Us Open: Parlano Matteo Berrettini, Lucia Bronzetti e Lorenzo Musetti. Berrettini “Ho avuto una flebite ad una vena del polpaccio”. Musetti “Non avevo a disposizione il mio miglior tennis, parlando di parte tecnica, ma a livello mentale e fisico ho fatto un grande lavoro”
Lorenzo Musetti: “Mi sono rimboccato le maniche, ho lottato e ho sofferto. E’ stato un match straordinario , un rollercoaster. Lui a metà quinto set stava giocando molto bene e meritava di essere in quella situazione. Ma io ho trovato in qualche modo una strada per uscirne. Sono felicissimo di aver vinto una grande battaglia contro un ottimo giocatore e un grande amico.
Lui al quinto set è salito tantissimo di livello, ero un break sopra ma ha fatto controbreak giocando in modo pazzesco, soprattutto in risposta. Mi ha messo pressione, giocava a braccio libero e commetteva pochi errori gratuiti. Io mi sono arrampicato nella sofferenza; dopo aver annullato quei match point, e dopo quel game del cinque pari, la differenza l’ha fatta la mia voglia di vincere. Quella è stata la chiave della svolta del match.
Il campo mi sembrava più veloce rispetto al primo turno, non riuscivo a far girare la palla e, cosa per me insolita, ho commesso molti doppi falli. Non avevo a disposizione il mio miglior tennis, parlando di parte tecnica, ma a livello mentale e fisico ho fatto un grande lavoro”.
E’ on fire Nakashima ha battuto due ottimi giocatori e non ha ancora perso un set. E’ in un gran periodo di forma ed evidentemente qui le condizioni gli piacciono. L’ho affrontato al Queen’s ed è stata una battaglia. E’ un giocatore solido e aggressivo, ha colpi molto puliti da fondo, un ottimo rovescio e un gran servizio. Non è un giocatore dissimile da Kecmanovic, è un gran colpitore ed è migliorato moltissimo”.
Matteo Berrettini: “Bisogna fargli i complimenti. Oggi ha giocato una partita pazzesca e semplicemente è stato più bravo di me. Vorrei riguardare il match, ma non ricordo due errori gratuiti di fila da parte sua. Mi ha messo tanta pressione, sia quando serviva lui, sia in risposta. Secondo me in queste condizioni è più avanti della classifica che ha, è un giocatore sempre da evitare. Inoltre, quando ho visto che chiudevano il tetto ho capito che sarebbe stata ancora più complessa; le condizioni cambiano moltissimo, con l’umidità la palla si muove meno nell’aria e paradossalmente le condizioni diventano più lente. Io ho lottato con tutto quello che avevo ma quando uno gioca meglio, gioca meglio.
Adesso sto bene, ma è stato un peccato non esser riuscito ad allenarmi e a giocare qualche torneo prima di arrivare qui. Ho avuto una flebite ad una vena del polpaccio… mancava nella lista! Non sapevo neanche cosa fosse, mi si è indurito e pensavo fosse il muscolo. Ora sta migliorando, non mi ha disturbato più di tanto nel torneo ma ha disturbato nella preparazione al torneo. Avrei voluto allenarmi di più e giocare di più ma non è stato possibile. Sono orgoglioso di essere riuscito a giocare e ad andare oltre i dolori e il fastidio. Vista la mia storia c’è sempre la paura di poter peggiorare le cose, invece è stata una prova mentale importante. Ovviamente non ho perso per questo motivo, ma allenarsi poco in vista di uno Slam non è mai la cosa ideale”.
Dipende dalla Coppa Davis i miei prossimi tornei. Le prime convocazioni sono state fatte ma il Capitano ci ha detto di rimanere tutti sull’attenti… quindi siamo tutti in attesa. Io comunque sono iscritto in tutti i tornei in Cina e a Tokyo… ho tanta voglia di giocare. Se dovessi essere convocato per la Davis sarei contentissimo di rappresentare l’Italia, altrimenti andrò subito in Cina”.
Lucia Bronzetti: “Oggi ho visto che quando è entrata la prima di servizio ho portato a casa diversi punti, questa è una strada su cui sicuramente dobbiamo proseguire. Dobbiamo continuare a lavorare.
