Sinner di fisico e di testa! Batte Draper al termine di una dura battaglia giocata in condizioni estreme, vola in finale a US Open
“Welcome to the jungle…”. La celeberrima canzone dei Guns ‘n’ Roses calza a pennello per dare un’immagine visiva alla prima semifinale di US Open, e non solo per il caos della città che non dorme mai… Degno di una giungla tropicale è il clima su Flushing Meadows (oltre l’80% di umidità), che rende per Jannik Sinner e Jack Draper una vera sofferenza giocare e lottare per oltre tre ore, sprintando a tutta e spingendo forte, con le scarpe del britannico che letteralmente perdono sudore e bagnano il campo, cosa mai vista. Alla fine la maggior durezza, esperienza a questo livello e qualità dell’azzurro prevalgono per 7-5 7-6(3) 6-2, un successo storico che porta il n.1 a giocarsi la prima finale a New York, dove attende il vincente del derby a stelle strisce tra Fritz e Tiafoe. Una partita non bella dal punto di vista estetico e del mero spettacolo, costellata da troppi errori e portata a casa da Jannik grazie alla sua abilità nel resistere a qualche momento no (come il contro break subito nel primo set, immediatamente dopo l’allungo), alle troppe palle break non sfruttate – in particolare nel secondo set – e soprattutto per la sua straordinaria bravura nel giocare meglio e con lucidità assoluta i punti più importanti. Fantastico il tiebreak del secondo set, dove è partito come un razzo; come ha comandato servendo sotto 6-5, e in precedenza anche nella chiusura del primo set, con Draper che serviva bene e reggeva al massimo delle sue possibilità. È stato un braccio di ferro, quasi un match di “pugilato con racchetta”, con due atleti stremati dall’umidità e fatica ma duri al tal punto da scambiarsi mazzate una dopo l’altra, pur barcollando.
Nel terzo set Jack era distrutto, ha pure vomitato il campo nella fase finale del secondo set in un game assurdo, dove Jannik in una difesa estrema è caduto a terra sbattendo il polso sinistro. Per fortuna non è stato niente di grave, il medico ha controllato ma il match è proseguito senza evidenti menomazioni (la paura è stata tantissima!?!). Sinner la vince di fisico, più resistente del rivale. La vince di sofferenza e tenuta mentale, la stravince per lucidità nell’affrontare i momenti cruciali. Una vittoria per così dire “sporca”, non giocando affatto il suo miglior tennis, ma servendo piuttosto bene: ha chiuso col 66% di prime in campo, vincendo tre punti su quattro, e proprio il servizio l’ha aiutato in molti momenti decisivi. Meno bene col diritto Jannik, dove ha spesso costruito bene ma poi è mancato nell’affondo decisivo. Spesso si è anche fatto sorprendere dalla sbracciata a tutta del rivale, che ha potenza e mano per spaccare lo scambio da qualsiasi posizione, e che ha giocato anche piuttosto bene di volo.
Draper non è arrivato in semifinale per caso, se l’è meritata sul campo con un tennis consistente, a tratti sprezzante per come si avventa sulla palla e la maltratta, con traiettorie imprendibili. Si è confermato un tennista di grande valore e potenziale, un po’ “rozzo” se vogliamo nel gesto ma potente, piuttosto completo e mai dono. Jannik nella prima parte del match ha forse peccato di impazienza, cercando di star dietro alle sfuriate di Draper invece di costruire e sfinire ai fianchi il rivale, palla dopo palla. Infatti quando nella parte finale del primo set si è messo a costruire e bloccare il rivale in scambi di ritmo e pressione, si è preso molti punti diretti sfruttando le aperture di campo e allo stesso tempo ha provocato molti errori del britannico, demolito da un ritmo e angoli irresistibili. Alla fine la combinazione servizio più diritto potente dal centro è quella che ha portato più punti all’azzurro. Altalenante invece è stato il rendimento della risposta: ne ha sbagliate diverse per lunghezza, come se volesse chiudere direttamente il punto, invece di affidarsi alla palla profonda ma sicura, per guadagnare campo. Probabilmente temeva il primo colpo dopo il servizio di Jack, che in effetti è stato spesso molto efficace.
Tre ore di grande lotta, con un numero complessivo di punti che di solito si giocano in quattro set (a volte in cinque…). Sinner è certamente più abituato di Draper a battaglie del genere, ma almeno è piaciuta la resistenza fisica del nostro n.1, che ha terminato l’incontro sicuramente stanco ma visibilmente non così devastato come Jack, che a tratti nel terzo set pareva quasi sul punto di crollare a terra. Uno Slam è un torneo complesso, e forse quello di New York è fisicamente il più duro per queste condizioni mutevoli, a volte estreme, arrivando con già 8 mesi di tennis sulle gambe. Ritrovare Sinner in finale, dopo l’approccio al torneo difficilissimo per le “note” vicende, e dopo aver battuto il cliente più scomodo possibile nei quarti (Medvedev) è l’ennesimo segnale della forza e grandezza di Jannik, uno che non molla mai, che nelle giornate nelle quali non spacca la palla riesce comunque a trovare il modo per portarla a casa, che nei momenti più duri e di fatica resta solido e positivo. Un Campione vero.
“È stata una partita difficile, siamo amici, ed è stata molto fisica. Ho cercato di restare lì, forte mentalmente nonostante tutte le difficoltà” afferma Jannik a caldo in campo. “Sono felicissimo di giocare la finale”. “Contro uno statunitense a US Open? Sarà una partita bella ma non facile. È la mia seconda Slam in stagione, è la dimostrazione che sto facendo un bel lavoro”.
Adesso riposo, fisioterapia e testa alla finale, dove andrà in campo comunque da favorito. E speriamo col sorriso visto oggi prima della sfida con Draper. Serenità e consapevolezza, due armi importanti quanto il suo diritto assassino il rovescio preciso.
