Sinner n.1 nel 2024: anche la rilevazione del rendimento dei suoi colpi lo conferma
“Ricordo benissimo il primo allenamento che abbiamo fatto insieme. La prima cosa che mi ha colpito è stato il suono dei suoi impatti. Impressionante!” Così Darren Cahill, membro fondamentale – ancor più in questo periodo di “tempesta” – del team Sinner aveva risposto ad una domanda sulla prima fase della loro collaborazione. Il coach australiano conosce e sente il gioco come pochi altri. Quella sensazione uditiva non era altro che una conferma della bontà dei colpi di Jannik, potenti, presici, devastanti per gli avversari. Con 9 mesi di tour alle spalle, le statistiche della stagione sono assai probanti, tanto che un’ulteriore conferma della leadership del nostro campione nel 2024 arriva dai dati Tennis Data Innovations (in collaborazione con TennisViz), che analizza ogni singolo colpo dei tennisti sul tour ATP fornendo un indice di rendimento e la relativa classifica generale. Sinner ha 4105 punti di vantaggio sul n.2 Zverev (9000 nella race, + 2885 sul secondo), e domina anche nelle principali categorie che sezionano la prestazione: è il migliore dell’anno finora per qualità ed efficacia del diritto, del rovescio, della risposta e della “Conversion”, ossia vincere il punto quando si trova in una posizione d’attacco. C’è invece molta strada da fare per quanto riguarda il rendimento al servizio, dove Sinner si piazza solo al 38° posto.
The Champ @usopen 🎾👑@janniksin is dominating the Race to Turin leaderboard with an impressive 9⃣0⃣0⃣0⃣points🔥
Take a look at his standout #Insights numbers for the 2024 season so far👇#TennisInsights | @atptour pic.twitter.com/S0R5xGHhIB
— Tennis Insights (@tennis_insights) September 9, 2024
Impressionanti anche i dati relativi a velocità e spin dei suoi colpi, ben sopra la media del tour, in particolare col rovescio che resta forse il colpo più solido e concreto dell’azzurro:
Velocità del diritto: 78 mph (media sul tour: 73 mph)
Velocità del rovescio: 73 mph (media sul tour: 66 mph)
Spin del diritto: 3,049 rpm (media sul tour: 2,708 rpm)
Spin del rovescio: 2,235 rpm (media sul tour: 1,977 rpm)
Rotazione notevole, quando serve, ma ancor più impressionanti le sue traiettorie raso rate e velocissime per i suoi attacchi e colpi a tutta per spaccare lo scambio a suo favore. In questo Jannik sta diventando imprendibile, l’abilità nel passare da fasi di costruzione e pressione all’accelerazione definitiva. Quando spinge a tutta i suoi colpi da fondo campo, il diritto di Sinner mediamente è registrato due centimetri più in basso sopra la rete rispetto a tutti gli altri, e il rovescio cinque centimetri più in basso della media. Numeri spaziali.
Visto il suo dominio nello scambio da fondo campo, non c’è da stupirsi che Sinner sia in cima alla classifica in un’altra categoria chiave: la conversione. Quando è in posizione di attacco nello scambio, il due volte campione Slam vince il 73% dei punti, nessuno come lui nel 2024. Tutto nasce anche dalla sua qualità in risposta, altra categoria nella quale è primo per rendimento. Il migliore quando comanda, ma molto forte anche quando è costretto in difesa: per le rilevazioni dei colpi, è decimo quando staziona ben dietro la riga di fondo in rimessa, dove riesce a portare a casa il 37,5% dei punti.
Normale che non sia tra i migliori nell’attacco “classico”, essendo Sinner un costruttore di gioco di pressione dalla riga di fondo. Il dato peggiore è quello al servizio: 8.03, che lo piazza al 38esimo posto, molto indietro. L’abbiamo visto anche all’ultima cavalcata vincente a US Open, dove la battuta è stata la fase di gioco più altalenante e che meno ha sostenuto la sua prestazione. “Devo migliorare” resta il mantra di Sinner. I numeri confermano dove è necessario intervenire.