Per me è l’avversaria più complicata, la peggiore tra quelle di alto livello che ho affrontato . Ce ne sono poche al mondo che giocano così a scoppio, con altre riesco a entrare di più in partita ma con lei non riesci proprio ad entrare nello scambio. Sui primi colpi è fortissima, e non a caso è numero 2 del mondo. Sapevo sarebbe stata dura, poi quando comincia a servire forte sugli angoli e ti comincia a salire la pressione sui tuoi turni di servizio, diventa davvero difficile… affrontarla mi ha fatto venire un po’ di sconforto ma provo a portare a casa le cose positive.
In questa stagione l’avrei dovuto giocare il doppio con la Cocciaretto ma siamo state un po’ sfortunate. Non è facilissimo trovare una compagna fissa, incastrare gli impegni di tutti, anche perché nei tabelloni Slam entri sempre, ma nei 1000 è più difficile se non giochi con costanza. Ma so che il doppio è utilissimo, e deve diventare una priorità. Qui lo giocherò con la Samsonova, ripetiamo l’esperienza di Madrid dove ci siamo trovate molto bene. La conosco da tempo, è fortissima e ci divertiamo insieme. Se lei vuole fare coppia fissa con me se mi vuole fare questo regalo… io ci sto!”.
TAG: Lorenzo Musetti, Lucia Bronzetti, Matteo Berrettini, Us Open, US Open 2024
Evidentemente Ciro non ha mai sofferto di flebite e non sa cosa significhi
Tu con una flebite ti prenderesti 3 mesi di malattia a spese nostre!
Programmazione assai discutibile… Dopo aver vinto brillantemente a luglio, potevano essere sufficienti un paio di giorni di riposo prima di affrontare le quali, il giovedì a Montreal, anziché cancellarsi all’ultimo minuto aspettando la wild card a Cincy. Così si preparano i tornei dello slam!
Della serie: “voja de lavorà sartame addosso”, vero Matté?
@ Mozz 22 (#4189669)
Inutile sputare inutili sentenze su Berrettini! Con 3 250 del piffero vinti è nei 40 al mondo e quasi 30 nella RACE. Con un po’ di continuità e risultati nei 500 1000 e poi slam tornerà dove merita.
Egregio Dudu, il problema non è vincere tanti tornei. Il metro di misura è “chi batti per vincere questi tornei.
Nel caso specifico, ha vinto tre tornei atp 250, dove in finale ha trovato dei mostri imbattibili come il 64 Carballes Buena, il 91 Gaston, e il 192 Halys.
Mi ricorda l’euforia dei giorgisti quando la latitante ha portato a casa il quarto torneo in carriera (credo fosse Linz) avendo la sfiga di trovare in finale una difficilissima avversaria (di cui non ricordo neanche il nome) che era una “lucky looser”, e cioè una che non aveva superato neanche le qualificazioni
Io resto testardamente dell’opinione (sarò banale…) che il valore reale di un giocatore è espresso dal valore reale del ranking, e non da quello che ci sogniamo di notte. Su questo sito – se non ricordo male – dopo poche partite vinte (anche contro classificati bassi) qualche portatore sano di sfiga aveva già cominciato a cantare “The hammer is back”. Se è tornato, devo essermi distratto, perchè non l’ho visto. Dirò di più: a me è sembrato, rispetto ai tempi belli, ancor più appesantito, rispetto a una stazza precedente che non scherzava per niente
Premesso che a me della “Davis NON Davis non frega niente, è un passo troppo lungo confidare in Volandri affinchè faccia scelte ragiionevoli…
Nel recente passato (tanto per non dimenticare) ha fatto perdere due turni di non-Davis all’Italia, schierando di tutto nel doppio decisivo, tranne la coppia più affidabile di cui disponeva, e cioè Bolelli-Fognini.
Contento lui… Credo che contro Fognini abbia qualche fatto personale, e questo non aiuta nel fare scelte intelligenti.
Mi sembra che tu abbia fatto la scoperta dell’acqua tiepida. Ma come si fa a dire banalità simili???
P.S.: vorrei ricordarti, FATTI alla mano, che con la sua classifica non è che abbia avuto sorteggi così disastrosi al primo turno…
Cincinnati: Michelsen 51
Montreal: Coric 94
Wimbledon: Hanfmann 110
Sorteggi sfortunati????
