L'azzurro parla dopo il successo a NY Altro, Copertina, Video

Sinner di US Open avrebbe battuto quello dell’Australian Open? Risposta di Jannik (video)

10/09/2024 14:45 60 commenti
Sinner con Wilander e Schett a US Open
Sinner con Wilander e Schett a US Open

Barbara Schett, ex pro austriaca e da anni opinionista di Eurosport, ha posto a Sinner un’interessante domanda dopo la vittoria a US Open: la versione di Jannik che ha trionfato a New York, avrebbe battuto quella vincente agli Australian Open, o sarebbe stato un duro match su 5 set? “Questa è una buona domanda…” riflette il n.1, che nel video seguente fornisce la sua risposta.

 

 

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“Oggi non ho servito così bene” continua Sinner, “così sarebbe stato piuttosto complicato tenere i miei game di servizio. Sicuramente questa è una parte del mio gioco nella quale devo migliorare. La battuta non è così consistente come il mio rovescio o il diritto. Ma il mio vero obiettivo è che l’ultima versione di Jannik Sinner possa battere quello che ha vinto gli Australian Open, e quindi il prossimo anno superare quello che ha vinto quest’anno perché vorrebbe dire che sono riuscito a migliorarmi. Spero che in futuro sarà così”.

Una risposta intelligente, interessante, che condividiamo in pieno. Jannik Sinner ha trionfato a US Open 2024 forte di una maggior esperienza e forza mentale, mentre a livello di puro tennis quello che vinse a Melbourne era più travolgente e veloce. Ma conta di più la forza mentale, resistenza e lucidità nel giocare i momenti importanti, oppure un gioco più aggressivo e rapido resta la via maestra per vincere? A voi la parola…

Questo il video con l’intervista completa di Sinner a Eurosport dopo la vittoria a Flushing Meadows

 

Marco Mazzoni


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60 commenti. Lasciane uno!

Ska (Guest) 11-09-2024 08:03

@ NICK (#4203472)
Mmmm. Alcaraz ha vinto i due Slam su terra… Wimbledon seconda settimana è molto simile alla terra.. ma sul veloce ha rimediato non poche sconfitte

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-1: Adrianooo
Ska (Guest) 11-09-2024 08:03

@ NICK (#4203472)
Mmmm. Alcaraz ha vinto i due Slam su terra… Wimbledon seconda settimana è molto simile alla terra.. ma sul veloce ha rimediato non poche sconfitte

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-1: Adrianooo
Motenomcrae (Guest) 10-09-2024 18:33

Il Sinner di Gennaio scorso avrebbe battuto sicuramente questo attuale.

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italo (Guest) 10-09-2024 16:46

Scritto da DuDu

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

Semplicemente Sinner ha troppo margine su tutti, se sta bene.
E a Parigi se succede qualcosa ad ALcaraz sicuro è pronto ad approfittarne, perchè lo spagnolo se non è in giornata può perdere con tanti, Sinner no questa è la differenza.
E cmq Federer djokovic avevano sempre Nadal di mezzo, altrimenti di grande slam ne avrebbero fatto più di uno.

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giumart (Guest) 10-09-2024 15:56

Scritto da NICK
Il problema il prossimo anno sará contenere Alcaraz, con un anno di maturazione in più. Il suo tennis é di un livello maggiore giá ora, ma per tenere lo scettro serve continuitá e, siccome non si può vincere sempre, piazzamenti senza uscite ai primi turni.

Già, la continuità: proprio un marchio di fabbrica di Jannik (ma non di Alcaraz).

56
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Detuqueridapresencia 10-09-2024 15:50

Scritto da stesa
secondo me la domanda è astratta , quindi insolubile , in quanto avulsa dalle contingenze esterne.
Sinner ha giocato peggio in America ? vero. ma chi ha giocato meglio in America rispetto agli AO ? a mio avviso nessuno.
sia stato il clima , siano state le palle , o siano stati i campi , o l’insieme dei tre , il fatto vero è che tutti hanno giocato con grandi difficolta , basse percentuali positive ed alte negative .
Sinner è stato il piu forte , quello che si è adattato meglio ed ha vinto

ESATTO!!!

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+1: Carota Senior
-1: Er Doge der Tor Pignattara
NICK (Guest) 10-09-2024 15:12

Il problema il prossimo anno sará contenere Alcaraz, con un anno di maturazione in più. Il suo tennis é di un livello maggiore giá ora, ma per tenere lo scettro serve continuitá e, siccome non si può vincere sempre, piazzamenti senza uscite ai primi turni.

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Viri 10-09-2024 15:02

Scritto da Sudtyrol

Scritto da giumart

Scritto da borg

Scritto da DuDu

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

Esattamente. Il grande slam forse ad oggi non e’ piu’ realizzabile.
Troppi impegni troppo stress fisico, difficile mantenere la forma 10 mesi consecutivi.

Giustamente ricordi che vincere i 4 slam in uno stesso anno è impresa titanica o “quasi impossibile”, come dimostrato dal fatto che nemmeno i fab3 ci sono riusciti. Però, se c’è uno che nei prossimi anni può riuscirci, questo è Jannik. E non lo dico solo perchè stravedo per lui.

Il “piccolo Slam” Nole lo ha realizzato. 4 Slam di seguito spalmati su 2 anni. Molti lo dimenticano ma anche questa è un’impresa.

Novak vinse 4 slam di fila su 2 anni tra il 2015 ed il 2016.
Rogere vinse 8 slam su 10 consecutivi tra il 2005 ed il 2007, perdendo i 2 in mezzo da Rafa.
Entrambi hanno fatto 3 vittorie ed 1 finale nello stesso anno in più di un’occasione, ed anche Nadal ci si avvicinò molto.
Ma nessuno ha fatto il Grande Slam in era open tra gli uomini.
Bravo Jannik, bravo Alcaraz, ma non vedo nessuno dei due al momento in grado di modificare questo trend

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becu rules (Guest) 10-09-2024 14:48

Scritto da espertodipallacorda

Scritto da Detuqueridapresencia
I always ask good question …… modesta, la Barbara ……
Domanda apparentemente astuta e sottile ma in realtà oziosa e insensata perchè le variabili che determinano il successo o la sconfitta e – in generale – la prestazione in una data partita sono tantissime, non ultimo il fatto che la prestazione per ogni singolo 15 dipende ANCHE da quello che è accaduto e da come si sono affrontati, giocati e risolti i 15 precedenti. Come in un processo penale la prova si forma durante il dibattimento anche nelle gare di tennis la prestazione si forma e si modifica durante il gioco.
E questa è soltanto una delle dozzine di variabili.
Per cui la domanda di Barbarella è in realtà una domanda altrettanto idiota del giochino di proprietà transitiva che spesso fanno i babbei (se Tizio batte Caio e Caio batte Sempronio allora Sempronio perderà da Tizio).
Jannik ha risposto fin troppo educatamente. Di solito la risposta: “good question” è un modo educato per dire “ma che domanda del menga!”