Marco Mazzoni
TAG: analisi tecnica, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Numeri, Statistiche ATP
Ah! Questa ci mancava. Quanti anni hai, per pensare in modo così romantico? La maggior parte della gente che ha i soldi è perché gli son piovuti dal cielo, cioè ci è nato. Molti i soldi se li sono anche fatti (e poi li hanno passati ai figli, spero), ma i più hanno sfruttato l’illegalità, fino ad arrivare al vero e proprio crimine. Tanto è vero che nell’antichità il miglior modo per diventare ricchi era andarseli a prendere, i soldi, con la guerra (e anche oggi è cambiato poco). Col puro talento e la dedizione ci sono arrivati una minoranza, se sono questi quelli a cui pensi. E la gran parte di questi fa molti soldi se confrontati ad un normale lavoratore dipendente,ma sono spiccioli rispetto a chi li fa aggirando le leggi o con soprusi di qualsiasi tipo.
Guarda che non è un mio pensiero, è uno dei temi più ricorrenti in tutta la storia umana, sia reale, sia nella finzione letteraria.
Una definizione di Aristotele, che può far riflettere, è quella della nobiltà: ricchezza di antica data. Poi però si va a vedere cosa era successo in antica data: guerre, soprusi, devastazioni di altre genti.
Nello storico, i giocatori argentini e spagnoli sono ai primi posti in risposta..questo è forse dovuto al fatto che spesso non hanno un grande servizio e devono puntare tanto ad essere competitivi in risposta. Ad es. El Peque è stato un giocatore che studiava tantissimo il servizio degli avversari..Navone, comunque, ha anche giocato relativamente poche partite…
Il 2024 non è ancora finito.
E Jannik potrebbe ancora incorrere in una squalifica.
Ciao Marmas ti rispondo con i dati di 3 italiani con classifiche e andamento nelle ultime 52 settimane abbastanza diverso:
Sinner (partite giocate vs)
top10 24 28%
top20 15 18%
top50 23 27%
top100 17 20%
>100 6 7%
Musetti
top10 9 12%
top20 10 13%
top50 16 21%
top100 24 32%
> 100 16 21%
Sonego
top10 6 9%
top20 5 7%
top50 17 25%
top100 19 28%
> 100 20 30%
Per risponderti quindi si, indubbiamente. A parità di avversari di Sonego probabilmente Jannik avrebbe statistiche ancora maggiori. Inoltre va tenuto conto che Jannik partecipa a meno tornei ma fa più partite, che sono quindi molto ravvicinate tra loro con sicuramente qualche ripercussione sulla qualità di alcuni colpi che senza dubbio influiscono sulle statistiche (giocare una volta al giorno per 5 giorni è diverso da fare 2 partite oggi, 2 la settimana dopo, 1 quella dopo ancora)
Mariano Navone è ancora primo in quella classifica sul sito ATP.
Però c’è anche da dire che i terraioli o gli erbivori sono svantaggiati rispetto agli specialisti del duro, hanno meno tornei di prestigio (sia slam che 1000) sulla loro superficie preferita.
@ MARMAS (#4204598)
Si, le statistiche andrebbero pesate anche in base a superficie e livello degli avversari. Quelle sui colpi da fondo sono comunque molto veritiere e infatti trovi spesso alle finals i primi in queste classifiche.
Per esempio come statistiche come game vinti alla risposta sul sito ATP c’era (forse c’è ancora, non ho guardato) Mariano Navone nei primi 3. Certo che se giochi Cordoba e Buenos Aires mentre altri giocano Rotterdam e Marsiglia, rispondere sulla terra lenta a terraioli che la buttano di là in kick è un po’ più facile (e quindi anche vincere game in risposta) che giocare contro big server sul veloce indoor. E nonostante questo Sinner è primo anche alla risposta….