Penso che nessuno creda che Berrettini possa essere di nuovo un top10 stabile come nel suo periodo migliore, questo ok, ma considerarlo finito non ha senso, visto anche i risultati ottenuti in questa stagione, pur senza mai un minimo di continuità fisica.
Penso che quando è a posto fisicamente valga ampiamente ancora i top25 e sull’erba, ma anche su terra oltre ai 1000 metri d’altitudine, se la gioca con tutti.
Allora si sono viste due partite diverse, vero che Fritz serviva bene ma anche nelle risposte a buoni servizi di Berretta era valido, Berrettini nullo. Negli scambi da fondo campo la superioritá di Fritz era imbarazzante anche lato diritto (rovescio lasciamo perdere). Berretta troppo pachidermico anche per il suo standard, poi si é capito che non si é potuto allenare. Però quello é stato ieri, no match pari, ha fatto miracoli a perdere di misura i primi due set.
Premesso che a me della “Davis NON Davis non frega niente, è un passo troppo lungo confidare in Volandri affinchè faccia scelte ragiionevoli…
Nel recente passato (tanto per non dimenticare) ha fatto perdere due turni di non-Davis all’Italia, schierando di tutto nel doppio decisivo, tranne la coppia più affidabile di cui disponeva, e cioè Bolelli-Fognini.
Contento lui… Credo che contro Fognini abbia qualche fatto personale, e questo non aiuta nel fare scelte intelligenti.
Sono d’accordo, è molto difficle che possa fare un’altra semi slam. Ne ha fatte 2 + una finale, improbabile che possa replicare. Però può tornare nei 25-30 ed essere testa di serie negli Slam così da affrontare il primo big al 3T e non al primo o secondo. Matteo ha vinto 10 titoli in carriera, è stato 6 ATP, ha fatto finale a Wimbledon, semi a New York e Melbourne e ha giocato le Finals. Se anche chiude qua l’ordine è Sinner – Berrettini – Fognini. Musetti potrebbe superare FF ma per arrivare al secondo posto deve vincere uno Slam o arrivare 4-5 ATP.
😎 😛
Come no! Talmente finito che nell’anno in corso un solo giocatore ha vinto più tornei ATP di lui… Se Matteo è finito vuole dire che ce ne sono tanti altri che non hanno mai cominciato.
Ne abbiamo 7 fra i primi 50 e 9 nei 100 (fra poco 10)
E ora ridi in faccia a ……
Ne abbiamo 7 fra i primi 50 e 9 nei 100 (fra poco 10)
E ora ridi in faccia a ……
partita orrenda, peccato non aver visto nemmeno un 15
Una verità l’hai detta: la sua quarantesima posizione è falsa, Matteo vale serenamente la Top20 se solo è in forma.
Concordo, vai a lavorare.
Berretta é arrivato più su dei suoi mezzi, e tenuto molto la posizione
in un periodo pandemico. La Satta sará stata una sua scelta ma non credo sia lei ad averlo ridimensionato ma la voglia di allenarsi e gli infortuni. Stare oltre il proprio a lungo consuma. Rovescio, risposta e spostamenti scarsi per un numero 6, pur con armi importanti come servizio e dritto, ma non é un tennista tecnicamente completo, troppi punti deboli.
@ Vae victis (#4189476)
Da 8 anni che si scrivono sempre le stesse cose. Abbiamo capito.
Berrettini è finito. La relazione con la Satta gli è costata una carriera
Ah ah ah
@ Ale Ra (#4189356)
Non ha bisogno di rivedere alcunchè: lui, come noi che lo guardavamo in TV, ne era pienamente consapevole al momento stesso in cui lo stava giocando.
Tant’è che pochi minuti dopo, ai microfoni di TeleBinaghi, esprimeva con parole sue gli stessi concetti che in gran numero abbiamo scritto qui.
Allora perché non mise in atto contromisure mentre l’incontro era in corso?
Questo non lo so e, cosa più importante, temo neanche lui lo sappia.
Già avere consapevolezza dei propri limiti per cercare di migliorarsi è però un ottimo segnale.
