Popyrin elimina Djokovic agli US Open: “La fiducia è la mia arma segreta. il livello di gioco che ho espresso non è stato il più alto della mia carriera”
31/08/2024 11:46 
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Alexei Popyrin AUS, 05.08.1999 - Foto Getty Images
Notte folle quella vissuta da Alexei Popyrin agli US Open, dimostrando il suo enorme potenziale e come una settimana di ispirazione possa provocare una crescita enorme in un tennista. Nulla è più potente della fiducia e di questo l’australiano ne ha in abbondanza dopo essere stato campione a Montreal, che ha sfruttato per eliminare Novak Djokovic.
Ha sempre dato l’impressione di avere tutto il necessario per ottenere grandi successi, ma era lontano dall’ordine tattico richiesto per tradurlo in risultati. Questo è cambiato bruscamente per Alexei Popyrin. Quest’estate ha cambiato la vita dell’australiano, riuscendo a ottenere il titolo nel Masters 1000 disputato a Montreal, confermandolo con una vittoria contro Novak Djokovic che mette sottosopra gli US Open 2024. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa sono quelle di un uomo pieno di determinazione per continuare a crescere.
È la migliore partita che ha giocato in vita sua e il momento più felice della sua carriera?
“Direi che il livello di gioco che ho espresso non è stato il più alto della mia carriera. Ho giocato partite in cui mi sono sentito molto meglio di oggi, ma ricorderò questo incontro come uno di quelli in cui ho mostrato più ordine tattico nel mio tennis. Fin dall’inizio mi sono reso conto che Novak non stava giocando bene e mi aspettavo che alzasse il suo livello. Vedermi avanti di due set mi ha fatto pensare che stava arrivando la rimonta da parte sua ed è stata una motivazione extra per me evitarlo”.
Per me, vincere il titolo a Montreal è stato molto più importante di quello di oggi perché un titolo Masters 1000 non era qualcosa che mi fosse passato per la testa. Battere Novak è qualcosa che invece avevo in mente che avrei potuto fare dopo aver giocato così bene nei precedenti incontri contro di lui. Infatti, quegli incontri mi hanno dato la fiducia necessaria per scendere in campo questa sera sapendo che potevo farcela. È incredibile pensare che i migliori al mondo giocano ogni settimana con questa fiducia che deriva dall’aver vinto un grande titolo”, ha assicurato l’australiano.
Possibilità di un successo ancora maggiore agli US Open 2024 e partita contro Tiafoe
“Non penso a lungo termine, voglio guardare partita per partita. So che sarà molto complicato battere Tiafoe. È un buon amico, abbiamo un ottimo rapporto e ci siamo allenati diverse volte insieme. Dovrò servire meglio di oggi se voglio vincere, ma è fantastico sentire che ho tutto il necessario per battere i migliori al mondo su grandi palcoscenici”, ha concluso un Alexei Popyrin che vuole continuare a rivoluzionare gli US Open 2024.
TAG: Alexei Popyrin, Us Open, US Open 2024
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Mah, qualcuno dica a Popyrin che si ha sconfitto Djokovic, ma più per demerito della versione molto sottotono del serbo che si è presentata in America (già era stato a rischio con Djere che va ricordato era in vantaggio nel secondo set giusto prima di infortunarsi, senza questo episodio secondo me non sarebbe neanche arrivato al secondo turno, come onestamente ha ammesso anche lui stesso parlando di successo per essere arrivato al terzo turno con l’attuale livello di gioco)
Prevedo per l’australiano una veloce sconfitta in tre set con l’avversario successivo, Tiafoe, un pò come il giustiziere di Alcaraz che si è sciolto subito dopo nella partita con Draper
Alexei Popyrin non sembra un nome australiano. Qual’è la sua storia e quella della sua carriera? Grazie.
Infatti le tre donne medagliate sono ancora in gara.
Dopo la solita grande Olimpiade con il quarto posto nel medagliere, gli australiani fanno faville anche agli US Open, e la prospettiva di portarne due in semi, Popyrin e De Minaur non è certo remota.
la vittoria di montreal gli ha dato un boost di fiducia esagerato. In questo momento è un pericolo per tutti, sta giocando veramente alla grande
Io sinceramente è tempo che mi aspettavo questa “esplosione” agonistica di Popyrin non capivo per quale motivo non riuscisse a svoltare. In questo tennis bastano poche cose per fare la differenza…
Probabile che abbia ragione il simpatico aussie (anche se ricordo che quando giocava il suo migliore tennis le prendeva una volta su due ora batte un monumento….).
Ha ragione nel senso che non è sempre il livello di tennis a riempire la bacheca ma spesso è la continuità di un buon livello e la mancanza di cali nella stessa partita a dare risultati.
Fino al Win Ugly che funziona spesso.
Probabile che abbia ragione il simpatico aussie (anche se ricordo che quando giocava il suo migliore tennis le prendeva una volta su due ora batte un monumento….).
Ha ragione nel senso che non è sempre il livello di tennis a riempire la bacheca ma spesso è la continuità di un buon livello e la mancanza di cali nella stessa partita a dare risultati.
Fino al Win Ugly che funziona spesso.
@ Kenobi (#4192194)
Ovvio che l’hanno già detto. Dovrebbero essere già tutti fuori i partecipanti, ma di fatto non è così. Zverev è ancora in gara, anche Arnaldi più vari altri. Nole ha giocato poco quest’anno, se un mese circa non gli basta per ricaricare le pile, vuol dire che il prossimo anno potrà giocare solo gli slam. Le olimpiadi non c’entrano nulla, in tutta la stagione si passa dal duro al rosso, poi erba poi si ritorna sul duro quasi senza soluzione di continuità.
Hanno già detto che Djokovic ha perso perché ha fatto le olimpiadi ?
Quanti tornei ha già giocato?