È la seconda finale Slam in carriera per il n.1 azzurro ATP, Copertina

Sinner di fisico e di testa! Batte Draper al termine di una dura battaglia giocata in condizioni estreme, vola in finale a US Open

07/09/2024 08:30 134 commenti
Jannik Sinner (foto Getty Images)
Jannik Sinner (foto Getty Images)

“Welcome to the jungle…”. La celeberrima canzone dei Guns ‘n’ Roses calza a pennello per dare un’immagine visiva alla prima semifinale di US Open, e non solo per il caos della città che non dorme mai… Degno di una giungla tropicale è il clima su Flushing Meadows (oltre l’80% di umidità), che rende per Jannik Sinner e Jack Draper una vera sofferenza giocare e lottare per oltre tre ore, sprintando a tutta e spingendo forte, con le scarpe del britannico che letteralmente perdono sudore e bagnano il campo, cosa mai vista. Alla fine la maggior durezza, esperienza a questo livello e qualità dell’azzurro prevalgono per 7-5 7-6(3) 6-2, un successo storico che porta il n.1 a giocarsi la prima finale a New York, dove attende il vincente del derby a stelle strisce tra Fritz e Tiafoe. Una partita non bella dal punto di vista estetico e del mero spettacolo, costellata da troppi errori e portata a casa da Jannik grazie alla sua abilità nel resistere a qualche momento no (come il contro break subito nel primo set, immediatamente dopo l’allungo), alle troppe palle break non sfruttate – in particolare nel secondo set – e soprattutto per la sua straordinaria bravura nel giocare meglio e con lucidità assoluta i punti più importanti. Fantastico il tiebreak del secondo set, dove è partito come un razzo; come ha comandato servendo sotto 6-5, e in precedenza anche nella chiusura del primo set, con Draper che serviva bene e reggeva al massimo delle sue possibilità. È stato un braccio di ferro, quasi un match di “pugilato con racchetta”, con due atleti stremati dall’umidità e fatica ma duri al tal punto da scambiarsi mazzate una dopo l’altra, pur barcollando.

Nel terzo set Jack era distrutto, ha pure vomitato il campo nella fase finale del secondo set in un game assurdo, dove Jannik in una difesa estrema è caduto a terra sbattendo il polso sinistro. Per fortuna non è stato niente di grave, il medico ha controllato ma il match è proseguito senza evidenti menomazioni (la paura è stata tantissima!?!). Sinner la vince di fisico, più resistente del rivale. La vince di sofferenza e tenuta mentale, la stravince per lucidità nell’affrontare i momenti cruciali. Una vittoria per così dire “sporca”, non giocando affatto il suo miglior tennis, ma servendo piuttosto bene: ha chiuso col 66% di prime in campo, vincendo tre punti su quattro, e proprio il servizio l’ha aiutato in molti momenti decisivi. Meno bene col diritto Jannik, dove ha spesso costruito bene ma poi è mancato nell’affondo decisivo. Spesso si è anche fatto sorprendere dalla sbracciata a tutta del rivale, che ha potenza e mano per spaccare lo scambio da qualsiasi posizione, e che ha giocato anche piuttosto bene di volo.

Draper non è arrivato in semifinale per caso, se l’è meritata sul campo con un tennis consistente, a tratti sprezzante per come si avventa sulla palla e la maltratta, con traiettorie imprendibili. Si è confermato un tennista di grande valore e potenziale, un po’ “rozzo” se vogliamo nel gesto ma potente, piuttosto completo e mai dono. Jannik nella prima parte del match ha forse peccato di impazienza, cercando di star dietro alle sfuriate di Draper invece di costruire e sfinire ai fianchi il rivale, palla dopo palla. Infatti quando nella parte finale del primo set si è messo a costruire e bloccare il rivale in scambi di ritmo e pressione, si è preso molti punti diretti sfruttando le aperture di campo e allo stesso tempo ha provocato molti errori del britannico, demolito da un ritmo e angoli irresistibili. Alla fine la combinazione servizio più diritto potente dal centro è quella che ha portato più punti all’azzurro. Altalenante invece è stato il rendimento della risposta: ne ha sbagliate diverse per lunghezza, come se volesse chiudere direttamente il punto, invece di affidarsi alla palla profonda ma sicura, per guadagnare campo. Probabilmente temeva il primo colpo dopo il servizio di Jack, che in effetti è stato spesso molto efficace.

Tre ore di grande lotta, con un numero complessivo di punti che di solito si giocano in quattro set (a volte in cinque…). Sinner è certamente più abituato di Draper a battaglie del genere, ma almeno è piaciuta la resistenza fisica del nostro n.1, che ha terminato l’incontro sicuramente stanco ma visibilmente non così devastato come Jack, che a tratti nel terzo set pareva quasi sul punto di crollare a terra. Uno Slam è un torneo complesso, e forse quello di New York è fisicamente il più duro per queste condizioni mutevoli, a volte estreme, arrivando con già 8 mesi di tennis sulle gambe. Ritrovare Sinner in finale, dopo l’approccio al torneo difficilissimo per le “note” vicende, e dopo aver battuto il cliente più scomodo possibile nei quarti (Medvedev) è l’ennesimo segnale della forza e grandezza di Jannik, uno che non molla mai, che nelle giornate nelle quali non spacca la palla riesce comunque a trovare il modo per portarla a casa, che nei momenti più duri e di fatica resta solido e positivo. Un Campione vero.

“È stata una partita difficile, siamo amici, ed è stata molto fisica. Ho cercato di restare lì, forte mentalmente nonostante tutte le difficoltà” afferma Jannik a caldo in campo. “Sono felicissimo di giocare la finale”. “Contro uno statunitense a US Open? Sarà una partita bella ma non facile. È la mia seconda Slam in stagione, è la dimostrazione che sto facendo un bel lavoro”.

Adesso riposo, fisioterapia e testa alla finale, dove andrà in campo comunque da favorito. E speriamo col sorriso visto oggi prima della sfida con Draper. Serenità e consapevolezza, due armi importanti quanto il suo diritto assassino il rovescio preciso.

Marco Mazzoni

 

La cronaca

La prima semifinale di US Open 2024 scatta con Draper alla battuta. Subito aggressivo col diritto, ma la palla gli scappa via. Poi un doppio fallo, evidente la tensione nel braccio del britannico. Ha la chance Jannik per arrivare subito a palla break, comanda lo scambio ma l’accelerazione di diritto è deviata out dal nastro. Entra in azione il servizio di Jack, 4 punti di fila e 1-0. Nel primo turno di battuta Sinner spinge forte sul rovescio dell’avversario. Qualche imprecisione, ma con il primo Ace del match chiude a 30 il game (1-1). Entrambi colpiscono la palla davvero forte, rischia tanto Draper per non perdere campo, mentre Sinner – come in altri match del torneo – non è centratissimo col diritto nei primi game. Invece non male il servizio, 9 prime in campo su 11 punti per l’azzurro, dato per lui molto alto. Draper vince a zero il quinto game, bellissimo il suo impatto col diritto, un’accelerazione violentissima che controlla alla grande anche su palla piuttosto alta. Eccellente game anche per Jannik, servizio e diritto potente sul rovescio del rivale, pronto anche a correre in avanti. 3 pari. Nel settimo game Jack trova poche prime palle… Jannik risponde potente sulle seconde e si porta 15-30. Si cava dal buco Draper con un diritto fulminante, davvero notevole. Jack cerca un S&V troppo garibaldino, sulla posizione arretrata del nostro, e incassa la risposta-passante di rovescio. 30-40, prima palla break del match. E seconda palla… Esagera col diritto cross il britannico, spostato lateralmente da un rovescio cross davvero perfido di Sinner, palla un po’ alticcia e lenta, complessa da rigiocare. E sotto la pressione del momento… BREAK Sinner, 4-3 e servizio, bravo a capitalizzare il calo al servizio del rivale con grande attenzione. Anche Sinner all’improvviso smarrisce la prima palla, e stacca un diritto che gli costa lo 0-30. Vince il primo lungo scambio Draper, in rete il diritto di Sinner, e 0-40, suona l’allarme rosso subito dopo esser scappato avanti. La prima palla break è cancellata da un servizio al T; diritto pesantissimo dal centro per cancellare la seconda; il Contro BREAK arriva sul 30-40, in rete un’accelerazione di diritto di Jannik. 4 pari. Entrambi hanno pagato un brutto turno di servizio. Si accende la lotta, bravo l’azzurro a scaricare un gran contro piede e prendersi di forza il punto del 15-30. Clamorosa la risposta di Sinner e ancor più bello il diritto di Draper in corsa, sbracciata vincente da campione. Che punto! Con un ottimo servizio e volée il britannico si porta 5-4. Troppi errori di Sinner in questa fase, e la percentuale di prime palle è crollata sotto il 60% dall’82% del 2 pari. Serve più pazienza, scambiare con grande pressione sul rovescio di Jack, che regge di meno. Torna la prima palla e via, 40-15 con un diritto dal centro. Ma altri due diritti, il terzo del game, porta il game ai vantaggi. Quando scambia con calma, di ritmo e spostando il rivale, Sinner tende a prevalere. Ace, e 5 pari. Superato momento non facile, l’altro era a 2 punti dal set. Un doppio fallo costa a Draper il 30 pari, dopo che aveva perso un lungo scambio. Rimedia con l’Ace, ma eccellente il recupero di Jannik sulla smorza successiva, niente male peraltro. Di nuovo Sinner stazione molto dietro in risposta, corre a rete il brit ma subisce la pallata violentissima del nostro. Palla break! Ace di nuovo… freddissimo. Altro Ace… tre nel game, poi doppio fallo. Rischia tutto. Bravo Sinner a correre avanti e giocare una volée non perfetta ma profonda. Seconda palla break per l’italiano. Uff, esce di un niente la risposta aggressiva. Si gioca a un ritmo folle… alla fine Draper è il primo a sbagliare. Terza chance per Jannik. Doppio fallo! Crolla anche sotto la fatica, dopo 7 minuti super intensi. 6-5 e servizio Sinner. Inizia con un Ace esterno, non veloce ma piazzato alla perfezione. Durissimo anche il secondo punto, pressione clamorosa di Jannik che guadagna metri e forza l’errore di Jack. 30-0. 40-0, non regge Draper, tre set point. Servizio esterno e la risposta vola via. 7-5 Sinner, con sei punti di fila. Dopo i tanti errori e un po’ di fretta, l’italiano si è messo nel momento chiave a giocare con pazienza imponendo forza, ritmo, pressione, portando l’avversario in territori per lui sconosciuti a questa velocità, finendo per sbagliare troppo.