Giampi e Viri, una domanda per voi che mi sembrate molto ferrati con i numeri (ma anche per chi ha voglia di rispondere).
Non pensate che questi numeri siano influenzati anche dalla qualità media degli avversari di Sinner?
Jannik arriva praticamente sempre in fondo ai tornei e a occhio e croce direi che almeno 1/3 dei match giocati da Sinner sono stati con top 10 o giù di lì.
Secondo me il dato sul ribaltamento dei punti da fase difensiva risente anche della qualità media in attacco degli avversari incontrati.
Sinceramente vedendo le ultime partite di Sinner faccio fatica a ipotizzare che ci siano 9 tennisti veramente più forti di lui nel ribaltare lo scambio da posizione difensiva.
Stesso discorso in parte può essere fatto anche per la statistica sull’efficacia del servizio.
1) Allora, ok, concordo.
2) Volevo arrivare ad un discorso che prescindesse dagli Us Open e cerco di spiegare di più.
Sì, anche in certe partite precedenti alla finale è servita in certe fasi. Ma appunto, ha affrontato in varie partite tennisti più deboli di T.F. (o magari uno come Medvedev che non è che ti aggredisca sempre e sistematicamente in ogni fase del match) e tutto il torneo in una condizione “psicologica” particolare, che intuiamo bene…
Secondo me, affrontando gente molto forte ed in forma, oggi come oggi per lui in forma è più profittevole rispondere non così indietro, per la sua caratteristica di essere un “attaccante nato” e non un “difensore alla Rafa”. Esempio: con Draper non mi sembra di averla vista così spesso. Però confesso che quella partita non sono riuscito a seguirla in dettaglio e qua posso sbagliare alla grandissima, ma cmq voglio arrivare a dire un’altra cosa: io stesso quando lo vedo fare certi errori in risposta, d’istinto, specie sulle palle-break ma non solo, mi dico: “ma perchè l’errore?” o anche solo: “ma perchè così aggressivo ed anticipa così? Fare invece una bella risposta bello dietro e “tranquillo” da “super-pallettaro-violento” come faceva Rafa, come provava a fare Murray, ecc?”
Però dicendo questo “d’istinto”, ci si dimentica che prima alla palla break ci è arrivato, che questa è una sua “tipicità” e ci si dimentica dei molti vincenti “diretti” o dei colpi che causano errori dell’altro. (alcune volte poi, dopo una sua risposta “tranquilla”, l’ho visto “perdere il ritmo” nello scambio ed alla fine sbagliare con errori su palle non colpite nè a tutta, nè in situazioni di “forcing brutale” dell’altro = è un attacante nato).
E’ una duplice “forza”: da un lato i vincenti + il fatto che il servitore è sempre “stressato” da uno che ti toglie così il tempo, e con tale violenza, rispondendo dove e come colpisce lui, e perciò non serve mai “bello tranquillo”, … (Poi, anche i “Rafoidi” ottenevano questo, ma in altri modi…).
Per questo credo che, oggi come oggi, il suo modo “normale” di rispondere, alla fine nelle partite “incerte contro i forti”, gli porti più vantaggi che svantaggi e che invece la risposta “dietro” otterrebbe il contrario (tranne certe volte con tennisti alla Medvedev).
Per questo dico che, in futuro per vederla invece come cosa molto “frequente” ed alla fine profittevole indipentemente dall’avversario, dovrebbe cambiare un po’ il modo di colpire in risposta e, soprattutto, la gestione “globale” dei colpi, dopo la sua risposta, nei turni dove non serve.
Per ora mi sembra difficile, ma non escludo che in futuro possa capitare se si “evolverà” tatticamente in un certo modo… (del resto è chiaro che cercherà sempre di migliorare e di aggiungere quante più frecce al suo arco sia possibile…).