Marco Mazzoni
La cronaca
La prima semifinale di US Open 2024 scatta con Draper alla battuta. Subito aggressivo col diritto, ma la palla gli scappa via. Poi un doppio fallo, evidente la tensione nel braccio del britannico. Ha la chance Jannik per arrivare subito a palla break, comanda lo scambio ma l’accelerazione di diritto è deviata out dal nastro. Entra in azione il servizio di Jack, 4 punti di fila e 1-0. Nel primo turno di battuta Sinner spinge forte sul rovescio dell’avversario. Qualche imprecisione, ma con il primo Ace del match chiude a 30 il game (1-1). Entrambi colpiscono la palla davvero forte, rischia tanto Draper per non perdere campo, mentre Sinner – come in altri match del torneo – non è centratissimo col diritto nei primi game. Invece non male il servizio, 9 prime in campo su 11 punti per l’azzurro, dato per lui molto alto. Draper vince a zero il quinto game, bellissimo il suo impatto col diritto, un’accelerazione violentissima che controlla alla grande anche su palla piuttosto alta. Eccellente game anche per Jannik, servizio e diritto potente sul rovescio del rivale, pronto anche a correre in avanti. 3 pari. Nel settimo game Jack trova poche prime palle… Jannik risponde potente sulle seconde e si porta 15-30. Si cava dal buco Draper con un diritto fulminante, davvero notevole. Jack cerca un S&V troppo garibaldino, sulla posizione arretrata del nostro, e incassa la risposta-passante di rovescio. 30-40, prima palla break del match. E seconda palla… Esagera col diritto cross il britannico, spostato lateralmente da un rovescio cross davvero perfido di Sinner, palla un po’ alticcia e lenta, complessa da rigiocare. E sotto la pressione del momento… BREAK Sinner, 4-3 e servizio, bravo a capitalizzare il calo al servizio del rivale con grande attenzione. Anche Sinner all’improvviso smarrisce la prima palla, e stacca un diritto che gli costa lo 0-30. Vince il primo lungo scambio Draper, in rete il diritto di Sinner, e 0-40, suona l’allarme rosso subito dopo esser scappato avanti. La prima palla break è cancellata da un servizio al T; diritto pesantissimo dal centro per cancellare la seconda; il Contro BREAK arriva sul 30-40, in rete un’accelerazione di diritto di Jannik. 4 pari. Entrambi hanno pagato un brutto turno di servizio. Si accende la lotta, bravo l’azzurro a scaricare un gran contro piede e prendersi di forza il punto del 15-30. Clamorosa la risposta di Sinner e ancor più bello il diritto di Draper in corsa, sbracciata vincente da campione. Che punto! Con un ottimo servizio e volée il britannico si porta 5-4. Troppi errori di Sinner in questa fase, e la percentuale di prime palle è crollata sotto il 60% dall’82% del 2 pari. Serve più pazienza, scambiare con grande pressione sul rovescio di Jack, che regge di meno. Torna la prima palla e via, 40-15 con un diritto dal centro. Ma altri due diritti, il terzo del game, porta il game ai vantaggi. Quando scambia con calma, di ritmo e spostando il rivale, Sinner tende a prevalere. Ace, e 5 pari. Superato momento non facile, l’altro era a 2 punti dal set. Un doppio fallo costa a Draper il 30 pari, dopo che aveva perso un lungo scambio. Rimedia con l’Ace, ma eccellente il recupero di Jannik sulla smorza successiva, niente male peraltro. Di nuovo Sinner stazione molto dietro in risposta, corre a rete il brit ma subisce la pallata violentissima del nostro. Palla break! Ace di nuovo… freddissimo. Altro Ace… tre nel game, poi doppio fallo. Rischia tutto. Bravo Sinner a correre avanti e giocare una volée non perfetta ma profonda. Seconda palla break per l’italiano. Uff, esce di un niente la risposta aggressiva. Si gioca a un ritmo folle… alla fine Draper è il primo a sbagliare. Terza chance per Jannik. Doppio fallo! Crolla anche sotto la fatica, dopo 7 minuti super intensi. 6-5 e servizio Sinner. Inizia con un Ace esterno, non veloce ma piazzato alla perfezione. Durissimo anche il secondo punto, pressione clamorosa di Jannik che guadagna metri e forza l’errore di Jack. 30-0. 40-0, non regge Draper, tre set point. Servizio esterno e la risposta vola via. 7-5 Sinner, con sei punti di fila. Dopo i tanti errori e un po’ di fretta, l’italiano si è messo nel momento chiave a giocare con pazienza imponendo forza, ritmo, pressione, portando l’avversario in territori per lui sconosciuti a questa velocità, finendo per sbagliare troppo.
Secondo set, inizia Draper alla battuta. Sinner trova un passante stretto sulla riga in gran corsa. Scoramento di Jack, col doppio fallo successivo e il peso del primo – duro – set perso nel torneo. 15-30. Grave l’errore col diritto di Jannik, era in controllo dello scambio e poteva portarlo a palla break. Terrificante il ritmo imposto da Sinner, palla dopo palla lo sfianca e ai vantaggi la palla break arriva. Se la gioca bene Jack, rischia e trova un angolo stretto ottimo, che coglie in contro piede l’azzurro. Rischia tanto Draper, del resto se crolla nel morsa del nostro è stritolato, così trova gran punti ma anche errori. Con un attacco esagerato sulla seconda, Draper è punito dal lob di Jannik, seconda PB. Stecca col diritto Sinner, forse messo fuori tempo dal nastro di Jack. Già 8 minuti, che lotta… 1-0 Draper, respira, e spinge duro in risposta. Si ritrova 0-30, Jannik è freddo, spara anche un Ace per il 30 pari, poi un altro. Si va ai vantaggi, e commette un doppio fallo che gli costa palla break. Esagera Jack, tira una pallata di diritto che atterra più larga del corridoio. Un miracolo il punto vinto da Sinner sul pari, da difesa ad attacco, con un controllo del polso in recupero misterioso… 1 pari. Solo 1h e 20, ma tennis intenso, e Draper ha poca forza per saltare alto sullo smash nel primo punto. Molto più agile Jan nell’arrampicarsi sulla palla e prendersi il 15-30. Tocca un gran volée, ma poi forza col diritto e concede palla break. Si salva con un bel S&V sulla seconda, stavolta lo stare molto dietro di Jannik non ha funzionato. Poi Sinner trova una risposta cross di rovescio incredibile, che impatto. Vince un gran game Jack, con un bel tocco di rete. 2-1. Dopo la lotta, segue un game a