Secondo set, inizia Draper alla battuta. Sinner trova un passante stretto sulla riga in gran corsa. Scoramento di Jack, col doppio fallo successivo e il peso del primo – duro – set perso nel torneo. 15-30. Grave l’errore col diritto di Jannik, era in controllo dello scambio e poteva portarlo a palla break. Terrificante il ritmo imposto da Sinner, palla dopo palla lo sfianca e ai vantaggi la palla break arriva. Se la gioca bene Jack, rischia e trova un angolo stretto ottimo, che coglie in contro piede l’azzurro. Rischia tanto Draper, del resto se crolla nel morsa del nostro è stritolato, così trova gran punti ma anche errori. Con un attacco esagerato sulla seconda, Draper è punito dal lob di Jannik, seconda PB. Stecca col diritto Sinner, forse messo fuori tempo dal nastro di Jack. Già 8 minuti, che lotta… 1-0 Draper, respira, e spinge duro in risposta. Si ritrova 0-30, Jannik è freddo, spara anche un Ace per il 30 pari, poi un altro. Si va ai vantaggi, e commette un doppio fallo che gli costa palla break. Esagera Jack, tira una pallata di diritto che atterra più larga del corridoio. Un miracolo il punto vinto da Sinner sul pari, da difesa ad attacco, con un controllo del polso in recupero misterioso… 1 pari. Solo 1h e 20, ma tennis intenso, e Draper ha poca forza per saltare alto sullo smash nel primo punto. Molto più agile Jan nell’arrampicarsi sulla palla e prendersi il 15-30. Tocca un gran volée, ma poi forza col diritto e concede palla break. Si salva con un bel S&V sulla seconda, stavolta lo stare molto dietro di Jannik non ha funzionato. Poi Sinner trova una risposta cross di rovescio incredibile, che impatto. Vince un gran game Jack, con un bel tocco di rete. 2-1. Dopo la lotta, segue un game a zero per Jan, 2 pari (con un diritto super). Anche il terzo turno di Draper va ai vantaggi, e Jack commette il secondo doppio fallo di fila (nono dell’incontro), gli costa la palla break. Non ne approfitta Sinner, sulla seconda rischia il cross di rovescio in risposta ma gli esce. 3-2. Segue altro turno a zero per l’italiano, 3 pari. Jack addirittura si cambia le scarpe, malvide di sudore, e si asciuga il campo per le chiazze lasciate dal britannico, grondante. Sul 30 pari si alza un improvviso coro “Sinner Sinner…”. Jannik non ne approfitta, sbagliando un tocco di rovescio rincorrendo una volée stoppata, poteva essere chance per l’allungo. Segue un errore simile, e 4-3 Draper. Difficile l’ottavo game per l’italiano: vince i punti col servizio, ma nello scambio commette errori o va sotto. Vantaggi. Rischia la risposta Jack, ma gli esce di poco (ottima la seconda palla di Jannik). Troppi errori di Sinner, non è un bel momento per lui. Addirittura vomita in campo Draper, totalmente spossato dall’umidità terribile su NYC. Finalmente Jannik ritrova un gran punto, una sbracciata di diritto a tutta delle sue, spacca la palla e fa il pugno, in un momento non facile. 4 pari, vince un turno duro. Sembra distrutto fisicamente il brit, si butta avanti e il S&V è di grande qualità. INCREIDIBILE! Sinner vince un punto dopo esser caduto a terra, ma… si tocca il polso, nella caduta ha messo male il polso. 5-4, arriva subito il fisioterapista per l’azzurro, chiede i 3 minuti. Enorme preoccupazione per il polso sinistro del n.1. Riprende con un gran servizio, poi un Ace. Il diritto corre, continua però a toccarsi il polso. 5 pari. Con servizio e diritto Sinner porta il set al tiebreak. Sinner si prende il primo punto in risposta con un cambio di ritmo mortale di rovescio e poi pallata di diritto. Ancora servizio e diritto, potente e preciso, qua nessuna pressione e ritmo ma massima velocità. 2-0. Altra prima palla, 3-0 Jannik. Il quarto punto invece è il classico pressing sinneriano, forza l’errore di Jack, stordito e sotto 0-4. Si butta a rete Draper, vince il primo punto. Si gira 5-1 (parziale di 9 punti a 2 e 11-4). Pesanti i colpi di Jannik, 6 punti 1 e 5 set point di fila. Annulla col servizio i primi due Jack, 6 punti a 3, ora però serve Sinner. Eccolo! Servizio a T, la risposta è out. 7 punti a 3. Set durissimo, con la caduta e il dolore al polso, e una fatica tremenda per la fatica e l’umidità. Jannik tante chance non sfruttata ma come ha alzato il livello nei momenti chiave, sotto 5-6 e poi il tiebreak, dove non ha sbagliato NIENTE.

Dopo una sosta di 6 minuti, Sinner riparte alla battuta nel terzo set. Solido game, un doppio fallo ma anche un Ace e pochissima fatica, 1-0, può fare corsa di testa. Si getta acqua fredda in faccia Draper, come per scuotersi. Si affida a diritti a tutta, o tagli, come se non volesse assolutamente entrare nello scambio. Si ritrova sotto 15-30, regala la risposta Sinner (si poteva far meglio su questa seconda palla). Si prende la chance di break l’azzurro con un diritto fulminante, nemmeno ci prova Jack. Non la sfrutta Jannik, arriva bene sulla palla corta ma non copre bene sulla rete, in allungo il tocco non c’è. Jack è una smorfia continua, sembra sull’orlo del ko ma regge grazie al servizio, 1 pari. Sinner continua a spingere, Draper quasi solo servizio e volée, a scappare dal ritmo e pressione del rivale. Trova qualche colpo top, forte di un servizio che lo sostiene, ma appena si scambia ha perso efficacia. Fila via liscio l’italiano al servizio (3-2). Nel terzo turno del set, Jack scivola sotto 15-30 (anche grazie alla prima palla corte di Jannik). Con una spallata vince un bel punto il britannico, ma sul 30 pari gioca una seconda palla lenta che segue a rete con poca lucidità, e la risposta di Sinner è precisa. 30-40, palla break. E stavolta non entra la prima di servizio… Draper si butta ancora avanti, ma non chiude la volée di diritto, Jannik si avventa e trova un comodo passante di rovescio in allungo. BREAK, finalmente, mancava dal primo set. 4-2 e servizio Sinner, a due game dalla finale. Comodo il turno di battuta, 5-2 (parziale di 12 punti a 2). Un passo, solo un passo, per andare a giocarsi la coppa. Ormai Draper sta in campo per onor di firma, cede il secondo turno di battuta del set, chiude con un rovescio vincente da campione per 6-2. Che lotta… non bellissimo il gioco, ma vincere sporco è una qualità dei grandi. E Jannik è ormai un Grandissimo.

 

 

J. Sinner ITA vs J. Draper GBR

Slam Us Open
J. Sinner [1]
7
7
6
J. Draper [25]
5
6
2
Vincitore: J. Sinner

Statistiche 🇮🇹 J. Sinner 🇬🇧 J. Draper
Ace 11 8
Doppi falli 2 10
Percentuale prime di servizio 65% (62/96) 49% (64/131)
Punti vinti con la prima 77% (48/62) 67% (43/64)
Punti vinti con la seconda 74% (25/34) 48% (32/67)
Punti vinti a rete 68% (17/25) 65% (22/34)
Palle break convertite 36% (4/11) 25% (1/4)
Punti vinti in risposta 43% (56/131) 24% (23/96)
Vincenti 43 29
Errori non forzati 34 43
Punti totali vinti 129 98
Distanza coperta 12910.7 ft 13331.1 ft
Distanza coperta per punto 56.9 ft 58.7 ft

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134 commenti. Lasciane uno!

pablito 07-09-2024 18:04

Scritto da pablito

Scritto da Spider 99
Le chiacchiere stanno a 0. domani sera bisogna portare a casa lo slam numero 2. su 2 finali. per suggellare un 2024 da urlo. e ancora manca la stagione indoor dove sinner è il più forte di tutti. sento ancora critiche dubbi perplessità su jannik nonostante sia per distacco il più forte tennista che l’italia abbia mai avuto.

Pechino e Shanghai sono open
Vienna, Bercy e Finals ibdoor…

…indoor..

134
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pablito 07-09-2024 18:03

Scritto da Spider 99
Le chiacchiere stanno a 0. domani sera bisogna portare a casa lo slam numero 2. su 2 finali. per suggellare un 2024 da urlo. e ancora manca la stagione indoor dove sinner è il più forte di tutti. sento ancora critiche dubbi perplessità su jannik nonostante sia per distacco il più forte tennista che l’italia abbia mai avuto.

Pechino e Shanghai sono open

Vienna, Bercy e Finals ibdoor… 😉

133
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pablito 07-09-2024 18:01

Chi metteranno ?

Lahyani ?
Nouni ?
La Tourte ?
Murphy ?
Bernardes (addio) ?
Forcadell ?
Keothavong ?

Ma come li scelgono ? 😉

132
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Spider 99 (Guest) 07-09-2024 17:51

Le chiacchiere stanno a 0. domani sera bisogna portare a casa lo slam numero 2. su 2 finali. per suggellare un 2024 da urlo. e ancora manca la stagione indoor dove sinner è il più forte di tutti. sento ancora critiche dubbi perplessità su jannik nonostante sia per distacco il più forte tennista che l’italia abbia mai avuto.

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+1: Detuqueridapresencia, Vasco92, Vitt.
pablito 07-09-2024 16:48

Qualcuno sa trovare la classifica della percentuale di vittorie ATP per anno ?

130
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pablito 07-09-2024 16:38

Jannik alla 20^ finale!

Finora 15W-4L (79% W) 🙂
(L: Miami21, Rotterdam23, Miami23, Finals23)

1-Muster 80%
2-3 Laver-Sampras 72.7%
4- Borg 72,5%
5- DJ 70,7%
6- McEnroe 70,6%
7- Nadal 70,2%
8- Agassi 66,7%
9- Connors 66,5%
10- Federer 65,6%
11- Murray 64,8%

Jannik TOP !!! 😉

129
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+1: Detuqueridapresencia
Vasco92 07-09-2024 15:56

Scritto da Nena

Scritto da Giampi

Scritto da Nena
Probabilmente andrò controcorrente, ma io la partita l’ho vista così:Jannik ha giocato male, o perlomeno molto al di sotto dei suoi standard, e Draper non mi è parso un fulmine di guerra. Il clima umidissimo non ha di certo aiutato, ma se poco poco al posto del britannico ieri sera vi fosse stato un giocatore più regolare, probabilmente l’esito della partita sarebbe stato diverso. Ho potuto notare la ricerca, da parte di Jannik, di non dare punti fermi a Draper variando continuamente la posizione in risposta, cosa piuttosto inconsueta per Sinner, visto che ha una naturale predisposizione all’attacco, e invece stavolta si è messo a fare il Medvedev della situazione, cioè sulla seconda di servizio dell’inglese spesso stava a 6 metri dal linea di fondo, salvo cambiare posizione nel successivo 15, avvicinandosi di nuovo, immagino per cercare di destabilizzare Draper. Io non credo, nonostante la vittoria, abbia fatto bene ad adottare questa tattica, poiché snaturalizza quella che è la sua peculiarità, cioè l’attacco giocando di anticipo. E la conferma di ciò mi sovviene pensando ai tanti errori di rovescio, inusuali per Sinner, che sono stati dettati a mio modesto parere proprio dalla non abitudine di Jannik di rispondere così da lontano. Tuttavia, vedo il bicchiere mezzo pieno, poiché non credo che Jannik possa ripetere una prestazione così sottotono. Ma attenzione che Fritz è carico a mille. L’unica cosa che mi conforta è l’aver visto il cambio di passo quando Jannik ha deciso di farlo, cioè sul tie break, dominato. Il terzo set non fa testo, Draper era stremato e non vedeva l’ora di andare a farsi la doccia.

Le parole sono importanti e allora “giocato male” non si può sentire..puoi dire ha giocato male in alcuni punti importanti, nelle palle break o ha giocato male quando aveva il punto in mano, o ha fatto errori evitabili, o ha giocato male nel game dove ha subito il break…quando una partita finisce con un saldo attivo di più nove punti, con una differenza di 31 punti, quando sei stato dominante al servizio con il 74% sulle seconde e hai portato ai vantaggi tante volte l’avversario in risposta che per vincere ogni suo singolo game ha dovuto fare sforzi sovrumani

Mi spiace per te, ma io continuo a dire cosa ho visto, e cioè che PER ME, Sinner ha giocato male. O perlomeno sotto i suoi standard, come già scritto. Se poi vai a vedere solo le statistiche, beh, io posso anche fare molti più punti e meno errori, ma se l’altro fa una caterva di errori, e molti meno punti, mi pare ovvio che la statistica va a farsi benedire. E ciò, cmq, non vuol dire giocare bene.

Te sei sempre stato un criticone su sinner…
Ovvio tu hai vinto un sacco di slam e cosa vuoi che sia essere il numero uno ed essere in finale agli us Open… Poretto 🙂

128
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+1: Detuqueridapresencia, Sinner@Raducanu, Andy 29.
robdes12 07-09-2024 15:48

@ Supporter dei poeti estinti (#4199698)

L’importante è giocare meglio del proprio avcersario, non giocare bene tout court. In questa occasione vuol dire che in sei partite, ci fossero top players o meno, lui è stato il migliore in campo. Stagione lunga, calano e peggiorano tutti, lui evidentemente rimane anche nel decremento tecnico un poco più vicino al suo trnnis migliore

127
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+1: Vasco92, Emma_Woodhouse, Detuqueridapresencia, Sinner@Raducanu
SBABOLAT (Guest) 07-09-2024 13:42

La cosa meravigliosa è che sta vivendo un periodo molto complicato e non è al suo meglio. Eppure ha vinto un 1000 e adesso è in finale agli US Open..e secondo me li vince. Not too bad

126
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+1: Detuqueridapresencia
giumart (Guest) 07-09-2024 13:28

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da giumart

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da MarcoP
Nelle interviste pre-match hanno messo Kirgios nella seconda semi.
Scelta opportuna

Probabilmente hanno paura di come approcerebbe all’intervista dopo tutto quello che a dichiarato.
Non saprebbe usare l’equilibrio giusto con una persona come Sinner e in una questione così delicata.
Troppo livoroso.
Sarebbe bello però che Sinner gli rispondesse per le rime con la sua solita pacatezza ed educazione.
Ma forse è meglio così per tutti.