E cmq ribadisco che ho capito (vedeasi il mio primo post) i motivi per cui, specie in finale, in certe fasi è stata fatta quella scelta, che (= situazione di punteggio + situazione di Sinner stesso), ci stava…
Scusa per la lunghezza…
@ Viri (#4204468)
In risposta è degno erede di Nole. Soprattutto quando alza il livello di attenzione fa paura.
Tornando al servizio, proprio per tutto quello che ha scritto Giampi, vederlo in questa classifica al 38° posto secondo me non rende l’idea del servizio che ha messo su Jannik. Non da top 10 ma molto vicino. Il problema, per gli altri, è che insieme ad Alcaraz ha decisamente il miglior colpo in uscita dal servizio. Quindi se non gli rispondi sulle stringhe, sei spacciato.
tennisabstract ormai è la mia bibbia…se confrontiamo i numeri degli AO vs USOpen non mi sembrano così distanti (prime 60% vs 56%, punti con la prima 78% vs 81%, punti vinti con la seconda 61% vs 59%. Fa più ace ma anche più doppi falli). 80% bp salvati vs 67%.
Ma a mio parere la grandezza di Sinner non si vede nei game al servizio, si vede in risposta.
Con scelta tattica di “Sinner” intendo preparazione della partita, analisi dell’avversario, definizione di tempi e modi in cui applicarle, tutto ciò ovviamente fatto insieme al suo team.
Ed ovviamente non è ne il primo ne sarà l’ultimo che riesce ad applicare in maniera positiva una tattica di gioco.
In questo torneo direi che è stata efficace, non solo in finale, anche nelle partite precedenti. Sul futuro che dire, chi vivrà vedrà
Carlone deve imparare a non uscire ai primi turni degli slam e non giocare dolo 3 tornei all’anno
però c’è anche da chiedersi.. perchè un operaio è un operaio ?
che scelte ha fatto , o gli sono state imposte, quando era il momento di scegliere una strada?
ti faccio l’esempio di mio padre, nato nel 1931 e figlio di contadini del sud proprietari di parecchi terreni, beh suo padre gli buttava via i libri gli diceva che era inutile studiare, che doveva portare avanti il lavoro nei campi… mio padre studiava di nascosto mentre curava le pecore… e ha dato l’esame di maturità da privatista all’età di 25 anni.
Poi ha lasciato tutto e si è trasferito al Nord per fare il lavoro per cui aveva studiato.
Non è diventato ricco, però ha elevato parecchio il suo tenore di vita e di soddisfazione rispetto a quello che gli prospettava la vita da ragazzino..
Di solito Carlitos gioca gli Australian Open come preparazione al Rolando Garrone. 😉
A proposito di chi dice che il tennis di Sinner è noioso andatevi a leggere il commento della Petkovic su tennis italiano, è bellissimo..
Un attimo ragazzi, Lo Fiasco è impegnato nel suo consueto giro di ispezione dei cantieri del ponte sullo stretto.
Ubi maior
Mini minor
Quello dei recordagustomio è già venuto?
Ok, questi sono i numeri del n. 1 del computer! Ma i numeri del vero n. 1 si conoscono? Chiedo per giocare al lotto!
