente perché per lui la cosa giusta e quella più spettacolare coincidevano.
D’accordo, Wilander era come prendere gli zebedei e accendere il frullatore, ma a suo modo anche Edberg non mi esaltava…
Quello che è interessante nel tennis è il colpo non adeguato, non la scelta migliore, non quello che farebbe un Wilander o un Djokovic…ma che va dentro lo stesso!
Jannik non è uno specialista in questo, assomiglia molto piú a Djokovic, anche se gioca a delle velocità che di per se stesse sono inusuali ed emozionanti.
Andrea Petkovic mi è sempre piaciuta! Dopo queste parole sul fannullone chiacchierone semplicemente la amo perdutamente! Godimento puro! Grazie di esistere!
@ Spigolo (#4205595)
E che michacha….sempre piaciuta un sacco la Andrea fisicamente e caratterialmente con la sua petko dance…ora la amo!
So di essere in minoranza ma qui non si tratta di avere ragione o torto, non c’è nessuno da convincere.
Solo un pazzo potrebbe criticare Jannik,solo un cieco (ed un sordo visto lo schiocco della palla) potrebbe non capire l’eccezionalità dei suoi colpi ma l’opinione della Petkovic (che apprezzo) non è superiore per dire a quella di Panatta che non ama certe tipologie di gioco. E non tiriamo fuori l’invidia di Adriano perché non ha la stessa opinione della tedesca, lui amava pochissimo Borg (tennisticamente, sono grandi amici) così come Becker per dire.
Piace a tutti il pecorino stagionato? Mia moglie non sopporta né quello, né i peperoni, né il salame per non parlare del vino.
Ce ne sarebbe abbastanza per il divorzio , lo so, ma si tratta di gusti e non si tratta di stare sul divano come se starci significhi essere incompetenti, si tratta di provare delle emozioni al di là dell’oggettiva straordinarietà dell’esecuzione tecnica.
Chi critica chi la vede diversamente lo fa da tifoso che vuole tutti dalla propria parte, peccato che non tutti apprezzino le stesse pietanze, così come certi generi musicali e loro interpreti, oppure certi scrittori (Umberto Eco non è nella lista dei preferiti di ogni lettore).
Contestiamo Eco,il cartizze, i Led Zeppelin o Jannik Sinner?
No, spero. Devono provare tutti le stesse sensazioni?
Per me no ,per il “Dittatore dello Stato libero di Bananas” (Straordinario film di W. Allen) magari si… Ma sicuramente c’è chi non apprezza neppure il regista americano.
Se per qualcuno ciò non è normale… Beh, il problema ha una certa gravità.
La Petkovic dice esattamente quello che penso sul gioco di Jannik. Non c’è nessun altro giocatore nel circuito che riesca a giocare con la stessa decontrazione con cui colpisce Sinner. L’armonia con cui impatta la palla, la leggerezza dei movimenti, la velocità, la rotondità dei gesti, si fanno quasi danza sul campo da tennis. Una meraviglia per gli occhi. Il tennis di Jannik, da questo punto di vista, non è meno elegante di quello di Roger, pur essendo molto diverso. Diverso perché attuale: adeguato ai materiali, all’evoluzione del gioco e alla ‘forma’ odierna del circuito Atp. Non sono un giovanotto, da bambino sono cresciuto nel mito di Adriano e di Borg, ma neppure un nostalgico.
Il tennis oggi è un altro sport, con i suoi propri interpreti, e i ‘puristi’ e i cultori di un’età dell’oro perduta, per lo più miei coetanei, dovrebbero farsene finalmente una ragione
Se volete sapere cosa è la noia su un campo da tennis guardatevi la finale del Roland Garros 1982 tra Wilander e Vilas (poi lo svedese cambierà gioco per battere Lendl in finale US Open 1988 ma in quel momento giocava così).
Sinner è noioso per chi fa il tifo contro di lui, a parte i recuperi su palle che sarebbero vincenti contro chiunque altro, sta diversificando il suo gioco e sta diventando sempre più vario e dunque più divertente.
@ Lupen (#4205441)
Certo che no.