Non ancora conosci Jannik? E’ un signore, quindi non è da lui “fare piazzate”: giustamente e signorilmente ignora Kyrgios e, anzi, proprio perchè è un gentleman, non mi meraviglierei se un giorno addirittura gli stringesse la mano (sia pure con naturale freddezza).

Si si, conosco Jannik, ma lui stesso dichiarò che l’intervista di Kyrgios l’avrebbe in qualche modo messo in condizioni “difficili”…
Difficili perchè si conoscevano, si rispettavano e dopo le accuse pesanti rivolte a lui, la pseudoamicizia ha preso un’altra piega..
Conosco Sinner, ma lo conosciamo in situazioni dove la gestione delle circostanze è nei limiti della normalità….
Se Kyrgios facesse delle domande pesanti, tendenziose e accusatorie in modo insistente non possiamo sapere come potrebbe reagire Jannik…
Lui è una persona pacata e corretta ma penso che tutti abbiamo un limite che potrebbe portare a sbottare… tutto qui.
Spero che non si arrivi a spazientire Sinner a tal punto perchè i bravi e buoni hanno limiti molto elevati di sopportazione, ma quando sbroccano poi sono più cattivi di altri..

Vero, ma non riesco proprio ad immaginare uno Jannik che sbrocca. Al massimo si volta e se ne va.

125
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Sasha (Guest) 07-09-2024 12:36

Sinner appartiene ormai alla categoria dei grandi vincenti, quelli che badano al sodo, che salgono di livello quando i punti contano di più, che la spuntano in volata: queste sono le caratteristiche dei campioni.

124
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+1: Detuqueridapresencia, il capitano, antoniov, Emma_Woodhouse
Pippolivetennis 07-09-2024 12:33

Scritto da giumart

Scritto da Pippolivetennis

Scritto da MarcoP
Nelle interviste pre-match hanno messo Kirgios nella seconda semi.
Scelta opportuna

Probabilmente hanno paura di come approcerebbe all’intervista dopo tutto quello che a dichiarato.
Non saprebbe usare l’equilibrio giusto con una persona come Sinner e in una questione così delicata.
Troppo livoroso.
Sarebbe bello però che Sinner gli rispondesse per le rime con la sua solita pacatezza ed educazione.
Ma forse è meglio così per tutti.

Non ancora conosci Jannik? E’ un signore, quindi non è da lui “fare piazzate”: giustamente e signorilmente ignora Kyrgios e, anzi, proprio perchè è un gentleman, non mi meraviglierei se un giorno addirittura gli stringesse la mano (sia pure con naturale freddezza).

Si si, conosco Jannik, ma lui stesso dichiarò che l’intervista di Kyrgios l’avrebbe in qualche modo messo in condizioni “difficili”…
Difficili perchè si conoscevano, si rispettavano e dopo le accuse pesanti rivolte a lui, la pseudoamicizia ha preso un’altra piega..
Conosco Sinner, ma lo conosciamo in situazioni dove la gestione delle circostanze è nei limiti della normalità….
Se Kyrgios facesse delle domande pesanti, tendenziose e accusatorie in modo insistente non possiamo sapere come potrebbe reagire Jannik…
Lui è una persona pacata e corretta ma penso che tutti abbiamo un limite che potrebbe portare a sbottare… tutto qui.
Spero che non si arrivi a spazientire Sinner a tal punto perchè i bravi e buoni hanno limiti molto elevati di sopportazione, ma quando sbroccano poi sono più cattivi di altri..

123
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+1: Emma_Woodhouse
ABT (Guest) 07-09-2024 12:32

Credo che Sinner ieri, al netto del valore dell’avversario e delle condizioni atmosferiche ,non abbia giocato la sua migliore partita anche perchè credo un pò mentalmente frenato visto il ranking dalla condizione di grande favorito nella semifinale (in genere un risultato dato quasi per scontato non aiuta).

122
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Supporter dei poeti estinti (Guest) 07-09-2024 12:11

Scritto da Nena

Scritto da Giampi

Scritto da Giampi

Scritto da Nena
Probabilmente andrò controcorrente, ma io la partita l’ho vista così:Jannik ha giocato male, o perlomeno molto al di sotto dei suoi standard, e Draper non mi è parso un fulmine di guerra. Il clima umidissimo non ha di certo aiutato, ma se poco poco al posto del britannico ieri sera vi fosse stato un giocatore più regolare, probabilmente l’esito della partita sarebbe stato diverso. Ho potuto notare la ricerca, da parte di Jannik, di non dare punti fermi a Draper variando continuamente la posizione in risposta, cosa piuttosto inconsueta per Sinner, visto che ha una naturale predisposizione all’attacco, e invece stavolta si è messo a fare il Medvedev della situazione, cioè sulla seconda di servizio dell’inglese spesso stava a 6 metri dal linea di fondo, salvo cambiare posizione nel successivo 15, avvicinandosi di nuovo, immagino per cercare di destabilizzare Draper. Io non credo, nonostante la vittoria, abbia fatto bene ad adottare questa tattica, poiché snaturalizza quella che è la sua peculiarità, cioè l’attacco giocando di anticipo. E la conferma di ciò mi sovviene pensando ai tanti errori di rovescio, inusuali per Sinner, che sono stati dettati a mio modesto parere proprio dalla non abitudine di Jannik di rispondere così da lontano. Tuttavia, vedo il bicchiere mezzo pieno, poiché non credo che Jannik possa ripetere una prestazione così sottotono. Ma attenzione che Fritz è carico a mille. L’unica cosa che mi conforta è l’aver visto il cambio di passo quando Jannik ha deciso di farlo, cioè sul tie break, dominato. Il terzo set non fa testo, Draper era stremato e non vedeva l’ora di andare a farsi la doccia.

Le parole sono importanti e allora “giocato male” non si può sentire..puoi dire ha giocato male in alcuni punti importanti, nelle palle break o ha giocato male quando aveva il punto in mano, o ha fatto errori evitabili, o ha giocato male nel game dove ha subito il break…quando una partita finisce con un saldo attivo di più nove punti, con una differenza di 31 punti, quando sei stato dominante al servizio con il 74% sulle seconde e hai portato ai vantaggi tante volte l’avversario in risposta che per vincere ogni suo singolo game ha dovuto fare sforzi sovrumani

…dire giocato male è grottesco..io dico giocato male quando venne asfaltato da Aliassime a Madrid, da R4u ad Halle, da Tsisipas agli Ao prima della rottura con Piatti, con Zverev a Parigi, con O’Connell ad Atlanta ecc. Se diciamo non è stato una bella partita ci sta ma la bella partita è frutto di tante cose, le condizioni atmosferiche tipo caldo, umidità, vento e via dicendo (a Cincinnati la maggior parte delle partite erano orrende ma il vento è la superficie hanno condizionato le partite) o dalle caratteristiche dei giocatori che ti mettono in palla o ti costringono a giocare sporco e così via. È chiaro che le partite tra Sinner ed Alcaraz sono belle in quanto entrambi, in modi diversi esprimono il tennis migliore del circuito…

Ascolta, il mio giudizio sulla partita è quello che ho trascritto, senza ombre, con estrema chiarezza. Se tu vedi le cose diversamente da me, io le rispetto senza venire a dirti che non è come le vedi. Addirittura dici che è grottesco, inoltre insisti solo sul fatto che non è corretto dire che ” ha giocato male”, e non ti soffermi sulla frase successiva ” o perlomeno sotto i suoi standard”. Io non so cosa tu abbia visto, e come l’hai vista, ognuno è libero di interpretare una partita secondo il proprio modo di pensare. Io ho visto Draper cercare di fare del suo meglio, ma non è un giocatore ( almeno ad oggi ) da finale slam, e a mio avviso ha giocato ancor meno bene di Jannik, mi pare ovvio. E se proprio vuoi sapere in percentuale ( sempre per come l’ho vista io ) come l’ha giocata Sinner, siamo al 50/60 % delle sue possibilità. Il paragone lo faccio sulla base delle altre partite di Jannik, che ci ha abituati piuttosto bene.

Preferisco sempre giocare male e vincere che giocare bene e perdere..questione di gusti..

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ospite (Guest) 07-09-2024 12:08

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Probabilmente andrò controcorrente, ma io la partita l’ho vista così:Jannik ha giocato male, o perlomeno molto al di sotto dei suoi standard, e Draper non mi è parso un fulmine di guerra. Il clima umidissimo non ha di certo aiutato, ma se poco poco al posto del britannico ieri sera vi fosse stato un giocatore più regolare, probabilmente l’esito della partita sarebbe stato diverso. Ho potuto notare la ricerca, da parte di Jannik, di non dare punti fermi a Draper variando continuamente la posizione in risposta, cosa piuttosto inconsueta per Sinner, visto che ha una naturale predisposizione all’attacco, e invece stavolta si è messo a fare il Medvedev della situazione, cioè sulla seconda di servizio dell’inglese spesso stava a 6 metri dal linea di fondo, salvo cambiare posizione nel successivo 15, avvicinandosi di nuovo, immagino per cercare di destabilizzare Draper. Io non credo, nonostante la vittoria, abbia fatto bene ad adottare questa tattica, poiché snaturalizza quella che è la sua peculiarità, cioè l’attacco giocando di anticipo. E la conferma di ciò mi sovviene pensando ai tanti errori di rovescio, inusuali per Sinner, che sono stati dettati a mio modesto parere proprio dalla non abitudine di Jannik di rispondere così da lontano. Tuttavia, vedo il bicchiere mezzo pieno, poiché non credo che Jannik possa ripetere una prestazione così sottotono. Ma attenzione che Fritz è carico a mille. L’unica cosa che mi conforta è l’aver visto il cambio di passo quando Jannik ha deciso di farlo, cioè sul tie break, dominato. Il terzo set non fa testo, Draper era stremato e non vedeva l’ora di andare a farsi la doccia.

Le parole sono importanti e allora “giocato male” non si può sentire..puoi dire ha giocato male in alcuni punti importanti, nelle palle break o ha giocato male quando aveva il punto in mano, o ha fatto errori evitabili, o ha giocato male nel game dove ha subito il break…quando una partita finisce con un saldo attivo di più nove punti, con una differenza di 31 punti, quando sei stato dominante al servizio con il 74% sulle seconde e hai portato ai vantaggi tante volte l’avversario in risposta che per vincere ogni suo singolo game ha dovuto fare sforzi sovrumani

…dire giocato male è grottesco..io dico giocato male quando venne asfaltato da Aliassime a Madrid, da R4u ad Halle, da Tsisipas agli Ao prima della rottura con Piatti, con Zverev a Parigi, con O’Connell ad Atlanta ecc. Se diciamo non è stato una bella partita ci sta ma la bella partita è frutto di tante cose, le condizioni atmosferiche tipo caldo, umidità, vento e via dicendo (a Cincinnati la maggior parte delle partite erano orrende ma il vento è la superficie hanno condizionato le partite) o dalle caratteristiche dei giocatori che ti mettono in palla o ti costringono a giocare sporco e così via. È chiaro che le partite tra Sinner ed Alcaraz sono belle in quanto entrambi, in modi diversi esprimono il tennis migliore del circuito…

Boh, varie volte ha giocato male (es. la volta che fu asfaltato 6-0 6-1 in finale in una challenger da un tennista polacco perchè stava molto male fisicamente, la volta che Huesler lo umiliò nel 1000 di Parigi = ovviamente pure lì non era al top; al limite-limite ti dico perfino nella sconfitta contro Carreno quando questo vinse a Montreal = NB lì la sconfitta ci stava tutta, lo spagnolo giocò davvero bene in tutto il torneo, solo con un JS più centrato penso che sarebbe stata una partita molto più lottata…).
Però stavolta non sono d’accordo: non ho ancora visto qua il Sinner del livello “australiano” (per me ha giocato complessivamente molto meglio là nella partita che ha vinto in 5 set vs Medvedev rispetto a quella che qua ha vinto in 4 set), ma contro un servizio ed un dritto così pesanti come quelli di Draper e per di più mancini sei davvero in difficoltà (e, per gli errori sulle seconde, quando sono più “lente e cariche”, se non sei al 110% puoi essere in difficoltà a ritrovare il ritmo giusto perchè prima hai cercato di “tararti” per rispondere alle sue prime violentissime) ed infatti nel terzo set, si è visto che, calato di colpo il britannico, la partita era segnatissima…
Quindi in complesso per me JS ieri ha giocato BENE (ribadisco che, a parte il primo set del primo incontro, per me l’unica partita che ha giocato “maluccio” = detto tra virgolette, perchè ha vinto in 3 set, quindi ha giocato bene e “malino” SOLO rispetto al livello di tutto il resto del torneo, è stata quella vs Paul = lì tanti errori su servizi e su una palla ben più “leggera” di quella di Draper: MA ora a mente fredda valuto molto di più che c’erano valdi motivi che pure avevo subito sottolineato: un po’ di vento ed il giocarsi di sera, cosa che a lui proprio non piace…).