In quanto, più va avanti lo scambio più è probabile che lo vinca lui..l’altro dato sono i break salvati. Secondo l’articolo la percentuale di Sinner è irreale e ragionevolmente destinata a calare. Bene nel frattempo è migliorata. Per chi volesse approfondire basta andare su tennisabstract alla sezione Australian Open o cercando Sinner per trovare l’articolo…
Infatti, le percentuali o gli ace sono solo degli indicatori molto importanti per carità…ma i punti sulla prima, sulla seconda e le palle break salvate sono la sostanza..per chi non lo avesse letto rimando all’articolo scritto dopo gli Ao da Sackmann il genio dei numeri e fondatore di tennisabstract.com..nella sostanza dice che Sinner serve come Hurkacz e risponde come Diokovic e mostra i grafici degli scambi dopo il servizio..in genere nella media dopo i primi quattro colpi chi serve ha perso tutto il vantaggio del servizio e addirittura le possibilità che vinca il punto scendono sotto il 50%, ecco questo non succede a Sinner in wuanto
Infatti, le percentuali o gli ace sono solo degli indicatori molto importanti per carità…ma i punti sulla prima, sulla seconda e le palle break salvate sono la sostanza..per chi non lo avesse letto rimando all’articolo scritto dopo gli Ao da Sackmann il genio dei numeri e fondatore di tennisabstract.com..nella sostanza dice che Sinner serve come Hurkacz e risponde come Diokovic e mostra i grafici degli scambi dopo il servizio..in genere nella media dopo i primi quattro colpi chi serve ha perso tutto il vantaggio del servizio e addirittura le possibilità che vinca il punto scendono sotto il 50%, ecco questo non succede a Sinner in wuanto
Conoscevo la statistica relativa ai pressure points, ma ovviamente andrebbe letta insieme alle statistiche medie per poter estrapolare l’efficacia di certi colpi in quei momenti. Corretto l’esempio che faceva Viri sulle percentuali in risposta nel secondo set. In sostanza,abbiamo il problema solito della statistica, ossia del pollo che viene mangiato da una sola persona, ma che statisticamente e’ stato mangiato da due persone, meta’ a testa.
Spero di aver tolto la puzza di classismo con il successivo commento.
Se dai un occhiata vedrai che è uscito anche il post su LT
@ Pier no guest (#4204314)
Concordo che la citazione di Von Hayek puzza di classismo, però è molto più sgradevole, come sempre, quella di Groucho. Pensare che Cahill abbia subito pensato ai soldi che poteva guadagnare e non ai successi che Sinner avrebbe potuto conquistare con la sua guida, è da poveracci assoluti. Poveri di spirito, non di soldi.
C’è gente che ha tanti soldi perchè si è fatta un mazzo esagerato e ha dimostrato grandi qualità nella vita, e c’è gente che ha fatto i soldi perchè è un delinquente (e di questa specie ce ne sono tanti che riempiono i salotti televisivi e sono venerati dalla stampa invece che trattati come meriterebbero)
L’aggettivo “poveretti” era contestuale alle argomentazioni presentate in queste righe da coloro che giudicavano il lavoro di Cahil, non certo alle problematiche sociali che non centrano nulla con gli argomenti trattati in questa sede.
Il diminutivo “poveretti” assume il significato di compatimento o di commiserazione ed è diverso dal sostantivo “povero”. “Non capisce niente, poveretto!”
Ribadisco quindi l’appellativo “poveretti” verso coloro che vivono nel rancore e nell’invidia.
Dove hai letto la notizia? Panichi lavorava col team di Shang agli US OPEN….. Magari era una collaborazione occasionale, ma non ho letto comunicazioni da parte del team di Sinner.
E dopo Trump che avvisa quanto accade a Springfield (Ohio), ovvero che gli immigrati si mangiano cani e gatti (il Sindaco della cittadina smentisce) abbiamo questa perla di saggezza.
Molte persone che “attirano” soldi si attirano pure dei problemini.
Il sogno è vivere senza preoccupazioni e godere ciò che si ha se possibile, ovviamente.
Credo che il pezzo musicale (un piccolo capolavoro) che più illustra questo punto di vista sia “quelli che ben pensano” di Frankie H-nrg mc.
Dopo tanti anni resta attualissima.
@ Giampi (#4204306)
Secondo me uno che tiene quasi il 90% di servizi nel corso dell’anno non può avere un servizio (combinando prima e seconda palla, che è forse ancora più importante) poco efficace. Può migliorare la percentuale di prime sicuramente, ma non è l’unica statistica importante al servizio. Il rendimento va visto nel complesso. Anche sulla seconda ha ottime percentuali di successo.
Se avesse l’irreale percentuale che ha Zverev, penso che si potrebbe chiudere baracca e burattini. Su qualsiasi superficie.