“Modestia” della Schett a parte, secondo me è una domanda pertinente e interessante. Sono senz’altro d’accordo sul fatto che la prestazione dipenda da molte variabili, a cominciare dall’adattabilità all’avversario e dall’andamento del match, ma credo che, per rispondere a questo quesito, bisogni effettuare un’astrazione e cercare di ragionare solo sul tennis di Sinner. A parer mio, il tennis espresso a Melbourne è stato di maggior qualità: il giocatore era fresco e riposato, si sentiva perfettamente in fiducia dopo lo splendido finale di stagione, aveva una maggiore continuità al servizio e una maggiore sicurezza nei fondamentali. Quello di New York ha pagato il prezzo di vicissitudini extra campo e, ciononostante, è stato bravo a gestire il tutto; dal punto di vista tennistico, ha mostrato una condizione fisica meno eccellente (per quanto non scarsa), un servizio un po’ convoluto e un gioco un po’ meno preciso, ma, in compenso, una più serena gestione psicologica degli incontri. Detto questo, credo comunque che in Australia si sia vista una versione di Jannik migliore, che probabilmente avrebbe battuto quella “americana”.

Condivido, il gap tecnico è stato compensato solo in parte da quello “esperienziale”, avesse incontrato un buon Alcaraz, un buon Nole o uno Zverev in palla, forse il Sinner versione Us Open poteva non bastare. E’ anche vero che la contro prova è impossibile, a volte il livello si alza in funzione dell’avversario. Medvedev lo ha battuto più nettamente in America che in Australia, pur avendo espresso nel torneo un livello meno alto. Ma in Australia ha avuto un peso il fatto di giocare la prima finale Slam, che all’inizio o ha decisamente bloccato. Con Fritz ha potuto giocare e vincere con margine giocando al 70%, senza essere costretto ad attingere a riserve extra

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ospite1 (Guest) 10-09-2024 14:40

domanda di una stupidita unica , facciamone un libro.!!!!

51
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+1: Detuqueridapresencia
-1: Adrianooo
Robi Robi svitolino (Guest) 10-09-2024 14:33

La ex giocatrice fallita Sckett che intervista Jannik dopo quello che ha detto….mah, senza vergogna. Avete osservato che la finta Barbie fidanzata di Fritz non lo incoraggia mai quando sbaglia un colpo ??

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-1: Er Doge der Tor Pignattara
espertodipallacorda 10-09-2024 14:29

Scritto da Detuqueridapresencia
I always ask good question …… modesta, la Barbara ……
Domanda apparentemente astuta e sottile ma in realtà oziosa e insensata perchè le variabili che determinano il successo o la sconfitta e – in generale – la prestazione in una data partita sono tantissime, non ultimo il fatto che la prestazione per ogni singolo 15 dipende ANCHE da quello che è accaduto e da come si sono affrontati, giocati e risolti i 15 precedenti. Come in un processo penale la prova si forma durante il dibattimento anche nelle gare di tennis la prestazione si forma e si modifica durante il gioco.
E questa è soltanto una delle dozzine di variabili.
Per cui la domanda di Barbarella è in realtà una domanda altrettanto idiota del giochino di proprietà transitiva che spesso fanno i babbei (se Tizio batte Caio e Caio batte Sempronio allora Sempronio perderà da Tizio).
Jannik ha risposto fin troppo educatamente. Di solito la risposta: “good question” è un modo educato per dire “ma che domanda del menga!”

“Modestia” della Schett a parte, secondo me è una domanda pertinente e interessante. Sono senz’altro d’accordo sul fatto che la prestazione dipenda da molte variabili, a cominciare dall’adattabilità all’avversario e dall’andamento del match, ma credo che, per rispondere a questo quesito, bisogni effettuare un’astrazione e cercare di ragionare solo sul tennis di Sinner. A parer mio, il tennis espresso a Melbourne è stato di maggior qualità: il giocatore era fresco e riposato, si sentiva perfettamente in fiducia dopo lo splendido finale di stagione, aveva una maggiore continuità al servizio e una maggiore sicurezza nei fondamentali. Quello di New York ha pagato il prezzo di vicissitudini extra campo e, ciononostante, è stato bravo a gestire il tutto; dal punto di vista tennistico, ha mostrato una condizione fisica meno eccellente (per quanto non scarsa), un servizio un po’ convoluto e un gioco un po’ meno preciso, ma, in compenso, una più serena gestione psicologica degli incontri. Detto questo, credo comunque che in Australia si sia vista una versione di Jannik migliore, che probabilmente avrebbe battuto quella “americana”.

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+1: Adrianooo
Sudtyrol (Guest) 10-09-2024 14:23

Scritto da giumart

Scritto da borg

Scritto da DuDu

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

Esattamente. Il grande slam forse ad oggi non e’ piu’ realizzabile.
Troppi impegni troppo stress fisico, difficile mantenere la forma 10 mesi consecutivi.

Giustamente ricordi che vincere i 4 slam in uno stesso anno è impresa titanica o “quasi impossibile”, come dimostrato dal fatto che nemmeno i fab3 ci sono riusciti. Però, se c’è uno che nei prossimi anni può riuscirci, questo è Jannik. E non lo dico solo perchè stravedo per lui.

Il “piccolo Slam” Nole lo ha realizzato. 4 Slam di seguito spalmati su 2 anni. Molti lo dimenticano ma anche questa è un’impresa.

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Sudtyrol (Guest) 10-09-2024 14:21

Scritto da Viri

Scritto da borg

Scritto da DuDu

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

Esattamente. Il grande slam forse ad oggi non e’ piu’ realizzabile.
Troppi impegni troppo stress fisico, difficile mantenere la forma 10 mesi consecutivi.

non oggi, il grande slam non è realizzabile da oltre 50 anni nel tennis maschile.
A mio parere continuerà ad essere così

Non dimentichiamo che all’epoca di Laver 3 Slam su 4 si giocavano su erba. Uno specialista come lui era certamente agevolato. Su terra dovevano ancora arrivare i regolaristi. Il tennis che si giocava ai tempi era molto più simile a quello sh erba. Per non parlare dei materiali.