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antoniov 07-09-2024 11:52

Ho avuto seri problemi ieri a seguire secondo e terzo set di Jannik in diretta !

Ora mi limito semplicemente a scrivere: Grazie a questo immenso Campione !

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+1: Detuqueridapresencia, Emma_Woodhouse, Vasco92
ospite (Guest) 07-09-2024 11:51

@ MARMAS (#4199610)

Stavolta sono stato molto d’accordo con il tuo primo commento. “Difetta di regolarità” in effetti può generare incompresioni, ma chi lo conosce penso che l’abbia interpretato (come mi pare poi tu abbia spiegato” con “per fare il suo gioco “tipico” senza sbavature deve stare alla perfezione fisicamente, psicologicamente e senza robe tipo vento, ecc., altrimenti vedi parecchi errori che dici “ma perchè oggi li fa?”). Questo perchè la sua caratterstica principale, che per ora mi pare inelimibabile, è che è di fatto un attaccante “nato” e, se dovesse giocare in difesa, perderebbe gran parte della sua forza (fa punti, quando è costretto “in difesa”, spesso bellissimi, ma perchè si muove molto bene ed arriva su palle difficile per attaccarle e non per mandarle di là con una super-rotazione e sul colpo “debole” dell’avversario per dare fastidio e batterti per “sfinimento” come faceva ad es. Rafa).
Non concordo invece con “è camaleontico, vince in 100 modi diversi”.
Vince sempre nello stesso, mettendola sul ritmo e cercando di sballottare da una parte all’altra del campo l’avversario (tanto che, se in questa partita, avesse cercato di colpire sistematicamente il rovescio di Draper, per me soffriva meno: bisogna però dire che l’altro è un mancino e questo complica MOLTO ciò) per togliergli il tempo (solo contro Medvedev, oppure contro giocatori “deboli” per “allenare il gioco di volo”, va più spesso a rete, ma cmq il “canovaccio” è sempre lo stesso).
Tattica “banale” (e sempre la stessa), ma è talmente forte che funziona: nessun altro (salvo Alcaraz quando è in forma come lui, oppure dobbiamo scomodare i big3 al top, che probabilmente eran pure meglio) tiene questo ritmo per 5 set…
Poi, certo: a) cerca di introdurre voleè e cambi di ritmo: se fatti ogni tanto e non sistematicamente ti danno forza (l’altro giorno tutti i cronisti di supertennis in studio infatti dicevano “meno male che ha introdotto le variazioni nella giusta quantità e non ha snaturato il suo gioco fatto di potenza da fondocamnpo”); b) con l’esperienza che man mano accumula, lo vedi vincere partite che prima avrebbe perso (es. gestendo il vento, gestendo mentalmente dei pezzi di partita in cui è in crisi, non sparando a tutta in certi momenti del match ma accontentndosi di mandare di là delle palle “solide”, ecc.), ma il suo gioco sempre quello è…
Non è un cmq disonore eh, anzi il contrario, il tennis moderno è una lotta di ritmo… (Anche, anzi specie, i giocatori “fantasiosi” alla Dimitrov, ecc., pure se sono in forma vengono spazzati via da questo gioco fatto da un JS al top: vedasi Miami)…

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giumart (Guest) 07-09-2024 11:39

Scritto da Giampi

Scritto da MARMAS

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS

Scritto da Dr Ivo

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS
Io ero tra quelli che temevo, almeno in parte, questa partita, anche se in fondo ero convinto che Jannik avrebbe trovato il modo di vincerla.
Draper secondo me ha confermato di essere un tennista potenzialmente fortissimo.
Mancino, grande servizio, ottimi fondamentali da fondo e una manualità eccellente nei pressi della rete.
Sotto una cappa pesantissima ne esce un match brutale dal punto di vista fisico e per due set piuttosto equilibrato.
Confermo la mia impressione che non è la miglior versione di Sinner nel sentire la pallina e sprigionare il suo gioco dominante.
Complici le condizioni atmosferiche estreme ne esce un match con qualche errore ed in cui per oltre due ore Jannik non riesce a sfondare di fronte a un avversario fortissimo ed “on fire” che riesce a tenergli testa con un tennis rischioso ma molto brillante.
Ma la forza mentale di Jannik ormai ha raggiunto livelli ineguagliabili.
Sinner è un camaleonte.
Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità e della resistenza fisica ma capisce che, qui ed ora e con l’avversario che ha dall’altra parte della rete, sono proprio questi i settori su cui ha più ampio margine.
Porta Draper al limite del suo fisico, lo costringe a stremarsi per tenere il match in equilibrio e poi, in un attimo, piazza lo scatto decisivo che lascia l’avversario sulle gambe.
Nel cuore del secondo set il coach di Draper tenta di caricarlo dicendogli che Sinner sta dando il massimo e non può fare di più… Ma tutti sanno che in realtà è esattamente il contrario.
Nel finale del secondo set un grande spavento per la caduta e la botta al polso… Probabilmente più spavento che reale problema per Jannik.
Fatto sta che l’incidente sembra poterlo condizionare nella parte decisiva del match.
Per fortuna il polso è il sinistro e Jannik serve con la mano destra.
Il servizio è il miglior amico del Campione ed ecco che allora Sinner chiama a raccolta il suo fedele compagno e gioca gli ultimi due game in battuta del set da autentico big server.
Arriva quindi il tie-break ed è finalmente il momento di girare le carte.
Jannik sale di due spanne soprattutto in termini di concentrazione e nei primi 4 punti del tie-break ammazza il set e con esso il match.
Draper si ritrova dopo due ore e mezza, sotto 2 set a 0 e stremato… Jannik può quindi chiudere in scioltezza sullo scoccare delle 3 ore di gioco.
Ennesima dimostrazione di grandissima forza mentale da parte del nostro Campionissimo.

Ma davvero pensi che Jannik sia un po’ carente di regolarità? Io dico che se Alcaraz avesse la metà della regolarità di Jannik sarebbe assolutamente imbattibile.

Ho sempre moltissimo rispetto e ammirazione per i post di Marmas, ma su quella frase tendo a dissentire. La regolarità è proprio la migliore caratteristica di Jannik, la dote su cui ha costruito la sua posizione di numero uno. Basti ripercorre l’andamento di quest’anno… altri avevano vinto più grandi titoli di lui, ma lui consolidava lo stesso il suo primato! Ci possono essere motivi differenti per i quali uno diventa il n. 1. Jannik, ieri, ha vinto perché è il n. 1, mentre di uno come Alcaraz direi piuttosto il contrario, cioè che è (stato) il n. 1 perché quella volta ha vinto! Non è un giochetto logico, la differenza sta nel modo in cui ciascuno di loro gestisce i propri momenti negativi, in quanto hanno saputo rendere nei periodi in cui non erano al 100%. Attraversare questi periodi è fisiologico e non è sintomo di assenza di regolarità. Quest’ultima si misura nei parametri che ho sottolineato prima

Allora mi sa che mi sono espresso male perché molti utenti competenti hanno capito una cosa diversa da quello che penso e che volevo dire.
Che Jannik sia il tennista più continuo tra i top players è un dato inconfondibile.
Lo confermano il numero di vittorie e sconfitte, i punti nel ranking, i risultati nei tornei, la costanza di rendimento nel corso della stagione.
Su questo nessun dubbio … e aggiungo che questa continuità poggia su una superiorità mentale che definirei schiacciante almeno in confronto agli attuali competitor.
Il tennista fortissimo di testa riesce ad essere continuo perché se hai la testa ce l’hai sempre… Non è come la condizione atletica o la forma tecnica (il sentire la pallina) che inevitabilmente oscillano nel corso della stagione.
La testa del campionissimo, se ce l’hai, sta sempre al tuo fianco in ogni momento della stagione e della carriera ed è quella che ti tira fuori dai guai quando i fattori atletici e tecnici non sono al massimo.
Quando parlavo di regolarità non mi riferivo quindi alla continuità di rendimento nel corso della stagione, ma allo stile di gioco e all’impostazione tecnico / tattica dei match.
Come ho scritto nel commento in risposta a giumart volevo solo dire che in linea generale Jannik non è un regolarista, cioè un tennista che preferisce impostare il suo gioco puntando sul non sbagliare e portare all’errore l’avversario.
Il suo DNA tennistico è in realtà quello di un giocatore molto offensivo che, quando sta al top, spacca la pallina e si va a prendere i punti di forza, anche al costo di commettere inevitabilmente qualche errore.
Nel match con Draper (e in parte anche in quello con Medvedev) ha invece capito che per le condizioni di gioco e le caratteristiche dell’avversario, era meglio impostare un match più regolare che conduce anche a scambi più lunghi e ad un confronto sul piano fisico.
Per questo ho scritto anche che è un camaleonte che, forte di una superiorità di testa nettissima, riesce a trovare il modo migliore per vincere i match, adattando e modificando il proprio modo di giocare alle specificità del singolo incontro.
Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero.

Mah, consentimi un ultimo appunto. Per me uno degli aspetti che hanno consentito a Jannik di fare quel notevolissimo step migliorativo che sappiamo è stata l’acquisizione della capacità di adattarsi meglio al gioco dell’avversario, di essere più paziente, di evitare il tentare i vincenti a tutti i costi, di entrare in fasi del match in cui è opportuno fare un po’ l’attendista per aver modo di piazzare al momento opportuno l’affondo decisivo. Fra l’altro, con quest’ultimo modus operandi, spesso succede che il punto lo guadagni prima dell’affondo decisivo, proprio perchè è l’avversario ad avere più probabilità di errore. Ad esempio ieri, se ci fai caso, molti punti li ha guadagnati allungando volutamente gli scambi da fondo, senza cercare il vincente, attendendo l’errore di Draper (che infatti ha perso il punto non reggendo il ritmo e la solidità dei colpi di Jannik e sparando molti tiri fuori misura).

Perfettamente d’accordo.
Jannik nasce come un tennista superoffensivo … Il ragazzino benzinaio spara comodini.
Oggi ha acquisito una maturità e una testa che gli consente di portare a casa il match in 10 modi diversi… È un camaleonte che si sa adattare alle mutevoli condizioni di gioco, caratteristiche dell’avversario e suo stato di forma.
Volevo dire esattamente questo è sono perfettamente d’accordo con te.
Se ne hai voglia prova a rileggere il mio primo commento senza focalizzarti sulla frase “forse non sarà il tennista più regolare del mondo”, che in effetti può generare equivoci e far perdere il senso complessivo del mio intervento.

Condivido, nel primo set con McDonald ha tirato a tutta quasi a volerlo spaccare ed è stato fregato..era l’errore che faceva nel periodo Piatti, poi passato in mani più educate tatticamente le cose sono cambiate..forse se sentite le sue parole su come giocare i tie break ci potremo fare una idea…

Sì, comunque l’inizio partita con McDonald non lo prenderei come riferimento. Era la prima partita di uno slam (la prima…), per giunta su una superficie tecnicamente diversa da Cincinnati

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Nena 07-09-2024 11:34

Scritto da Giampi

Scritto da Giampi

Scritto da Nena
Probabilmente andrò controcorrente, ma io la partita l’ho vista così:Jannik ha giocato male, o perlomeno molto al di sotto dei suoi standard, e Draper non mi è parso un fulmine di guerra. Il clima umidissimo non ha di certo aiutato, ma se poco poco al posto del britannico ieri sera vi fosse stato un giocatore più regolare, probabilmente l’esito della partita sarebbe stato diverso. Ho potuto notare la ricerca, da parte di Jannik, di non dare punti fermi a Draper variando continuamente la posizione in risposta, cosa piuttosto inconsueta per Sinner, visto che ha una naturale predisposizione all’attacco, e invece stavolta si è messo a fare il Medvedev della situazione, cioè sulla seconda di servizio dell’inglese spesso stava a 6 metri dal linea di fondo, salvo cambiare posizione nel successivo 15, avvicinandosi di nuovo, immagino per cercare di destabilizzare Draper. Io non credo, nonostante la vittoria, abbia fatto bene ad adottare questa tattica, poiché snaturalizza quella che è la sua peculiarità, cioè l’attacco giocando di anticipo. E la conferma di ciò mi sovviene pensando ai tanti errori di rovescio, inusuali per Sinner, che sono stati dettati a mio modesto parere proprio dalla non abitudine di Jannik di rispondere così da lontano. Tuttavia, vedo il bicchiere mezzo pieno, poiché non credo che Jannik possa ripetere una prestazione così sottotono. Ma attenzione che Fritz è carico a mille. L’unica cosa che mi conforta è l’aver visto il cambio di passo quando Jannik ha deciso di farlo, cioè sul tie break, dominato. Il terzo set non fa testo, Draper era stremato e non vedeva l’ora di andare a farsi la doccia.