Ora sta a chi lo circonda aiutarlo a trovare la via per instradarlo verso la proposizione del gioco che più gli si confa, chiaramente sempre con un occhio di considerazione e riguardo verso chi gli stia di fronte, perché ogni incontro prevede sempre un avversario di cui tener debito conto.
Forza Lorenzo!
Aggiungo che se sei testa di serie numero uno è più sfigato il sorteggio di quelli che ti beccano, visto che gli altri sono comunque tutti dietro! I più forti alla fine arrivano in fondo, a prescindere da un sorteggio buono o uno cattivo, certo potranno condizionare un torneo o due, ma non certo una stagione!
Non sono d’accordo. Anche secondo Guido Monaco, che ha espresso questa opinione in un noto podcast, ai quarti di finale puoi prendere la testa di serie da 5 a 8 ed è abbastanza anomalo che Jannik abbia pescato la n. 5 (cioè la più alta possibile) in 2 tornei dello Slam consecutivi (Wimbledon e US Open). A meno che non sia proprio sfortuna…..
Ieri ho visto i primi 3/4 games, per scaricare l’adrenalina del dopo Musetti (se continua così altro che la pastiglietta per la pressione), e francamnete l’ho visto molto poco reattivo. Mi sembra che anche gli altri commenti di chi l’ha vista siano su questa linea. Dalla doppietta sulla terra battuta (cioè da un mese ad oggi, quasi) ha giocato tre partite: troppo poco per essere competitivo ad alto livello, se poi ha avuto problemi per cui non si è potuto allenare…
Non esiste la fortuna nei sorteggi. Se sei testa di serie numero 1 sai chi sono quelli che incontri agli ottavi/quarti/semi. Poi considerare più abbordabile Tommy Paul o, non so, Korda o Fritz non so sulla base di cosa si possa definire.
Stesso per i quarti di finale. Che sia Medvedev o Ruud (che ricordo qui ha fatto finale) a mio parere sposta abbastanza poco.
@ IlCera (#4189449)
Lavorare stanca! enzo
Il primo scrive: sono un pò preoccupato per la Bronzetti, il secondo: momento trionfale per la nazionale italiana di tennis, abbiamo 7 tennisti nei primi 100. Il terzo si rivolge a Sonego: Dai Lorenzo, sbarazzati quanto prima di Paul. A quel punto capisci di avere il privilegio di stare nell’Università del tennis. Nota. Come avete fatto a capire che sto ridendo? enzo
Berrettini è troppo pesante, le gambe non lo reggono. Con quel corpaccione che si ritrova è difficile non infortunarsi ad ogni piè sospinto. È davvero molto a rischio. Poi quando s’inizia ad incontrare signor tennisti contro cui devi dare davvero tutto il conto è servito. Non ce la fa. Troppo zavorrato.
Peccato per Berrettini che il tennis non si giochi tutto in altura a mille metri. Purtroppo la sua quarantesima posizione mondiale è falsa come poche nel ranking Atp
Ok Berrettini, speriamo riesca a fare un buon finale di stagione
@ IlCera (#4189449)
E’ andato avanti settimane a fare dichiarazioni..si è preservato….preparato ben poco….non aveva problemi particolari…non basta allenarsi a palleggiare. Si vede che gli manca la fase match.
IL CERA….va a ciapa’ i ratt
Ho visto l’incontro di Matteo fino a metà secondo set, sono francamente stupito del risultato netto, mi spiego Matteo non era al massimo e si percepiva ma non vedevo una superiorità netta di Fritz.
Secondo me Berrettini a posto è superiore a Fritz, ieri poi gli mancava la prima e nel suo gioco la prima è fondamentale.
Tu sei da 30esima categoria secondo me. Ma ci devi LAVORARE su.
@ arnaldo (#4189412)
E’ appunto quello che ha detto lui, non ha potuto LAVORARE LAVORARE LAVORARE.
Sempre a criticarlo, e’ stato onesto e lo ha dichiarato alla fine del primo match che aveva dei problemi
tic tac il tempo dei guest è quasi finito…
Certo, si vedeva benissimo che non era in vena
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Matteo devi essere onesto invece di aggrapparti ogni volta a delle rognette……non ha fuunzionato NULLA: sai il NULLA ??? Quel rovescetto in back ma manco ad altezza nastro…..ma decine e decine..non 4.