47
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Viri 10-09-2024 13:35

Scritto da Paolo Papa
Ho visto e rivisto i punti di jannik all’AO e la sensazione è che in quel torneo, abbia giocato un tennis al suo massimo splendore.
Anche la finale con medvedev, dove ha ripreso i due set a favore del russo, ha dimostrato come il livello fosse divino, un mix di tecnica, forza, cervello e cuore, senza risparmio, senza pensieri, libero.
Credo che volesse dimostrare a se stesso di essere il più forte.
in questo us open mi è sembrato, invece, un sinner diverso, un sinner più calcolatore (probabilmente dovuto anche dalle preoccupazione che non lo hanno reso completamente libero di esprimersi), un sinner che ha alzato l’asticella solo dove ce n’era veramente bisogno (con paul e con medveded, soprattutto, mentre con draper c’erano le condizioni climatiche a fermarlo).
mi è sembrato invece cresciuto ancora di più nella tattica contro gli avversari, questo è il vero saldo di qualità
è impressionante il Sinner in finale che sul 5-3 nel terzo set, a favore di Fritz che serviva per il set, abbia praticamente detto “ok, finimola qui”, vincendo i successivi 4 giochi (con due break).
devo dire che per quanto vorrei vedere sinner sempre al 100%, mi sta bene anche questa versione cinica, perché, credo, gli permetterà di essere più longevo tennisticamente.

sottoscrivo.
E Sinner questa cosa l’ha fatta anche nel secondo set: ha fatto credere a Fritz che non leggeva il suo servizio (2 punti in risposta in 5 giochi) fino all’ultimo game, quando ha fatto due passi indietro in risposta e detto “ok, ora vediamo come giochi quando rispondo in campo”. Ha fatto 4 punti in risposta, il doppio rispetto al resto del set, nell’ultimo game).

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+1: DANCAS, Paolo Papa
Armonica (Guest) 10-09-2024 13:23

Scritto da tinapica
@ AmeAur (#4203006)
Mi piace questa suddivisione in superfici sintetiche e “naturali” (tra virgolette perché la terra rossa di naturale ha poco).
Col suo permesso l’adotterò.

Anche di prati alla Wimbledon se ne vedono pochi in natura, volendo essere pignoli 😀

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Di Passaggio 10-09-2024 13:20

Scritto da Paolo Papa

è impressionante il Sinner in finale che sul 5-3 nel terzo set, a favore di Fritz che serviva per il set, abbia praticamente detto “ok, finimola qui”, vincendo i successivi 4 giochi (con due break).

Un momento di tennis che difficilmente dimenticherò.

44
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+1: Paolo Papa
Di Passaggio 10-09-2024 13:17

Scritto da Giampi

Scritto da Paolo Papa
Ho visto e rivisto i punti di jannik all’AO e la sensazione è che in quel torneo, abbia giocato un tennis al suo massimo splendore.
Anche la finale con medvedev, dove ha ripreso i due set a favore del russo, ha dimostrato come il livello fosse divino, un mix di tecnica, forza, cervello e cuore, senza risparmio, senza pensieri, libero.
Credo che volesse dimostrare a se stesso di essere il più forte.
in questo us open mi è sembrato, invece, un sinner diverso, un sinner più calcolatore (probabilmente dovuto anche dalle preoccupazione che non lo hanno reso completamente libero di esprimersi), un sinner che ha alzato l’asticella solo dove ce n’era veramente bisogno (con paul e con medveded, soprattutto, mentre con draper c’erano le condizioni climatiche a fermarlo).
mi è sembrato invece cresciuto ancora di più nella tattica contro gli avversari, questo è il vero saldo di qualità
è impressionante il Sinner in finale che sul 5-3 nel terzo set, a favore di Fritz che serviva per il set, abbia praticamente detto “ok, finimola qui”, vincendo i successivi 4 giochi (con due break).
devo dire che per quanto vorrei vedere sinner sempre al 100%, mi sta bene anche questa versione cinica, perché, credo, gli permetterà di essere più longevo tennisticamente.

Il miglior Sinner lo abbiamo visto a Miami…ma quello che impressiona è il miglioramento tattico. Come dice Vagnozzi, Sinner era molto concentrato sul suo gioco ora si preparano le partite sulle caratteristiche dell’avversario e allora abbiamo visto tre modi di interpretare la partita con Medvedev, Draper e Fritz..altra osservazione, il Sinner che tirava solo lavandini è un ricordo..rammento una partita con Bautista vinta in un game di risposta in cui fece il game perfetto con quattro terrificanti vincenti, tre di rovescio e uno di dritto, oggi dosa i colpi, ogni tanto tira il rovescio, altrimenti lo gioca profondo e anche con il diritto è più in controllo…se migliorano le percentuali del servizio….

Secondo me hai centrato la questione.

43
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Er Doge der Tor Pignattara 10-09-2024 13:07

Scritto da giumart
Giacchè non amo dilungarmi, provo a sintetizzare il mio pensiero. A Melbourne era abbastanza “on fire”, reduce dalle straordinarie prestazioni alle Finals e in Davis e inoltre ebbe modo di allenarsi molto adeguatamente proprio per lo slam australiano. A New York invece è arrivato in condizioni psichiche turbate (per la nota vicenda) e, a mio parere, anche in condizioni atletiche non al 100%. Ciononostante, a dimostrazione dell’ulteriore grande step di miglioramento in toto, a NY abbiamo visto uno Jannik che ha sopperito egregiamente a tutto questo con una ben maggiore maturità, essendo divenuto un vero numero 1 a tutto tondo, dando dimostrazione di gestire e superare le difficoltà vincendo anche in maniera “sporca” e con meno qualità tennistica. E’ questo che, in fondo, caratterizza il vero Campione. Quindi non sono affatto sicuro che lo Jannik di Melbourne fosse più forte di quello di New York: ora lui è ancora più solido, più pronto, più capace di adattarsi all’avversario, più padrone delle situazioni, più temprato psicologicamente. Molti dicono che questo fantastico 2024 sarà irripetibile, invece io credo che sia l’inizio di un percorso ancora più fantastico.

Meno male che hai sintetizzato

42
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-1: Detuqueridapresencia, Adrianooo
Er Doge der Tor Pignattara 10-09-2024 13:03

Scritto da Detuqueridapresencia
I always ask good question …… modesta, la Barbara ……
Domanda apparentemente astuta e sottile ma in realtà oziosa e insensata perchè le variabili che determinano il successo o la sconfitta e – in generale – la prestazione in una data partita sono tantissime, non ultimo il fatto che la prestazione per ogni singolo 15 dipende ANCHE da quello che è accaduto e da come si sono affrontati, giocati e risolti i 15 precedenti. Come in un processo penale la prova si forma durante il dibattimento anche nelle gare di tennis la prestazione si forma e si modifica durante il gioco.
E questa è soltanto una delle dozzine di variabili.
Per cui la domanda di Barbarella è in realtà una domanda altrettanto idiota del giochino di proprietà transitiva che spesso fanno i babbei (se Tizio batte Caio e Caio batte Sempronio allora Sempronio perderà da Tizio).
Jannik ha risposto fin troppo educatamente. Di solito la risposta: “good question” è un modo educato per dire “ma che domanda del menga!”

Sorprende che Lei non abbia colto l’inside joke tra due austriaci, un po’ come quando uno di Torpignattara scherza con una di Ostia Lido

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+1: Er Doge der Tor Pignattara, Adrianooo
-1: Detuqueridapresencia
stesa 10-09-2024 13:00

secondo me la domanda è astratta , quindi insolubile , in quanto avulsa dalle contingenze esterne.