Le parole sono importanti e allora “giocato male” non si può sentire..puoi dire ha giocato male in alcuni punti importanti, nelle palle break o ha giocato male quando aveva il punto in mano, o ha fatto errori evitabili, o ha giocato male nel game dove ha subito il break…quando una partita finisce con un saldo attivo di più nove punti, con una differenza di 31 punti, quando sei stato dominante al servizio con il 74% sulle seconde e hai portato ai vantaggi tante volte l’avversario in risposta che per vincere ogni suo singolo game ha dovuto fare sforzi sovrumani

…dire giocato male è grottesco..io dico giocato male quando venne asfaltato da Aliassime a Madrid, da R4u ad Halle, da Tsisipas agli Ao prima della rottura con Piatti, con Zverev a Parigi, con O’Connell ad Atlanta ecc. Se diciamo non è stato una bella partita ci sta ma la bella partita è frutto di tante cose, le condizioni atmosferiche tipo caldo, umidità, vento e via dicendo (a Cincinnati la maggior parte delle partite erano orrende ma il vento è la superficie hanno condizionato le partite) o dalle caratteristiche dei giocatori che ti mettono in palla o ti costringono a giocare sporco e così via. È chiaro che le partite tra Sinner ed Alcaraz sono belle in quanto entrambi, in modi diversi esprimono il tennis migliore del circuito…

Ascolta, il mio giudizio sulla partita è quello che ho trascritto, senza ombre, con estrema chiarezza. Se tu vedi le cose diversamente da me, io le rispetto senza venire a dirti che non è come le vedi. Addirittura dici che è grottesco, inoltre insisti solo sul fatto che non è corretto dire che ” ha giocato male”, e non ti soffermi sulla frase successiva ” o perlomeno sotto i suoi standard”. Io non so cosa tu abbia visto, e come l’hai vista, ognuno è libero di interpretare una partita secondo il proprio modo di pensare. Io ho visto Draper cercare di fare del suo meglio, ma non è un giocatore ( almeno ad oggi ) da finale slam, e a mio avviso ha giocato ancor meno bene di Jannik, mi pare ovvio. E se proprio vuoi sapere in percentuale ( sempre per come l’ho vista io ) come l’ha giocata Sinner, siamo al 50/60 % delle sue possibilità. Il paragone lo faccio sulla base delle altre partite di Jannik, che ci ha abituati piuttosto bene.

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Giampi 07-09-2024 11:28

Scritto da MARMAS

Scritto da giumart

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Scritto da Dr Ivo

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Io ero tra quelli che temevo, almeno in parte, questa partita, anche se in fondo ero convinto che Jannik avrebbe trovato il modo di vincerla.
Draper secondo me ha confermato di essere un tennista potenzialmente fortissimo.
Mancino, grande servizio, ottimi fondamentali da fondo e una manualità eccellente nei pressi della rete.
Sotto una cappa pesantissima ne esce un match brutale dal punto di vista fisico e per due set piuttosto equilibrato.
Confermo la mia impressione che non è la miglior versione di Sinner nel sentire la pallina e sprigionare il suo gioco dominante.
Complici le condizioni atmosferiche estreme ne esce un match con qualche errore ed in cui per oltre due ore Jannik non riesce a sfondare di fronte a un avversario fortissimo ed “on fire” che riesce a tenergli testa con un tennis rischioso ma molto brillante.
Ma la forza mentale di Jannik ormai ha raggiunto livelli ineguagliabili.
Sinner è un camaleonte.
Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità e della resistenza fisica ma capisce che, qui ed ora e con l’avversario che ha dall’altra parte della rete, sono proprio questi i settori su cui ha più ampio margine.
Porta Draper al limite del suo fisico, lo costringe a stremarsi per tenere il match in equilibrio e poi, in un attimo, piazza lo scatto decisivo che lascia l’avversario sulle gambe.
Nel cuore del secondo set il coach di Draper tenta di caricarlo dicendogli che Sinner sta dando il massimo e non può fare di più… Ma tutti sanno che in realtà è esattamente il contrario.
Nel finale del secondo set un grande spavento per la caduta e la botta al polso… Probabilmente più spavento che reale problema per Jannik.
Fatto sta che l’incidente sembra poterlo condizionare nella parte decisiva del match.
Per fortuna il polso è il sinistro e Jannik serve con la mano destra.
Il servizio è il miglior amico del Campione ed ecco che allora Sinner chiama a raccolta il suo fedele compagno e gioca gli ultimi due game in battuta del set da autentico big server.
Arriva quindi il tie-break ed è finalmente il momento di girare le carte.
Jannik sale di due spanne soprattutto in termini di concentrazione e nei primi 4 punti del tie-break ammazza il set e con esso il match.
Draper si ritrova dopo due ore e mezza, sotto 2 set a 0 e stremato… Jannik può quindi chiudere in scioltezza sullo scoccare delle 3 ore di gioco.
Ennesima dimostrazione di grandissima forza mentale da parte del nostro Campionissimo.

Ma davvero pensi che Jannik sia un po’ carente di regolarità? Io dico che se Alcaraz avesse la metà della regolarità di Jannik sarebbe assolutamente imbattibile.

Ho sempre moltissimo rispetto e ammirazione per i post di Marmas, ma su quella frase tendo a dissentire. La regolarità è proprio la migliore caratteristica di Jannik, la dote su cui ha costruito la sua posizione di numero uno. Basti ripercorre l’andamento di quest’anno… altri avevano vinto più grandi titoli di lui, ma lui consolidava lo stesso il suo primato! Ci possono essere motivi differenti per i quali uno diventa il n. 1. Jannik, ieri, ha vinto perché è il n. 1, mentre di uno come Alcaraz direi piuttosto il contrario, cioè che è (stato) il n. 1 perché quella volta ha vinto! Non è un giochetto logico, la differenza sta nel modo in cui ciascuno di loro gestisce i propri momenti negativi, in quanto hanno saputo rendere nei periodi in cui non erano al 100%. Attraversare questi periodi è fisiologico e non è sintomo di assenza di regolarità. Quest’ultima si misura nei parametri che ho sottolineato prima

Allora mi sa che mi sono espresso male perché molti utenti competenti hanno capito una cosa diversa da quello che penso e che volevo dire.
Che Jannik sia il tennista più continuo tra i top players è un dato inconfondibile.
Lo confermano il numero di vittorie e sconfitte, i punti nel ranking, i risultati nei tornei, la costanza di rendimento nel corso della stagione.
Su questo nessun dubbio … e aggiungo che questa continuità poggia su una superiorità mentale che definirei schiacciante almeno in confronto agli attuali competitor.
Il tennista fortissimo di testa riesce ad essere continuo perché se hai la testa ce l’hai sempre… Non è come la condizione atletica o la forma tecnica (il sentire la pallina) che inevitabilmente oscillano nel corso della stagione.
La testa del campionissimo, se ce l’hai, sta sempre al tuo fianco in ogni momento della stagione e della carriera ed è quella che ti tira fuori dai guai quando i fattori atletici e tecnici non sono al massimo.
Quando parlavo di regolarità non mi riferivo quindi alla continuità di rendimento nel corso della stagione, ma allo stile di gioco e all’impostazione tecnico / tattica dei match.
Come ho scritto nel commento in risposta a giumart volevo solo dire che in linea generale Jannik non è un regolarista, cioè un tennista che preferisce impostare il suo gioco puntando sul non sbagliare e portare all’errore l’avversario.
Il suo DNA tennistico è in realtà quello di un giocatore molto offensivo che, quando sta al top, spacca la pallina e si va a prendere i punti di forza, anche al costo di commettere inevitabilmente qualche errore.
Nel match con Draper (e in parte anche in quello con Medvedev) ha invece capito che per le condizioni di gioco e le caratteristiche dell’avversario, era meglio impostare un match più regolare che conduce anche a scambi più lunghi e ad un confronto sul piano fisico.
Per questo ho scritto anche che è un camaleonte che, forte di una superiorità di testa nettissima, riesce a trovare il modo migliore per vincere i match, adattando e modificando il proprio modo di giocare alle specificità del singolo incontro.
Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero.

Mah, consentimi un ultimo appunto. Per me uno degli aspetti che hanno consentito a Jannik di fare quel notevolissimo step migliorativo che sappiamo è stata l’acquisizione della capacità di adattarsi meglio al gioco dell’avversario, di essere più paziente, di evitare il tentare i vincenti a tutti i costi, di entrare in fasi del match in cui è opportuno fare un po’ l’attendista per aver modo di piazzare al momento opportuno l’affondo decisivo. Fra l’altro, con quest’ultimo modus operandi, spesso succede che il punto lo guadagni prima dell’affondo decisivo, proprio perchè è l’avversario ad avere più probabilità di errore. Ad esempio ieri, se ci fai caso, molti punti li ha guadagnati allungando volutamente gli scambi da fondo, senza cercare il vincente, attendendo l’errore di Draper (che infatti ha perso il punto non reggendo il ritmo e la solidità dei colpi di Jannik e sparando molti tiri fuori misura).

Perfettamente d’accordo.
Jannik nasce come un tennista superoffensivo … Il ragazzino benzinaio spara comodini.
Oggi ha acquisito una maturità e una testa che gli consente di portare a casa il match in 10 modi diversi… È un camaleonte che si sa adattare alle mutevoli condizioni di gioco, caratteristiche dell’avversario e suo stato di forma.
Volevo dire esattamente questo è sono perfettamente d’accordo con te.
Se ne hai voglia prova a rileggere il mio primo commento senza focalizzarti sulla frase “forse non sarà il tennista più regolare del mondo”, che in effetti può generare equivoci e far perdere il senso complessivo del mio intervento.

Condivido, nel primo set con McDonald ha tirato a tutta quasi a volerlo spaccare ed è stato fregato..era l’errore che faceva nel periodo Piatti, poi passato in mani più educate tatticamente le cose sono cambiate..forse se sentite le sue parole su come giocare i tie break ci potremo fare una idea…

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giumart (Guest) 07-09-2024 11:24

Scritto da MARMAS

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Io ero tra quelli che temevo, almeno in parte, questa partita, anche se in fondo ero convinto che Jannik avrebbe trovato il modo di vincerla.
Draper secondo me ha confermato di essere un tennista potenzialmente fortissimo.
Mancino, grande servizio, ottimi fondamentali da fondo e una manualità eccellente nei pressi della rete.
Sotto una cappa pesantissima ne esce un match brutale dal punto di vista fisico e per due set piuttosto equilibrato.
Confermo la mia impressione che non è la miglior versione di Sinner nel sentire la pallina e sprigionare il suo gioco dominante.
Complici le condizioni atmosferiche estreme ne esce un match con qualche errore ed in cui per oltre due ore Jannik non riesce a sfondare di fronte a un avversario fortissimo ed “on fire” che riesce a tenergli testa con un tennis rischioso ma molto brillante.
Ma la forza mentale di Jannik ormai ha raggiunto livelli ineguagliabili.
Sinner è un camaleonte.
Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità e della resistenza fisica ma capisce che, qui ed ora e con l’avversario che ha dall’altra parte della rete, sono proprio questi i settori su cui ha più ampio margine.
Porta Draper al limite del suo fisico, lo costringe a stremarsi per tenere il match in equilibrio e poi, in un attimo, piazza lo scatto decisivo che lascia l’avversario sulle gambe.
Nel cuore del secondo set il coach di Draper tenta di caricarlo dicendogli che Sinner sta dando il massimo e non può fare di più… Ma tutti sanno che in realtà è esattamente il contrario.
Nel finale del secondo set un grande spavento per la caduta e la botta al polso… Probabilmente più spavento che reale problema per Jannik.
Fatto sta che l’incidente sembra poterlo condizionare nella parte decisiva del match.
Per fortuna il polso è il sinistro e Jannik serve con la mano destra.
Il servizio è il miglior amico del Campione ed ecco che allora Sinner chiama a raccolta il suo fedele compagno e gioca gli ultimi due game in battuta del set da autentico big server.
Arriva quindi il tie-break ed è finalmente il momento di girare le carte.
Jannik sale di due spanne soprattutto in termini di concentrazione e nei primi 4 punti del tie-break ammazza il set e con esso il match.
Draper si ritrova dopo due ore e mezza, sotto 2 set a 0 e stremato… Jannik può quindi chiudere in scioltezza sullo scoccare delle 3 ore di gioco.
Ennesima dimostrazione di grandissima forza mentale da parte del nostro Campionissimo.