zero per Jan, 2 pari (con un diritto super). Anche il terzo turno di Draper va ai vantaggi, e Jack commette il secondo doppio fallo di fila (nono dell’incontro), gli costa la palla break. Non ne approfitta Sinner, sulla seconda rischia il cross di rovescio in risposta ma gli esce. 3-2. Segue altro turno a zero per l’italiano, 3 pari. Jack addirittura si cambia le scarpe, malvide di sudore, e si asciuga il campo per le chiazze lasciate dal britannico, grondante. Sul 30 pari si alza un improvviso coro “Sinner Sinner…”. Jannik non ne approfitta, sbagliando un tocco di rovescio rincorrendo una volée stoppata, poteva essere chance per l’allungo. Segue un errore simile, e 4-3 Draper. Difficile l’ottavo game per l’italiano: vince i punti col servizio, ma nello scambio commette errori o va sotto. Vantaggi. Rischia la risposta Jack, ma gli esce di poco (ottima la seconda palla di Jannik). Troppi errori di Sinner, non è un bel momento per lui. Addirittura vomita in campo Draper, totalmente spossato dall’umidità terribile su NYC. Finalmente Jannik ritrova un gran punto, una sbracciata di diritto a tutta delle sue, spacca la palla e fa il pugno, in un momento non facile. 4 pari, vince un turno duro. Sembra distrutto fisicamente il brit, si butta avanti e il S&V è di grande qualità. INCREIDIBILE! Sinner vince un punto dopo esser caduto a terra, ma… si tocca il polso, nella caduta ha messo male il polso. 5-4, arriva subito il fisioterapista per l’azzurro, chiede i 3 minuti. Enorme preoccupazione per il polso sinistro del n.1. Riprende con un gran servizio, poi un Ace. Il diritto corre, continua però a toccarsi il polso. 5 pari. Con servizio e diritto Sinner porta il set al tiebreak. Sinner si prende il primo punto in risposta con un cambio di ritmo mortale di rovescio e poi pallata di diritto. Ancora servizio e diritto, potente e preciso, qua nessuna pressione e ritmo ma massima velocità. 2-0. Altra prima palla, 3-0 Jannik. Il quarto punto invece è il classico pressing sinneriano, forza l’errore di Jack, stordito e sotto 0-4. Si butta a rete Draper, vince il primo punto. Si gira 5-1 (parziale di 9 punti a 2 e 11-4). Pesanti i colpi di Jannik, 6 punti 1 e 5 set point di fila. Annulla col servizio i primi due Jack, 6 punti a 3, ora però serve Sinner. Eccolo! Servizio a T, la risposta è out. 7 punti a 3. Set durissimo, con la caduta e il dolore al polso, e una fatica tremenda per la fatica e l’umidità. Jannik tante chance non sfruttata ma come ha alzato il livello nei momenti chiave, sotto 5-6 e poi il tiebreak, dove non ha sbagliato NIENTE.
Dopo una sosta di 6 minuti, Sinner riparte alla battuta nel terzo set. Solido game, un doppio fallo ma anche un Ace e pochissima fatica, 1-0, può fare corsa di testa. Si getta acqua fredda in faccia Draper, come per scuotersi. Si affida a diritti a tutta, o tagli, come se non volesse assolutamente entrare nello scambio. Si ritrova sotto 15-30, regala la risposta Sinner (si poteva far meglio su questa seconda palla). Si prende la chance di break l’azzurro con un diritto fulminante, nemmeno ci prova Jack. Non la sfrutta Jannik, arriva bene sulla palla corta ma non copre bene sulla rete, in allungo il tocco non c’è. Jack è una smorfia continua, sembra sull’orlo del ko ma regge grazie al servizio, 1 pari. Sinner continua a spingere, Draper quasi solo servizio e volée, a scappare dal ritmo e pressione del rivale. Trova qualche colpo top, forte di un servizio che lo sostiene, ma appena si scambia ha perso efficacia. Fila via liscio l’italiano al servizio (3-2). Nel terzo turno del set, Jack scivola sotto 15-30 (anche grazie alla prima palla corte di Jannik). Con una spallata vince un bel punto il britannico, ma sul 30 pari gioca una seconda palla lenta che segue a rete con poca lucidità, e la risposta di Sinner è precisa. 30-40, palla break. E stavolta non entra la prima di servizio… Draper si butta ancora avanti, ma non chiude la volée di diritto, Jannik si avventa e trova un comodo passante di rovescio in allungo. BREAK, finalmente, mancava dal primo set. 4-2 e servizio Sinner, a due game dalla finale. Comodo il turno di battuta, 5-2 (parziale di 12 punti a 2). Un passo, solo un passo, per andare a giocarsi la coppa. Ormai Draper sta in campo per onor di firma, cede il secondo turno di battuta del set, chiude con un rovescio vincente da campione per 6-2. Che lotta… non bellissimo il gioco, ma vincere sporco è una qualità dei grandi. E Jannik è ormai un Grandissimo.
J. Sinner vs J. Draper
Statistiche | 🇮🇹 J. Sinner | 🇬🇧 J. Draper |
---|---|---|
Ace | 11 | 8 |
Doppi falli | 2 | 10 |
Percentuale prime di servizio | 65% (62/96) | 49% (64/131) |
Punti vinti con la prima | 77% (48/62) | 67% (43/64) |
Punti vinti con la seconda | 74% (25/34) | 48% (32/67) |
Punti vinti a rete | 68% (17/25) | 65% (22/34) |
Palle break convertite | 36% (4/11) | 25% (1/4) |
Punti vinti in risposta | 43% (56/131) | 24% (23/96) |
Vincenti | 43 | 29 |
Errori non forzati | 34 | 43 |
Punti totali vinti | 129 | 98 |
Distanza coperta | 12910.7 ft | 13331.1 ft |
Distanza coperta per punto | 56.9 ft | 58.7 ft |
TAG: Jack Draper, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, US Open 2024
Mah, consentimi un ultimo appunto. Per me uno degli aspetti che hanno consentito a Jannik di fare quel notevolissimo step migliorativo che sappiamo è stata l’acquisizione della capacità di adattarsi meglio al gioco dell’avversario, di essere più paziente, di evitare il tentare i vincenti a tutti i costi, di entrare in fasi del match in cui è opportuno fare un po’ l’attendista per aver modo di piazzare al momento opportuno l’affondo decisivo. Fra l’altro, con quest’ultimo modus operandi, spesso succede che il punto lo guadagni prima dell’affondo decisivo, proprio perchè è l’avversario ad avere più probabilità di errore. Ad esempio ieri, se ci fai caso, molti punti li ha guadagnati allungando volutamente gli scambi da fondo, senza cercare il vincente, attendendo l’errore di Draper (che infatti ha perso il punto non reggendo il ritmo e la solidità dei colpi di Jannik e sparando molti tiri fuori misura).