Sinner ha giocato peggio in America ? vero. ma chi ha giocato meglio in America rispetto agli AO ? a mio avviso nessuno.

sia stato il clima , siano state le palle , o siano stati i campi , o l’insieme dei tre , il fatto vero è che tutti hanno giocato con grandi difficolta , basse percentuali positive ed alte negative .

Sinner è stato il piu forte , quello che si è adattato meglio ed ha vinto

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+1: Detuqueridapresencia
Detuqueridapresencia 10-09-2024 12:56

Scritto da Paolo Papa

Scritto da Detuqueridapresencia
I always ask good question …… modesta, la Barbara ……
Domanda apparentemente astuta e sottile ma in realtà oziosa e insensata perchè le variabili che determinano il successo o la sconfitta e – in generale – la prestazione in una data partita sono tantissime, non ultimo il fatto che la prestazione per ogni singolo 15 dipende ANCHE da quello che è accaduto e da come si sono affrontati, giocati e risolti i 15 precedenti. Come in un processo penale la prova si forma durante il dibattimento anche nelle gare di tennis la prestazione si forma e si modifica durante il gioco.
E questa è soltanto una delle dozzine di variabili.
Per cui la domanda di Barbarella è in realtà una domanda altrettanto idiota del giochino di proprietà transitiva che spesso fanno i babbei (se Tizio batte Caio e Caio batte Sempronio allora Sempronio perderà da Tizio).
Jannik ha risposto fin troppo educatamente. Di solito la risposta: “good question” è un modo educato per dire “ma che domanda del menga!”

sarà menga ma mai più menga del tizio che ha registrato decine di profili su questo sito solo per metterti i pollici rossi.
chiamate la neuro!!

ahahahah sì lo avevo notato …. ho un amico psichiatra che potrebbe farci un caso di studio per una prossima pubblicazione …..

😆 😆 😆 😆 😆

C’è krossa grisi ……. ahahahh

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+1: Paolo Papa
-1: Er Doge der Tor Pignattara
Lupu74 (Guest) 10-09-2024 12:56

Scritto da Giampi

Scritto da Paolo Papa
Ho visto e rivisto i punti di jannik all’AO e la sensazione è che in quel torneo, abbia giocato un tennis al suo massimo splendore.
Anche la finale con medvedev, dove ha ripreso i due set a favore del russo, ha dimostrato come il livello fosse divino, un mix di tecnica, forza, cervello e cuore, senza risparmio, senza pensieri, libero.
Credo che volesse dimostrare a se stesso di essere il più forte.
in questo us open mi è sembrato, invece, un sinner diverso, un sinner più calcolatore (probabilmente dovuto anche dalle preoccupazione che non lo hanno reso completamente libero di esprimersi), un sinner che ha alzato l’asticella solo dove ce n’era veramente bisogno (con paul e con medveded, soprattutto, mentre con draper c’erano le condizioni climatiche a fermarlo).
mi è sembrato invece cresciuto ancora di più nella tattica contro gli avversari, questo è il vero saldo di qualità
è impressionante il Sinner in finale che sul 5-3 nel terzo set, a favore di Fritz che serviva per il set, abbia praticamente detto “ok, finimola qui”, vincendo i successivi 4 giochi (con due break).
devo dire che per quanto vorrei vedere sinner sempre al 100%, mi sta bene anche questa versione cinica, perché, credo, gli permetterà di essere più longevo tennisticamente.

Il miglior Sinner lo abbiamo visto a Miami…ma quello che impressiona è il miglioramento tattico. Come dice Vagnozzi, Sinner era molto concentrato sul suo gioco ora si preparano le partite sulle caratteristiche dell’avversario e allora abbiamo visto tre modi di interpretare la partita con Medvedev, Draper e Fritz..altra osservazione, il Sinner che tirava solo lavandini è un ricordo..rammento una partita con Bautista vinta in un game di risposta in cui fece il game perfetto con quattro terrificanti vincenti, tre di rovescio e uno di dritto, oggi dosa i colpi, ogni tanto tira il rovescio, altrimenti lo gioca profondo e anche con il diritto è più in controllo…se migliorano le percentuali del servizio….

Tutto vero. Il miglioramento tattico è frutto di un miglioramento tecnico. Il servizio (completamente costruito e migliorato in allenamento), il lungolinea di rovescio e la palla corta gli danno notevoli soluzioni in più. Dovrebbe migliorare un pò nei colpi al volo.. ma forse chiedo troppo

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Giampi 10-09-2024 12:52

Scritto da Paolo Papa
Ho visto e rivisto i punti di jannik all’AO e la sensazione è che in quel torneo, abbia giocato un tennis al suo massimo splendore.
Anche la finale con medvedev, dove ha ripreso i due set a favore del russo, ha dimostrato come il livello fosse divino, un mix di tecnica, forza, cervello e cuore, senza risparmio, senza pensieri, libero.
Credo che volesse dimostrare a se stesso di essere il più forte.
in questo us open mi è sembrato, invece, un sinner diverso, un sinner più calcolatore (probabilmente dovuto anche dalle preoccupazione che non lo hanno reso completamente libero di esprimersi), un sinner che ha alzato l’asticella solo dove ce n’era veramente bisogno (con paul e con medveded, soprattutto, mentre con draper c’erano le condizioni climatiche a fermarlo).
mi è sembrato invece cresciuto ancora di più nella tattica contro gli avversari, questo è il vero saldo di qualità
è impressionante il Sinner in finale che sul 5-3 nel terzo set, a favore di Fritz che serviva per il set, abbia praticamente detto “ok, finimola qui”, vincendo i successivi 4 giochi (con due break).
devo dire che per quanto vorrei vedere sinner sempre al 100%, mi sta bene anche questa versione cinica, perché, credo, gli permetterà di essere più longevo tennisticamente.

Il miglior Sinner lo abbiamo visto a Miami…ma quello che impressiona è il miglioramento tattico. Come dice Vagnozzi, Sinner era molto concentrato sul suo gioco ora si preparano le partite sulle caratteristiche dell’avversario e allora abbiamo visto tre modi di interpretare la partita con Medvedev, Draper e Fritz..altra osservazione, il Sinner che tirava solo lavandini è un ricordo..rammento una partita con Bautista vinta in un game di risposta in cui fece il game perfetto con quattro terrificanti vincenti, tre di rovescio e uno di dritto, oggi dosa i colpi, ogni tanto tira il rovescio, altrimenti lo gioca profondo e anche con il diritto è più in controllo…se migliorano le percentuali del servizio….

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+1: Di Passaggio, Paolo Papa
Lorenzo (Guest) 10-09-2024 12:41

@ Prando81 (#4203093)

Secondo me la differenza la fa la velocità negli spostamenti laterali .
Mentre altri arrivando in allungo non riescono ad organizzare un colpo efficace , lui riesce e se ne vedono gli effetti .