Ma davvero pensi che Jannik sia un po’ carente di regolarità? Io dico che se Alcaraz avesse la metà della regolarità di Jannik sarebbe assolutamente imbattibile.

No, non credo che Jannik sia carente in regolarità.
Però in generale non è quella la caratteristica che lo ha portato in cima al mondo.
Lui domina spaccando la pallina e quando è veramente centrato è un tennista molto offensivo e che quindi a volte sbaglia, ma si va a prendere di forza molti più punti di quanto siano gli errori.
Però ha una lettura del match impeccabile e soprattutto capisce perfettamente la condizione atletica e tecnica in cui si trova e anche le caratteristiche dell’avversario.
Ha imparato a vincere sulla regolarità ma non è per natura un regolarista.
Oggi ha capito che questo terreno, che poi porta ad un allungamento degli scambi e quindi anche ad un confronto sulla resistenza, era quello su cui aveva più margine contro un avversario come Draper.
Almeno questa è l’impressione che ho avuto.

Premesso che ho sempre apprezzato i tuoi commenti, mi limito a rilevare semplicemente che il mio appunto era rivolto al tuo scrivere “Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità”, che oggettivamente significa che … pecca un po’ di regolarità (almeno così l’ho interpretato io).

Si si, mi sono espresso male io.
Non intendevo regolarità nel senso di continuità e costanza di rendimento, aspetti sui quali è il n.1 per distacco.
Ho provato a spiegare meglio il mio pensiero anche nel commento in risposta a Dr. Ivo.
Anche io ho molta stima di te e sei un utente con cui ho sempre piacere a confrontarmi.
Dita incrociate per domenica.

Certo, ma la partita con Fritz la vedo “più semplice”, soprattutto sul piano tattico. Rispetto a Draper (e a tutti i mancini tipo Shelton), l’americano ha un gioco molto più leggibile. Tutto dipenderà da Jannik e, in particolare, dalla sua risposta al servizio. Ma Jannik negli ultimi tempi ha dimostrato di avere due palle così (mi si perdoni la volgarità) superando difficoltà enormi dovute alla vicenda che sappiamo.

Io penso che la chiave tattica del match con Fritz sarà anticipare i colpi e togliere tempo all’americano.
Ho scritto un commento su questo nell’articolo sulla conferenza stampa di Fritz, se hai voglia di leggerlo.
Parliamo di una finale Slam e quindi di una partita che, almeno ex ante, presenta ontologicamente delle insidie e dei motivi di incertezza.
Poi speriamo ex post di commentare un match in cui Jannik ha fatto valere la sua superiorità in modo netto e senza troppi patemi per noi tifosi.
Dita incrociatissime.

oooh yessss!

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Detuqueridapresencia 07-09-2024 11:21

Scritto da Pandistelle24
OT, Jannik non va a Bologna, (per fortuna), ma vediamo se la Gazzetta lo perdonerà stavolta. Tra l’altro devo dire che sto leggendo articoli sul tennis veramente interessanti sulla Rosa da parte di Olivero. Non ci avrei mai creduto

Bastano Hammer & Cobbo a Bologna insieme ai Bolessori. Nella fase finale ci vorrà il Benzinaio.

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+1: Emma_Woodhouse, Sinner@Raducanu
Giampi 07-09-2024 11:20

Scritto da Giampi

Scritto da Nena
Probabilmente andrò controcorrente, ma io la partita l’ho vista così:Jannik ha giocato male, o perlomeno molto al di sotto dei suoi standard, e Draper non mi è parso un fulmine di guerra. Il clima umidissimo non ha di certo aiutato, ma se poco poco al posto del britannico ieri sera vi fosse stato un giocatore più regolare, probabilmente l’esito della partita sarebbe stato diverso. Ho potuto notare la ricerca, da parte di Jannik, di non dare punti fermi a Draper variando continuamente la posizione in risposta, cosa piuttosto inconsueta per Sinner, visto che ha una naturale predisposizione all’attacco, e invece stavolta si è messo a fare il Medvedev della situazione, cioè sulla seconda di servizio dell’inglese spesso stava a 6 metri dal linea di fondo, salvo cambiare posizione nel successivo 15, avvicinandosi di nuovo, immagino per cercare di destabilizzare Draper. Io non credo, nonostante la vittoria, abbia fatto bene ad adottare questa tattica, poiché snaturalizza quella che è la sua peculiarità, cioè l’attacco giocando di anticipo. E la conferma di ciò mi sovviene pensando ai tanti errori di rovescio, inusuali per Sinner, che sono stati dettati a mio modesto parere proprio dalla non abitudine di Jannik di rispondere così da lontano. Tuttavia, vedo il bicchiere mezzo pieno, poiché non credo che Jannik possa ripetere una prestazione così sottotono. Ma attenzione che Fritz è carico a mille. L’unica cosa che mi conforta è l’aver visto il cambio di passo quando Jannik ha deciso di farlo, cioè sul tie break, dominato. Il terzo set non fa testo, Draper era stremato e non vedeva l’ora di andare a farsi la doccia.

Le parole sono importanti e allora “giocato male” non si può sentire..puoi dire ha giocato male in alcuni punti importanti, nelle palle break o ha giocato male quando aveva il punto in mano, o ha fatto errori evitabili, o ha giocato male nel game dove ha subito il break…quando una partita finisce con un saldo attivo di più nove punti, con una differenza di 31 punti, quando sei stato dominante al servizio con il 74% sulle seconde e hai portato ai vantaggi tante volte l’avversario in risposta che per vincere ogni suo singolo game ha dovuto fare sforzi sovrumani

…dire giocato male è grottesco..io dico giocato male quando venne asfaltato da Aliassime a Madrid, da R4u ad Halle, da Tsisipas agli Ao prima della rottura con Piatti, con Zverev a Parigi, con O’Connell ad Atlanta ecc. Se diciamo non è stato una bella partita ci sta ma la bella partita è frutto di tante cose, le condizioni atmosferiche tipo caldo, umidità, vento e via dicendo (a Cincinnati la maggior parte delle partite erano orrende ma il vento è la superficie hanno condizionato le partite) o dalle caratteristiche dei giocatori che ti mettono in palla o ti costringono a giocare sporco e così via. È chiaro che le partite tra Sinner ed Alcaraz sono belle in quanto entrambi, in modi diversi esprimono il tennis migliore del circuito…

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Nena 07-09-2024 11:15

Scritto da Giampi

Scritto da Nena
Probabilmente andrò controcorrente, ma io la partita l’ho vista così:Jannik ha giocato male, o perlomeno molto al di sotto dei suoi standard, e Draper non mi è parso un fulmine di guerra. Il clima umidissimo non ha di certo aiutato, ma se poco poco al posto del britannico ieri sera vi fosse stato un giocatore più regolare, probabilmente l’esito della partita sarebbe stato diverso. Ho potuto notare la ricerca, da parte di Jannik, di non dare punti fermi a Draper variando continuamente la posizione in risposta, cosa piuttosto inconsueta per Sinner, visto che ha una naturale predisposizione all’attacco, e invece stavolta si è messo a fare il Medvedev della situazione, cioè sulla seconda di servizio dell’inglese spesso stava a 6 metri dal linea di fondo, salvo cambiare posizione nel successivo 15, avvicinandosi di nuovo, immagino per cercare di destabilizzare Draper. Io non credo, nonostante la vittoria, abbia fatto bene ad adottare questa tattica, poiché snaturalizza quella che è la sua peculiarità, cioè l’attacco giocando di anticipo. E la conferma di ciò mi sovviene pensando ai tanti errori di rovescio, inusuali per Sinner, che sono stati dettati a mio modesto parere proprio dalla non abitudine di Jannik di rispondere così da lontano. Tuttavia, vedo il bicchiere mezzo pieno, poiché non credo che Jannik possa ripetere una prestazione così sottotono. Ma attenzione che Fritz è carico a mille. L’unica cosa che mi conforta è l’aver visto il cambio di passo quando Jannik ha deciso di farlo, cioè sul tie break, dominato. Il terzo set non fa testo, Draper era stremato e non vedeva l’ora di andare a farsi la doccia.

Le parole sono importanti e allora “giocato male” non si può sentire..puoi dire ha giocato male in alcuni punti importanti, nelle palle break o ha giocato male quando aveva il punto in mano, o ha fatto errori evitabili, o ha giocato male nel game dove ha subito il break…quando una partita finisce con un saldo attivo di più nove punti, con una differenza di 31 punti, quando sei stato dominante al servizio con il 74% sulle seconde e hai portato ai vantaggi tante volte l’avversario in risposta che per vincere ogni suo singolo game ha dovuto fare sforzi sovrumani

Mi spiace per te, ma io continuo a dire cosa ho visto, e cioè che PER ME, Sinner ha giocato male. O perlomeno sotto i suoi standard, come già scritto. Se poi vai a vedere solo le statistiche, beh, io posso anche fare molti più punti e meno errori, ma se l’altro fa una caterva di errori, e molti meno punti, mi pare ovvio che la statistica va a farsi benedire. E ciò, cmq, non vuol dire giocare bene.

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Nena 07-09-2024 11:13

Scritto da CamporeseFan
Partita condizionata dalle condizioni climatiche, bruttina con entrambi che hanno giocato sotto standard. Draper negativo al servizio, bassa percentuale di prime e più doppi falli che aces (e ne ha commessi molti meno quando Sinner ha deciso di rispondere da lontano). Per me uno Jannik in giornata normale con una maggiore regolarità avrebbe vinto in tre set facili. Poi certo parliamo di un fenomeno che ha questa capacità assurda di switchare e crescere a dismisura nei momenti salienti del match.
Ovviamente panico per la caduta sul polso, speriamo non lasci strascichi e il post gara di ieri mi ha lasciato abbastanza tranquillo anche perché sappiamo che il nostro non è proprio un drago nel gestire problematiche fisiche in campo che in passato lo hanno condizionato dal punto di vista mentale più della reale portata del problema.
Domenica ci attende un Fritz on fire. Io credo che uno Jannik anche al 90% delle sue possibilità sia in grado di portarla a casa. La chiave? Prime di servizio tra il 65/70% per mettere in ghiaccio i propri turni di servizio e stare li ad aspettare il game con poche prime dell’americano per portare a casa il break. Necessario un maggior killer instinct sulle palle break anche perché non credo che ne pioveranno a decine come oggi. Saranno poche, pochissime e da convertire in break il prima possibile …

Ho visto la partita esattamente come te.

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Giampi 07-09-2024 11:09

Scritto da Nena
Probabilmente andrò controcorrente, ma io la partita l’ho vista così:Jannik ha giocato male, o perlomeno molto al di sotto dei suoi standard, e Draper non mi è parso un fulmine di guerra. Il clima umidissimo non ha di certo aiutato, ma se poco poco al posto del britannico ieri sera vi fosse stato un giocatore più regolare, probabilmente l’esito della partita sarebbe stato diverso. Ho potuto notare la ricerca, da parte di Jannik, di non dare punti fermi a Draper variando continuamente la posizione in risposta, cosa piuttosto inconsueta per Sinner, visto che ha una naturale predisposizione all’attacco, e invece stavolta si è messo a fare il Medvedev della situazione, cioè sulla seconda di servizio dell’inglese spesso stava a 6 metri dal linea di fondo, salvo cambiare posizione nel successivo 15, avvicinandosi di nuovo, immagino per cercare di destabilizzare Draper. Io non credo, nonostante la vittoria, abbia fatto bene ad adottare questa tattica, poiché snaturalizza quella che è la sua peculiarità, cioè l’attacco giocando di anticipo. E la conferma di ciò mi sovviene pensando ai tanti errori di rovescio, inusuali per Sinner, che sono stati dettati a mio modesto parere proprio dalla non abitudine di Jannik di rispondere così da lontano. Tuttavia, vedo il bicchiere mezzo pieno, poiché non credo che Jannik possa ripetere una prestazione così sottotono. Ma attenzione che Fritz è carico a mille. L’unica cosa che mi conforta è l’aver visto il cambio di passo quando Jannik ha deciso di farlo, cioè sul tie break, dominato. Il terzo set non fa testo, Draper era stremato e non vedeva l’ora di andare a farsi la doccia.