Altro passo importante. Ne manca uno per questo ulteriore sogno! Impensabile per noi italiani tifare e commentare un tennis a questi livelli. Forse qualcuno non si rende conto.
Oggi gara non bellissima ma a quanto pare l’umidità ha inciso. Ma alla fine ha vinto il più forte. E ha vinto con meno armi tecniche, questa volta ha usato testa, esperienza e altre componenti che hanno solo certi giocatori top.
Non si è numeri 1 per casualità o per fortuna.
Domenica mi aspetto una gara simile ma la cosa più importante è che la porti a casa. Me ne frego degli aspetti tecnici, etc
Ultima nota: se domenica dovesse vincere credo che sarà chiaro a tutti cosa dovrà fare il prossimo anno a livello di programmazione. Ovvero poca terra (solo Roma e Parigi), halle, Londra e il resto cemento. Perché al momento su questa superficie lui è il RE. E questo, anche per ragioni matematiche (ci sono più tornei e più punti sul cemento), potrebbe essere il trend nel breve periodo. Alcaraz se vuole riprendersi il numero 1 dovrà cambiare anche lui la sua programmazione? Non so quanto gli convenga perché è innegabile che su terra è il più forte al momento mentre su erba le distanze sono minime tra i due e ci sono pochi punti in palio. Potrebbero emergere altri campioni (vedi Draper) ma sono processi lunghi. Questi sono professionisti che si allenano sempre e ogni giorno. E questo fa ancora capire di più che fenomeno che abbiamo in casa. Binaghi devo dire che qui è stato onesto! Forza campione e domani regalaci un altro sogno
Si si, mi sono espresso male io.
Non intendevo regolarità nel senso di continuità e costanza di rendimento, aspetti sui quali è il n.1 per distacco.
Ho provato a spiegare meglio il mio pensiero anche nel commento in risposta a Dr. Ivo.
Anche io ho molta stima di te e sei un utente con cui ho sempre piacere a confrontarmi.
Dita incrociate per domenica.
ottima considerazione che condivido.
il limite di Draper è proprio il fisico. Che non sta dietro al suo talento e dopo un paio d’ore intense lo strema.
Senza contare la tendenza a farsi male.
E’ molto simile a Berrettini come struttura fisica mentre ad esempio i tennisti più esili come Sinner e Medvedev saranno meno soggetti a infortunarsi senza contare una migliore capacità di spostamento laterale.
Eh certo per
Eh certo per il criaturo è più importante la vittoria di luce nella notte contro il 7890 del mondo….
Non ancora conosci Jannik? E’ un signore, quindi non è da lui “fare piazzate”: giustamente e signorilmente ignora Kyrgios e, anzi, proprio perchè è un gentleman, non mi meraviglierei se un giorno addirittura gli stringesse la mano (sia pure con naturale freddezza).
@ Sudtyrol (#4199521)
Io aspetterei a dichiarare Draper come futuro contendente al vertice. Per adesso lo abbiamo visto emergere sempre in tornei ‘rapidi’, erba e non on battaglie al quarto o quinto set. E se la sua soglia aerobica vera fosse quella di ieri, on cui già durante il primo set gocciolava come sotto una doccia? Anche qui ha vinto solo partite brevi, risolte con poca lotta nei game. Come è arrivato uno che ti ha obbligato a sudarti i punti si è presto sfibrato. Se migliorerà nella resistenza ha i colpi per primeggiare, ma se i suoi limiti fisici siano questi nom so qunto possa andare in fondo ai tornei settomana dopo settimana. Aspettiamo altri sei mesi e vediamo quanto costante sia nel rendimento. Che meriti la top ten non significa che la meriterà. La carriera di baby Federer, fra i tanti esempi, non fa venire in mente nulla?
Premesso che ho sempre apprezzato i tuoi commenti, mi limito a rilevare semplicemente che il mio appunto era rivolto al tuo scrivere “Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità”, che oggettivamente significa che … pecca un po’ di regolarità (almeno così l’ho interpretato io).
Partita non bella, soprattutto il primo set.
Andando avanti è un po’ migliorata, ma le condizioni climatiche l’hanno fatta da padrone.
Sinner ha dimostrato di essere lui il padrone del campo e dopo il primo set non ho mai temuto che potesse perdere.
Sì sì vero…chiaramente era un iperbole per sottolineare un concetto…
Mentre Draper aveva ghiaccio ovunque
Draper rimpiazzera’ Rune nel ruolo di terzo incomodo. Sempre ammesso che Carlito non continui a perdere colpi.
Decine di palle break? Io ne ho contate 11, di cui 5 nel terzo set.
Complimenti anche a Draper! Un grande combattente gentleman!
@ CamporeseFan (#4199478)
ESATTISSIMO
La prima regola nel tennis è il rispetto dell’avversario. Sinner lo sa tu un poco meno.
Ha vinto faticando troppo, spiace ammetterlo. Errori di precisione ed altri di emotività. Alcuni troppo gravi,sono severo ma LUI È IL N.1
Se mio nonno …
Pensa se Jannik non avesse avuto i suoi problemi fisici quando era un rullo schiaccia sassi…
Bellissimo risultato di Sinner! Però ho visto una tattica poco efficace di Jannik…
Mamma mia quanto MALOX… 🙂
@ SBABOLAT (#4199460)
Come a casa sua a Indian Wells ?
Ma il 10% di quelli che hanno scritto qui sotto la hanno vista la partita?
Mah, vedi, quelli del “Sinner troppo gracilino” sono gli stessi che non si spiegano come mai Jacobs, con tutti quei muscoli, non provi a vincere anche la maratona. Cavolo, per soli 100 metri tutto quel ben di Dio è sprecato! Poi ci sono quelli che, invece, questo elementare concetto lo hanno capito (più o meno eh, perché se poi gli chiedi che roba è lo sforzo aerobico e quello anaerobico, ti guardano stralunati), tuttavia si rodono dentro che il loro sport preferito non sia abbastanza macho, e si incavolano terribilmente se lo chiami (come faccio io) gioco di destrezza. Ma anche costoro dovranno arrendersi all’evidenza che il tennis, MERAVIGLIOSO GIOCO DI DESTREZZA, sul piano dello sforzo fisico è molto più vicino alla maratona che ai 100 metri, ancorché richieda talvolta sforzi brevissimi e intensi. Per questo nel tennis i “gracilini” sono avvantaggiati, fermo il fatto che ci sono stati (e ci sono) bestioni (quelli che piacciono tanto a quel birbantone di zio Enzo…mmmmhhh…) che hanno raggiunto i vertici. Evviva Jannik, il tennista dal fisico perfetto!!!