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+1: Di Passaggio
Paolo Papa 10-09-2024 12:22

Scritto da Detuqueridapresencia
I always ask good question …… modesta, la Barbara ……
Domanda apparentemente astuta e sottile ma in realtà oziosa e insensata perchè le variabili che determinano il successo o la sconfitta e – in generale – la prestazione in una data partita sono tantissime, non ultimo il fatto che la prestazione per ogni singolo 15 dipende ANCHE da quello che è accaduto e da come si sono affrontati, giocati e risolti i 15 precedenti. Come in un processo penale la prova si forma durante il dibattimento anche nelle gare di tennis la prestazione si forma e si modifica durante il gioco.
E questa è soltanto una delle dozzine di variabili.
Per cui la domanda di Barbarella è in realtà una domanda altrettanto idiota del giochino di proprietà transitiva che spesso fanno i babbei (se Tizio batte Caio e Caio batte Sempronio allora Sempronio perderà da Tizio).
Jannik ha risposto fin troppo educatamente. Di solito la risposta: “good question” è un modo educato per dire “ma che domanda del menga!”

sarà menga ma mai più menga del tizio che ha registrato decine di profili su questo sito solo per metterti i pollici rossi. 😆

chiamate la neuro!!

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+1: Detuqueridapresencia, il capitano
-1: Er Doge der Tor Pignattara
Alex77 (Guest) 10-09-2024 12:17

Beh, sicuramente la versione australiana di Jannik era più rullo compressore di quella americana, servizio molto migliore, ancora più solido da fondocampo e atleticamente più brillante ( qui non poteva diversamente).. certo, la testa e la mentalità, fortificata dalle note vicende, probabilmente si è fortificata da allora, ma stando sul quesito, aussie Sinner batteva quello yankee

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+1: Detuqueridapresencia, Adrianooo
Paolo Papa 10-09-2024 12:15

Ho visto e rivisto i punti di jannik all’AO e la sensazione è che in quel torneo, abbia giocato un tennis al suo massimo splendore.
Anche la finale con medvedev, dove ha ripreso i due set a favore del russo, ha dimostrato come il livello fosse divino, un mix di tecnica, forza, cervello e cuore, senza risparmio, senza pensieri, libero.
Credo che volesse dimostrare a se stesso di essere il più forte.

in questo us open mi è sembrato, invece, un sinner diverso, un sinner più calcolatore (probabilmente dovuto anche dalle preoccupazione che non lo hanno reso completamente libero di esprimersi), un sinner che ha alzato l’asticella solo dove ce n’era veramente bisogno (con paul e con medveded, soprattutto, mentre con draper c’erano le condizioni climatiche a fermarlo).
mi è sembrato invece cresciuto ancora di più nella tattica contro gli avversari, questo è il vero saldo di qualità

è impressionante il Sinner in finale che sul 5-3 nel terzo set, a favore di Fritz che serviva per il set, abbia praticamente detto “ok, finimola qui”, vincendo i successivi 4 giochi (con due break).

devo dire che per quanto vorrei vedere sinner sempre al 100%, mi sta bene anche questa versione cinica, perché, credo, gli permetterà di essere più longevo tennisticamente.

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+1: Detuqueridapresencia, il capitano, Lory99
Lupu74 (Guest) 10-09-2024 12:12

Scritto da Swinner
Jannik rispetto a Melbourne è diventato più cinico, attacca sempre e quando sente l’odore del sangue affonda gli artigli

E’ vero. Tatticamente è diventato quasi perfetto, difficilmente sbaglia una scelta. Questo gli consente di vincere anche quando non è proprio al 100%.

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Viri 10-09-2024 11:41

Scritto da borg

Scritto da DuDu

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

Esattamente. Il grande slam forse ad oggi non e’ piu’ realizzabile.
Troppi impegni troppo stress fisico, difficile mantenere la forma 10 mesi consecutivi.

non oggi, il grande slam non è realizzabile da oltre 50 anni nel tennis maschile.
A mio parere continuerà ad essere così

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Swinner 10-09-2024 11:41

Jannik rispetto a Melbourne è diventato più cinico, attacca sempre e quando sente l’odore del sangue affonda gli artigli

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+1: Prando81, Paolo Papa
Viri 10-09-2024 11:40

Mi ricorda quando a NBA2k sulla play prendi il Michael Jordan del ’98 contro quello del ’91 e vedi quello con le percentuali migliori da tre o quello che è più rapido.

Il Sinner del 2024 resterà negli annali, spero vivamente che potremo far scontrare quello del 2024 (indifferentemente dallo slam) con quello non so del 2031 e vedere se era più forte quello a 22/23 anni rispetto a quello a 29/30

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giumart (Guest) 10-09-2024 11:27

Scritto da borg

Scritto da DuDu

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

Esattamente. Il grande slam forse ad oggi non e’ piu’ realizzabile.
Troppi impegni troppo stress fisico, difficile mantenere la forma 10 mesi consecutivi.

Giustamente ricordi che vincere i 4 slam in uno stesso anno è impresa titanica o “quasi impossibile”, come dimostrato dal fatto che nemmeno i fab3 ci sono riusciti. Però, se c’è uno che nei prossimi anni può riuscirci, questo è Jannik. E non lo dico solo perchè stravedo per lui.

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+1: il capitano
ospite (Guest) 10-09-2024 11:25

Finalmente posso fare un lungo discorso e la domanda in realtà è sì “ipotetica” (uno che non ha voglia può dirti: “se mio nonno aveva le ruote era un carretto,, perciò non rispondo”), ma cmq intelligente (col ca*** che JS dice “good question” solo per essere gentile: non è nel suo stile, lo dice perchè lo pensa davvero. Altrimenti, se con gentilezza vuole “bacchettarti”, ti dice: “onestamente non so, è una cosa troppo ipotetica, io penso solo a dare il meglio di me in ogni partita che gioco. Per favore chiedimi altro”).
Premessa: è vero che ci sono molte variabili e che la sicurezza non c’è (es. il Sinner più forte delle 2 versioni, dopo 2 scambi si “spacca” scivolando di pura sfiga e l’altro vince facile). Però chi non risponde alla questione (seppur ipotetica) dimostra di non essere in grado di discutere di tecnica nel tennis.
Peraltro non ascoltate manco cosa dice JS stesso: “Oggi non ho servito così bene. Il mio prossimo obiettivo è battere la versione che ha vinto gli Australian” = certo che è un discorso “ciclico” (lui dirà sempre “devo diventare sempre più forte anche della mia ultima versione più forte”, per cui dirà le stesse cose per ogni sua versione futura che vincerà un torneo) ma si capisce (e peraltro bastava seguire bene tutti e 2 i tornei) che, anche per lui, la versione Australiana è più forte di questa (che peraltro ha pure “l’angoscia del doping”, cosa che non avete considerato. JS dimostra di essere molto forte di testa, vincendo qua così, ma il livello delle partite cmq si vede. Qua è stato molto buono, mica dico che ha giocato male, ma in Australia era ottimo).
@Zedarioz: vero che i primi 2 set in Australia era paralizzato e non ha giocato al top, però poi si è “scrollato” ed ha battuto Medvedev che là era più o meno al livello del JS visto qua agli Us Open.
Solo se sei in super-forma e giochi super-bene recuperi da sotto 2 set così…
Conclusione: JS australiano, senza tensione, vince in 3 set “sbadigliando” contro quello americano, quello con la tensione probabilmente può perdere i primi due ma poi, dopo una dura lotta (magari pure più feroce di quella asutraliana se pensate che il JS di New York sia cmq più forte del russo visto in Australia), vince al 5° set.
Questo per chi (come JS stesso che dice SUBITO dopo la finale: “HO SERVITO MALE, devo migliorare”), capisce di tecnica, ovvio che ripeto che, fosse capitata davvero la partita, magari il JS più forte la notte prima ha di nuovo un malessere e non scende manco in campo e quindi perde…
Diciamo che chi non vuole ammetterlo è un tifoso con le “fette di prosciutto sugli occhi” che vuole far passare il messaggio che ad ogni torneo JS è sempre più forte ed in forma del torneo precedente (e capisce pure poco, perchè NON gli sta facendo un così grosso complimento: in realtà vincere non giocando al top e con l’angoscia del doping, è sintomo di grandissima forza mentale ed è meglio che riuscire a vincere quando sei al tuo 100% della forma, perchè ti dà più possibilità per il futuro di vincere altri slam…).
NB: tutti i commentatori tecnici hanno detto questo subito dopo la partita, ma che strano, beh mi accontento di pensarla come loro…