Di questi insights, quello che mi piacerebbe vedere migliorato nel 2025, e penso sia un obiettivo di tutto il team, è quello chiamato “in attack”. In questo US OPEN ha attaccato la rete molto di più, è sembrato di rivedere finalmente il Sinner di Pechino e Vienna dell’anno scorso.
Con Fritz ha attaccato di meno perchè non era quello che serviva. Fritz tirava dritto per dritto, quindi la tattica è stato spostarlo in continuazione e fargli tirare i suoi colpi in posizione scomoda. Gli unforced di Fritz sono stati quasi tutti provocati da Sinner, oppure dall’esagerato rischio a cui era costretto perchè con l’allungarsi degli scambi e degli spostamenti, finiva stritolato.
Appunto, sono due statistiche diverse…
Mi correggo, nella statistica under pressure rating è primo non nel 2024 ma nelle 52 settimane con undici punti di differenza sul secondo..
Sinceramente, come scelta in teoria non stupisce molto: è una cosa che molti provano a fare (e cmq l’indicazione sarà venuta dai suoi coach, che avranno preparato prima la partita e gli avranno indicato di seguire questa opzione se si trovava in un certe situazioni. Non è che l’avrà scelta da solo e di colpo, tipo “illuminazione zen”…).
E’ una mossa che può essere giustissima in quella partita, NON lo contesto, ma non facciamola passare come una cosa “geniale”.
In pratica è vero che mi un po’ stupito, relativamente a JS: nel senso che contro Fritz può funzionare, ma, per me, ora come ora, depotenzia troppo il gioco di JS (che, infatti, subito dopo la partita ha detto di non aver fatto proprio un super-match = scelta di rispondere così = “conservativa”, che, cmq, ripeto, ci sta).
Capisco infatti perchè è stata scelta (soprattutto quando JS era cmq avanti nel computo dei set), ma dico solo che, in futuro, perchè divienti davvero efficace, se la vuole fare più di frequente, dovrebbe cambiare qualcosa nel modo di colpire in risposta e, soprattutto, proprio di giocare i punti… (= mica è abituato a farlo, stile quello che faceva Rafa… = contro uno più forte di T.F. ed in forma, per me, al JS che si è visto FINORA, alla fine causa più danni che benefici…).
In futuro, certo, le cose potrebbero cambiare…
L’efficacia di un servizio non è data solo dalla percentuale di prime. E’ data anche dalla percentuale di trasformazione, che è altissima, èd data dalla percentuale di servizi tenuti. Se invece di guardare gli insights guardi la sezione “statistiche” del sito ATP, vedi che Sinner al servizio è al 5° posto, ma è stato a lungo al secondo posto dietro Hurkacz.
Sicuramente la percentuale nell’ultimo mese è calata e dovrà capire come mai è scesa da quel 60/65 che teneva tranquillamente in primavera. Siccome è un colpo molto psicologico, la poca tranquillità interiore e un po’ di agitazione in attesa e subito dopo la pubblicazione della sentenza magari inconsciamente hanno inciso. Sicuramente ci lavoreranno, pazzesco pensare a quanti margini di miglioramento abbia ancora.
CARLONE e’ proiettato sugli AO X diventare il più giovane vincitore di tutti e 4 gli SLAM.
Torino sara’ solamente una tappa di preparazione.
Per chiarezza, la statistica relativa al servizio non riguarda il rendimento nei turni di servizio, dove Sinner e tra i primi per punti sulla prima, seconda e pall break salvate ma solo sulla percentuale e probabilmente sugli ace e doppi falli..per quanto riguarda i pressure point è al primo posto nel 2024 e se non erro al sesto all time…
Dura verità direbbe ….. mi sono dimenticato chi …. 😆
Mi diverte il fatto che qualcuno attenda la Finals per stabilire il campione 2024 tra i vincitori dei due slam! Quindi se per miracolo a Torino la spuntasse Alcaraz il n 1 passerebbe a lui anche con tremila punti di distacco! Mi pare che sia molto dietro per un motivo legato all’ incostanza notevole che non è da n 1.