Non puoi però negare che lo sci lo abbia aiutato molto .
Specialmente per l’equilibrio e colpire bene in corsa .
Ma i tuffi con capriole ad Halle, il punto dove si fa male al polso contro Draper ……..ma li avete visti ? 🙂
Secondo il mio modesto parere la cosa che impressiona di più è la velocità negli spostamenti laterali e la capacità di rimandare dall’altra parte una palla profonda e competitiva .
Petkovic è chiaramente una grande esperta di tennis e ex grande campionessa. Sa quello che dice, al contrario di rosikoni, troll e invidiosi. Jannik è un fuoriclasse. Punto. Ed è meritatamente il n. 1 del mondo. Alcaraz è anche un fuoriclasse, ma chiaramente in questo momento è avanti Jannik. Poi si vedrà. Gli altri sono tutti più indietro, compreso Nole, che però è certamente il più grande tennista di tutti i tempi, ma a quasi 38 anni non sappiamo se riuscirà a competere ad armi pari con i più giovani.
C’è un motivo per cui pensano Sinner sia noioso. Ha vinto gli US open troppo facilmente. Nessuno l’ha definito noioso dopo i 5 set con medvedec in Australia.
Io spero in 20 anni di noia!!
È decisamente una muchacha.
In effetti ci vuole un occhio un po’ più esperto per capire la difficoltà di certi colpi che gioca Sinner, ma credo che anche chi troppo esperto non lo è sia in grado di godersi certe mazzate vincenti tirate da ogni angolo del campo…
Tra l’altro, mi domando, noioso rispetto a chi? I big server, allora, non sono noiosi? I vari Zverev, Medvedev, Rublev, Deminaur, ecc ecc cosa farebbero di diverso, se non essere meno vincenti? Il solito Alcaraz? Che gioca 2 mesi all’ anno e alterna magie a cazzate clamorose? Mah…
@ Giampi (#4205562)
Secondo me questa vicenda, a detta anche dello stesso Sinner, ha interrotto un attimo lo sviluppo che stava prendendo il suo gioco e che abbiamo visto riprendere allo US OPEN. Cioè Sinner attacca chi deve essere attaccato, anche col serve & volley, mentre contro Fritz ha pensato solo a spostarlo (con Medvedev non serve a niente, corre come un cavallo) perchè in movimento perde il 50% dell’efficacia, alternando anche palle corte perchè Fritz si muove malissimo in avanti.
Sta imparando ad adattare lo stile di gioco al tipo di avversario. E sono sicuro comunque che nei prossimi anni lo vedremo sempre più spesso verticalizzare. In questo US OPEN ha fatto molte partite con almeno una trentina di discese a rete, che fino a un anno e mezzo fa non avremmo mai visto.
L’ultima considerazione è sul lavoro fatto da Vagnozzi sui suoi colpi da fondo: gli ha fatto dare molta più rotazione, così gli avversari ci si appoggiano di meno e i gratuiti sono diminuiti senza perdere comunque in spinta e profondità. Lo ha reso una macchina infernale. Prima produceva vincenti e gratuiti: ora i vincenti li tira ancora, ma i gratuiti sono spariti in fase di palleggio.
In genere i video sono di siti stranieri e ce n’è uno, solo sugli us open, perltro prima di questo, che dura un’ora..poi ancora con Diokovic che veramente con Sinner non c’entra niente ma a cui si sono invece ispirati i vari Zverev o Medvedev e Nishikori lo dice bene, vedendo in Sinner ed Alcaraz una evoluzione del tennis rispetto ai vari Nadal e Diokovic che distruggevano gli avversari attraverso un tennis metodico di infiniti scambi da fondo..questi due, in modo diverso, sono degli attaccanti che giocano con i piedi dentro al campo e sono votati alla presa del campo, dell’anticipo, nel vincente con un tennis coraggioso e aggressivo..ecco semmai Sinner sta diventando un pelo più conservativo invece di cercare di spaccare l’avversario solo con vincenti…
Decanti come positive tante affermazioni che mi paiono delle gran minchiate.