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Vasco92 10-09-2024 11:24

Scritto da Er Doge der Tor Pignattara
Avrebbe perso in non più di 4 set.

Redazione ma cosa aspettate?
Via i Guest e controllate gli ip di questi utenti che ammorbano questo forum..

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+1: Detuqueridapresencia
Lotreg (Guest) 10-09-2024 11:23

Scritto da DuDu

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

Non sarei così negativo .
Senza una serie di problematiche ,fisiche ,atletiche e mentali soprattutto ,non sarebbe stato così lontano dalla realizzazione anche quest anno.
E non ragiono da tifoso ,perché non lo sono.
La sua missione di migliorarsi sempre ,senza sedersi sugli allori,tipica dei fuoriclasse in ogni sport ,mi fa pensare positivamente per i prossimi anni. Ovviamente le variabili fortuite che si possono mettere di traverso sono parecchie. Speren

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Prando81 10-09-2024 11:23

Personalmente non sono così convinto che lo Jannik degli US Open sia stato inferiore a quello degli AO. Per me è più solido e si difende ancora meglio. Non a caso in questo torneo ha battuto Medvedev in 4 set facendo 24 punti in più (un’enormità se si considera che ha perso un set per 6-1) e giocando con il 53% di prime palle in campo (51% nella finale). Per me la finale è stata di alto livello e Sinner ha giocato in maniera molto efficace, salendo con la qualità della seconda. Forse il suo miglioramento maggiore lo vedo nella capacità di cambiare l’inerzia dello scambio. Tante volte Fritz (e prima Medvedev) avevano provato vincenti senza riuscirci e sono invece finiti con lo sbagliare colpi successivi perché sempre sotto pressione!
In ogni caso, se riuscirà nel suo intento (cioè quello di migliorare ulteriormente), avremo anni in cui stropicciarsi gli occhi!!! Grandissimo Jannik!!!

24
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+1: il capitano
borg (Guest) 10-09-2024 11:19

Scritto da DuDu

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

Esattamente. Il grande slam forse ad oggi non e’ piu’ realizzabile.
Troppi impegni troppo stress fisico, difficile mantenere la forma 10 mesi consecutivi.

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+1: Graziella
butchwalts (Guest) 10-09-2024 11:19
22
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ENZO LA BARBERA (Guest) 10-09-2024 11:17

@ magilla (#4203053)

Sai qual’è il motivo? Gli avversari più ostici, sono in declino. Le classi .96-98 mostrano anticipatamente l’usura di un’attività massacrante. Con Medvedev, Rublev, Zverev, Tsitsipas, Djokovic, Dimitrov, Nadal di quattro o cinque anni fa, il discorso sarebbe diverso, non gli avrebbero perdonato i tanti errori sulla prima palla di servizio. enzo

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Gaz (Guest) 10-09-2024 11:14

Tutte le volte che lei lo intervista si intravede un po di rosicamento, giustamente,da austriaca,ma allo stesso tempo si intravede spesso anche un feeling dialettico, quasi da sorella.

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di Pablito ce n’è uno…… (Guest) 10-09-2024 11:00

togliendo il servizio che è stato deficitario per tutto il torneo, jannik versione ny mi ha impressionato per la solidità negli scambi, sempre lunghi e profondi, ha demolito fritz facendo un passo indietro in risposta al servizio, alla med, ma senza perdere un cm di campo, pronto già al secondo colpo a tornare sulla linea di fondo, è stato impressionante

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Detuqueridapresencia 10-09-2024 10:47

Scritto da ROBERTO M
@ Detuqueridapresencia (#4203001)
il paragone con il processo penale è una “buona” metafora
In realtà la domanda era semplice e suggestiva: pensi di essere migliorato come giocatore dagli AO????
Credo che la maggior parte di Noi sia convinta che agli USA open non si sia visto il miglior Jannik.
Ciò nonostante ha vinto senza eccessivi sforzi, il che dimostra quanto Jannik sia cresciuto come giocatore

Grazie per l’apprezzamento sulla metafora 🙂

Concordo sul resto, ma difatti, bastava fare la cara vecchia semplice banale domanda anzichè questa garrula “invenzione” finto intelligente 🙂 ma buona solo per alimentare giochini 😉 (e – come potrai leggere – anche commenti da zitella acida dell’utente multinick InFuffaVeritas, sia detto con il più grande rispetto per le zitelle e per la loro, a volte giustificata, acidità)

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magilla 10-09-2024 10:46

forse la schett dovrebbe chiedere qualcosa agli avversari di sinner….il problema è piu’ loro se non sono riusciti ad arrivare a giocarsela con un sinner non al top o ancor peggio, non riuscire a batterlo.Jannick fa sempre il meglio con le armi che ha.