Sembra confermato Panichi …. notizia di poche ore fa
A ma sembrava che Panichi si fosse aggiunto al team di Shang.
Ottima notizia. Un grande valore aggiunto
aggiungo inoltre un dato sulla qualità delle risposte di Jannik, numero in cui da classifica su sito ATP è tra i migliori ma comunque dietro ad altri top10 come Alcaraz o De Minaur:
se prendiamo ad esempio la finale con Taylor Fritz e sempre il secondo set, che a me personalmente ha stupito per la gestione tattica, notiamo che Jannik nei primi 5 game di risposta ha vinto soli due punti.
Nel solo quinto game in risposta ne ha vinti 4 (strappando quindi il break ed il set all’avversario).
Ecco le statistiche non diranno mai che l’approccio di Jannik e di conseguenza le percentuali sono esclusivamente figlie dell’approccio tattico al game. Sinner ha visto che l’avversario ha alzato la qualità del servizio e si è limitato a studiarne il gioco per 5 game, rispondendo da “vicino”.
Nel sesto game in risposta ha fatto due passi indietro e sfruttato tutto quello che aveva appreso nei precedenti game, vincendo 4 punti su 5.
Le percentuali assolute nel set della sua risposta sono bassine, il 24%, sicuramente più basse della sua media che è sopra il 30%, ma sono figlie della gestione tattica del set.
Lui è stra-convinto dei propri mezzi ed in iper fiducia, è però ad un livello superiore, usa quell’arma nel momento migliore del gioco, nascondendola all’avversario per non essere a sua volta letto e diventare prevedibile.
Oltre alle statistiche direi che il vero colpo è l’arrivo di Panichi. Bene
Per “poveretti” penso intendesse i “poveri di spirito”, non i cassaintegrati!
Quello che si voleva sottolineare è che i grandi professionisti lavorano per fare le cose al meglio, e solo come conseguenza fanno i soldi.
Solo chi è povero di spirito pensa che uno come Cahill come primo pensiero abbia avuto quello dei soldi, anche perché penso proprio che per Cahill i soldi non siano un problema.
Lo stesso vale per i grandi sportivi: loro vogliono vincere, i soldi sono la conseguenza o, per alcuni, la quantificazione del loro successo.
Chi pensa che uno come Cahill come prima cosa appena visto Sinner abbia pensato ai soldi anche per me è un poveretto, perché dà ai soldi un’importanza che non hanno, pensa che i soldi diano di per sé chissà quale soddisfazione, cosa assolutamente falsa.
I cassaintegrati non c’entrano quindi assolutamente nulla, perché nella grande maggioranza sono persone che hanno fatto scelte di vita in cui il denaro non è stato al centro, e si trovano loro malgrado in una situazione di difficoltà.
ed una visita di controllo…
Ma cosa centrano adesso alcaraz e nadal ? Ma perchè tu e il tuo amico vasco92 siete sempre cosi’ ossessionati dagli spagnoli e cercate di buttare tutto in caciara ?
Ma basta dai, avete davvero rotto
Anche nella retorica ci può essere del vero…se Sinner non avesse rischiato e fosse rimasto con Piatti sarebbe lo stesso Sinner? o sarebbe rimasto un “Musetti” buono per carità ma che con Tartarini sta impiegando tempo per far emergere le sue quelità.
Ci sono situazioni che non si possono cambiare (un operaio non ha molta scelta su dove e come lavorare) ma per gli specialisti e professionisti è diverso, la vita è fatta di scelte e quelle più rischiose pagano di più rispetto a quelle meno rischiose da confort zone.
Se Jannik migliora nel servizio portandosi anche in top 20 diventerà praticamente impossibile da battere.