Il servizio a singhiozzo che almeno quello ti avrebbe sostenuto….il dritto (unica arma letale) ballerino pure lui. Ma soprattutto quel rovescio che è sempre stato l anello debole. Roba da Terza categoria. LAVORARE ,LAVORARE, LAVORARE
Quando ho detto che nella prima partita all’inizio era instabile negli appoggi, e la fasciatura mi faceva venire in mente qualche problema al polpaccio o tendine, mi son sentito dire che avevo le traveggole. In realtà aveva paura di farsi male e magari qualche fastidio lo sentiva, poi andando avanti nel match si sciolse un po’. Purtroppo aveva bisogno di un secondo turno più semplice, per trovare la forma durante il torneo. Adesso obiettivo entrare nei 30 prima degli AO
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Qua si continua a sopravvalutare il MATTEONE nazionale. A livello slam o mille c è veramente qualcuno che pensa che possa vincere sti tornei? La top la raggiunta fu meritata ma non ripetibile.
È quello che sta facendo. Era sparito fuori dai 150 a un certo punto. Poi ha vinto 3 250 ( più una finale persa ) e adesso può tornare a giocare i 1000 senza fare le quali. Secondo me può chiudere la stagione nei 25.
Comunque anche negli antepost dei bookmakers , nonostante la posizione di classifica attuale , era il decimo favorito del torneo…segno che il suo reale valore al di là della classifica è sempre quello ( 8 / 12 )..
-non vi ho detto subito cos’ho altrimenti pensate che ne ho sempre una. Ma ora protette dirlo con me ad alta voce :”ne ho sempre una!”
Che poi è tipico del tennista, i calciatori saranno pure dei fighetti ma se sono a referto non raccontano la bua che hanno.
Bene Muso:la storia che non ha fisico direi sia ormai nella mente di qualche fissato e che se la tenga. Hanno lavorato molto su un materiale notevole (a me ricorda sempre la trasformazione di Sampras che mise su due gambe da paura) perché nel tennis non sono le braccia ma gli arti inferiori che devono avere forza, non solo per recuperare la palla ma per caricarla. Stare bassi e restarci.
Chi gioca a tennis sa che in alcuni match duri l’effetto è un dolore al fondoschiena che è segno appunto di aver fatto in buon lavoro di gambe.
Certo, certe sconfitte fanno male ancora lì… Ma è un dolore diverso.
Berrettini in questo momento storico la Davis deve dimenticarsela, giocare e giocare, solo così può raggiungere una forma decente.
Dovrebbe essere così ma poi in pratica…
Jannik quando era indietro, si diceva che migliorando la classifica avrebbe avuto “sorteggi” migliori. Diventato numero uno continuiamo a vedere “sorteggi” sfigati…
Pienamente d’accordo.
Ci sono tanti ragazzi che possono fare la Davis ed è una gran fortuna
Matteo, metti un po’ di punti in cascina nei tornei minori, sali di classifica e avrai meno possibilità di prendere i top ten ai primissimi turni
Interessante il discorso Davis che ha anticipato Berrettini. In pratica ci sono 6 giocatori per 3 posti ( ho escluso Sinner che secondo me non andrà) mentre do’ per scontata la presenza di Bolelli e Vavassori.
In effetti ci mancava solo questa! Quanto a Lucia poteva forse provare a rallentare gli scambi: un conto è far tirare Sabalenka da ferma, altra cosa se deve correre, ma tutto ciò solo per fare più partita è non è neanche detto che avrebbe funzionato, senza considerare poi che giocare un tennis che non ti appartiene difficilmente porta frutti. Su Lorenzo che dire? Troppe seconde e, penso, un poco di tensione per il fatto di essere più responsabilizzato dalla notevole quantità di risultati dell’ultimo periodo. Si dovrà abituare alle sue e altrui aspettative, adesso che una prospettiva di top ten non paté una chimera.
Bene il risultato, la tenuta mentale e fisica Lorenzo pero’ rivedi un attimo il match e guarda quante volte sei rimasto 2 metri dietro la riga e hai perso il punto, quante sei avanzato e lo hai fatto.