Marco o Mauro Antonio Enzo? 😆
Esatto chi non lo apprezza può sempre evitare di guardarlo e guardare solo il rovescio a una mano…
Tipo quello di shupavalov il cerebroleso
Sono rimasto molto deluso che questa volta il political correct non si sia “attivato” per mettere alla berlina l’animale che si è permesso di fare dichiarazioni misogene e volgari nei confronti di Anna…
Come minimo avrebbe dovuto essere messo alla porta da ESPN 😡 😡
Grande Petkovic.
gli Harlem Globtrotters?
@ Marco (#4205433)
Costruito … accezione negativa immagino …allenarsi tutti i GG nn va bene quindi . Quindi i talenti sarebbero i pagliacci che fanno un paio di colpi sotto le gambe e che poi commentano gli altri in televisione. Complimenti x la tua conoscenza dello sport
@ giallu (#4205520)
Quanto scrivo male oggi…sorry
Si si 🙂 è che in spagna, soprattutto a nord, lo sentito usare spesso in senso colloquiale anche con le donne. Non c entra nulla, volevo solo essere fantasioso 🙂
Ma non è una muchacha?
Commovente come lo descrive. Poesia.
Grazie hombre!
… E poi che significa “spettacolare”? Ad esempio, vedere uno dei tanti rovesci lungolinea (a due mani…) che lasciano di sasso l’avversario non è stupendo? O uno dei dritti incrociati stretti?
Forse il tennis di Sinner é meno spettacolare a vedersi, rispetto ad un Alcaraz, meno vario, ma per tenere quei ritmi ci vuole tanta tecnica. L’ho sempre pensato anche io, che rispetto alla tennista Petkovic capisco molto meno di tennis. Anche Borg non era spettacolare ma aveva tanta tecnica. Poi ci sono giocatori, come Alcaraz ad esempio ma anche Medvedev, con cui il gioco di Sinner può diventare spettacolare. Con quelli molto più deboli la partita é spesso noiosa.
tutto questp mentre in Germania crescevano i vari Becker e Stich, dominatori dell’erba per quasi un decennio, superficie in italia ignota fino a pochissimi anni fa.
Il nostro miglior giocatore su erba in tempi non sospetti ha dichiarato di aver scoperto quasi per sbaglio che il suo gioco si addicesse particolarmente alla superficie, avendo avuto pochissime occasioni di giocarci
Sinner è uno spettacolo per gli occhi !
chi non si diverte…che dire peggio per lui.
Noi godiamo!
Basta guardare gli highlights della sua carriera (ci sono decine di video su youtube che celebrano le magie di Jannik) per capire che lui è assolutamente spettacolare. Se poi in recupero da un pallonetto, invece di fare un tweener a casaccio, aggira la palla e tira un passante vincente spalle alla rete (ne ha fatti già parecchi di numeri del genere), vuol dire che è un fenomeno pazzesco con un senso del campo fuori dal mondo.
Poi se c’è bisogno del tweener, sa fare anche quello, come ricorda bene l’incredulo Shelton a Wimbledon.
Comunque Jannik interagisce col pubblico, anche se ovviamente gli ultimi 4 mesi non fanno testo perchè sappiamo bene come nella sua testa ci fossero pensieri cupi e quindi non riuscisse ad esprimere troppa gioia ma solo la sua solita feroce determinazione.
Poi rispetto l’opinione di tutti, compreso Tinapica che dichiara che tra Sinner e Tiafoe, terrebbe per Tiafoe. Sono gusti. Ma Sinner di sicuro è anche spettacolare, dichiararlo robotico non ha senso. Se poi per non essere robotici bisogna colpire col manico come fa Bublik, oppure battere da sotto alla Moutet e cercare le smorzate anche da 3 metri fuori dal campo, mi arrendo.
Ma solo se sei bravo anche con gli sci
La posizione come con gli sci non è male.Un pensiero espresso da una anche se ex professionista ha la sua rilevanza.