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+1: Detuqueridapresencia, antoniov, Marco M., Sonj, Lory99
giumart (Guest) 10-09-2024 10:44

Giacchè non amo dilungarmi, provo a sintetizzare il mio pensiero. A Melbourne era abbastanza “on fire”, reduce dalle straordinarie prestazioni alle Finals e in Davis e inoltre ebbe modo di allenarsi molto adeguatamente proprio per lo slam australiano. A New York invece è arrivato in condizioni psichiche turbate (per la nota vicenda) e, a mio parere, anche in condizioni atletiche non al 100%. Ciononostante, a dimostrazione dell’ulteriore grande step di miglioramento in toto, a NY abbiamo visto uno Jannik che ha sopperito egregiamente a tutto questo con una ben maggiore maturità, essendo divenuto un vero numero 1 a tutto tondo, dando dimostrazione di gestire e superare le difficoltà vincendo anche in maniera “sporca” e con meno qualità tennistica. E’ questo che, in fondo, caratterizza il vero Campione. Quindi non sono affatto sicuro che lo Jannik di Melbourne fosse più forte di quello di New York: ora lui è ancora più solido, più pronto, più capace di adattarsi all’avversario, più padrone delle situazioni, più temprato psicologicamente. Molti dicono che questo fantastico 2024 sarà irripetibile, invece io credo che sia l’inizio di un percorso ancora più fantastico.

16
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+1: antoniov, Prando81, Marco M., Sonj, il capitano, Lory99, Carota Senior
tinapica 10-09-2024 10:39

@ AmeAur (#4203006)

Mi piace questa suddivisione in superfici sintetiche e “naturali” (tra virgolette perché la terra rossa di naturale ha poco).
Col suo permesso l’adotterò.

15
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antoniov 10-09-2024 10:31

@ Detuqueridapresencia (#4203001)
Straquoto il tuo post, per cui la risposta offerta da Jannik alla domanda di Barbara Schett non poteva essere migliore, considerata la proverbiale gentilezza, eleganza ed intelligenza del nostro tennista 🙂

@ ROBERTO M (#4203022)
A questi US Open ritengo sia stato chiaro a tutti che Jannik abbia giocato, salvo brevi intermezzi (per esempio nei tie break), a livelli ben al di sotto dei suoi limiti massimi, ma è anche indice di maturità e di miglioramento quello di livellare al meglio il proprio tennis a seconda delle necessità che ogni match richiede.
Potremmo anche dire di aver visto in questo G.S. un Sinner che ha giocato quasi sempre in sicurezza … in souplesse 🙂

14
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+1: Detuqueridapresencia, Marco M., Sonj
-1: Er Doge der Tor Pignattara
InTennisVeritas 10-09-2024 10:25

Scritto da Detuqueridapresencia
I always ask good question …… modesta, la Barbara ……
Domanda apparentemente astuta e sottile ma in realtà oziosa e insensata perchè le variabili che determinano il successo o la sconfitta e – in generale – la prestazione in una data partita sono tantissime, non ultimo il fatto che la prestazione per ogni singolo 15 dipende ANCHE da quello che è accaduto e da come si sono affrontati, giocati e risolti i 15 precedenti. Come in un processo penale la prova si forma durante il dibattimento anche nelle gare di tennis la prestazione si forma e si modifica durante il gioco.
E questa è soltanto una delle dozzine di variabili.
Per cui la domanda di Barbarella è in realtà una domanda altrettanto idiota del giochino di proprietà transitiva che spesso fanno i babbei (se Tizio batte Caio e Caio batte Sempronio allora Sempronio perderà da Tizio).
Jannik ha risposto fin troppo educatamente. Di solito la risposta: “good question” è un modo educato per dire “ma che domanda del menga!”

E per dire che è una domanda idiota hai dovuto scrivere tutta sta pappardella di roba ? (che forse uno puo’ trovare anche piu’ logorroica della domanda…o no ? )

Mito di un “Che” senza accento 🙂

Hasta Siempre

13
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-1: Detuqueridapresencia, antoniov, Marco M.
ROBERTO M (Guest) 10-09-2024 10:06

@ Detuqueridapresencia (#4203001)

il paragone con il processo penale è una “buona” metafora 😛

In realtà la domanda era semplice e suggestiva: pensi di essere migliorato come giocatore dagli AO????

Credo che la maggior parte di Noi sia convinta che agli USA open non si sia visto il miglior Jannik.

Ciò nonostante ha vinto senza eccessivi sforzi, il che dimostra quanto Jannik sia cresciuto come giocatore

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AmeAur 10-09-2024 10:00

Scritto da DuDu

Scritto da AmeAur
Sinner ha schiantato il top ten di casa in 3 set, e nel terzo con Fritz che ha sparato tutto, ha stravinto col 30% di prime in campo…. Data ormai per superata o quasi la “generazione di mezzo” (Medvedev, Zverev, che non sono riusciti a dimostrare, se non in rari casi, di saper cambiare passo), non riuscendo ad individuare almeno nel breve termine nuovi talenti veramente competitivi ad alto livello, nell’immediato resta il dato di fatto del consolidarsi di questa nuova diarchia Sinner-Alcaraz. Nel merito della loro rivalità, il prossimo anno potrebbe verificarsi una situazione diametralmente opposta a quella che si è verificata questo anno, e cioè lo scontro tra loro in quattro finali consecutivamente, ed ho l’impressione che sarà la loro continua sfida la chiave del loro miglioramento e crescita continui. Nel merito di questo scontro, l’esito dello stesso rimane ad oggi incerto…. si parte considerando Sinner favorito sulle superfici sintetiche, Alcaraz sulle superfici naturali, ma in realtà aspettiamo di vedere la loro evoluzione fisica, mentale e tecnica (ognuno dei due ha aspetti differenti da mettere a punto) per comprenderne le rispettive versioni 2025

Sulla sfida Sinner Alcaraz concordo a metà. Nel senso che anche io penso che si spartiranno la maggior parte dei tornei importanti (ma lasceranno più briciole alla concorrenza dei big 3 a mio avviso). Sui match up nelle diverse superfici la penso diversamente. Sul cemento outdoor forse Carlitos ha ancora un vantaggio, mentre indoor Sinner al meglio non perde da nessuno mai o quasi. Sulla terra Alcaraz su dieci sfide ne vincerebbe 7-8, ma sull’erba per me lo stesso farebbe Sinner, nonostante i due Wimbledon di Carlitos. Nello scontro diretto penso che il gioco di Jannik metterebbe in enorme difficoltà Alcaraz, sull’erba.