Le parole sono importanti e allora “giocato male” non si può sentire..puoi dire ha giocato male in alcuni punti importanti, nelle palle break o ha giocato male quando aveva il punto in mano, o ha fatto errori evitabili, o ha giocato male nel game dove ha subito il break…quando una partita finisce con un saldo attivo di più nove punti, con una differenza di 31 punti, quando sei stato dominante al servizio con il 74% sulle seconde e hai portato ai vantaggi tante volte l’avversario in risposta che per vincere ogni suo singolo game ha dovuto fare sforzi sovrumani

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MARMAS (Guest) 07-09-2024 10:59

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS
Io ero tra quelli che temevo, almeno in parte, questa partita, anche se in fondo ero convinto che Jannik avrebbe trovato il modo di vincerla.
Draper secondo me ha confermato di essere un tennista potenzialmente fortissimo.
Mancino, grande servizio, ottimi fondamentali da fondo e una manualità eccellente nei pressi della rete.
Sotto una cappa pesantissima ne esce un match brutale dal punto di vista fisico e per due set piuttosto equilibrato.
Confermo la mia impressione che non è la miglior versione di Sinner nel sentire la pallina e sprigionare il suo gioco dominante.
Complici le condizioni atmosferiche estreme ne esce un match con qualche errore ed in cui per oltre due ore Jannik non riesce a sfondare di fronte a un avversario fortissimo ed “on fire” che riesce a tenergli testa con un tennis rischioso ma molto brillante.
Ma la forza mentale di Jannik ormai ha raggiunto livelli ineguagliabili.
Sinner è un camaleonte.
Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità e della resistenza fisica ma capisce che, qui ed ora e con l’avversario che ha dall’altra parte della rete, sono proprio questi i settori su cui ha più ampio margine.
Porta Draper al limite del suo fisico, lo costringe a stremarsi per tenere il match in equilibrio e poi, in un attimo, piazza lo scatto decisivo che lascia l’avversario sulle gambe.
Nel cuore del secondo set il coach di Draper tenta di caricarlo dicendogli che Sinner sta dando il massimo e non può fare di più… Ma tutti sanno che in realtà è esattamente il contrario.
Nel finale del secondo set un grande spavento per la caduta e la botta al polso… Probabilmente più spavento che reale problema per Jannik.
Fatto sta che l’incidente sembra poterlo condizionare nella parte decisiva del match.
Per fortuna il polso è il sinistro e Jannik serve con la mano destra.
Il servizio è il miglior amico del Campione ed ecco che allora Sinner chiama a raccolta il suo fedele compagno e gioca gli ultimi due game in battuta del set da autentico big server.
Arriva quindi il tie-break ed è finalmente il momento di girare le carte.
Jannik sale di due spanne soprattutto in termini di concentrazione e nei primi 4 punti del tie-break ammazza il set e con esso il match.
Draper si ritrova dopo due ore e mezza, sotto 2 set a 0 e stremato… Jannik può quindi chiudere in scioltezza sullo scoccare delle 3 ore di gioco.
Ennesima dimostrazione di grandissima forza mentale da parte del nostro Campionissimo.

Ma davvero pensi che Jannik sia un po’ carente di regolarità? Io dico che se Alcaraz avesse la metà della regolarità di Jannik sarebbe assolutamente imbattibile.

No, non credo che Jannik sia carente in regolarità.
Però in generale non è quella la caratteristica che lo ha portato in cima al mondo.
Lui domina spaccando la pallina e quando è veramente centrato è un tennista molto offensivo e che quindi a volte sbaglia, ma si va a prendere di forza molti più punti di quanto siano gli errori.
Però ha una lettura del match impeccabile e soprattutto capisce perfettamente la condizione atletica e tecnica in cui si trova e anche le caratteristiche dell’avversario.
Ha imparato a vincere sulla regolarità ma non è per natura un regolarista.
Oggi ha capito che questo terreno, che poi porta ad un allungamento degli scambi e quindi anche ad un confronto sulla resistenza, era quello su cui aveva più margine contro un avversario come Draper.
Almeno questa è l’impressione che ho avuto.

Premesso che ho sempre apprezzato i tuoi commenti, mi limito a rilevare semplicemente che il mio appunto era rivolto al tuo scrivere “Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità”, che oggettivamente significa che … pecca un po’ di regolarità (almeno così l’ho interpretato io).

Si si, mi sono espresso male io.
Non intendevo regolarità nel senso di continuità e costanza di rendimento, aspetti sui quali è il n.1 per distacco.
Ho provato a spiegare meglio il mio pensiero anche nel commento in risposta a Dr. Ivo.
Anche io ho molta stima di te e sei un utente con cui ho sempre piacere a confrontarmi.
Dita incrociate per domenica.

Certo, ma la partita con Fritz la vedo “più semplice”, soprattutto sul piano tattico. Rispetto a Draper (e a tutti i mancini tipo Shelton), l’americano ha un gioco molto più leggibile. Tutto dipenderà da Jannik e, in particolare, dalla sua risposta al servizio. Ma Jannik negli ultimi tempi ha dimostrato di avere due palle così (mi si perdoni la volgarità) superando difficoltà enormi dovute alla vicenda che sappiamo.

Io penso che la chiave tattica del match con Fritz sarà anticipare i colpi e togliere tempo all’americano.
Ho scritto un commento su questo nell’articolo sulla conferenza stampa di Fritz, se hai voglia di leggerlo.
Parliamo di una finale Slam e quindi di una partita che, almeno ex ante, presenta ontologicamente delle insidie e dei motivi di incertezza.
Poi speriamo ex post di commentare un match in cui Jannik ha fatto valere la sua superiorità in modo netto e senza troppi patemi per noi tifosi.
Dita incrociatissime.

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MARMAS (Guest) 07-09-2024 10:52

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS

Scritto da Dr Ivo

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS
Io ero tra quelli che temevo, almeno in parte, questa partita, anche se in fondo ero convinto che Jannik avrebbe trovato il modo di vincerla.
Draper secondo me ha confermato di essere un tennista potenzialmente fortissimo.
Mancino, grande servizio, ottimi fondamentali da fondo e una manualità eccellente nei pressi della rete.
Sotto una cappa pesantissima ne esce un match brutale dal punto di vista fisico e per due set piuttosto equilibrato.
Confermo la mia impressione che non è la miglior versione di Sinner nel sentire la pallina e sprigionare il suo gioco dominante.
Complici le condizioni atmosferiche estreme ne esce un match con qualche errore ed in cui per oltre due ore Jannik non riesce a sfondare di fronte a un avversario fortissimo ed “on fire” che riesce a tenergli testa con un tennis rischioso ma molto brillante.
Ma la forza mentale di Jannik ormai ha raggiunto livelli ineguagliabili.
Sinner è un camaleonte.
Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità e della resistenza fisica ma capisce che, qui ed ora e con l’avversario che ha dall’altra parte della rete, sono proprio questi i settori su cui ha più ampio margine.
Porta Draper al limite del suo fisico, lo costringe a stremarsi per tenere il match in equilibrio e poi, in un attimo, piazza lo scatto decisivo che lascia l’avversario sulle gambe.
Nel cuore del secondo set il coach di Draper tenta di caricarlo dicendogli che Sinner sta dando il massimo e non può fare di più… Ma tutti sanno che in realtà è esattamente il contrario.
Nel finale del secondo set un grande spavento per la caduta e la botta al polso… Probabilmente più spavento che reale problema per Jannik.
Fatto sta che l’incidente sembra poterlo condizionare nella parte decisiva del match.
Per fortuna il polso è il sinistro e Jannik serve con la mano destra.
Il servizio è il miglior amico del Campione ed ecco che allora Sinner chiama a raccolta il suo fedele compagno e gioca gli ultimi due game in battuta del set da autentico big server.
Arriva quindi il tie-break ed è finalmente il momento di girare le carte.
Jannik sale di due spanne soprattutto in termini di concentrazione e nei primi 4 punti del tie-break ammazza il set e con esso il match.
Draper si ritrova dopo due ore e mezza, sotto 2 set a 0 e stremato… Jannik può quindi chiudere in scioltezza sullo scoccare delle 3 ore di gioco.
Ennesima dimostrazione di grandissima forza mentale da parte del nostro Campionissimo.

Ma davvero pensi che Jannik sia un po’ carente di regolarità? Io dico che se Alcaraz avesse la metà della regolarità di Jannik sarebbe assolutamente imbattibile.

Ho sempre moltissimo rispetto e ammirazione per i post di Marmas, ma su quella frase tendo a dissentire. La regolarità è proprio la migliore caratteristica di Jannik, la dote su cui ha costruito la sua posizione di numero uno. Basti ripercorre l’andamento di quest’anno… altri avevano vinto più grandi titoli di lui, ma lui consolidava lo stesso il suo primato! Ci possono essere motivi differenti per i quali uno diventa il n. 1. Jannik, ieri, ha vinto perché è il n. 1, mentre di uno come Alcaraz direi piuttosto il contrario, cioè che è (stato) il n. 1 perché quella volta ha vinto! Non è un giochetto logico, la differenza sta nel modo in cui ciascuno di loro gestisce i propri momenti negativi, in quanto hanno saputo rendere nei periodi in cui non erano al 100%. Attraversare questi periodi è fisiologico e non è sintomo di assenza di regolarità. Quest’ultima si misura nei parametri che ho sottolineato prima

Allora mi sa che mi sono espresso male perché molti utenti competenti hanno capito una cosa diversa da quello che penso e che volevo dire.
Che Jannik sia il tennista più continuo tra i top players è un dato inconfondibile.
Lo confermano il numero di vittorie e sconfitte, i punti nel ranking, i risultati nei tornei, la costanza di rendimento nel corso della stagione.
Su questo nessun dubbio … e aggiungo che questa continuità poggia su una superiorità mentale che definirei schiacciante almeno in confronto agli attuali competitor.
Il tennista fortissimo di testa riesce ad essere continuo perché se hai la testa ce l’hai sempre… Non è come la condizione atletica o la forma tecnica (il sentire la pallina) che inevitabilmente oscillano nel corso della stagione.
La testa del campionissimo, se ce l’hai, sta sempre al tuo fianco in ogni momento della stagione e della carriera ed è quella che ti tira fuori dai guai quando i fattori atletici e tecnici non sono al massimo.
Quando parlavo di regolarità non mi riferivo quindi alla continuità di rendimento nel corso della stagione, ma allo stile di gioco e all’impostazione tecnico / tattica dei match.
Come ho scritto nel commento in risposta a giumart volevo solo dire che in linea generale Jannik non è un regolarista, cioè un tennista che preferisce impostare il suo gioco puntando sul non sbagliare e portare all’errore l’avversario.
Il suo DNA tennistico è in realtà quello di un giocatore molto offensivo che, quando sta al top, spacca la pallina e si va a prendere i punti di forza, anche al costo di commettere inevitabilmente qualche errore.
Nel match con Draper (e in parte anche in quello con Medvedev) ha invece capito che per le condizioni di gioco e le caratteristiche dell’avversario, era meglio impostare un match più regolare che conduce anche a scambi più lunghi e ad un confronto sul piano fisico.
Per questo ho scritto anche che è un camaleonte che, forte di una superiorità di testa nettissima, riesce a trovare il modo migliore per vincere i match, adattando e modificando il proprio modo di giocare alle specificità del singolo incontro.
Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero.