In quello l’australiano è stato proprio di una bassezza inqualificabile 😕
Brava Pektovic! Però hai sbagliato il tempo a proposito del buffone australiano. La gente ha già smesso di credere in quel che dice!!! Come si può essere così ineleganti e cafoni da postare l’immagine sua e di Anna con il commento “secondo servizio “? Al suo posto dalla vergogna mi nasconderei a vita (nella mer.a ,a lui tanto familiare)
Ma che strano, allenatori ed ex professionisti di alto livello che esaltano Jannik e il suo gioco in questo sito da più di qualche “esperto di divano” criticato.. come osano Toni Nadal e Petkovic!
Non sono io che denigro il tennis italiano ma anni di ritardo culturale, tecnico ed ideologico che hanno frenato il movimento dopo l’epopea di Panatta e soci..o pensi sia un caso la rinascita ďel tennis italiano dopo quasi cinquanta anni? Anni di provincialismo, di lotte tra federazione e tecnici come nel caso di Piatti, anni in cui il servizio gli ultimi cinque minuti, o la quasi assenza in Italia di campi in cemento perchè il “vero” tennis è su terra e come ricorda Seppi, che il sabato prima dell’inizio degli us open, parlava del prossimo avversario Isner, ovvero Volandri che ancora stava in Italia…ma veramente…
Andrea Petkovic l’ho sempre apprezzata tantissimo per il suo acume intellettuale. Mai banale, spiritosa e anche molto bella.
Sorvolo sul giudizio del gioco di Sinner ma le faccio un applauso immenso per l’affondo nei confronti di quel cialtrone di Kyrgios.
Quindi la carriera di un tennista da ora in poi inizia da Madonna di Campiglio !!!!
Non bisogna mai denigrare il tennis italiano, sopratutto adesso che abbiamo un numero uno
quasi poetica direi, e molto molto azzeccata.
E’ una dichiarazione di stima pazzesca, che denota amore per il gioco e per chi riesce ad esprimerlo in un modo così vicino alla perfezione
Noioso no,robotico e costruito sì.È l’erede di Djokovic anche per questo,entrambi cercano la perfezione,la solidità e la logica.
Non vedremo mai Sinner servire da sotto,fare un teweener volutamente oppure complicarsi un punto che può chiudere facilmente per dare spettacolo.Sinner imparerà sicuramente a migliorare nelle variazioni ma non saranno mai colpi che farà con naturalezza e in partite importanti,come prima scelta preferirà sempre il suo gioco di pressione da fondo campo.Non lo vedremo mai urlare per la gioia in un momento importante,aizzare la folla o al contrario prendersela con il pubblico o con la sfortuna per un nastro o una riga,è un giocatore che pensa solo al suo volendo mantenere il controllo su quello che può controllare,questo è Sinner,prendere o lasciare
Volevo sottolineare una cosa dello US OPEN: nonostante la grande umidità, e il copioso sudore degli atleti, vedo che nessuno è finito al camposanto per aver dovuto prendersi l’asciugamano da solo. L’ATP ovviamente farà finta di niente…..
Il riferimento alla posizione come se fosse sugli sci è interessante.
Jannik danza sulla riga di fondocampo un po’ curvato in avanti come se fosse in una gara di slalom speciale.
Forza campioneeeee.
Ma che ci capiscono i tedeschi? Noi abbiamo inventato il rinascimento e il barocco e siamo i cultori del pittino, del tocco, del braccio d’oro, dello slice di rovescio e del rovescio ad una mano, della terra rossa, quasi che le altre superfici fossero superfici minori, che ci ha portato ad essere fuori dalle prime 15 nazioni per vittorie nei mille, negli slam ed ad avere prima di Fognini ben due giocatori tra i primi 10…già bum bum Berrettini sembrava uno strano figurarsi il giocatore di confine come Semola..che peccato il tennis italiano si sta inbarbarendo…
Detto da una giocatrice vera e non dagli espertoni del sito è tanta roba…. 🙄 😉
Andrea, che dici?
Il miglior giocatore del pianeta? Si vede che non ti aggiorni…
Jannik è secondo nell’Enzo Ranking ATP Live…
Bella ragazza. Peccato fosse talmente rigida di postura che pareva si fosse mangiata una scopa.