Hai citato correttamente il limite classico delle statistiche nei valori medi: numeri indiscutibili, ma che bisogna saper leggere e applicare alle differenti situazioni, come ad esempio i “pressure points” che hai citato.
doppio
Non c’è da essere d’accordo sono statistiche. E quello che dicono è esattamente il tuo punto sul servizio: se entra nel 55% dei casi ed è molto efficace, c’è un 45% in cui invece non funziona a dovere, ed i punti vinti sono meno.
Quello che le statistiche non dicono è il quando: servire una percentuale di prime bassa in un’intera partita non esclude il fatto che quando serve (vedi ad esempio il secondo set con Fritz o nei famosi 15 tie break su 16 vinti consecutivamente) è in grado di alzare quella percentuale ed essere più efficace
QUEI BEI PENSIERI ALLA BRIATORE, VAI A NASCONDERTI VA’ ma dove vivi? nella dimensione di tiktok?
Avvisate Lo Fiasco di queste statistiche, se enzo troverà il tempo fra una visita a un cantiere e una alla cantina
STRAQUOTO IN MAIUSCOLO!
Notoriamente Alcaraz e Nadal sono suore vincenziane
Ma queste sciocchezze le sognate di notte o le leggete su dei libretti mignon per chi ha un numero limitato di neuroni ??
Vai a dirlo a quelli che stanno per metter in cassa integrazione a mirafiori.
Vai li e gli dici che “pensano da poveretti” poi inizia a correre…ma veloce veloce..
Vai a vomitare le tue perle di saggezza altrove , grazie
La percentuale di prime di Jannik è di nuovo scesa attorno al 55% nell’ultimo periodo, ci ho fatto caso ad agosto.
Chiaramente l’ingiocabilità di Sinner durante tutto l’anno ha annullato ogni eventuale conseguenza ma qui un passo avanti va ancora effettuato.
Quello di cui quel grafico non parla sono i tiebreak, 19-6 nel 2024 partendo da 4-5 a metà torneo di Halle.
Quindi un 15-1 corrispondente al periodo in cui ha servito peggio.
Piu’ che un sorriso direi una grossa e grassa risata. E ci mancherebbe non fosse stato cosi’ anche se il buon vecchio darren aveva gia’ partecipato alla corsa di ottimi cavalli di razza in passato
I poveretti sono e resteranno poveretti proprio perchè pensano come dei poveretti.
Chi “fa soldi”, invece, si concentra sul lavoro, lo fa bene ed i soldi arrivano di conseguenza. I soldi vanno dalle persone capaci. Le persone capaci vanno verso le sfide.
L’anno scorso ero a Torino e c’era un tabellone con i dati degli insights. Sinner aveva un valore simile a quest’anno, ma era secondo col dritto. Nole aveva un irreale 9,34, (combinazione di velocità della palla, profondità, angolazioni e rotazioni) qualcosa di assurdo, manco alla PlayStation .
Non concordo assolutamente sul servizio, quello che manca sono le percentuali, ma quando entra ha percentuali di vittoria del punto degne del miglior karlovic. Come l’88% in finale allo us open.
E quando salirà almeno al 20° posto al rendimento al servizio non oso immaginare….
AHAHAHAHAHAHA Mauro
no, è proprio la scoperta dell’acqua calda, di una banalità impressionante.
@ Thiago (#4204169)
Beh, in fondo non è poi così lontano dalla realtà quello che dice Groucho, sarà poco “poetico”, ma il vil denaro è quello che muove tutto, anche gli allenatori di Jannik!
Cobolli è della scuderia On di Federer, dove c’è anche Iga.
Groucho, confessa che anche tu lavori per loro
@ Groucho (#4204165)
Sei simpatico quanto l’agenzia delle entrate. Contento te…
Clicca qui per visualizzarlo.
Quando Cahil ha sentito l’impatto della pallina di Jannik, ogni colpo gli ha ricordato il tintinnio dei dollari che avrebbe guadagnato, e gli è venuto un sorrisino