Concordo sulla precisazione, difatti ho chiarito che partiamo dal dato di fatto oggettivo dei risultati ottenuti, ma poi aggiungo che nel futuro prossimo saranno ancora moltissimi i fattori in gioco che ne determinerrano l’esito. Ad esempio nello specifico del discorso su erba sono assolutamente d’accordo

11
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DuDu 10-09-2024 09:52

Scritto da AmeAur
Sinner ha schiantato il top ten di casa in 3 set, e nel terzo con Fritz che ha sparato tutto, ha stravinto col 30% di prime in campo…. Data ormai per superata o quasi la “generazione di mezzo” (Medvedev, Zverev, che non sono riusciti a dimostrare, se non in rari casi, di saper cambiare passo), non riuscendo ad individuare almeno nel breve termine nuovi talenti veramente competitivi ad alto livello, nell’immediato resta il dato di fatto del consolidarsi di questa nuova diarchia Sinner-Alcaraz. Nel merito della loro rivalità, il prossimo anno potrebbe verificarsi una situazione diametralmente opposta a quella che si è verificata questo anno, e cioè lo scontro tra loro in quattro finali consecutivamente, ed ho l’impressione che sarà la loro continua sfida la chiave del loro miglioramento e crescita continui. Nel merito di questo scontro, l’esito dello stesso rimane ad oggi incerto…. si parte considerando Sinner favorito sulle superfici sintetiche, Alcaraz sulle superfici naturali, ma in realtà aspettiamo di vedere la loro evoluzione fisica, mentale e tecnica (ognuno dei due ha aspetti differenti da mettere a punto) per comprenderne le rispettive versioni 2025

Sulla sfida Sinner Alcaraz concordo a metà. Nel senso che anche io penso che si spartiranno la maggior parte dei tornei importanti (ma lasceranno più briciole alla concorrenza dei big 3 a mio avviso). Sui match up nelle diverse superfici la penso diversamente. Sul cemento outdoor forse Carlitos ha ancora un vantaggio, mentre indoor Sinner al meglio non perde da nessuno mai o quasi. Sulla terra Alcaraz su dieci sfide ne vincerebbe 7-8, ma sull’erba per me lo stesso farebbe Sinner, nonostante i due Wimbledon di Carlitos. Nello scontro diretto penso che il gioco di Jannik metterebbe in enorme difficoltà Alcaraz, sull’erba.

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Onurb (Guest) 10-09-2024 09:48

@ italo (#4202994)

Volare basso….alcaraz gli può essere superiore su terra e su erba ….mancano contro prove…lo vedremo nel 2025 al rg e a wimbledon…su cemento se la giocano ma sinner potrebbe avere qualcosa in più…in sostanza se la giocano alla pari su tutte le superfici…parlare di grande slam è una cosa da fette di salame negli occhi

9
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DuDu 10-09-2024 09:47

Scritto da italo
Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

Penso che arrivare ad un Grande Slam sia una impresa al limite delle possibilità umane. Se non c’è riuscito nessuno negli ultimi 60 anni ci sarà un motivo. Se neanche il Federer di inizio millennio o il Djokovic di qualche anno fa ci sono solo andati vicino senza riuscirci, come possiamo pensare che ci riseca facile Jannik? In una stagione ci saranno sempre alti e bassi, anche solo di condizione fisica. Sinner sta giocando una stagione eccezionale, solo 5 sconfitte e tutti i tornei disputati con almeno i quarti di finale raggiunti è qualcosa di irreale, ma siamo ben lontani dal puntare al Grande Slam, a mio parere.

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AmeAur 10-09-2024 09:45

Sinner ha schiantato il top ten di casa in 3 set, e nel terzo con Fritz che ha sparato tutto, ha stravinto col 30% di prime in campo…. Data ormai per superata o quasi la “generazione di mezzo” (Medvedev, Zverev, che non sono riusciti a dimostrare, se non in rari casi, di saper cambiare passo), non riuscendo ad individuare almeno nel breve termine nuovi talenti veramente competitivi ad alto livello, nell’immediato resta il dato di fatto del consolidarsi di questa nuova diarchia Sinner-Alcaraz. Nel merito della loro rivalità, il prossimo anno potrebbe verificarsi una situazione diametralmente opposta a quella che si è verificata questo anno, e cioè lo scontro tra loro in quattro finali consecutivamente, ed ho l’impressione che sarà la loro continua sfida la chiave del loro miglioramento e crescita continui. Nel merito di questo scontro, l’esito dello stesso rimane ad oggi incerto…. si parte considerando Sinner favorito sulle superfici sintetiche, Alcaraz sulle superfici naturali, ma in realtà aspettiamo di vedere la loro evoluzione fisica, mentale e tecnica (ognuno dei due ha aspetti differenti da mettere a punto) per comprenderne le rispettive versioni 2025

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+1: il capitano, Sonj, Paolo Papa, Don Budge fathers
zedarioz 10-09-2024 09:41

Scritto da Er Doge der Tor Pignattara
Avrebbe perso in non più di 4 set.

Avrebbe vinto in 3 perché quello in finale nell’australian open era paralizzato dalla tensione. Tirava pianissimo e si faceva dominare da Medvedev. Questo ormai è un campione consapevole e avanti di due set non hai più chances.

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+1: Massi, AmeAur, il capitano, Sonj, Di Passaggio, Prando81
-1: Er Doge der Tor Pignattara
umbe (Guest) 10-09-2024 09:40

Penso che questo Sinner ci avrebbe perso, a causa di un servizio deficitario. Ma oggi si muove meglio e legge meglio i diversi momenti della partita, com’è normale che sia, per maggior esperienza.

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Detuqueridapresencia 10-09-2024 09:40

I always ask good question …… modesta, la Barbara ……

Domanda apparentemente astuta e sottile ma in realtà oziosa e insensata perchè le variabili che determinano il successo o la sconfitta e – in generale – la prestazione in una data partita sono tantissime, non ultimo il fatto che la prestazione per ogni singolo 15 dipende ANCHE da quello che è accaduto e da come si sono affrontati, giocati e risolti i 15 precedenti. Come in un processo penale la prova si forma durante il dibattimento anche nelle gare di tennis la prestazione si forma e si modifica durante il gioco.

E questa è soltanto una delle dozzine di variabili.

Per cui la domanda di Barbarella è in realtà una domanda altrettanto idiota del giochino di proprietà transitiva che spesso fanno i babbei (se Tizio batte Caio e Caio batte Sempronio allora Sempronio perderà da Tizio).

Jannik ha risposto fin troppo educatamente. Di solito la risposta: “good question” è un modo educato per dire “ma che domanda del menga!”

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+1: AmeAur, antoniov, Carota Senior, merlino, DuDu, il capitano, Marco M., Paolo Papa
-1: saraindoor, robertopaddle, Francatennis, italtennis2024, ilgotha, irenesaggio, sslechichi, abracadabra44, roscotanner, setematch, JannickWinner, Er Doge der Tor Pignattara
Forza ragazzi 10-09-2024 09:36

Per me Avrebbe vinto quello di AO, forse in 4 set.
Jannik, pur pensandolo(secondo me), è stato bravo a non dirlo, perché avrebbe implicitamente sminuito gli avversari incontrati a usopen

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italo (Guest) 10-09-2024 09:17

Per migliorare continuamente bisogna avere competitor che ti spingono al limite.
Agli us open questo non è successo, lo si è capito nei tiebreak e nel terzo set della finale, appena ha accelerato nessuno gli è stato dietro.
Per questo si spera che Alcaraz torni al 100%, altrimenti sarà un monologo su tutte le superfici che però può significare ricerca del grande slam

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+1: AmeAur
Er Doge der Tor Pignattara 10-09-2024 09:16

Avrebbe perso in non più di 4 set.

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-1: Detuqueridapresencia, Vasco92, Sonj, Carota Senior