Mah, consentimi un ultimo appunto. Per me uno degli aspetti che hanno consentito a Jannik di fare quel notevolissimo step migliorativo che sappiamo è stata l’acquisizione della capacità di adattarsi meglio al gioco dell’avversario, di essere più paziente, di evitare il tentare i vincenti a tutti i costi, di entrare in fasi del match in cui è opportuno fare un po’ l’attendista per aver modo di piazzare al momento opportuno l’affondo decisivo. Fra l’altro, con quest’ultimo modus operandi, spesso succede che il punto lo guadagni prima dell’affondo decisivo, proprio perchè è l’avversario ad avere più probabilità di errore. Ad esempio ieri, se ci fai caso, molti punti li ha guadagnati allungando volutamente gli scambi da fondo, senza cercare il vincente, attendendo l’errore di Draper (che infatti ha perso il punto non reggendo il ritmo e la solidità dei colpi di Jannik e sparando molti tiri fuori misura).

Perfettamente d’accordo.
Jannik nasce come un tennista superoffensivo … Il ragazzino benzinaio spara comodini.
Oggi ha acquisito una maturità e una testa che gli consente di portare a casa il match in 10 modi diversi… È un camaleonte che si sa adattare alle mutevoli condizioni di gioco, caratteristiche dell’avversario e suo stato di forma.
Volevo dire esattamente questo è sono perfettamente d’accordo con te.
Se ne hai voglia prova a rileggere il mio primo commento senza focalizzarti sulla frase “forse non sarà il tennista più regolare del mondo”, che in effetti può generare equivoci e far perdere il senso complessivo del mio intervento.

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Nena (Guest) 07-09-2024 10:46

Probabilmente andrò controcorrente, ma io la partita l’ho vista così:Jannik ha giocato male, o perlomeno molto al di sotto dei suoi standard, e Draper non mi è parso un fulmine di guerra. Il clima umidissimo non ha di certo aiutato, ma se poco poco al posto del britannico ieri sera vi fosse stato un giocatore più regolare, probabilmente l’esito della partita sarebbe stato diverso. Ho potuto notare la ricerca, da parte di Jannik, di non dare punti fermi a Draper variando continuamente la posizione in risposta, cosa piuttosto inconsueta per Sinner, visto che ha una naturale predisposizione all’attacco, e invece stavolta si è messo a fare il Medvedev della situazione, cioè sulla seconda di servizio dell’inglese spesso stava a 6 metri dalla linea di fondo, salvo cambiare posizione nel successivo 15, avvicinandosi di nuovo, immagino per cercare di destabilizzare Draper. Io non credo, nonostante la vittoria, abbia fatto bene ad adottare questa tattica, poiché snaturalizza quella che è la sua peculiarità, cioè l’attacco giocando di anticipo. E la conferma di ciò mi sovviene pensando ai tanti errori di rovescio, inusuali per Sinner, che sono stati dettati a mio modesto parere proprio dalla non abitudine di Jannik di rispondere così da lontano. Tuttavia, vedo il bicchiere mezzo pieno, poiché non credo che Jannik possa ripetere una prestazione così sottotono. Ma attenzione che Fritz è carico a mille. L’unica cosa che mi conforta è l’aver visto il cambio di passo quando Jannik ha deciso di farlo, cioè sul tie break, dominato. Il terzo set non fa testo, Draper era stremato e non vedeva l’ora di andare a farsi la doccia.

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giumart (Guest) 07-09-2024 10:43

Scritto da MARMAS

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS

Scritto da giumart

Scritto da MARMAS
Io ero tra quelli che temevo, almeno in parte, questa partita, anche se in fondo ero convinto che Jannik avrebbe trovato il modo di vincerla.
Draper secondo me ha confermato di essere un tennista potenzialmente fortissimo.
Mancino, grande servizio, ottimi fondamentali da fondo e una manualità eccellente nei pressi della rete.
Sotto una cappa pesantissima ne esce un match brutale dal punto di vista fisico e per due set piuttosto equilibrato.
Confermo la mia impressione che non è la miglior versione di Sinner nel sentire la pallina e sprigionare il suo gioco dominante.
Complici le condizioni atmosferiche estreme ne esce un match con qualche errore ed in cui per oltre due ore Jannik non riesce a sfondare di fronte a un avversario fortissimo ed “on fire” che riesce a tenergli testa con un tennis rischioso ma molto brillante.
Ma la forza mentale di Jannik ormai ha raggiunto livelli ineguagliabili.
Sinner è un camaleonte.
Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità e della resistenza fisica ma capisce che, qui ed ora e con l’avversario che ha dall’altra parte della rete, sono proprio questi i settori su cui ha più ampio margine.
Porta Draper al limite del suo fisico, lo costringe a stremarsi per tenere il match in equilibrio e poi, in un attimo, piazza lo scatto decisivo che lascia l’avversario sulle gambe.
Nel cuore del secondo set il coach di Draper tenta di caricarlo dicendogli che Sinner sta dando il massimo e non può fare di più… Ma tutti sanno che in realtà è esattamente il contrario.
Nel finale del secondo set un grande spavento per la caduta e la botta al polso… Probabilmente più spavento che reale problema per Jannik.
Fatto sta che l’incidente sembra poterlo condizionare nella parte decisiva del match.
Per fortuna il polso è il sinistro e Jannik serve con la mano destra.
Il servizio è il miglior amico del Campione ed ecco che allora Sinner chiama a raccolta il suo fedele compagno e gioca gli ultimi due game in battuta del set da autentico big server.
Arriva quindi il tie-break ed è finalmente il momento di girare le carte.
Jannik sale di due spanne soprattutto in termini di concentrazione e nei primi 4 punti del tie-break ammazza il set e con esso il match.
Draper si ritrova dopo due ore e mezza, sotto 2 set a 0 e stremato… Jannik può quindi chiudere in scioltezza sullo scoccare delle 3 ore di gioco.
Ennesima dimostrazione di grandissima forza mentale da parte del nostro Campionissimo.

Ma davvero pensi che Jannik sia un po’ carente di regolarità? Io dico che se Alcaraz avesse la metà della regolarità di Jannik sarebbe assolutamente imbattibile.

No, non credo che Jannik sia carente in regolarità.
Però in generale non è quella la caratteristica che lo ha portato in cima al mondo.
Lui domina spaccando la pallina e quando è veramente centrato è un tennista molto offensivo e che quindi a volte sbaglia, ma si va a prendere di forza molti più punti di quanto siano gli errori.
Però ha una lettura del match impeccabile e soprattutto capisce perfettamente la condizione atletica e tecnica in cui si trova e anche le caratteristiche dell’avversario.
Ha imparato a vincere sulla regolarità ma non è per natura un regolarista.
Oggi ha capito che questo terreno, che poi porta ad un allungamento degli scambi e quindi anche ad un confronto sulla resistenza, era quello su cui aveva più margine contro un avversario come Draper.
Almeno questa è l’impressione che ho avuto.

Premesso che ho sempre apprezzato i tuoi commenti, mi limito a rilevare semplicemente che il mio appunto era rivolto al tuo scrivere “Forse non è il miglior tennista al mondo dal punto di vista della regolarità”, che oggettivamente significa che … pecca un po’ di regolarità (almeno così l’ho interpretato io).

Si si, mi sono espresso male io.
Non intendevo regolarità nel senso di continuità e costanza di rendimento, aspetti sui quali è il n.1 per distacco.
Ho provato a spiegare meglio il mio pensiero anche nel commento in risposta a Dr. Ivo.
Anche io ho molta stima di te e sei un utente con cui ho sempre piacere a confrontarmi.
Dita incrociate per domenica.

Certo, ma la partita con Fritz la vedo “più semplice”, soprattutto sul piano tattico. Rispetto a Draper (e a tutti i mancini tipo Shelton), l’americano ha un gioco molto più leggibile. Tutto dipenderà da Jannik e, in particolare, dalla sua risposta al servizio. Ma Jannik negli ultimi tempi ha dimostrato di avere due palle così (mi si perdoni la volgarità) superando difficoltà enormi dovute alla vicenda che sappiamo.

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+1: Emma_Woodhouse
Mauriz70 07-09-2024 10:40

Fin dall’inizio di questa stagione Jannik ha dato in campo l’impressione di essere sempre lui ad indirizzare i match. A parte le poche sconfitte,e il modo in cui queste sono arrivate, mi è parso capace di girare sempre dalla sua parte l’inerzia di tutti i match che ho avuto modo di seguire. Il servizio, che fino a metà della stagione scorsa,viveva di alti e bassi e spesso lo tradiva, oggi è un arma micidiale che gli permette di respirare e portare a casa punti facili , soprattutto nei momenti topici. Come puro colpitore non ha rivali al mondo e la testa è quella di un 30enne con 15 anni di esperienza nel circuito. Numero 1 per distacco e, comunque vada domenica, stagione impressionante.

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+1: il capitano
Pandistelle24 (Guest) 07-09-2024 10:35

OT, Jannik non va a Bologna, (per fortuna), ma vediamo se la Gazzetta lo perdonerà stavolta. Tra l’altro devo dire che sto leggendo articoli sul tennis veramente interessanti sulla Rosa da parte di Olivero. Non ci avrei mai creduto

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giumart (Guest) 07-09-2024 10:29

Scritto da frafra
fisicamente ha fatto enormi progressi

Ebbene SI, per tua sfortuna.

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+1: Detuqueridapresencia
Detuqueridapresencia 07-09-2024 10:27

Per come interpreto io la durissima partita di ieri, Sinner soffre il gioco di Draper (come quello di Rune e perfino quello di Tsitsipas).

Ci sono giocatori di cui Jannik è nettamente più forte ma il cui gioco non gli consente di imporre il suo in modo regolare.

Da qui i numerosi (alcuni davvero inspiegabili) non forzati che hanno impedito a Jannik di vincere mezz’ora / tre quarti prima di quanto abbia fatto. Particolarmente poco riuscito (gli è riuscito una sola dannata volta) il diritto inside in anomalo (che comunque è il suo colpo meno sicuro).

Anche Draper ha fatto tanti non forzati (e tanti doppi falli) e questo in virtù dell’enorme pressione di giocarsi la finale slam per la prima volta e di farlo contro il numero uno. Ovviamente i non forzati sono dipesi anche dalla superiorità di Sinner nello scambio.

Mettiamoci anche il clima da giungla con una cappa di umidità mostruosa che ha reso una partita che è durata in fondo solo tre ore, una sofferenza per entrambi.

Quanto sopra può spiegare perchè alcuni commentatori durante e dopo la partita l’anbbiano definita “brutta e noiosa”. In realtà tutto è stato fuorchè noiosa, ma bella (dal punto di vista di chi la possa aver seguito senza essere coinvolto emotivamente) sicuramente poco, anche se non sono mancati i punti spettacolari.

In ogni caso MAI e nemmeno per UN SOLO ISTANTE ho dubitato che Jannik l’andasse a vincere in tre set. MAI. Invece contro Medvedev, e non solo nel secondo set, il dubbio che potesse perderla Jannik, magari al quinto, l’ho avuto.

Del resto 133 punti a 98 …… ma di che stiamo parlando???

Draper ha un potenziale incredibile e me ne accorsi quando lo vidi giocare per la prima volta quando era oltre i 300. Ha un talento naturale pazzesco e anche una buona esplosività di gioco, ma be ncontrollata, senza i fuori giri del primo Shelton e un servizio che, sia pur meno potente di quello di Ben, è altrettanto velenoso nelle traiettorie mancine (impressionante il servizio da destra sul T che sembra quasi uscire, ma poi pizzica l’angolino; meraviglioso, anche più della curva da sinistra a uscire).

Ora Jannik avrà un Fritz carico e concentrato e mi aspetto una maratona e una faticata immane che premierà chi arù più intelligenza, fisico e tenuta e senza farsi prendere dalla fretta. Tanto, è la finale: non c’è da giocare il giorno dopo o due giorni dopo e anche se durasse sei ore ….. il problema è solo per le nostre coronarie.

Draper invece è in top 20 e se la merita tutta e il nostro Musetti ne sente il fiato sul collo. Draper vale i 15 attualmente. Per entrare nei 10 dovrà sudarsela: non entri nei 10 per caso o perché hai indovinato la settimana da Dio. Non è scontato ce la faccia e conuqnue non subito. Ma è un giocatore da 15-20 stabile, esattamente come il nostro Musetti.

Oggi tutti a fare training autogeno ché domenica notte sarà densa di emozioni qualsiasi risultato venga fuori.

FORZA JANNIK!!!!

PS Ariella, un forte abbraccio: anche tu sei parte della nostra setta delle BESTIE DI SINNER 😈

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+1: Emma_Woodhouse, Sinner@Raducanu, Lory99