Allora mi sa che mi sono espresso male perché molti utenti competenti hanno capito una cosa diversa da quello che penso e che volevo dire.
Che Jannik sia il tennista più continuo tra i top players è un dato inconfondibile.
Lo confermano il numero di vittorie e sconfitte, i punti nel ranking, i risultati nei tornei, la costanza di rendimento nel corso della stagione.
Su questo nessun dubbio … e aggiungo che questa continuità poggia su una superiorità mentale che definirei schiacciante almeno in confronto agli attuali competitor.
Il tennista fortissimo di testa riesce ad essere continuo perché se hai la testa ce l’hai sempre… Non è come la condizione atletica o la forma tecnica (il sentire la pallina) che inevitabilmente oscillano nel corso della stagione.
La testa del campionissimo, se ce l’hai, sta sempre al tuo fianco in ogni momento della stagione e della carriera ed è quella che ti tira fuori dai guai quando i fattori atletici e tecnici non sono al massimo.
Quando parlavo di regolarità non mi riferivo quindi alla continuità di rendimento nel corso della stagione, ma allo stile di gioco e all’impostazione tecnico / tattica dei match.
Come ho scritto nel commento in risposta a giumart volevo solo dire che in linea generale Jannik non è un regolarista, cioè un tennista che preferisce impostare il suo gioco puntando sul non sbagliare e portare all’errore l’avversario.
Il suo DNA tennistico è in realtà quello di un giocatore molto offensivo che, quando sta al top, spacca la pallina e si va a prendere i punti di forza, anche al costo di commettere inevitabilmente qualche errore.
Nel match con Draper (e in parte anche in quello con Medvedev) ha invece capito che per le condizioni di gioco e le caratteristiche dell’avversario, era meglio impostare un match più regolare che conduce anche a scambi più lunghi e ad un confronto sul piano fisico.
Per questo ho scritto anche che è un camaleonte che, forte di una superiorità di testa nettissima, riesce a trovare il modo migliore per vincere i match, adattando e modificando il proprio modo di giocare alle specificità del singolo incontro.
Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero.
Partita condizionata dalle condizioni climatiche, bruttina con entrambi che hanno giocato sotto standard. Draper negativo al servizio, bassa percentuale di prime e più doppi falli che aces (e ne ha commessi molti meno quando Sinner ha deciso di rispondere da lontano). Per me uno Jannik in giornata normale con una maggiore regolarità avrebbe vinto in tre set facili. Poi certo parliamo di un fenomeno che ha questa capacità assurda di switchare e crescere a dismisura nei momenti salienti del match.
Ovviamente panico per la caduta sul polso, speriamo non lasci strascichi e il post gara di ieri mi ha lasciato abbastanza tranquillo anche perché sappiamo che il nostro non è proprio un drago nel gestire problematiche fisiche in campo che in passato lo hanno condizionato dal punto di vista mentale più della reale portata del problema.
Domenica ci attende un Fritz on fire. Io credo che uno Jannik anche al 90% delle sue possibilità sia in grado di portarla a casa. La chiave? Prime di servizio tra il 65/70% per mettere in ghiaccio i propri turni di servizio e stare li ad aspettare il game con poche prime dell’americano per portare a casa il break. Necessario un maggior killer instinct sulle palle break anche perché non credo che ne pioveranno a decine come oggi. Saranno poche, pochissime e da convertire in break il prima possibile …
Beh, dai, dopotutto l’ha chiusa in 3 set..
*Contendendo
fisicamente ha fatto enormi progressi
Sì, anch’io credo che Draper possa essere un futuro un valido antagonista di Jannik e Carlos, consentendo loro finali di tornei importanti. Il suo servizio e dritto mancini a tratti sono devastanti. Mi piace anche la sua correttezza e la sua sportività, il dare il massimo al di là di evidenti problemi fisici; il suo ranking, falsato dagli infortuni, nasconde un espresso livello da top five.
Credo che Pechino abbia un montepremi di tutto rispetto….
Con Fritz sarà più semplice: l’americano avrà una pressione enorme e non reggerà.
Ho sempre moltissimo rispetto e ammirazione per i post di Marmas, ma su quella frase tendo a dissentire. La regolarità è proprio la migliore caratteristica di Jannik, la dote su cui ha costruito la sua posizione di numero uno. Basti ripercorre l’andamento di quest’anno… altri avevano vinto più grandi titoli di lui, ma lui consolidava lo stesso il suo primato! Ci possono essere motivi differenti per i quali uno diventa il n. 1. Jannik, ieri, ha vinto perché è il n. 1, mentre di uno come Alcaraz direi piuttosto il contrario, cioè che è (stato) il n. 1 perché quella volta ha vinto! Non è un giochetto logico, la differenza sta nel modo in cui ciascuno di loro gestisce i propri momenti negativi, in quanto hanno saputo rendere nei periodi in cui non erano al 100%. Attraversare questi periodi è fisiologico e non è sintomo di assenza di regolarità. Quest’ultima si misura nei parametri che ho sottolineato prima
@ MARMAS (#4199384)
Primo commento:
“Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità…”
Secondo commento in risposta a giumart:
“No, non credo che Jannik sia carente in regolarità.”
Idee un pochino confuse?
Forse commenti un po’ più brevi aiuterebbero a contraddirsi di meno.
Come prevedevo Draper fisicamente non è all’altezza del suo talento, ha dato il 120% ma non è bastato a conquistare nemmeno un set.
Match comunque meno equilibrato di quel che dice il punteggio.
E’ nel tiebreak che si è vista la vera differenza.
L’altoatesino ha un record pazzesco, 14 tiebreak vinti degli ultimi 15 segno che se vuole alzare il livello nessuno gli sta dietro.
Ormai sul circuito nessuno lo porta veramente al limite, e se nessuno ti porta al limite è difficile avere lo stimolo per migliorare.
A mio parere solo un ALcaraz sano è il unico vero competitor, per il resto gli esiti dei suoi match paiono scontati, e lo dico senza scaramanzia da appassionato di tennis, non certo da tifoso ( quello ho già dato per Edberg & federer)
Fritz sta dando il massimo, ma contro Sinner non ha nessuna possibilità di vittoria, Draper nel torneo sembrava imbattibile ma poi si è sciolto quando ha incontrato Sinner
io ho visto una certa difficoltà nel condurre lo scambio con un mancino: non poteva usare la solita diagonale di rovescio perché tornavano bordate di dritto. Allora provava dall’ altra parte, ma era abbastanza falloso.
Bravo a vincerla di forza.
io ho visto una certa difficoltà nel condurre lo scambio con un mancino: non poteva usare la solita diagonale di rovescio perché tornavano bordate di dritto. Allora provava dall’ altra parte, ma era abbastanza falloso.
Bravo a vincerla di forza.
Probabilmente hanno paura di come approcerebbe all’intervista dopo tutto quello che a dichiarato.
Non saprebbe usare l’equilibrio giusto con una persona come Sinner e in una questione così delicata.
Troppo livoroso.
Sarebbe bello però che Sinner gli rispondesse per le rime con la sua solita pacatezza ed educazione.
Ma forse è meglio così per tutti.
Grandissimo il nostro evasore fiscale nonche’ dopato nonche’ filiputiniano……non lo dico io, la mia e’ ironia per quello che osano far passare ” sotto traccia “. Se tutto va bene la prossima che gli affibieranno e’ che fa’ parte della oramai inesistente ” bader mainhoff “.
Ero certo che Jannik ce l’avrebbe fatta ad arrivare in finale 😎
Ora giocherà con l’americano che ha giocato dopo di lui e che ha prevalso al quinto set, non dico altro…..
Tranquilli il termine per l’appello è il 6 settembre ed è scaduto perché la WADA ha fatto appello prima della mezzanotte, solo che quei buontemponi dell’agenzia mondiale antidoping, avendo la sede in Canada, pensavano che fosse la mezzanotte americana, invece il TAS ha sede a Losanna e quindi la mezzanotte svizzera era già passata da qualche ora e l’appello è stato dichiarato inammissibile perché proposto fuori termine….
Nelle interviste pre-match hanno messo Kirgios nella seconda semi.
Scelta opportuna
È stato un match drammatico e snervante. Draper ha rivelato un lato molto ansioso e impetuoso del suo temperamento e ha pagato caro il dispendio psico-fisico delle prime due ore, un massacro vero e proprio in cui le condizioni atmosferiche hanno comandato. Ha tentato di tutto con le sue armi principali e se vogliamo essere onesti qualche brivido in alcuni frangenti dei primi due set lo abbiamo sentito un po’ tutti…ma di fronte aveva un Campione con una capacità di adattamento e intelligenza tattica fuori dalla media umana, un mix tra Groucho ed Enzo tanto per capirci. Non ho visto l’altra semi ma dal punteggio credo che Fritz non arriverà più riposato di Jannik, e questo depone ulteriormente bene.
E Franco.
Forza Jannik adesso e per sempre.
Le emozioni che sta dando lui a noi le abbiamo ricevute solo con i campioni del mondo del 1982 e con Jacobs alle penultime Olimpiadi.
E Franco.
Forza Jannik adesso e per sempre.
Le emozioni che sta dando lui a noi le abbiamo ricevute solo con i campioni del mondo del 1982 e con Jacobs alle penultime Olimpiadi.
“Piange il telefono” cantava Domenico Modugno, invece mi sa che piange The Telegraph!!!
No, non credo che Jannik sia carente in regolarità.
Però in generale non è quella la caratteristica che lo ha portato in cima al mondo.
Lui domina spaccando la pallina e quando è veramente centrato è un tennista molto offensivo e che quindi a volte sbaglia, ma si va a prendere di forza molti più punti di quanto siano gli errori.
Però ha una lettura del match impeccabile e soprattutto capisce perfettamente la condizione atletica e tecnica in cui si trova e anche le caratteristiche dell’avversario.
Ha imparato a vincere sulla regolarità ma non è per natura un regolarista.
Oggi ha capito che questo terreno, che poi porta ad un allungamento degli scambi e quindi anche ad un confronto sulla resistenza, era quello su cui aveva più margine contro un avversario come Draper.
Almeno questa è l’impressione che ho avuto.
Strana la caduta di Sinner,secondo me è scivolato sul sudore di Draper,ho rivisto la caduta e se si tratta solo di una botta se l’è cavata di lusso perché io ho avuto lo stesso infortunio scivolando e atterrando con il peso sul polso rigirato e mi sono procurato una frattura del radio con prognosi di un mese e mezzo,per lui avrebbe voluto dire stagione finita o comunque arrivare alle Finals dopo un lungo stop e senza partite
Anche se ha sbagliato diverse palle decisive , la regolarità di Jannik unita alla continua pressione schiantano chiunque alla lunga.
Inoltre Draper non era preparato , ha avuto un torneo molto leggero, con Jannik erano 10 scalini sopra
L’italiano e l’inglese hanno massimamente onorato lo sport, stasera a FM. Combattenti, forti, resistenti, generosi. È troppo presto per proclamarlo, ma non troppo presto per chiederselo, serviranno altri appuntamenti importanti: abbiamo forse di nuovo i big-3? In caso di risposta affermativa non mi dispiacerebbe affatto. Jack deve mangiare almeno tanta polvere quanta Jannik ne ha mangiata con Nole, Daniil, Zverev, Stefanos. Oggi sembrava soprattuto questa la differenza in campo tra i due.
Intanto, forza Jack per il tuo futuro, sei stato un grande avversario stasera. Ma soprattuto forza Jannik, andiamo a strappare l’US Open ad un US Citizen!
Partita bruttina, con alta umidità che ha inciso in modo determinante sul livello di gioco di entrambi i giocatori.
Bene Jannik nei momenti importanti.
Conquistata un’altra finale slam in un momento molto delicato per il nostro Jannik.
Speriamo domenica che sia il nostro n.1 ad alzare la coppa.
Forza Jannik, sempre al tuo fianco.
Si ho forse si tratterebbe di comunicazione posticipata per non dare notiIe del
Genere a us open in corso (cosa che in effetti sarebbe mostruosa).
Che ansia!
Ma davvero pensi che Jannik sia un po’ carente di regolarità? Io dico che se Alcaraz avesse la metà della regolarità di Jannik sarebbe assolutamente imbattibile.
Sono d’accordo solo su Tiafoe. Fritz in giornata può battere Sinner secondo me. Ecco perchè ora tiferò Frances con tutto me stesso.
Beh, il povero Jack avrebbe dovuto insistere con le palle corte e chiamare continuamente a rete Jannik, dove si è spesso “impapinato” mentre lui ha firmato stop volley davvero pregevoli..ma da fondo non c’è stata storia, troppo calibrato Jannik, troppo frettoloso e impreciso Draper, abbandonato oltretutto ben presto dal suo pezzo forte, la prima di servizio. Credo che la forte umidità abbia comunque influito negativamente sulla brillantezza della partita, soprattutto di Draper, volenteroso ma sofferente da almeno metà del secondo set
Ho letto su qualche sito che in realtà il termine ultimo per presentare il ricorso è il 9 settembre e non il 6…
Qualcuno sa se ci sono notizie dalla Wada?
E se passa oggi è definitivamente finita?
Secondo voi da qui a fine anno che tornei giocherà? Per me dovrebbe saltare i 500 a Pechino e a Vienna, per prepararsi al meglio e puntare solo sui mille a Shangai e Parigi. Penso sia inutile sprecare energie nei 500 nelle settimane precedenti a 2 mille perché con i punti che ha nella race sarebbe un po’ eccessivo andarci. Poi se tutto va come dovrebbe si gode alle Finals e alla Davis
Caro Marmas, non sono del tutto d’accordo con la tua analisi: ho avuto la netta impressione che chi abbia più “sentito” il match sia stato proprio Jack, e direi che ne aveva ben donde. Molti errori, la battuta a singhiozzo, quando dovrebbe essere il suo punto di forza… Jannik ha un po’ regalato, ma ricordiamoci quanto lui soffra i mancini (accadde lo stesso lo scorso anno a Shangai contro Shelton), che lo portano a snaturare il suo gioco. Sinner si adatta all’avversario, non lo abbatte, lo consuma a fuoco lento, ma non sempre questo gli riese la 100% con tutti. Per come ha giocato Draper, sarebbe stata una partita da chiudere un’ora prima.
Anch’io Fritz, che è il meno ammarakano degli USAni e da un bel po’ di tempo gioca meglio anche da fondo campo. Sarebbe certamente una finale più “regolare”, mentre Tiafoe proverà probabilmente a fare scompiglio.
Certo che Sinner ha un fisico gracilino deve per forza mettere su kg altrimenti non va da nessuna parte!!!!!!!!!, l’ inglese a confronto sembra un peso massimo però Jannik la vinta proprio di fisico alla faccia dei sapientoni che lo hanno sempre criticato
Quasi 4000 di distacco dal vero-finto n.1, che potrebbero diventare 4500 domenica, che sarebbero stati circa 5000 con IndianWells ….. se non ha doppiato tutti poco ci manca
Magnifico Jannik, grande vittoria!
Mi destò, sulla sdraio, la voce trionfante di Binaghi.
Non un bel risveglio, alleviato dalla dichiarazione di sue bellicose intenzioni contro la multinazionale della TV a pagamento. Starò a vedere se saprà tradurle in fatti.
Per Sinner cominciano a scarseggiare le parole: nemmeno un infortunio piuttosto serio (ne so qualcosa perché appoggiai anch’io in malomodo il polso sinistro scendendo da una scoscesa montagna mentre andavo a funghi, tre mesi fa, e mi fa ancora male) ha minimamente compromessa la sua superiorità su un giocatore, il Britannico, comunque molto dotato e molto determinato.
Inscalfibile: per trovare, a fatica, una parola che possa sintetizzare la sua forza.
Rivolgo un pensiero affettuoso alla signora Ariella che tanto sostegno gli espresse da questi commenti e la cui recente prolungata assenza mi induce preoccupazione. Spero che stia bene e che possa godersi la soddisfazione per i risultati straordinari del suo beniamino, che è solo all’inizio di una carriera eccezionale.
Con tutto questo, tra poco, se non crollerò per il sonno, farò il tifo per Ciccio Tiafoe e, se andasse in finale, lo tiferò anche domenica.
Altrimenti, contro Fritz, tiferò Sinner anch’io.
Ma comunque, se gli andrà bene, non salirò sul carro vittorioso, perché, coerentemente, non voglio, non posso e non devo trovarvi posto.
Forza Ciccio!
Fa lo stesso…
Certo.. vinci 3-0 una semi slam .. saldo vincenti gratuiti +14.. e ti senti dire dal tuo presidente che non hai giocato bene.. appero’
E con questa finale, pure dovesse perderla, Jannik raggiunge i 4500 punti negli slam 2024, davanti Alcaraz (4450), Medvedev e Zverev (2700) e Djokovic (2600).
Chissà cosa avranno da dire i trolloni che hanno sempre affermato che la classifica reale per determinare il vero numero 1 è quella del rendimento agli slam…
Ottimo. Partita non giocata benissimo, ma ha fatto il suo in condizioni veramente difficili. Anche al 70% vince sia con Fritz che con Tiafoe. Il suo avversario peggiore ora probabilmente è il polso, che speriamo non sia un’iperestensione seria…
Partita sporca e molto complicata. L’azzurro ha probabilmente patito la pressione da supermega favorito. L’inizio nervoso ha probabilmente lasciato scorie di sensazioni negative nei colpi che hanno portato a tanti errori, sia in manovra che in chiusura.
Vedremo se la pressione superata oggi riuscirà ad alleggerirlo un po’ del carico da super favorito domenica. Tuttavia mi aspetto un altro match sporco, in cui l’unica cosa che conterà sarà vincere
Non ci sono più aggettivi per elogiare Jannik.
Ma adesso si comprende cosa gli serve fare tanto allenamento.Infatti stasera ha fatto impressione la sua forma e resistenza fisica.
Addirittura la sua prestanza fisica stavolta ha sorretto quello mentale perché ha avuto sempre fiducia ed è rimasto sempre positivo.
In finale vedremo,come dice sempre lui.
Noi crediamo nella tua grandezza da nr.1
Io ero tra quelli che temevo, almeno in parte, questa partita, anche se in fondo ero convinto che Jannik avrebbe trovato il modo di vincerla.
Draper secondo me ha confermato di essere un tennista potenzialmente fortissimo.
Mancino, grande servizio, ottimi fondamentali da fondo e una manualità eccellente nei pressi della rete.
Sotto una cappa pesantissima ne esce un match brutale dal punto di vista fisico e per due set piuttosto equilibrato.
Confermo la mia impressione che non è la miglior versione di Sinner nel sentire la pallina e sprigionare il suo gioco dominante.
Complici le condizioni atmosferiche estreme ne esce un match con qualche errore ed in cui per oltre due ore Jannik non riesce a sfondare di fronte a un avversario fortissimo ed “on fire” che riesce a tenergli testa con un tennis rischioso ma molto brillante.
Ma la forza mentale di Jannik ormai ha raggiunto livelli ineguagliabili.
Sinner è un camaleonte.
Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità e della resistenza fisica ma capisce che, qui ed ora e con l’avversario che ha dall’altra parte della rete, sono proprio questi i settori su cui ha più ampio margine.
Porta Draper al limite del suo fisico, lo costringe a stremarsi per tenere il match in equilibrio e poi, in un attimo, piazza lo scatto decisivo che lascia l’avversario sulle gambe.
Nel cuore del secondo set il coach di Draper tenta di caricarlo dicendogli che Sinner sta dando il massimo e non può fare di più… Ma tutti sanno che in realtà è esattamente il contrario.
Nel finale del secondo set un grande spavento per la caduta e la botta al polso… Probabilmente più spavento che reale problema per Jannik.
Fatto sta che l’incidente sembra poterlo condizionare nella parte decisiva del match.
Per fortuna il polso è il sinistro e Jannik serve con la mano destra.
Il servizio è il miglior amico del Campione ed ecco che allora Sinner chiama a raccolta il suo fedele compagno e gioca gli ultimi due game in battuta del set da autentico big server.
Arriva quindi il tie-break ed è finalmente il momento di girare le carte.
Jannik sale di due spanne soprattutto in termini di concentrazione e nei primi 4 punti del tie-break ammazza il set e con esso il match.
Draper si ritrova dopo due ore e mezza, sotto 2 set a 0 e stremato… Jannik può quindi chiudere in scioltezza sullo scoccare delle 3 ore di gioco.
Ennesima dimostrazione di grandissima forza mentale da parte del nostro Campionissimo.
133 punti a 94: ha davvero mancato molte occasioni per vincere con meno patemi. Errori suoi ma anche molto “pride” dell’avversario
@ CannoniereKarlovic (#4199345)
È praticamente impossibile che perda contro uno dei due americani. Possono vincere solo se Sinner non gioca…
Ah, sono 3.400 punti di vantaggio sul secondo, che potrebbero diventare 4.000 domenica. Poi deve giocare due 1000 dove difende zero praticamente… Potrebbe scavare un solco IMPRESSIONANTE, roba da Djokovic dei tempi d’oro.
Ed ora sono 10.480 punti!!! bye bye…
Grazie Jannik, ora vada come vada anche se perdi domenica io sono felice lo stesso.
la cosa più assurda è che non abbiamo neanche festeggiato troppo… cioè, un italiano in finale agli US open, e siamo tranquilli? ma cosa sei Jan
Jannik magno il magnifico
Orgoglio italiano w Jannik
Ho un obiettivo nella vita: vincere una semifinale e poi fare la cyclette con di fianco la Kalinskaya in jeans e il mio avversario che mi saluta con un cinque. Che belle immagini
Che quadretto meraviglioso, Jannik sorridente e rilassato che fa esercizi defaticanti e lì vicino Anna che gli parla, gioiosa e bellissima! Coppia stupenda.
Be Jannik ha del ghiaccio sul polso
Speriamo bene!!
Certo che questa cosa è strana. Ma Maurantonio/non-mi-ricordo-gli-altri come se la spiegano? 😆
Grande Jan! E bravo Draper, ha tenuto botta finché ha potuto.
Fate star zitto Nargiso per favore … Su Supertennjs sta facendo terrorismo sul polso di Jannik (parla anche di fratture in questi casi)……. Matooo, mi sta mettendo un ansiaaaa
Bravo Jannik a chiudere in 3 una partita che poteva complicarsi (non penso potesse perderla visto che Draper è arrivato distrutto) e andare molto lunga, consumando energie. Partita non eccelsa ma risolta da un tie break sublime che di fatto ha chiuso la partita. Mentalmente solidisissimo come sempre
@ Bagel (#4199320)
Se la vedrà con Ciccio Tiafoe…
Draper comunque mi e’ piaciuto moltissimo, se non avesse tutti quei guai fisici, chissà dove sarebbe.
Sul polso si sa qualcosa?
Chi preferireste per la finale? Io Fritz. L’altro é un cavallo pazzo, non si sa mai
Partita non bella.
Molti errori in condizioni climatiche sfiancanti.
Vince come spesso accade chi ha più forza mentale e voglia di vincere.
Complimenti a Draper che ha possibilità importanti in futuro, ma vince il n.1 al mondo.
Forza ragazzo, testa alla finale!
Prima di affrontare Jannik sono tutti fenomeni che non hanno perso manco un set! Dopo…
Bella la frase di Binaghi “abbiamo un grande campione che non abbiamo neanche mai sognato”.
Concordo al 110%.
Mitologico Sinner!!!
PS: i 2 veri numeri uno stanno 5000 punti sotto…
Domenica sarà una giornata fresca e più secca cmq, bel clima per giocare.. ma devo dire che sinner ha retto bene l’umidità ed il caldo, meglio di draper quindi non sarei preoccupato di questo.. anzi.
Grande campione regalaci il 2 slam! Italia domina nel tennis!!
Vaii Jannik, partita “sporca” come detto da Pescosolido, non bella, tanti errori di entrambi, ma giocata divinamente nei momenti topici dal “nostro” che gioca con la sicurezza del primo della classe qualunque partita.. questo ragazzo è “mostruoso” per freddezza e gestione dei punti salienti e fa apparire come normale amministrazione una finale Slam raggiunta nella stessa stagione e in carriera.. che dire? Tantissimi complimenti, ma adesso testa a domenica.. forza “rosso” che si fa ulteriore storia!!
AHAHAHAHAHAH
Andiamo a riscrivere la storia campione! E lo faremo anno per anno!
Tutto vero, ma non dimentichiamoci la vittoria di Passaro su Monteiro a Genova 😉
Innanzitutto, onore a Jack Draper per una grande partita, dove ha dato tutto, cercando di superare se stesso.
Anche i doppi falli che ha fatto (tanti) sono conseguenza della voglia di dare il 110%.
Per il resto, che dire, immenso jannik, capace di superare tutte le difficoltà.
Sempre più numero 1.
Peccato che la finale si svolga ancora di pomeriggio perché è chiaro che quando ha giocato di sera, jannik è sembrato imbattibile
Strepitoso!
Mi si permetta una battuta: Draper si è rivelato un buon rimettitore da fondo.